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0 g/kg di vapore
CO2 52.0
H2 S 0.9
Gas/Vapore=
H3BO3 0.5
0.2 %
N2 0.5
NH3 0.1
2H/1H 34S/32S
Reagenti Prodotti
La reazione vs. dx è accelerata …e la possibilità di mixing vs. sn diminuisce
αqz-magn= 18O/16O
qz
18O/16O
magn
1000lna=9.0
T
°C
1200
1000
800
700
600
1
Qz-‐cc
0
Ab-‐cc
-‐1
-‐2
An-‐cc
Di-‐cc
-‐3
Magn-‐cc
Fo-‐cc
-‐4
1000lnαmin1-min2 = A(106/T2) + B
Composizione isotopica
controllata da progressivo
equilibrio fra ossigeno-H2O e
ossigeno-roccia (carbonati e
silicati)
dD delle acque
immodificato (basso H nelle
rocce)
La determinazione degli isotopi del carbonio può essere effettuata in gas vulcanici e
geotermali, rocce carbonatiche, sostanza organica, carbonio disciolto, ecc. Il carbonio
organico è depleto in 13C in quanto la sostanza organica seleziona preferenzialmente l’isotopo
leggero. 13
δ C!
In quegli anni Ellis e Mahon (1964)
dimostrarono che la maggior parte dei
costituenti chimici disciolti nelle acque
geotermiche poteva provenire da lisciviazione
delle rocce crustali.
In base a tutte queste evidenze, l’origine dei
fluidi geotermici venne spiegata, negli anni
’60, in base alla interazione delle acque
meteoriche con rocce crustali ad alte
temperature. Cioè:
Il magma contribuisce solo calore.
Giggenbach (1987), studiando il vulcano di White
Island (Nuova Zelanda), capì che il contributo
magmatico ai sistemi geotermici era molto piu’
importante di quanto si pensasse.
Esiste però un
altro processo
secondario che
interessa la
composizione
isotopica delle
fumarole: lo
scambio di 18O tra
vapore e CO2. Gli
effetti di questo
processo possono
essere importanti
ma correggibili.
0.5 C 16O2 + H218O = 0.5 C18O2 + H216O α = K = (18O /16O)CO2 / (18O /16O)H2O
10.00
Mol
%
1.00
mol %
0.10
0.01
H2O CO2 SO2 H2S H2 HCl HF
Gas vulcanici: controllo della temperatura
relativamente alla composizione molecolare
dominanza di H2O,
CO2, SO2 per i campi di
T e fO2
specie scarsamente
sensibili alle
caratteristiche di
equilibrio nei gas
vulcanici
H2S è la specie
principale dello S per
basse fO2 e T < 800 °C
specie minori (CO,
H2, S2) sono
estremamente
dipendenti da fO2
Sono traccianti
sensibili!
Composti volatili
derivanti dal Composti volatili derivanti
degassamento diretto dall’ebollizione di acqua in profondità
dei magmi. Definiti
“juvenili” in quanto
liberati per la prima
volta nella superficie
terrestre
Mobilizzazione di composti volatili
(p. es. CO2 da rocce carbonatiche)
per termometamorfismo
Mobilizzazione di composti
volatili (CO2, idrocarburi e
composti azotati) per
decomposizione termica e/o
batterica di materia organica
Il sistema H – C – S
H/S e H/C sono più elevati nelle aree convergenti (CP) che in quelle
divergenti (DP) e hot-spot (HS)
I gas CP hanno proporzionalmente più H di DP e HS
interpretazione: questo riflette più alte concentrazioni di H2O
Il sistema C – S - Cl
Nucleogenic 3He
6
Li
+
n
3
H
+
α
7
Li
+
α
8
Be
+
3
H
3
H
3
He
+
β
7
Li
+
γ
4
He
+
3
H
1.39x10-6
Crosta 0.02
MORB 8±1 R/Ra
Hot-spot fino a 30
European subcontinental mantle
6.5±1
Isotopi dell’elio
R/Ra R è il 3He/4He misurato; Ra is the 3He/4He in
aria (1.39x10-6)
Rc rapporto isotopico dell’elio corretto assumendo
che Ne sia assunto come derivante dall’atmosfera,
mediante la relazione:
Flusso d’acqua
A 2000 m abbiamo in
condizioni normali 66 °C + la
Pressione idro- e temperatura di infiltrazione
litostatica
dell’acqua di ricarica