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Lezione 2

Capitolo 1

Le basi del funzionamento cognitivo e dell’apprendimento


1 slide ci dice le “regole del corso “ : 1 punto per ogni domanda fatta a lezione
-1 punto se si esce dall’aula prima della fine
2 regole ma questi sono Esempi di Tecniche per ottenere degli obiettivi questo fa parte del
comportamento e percorsi di apprendimento
Comportamento oggetto della prima regola (es.1) è fare domande e questo punto che ci da si
chiama rinforzo cioè identifica un premio PER AUMENTARE LA FREQUENZA DI UN
COMPORTAMENTO (cioè fare domande) che è associato a degli esiti
Ai fini dell’apprendimento è indesiderabile che una persona esca quindi è un comportamento di cui
io VOGLIO DIMINUIRE LA FREQUENZA ,utilizza il bastone , cioè diminuisce un comportamento
indesiderabile
L’autoregolazione dello studente è importante ,quindi si deve autoregolare.
Questa è una teoria dell’apprendimento
APPRENDIMENTO
Apprendimento è CAMBIAMENTO quando c’è uno stato iniziale che non è soddisfacente quindi
il suo ruolo è cambiare, si MANIPOLA l’ambiente di apprendimento (come l’es del corso, il prof
che manipola )

 Il cambiamento non è un esito solo dello sviluppo ma si manifesta in un individuo per


effetto dell’esperienza -- il cervello e la mente è molto influenzato dall’esperienza , ed
è anche dipendente dall’esperienza se non gli dai esperienza non cambia per es se metto un
bambino in Inghilterra impara subito inglese in un mese ma un adulto è diverso perché ha già
tante cose a cui pensare il cervello , invece il bambino pensa solo a quello se nessuno ti
insegna a parlare inglese tu non lo imparerai ti deve venire l’esperienza
A volte l’esperienza è manipolabile in modo che produca il cambiamento nella direzione che
vuole la società

 Il cambiamento può riguardare il comportamento o la conoscenza


il suo obiettivo non è produrre piu conoscenze ma creare una rete interconnessa di
conoscenze e saper collegarle tra loro e saper ragionare (per es infatti è quello l’obiettivo del
prof nel corso non darci più conoscenze ma farci saper collegare le conoscenze tra loro)
l’esperienza facilita delle cose ma comunque le limita anche
-il cambiamento riguarda il comportamento perché per esempio nel caso del corso, il prof sa
che se mi comporto in una certa maniera sa che autoproduco cambiamento altro es. se mi
obbliga a venire a lezione con tutta probabilità otterrà apprendimento migliore
il comportamento è connesso a un esito desiderabile dell’ apprendimento

 il cambiamento si manifesta in molti modi, solo alcuni dei quali sono intenzionali
oppure un apprendimento che è incidentale cioè alcune cose ce le ricordiamo in modo
incidentale .
Ma quello che ci interessa è quello intenzionale--apprendimento intenzionale o
apprendimento autoregolato :cioè intenzionalmente io voglio raggiungere
quell’obbiettivo , perché lo voglio io .

TEORIE DELL’APPRENDIMENTO

Hanno 5 componenti essenziali (diversi approci teorici):

1 OBIETTIVI
per esempio a scuola gli obiettivi formativi corso, l’obiettivo deve essere chiaro a noi perche
il prof lo ha condiviso con noi senno altrimenti l’apprendimento è passivo e non sempre a
scuola viene condiviso dopo gli obiettivi bisogna avere degli :
2 STATI INIZIALI
cioè il prof deve avere un idea di quanto noi sappiamo di psicologia , venire la e pensare che
noi non sappiamo niente è un errore ma sa che abbiamo delle conoscenze “ingenue”
(contrapposte a quelle scientifiche) conoscenze che abbiamo gia creati con la scuola e
l’esperienza.
Conoscere gli stati inziali significa : pre-requisiti (cioè che il prof sa che non siamo tabule
rase , qualcosa conosciamo) e il suo obiettivo è dimostrarci che le nostre conoscenze
spiegano poco e le smonta le nostre teorie dandoci le conoscenze scientifiche
La conoscenza degli stati inziali è importante wuindi per i pre requisiti e le teorie ingenue
3 TRANSIZIONI
Vari step che devo fare per arrivare all obb finale
4 CONDIZIONI
Che tipo di limitazioni mi mette l’ambiente
5 EFFETTI PRODOTTI
Quelli che utulizzo per verificare che gli obiettivi sono stati raggiunti

Prima teoria dell’apprendimento (3 teorie ): COMPORTAMENTISMO

È la prima teoria scientifica forte della psicologia e rende il comportamento umano come
oggetto analisi cioè tu puoi cambiare solo il comportamento (desiderabili e indesiderabili).
Non possiamo studiare direttamente la mente perché non è osservabile con oggettività ma
osservare cambiamenti in comportamenti l’apprendimento è una catena di associazioni se
trovo un’associazione già esistente posso associarla a un'altra es. ( cane di Pablo se al cane
viene presentato del cibo inizia a salivare questa è un’associazione naturale e gli studiosi
emettevano la luce luce -cibo- salivazione se la luce viene ripetutamente associata al cibo
il cane crea un’associazione questo è un es. di apprendimento semplice non complesso come
la lingua )

 Condizionamento -- creazione di catene stimolo- risposta


Skinner box si dava uno shock elettrico al topo ogni volta che toccava una levetta dove c’era
lo zuccherino (dove provava piacere) ma una volta incontrata questo comportamento
aumenta di frequenza grazie alla situazione piacevole che c’era ovvero il zuccherino come
noi se studi ti do nove e nove è una situazione piacevole e questo metodo di
comportamentismo (condizionare questi comportamenti) è utilizzato già da prima e sono
teorie degli anni 40 50
 Condizionamento operante : - rinforzo: evento che aumenta la frequenza di un
comportamento
- Rinforzo positivo, negativo, punizione .
Teniche usate sono: rinforzo positivo (dandoti una situazione piacevole per
comportamento desiderabile se studi ti do la play) rinforzo negativo ( ti rimuovo la
situazione piacevole per un comprotamento indesiderabile se non studi ti tolgo la play)
punizione( se non studi ti picchio)

Tutt’oggi usiamo il comportamentismo che è legato all’innovazione ,non è lo stesso degli


anni 50 ma è comportamentismo socializzato

Seconda teoria dell’apprendimento : COGNITIVISMO

Uno dei limiti del comportamentismo è che è applicabile solo sul comportamento osservabile ma noi
abbiamo tanti fattori che non sono osservabili ,come la lettura ,e nasce un nuovo approccio teorico
che ci permette di studiare ciò che non è osservabile e alcuni teorici iniziano ad associare la
mente umana a un computer cioè una scatola che ad un input come la tastiera o il mouse ti
restituisce un output cioè un suono, lo schermo. Per teorici del cognitivismo la mente umana on è
sempre cosi non sempre a ogni input corrisponde un output quello che succede nella mente umana
(es. lui fa lezione a tutti ma ognuno di noi capisce in modo diverso ognuno all’esame farà un output
diverso )
Allora In che modo capisco le differenze individuali ?
Il cognitivismo prende l’hardware del computer e fa dei parallelismi con la mente umana ( lo faremo
meglio) per es. nel pc c’è il processore che permette di fare dei calcoli come noi abbiamo
l’intelligenza fluida e possiamo fare calcoli.
Quello che facciamo nei computer è installare software ed è quello che succede anche nella mente
umana piano piano nella società, la scuola installa dei “software “di cultura, per leggere , per
scrivere, le tabelline sono come la calcolatrice ognuno di noi ha dei software installati quindi.
Questo approccio teorico chiamato cognitivismo prende spunto dal computer e interessa la black
box scatola nera che trasforma da input a output

 MECCANISMI DELLA MENTE E FUNZIONI ESECUTIVE

Due aspetti che non sono oggetto di specifica trattazione perché sono in qualche modo trasversali ai
vari ambiti
-LA VELOCITA DI ELABORAZIONE: si riferisce a quanto la mente è veloce nel compiere le sue
attività
L’intelligenza è definita dal cognitivismo come la velocità di elaborazione
Essere veloci nel pensare a cosa serve essere veloci ? la velocità di pensiero ci permette di fare più
azioni in sequenza si ma in realtà non ci interessa di per se ma come INDICE di automatizzazione
cioè del fatto che noi stiamo automatizzando i processi -automatizzare i processi significa far si
che alcuni processi li facciamo senza risorse cognitive è automatizzato in noi. Il problema della
dislessia è questo per esempio, bruciano risorse cognitive per decodificare ma poi ne rimangono
meno per comprendere . (Quando ti vengono automatiche le parole in una lingua puoi dedicare i
tuoi processi cognitivi nella comunicazione per es. )
- LE FUNZIONI ESECUTIVE
Sono processi di controllo cognitivo, sono funzioni che controllano e gestiscono il funzionamento
della mente ci sono tre meccanismi:
Inibizione  mentre io leggo/ studio inibisco info irrilevanti
Aggiornamento della memoria di lavoro  cioè meccanismo dove io via via che io leggo
inserisco info nella mia memoria e aggiorno le info che so dopo a quelle prima

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