CONSAPEVOLEZZA
La presa di coscienza e di messa in discussione delle nostre abitudini corporee,
profondamente registrate negli schemi neuro-muscolari del sistema nervoso,
influenzerà inevitabilmente e si rifletterà certamente sulla totalità della nostra
persona.
Ogni nuova informazione introdotta, origina un nuovo stimolo che ne origina un altro
e così via, proprio come un albero arricchisce la sua chioma con la crescita di nuovi
giovani rami.
Ma come può un semplice movimento, che magari non è mai stato compiuto prima,
essere la fonte di questa espansione delle nostre capacità di apprendimento?
L'uomo della società moderna, condizionato da un sistema educativo e culturale di
massa, che spesso lo separa da se stesso, non ha imparato a conoscersi. Molte delle
percezioni e delle conoscenze che ha del mondo, gli sono state trasmesse da altri, più
che da un percorso di apprendimento esperienziale personale.
Ogni comprensione, ogni crescita però, si realizza soltanto attraverso l'esperienza
personale. Si tratta quindi di affinare le nostre percezioni e il nostro senso
cinestesico(percezione delle sensazioni). Ed è proprio di questo che si occupa il
Metodo Feldenkrais, ovvero di allargare la consapevolezza che abbiamo rispetto a
quello che facciamo automaticamente. "Quando sapete quello che fate, potete fare
quello che volete", affermava Moshe Feldenkrais, perché, senza informazioni che
provengano da noi stessi, non possiamo fare altro che ripetere quello che ci viene
trasmesso dagli altri.
LE SCELTE
Noi agiamo in funzione dell'immagine che abbiamo di noi stessi, in parte ereditata, in
parte risultato dell'educazione ricevuta. Questo spesso ci crea un limite,
intrappolandoci negli schemi delle nostre abitudini. Espandere l'immagine di sé, è
possibile nella misura in cui noi acquisiamo una sicurezza interiore maggiore, perché
la maggior parte dei nostri blocchi, sia fisici sia psichici, provengono da una
mancanza di scelta, e la mancanza di scelta, da una mancanza di conoscenza di altre
possibilità.
Secondo Feldenkrais, per conoscere e padroneggiare veramente una situazione,
bisogna avere a disposizione almeno tre alternative, per comprendere e/o realizzare la
situazione in questione.
Non è necessario raggiungere un obiettivo, per evolvere, ma sì è fondamentale
trasformare il modo in cui raggiungerlo.
Si tratta di COME si agisce, come si osserva e come ci si arricchisce di mille
possibilità.
Ad esempio, nella nostra respirazione abituale, in genere, noi utilizziamo veramente
poco delle nostre capacità disponibili. Nel momento in cui sperimentiamo
respirazioni alternative (quella di un bebè, di uno yogi, di una persona depressa o di
una che ride..), o paradossali noi introduciamo nuove informazioni che modificano i
nostri schemi inconsci.
L'allievo quindi, non impara qualcosa di nuovo, ma apprende soprattutto a fare la
stessa cosa in maniera diversa. Atteggiamento che gli permetterà di uscire da un
comportamento compulsivo.
ELIMINARE LE TENSIONI
Per allontanarsi dagli automatismi di sempre, bisogna eludere le tensioni del corpo.
Tensioni che sono all'origine della maggior parte delle nostre azioni. La fame ci
induce a mangiare, la fatica a dormire. Altre tensioni però, sono più difficili da
identificare, perché non danno luogo a reazioni fisiche precise e localizzate. Hanno
origine nel sistema nervoso centrale e spesso si traducono in comportamenti
irrazionali aberranti. La sensazione di insicurezza, per esempio, può assumere
reazioni diversificate, secondo gli individui, e secondo il momento.
Fino a quando non prendiamo coscienza di questo fenomeno, stentiamo a credere di
poter essere tanto ignoranti rispetto a quello che avviene in noi. In genere, siamo
bravissimi a trovare, per esempio, alla nostra impazienza, alla nostra irritabilità una
spiegazione razionale tale da allontanare il problema reale. Ma fino a quando queste
sensazioni persistono al punto di causarci dei problemi, diventa importante
identificare le manifestazioni fisiche.
L'essere umano è asimmetrico nel corpo, ma dal punto di vista del movimento tende
alla simmetria. Ed è proprio questo movimento che costituisce la nostra capacità di
apprendere.
Proprio questa asimmetria, ci consente di valutare, confrontare, differenziare, in
pratica: possiamo prendere coscienza e affinare la nostra consapevolezza.
Ogni apprendimento inizia con errori grossolani. Generalmente si parte da livelli
difficili, da zone sconosciute, che ci permettono, attraverso i tentativi di trasformare
la difficoltà in facilità, e poi la facilità in piacere. Non si tratta di acquisire ulteriori
conoscenze, ma di imparare a eliminare l'inutile e a ritrovare l'innato.
Che si tratti di una pratica sportiva, di un'abilità artistica o semplicemente di amare, si
tratta sempre di ripulire le nostre sensazioni interne e/o le sensazioni cinestesiche ,
affinché possiamo renderci conto dei cambiamenti che il corpo produce all'esterno.
https://youtu.be/6S76j471yO8
https://www.ibs.it/il-metodo-feldenkrais-conoscere-se-stessi-libro-moshe-
feldenkrais/e/9788874470549?tipo=nuovo&lgw_code=1122-
B9788874470549&gclid=Cj0KCQjw6NjNBRDKARIsAFn3NMpJicyL17GFqPKCAorHyJVU
1E9AZlvCG5ckEBwhUXOjJ0w4C27qercaAjuhEALw_wcB