Elettrotecnica Università telematica Universitas Mercatorum 5 pag.
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Downloaded by: annarita-focarelli-barone (annaritafocarellibarone@gmail.com) Affinché sussista un isomorfismo fra funzioni sinusoidali e numeri complessi: È necessario che almeno una fra le possibili operazioni nel dominio del tempo abbia una corrispondente nel dominio complesso Applicando ad un vettore l'operatore e J ∏/2: Lo fa ruotare di 90° in senso antiorario Applicando il metodo MCM alla rete di fig. 1: Il numero incognite è pari a 3 Applicando il metodo MPN alla rete di fig. 1: Il numero incognite è pari a 3 Applicando il metodo MPN alla rete di fig. 1: La tensione sul resistore R3 dipende da una sola corrente di maglia Applicando il metodo MPN alla rete di fig. 1: Occorre esprimere la corrente del resisore R3 in funzione dei potenziali del nodo C e del nodo D Applicando il teorema di Thévenin /Norton ai morsetti A e B della rete di fig.1 : La corrente di corto circuito è pari a 2 Applicando il teorema di Thévenin /Norton ai morsetti A e B della rete di fig.1 : La resistenza equivalente è pari a 8 Applicando il teorema di Thévenin /Norton ai morsetti A e B della rete di fig.1 : La tensione a vuoto è pari a -16 Con il metodo circuitale per il calcolo delle condizioni iniziali: Si applica il teorema di sostituzione Con il teorema di sostituzione: È possibile sostituire una sottorete con un generatore di tensione o un generatore di corrente purché esista una sola soluzione ai morsetti Con riferimento alla rete di fig.1: La matrice di fig.2 è una matrice che consente di scrivere due relazioni LKT linearmente indipendenti Con riferimento alla rete in fig. 1: I bipoli 3 e 6 sono inserie e i bipoli 7 e 9 sono in parallelo Con riferimento alla rete in fig. 2: La tensione v3 ha lo stesso segno di e(t) se R3>0 Con riferimento alla rete in fig. 3: La sottorete costituita dai resistori R3 e R4 può essere sostituita da un unico resistore di resistenza pari a 24 Con riferimento alla rete in fig. 3: Le correnti I3 e I4 sono uguali fra loro Con riferimento alla rete in fig. 4: La sottorete originaria è equivalente alla sottorete di fig. 4 (a) Con riferimento alla rete in fig. 5: La sottorete tra i morsetti A e B può essere sosttuita da un unico resistore avente resistenza pari a 30 Considerando la linearizzazione intorno al punto P della caratteristica in fig. 5: Il bipolo è linearizzabile con l'equivalente circuitale rappresentato in fig. 5 (d) Considerata questa rete dove e(t)=15 sen(314t+0,3): La corrente nell'induttore deve avere una fase minore di 0,3 Considerata questa rete dove e(t)=15 sen(314t+0,3): La pulsazione della corrente nel resistore è pari a 314 Considerata questa rete dove e(t)=15 sen(314t+0,3): La tensione del resistore e la corrente del resistore devono avere la stessa fase Considerate le due funzioni a(t)=15 sen(314t+0,3) e b(t)=20 sen(314t+0,5): B(t) è in anticipo rispetto a a(t) Considerati 3 generici numeri complessi, i vettori che li rappresentano: Devono necessariamente giacere sullo stesso piano Considerato lo schema di fig1, nella corrispondente rappresentazione tabellare: Va messo 0 nella casella A1 e -1 nella casella C1 Da un punto di vista operativo, la tensione in un bipolo: È pari all'indicazione di un voltmetro connesso in parallelo al bipolo Date due incognite x e y e due vincoli x-y=0; x-2y=0: I due vincoli sono indipendenti Detto C il fasore corrispondente alla derivata di una funzione sinusoidale corrispondente ad una fasore A: I vettori A e C sono perpendicolari Due capacitori di capacità rispettivamente C1 e C2: Equivalgono ad un unico capacitore di valore C1+C2 se sono connessi in parallelo I numeri complessi (-3+3j) e (-9+9j): Hanno lo stesso argomento I voltmetri in fig. 1: Forniscono la stessa indicazione in valore assoluto Il bipolo con la caratteristica di fig. 1: È un bipolo adinamico controllato in tensione Il bipolo in fig. 2: È un bipolo statico a caratteristica lineare Il diodo ideale: È un bipolo non lineare caratterizzato da due stati, quello di conduzione e quello di interdizione Il diodo ideale: È un bipolo non lineare caratterizzato da due stati, quello di conduzione e quello di interdizione Il diodo nella rete di fig.2 : È nello stato di conduzione Il lavoro elettrico in un bipolo: È determinato dall'interazione con la rimanente parte della rete Il lavoro elettrico in un bipolo: Può influenzare l'energia interna immagazzinata nel bipolo Il metodo di eliminazione di Gauss: È più conveniente del metodo di Cramer ai fini di una Implementazione numerica
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Downloaded by: annarita-focarelli-barone (annaritafocarellibarone@gmail.com) Il modello circuitale lineare: È di tipo algebrico solo se tutti i bipoli sono lineari ed adinamici Il modulo del numero complesso (-5-5j): È maggiore di 5 Il modulo dell'impedenza di un bipolo: È pari al rapporto fra il modulo della tensione e il modulo della corrente Il modulo di un fasore: Può essere uguale all'ampiezza della funzione sinusoidale corrispondente Il numero complesso e J ∏/2: È uguale a j Il numero di costanti di integrazione: È pari al numero di induttori e capacitori Il numero di equazioni differenziali: È pari al numero complessivo di induttori e capacitori Il polinomio caratteristico: Ha un grado massimo pari al numero complessivo di induttori e capacitori Il prodotto di due funzioni sinusoidali: Non ha un corrispondente nel dominio fasoriale Il sistema di equazioni differenziali di una rete RLC è omogeneo: Se sono nulli tutti i generatori presenti nella rete Il sistema fondamentale per una rete RLC: Ammette una sola soluzione Il sistema matematico fondamentale di una rete generica: Può anche non ammettere alcuna soluzione Il sistema matematico fondamentale di una rete lineare: Ammette una ed una sola soluzione solo se il determinante dei coefficienti è diverso da zero Il teorema di fisica realizzabilità: Implica che l'integrale generale è asintoticamente nullo Il teorema di non amplificazione: Non è applicabile alla rete di fig.1 Il teorema di sovrapposizione degli effetti: È valido solo il determinante della matrice dei coefficienti del sistema matematico è diverso da zero Il teorema di Tellegen: È valido anche se tutti i bipoli delle due reti aventi la stessa topologia sono non lineari Il teorema di Thévenin/Norton: Consente di sostituire una sottorete con un'altre purché sia costituita solo da bipoli lineari Il termine transitorio in una rete RLC fisicamente realizzabile: Dipende dalla scelta delle costanti arbitrarie Il valore assunto da una tensione nel modello circuitale: Può essere costante nel tempo Il valore della costante di integrazione: Dipende sia dal valore iniziale della grandezza sia dal valore iniziale della soluzione a regime Il valore della costante di integrazione: Non dipende dalla costante di tempo Immaginando di linearizzare il bipolo con la caratteristica circolare di fig. 3 nell'intorno dei punti P e Q: In entrambi i casi si ottiene un generatore ideale di tensione, ma di valore diverso In relazione alla definizione di bipoli in parallelo: La relazione di parallelo fra due bipoli è conseguenza esclusivamente della topologia della rete In relazione alla definizione di bipoli in serie: La relazione di serie fra due bipoli è conseguenza esclusivamente della topologia della rete In un bipolo adinamico: La funzione caratteristica non può dipendere dalle derivate temporali delle tensioni e correnti In un bipolo i cui morsetti sono indicati con A e B, la convenzione del generatore: Implica che se per la tensione è stato scelto il morsetto B come riferimento, la corrente è orientata da B verso A In un bipolo la cui funzione caratteristica lo qualifica come generatore ideale di corrente: La tensione dipende solo dalla funzione caratteristica e dall'orientamento della tensione In un capacitore la corrente: È sempre direttamente proporzionale alla derivata temporale della tensione In un capacitore: Il modulo del fasore della tensione è direttamente proporzionale al modulo del fasore della corrente In un induttore: Il modulo del fasore della tensione dipende dal valore della pulsazione In un resistore: Il modulo del fasore della tensione non dipende dal valore della pulsazione In un sistema sovravincolato: Il numero delle incognite indipendenti è inferiore al numero dei vincoli In una rete di bipoli gli insiemi di taglio minimo distinti: Sono in numero pari a quello dei nodi In una rete di bipoli le LKC indipendenti: Sono sempre in numero pari al numero di bipoli di qualunque albero della rete In una rete di bipoli nello scrivere le LKT: Il verso di percorrenza di una generica maglia è del tutto arbitrario In una rete di bipoli: Il numero di nodi può essere pari a quello dei nodi In una rete elettrica generica: La somma, estesa a tutti bipoli, dei prodotti tensione*corrente può essere nulla In una rete RC con un sol capacitore: La corrente a regime nel capacitore può essere dipendente dal tempo In una rete resistiva di 50 bipoli e 30 nodi con la sostituzione guidata: Si perviene ad un sistema con un numero di equazioni = 50
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Downloaded by: annarita-focarelli-barone (annaritafocarellibarone@gmail.com) In una rete resistiva fisicamente realizzabile: La somma delle potenze generate dai generatori della rete è positiva In una rete resistiva: Qualunque tensione nella rete può essere espressa come combinazione lineare dei valori delle tensioni di tutti i generatori di tensione e delle correnti dei generatori di corrente In una rete resistiva: Se ci sono solo generatori di tensione gli effetti sono sia le tensioni dei bipoli sia le correnti nei bipoli In una rete RL nella quale c'è un solo induttore di induttanza pari a L: La costante di tempo è proporzionale a L In una rete RLC in regime sinusoidale iso-frequenziale: La differenza di fase fra la tensione e la corrente in un bipolo può essere sia positiva sia negativa In una rete RLC in regime sinusoidale iso-frequenziale: Tutte le tensioni e tutte le correnti nella rete hanno la stessa frequenza In una rete RLC l'energia quasi-magnetostatica: È determinata solo dalle correnti negli induttori presenti nella rete In una rete RLC un transitorio: Può innescarsi a seguito della improvvisa variazione di una resistenza In una rete RLC: Le condizioni iniziali si possono determinare in base al regime esistente prima dell'innesco del transitorio L'ampiezza di una grandezza sinusoidale: È un numero reale sempre positivo L'argomento di un fasore: Può essere uguale alla fase iniziale della funzione sinusoidale corrispondente L'energia immagazzinata in un induttore: Dipende dalla corrente L'equivalente di Norton di una sottorete lineare: Contiene solo un generatore di corrente ed un resistore L'impedenza di un bipolo: È un operatore nel dominio dei fasori L'impedenza di un resistore: È un operatore nel dominio dei fasori a parte immaginaria nulla L'impedenza di una sottorete costituita solo da bipoli RLC: In generale dipende dalla frequenza della rete L'induttore ideale: È un bipolo dinamico L'integrale generale: Corrisponde alla soluzione della rete quando tutti i generatori sono nulli L'integrale particolare: Soddisfa il sistema fondamentale di equazioni differenziali L'interazione fra due componenti di un sistema ingegneristico: Stabilisce un vincolo per le grandezze caratteristiche dei due componenti L'interruttore ideale: È un bipolo che non è equivalente né a un circuito aperto né a un corto circuito L'unità di misura della potenza elettrica: È la stessa della potenza meccanica La caratteristica esterna di un componente: Non dipende dalle caratteristiche degli altri componenti La caratteristica illustrata in fig. 4 è linearizzabile: Nell'intorno di tutti e tre i punti P,Q,R La continuità delle variabili di stato: È utilizzata per calcolare le condizioni iniziali La corrente in un bipolo: È una grandezza fondamentale per il sistema internazionale delle unità di misura La corrente in un capacitore: Non è una variabile di stato della rete La differenza fra due funzioni sinusoidali: Corrisponde sempre alla differenza fra i corrispondenti fasori La frequenza di una grandezza sinusoidale: Dipende dalla pulsazione La funzione caratteristica di un bipolo f(v,i)=0: Dipende dall'orientamento della tensione e della corrente La funzione caratteristica di un resistore ideale si può scrivere nella forma v=-R*i: Se è stata fatta sul bipolo la convenzione del generatore La parte immaginaria di un numero complesso: È un numero reale La potenza utilizzata in un bipolo: È pari all'opposto della potenza generata. La proprietà di conservazione della conservazione della potenza in una rete: È valida qualunque sia la topologia della rete La reattanza capacitiva: È inversamente proporzionale alla frequenza della rete La reattanza di un bipolo: È un numero reale La reattanza induttiva e la reattanza capacitiva: Hanno le stesse dimensioni fisiche La reattanza induttiva: Si misura in Ohm La soluzione a regime in una rete RLC fisicamente realizzabile: Può dipendere dal tempo La soluzione a regime: Coincide con l'integrale particolare della equazione differenziale La soluzione a regime: Può dipendere dal tempo
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Downloaded by: annarita-focarelli-barone (annaritafocarellibarone@gmail.com) La soluzione del problema di Cauchy: Determina l'esistenza ed unicità della soluzione La sottorete per il calcolo della impedenza equivalente: Deve contenere solo resistori, induttori e capacitori La sottorete per il calcolo della tensione a vuoto: Deve essere necessariamente RLC in rsi La tensione in un bipolo: Non è una grandezza fondamentale per il sistema internazionale delle unità di misura La teoria dei grafi: E' una tecnica matematica utilizzata nel modello circuitale Le correnti: Sono grandezze aventi la dimensione di Ampère Le costanti di integrazione: Dipendono anche dai valori delle tensioni/correnti dei generatori Le costanti di integrazione: Possono dipendere anche dalle frequenze naturali Le costanti di tempo: Sono determinabili dal sistema fondamentale reso omogeneo Le due relazioni di tipo LKT in fig. 1: Sono relative a due maglie indipendenti Le leggi di Kirchhoff: Sono i postulati del modello circuitale Le tensioni: Sono grandezze aventi la dimensione di Volt Mediante la soluzione di una rete RLC: Le tensioni e le correnti in generale non sono univocamente determinate Nel corso del transitorio: Qualunque tensione/corrente deve essere, in valore assoluto, sempre decrescente Nel dominio fasoriale la resistenza: È un operatore di magnificazione della corrente rispetto alla tensione Nel grafo di fig. 2: I lati 1,2,4 costituiscono un albero del grafo Nel grafo di fig. 2: I lati 1,2,4,5 costituiscono una maglia Nel grafo di fig. 2: I lati 2,3,5 costituiscono un insieme di taglio Nel grafo di fig. 2: Tutti i possibili alberi del grafo sono costituiti da 3 lati Nel piano di Gauss: L'azimut di un vettore è dato dall'angolo formato da una retta orientata avente stessa giacitura e verso del vettore con l'asse delle ascisse Nel rilevare la caratteristica del bipolo in fig.2: Se il voltmetro dà un'indicazione pari a zero l'amperometro dà un'indicazione pari a -E/R Nel rilevare sperimentalmente una caratteristica: Se il bipolo è lineare sono sufficienti solo due misure Nel sistema elettrico avente lo schema a blocchi rappresentato in figura 1: Il componente C è connesso sia al componente D sia la componente B Nel sistema fondamentale per una rete RLC: Ci sono tante equazioni differenziali quanti sono gli induttori e capacitori presenti nella rete Nel teorema di Thévenin/Norton: La resistenza equivalente è pari al rapporto fra corrente di corto circuito e tensione a vuoto Nell'isomorfismo fra funzioni sinusoidali e numeri complessi: Le funzioni sinusoidali devono avere necessariamente lo stesso periodo Nella forma canonica di un sistema di equazioni differenziali di una rete RLC: La matrice dei coefficienti dipende solo dai parametri RLC Nella rete di bipoil in fig. 3: Il nodo A è semplice ed il nodo B è multiplo Nella rete di fig.1 il contributo alla corrente I1 dovuto al generatore di tensione: È pari a 2,5 Nella rete di fig.1 il valore assoluto della corrente I4: È pari a 20 Nella rete di fig.1 il valore assoluto della tensione ai capi del generatore J1: È pari a 135 Nella rete di fig.1 il valore della resistenza R3: Non influenza nessuno dei contributi Nella rete di fig.1 per calcolare il contributo dovuto al generatore di corrente J1: Occorre risolvere la rete di fig. 2 (d) Nella rete di fig.1: Raddoppierebbe qualora raddoppiassero i valori di tutti generatori Nella rete di fig.2 : La corrente I3 è pari a 10 Per calcolare la soluzione a regime: Occorre studiare la rete configurata per t>0 Per confrontare l'intensità di due vettori: È necessario definire una metrica nel piano Per definire completamente un grafo non orientato: Occorre e basta assegnare il numero di lati, il numero di lati ed il modo in cui sono connessi Per il calcolo della costante di tempo: Occorre studiare la rete con tutti i generatori nulli Per il calcolo della costante di tempo: Occorre studiare la rete configurata per t<0 Per il calcolo della costante di tempo: Si può applicare indifferentemente il teorema di Thévenin o il teorema di Norton
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Downloaded by: annarita-focarelli-barone (annaritafocarellibarone@gmail.com) Per il calcolo delle condizioni iniziali: Occorre conoscere il valore delle variabili di stato all'istante t=0 - Per il rilievo sperimentale della caratteristica statica di un bipolo: Occorre disporre un voltmetro in parallelo al bipolo ed un amperometro in serie al bipolo Per la identificazione di un modello: Occorre sempre effettuare prove e misurazioni sul sistema reale Per la rete di fig. 1 l'utilizzo del metodo di sostituzione guidata: Comporta la scrittura di 5 equazioni in 5 incognite Per la validazione di un modello: Occorre sempre effettuare prove e misurazioni sul sistema reale Per poter scrivere leggi di Kirchhoff indipendenti utilizzando la tecnica matriciale per una rete di n nodi e l bipoli: Occorre costruire una matrice di n-1 righe e l colonne per LKC e una matrice di l-(n-1) righe e l colonne per LKT Per risolvere una rete di bipoli: Non è strettamente necessario orientare preventivamente tutte le tensioni e le correnti della rete Risolvendo con il metodo della sostituzione guidata la rete di fig. 1, la tensione vAB tra i morsetti del generatore di corrente: Si può calcolare dopo avere calcolato le correnti negli altri bipoli Se due sottoreti sono equivalenti: Le tensioni e le correnti nei bipoli che nefanno parte possono essere diverse Se in una rete RC ci sono due capacitori: La rete è del primo ordine se i due capacitori sono in parallelo Se in una rete RLC a regime agisce un sol generatore di tensione sinusoidale: Tutte le tensioni e tutte le correnti nella rete hanno la stessa frequenza del generatore Se la differenza di fase fra due grandezze è pari a zero: Le due grandezze sono in fase Se la tensione e la corrente in un bipolo sono entrambe costanti nel tempo e diverse da zero: L'energia interna immagazzinata nel bipolo è costante nel tempo Un amperometro ideale: È equivalente ad un corto circuito ideale Un bipolo avente la seguente caratteristica t*v+i +15*t=0: È un bipolo lineare e tempo-variante Un corto circuito ideale: È un generatore di tensione di tensione nulla Un diodo: È un bipolo non linearizzabile Un generico numero complesso: Può corrispondere ad una tensione o a una corrente della rete Un grafo avente 3 nodi e 2 lati: È certamente connesso Un induttore e un capacitore in parallelo: Non sono equivalenti né ad un singolo capacitore né ad un singolo induttore Un sottografo di un grafo: Deve possedere necessariamente la stessa relazione di incidenza del grafo Una tensione/corrente che non è una variabile di stato: Ha le stesse frequenze naturali delle variabili di stato Utilizzando il circuito di fig. 1 per caricare un capacitore inizialmente scarico: Il massimo valore della tensione sul capacitore è inferiore alla tensione del generatore Utilizzando il circuito di fig. 1 per caricare un capacitore inizialmente scarico: La durata del processo di carica è influenzato dai valori sia di R1 sia di R2 Utilizzando il circuito di fig. 2 per caricare un induttore inizialmente scarico: Il massimo valore della corrente è inferiore alla corrente del generatore Utilizzando il circuito di fig. 2 per caricare un induttore inizialmente scarico: La durata del processo di carica è influenzato dai valori sia di R1 sia di R2 Utilizzando un generatore di tensione costante per caricare un capacitore inizialmente scarico: La corrente nel capacitore assume il massimo valore all'inizio del processo di carica Utilizzando un generatore di tensione costante per caricare un induttore inizialmente scarico: La tensione sull'induttore assume il massimo valore all'inizio del processo di carica Utilizzando un generatore di tensione costante, il rendimento energetico della carica di un capacitore: Non dipende né da R né da C