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L’alfabeto arabo – come possiamo notare nella tabella qui sopra – ha 29 lettere con-
ا
siderate tutte consonanti, salvo l’alif ( ), sotto la quale – nei lessici – troviamo in re-
ء
altà la hamza ( )1, la prima vera lettera cui, per lo più, non vien dato – a nostro avvi-
so – il suo giusto valore di consonante. Tali lettere legano tra di loro con sei eccezioni
qui sotto indicate. Altri segni sono la لاlām-alif e il grafema ﷲche compare nel no-
me di Dio اَﷲAllāh.
Esse cambiano la loro forma se si trovano all’inizio della parola, in mezzo, alla fine
o se sono isolate. Le sei lettere che non legano a sinistra si presentano solo nelle for-
me isolata e legata a destra.
La alif, pur se ritenuta la prima lettera, come si diceva non è in realtà una consonan-
te né la prima vera lettera dell’alfabeto. È un segno ortografico indicante l’allunga-
َـا
mento della vocale a ( ) ed è una di quelle lettere che non legano a sinistra. Si pren-
de in genere come una consonante servendo spesso anche da sostegno alla hamza (V.
pagina seguente), la prima vera consonante dell’alfabeto arabo, come già suindicato.
Da sottolineare, comunque, che l’enunciazione delle prime lettere dell’alfabeto arabo
suona: alif, bāʾ, tāʾ, ṯāʾ, ǧīm, ecc.
Le altre lettere che non legano a sinistra sono: , , , , . وزرذد
Le lettere وe يsono lettere deboli, chiamate anche semivocali o semiconsonanti, in
1 Unica eccezione, a nostra conoscenza, il basilare al-Munǧid f ī ʾl-luġa al-ʿarabiyya al-muʿāṣira, che
pone una hamza in luogo dell’alif in testa alla prima lettera del suo lessico.
quanto possono cadere o subire delle modificazioni in determinati casi. Possono an-
che essere, come l’alif, sostegno della hamza (V. qui sotto) e segno d’allungamento
delle relative vocali brevi. In pochi casi, per ragioni eufoniche, possono modificarsi
anche la hamza: اِ ْس ِتي َمارة → اِ ْس ِت ْئ َمارةgiungendo in questo caso al più usato اِ ْس ِت َمارةque-
stionario, e pure la tāʾ caratteristica dell’8ª forma del verbo per cui si veda p. 614.
La hamza, l’unica lettera che non lega né a destra né a sinistra (mentre possono lega-
re o meno i suoi sostegni, per cui si veda qui sotto), può rappresentare un attacco vo-
calico su cui si appoggia una vocale, come la a nella parola Antonio, oppure un’occlu-
siva glottale (colpo di glottide) quando, all’interno di una parola, è secondo elemento
di una sillaba chiusa determinando uno stop improvviso nell’emissione di fiato, come
in َكأْسkaʾs coppa, o ancora uno stop con immediato attacco vocalico come in كُ ُؤوس
kuʾūs coppe. Essa si presenta generalmente appoggiata a una delle lettere viste per
indicare l’allungamento della vocale: , , , ٔئ ؤ إ ا. Tali lettere sono chiamate اله ْم َزة َ كُ ْر ِس ّي
sostegno (sedia) della hamza. La hamza iniziale ha sempre l’alif per sostegno ( َٔا, ُٔا, ِٕ) ا.
Se il sostegno è yāʾ la si scrive senza punti (in arabo )ال َّن ِب َرة: بِئْرbiʾr pozzo. Si può trova-
re la hamza anche senza sostegno dopo una ā (ل َ ساء
َ sāʾala interrogare), dopo una ū
(وءة
َ ن ُُبnubūʾa profezia) o in finale di nomi e aggettivi, dopo una sillaba lunga ( ُج ْزءǧuzʾ
parte, َم ِليءmalīʾ pieno). Se ne vedano alcune regole alla sezione dei verbi hamzati
nelle note grammaticali (V. p. 617).
La hamza può essere ‘disgiuntiva’, َه ْم َزة ال َق ْطع, che non può essere mai elisa, oppure
‘congiuntiva’, ( َه ْم َزة ال َو ْصلsi veda alla pagina seguente sotto la waṣla), che viene eli-
sa se preceduta da una parola.
Tutte le lettere dell’alfabeto, salvo l’alif ma compresa la hamza, sono radicali in quan-
to possono entrare a far parte della radice, concorrendo alla definizione dei signifi-
cati di base del lessico arabo (V. p. 585). Sette di loro, raccolte nella frase mnemoni-
ca َ أَنْ َت ُمtu sei Mosè, possono essere anche servili ( ) ُح ُروف ال ِّزيادةperché, aggiun-
وسى
te allo scheletro della radice assieme alle vocali, servono a trarre tutti i significati re-
lativi all’azione o allo stato espressi da quella radice.
Vocale si dice َح َركَةḥaraka movimento, in quanto ‘muove’ la consonante.
َّ َضḍamma), َـa ( َف ْت َحةfatḥa), ِ ـi ( ك َْس َرةkasra). Notiamo
Le vocali brevi sono tre: ُـu (مة
che i loro segni si pongono sopra o sotto la consonante. Abbiamo appena visto che
la vocale ‘muove’ la consonante. L’assenza di vocale – e quindi di ‘movimento’ – del-
la consonante quiescente è indicata da un cerchietto sulla consonante stessa: chia- ْـ
mato ُسكونsukūn quiete. Come accennato sopra, aggiungendo alla consonante con
ḍamma o fatḥa o kasra rispettivamente una و, una اo una يsi ottengono le rispetti-
ve vocali lunghe: ـ ُوū, َـاā, ـِيـ/ ـِيī.
virgola ، ِ َف
اص َلة
punto . نُ ْق َطة
punto e virgola ؛ اصلة َم ْنقُو َطة ِ َف
due punti : نُ ْق َط َت ِان
punto interrogativo ؟ َعلَا َمة ِالا ْس ِت ْف َهام
punto esclamativo ! ِالا ْس ِتغ َْراب/ َعلَا َمة ال َّت َع ُّجب
puntini di sospensione … الح ْذف َ َعلَا َمات
parentesi (due) () َق ْو َس ِان
parentesi quadre (due) [] سان َم ْعقو َف َتانِ َق ْو
virgolette «» ال َّت ْن ِصيص/ َعلَا َم َتا ِالا ْق ِت َباس