Sei sulla pagina 1di 16

Italo Svevo 1861-1928

-> grande romanziere del '900


-> stravolge i canoni ottocenteschi
-> con Nice alla fine dell' 800 abbiamo una CRISI del concetto di TEMPO => << la
storia non ha alcun senso>> => non è recuperabile, non è possibile darle un senso
se non tramite l'archeologia
-> ma l'archeologia non rende quello che è realmente successo => STORIA COME
FRAMMENTI
-> entra in crisi il concetto di tempo con un obiettivo ben preciso => entra in crisi il
concetto di tempo con una direzione lineare => tendente sempre al progresso
-> il concetto di tempo assume una direzione CICLICA => all'inizio si avrà un
progresso ma poi ci sarà un decadimento => si ritornerà al punto di partenza
-> inizio '900 BERGSON scrisse "Materia e Memoria" nel 1896 -> il tempo non esiste
come entità assoluta, come ontologicamente determinata, esiste come elemento
della nostra coscienza
-> mettendo insieme i fatti gli diamo il nome di tempo
-> 1916-1918 "Teoria generale" di Einstein -> mette in crisi il concetto di spazio
-> unisce i due concetti di SPAZIO e di TEMPO, finito e infinito
=> nasce lo Spazio-Tempo che si crea quando c'è movimento => LUCE
-> CONCETTO relativo, non esistono spazio e tempo assoluti => TEORIA della
RELATIVITÀ
-> il passato è già, il futuro non ancora, ci resta il presente che è coscienza
=> entra in crisi il ROMANZO TRADIZIONALE che presuppone un tempo lineare
-> Zeno non racconta momenti della sua vita in ordine cronologico => lineare, ma
in modo sparso poiché i suoi ricordi sono tutti ammucchiati nella sua mente
-> "La coscienza di Zeno" crea una materia nuova: analizzare un avvenimento
all’interno dei propri ricordi
-> non ricordo esattamente quello che è successo, ma ricordo solo dei frammenti o
solo ciò che voglio ricordare, magari anche rielaborato dalla mia immaginazione
=> non ricordo esattamente ciò che è successo => il narratore e le cose narrate
sono INATTENDIBILI
-> tutto è schiacciato nella coscienza di Zeno, non si distingue il pensiero di quando
era giovane (1929) e di quando è vecchio (1990)
-> Zeno scrisse un diario mentre era in terapia dallo psicoanalista in cui è annotato
lo scorrere del tempo e i cambiamenti avvenuti in Zeno stesso
La coscienza di Zeno

L’inattendibilità del romanzo


-> “La coscienza di Zeno” e Zeno stesso sono inattendibili poiché:
● sono ricordi => non sono sempre completamente corretti
● in 2 capitoli racconta un episodio in due modi diversi, dando due diverse
interpretazioni
=> non ci possiamo mai fidare completamente di ciò che ha scritto Zeno -> come
ha detto il signor S. nella prefazione, <<Zeno ha scritto molte bugie>> => il
narratore è inattendibile
-> non ricordo esattamente quello che è successo, ma ricordo solo dei frammenti o
solo ciò che voglio ricordare, magari anche rielaborato dalla mia immaginazione
=> non ricordo esattamente ciò che è successo => il narratore e le cose narrate
sono INATTENDIBILI
-> tutto questo stravolge completamente i presupposti del romanzo naturalista che
si basava sull’autorità dei fatti e sull’oggettività del racconto
-> per Zeno l’inattendibilità della sua coscienza non è sbagliata

La verità
-> la verità è solo ciò che c’è dentro la nostra coscienza => è soggettiva
=> RELATIVISMO FILOSOFICO -> anche Verga sostiene l’esistenza di una verità
soggettiva, ma questa è intuita nel modo sbagliato dai narratori
-> l’unico che potrebbe dire a Zeno che si sta sbagliando e si sta contraddicendo è lo
psicoanalista, ma se lo facesse verrebbe privato di qualsiasi tipo di serietà

Il romanzo
-> il narratore è omodiegetico e autodiegetico
-> La coscienza di Zeno è stata scritta da Ettore Schmitz -> doppia nazionalità: nasce
in una città italiana, Trieste, che all’epoca era austriaca
-> Ettore muore nel 1928 in un incidente stradale
-> Ettore inizia a scrivere negli anni 90 dell’800
-> scrive due romanzi che però passano inosservati poiché considerati “non alla
moda” rispetto al modello dannunziano
-> i due romanzi sono:
★ Una vita
★ Senilità
-> nel 1923 pubblica “La coscienza di Zeno”
-> i capitoli della coscienza di Zeno sono:
➢ La prefazione
➢ Preambolo, in cui interviene Zeno
➢ Il fumo
➢ La morte di mio padre
➢ La storia del matrimonio
➢ La moglie e l’amante
➢ La storia di un’associazione commerciale
-> negli ultimi due capitoli, Svevo, vuole trattare il tema della malattia mentale in
modo più approfondito => propone delle riflessioni di Zeno sulla malattia
-> Zeno è il malato grave di nevrosi per eccellenza
-> la malattia era accentuata dal confronto con gli altri personaggi tra cui Guido e
la moglie Augusta (esempio di sanità per eccellenza)
-> ma andando avanti con il racconto Guido si suicida => sembra che alla fine
fosse più malato di Zeno, e Zeno si accorge di essere sano come la moglie
-> alla fine Zeno afferma che l’uomo è malato dalla nascita => la vita è l’unica
malattia che porta sicuramente alla morte

La nascita della psicoanalisi


-> dal ‘900, grazie a Freud, nasce la psicoanalisi
-> siamo nevrotici e per curarci abbiamo bisogno della parola che deve essere
rigorosamente orale, niente di scritto, poiché questo permette che i tuoi pensieri e
le tue emozioni vengano fuori genuinamente, naturalmente, senza filtri; in più
dicendolo oralmente puoi cambiare idea, opinione, posizione
-> verbalizzare il proprio inconscio permette di riuscire ad esprimere tutto => di
uscire dalla nevrosi (interpretazioni di sogni, gesti…)
-> al contrario di tutto questo, lo psicoanalista di Zeno vuole che lui scriva un
diario
=> questo psicoanalista non è del tutto freudiano
-> mentre scrive, Zeno si cura da solo
-> “La coscienza di Zeno” è il primo romanzo che ricorre alla psicoanalisi
freudiana come strumento di conoscenza della realtà
-> Svevo rimane affascinato dall’efficacia in campo letterario della psicoanalisi che
permette di comprendere i meccanismi che regolano il comportamento degli
individui
Freud e la psicoanalisi
-> secondo Freud esistono:
● CONSCIO
● SUBCONSCIO -> affiora involontariamente attraverso SOGNI, LAPSUS e
RICORDI -> Freud ha scritto due libri interi, uno sui sogni,
“L’interpretazione dei sogni”, uno sui lapsus, “Psicopatologia della vita
quotidiana”
● INCONSCIO
-> nel 1938 l’Austria viene annessa alla Germania
-> successivamente la Germania richiede anche i Sudeti => la Repubblica Ceca, dove
era nato Freud
-> i francesi e gli inglesi hanno deciso di concedere questi territori a Hitler sperando
di poter così mantenere la pace
-> ma Hitler, vedendo che nessun paese aveva le capacità per fermarlo, decise di
voler conquistare il corridoio di Danzica, l’unico pezzo di territorio prussiano che
ancora non era in mano ai tedeschi, istituito per permettere alla Polonia di avere
uno sbocco sul mare => Hitler dichiara guerra alla Polonia
-> nel 1938 vengono emanate le legge razziali
-> Freud è ebreo
-> Freud divide la psiche umana in:
★ SUPER-EGO -> costituito dalle leggi morali e sociali
★ EGO
★ ES ->Parte oscura della nostra personalità che risponde solo alle pulsioni
della libido
-> la psicoanalisi è quella scienza che studia l’inconscio affinché esso affiori al
conscio -> solo in questo modo, infatti, è possibile comprendere i conflitti che
hanno causato in te la nevrosi
-> secondo Freud capire la causa della nevrosi e risolvere il conflitto interiore è
l’unico modo per guarire
-> La nevrosi, infatti, è data dalla lotta tra super-ego e inconscio
-> le tecniche teorizzate da Freud per guarire sono:
❖ IPNOSI
❖ TEORIA DEL TRANSFER
❖ LA TECNICA DELLA LIBERA ASSOCIAZIONE DI IDEE
-> Secondo Freud le cause della nevrosi sono esclusivamente di tipo sessuale,
poiché tendiamo a reprimere i nostri impulsi perché vanno contro le leggi morali
e sociali del super-ego
-> COMPLESSO DI EDIPO: Figura mitologica che aveva sposato la madre e ucciso il
padre inconsapevolmente -> il complesso di Edipo spiega che il figlio maschio e il
marito sono due rivali in amore poiché entrambi vorrebbero l'amore della
madre/moglie tutto per loro
-> la coscienza di Zeno si fonda su lapsus e ricordi -> infatti Zeno crea un libro di
ricordi in cui pone tutte le sue contraddizioni -> alcuni episodi della sua vita
vengono raccontati in più capitoli, ma interpretati in modo diverso
=> CONTRADDIZIONE LOGICA => NARRATORE INAFFIDABILE => non
possiamo fidarci delle sue parole
-> RICORDI: Partendo da un suono, odore o Sapore, possono scaturire dei ricordi
involontariamente => MEMORIA INVOLONTARIA -> La memoria involontaria ha
dato origine al più grande romanzo del Novecento di Proust: “ alla ricerca del tempo
perduto” -> per Proust il tempo è soggettivo, non ha una durata fissa => la coscienza
che abbiamo del tempo può essere più lunga o più corta -> Bergson
-> Anche a Zeno viene chiesto di far emergere dei suoi ricordi e, anche se è una
richiesta ben specifica e i suoi ricordi non scaturiscono da un suono, odore o
Sapore, sono comunque involontari poiché nascono da una libera associazione di
idee

Memoria involontaria, epifania e flusso di coscienza


-> La memoria involontaria, l'epifania e il flusso di coscienza sono cose simili, ma
non uguali
-> la memoria involontaria riguarda solo ed esclusivamente il ricordo => il passato
-> l'epifania, invece, riguarda l'intera esistenza del personaggio => passato,
presente e Futuro
-> il flusso di coscienza ha come principio di base lo stesso della memoria
involontaria => una libera associazione di idee, ma, se nella memoria involontaria
i ricordi sono legati tra di loro da collegamenti logici, nel flusso di coscienza
questo non avviene

Il tema centrale del romanzo


-> il tema principale del romanzo è la malattia del protagonista-narratore
=> la vicenda ripercorre le tappe della <<malattia dell’anima>>, la nevrosi
-> in seguito alla prefazione troviamo il preambolo, scritto dallo Zeno anziano che
dovrebbe servirsi della scrittura come di una cura, ma in lui sono già presenti i
primi dubbi sulla possibilità vera di poter raggiungere la salute

Il significato della conclusione del romanzo


-> “La coscienza di Zeno” è un romanzo psicoanalitico => non può esistere senza
psicoanalisi
-> la conoscenza della teoria freudiana è stata determinante per la sua struttura
-> per Svevo erano stati determinanti Darwin, Schopenhauer e Marx (autori della
mitteleuropa => del centro Europa) -> tutti e tre questi pensatori cercavano di
spiegare razionalmente i fatti della vita vedendone i rapporti di causa-effetto
-> un bisogno di razionalità spinge Svevo ad accostarsi anche a Freud che proponeva
una spiegazione causale dell’origine delle nevrosi e in genere dei comportamenti
umani
-> Freud non era molto conosciuto all’epoca, ma Svevo conosce le sue teorie perché
essendo entrambi austriaci ha potuto leggere i suoi scritti in lingua originale
-> Freud era il “medico dei borghesi” poiché la nevrosi è una malattia tipica dei
borghesi dovuta alla forte economicità della classe sociale
-> in Italia, invece, la popolazione non era molto nevrotica poiché gli italiani erano
maggiormente contadini che quindi vivevano a contatto con la natura che li
manteneva sani
-> esistono due Freud:
❖ il primo Freud -> credeva nel rigido rapporto causa-effetto e teorizzava che
la conoscenza, da parte dell'ammalato, della causa scatenante della sua
nevrosi ha l’effetto di guarirla
❖ il Freud più moderno -> ha scoperto l’INCONSCIO e ha studiato il suo
linguaggio
-> l’inconscio si esprime attraverso:
★ i lapsus
★ le posizioni che il tuo corpo assume nei confronti delle altre persone
-> PROSSEMICA
★ i sogni
-> secondo il Freud moderno l’analisi è interminabile, è una costruzione che
analista e analizzato fanno insieme
-> secondo i ragionamenti finali di Zeno, come diceva anche Freud, l'analisi è
interminabile
-> nel primo 900, lo PSICOANALISTA iniziava a godere di un grande prestigio perché
era il medico dell’anima
-> ma Svevo non riconosceva questo ruolo dello psicoanalista
-> la figura del signor S., infatti, è caricaturizzata talmente tanto che è chiara la
presa di distanza da quella psicoanalisi che si pone l’obiettivo di risolvere tutti i
conflitti riconoscendone la causa nei “complessi”, soprattutto quello edipico
-> Svevo mette il dottor S. continuamente in ridicolo e in dubbio
-> Svevo dissacra la psicoanalisi ufficiale per dimostrare che:
● ogni spiegazione in chiave causale è arbitraria
● ogni vera analisi è interminabile
-> dalle opere più mature di Freud, infatti, si capisce che l’interpretazione è
un’opera sempre aleatoria => incerta:
➔ i sogni sono impenetrabili nel loro significato più profondo
➔ della malattia possiamo solo tentare di decifrare i sintomi, che sono il
linguaggio in cui essa si esprime
➔ i ruoli dell’analista e dell’analizzato sono interscambiabili, dato che essi
collaborano insieme all’analisi
=> crisi del positivismo: non basta riconoscere le cause per conoscere gli effetti,
alcuni eventi sono aleatori => incerti => imprevedibili
-> Svevo si avvicina a questo RELATIVISMO -> noi vediamo una cosa secondo il
modo in cui la interpretiamo => non esiste un’assolutezza => il sistema ontologico
dell’oggettività è entrato in crisi -> infatti nacquero la teoria della relatività di
Einstein e la teoria dell’indeterminazione (non posso dire ad un tempo dove sia un
atomo e la sua velocità)
-> il gatto di Schrodinger -> finché non lo vedo non posso dire se sia vivo o morto
-> il romanzo si conclude con una guarigione solo apparente: Zeno sembra aver
raggiunto un suo equilibrio fondato sulla consapevolezza che solo rinunciando al
tentativo di capire e controllare la vita possiamo raggiungere con questa un
compromesso che la renda sopportabile
-> la malattia di Zeno diventa la malattia di un’intera civiltà, destinata alla
scomparsa per autodistruzione

Testi
La prefazione del dottor S.
-> il dottor S. era lo psicoanalista di Zeno
-> secondo il dottor S. la scrittura avrebbe curato Zeno, anche se gli psicoanalisti
freudiani la pensano diversamente, ma ad un certo punto il paziente si è rifiutato
di proseguire la cura
=> il dottor S., per vendetta, decide di pubblicare tutte le pagine di diario scritte
da Zeno
-> ma è disposto a dividere il guadagno di questa sua pubblicazione con Zeno solo se
ritorna in cura da lui
-> è evidente come in queste righe lo psicoanalista sia privato di qualsiasi serietà
deontologica -> infrange il segreto professionale e si allontana dalla psicoanalisi
=> non segue la deontologia professionale => non segue quella serie di regole che il
suo lavoro si è dato
-> centrale nella coscienza di Zeno è il TEMA del RICORDO -> infatti tutto il
romanzo è basato sui ricordi di Zeno
-> ma proprio sui ricordi si basa l’inattendibilità del romanzo -> i ricordi sono
sempre una ricostruzione a partire dal presente

Capitolo “Il fumo”: la vicenda


-> in questo capitolo la nevrosi di Zeno viene mostrata nella sua manifestazione più
tipica: il procrastinare
-> Zeno aveva iniziato a fumare perché da piccolo rubava sempre le sigarette al
padre
-> ma un giorno, Zeno, si propone di liberarsi del vizio del fumo, infatti più volte
scrive che quella è la sua <<ultima sigaretta>>
-> ma in realtà l’ultima sigaretta verrà sempre rimandata => il protagonista
continuerà comunque a fumare pur volendo smettere

Capitolo “La morte di mio padre”: la vicenda


-> invece che l'amore che tutti si aspetterebbero tra un padre e un figlio, il rapporto
tra Zeno e il padre è piuttosto tormentato
-> i figli maschi, infatti, hanno comportamenti avversi verso il padre visto come il
rivale in amore verso la madre => COMPLESSO di EDIPO
-> infatti il padre, poco prima di morire, dà uno schiaffo a Zeno che non può non
interpretare come l’estrema punizione che il padre gli ha voluto infliggere
-> fino a questo capitolo la narrazione ha la forma di una trattazione per argomento,
non in senso cronologico => il modello formale è quello del trattato di psicologia,
coi relativi exempla
-> nei prossimi capitoli, invece, la vicenda si sviluppa in una successione temporale
sufficientemente lineare

Lo schiaffo del padre


-> Zeno resta vicino al padre in punto di morte
-> il padre si era ammalato a causa di un edema cerebrale che lo aveva
completamente privato della sua coscienza e sarebbe morto di lì a poco
-> il medico aveva detto che sarebbe dovuto stare a letto e Zeno prese l’ordine alla
lettera => quando il padre tentò di alzarsi Zeno glielo impedì
-> il padre si arrabbiò tanto che quando riuscì a liberarsi della mano di Zeno che lo
teneva sdraiato nel letto si alzò e tirò uno schiaffo al figlio
-> dopo di che cadde sul letto e per terra oltre di esso e morì
-> con Carlo lo rimise sul letto
-> Zeno cercò in tutti i modi di capire il perché di quel gesto, pensava anche di
andare a parlare col dottore che si occupava di suo padre per avere delle risposte,
ma non lo fece
-> ci fu il funerale e in quell’occasione pensò che quel gesto non era stato voluto da
lui, ma era dovuto solo alla malattia
-> Zeno diede la colpa di quell’orribile gesto al dottore che aveva ordinato di tenere
il padre nel letto => la colpa NON era di Zeno
-> il dolore di Zeno non è dovuto alla morte del padre, ma è nei confronti di se
stesso poiché ora non può più dimostrare la sua innocenza agli occhi del padre
ormai morto => EGOCENTRISMO
-> anche se non si può considerare una punizione voluta dal padre poiché era privo
di coscienza, Zeno si sente terribilmente in colpa
-> più avanti nel romanzo sembra che Zeno riporti la spiegazione del perché il padre
gli abbia dato lo schiaffo che gli era stata fornita dallo psicoanalista -> COMPLESSO
di EDIPO = il figlio maschio rappresenta un rivale in amore per il marito nei
confronti della moglie: sia il marito che il figlio maschio vorrebbero l’amore della
moglie/madre tutto per loro => per questo motivo il padre e il figlio maschio non
sono mai in buoni rapporti -> in questo brano il complesso edipico si è trasformato
in una lotta per decretare il più forte: all’inizio sembra Zeno il più forte di fronte
alla malattia del padre, ma lo schiaffo fa regredire Zeno alla condizione di
inferiorità infantile => <<io divenuto il più debole e lui il più forte>>
-> nonostante tutte le giustificazioni che Zeno può dare, il suo senso di colpa non si
attenuerà mai
La proposta di matrimonio
-> Zeno aveva bisogno di un sostituto del padre su cui dirigere il suo odio
=> decide di sposarsi in modo che suo suocero assuma questo ruolo
=> decide di sposare una delle tre figlie di Giovanni Malfenti che erano in età da
matrimonio: Ada, Alberta o Augusta
-> la scena si svolge a casa di Giovanni Malfenti
-> Guido ha appena finito di suonare il violino e Zeno è già pronto a rivolgergli
alcune critiche proprio perché Guido è il suo principale rivale in amore e per
questo da lui molto odiato -> Zeno è invidioso di Guido perché lui sa suonare il
violino molto meglio
-> il violino è diventato simbolo dell’accoppiamento -> il violino era di Guido e lui lo
aveva affidato ad Ada => lei, visto che amava Guido, vuole proteggerlo e non darlo a
nessun altro
-> Guido ribattè immediatamente, ma le grida della piccola Anna dall’altra stanza
avevano fatto accorrere tutti a vedere cosa era successo
-> Zeno e Ada erano rimasti da soli nella stanza => Zeno chiede ad Ada di sposarlo
-> ma Ada rifiuta perché lei è già innamorata di Guido
-> Zeno tentò di convincerla a non sposare Guido, ma invano
-> anzi Ada si offese per le parole che Zeno aveva osato dire su Guido e Augusta
tanto che ogni speranza ancora viva di poterla sposare era ormai scomparsa
-> tutti gli altri tornarono nella stanza principale e Zeno ne approfittò per uscire
senza essere visto da nessuno, ma poi volle rispettare le regole della buona
educazione => decise di salutare tutti
-> ad un certo punto Zeno si trovò seduto vicino ad Alberta e si rese conto che era
molto simile ad Ada, era solo qualche anno più piccola
=> Zeno decise di chiedere ad Alberta di sposarlo, ma anche lei rifiutò volendo
continuare gli studi per diventare scrittrice invece di sposarsi
=> Zeno fece la proposta all’ultima sorella, Augusta, che incontrò in corridoio
-> Augusta era la sorella più brutta perché aveva un occhio strabico, ma era
l’ultima speranza di Zeno
-> Zeno non la amava veramente, lui amava Ada e si accontentava di essere suo
cognato, ma non poteva più sopportare di stare da solo
-> alla fine Augusta accettò
-> i due furono immediatamente festeggiati da tutti
-> alla fine, però, sembra che Zeno si sia pentito della scelta di Augusta
Capitolo “La moglie e l’amante”: la vicenda
-> a Zeno viene improvvisamente l’idea di sposarsi
-> Zeno conosce Giovanni Malfenti il quale diventerà il suocero visto che Zeno
sceglierà una delle sue tre figlie in età da matrimonio
-> subito Zeno sceglie Ada, la più adulta e la più bella, ma lei è innamorata di un
altro, Guido
-> nel frattempo, inconsciamente, Zeno fa innamorare di sé Augusta, la più brutta a
causa di un suo occhio strabico
-> dopo essere stato rifiutato da Ada, fa la proposta ad Alberta, la più giovane, che
lo rifiuterà a sua volta => fa la proposta ad Augusta che accetterà
-> ma Zeno si metterà subito nella condizione di tradirla
-> in questo capitolo viene introdotto il personaggio di Carla, orfana di padre e
bisognosa di sostegno economico
-> Zeno si offre di aiutarla e il loro rapporto diventa sempre più intimo
-> Zeno pretende di tenere la ragazza a sua disposizione come un oggetto
-> ma, visto che la sua coscienza rifiuta un rapporto che è in contrasto con la sanità
della moglie che lei gli ha portato in dote e che comunque un simile rapporto non
potrà durare all’infinito, decide di congedare l’amante con una busta piena di soldi
-> ma l’ultimo abbraccio con Carla viene sempre rimandato, come veniva sempre
rimandata l’ultima sigaretta
-> ma il suo inconscio lo spinge sempre di più verso l’allontanamento definitivo da
colei che minaccia la serenità della famiglia -> Freud ha chiamato questo principio
il PRINCIPIO di VERITA’ -> Zeno si lascia guidare dalla verità e non dal piacere
-> l’abbandono di Carla non avverrà per iniziativa di Zeno, ma per volontà di lei e
delle circostanze -> l’atteggiamento di Zeno è sempre quello, infantile, di non
decidere

La salute di Augusta
-> a questo punto del romanzo Zeno si rende conto che Augusta è la migliore delle
mogli
-> la sua sanità mentale, infatti, ha un’ottima influenza sulla malattia di Zeno,
tanto che lui alla fine si dichiarerà sano come la moglie
-> immediatamente succede una cosa inaspettata: Zeno amava Augusta quanto
Augusta amava lui -> Zeno non avrebbe mai pensato di poter amare Augusta un
giorno nonostante la sua bruttezza
-> questo amore per Augusta ha fatto crescere in Zeno una speranza: forse anche
lui avrebbe potuto somigliare alla moglie, il personaggio sano di mente per
eccellenza
-> prima non se ne era mai accorto, era ancora troppo preso e arrabbiato per Ada e
Guido
-> segni della salute mentale di Augusta:
● SICUREZZA = SANITA’ -> Zeno era affascinato dalla sicurezza che Augusta
dimostrava di avere
● Augusta credeva nella vita eterna, sapeva che prima o poi sarebbero dovuti
morire, ma erano sposati => sarebbero rimasti insieme per l’eternità
-> Augusta sa come non farsi travolgere dal futuro
● Augusta sa vivere e stare nel presente senza essere travolta dal futuro
-> Zeno prova a vivere nel presente cercando di non infettare la moglie con la
sua malattia
● Augusta non provava dolore di fronte all’immagine del dolore e della morte
● Augusta si rassicurava con la religione, ma anche con la polizia austriaca o
italiana => c’erano varie autorità che la rassicuravano -> per Zeno era
diverso, lui sfruttava queste autorità fin troppo tanto che diventava una
vera e propria ossessione -> per esempio Zeno era ipocondriaco => si
affidava troppo spesso ai medici per paura di essere malato (questo è
sintomo di malattia)
-> Zeno non avrebbe dovuto in alcun modo deridere né lui né lei poiché la derisione
è sintomo di malattia mentale -> per deridere, infatti, devo uscire da me stesso e
guardare la scena da fuori
-> alla fine, Zeno, si rende conto che anche analizzare la salute della moglie è una
malattia => già analizzare e riflettere su qualcosa ti rende malato => la salute
coincide con l’assenza di analisi e giudizi
-> riflettere sulla salute rende la salute stessa una malattia

Capitolo “La storia di un’associazione commerciale”: la vicenda


-> in questo capitolo l’ambivalenza del comportamento di Zeno si manifesta in modo
particolare nei confronti di Guido
-> Guido aveva sposato Ada => era il principale rivale in amore di Zeno
-> Zeno afferma, però, che al tempo degli avvenimenti narrati ogni rivalità era
ormai scomparsa
-> in realtà saranno le sue stesse parole a smentirlo => NARRATORE
INATTENDIBILE
-> Guido aveva fondato un’azienda commerciale e aveva chiamato Zeno a fare da
contabile
-> fin da subito Zeno afferma che il suo unico scopo era quello di aiutare il
cognato, ma il lettore ha buon motivo di dubitarne visti anche i numerosi indizi
lasciati da Zeno che fanno supporre il contrario
-> anzi pare che Zeno abbia contribuito in maniera decisiva a rovinare
economicamente lo sprovveduto Guido e che non abbia dato peso ai suoi chiari
sintomi della propensione al suicidio
-> Guido ingoia una forte dose di sonnifero e muore
-> dopo la morte di Guido, Zeno, speculando in Borsa a nome di questi, ne
ricostruisce il patrimonio
-> Zeno sbaglia funerale e va a quello di uno sconosciuto invece che a quello di
Guido
-> Ada lo perdonerà, ma solo perché sapeva che Zeno odiava Guido => non avrebbe
avuto molto senso che lui si fosse presentato al suo funerale
-> alla fine Ada partirà per l’Argentina, il paese natale di Guido, uscendo
definitivamente dalla vita di Zeno

Lo scambio di funerale
-> Guido era morto per effetto di un potente sonnifero e Zeno sbaglia funerale
-> lo sbaglio di funerale è voluto dall’inconscio di Zeno che si pente poiché avrebbe
potuto evitare che Guido si suicidasse, ma che allo stesso tempo voleva la morte
del suo rivale
-> il LAPSUS è centrale in questo brano
-> i lapsus qui presenti sono principalmente due:
● arrivare in ritardo al funerale -> a Zeno, in realtà, non interessava affatto
della morte di Guido
● lo sbaglio del funerale -> a Zeno interessava molto di più salvare il
patrimonio di Guido in modo da fare una fortuna per lui, ma anche per la
moglie
-> per Freud dire una parola al posto di un’altra, non ricordare un nome, fare
un’azione al posto di un’altra, e quindi avere un lapsus, sono segni del nostro
inconscio che cerca di dirci qualcosa => non sono cose casuali
-> infatti Zeno ha tardato e saltato il funerale di Guido perché gli interessava molto
di più salvare il patrimonio di Guido in Borsa
-> Zeno e il Nilini stavano andando, in ritardo, al funerale di Guido
-> ma quando si resero conto che il funerale andava verso un cimitero greco,
sapendo che Guido non era nè greco nè protestante nè giudaico nè serbo, capirono
di aver sbagliato funerale
-> il fatto di non conoscere neanche la religione di Guido testimonia il fatto che
Zeno non conosceva veramente Guido, diceva di essere il suo migliore amico, ma in
realtà la loro amicizia era superficiale
-> alla fine Zeno decide di tornare in città non volendo disturbare il funerale
sicuramente già iniziato
-> Zeno ha tardato e saltato il funerale di Guido perché gli interessava molto di più
salvare il patrimonio di Guido in Borsa -> Zeno crede di aver trovato nell’ambito
economico la sua sanità mentale

Capitolo “La psicoanalisi”: la vicenda:


-> questo capitolo è scritto in forma di diario
-> la vicenda torna ad essere situata nel tempo dello Zeno anziano
-> Zeno ha attraversato l’esperienza della psicoanalisi rimanendone deluso
-> in assenza dello psicoanalista decide di scrivere sinceramente la storia della sua
cura, negando addirittura l’esistenza della sua malattia
-> le pagine di diario sono datate 26 giugno 1915 => informano il lettore dell’inizio
della guerra per l’Italia
-> alcuni mesi dopo, Zeno, si ritrova a Trieste separato dalla famiglia e libero dalla
tutela dell’Olivi, l’uomo che per volontà del padre amministra il suo patrimonio,
escludendolo dalla gestione attiva dei suoi affari
=> senza il prudente amministratore, Zeno può utilizzare il suo patrimonio a
piacimento, comprando tutto ciò che gli viene offerto
-> il protagonista-narratore fa le sue considerazioni generali sulla vita => <<La
vita attuale è inquinata alle radici>> => ogni ricerca di sanità e salute è vana
-> la salute, forse, potrebbe essere recuperata solo attraverso una catastrofe: se il
mondo esplodesse, uccidendo tutti gli esseri viventi, allora sparirebbero tutti i
parassiti e le malattie e si potrebbe ripartire da zero

La vita è una malattia


-> la Prima Guerra Mondiale sorprese Zeno che venne diviso dalla sua famiglia e
dall’amministratore Olivi
-> perciò, Zeno, può utilizzare i suoi soldi come preferisce -> speculazione
-> tutto dedito a questo tipo di commercio, egli crede di aver raggiunto la tanto
desiderata salute
-> il dottor S. aveva chiesto a Zeno di mandargli i suoi ultimi appunti che aveva
preso sul diario
-> Zeno gli e li manda aggiungendo alcune ultime pagine
-> innanzitutto Zeno ci tiene a precisare che il dottor S. si aspetta altre pagine in
cui parlerà della sua malattia, ma, invece, troverà pagine in cui parlerà della sua
salute
-> Zeno afferma <<Io sono guarito!>> -> e non è sano nel confronto con gli altri, è
sano in termini assoluti
-> secondo Zeno la malattia si cura con la convinzione di essere sani => “Da molto
tempo io sapevo che la mia salute non poteva essere altro che la mia convinzione”
-> la CONVINZIONE è per Zeno l’unica cura possibile
-> “Fu il mio commercio che mi guarì…”
-> Zeno sottolinea l’inutilità dello psicoanalista -> visto che l’unica cura è la
convinzione, il lavoro dello psicoanalista è inutile
-> è per tutti questi ragionamenti che il dottor S. vuole vendicarsi pubblicando le
pagine di diario di Zeno
-> Zeno inizia a comprare qualsiasi merce gli venga offerta -> ora può farlo non
essendoci più l’Olivi
-> Zeno ritrova la sua salute mentale nella sua attività commerciale => nel suo
successo sociale => nella violenza che lui esercita sugli altri (la speculazione di
guerra che affama i più poveri) => l’uomo è malato perché per guarire deve
affermarsi contro tutti gli altri => la guarigione del singolo e la distruzione
progressiva dell’umanità procedono di pari passo => <<La vita è inquinata alle
radici>> -> L'uomo s'è messo al posto degli alberi e delle bestie ed ha inquinata
l'aria, ha impedito il libero spazio”. Qualunque sforzo di procurarci la salute è
vano, perché la salute non può appartenere all'«occhialuto uomo», il cui progresso
si basa sugli «ordigni»
-> Zeno vorrebbe che il dottor S. gli restituisse tutto il libro perché lo vorrebbe
riscrivere da capo -> infatti <<come avrebbe potuto intendere la sua vita quando
non ne conosceva quest’ultimo periodo?>> -> RELATIVISMO -> ormai le verità che
aveva scritto non sono più tali poiché alla fine ha cambiato idea
-> <<la vita è sempre mortale>> -> la vita è l’unica malattia che ti porta sicuramente
alla morte -> anche Leopardi, in altri termini, diceva che la vita è una malattia;
infatti quando nasciamo i nostri genitori devono consolari <<dell’umano stato>>
(NOIA = NEVROSI)
-> <<La vita attuale è inquinata alle radici>> -> l’uomo ha violato le leggi della
natura => non è più possibile un rapporto con essa
-> <<Qualunque sforzo di darci la salute è vano>> -> solo l’animale che conosce il
progresso del suo organismo può godere di salute
-> ma l’uomo, invece, conosce solo il progresso che sta fuori dal suo organismo, il
progresso industriale => gli ordigni per esempio, che porteranno alla nascita
della robotica e alla distruzione del genere umano => per l’uomo la salute non può
esistere
-> è l’ordigno che crea la malattia
-> con la nascita degli ordigni abbiamo l’abbandono della legge della selezione
naturale di Darwin => non sopravvive la specie più adatta a quell’ambiente, ma
quella che resta viva dalla potenza distruttiva degli ordigni
-> forse solo una catastrofe mondiale prodotta dagli ordigni potrebbe riportare la
salute e liberare il mondo dalla malattia e dai parassiti che la vivono
-> alla fine sembra esserci un lieto fine dato dalla guarigione di Svevo, ma questo
lieto fine è solo apparente: guarire vuol dire che qualcuno invece ci perde secondo
il concetto di guarigione portato avanti da Svevo

Potrebbero piacerti anche