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INTRODUZIONE
Ognuno di noi, essendo consumatore di prodotti mediali, si confronta con i generi; inconsciamente
cataloghiamo i film o i romanzi che abbiamo visto o letto in: gialli, d’avventura, comici o sentimentali.
Decidiamo di seguire o non seguire un programma televisivo sulla base del fatto che sulla guida tv
troviamo la dizione: fiction, varietà, talk show, documentario ecc.
I generi sono, quindi, un’abitudine consolidata, un criterio di classificazione e un parametro indispensabile
per orientarci nella produzione mediale.
‘’Genere’’ può essere riferito a tanti aspetti del mondo della comunicazione, a seconda del punto di vista
che si scegliere per definirlo. Proprio l’impegnò sa avanzata delle nuove tecnologie che ha impattato sia
sulla distribuzione e sia sulla fruizione televisiva, moltiplicando i canali e trasformando le basi stesse del
mezzo televisivo.
Capitolo 1: offrirà una breve ricostruzione storica all’interno del campo delle teorie sui generi.
Capitolo 2: proporrà un excursus storico sulle origini, le trasformazioni e i punti di approdo dei
generi televisivi.
Capitoli 3,4,5,6, e 7: definiscono una griglia analitica utilizzata per descrivere in dettaglio generi e
sottogeneri della tv contemporanea.
CAPITOLO 1
BREVE STORIA DELLE TEORIE DEI GENERI
LA POETICA DI ARISTOTELE
Il libro della Poetica di Aristotele è un testo in cui vengono classificate dettagliatamente le opere poetiche:
- Epopea
- Commedia
- Tragedia
Sono tutte e 3 basate sulla mimesi (imitazione della realtà), si distinguono tra loro per i mezzi utilizzati o per i contenuti
dell’ imitazione.
Tra gli elementi più importanti che dovrebbe avere una tragedia sono:
1. Protagonista con carattere nobile.
2. Dev’essere una colpa dell’eroe a determinarne le sventure.
3. L’estensione della storia non deve essere eccessiva.
4. Le finalità della tragedia è duella di suscitare i sentimenti di pietà e terrore attraverso i quali lo spettatore possa
purificarsi.
L’opera di Aristotele non si limita a descrivere le tragedie, ma stabilisce una serie di indicazioni operative che il poeta
Nasce così il ‘’mito’’ dell’autore e dell’opera d’arte. L’originalità diventa un valore principale dell’opera
artistica creando le premesse per una svalutazione, di tutto ciò che venga ideato e prodotto da standosi
su principi e regole già fissati (come i prodotti di genere).
Nel corso dell’Ottocento si assiste ad evoluzione della posizione sociale dell’artista. Fino ad all’arco
l’autore (scrittore, poeta, pittore ecc.) apparteneva alla classe nobiliare (era libero di creare senza
condizionamenti) o era legato ad un committente nobile/ecclesiastico.
Dalla seconda metà dell’Ottocento l’affermazione della società segreta porta per la prima volta l’artista a
confrontarsi con un ‘’mercato’’ di consumatori di prodotti artistico-letterari, ai quali proporre articoli.
È così che nasce l’industria culturale, di cui i clienti sono ben riconoscibili dal punto di vista
socioeconomico, ebbe come conseguenza diretta in campo artistico la creazione di una pittura dalle
caratteristiche precise di genere.
Allo stesso modo, dalla seconda metà dell’Ottocento, l’autore deve porsi il problema di come produrre
opere artistiche che possano incontrare il gusto e l’interesse di fasce ben. Precise di potenziali
consumatori, e non solo di pochi clienti appartenenti all’élite. Quindi la produzione culturale deve poter
raggiungere pubblici diversi, e si devono ideare e realizzare prodotti in grado di poter essere replicati su
larga scala a prezzi accessibili per i nuovi consumatori.
La produzione culturale; ad esempio quella letteraria, viene ‘’codificata’’ in generi con altri scopi r in altre
forme rispetto alle poetiche del passato. Queste ultime erano concentrate su come erano ‘’fatte’’ dal
CAPITOLO 2
I GENERI NELLA STORIA DELLA TV ITALIANA
II.1 GLI ANNI ’50 (LE ORIGINI)
Come abbiamo visto precedentemente, i generi nascono all’interno di un contesto storico determinato e si
evolvono con il mutare dei tempi. È utile per capire come funziona il sistema dei generi della televisione
italiana, ripercorrere la storia di quest’ultima, in quanto il sistema dei generi è un punto di vista
privilegiato per osservare la tv nel suo complesso.
In prima battuta bisogna interrogarmi sulle relazioni che gli apparati televisivi nella loro prima fase di
sviluppo hanno intrattenuto con le forme di comunicazione e spettacolo. La televisione non nasce dal
nulla, bensì si sviluppa e si organizza:
DAL PUNTO DI VISTA AZIENDALE: all’interno degli apparati industriali propri della radio. La
televisione eredita dalla radio la possibilità di trasmettere in diretta, la diffusione domestica degli
apparati di ricezione, l’appartenenza dei sistemi produttivi allo Stato.
DAL PUNTO DI VISTA DEL CONTESTO SOCIOCULTURALE: in un mondo della comunicazione già
ricco di offerte e contenuti. Il nuovo mezzo televisivo si confronta con i media che l’hanno
preceduto ereditando da questi forme e contenuti, nonché generi consolidati.
Visti i legami diretti con la radio, sia il palinsesto e sia molti generi specifici vengono mutati proprio da
questo mezzo di comunicazione: i telegiornali riprendono lo schema dei radiogiornali, così come
programmi musicali o di intrattenimento (‘’Sanremo’’) sono adattamenti al nuovo mezzo di formule
sviluppate dalla radio.
CAPITOLO 3
LA MAPPA DEI GENERI TELEVISIVI
3.1 ORIGINE E DESTINAZIONE DEI PROGRAMMI TELEVISIVI
All’interno di un palinsesto si susseguono numerose tipologie di programmi. Partiamo da una
macrodistinzione relativa all’origine dei prodotti:
Programmi non prodotti appositamente per la tv: il cinema, con grande prevalenza di quello
narrativo, ha al suo interno un’ampia segmentazione di generi che sono alla base delle
suddivisioni operate in seno alla televisione.
Programmi prodotti per la tv: tutto il resto dei programmi presenti nel palinsesto, vanno
considerate le riprese dirette di eventi extratelevisivi, in quanto, esistono solo perché la
televisione ne cura le riprese.
Questa macrodistinzione presenta eccezioni: pensiamo a prodotti televisivi distribuiti nelle sale
cinematografiche o prodotti in origine pensanti per il grande schermo che non sono diffusi nelle sale
cinematografiche ma arrivano direttamente in televisione.
GENERI E GLOBALIZZAZIONE
Molti generi sono identificati da termini inglesi: si tratta del frutto di una permeabilità tra i sistemi televisivi di tutto il
mondo. I palinsesti delle tv dei vari paesi sono costruiti su programmazioni analoghe, basate su prodotti meno legati alla
nazione di origine e sempre di più articolati su fiction acquistate o imperniati su idee provenienti da altri paesi, su format
adattati e su contenuti transnazionali, in un melting pot di idee e stimoli. Lo sviluppo dello scambio commerciale di singoli
programmi e di format ha reso necessaria una codificazione delle caratteristiche e delle formule dei vari generi e
sottogeneri e un omogeneizzazione a livello internazionale dei formati distributivi: ad esempio la distribuzione dal punto di
vista commerciale delle serie tv è il loro confezionamento in pacchetti da 14-14 episodi, adatto a coprire le necessità di
programmazione di una stagione televisiva.
3.4.2 L’INTRATTENIMENTO
Si tratta di un’etichetta di genere che comprende una gamma di programmi caratterizzati da una grande
rapidità di ibridazione e di innovazione. Caratteristiche principali:
o I programmi di intrattenimento dal punto di vista temporale possono essere sia in diretta sia
registrati;
o Gli spazi utilizzati sono in prevalenza stridì televisivi attrezzati, mostrati e dichiarati come tali;
o I protagonisti possono essere molteplici ma solitamente è presente un conduttore, una figura
riconducibile all’istituzione televisiva;
o Caratteristiche estetico-formali (scenografie, luci, stili di ripresa ecc) hanno la prevalenza di una
schema scenico, in cui lo spazio visibile è organizzato secondo la divisione teatrale tra luogo
destinato al pubblico presente.
o Il tipo di relazione che i programmi instaurano con il pubblico: a differenza della fiction dove, gli
attori non guardano in camera per non far infrangere l’illusione dello spettatore di assistere a
qualcosa che avviene indipendentemente dalla presenza di una macchina da presa, nei
programmi di intrattenimento si cerca il contatto con il pubblico attraverso il coinvolgimento
diretto dello spettatore dal parte del conduttore.
Per quanto riguarda il contenuto prevalgono le forme di divertimento/spettacolo nelle sue modalità più
diverse, dalle performance musicali o comiche al gioco; rientrano la spettacolarizzazione di momenti della
vita quotidiana attraverso la discussione/dibattito (talk show) o la costruzione di meccanismi in grado di
mostrarla inserendola all’interno di schemi fissi.
L’intrattenimento si caratterizza per la sua finalità immediata, ottenuta attraverso una
grande varietà di mezzi espressivi.
3.4.3 L’INFORMAZIONE
È quel settore della comunicazione televisiva che offre al pubblico ricostruzioni, racconti, analisi e
interpretazioni di ciò che accade nel mondo.
Si tratta di mettere in opera una serie di strategie comunicative allo scopo di garantire la verità di ciò che
si sta trasmettendo. A caratterizzare l’informazione sono ≠ elementi:
o A livello di tempo: la prevalenza diretta come garanzia della ‘’presa’’ sulla realtà; lo spazio
dell’info è dato dalla dialettica tra l’intento dello studio e il mondo esterno; gli attori
dell’informazione sono giornalisti che coordinano tutti gli altri soggetti coinvolti.
o Caratteristiche registico-estetiche: al servizio della creazione di un effetto di verità: stili di
ripresa, scenografie degli studi, utilizzo di grafiche; questi sono elementi che cercano di
carattere chiarezza.
o Le modalità di argomentazione: sono molteplici, se l’informazione è caratterizzata da un certo
distacco, in modo che le notizie arrivino al telespettatore in maniera oggettiva, sono presenti
altre modalità discorsive che mirano a un maggiore coinvolgimento emotivo. Come reportage,
notizie TG vanno alla ricerca di un contatto più personale tra la fonte informativa e il pubblico: il
giornalista o il conduttore del TG si rivolge direttamente allo spettatore, guardandolo negli occhi
sia per garantire la verità sia per evocare tensione, paura ed entusiasmo.
Il carattere fondamentale dell’informazione è la specifica funzione sociale che deriva dal
contenuto dei programmi.
3.4.4 LA CULTURA-EDUCAZIONE
Fanno parte i programmi che:
o Hanno come argomento temi come arte, letteratura, storia, geografia, scienza e tecnologia.
o Per la loro costruzione non sono vincolati ad una messa in onda immediata e ne fanno parte
anche documentari, inchieste, ricostruzioni, dibattiti che possono essere replicati e costruire un
prodotto da magazzino.
CAPITOLO 4
LA FICTION
4.1 CRITERI PER UNA SEGMENTAZIONE
Parliamo dei generi attualmente presenti nei palinsesti della tv. Per ognuna delle macroaree
individueremo alcuni caratteri fondamentali:
FICTION si caratterizza per la presenza di una forma di racconto, scandito da eventi e passioni
previste e preordinate da una sceneggiatura. Rientrano in questa categoria i cartoni animati,
incentrati su modelli narrativi non distanti dalla fiction tradizionale.
Tutte queste caratteristiche fondamentali, all’interno della macroarea, ne derivano:
Formato e modello di serialità
Genere narrativo
All’interno ha diverse formule relative a:
Suddivisione del racconto in unità temporali definitive: si tratta dei formati temporali relativi alla
durata compressiva del programma.
Forme di continuità tra ≠ episodi: da una continuità assoluta a una forte discontinuità.
4.2.4 SERIAL
Formula narrativa aperta, in cui la conclusione di ogni puntata rimanda a quella successiva. Il numero di
ogni puntata rimanda a quella successiva. Il numero di puntate in cui si articolano i serial può variare,
anche la durata di ogni puntata; in Italia per esempio ‘’incantesimo’’ RAI 2, 1998, ha più di 200 episodi da
un’ora o come ‘’Le 3 rose di Eva’’ (canale 5, 2012) giunto a 50 episodi. All’interno possiamo far rientrare
due formati.
A. SOAP OPERA O SERIAL DRAMA: è derivazione del feuilleton ottocentesco dal punto di vista
della costruzione narrativa e anche dei contenuti, e si è dimostrata un perfetto esempio di
prodotto per la televisione. La soap opera dimostra la funzione del genere nell’industria
culturale. Nasce da un’intuizione della Procter & Gamble, azienda leader nel campo di
detersivi e saponi, che diventa produttore di ‘’The guiding light’’. L’interesse dell’azienda era
dato dalla possibilità di fidelizzare il pubblico alle vicende raccontate quotidianamente e
grazie a questo meccanismo garantire vendite costanti dei propri prodotti che comparivano
come sponsor del programma. Il target di tale categoria sono i responsabili d’acquisto quindi
casalinghe, donne ecc. per questo viene identificato come un programma che deve
interessare prioritariamente tale segmento di pubblico. Per raggiungere l’obiettivo, questo
sottogenere e della fiction fa riferimento a forme e contenuti tipi della letteratura rosa. Il
genere narrativo sentimentale è allo stesso tempo il mezzo per arrivare a un determinato
Oltre alle soap opera e alle telenovelas esistono i SERIAL destinati al prime time: pur condividendo con le
soap il modello a narrazione aperta, si distinguono da queste per il maggiore impegno produttivo che li
porta a essere definiti ‘’supersoap’’. A differenziarli sono i contenuti perché non sono riconducibili sono al
pentimento; per esempio ‘’Segreti di twin peaks’’ serial noir-parapsicologico, evento televisivo dell’inizio
degli anni ’90.
Si tratta di un sottogenere negli ultimi anni tornato prepotente sia negli Stati Uniti e sia in Italia, visto che
in un panorama più frammentato la sua capacità di fidelizzare il pubblico con trame studiate
appositamente per agganciarlo e ‘’portarlo con sè’’ episodio dopo episodio.
Ricordiamo ‘’il trono di spade’’ che hanno puntato su meccanismi di serialità tipici della saga costruendo
un tessuto narrativo estremamente complesso in grado di durare per numerose stagioni.
In Italia dopo il successo di ‘’Elisa Rivombrosa’’ il modello del mèlo ha avuto un decennio di successo
grazie alla capacità di costruire nel corso della messa in onda una forte fedeltà di ascolto. I titoli più
conosciuti ‘’Orgoglio e pregiudizio’’, ‘’Onore e rispetto’’ o ‘’ Una grande famiglia’’.
Va considerato che la modalità narrativa tipica del serial è lo sviluppo della linea orizzontale, si è ormai
estesa agli altri formati seriali, nelle quali si da sempre più spazio ai rapporti tra i personaggi fissi.
CAPITOLO 5
I GENERI DELL’INTRATTENIMENTO
5.1 IL VARIETÀ
L’etichetta di genere più ampia identifica una forma di intrattenimento basata sull’slternanza di momenti
spettacolari differenti, l’elemento unificante della performance è rappresentato dalla presenza di uno o
più conduttori che sono incaricati di introdurre e interagire con i vari ospiti. Altre caratteristiche sono la
presenza di un corpo di ballo, un’orchestra, di una o più vallette, L’ambientazione in studi o spazi scenici
in cui il pubblico in sala diventa elemento di richiamo alla tradizione teatrale.
Questo genere ha rappresentato una pagina importante nella storia dell’intrattenimento televisivo, dove
ha ripreso l’eredità del teatro di rivista e dell’ avanspettacolo. La genericità dell’etichetta, che rimanda ad
5.2.2 CONCORRENTI
Un aspetto importante è dato dalla tipologia di coinvolgimento e partecipazione dei concorrenti. Possono
essere posti di fronte a differenti antagonisti. I concorrenti si sfidano a eliminazione attraverso variare
prove per arrivare a una gara finale che proclamerà il vincitore.
Il fattore tempo è importante nei game show perché viene considerato un antagonista; viene utilizzato
per dare ritmo al programma e in cui si cerca di creare nel telespettatore una suspense (‘’l’eredità’’).
Un uso del tempo molto particolare e innovativo è quello di ‘’chi vuol essere milionario?’’, in quanto, cerca
di creare tensione nello spettatore sull’abolizione del tempo limite in cui dare una risposta.
All’inizio degli anni 2000 ‘’l’anello debole’’ (italia 1, 2001) i concorrenti cercavano di eliminarsi in tutti i
modi e allo sconfitto è riservato un umiliante passaggio in un tunnel dove verrà ricoperto di insulti.
In altri format il pubblico da casa è l’antagonista o l’aiutante del concorrente.
La tipologia di concorrenti comprende la presenza di vip o persone comuni, (‘’i soliti ignoti-speciale vip’’),
dove il contributo del passaggio famoso serve andare più visibilità al programma.
Altra variante celebrity game show dove i concorrenti sono soltanto personaggi famosi, che abitualmente
devolvono i premi in opere benefiche.
5.2.4 LE SCENOGRAFIE
Tra gli elementi caratterizzanti del gioco sono sempre più importanti le scenografie, che da semplici
sfondi dei giochi sono assurte al ruolo di protagonisti del meccanismo di game. In ‘’caduta libera’’ (canale
5, 2015) è una botola a inghiottire il concorrente sconfitto, mentre in ‘’the wall’’ (canale 5, 2017) al centro
del gioco vi è una parente enorme da cui scendono delle sfere che terminano in botole indicanti l’entità
del premio, per ottenerlo dovranno rispondere a domande di cultura generale.
5.4 IL FACTUAL
5.4.1 LE DOCUSOAP
Hanno grande successo nelle televisioni anglosassoni, la docusoap è un ibrido tra documentario + soap
opera, nel senso che:
Vengono seguite con le telecamere per larghissima parte della giornata singole persone o gruppi
che sono impegnati in attività, riducendo al minimo le interferenze e utilizzando a volte una voce
fuori campo di un conduttore per spiegare o commentare.
Il materiale girato viene rimontato tipico della tv.
In Italia non ha prodotto molti esempi, ricordiamo ‘’ i love italy’’ (2001) che seguiva un viaggio nelle più
celebri località turistiche della penisola.
CAPITOLO 6
L’INFORMAZIONE
6.1 CARATTERISTICHE GENERALI
All’interno dell’informazione da una parte la funzione che svolge all’interno del sistema dei media,
dall’altra una serie di elementi formali che i programmi mettono in atto per creare il senso di
immediatezza e verità.
Le forme più importanti:
Telegiornali
Reportage e inchieste
Megazine informativi (infotainment)
Talk show a contenuto informativo
Programmi di servizio pubblico
Di queste formule di programmi è possibile trovare declinazioni tematiche particolari, legate a contenuti
informativi specialistici quali lo sport o l’economia.
6.2 I TELEGIORNALI
Sono uno degli ingredienti più importanti dei palinsesti delle tv di tutto il mondo e rappresentano per
moltissimi spettatori un appuntamento imperdibile. Tra gli elementi costitutivi dei TG ricordiamo le
modalità di conduzione, l’allestimento dello spazio nello studio, la scelta e l’impaginazione delle notizie, il
linguaggio verbale e visivo.
Per quanto riguarda la conduzione, si è passati dallo stile rigido ed inespressivo a modalità di
presentazione delle notizie molto particolari, spesso volte a far emergere uno stile personale. A
caratterizzare lo stile di conduzione, la volontà di coinvolgere lo spettatore e rendere più dinamica e varia
l’attività, di lettura delle notizie. Si hanno conduzioni a due, che permettono un dialogo tra 2 giornalisti,
l’uso di un linguaggio e di una serie di sguardi e ammiccamenti che servono ad avvicinare e coinvolgere
maggiormente lo spettatore.
Un ulteriore innovazione è lo spazio: a differenza dei TG delle origini in cui era visibile solo una parete,
negli ultimi anni gli studi sono diventati spazi completi, percorribili, decorati con pannelli e schemi video.
I conduttori hanno definitivamente abbandonato la rigida posizione dietro la scrivania per alzarsi e spesso
muoversi nello studio.
A caratterizzare in modo nuovo i TG sono la presentazione delle notizie: si è ridotto lo spazio delle notizie
politiche a vantaggio di quelle di cronaca nera, rosa, legati a pettegolezzi; più ampie le pagine di sport a
cui viene riservato un segmento a parte, come anche all’economia.
Le notizie presentate in modo più discorsivo, attraverso il racconto al fine di coinvolgere di più il pubblico,
con tutti i racconti poi la dimensione emozionale è molto centrata, attraverso l’uso di provvedimenti tipici
della narrativa.
Un elemento sottolineato da parte dei telegiornali è il fatto di essere in diretta con il mondo, attraverso
collegamenti, evidenziato nei momenti di crisi, quando ogni testata invia nei luoghi teatro di queste
situazioni i giornalisti, testimoniano la capacità del telegiornale di essere in grado di raccontare la realtà
dell’interno.
L’impaginazione delle notizie nel telegiornale rappresenta l’ordine di priorità + modo per tenere
agganciati gli spettatori dall’inizio alla fine.
Da ricordare la forma a flusso che questi assumono nelle tv tematiche, sempre più rilevanti nel panorama
digitale come: Sky tg24, RAI news, TGCOM24 in cui in esse il telegiornale è ininterrotto e va oltre la
semplice lettura delle notizie, al fine di diventare il catalizzatore di una serie di contributi eterogenei.
CAPITOLO 7
CULTURA ED EDUCAZIONE
7.1 CARATTERISTICHE GENERALI
Quest’ultimo macrogenere, dal punto di vista della storia della televisione, è il primo ad essere stato
praticato, in quanto rispondeva all’idea pedagogico – culturale, tipico della RAI.
o Funzione sociale ben precisa, che rientra nella categoria generale dell’educazione
o Presentano contenuti appartenenti al mondo della letteratura, del teatro, arte, storia, scienze ecc.
o Hanno la possibilità di essere riproposti in tempi ≠.
Si tratta di un genere che si caratterizza soprattutto per il fatto di rimandare a un universo di forme e
contenuti esterni al mondo televisivo, di cui la tv si occupa di 2 funzioni differenti:
I. Semplificazione – divulgazione con lo scopo di accrescere conoscenze specifiche o generali nel
pubblico, quindi, ha una funzione pedagogica: pesiamo ai programmi didattici per i bambini o
adulti dedicati all’apprendimento della lingua o abilità manuali, come ‘’Art attack’’, ‘’Superquark’’
o ‘’la macchina del tempo’’.
II. Approfondimento e trasmissione di eventi con lo scopo di presentare e discutere su temi
specifici, assumono una funzione di produzione culturale. Qui rientrano programmi di dibattito su
argomenti letterari o storici, eventi culturali, inchieste e documentari sull’arte ecc. o concerti,
balletti, teatri di prosa.
È evidente che la tv dell’epoca degli anni ’50-‘60 contenesse molteplici programmi di questo genere,
perché rispondeva alla mission pedagogico – educativo.
Gli anni ’80-’90 hanno visto la commercializzazione del modello televisivo, quindi, ad un
ridimensionamento degli spazi dedicati a questo genere, e un ridimensionamento.
Nell’ultimo decennio, con la nascita delle piattaforme satellitari e digitali, a questo genere sono stati
destinati canali appositi.