mesopotamiche
Sumeri, Babilonesi, Assiri
Dove e Quando
1. Sumeri
Città stato, 3000 - 1800
2. Babilonesi
Impero, 1800 - 1200
3. Assiri,
Impero, 1200 - 539
4. Persiani
Impero, 539 – 330
Origini e divinità
Gli dei erano molti (circa 3000) poiché ogni città aveva il suo. Città-te
La teologia (il modo di pensare Dio e il suo rapporto con il mondo) mpio
era abbastanza complicata
Al vertice delle divinità vi era la triade Anu, Enlil, Ea, oppure triade Teolo
era formata da Sin, Shamash, Ishtar. gia
Vi erano divinità maschili e femminili, attorniate da Angeli e Demoni
Genealogia delle divinità
Le divinità del politeismo
mesopotamico erano
organizzate
genealogicamente
gerarchicamente
In un secondo tempo per
definirle fu usata una cifra.
i luoghi di culto
Il tempio
Il tempio era sulla sommità di un edificio sacro: lo ziggurat, che possedeva 3 piani
principali che richiamavano i tre regni del mondo: Acque, Terra, Cielo.
La divinazione
L’ astrologia Divinazi
one
Astrolo
gia
I testi sacri
La letteratura giunta sino a noi è molto vasta. Ci sono
Inni,preghiere, salmi penitenziali.
L’opera maggiore l’Enuma Elish
Enûma Eliš (inizio del libro "Quando in alto") è un poema
mesopotamico che tratta il mito della creazione e le imprese del
dio Marduk. Veniva recitato durante l'akītu, la festa del
capodanno di Babilonia. Le origini dell'opera sono probabilmente
sumere: nella versione originale il dio creatore era probabilmente
An o Enlil.
Altro testo è l’Epopea di Gilgamesh
Il protagonista è Gilgamesh, mitico re di Uruk, che affronta un
lungo viaggio alla ricerca di un erba che lo renda immortale ma il
suo tentativo fallisce. Il testo affronta vari temi: la ricerca di Dio,
il dolore, la morte, l’amicizia.
La vita dell’aldilà
Secondo i testi a noi giunti per i mesopotamici le azioni buone
e cattive erano valutate nella vita dopo la morte.
Il mondo dei morti appare soltanto come una connotazione
negativa rispetto al mondo dei vivi.
Dopo la morte sopravvive solo l’ombra che è destinato a
un'esistenza tristissima.
Non si ha l'idea del “morto potente”, capace di aiutare i vivi; al
suo posto si ha l'idea del “morto indigente”, sempre affamato e
assetato.
I suoi parenti gli fanno offerte di acqua e di cibo per impedirgli di
uscire dalla tomba in cerca di nutrimento.
Un morto vagante sulla terra è pericoloso per i vivi e ci si difende
da lui con appositi scongiuri.
Il bene e il male
Si riteneva che gli Dei potessero essere di aiuto all’uomo, in modo
concreto e immediato, ma non sembravano capaci di sostenere
l’uomo nella ricerca della verità e del bene.
I miti dei Babilonesi sono pervasi dal pessimismo e sembra
impossibile trovare risposte ai profondi interrogativi dell’uomo
È tuttavia presente la ricerca del bene inteso come valori positivi
naturali scritti nel cuore dell’uomo
Elementi principali
Elemento Aspetti
Dove Mesopotamia
Quando 3000-330 a.C.
Divinità Gli dei erano molti (+ di 3000); 2 triadi: cosmica (Anu , Enlil, Ea),
astrale (Sin, Shamash, Ishtar)
Luoghi di culto Tempio e Ziggurat
Culto e feste Processioni e Capodanno, il sacrificio era il pasto del Dio
Persone sacre Sacerdoti (divinazione e astrologia)
Testi sacri Enuma Elish, Epopea di Gilgamesh
Aldilà Sopravviveva solo l’ombra
Bene e male Forte pessimismo
Particolarità Città stato
Verifica
Dove
Mesopotamia
Quando
3000-330 a.C.
Divinità
Gli dei erano molti (+ di 3000);
2 triadi: cosmica (Anu , Enlil, Ea), astrale (Sin, Shamash, Ishtar)
Luoghi di culto
Tempio e Ziggurat
Culto e feste
Processioni e Capodanno, il sacrificio era il pasto del Dio
Persone sacre
Sacerdoti (divinazione e astrologia)
Testi sacri
Enuma Elish, Epopea di Gilgamesh
Aldilà
Sopravviveva solo l’ombra
Bene e male
Forte pessimismo
Particolarità
Città stato
R: la città-tempio
Lo sviluppo della religione è legata ad un aspetto
particolare della Mesopotamia: la città-tempio.
Anu, Enlil ed Ea-Enki sono definiti dagli studiosi una “triade cosmica”
A volte si trovano nomi divini che, in altra documentazione, appaiono come epiteti
di un dio. Cioè alcuni Eroi sono chiamati con il nome, o i nomi, di un altro dio.
R: l’astrologia
Particolarmente sviluppata fu
l'astrologia, cui si deve
la divisione del cielo in 12 zone (i
segni dello zodiaco) e
la sua misurazione in gradi (360
all'orizzonte),
Connesso con l’astrologia fu la
misurazione del tempo: un “circolo”
annuo di 360 giorni composto di 12
mesi di 30 giorni ciascuno. In tal modo
il cielo contrassegnava il tempo
terrestre, determinando i destini degli
uomini.
Le stelle erano le dimore degli dei e il
loro studio consentiva di conoscere
meglio la volontà del dio
R: la divinazione
La divinazione è la pretesa di predire il futuro con l’analisi di segni inviati
dagli Dei
La divinazione ha una parte di rilievo nella religione mesopotamica insieme
alla “stregoneria”.
Alla divinazione si ricorreva non soltanto per diagnosticare la “stregoneria”, ma
in tutti i momenti critici. Non si compiva nessuna azione importante senza aver
prima consultato l'indovino.
L'epatoscopia (consultazione del fegato e delle viscere degli animali sacrificati)
erano forse le pratiche più antiche, ma si può dire che tutte le pratiche
divinatorie fossero conosciute.
Pure abbondantissima è la letteratura : ogni male veniva attribuito all'azione
di spiriti malvagi, o fattucchieri, stregoni… ; mediante la divinazione
s'individuava il colpevole, e quindi si provvedeva a scongiurare la
“stregoneria” in corso.
Lo scongiuro (shiptu) poteva avere anche forma di preghiera a un dio (e
allora avveniva per lo più nel tempio del dio invocato), ma ciò che contava
era il rito che accompagnava la preghiera, quasi che questo costringesse il
dio ad agire nella maniera voluta.
La Ziggurat La sommità della ziggurat era
piatta. Qui i sacerdoti officiavano
i riti ma scrutavano anche il
Alla sommità della cielo e le stelle
Ziggurat vi era il
tempietto dove
risiedeva il dio,
l’accesso era solo
per i sacerdoti
Le scale
potevano essere
una o più di una.
Le scale laterali I gradoni o piani
erano per i laici e Consentivano
le centrali per i all’uomo di
sacerdoti avvicinarsi al cielo,
sede della divinità