I Micenei erano politeisti. Tra le divinità che adoravano
possiamo ricordare alcuni nomi simili a quelli delle divinità greche di quattro secoli dopo: Zeus, Era, Poseidone, Demetra.
I Micenei raffiguravano gli dei con piccole statuette di
ceramica dalle forme umane.
Nei santuari costruiti sulle montagne, su altari a forma di
grandi corna, i sacerdoti celebravano riti sacri. Offrivano agli dei i frutti della terra e sacrificavano colombe, capretti, vitelli e buoi. ERA ZEUS
É la moglie di Zeus e regina degli dei. Era è
una delle divinità più importanti, dea del matrimonio, della fedeltà coniugale e del parto, è considerata la sovrana dell'Olimpo ed i suoi simboli sono la vacca ed il pavone.
É il padre degli dei e degli uomini. Usa come armi i
fulmini con i quali scatenava tempeste.
Gli artisti greci immaginavano Zeus soprattutto in due
posizioni: in piedi, mentre con il braccio destro alzato segue ad ampie falcate una folgore che ha appena scagliato, oppure seduto sul trono POSEIDONE DEMETRA
Dea della terra feconda, del grano e
dell'agricoltura, costante nutrice della gioventù e della terra verde, artefice del ciclo delle stagioni, della vita e della morte, protettrice del raccolto e delle leggi sacre. Negli Inni omerici viene invocata come la "portatrice di stagioni”.
È il dio del mare e dei terremoti. Il simbolo del Dio
è il tridente e gli animali a lui sacri sono il cavallo, il toro e il delfino.
Era spesso chiamato “enosìctono” cioè “scuotitore
della terra, un titolo estremamente importante per i micenei, soprattutto considerando che i terremoti erano frequenti e distruttivi. LE TOMBE E IL CULTO DEI MORTI
Il culto dei morti aveva grande
rilevanza. I Micenei costruivano per re e guerrieri grandi tombe con il soffitto a cupola, chiamate tombe “a thòlos”.
Accanto al defunto mettevano
oggetti che gli erano appartenuti e coprivano il suo volto con una maschera d’oro. LA TOMBA DI AGAMENNONE
La cosiddetta tomba di Agamennone sorge
appena fuori dalle mura di Micene.
È una tipica tomba circolare “a thòlos”, con un lungo
corridoio che conduce alla camera dov’era sepolto il defunto. Sulle pareti in pietra un tempo si trovavano ricche decorazioni in oro, argento e bronzo.
Quando gli archeologi trovarono la tomba
pensarono che vi fosse stato sepolto Agamennone, il leggendario re di Micene, ma non abbiamo prove che lo dimostrino.