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Dispensa N. 13
Geotermia
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Zolle crostali, dorsali, fosse oceaniche, zone di subduzione e campi geotermici. Le frecce indicano la direzione del
movimento delle zolle. (1) Campi geotermici che producono elettricità; (2) dorsali interrotte dalle faglie trasformi
(fratture trasversali); (3) zone di subduzione, nelle quali la litosfera volge in basso verso l’astenosfera, dove fonde.
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Fasce geografiche geotermiche
1. Fascia Pacifico
Pacifico--Americana 4. Fascia Alpino-
Alpino-Himalainana
2. Fascia Medio
Medio--Atlantica 5. Fascia Asia Continentale
3. Fascia Africa Orientale 6. Fascia Pacifico-
Pacifico-Asiatica
5
I fluidi geotermici
L'energia termica accumulata nelle zone endogene viene in genere resa disponibile a
profondità accessibili da vettori termici presenti nella crosta terrestre e denominati fluidi
geotermici..
geotermici
ACQUIFERI
strati o raggruppamenti di materiale
permeabile saturo di acqua, nel caso di
falde geotermiche le temperature
possono arrivare oltre 300°
300°C
6
Prime applicazioni industriali geotermiche
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Sistemi geotermici idrotermali
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Sistemi geotermici idrotermali ad acqua dominante
Sono formati da formazioni rocciose permeabili
permeabili,, che costituiscono i serbatoi
geotermici contenenti il fluido caldo, ricoperti di terreno impermeabile
impermeabile..
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Impianti idrotermali a vapore dominante
• Il fluido geotermico è
disponibile totalmente o
prevalentemente in fase vapore
• Sono poco diffusi e
rappresentano il 1010%% di tutti i
sistemi idrotermali
• Il vapore è disponibile a
temperatura anche superiore a
200°°C e con pressioni alla bocca
200
del pozzo di 0,5-1MPa.
MPa.
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La reiniezione
15
Sistemi magmatici
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- Se ne prevede l’uso iniettando acqua in
Rocce calde secche
rocce calde naturalmente fratturate
- Lo sfruttamento è sostenibile in tempi
medio--brevi se la temperatura del
medio
serbatoio è almeno di 200° 200°C, l’area di
scambio termico supera i 2 milioni di m2 il
volume interessato della roccia è di almeno
200 milioni di m3 e la perdita d’acqua del
sistema non supera il 10 %
- Al primo progetto di Los Alamos (USA) ne
sono seguiti altri prevalentemente in
Giappone (Hijiori,
Hijiori, Ogachi e Yunomori)
Yunomori). In
Europa le ricerche più avanzate sui HDR
sono in Alsazia (Francia)
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Classificazione delle risorse geotermiche in base alla T (°
(°C).
(a) (b) (c) (d) (e)
Risorse a < 90 <125 <100 ≤150 ≤190
bassa
entalpia
Rif: (a) Muffler and Cataldi (1978), (b) Hochstein (1990), (c) Benderitter and Cormy (1990), (d) Nicholson (1993), (e)
Axelsson and Gunnlaugsson (2000)
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Principali usi delle fonti geotermiche
19
Principali usi delle fonti geotermiche
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Impianti Geotermici
per la
Produzione di Energia Elettrica
Tipologie:
Impianti a Singolo-Flash
Impianti a Doppio-Flash
Impianti Binari
Impianti Ibridi
Impianti Geotermici per la Produzione di Energia Elettrica
Quadro Mondiale
Potenza Installata % Diffusione mondiale impianti %
Single Flash Double Flash Dry Steam Binary Altre tipologie Single Flash Double Flash Dry Steam Binary Altre tipologie
4% 5% 10%
32%
26% 42%
32%
14%
23%
12%
35 32
30 25.3
25
20
15
10
5 2.3
0
Dati al Maggio 2007 Single Flash Double Flash Dry Steam Binary Altre
Fonte: tipologie
Geothermal Power Plants – Ronald Di Pippo
Impianti Geotermici
per la
Produzione di Energia Elettrica
5
2
1 3 6
6
Rappresentazione ciclo termodinamico sul piano T-s Rappresentazione schematica impianto Single-Flash
Tratta da: Tratta da:
Geothermal Power Plants – Ronald Di Pippo Siemens – Siemens Student Awards
http://www.studentaward-middleeast.com/idea.php?id=146
Impianti Doppio - Flash
Il liquido saturo prodotto dalla prima operazione di flash è ulteriormente laminato per consentire la
produzione di vapore aggiuntivo da inviare in una turbina di bassa pressione.
Consentono un incremento di potenza rispetto alla configurazione a singolo flash pari a 15 – 25%
Più complessi degli impianti Single-Flash
Più costosi degli impianti Single-Flash
9
4 5
10
2 6 11
1
3 7
2
1
2 3
3 2 1
1
Rappresentazione ciclo termodinamico del fluido organico sul piano Rappresentazione schematica impianto binario
T-s Tratta da:
Guzović Z. et Al.- Possibilities of electricity generation in the Republic of
Croatia from medium-temperature geothermal sources – Applied
Energy 2012
Impianti Binari a doppio livello di pressione
Il liquido geotermico è inviato in scambiatori di calore disposti in cascata per riscaldare un fluido
organico che evolve all’interno di un ciclo rankine a doppio livello di pressione.
Rappresentazione schematica di un impianto binario con ciclo Kalina e relativo ciclo termodinamico sul piano T-h
Tratta da:
Guzović Z. et Al. - Possibilities of electricity generation in the Republic of Croatia by means of geothermal energy - Energy 2010
Impianti Ibridi
Si classificano come impianti ibridi tutti gli impianti geotermici caratterizzati da configurazioni
impiantistiche basate sull’accoppiamento dei sistemi flash o dry-steam con quelli binari.
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Il condensatore
Down Hole Exchangers
• Uno scambiatore di calore
posizionato all’interno del
pozzo
Il pozzo
Lo scambiatore di
calore
L’aquifero
geotermico
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Il teleriscaldamento da fonti geotermiche
47
La produzione geotermoelettrica (da Bertani 2008)
2008)
48
La produzione geotermoelettrica (da Bertani 2008
2008))
La produzione geotermoelettrica (da Bertani 2008)
• Le previsioni di produzione di
energia geotermoelettrica sono
inficiate dalla difficoltà di prevedere
gli sviluppi tecnologici temporali
delle tecniche di perforazione e di
coltivazione dei serbatoi geotermici
• Previsione della capacità
geotermoelettrica installata al 2050
secondo due diversi scenari: azzurro
(tecnologie attuali) – verde
(tecnologie avanzate)
Le zone geotermiche in Italia
• L’Italia è il Paese
"geotermicamente"
geotermicamente" più caldo
d’Europa, anche se, finora, lo
sfruttamento delle sue risorse
geotermiche si è sviluppato
solo nell’area centro-
centro-
settentrionale
• Le principali zone di
sfruttamento si concentrano
nelle zone di Larderello
(Toscana), Piancastagnaio
Piancastagnaio,, sull
e pendici del Monte Amiata,
Amiata, e
Civitavecchia
Le zone geotermiche in Italia
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Normativa nazionale
ore di
Potenza Installata Energia
anno n utilizzazion
MW GWh
e
1997 28 559 3.905,2 6.986,0
1998 30 579 4.213,7 7.277,5
1999 32 621 4.402,7 7.089,7
2000 33 627 4.705,2 7.510,3
2001 30 573 4.506,6 7.864,9
2002 34 707 4.662,3 6.594,5
2003 34 707 5.340,5 7.553,7
2004 31 681 5.437,3 7.984,3
2005 31 711 5.324,5 7.488,7
2006 31 711 5.527,4 7.774,1
2007 31 711 5.569,1 7.832,8
2008 31 711 5.520,3 7.764,1
2009 32 737 5.342 7.355
2010 33 772 5.376 7.110
2011 33 772 5.654 7.324
La produzione geotermoelettrica in Italia
• I nostri impianti geotermici sono situati tutti in Toscana, L’energia prodotta
equivale al 10
10%% della quota mondiale di mercato (dati GSE)
• Il contributo della fonte geotermica alla produzione totale rinnovabile ha
mostrato una certa variabilità negli anni 2000 2000--2011 passando dal 9% del
2000 al massimo di 12 12%% del 2007 per poi scendere al minimo del 7% del
2011 soprattutto per la accresciuta produzione di tutte le altre fonti
rinnovabili, in particolare dell’energia solare (dati GSE)
• Nel 2008 in Italia il rapporto tra la produzione geotermoelettrica e la
produzione totale di energia elettrica è stato pari all’all’1
1,7%, nel 1997 era al
1,6%. Nell’arco temporale 2000 2000--2011 tale rapporto è variato all’interno
dell’intervallo 1,6-1.9% (dati GSE)
• Nel 2008 la potenza efficiente lorda degli impianti geotermoelettrici
rappresentava il 3% della potenza totale degli impianti alimentati da fonti di
energia rinnovabile, a fine 2011 tale valore è sceso al 2% (dati GSE)
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Il teleriscaldamento da fonti geotermiche in Italia
• Sistema di riscaldamento urbano della città di Ferrara, dove
due pozzi profondi circa 2000 m, emungono 400 m3/h di
acqua in fase liquida a 100
100°°C che fornisce 14 MW alla rete
urbana di teleriscaldamento
• Nella zona dei Colli Euganei (Abano Terme, Montegrotto, ecc.ecc.)
e in misura minore a Bormio, presso il confine svizzero, l’acqua
calda è sfruttata in impianti termali, oltre che per il
riscaldamento di edifici
• Alcuni Comuni (Pomarance) della Regione Boracifera in
Toscana sono teleriscaldati con calore geotermico (8 impianti
con 9 centrali, fluido estratto:
estratto: vapore a 220 °C, volume
700..000 m3 , potenza 30 MW
riscaldato 700
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