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tabellare
Va messo 0 nella casella A1 e -1 nella casella C1
3. Date due incognite x e y e due vincoli x-y=0; x-2y=0: I due vincoli sono
indipendenti
4. Per definire completamente un grafo non orientato: Occorre e basta
assegnare il numero di lati, il numero di lati ed il modo in cui sono connessi
5. Un sottografo di un grafo: Deve possedere necessariamente la stessa
relazione di incidenza del grafo
6. Un grafo avente 3 nodi e 2 lati: È certamente connesso
7. Nel grafo di fig. 2
LEZIONE 4
1. In una rete di bipoli gli insiemi di taglio minimo distinti: Sono in numero pari a
quello dei nodi
2. In una rete di bipoli nello scrivere le LKT: Il verso di percorrenza di una
generica maglia è del tutto arbitrario
3. Le due relazioni di tipo LKT in fig. 1
La matrice di fig.2 è una matrice che consente di scrivere due relazioni LKT
linearmente indipendenti
6. Per poter scrivere leggi di Kirchhoff indipendenti utilizzando la tecnica
matriciale per una rete di n nodi e l bipoli: Occorre costruire una matrice di n-
1 righe e l colonne per LKC e una matrice di l-(n-1) righe e l colonne per LKT
7. Il sistema matematico fondamentale di una rete generica:
Può anche non ammettere alcuna soluzione
8. Il sistema matematico fondamentale di una rete lineare: Ammette una ed una
sola soluzione solo se il determinante dei coefficienti è diverso da zero
9. Il metodo di eliminazione di Gauss: È più conveniente del metodo di Cramer
ai fini di una implementazione numerica
10.Il modello circuitale lineare: È di tipo algebrico solo se tutti i bipoli sono
lineari e adinamici
LEZIONE 5
1. Un corto circuito ideale: È un generatore di tensione di tensione nulla
2. In un bipolo la cui funzione caratteristica lo qualifica come generatore ideale
di corrente: La tensione dipende solo dalla funzione caratteristica e
dall'orientamento della tensione
3. La funzione caratteristica di un resistore ideale si può scrivere nella forma
v=-R*i: Se è stata fatta sul bipolo la convenzione del generatore
4. Per la rete di fig. 1 l'utilizzo del metodo di sostituzione guidata
LEZIONE 7
1. Il teorema di sovrapposizione degli effetti: È valido solo il determinante della
matrice dei coefficienti del sistema matematico è diverso da zero
2. In una rete resistiva:Se ci sono solo generatori di tensione gli effetti sono sia
le tensioni dei bipoli sia le correnti nei bipoli
3. In una rete resistiva: Qualunque tensione nella rete può essere espressa
come combinazione lineare dei valori delle tensioni di tutti i generatori di
tensione e delle correnti dei generatori di corrente
4. Nella rete di fig.1 il contributo alla corrente I1 dovuto al generatore di
tensione
È pari a 2,5
5. Nella rete di fig.1 per calcolare il contributo dovuto al generatore di corrente
J1
Occorre risolvere la rete di fig. 2 (d)
6. Nella rete di fig.1 il valore della resistenza R3
È pari a 135
9. Il teorema di non amplificazione
È pari a 20
LEZIONE 8
1. L'equivalente di Norton di una sottorete lineare:
Contiene solo un generatore di corrente ed un resistore
2. Nel teorema di Thévenin/Norton:
La resistenza equivalente è pari al rapporto fra corrente di corto circuito e
tensione a vuoto
3. Il teorema di Thévenin/Norton:
Consente di sostituire una sottorete con un'altra purché sia costituita solo
da bipoli lineari
4. Applicando il teorema di Thévenin /Norton ai morsetti A e B della rete di fig.1
La corrente I3 è pari a 10
LEZIONE 9
LEZIONE 11
LEZIONE 13
1. L'interruttore ideale: È un bipolo che non è equivalente né a un circuito
aperto né a un corto circuito
2. In una rete RLC un transitorio: Può innescarsi a seguito della improvvisa
variazione di una resistenza
3. Nel corso del transitorio: Qualunque tensione/corrente deve essere, in
valore assoluto, sempre decrescente
4. In una rete RLC: Le condizioni iniziali si possono determinare in base al
regime esistente prima dell'innesco del transitorio
5. La soluzione del problema di Cauchy:Determina l'esistenza ed unicità della
soluzione
6. La continuità delle variabili di stato: È utilizzata per calcolare le condizioni
iniziali
7. Il numero di costanti di integrazione: È pari al numero di induttori e
capacitori
8. Le costanti di integrazione:Possono dipendere anche dalle frequenze naturali
9. Le costanti di integrazione: Dipendono anche dai valori delle
tensioni/correnti dei generatori
10.Una tensione/corrente che non è una variabile di stato:Ha le stesse frequenze
naturali delle variabili di stato
LEZIONE 14
1. In una rete RC con un sol capacitore:La corrente a regime nel capacitore può
essere dipendente dal tempo
2. In una rete RL nella quale c'è un solo induttore di induttanza pari a L: La
costante di tempo è proporzionale a L
3. Se in una rete RC ci sono due capacitori:La rete è del primo ordine se i due
capacitori sono in parallelo
4. Utilizzando un generatore di tensione costante per caricare un induttore
inizialmente scarico:La tensione sull'induttore assume il massimo valore
all'inizio del processo di carica
5. Utilizzando il circuito di fig. 2 per caricare un induttore inizialmente scarico
Il massimo valore della tensione sul capacitore è inferiore alla tensione del
generatore
8. Utilizzando il circuito di fig. 1 per caricare un capacitore inizialmente scarico
LEZIONE 15
1. Per calcolare la soluzione a regime:Occorre studiare la rete configurata per
t>0
2. La soluzione a regime:Può dipendere dal tempo
3. La soluzione a regime:Coincide con l'integrale particolare della equazione
differenziale
4. Per il calcolo della costante di tempo: Occorre studiare la rete configurata per
t>0
5. Per il calcolo della costante di tempo:Occorre studiare la rete con tutti i
generatori nulli
6. Per il calcolo della costante di tempo: Si può applicare indifferentemente il
teorema di Thévenin o il teorema di Norton
7. Per il calcolo delle condizioni iniziali:Occorre conoscere il valore delle variabili
di stato all'istante t=0-
8. Con il metodo circuitale per il calcolo delle condizioni iniziali: Si applica il
teorema di sostituzione
9. Il valore della costante di integrazione: Dipende sia dal valore iniziale della
grandezza sia dal valore iniziale della soluzione a regime
10.Il valore della costante di integrazione:Non dipende dalla costante di tempo
LEZIONE 16
1. L'ampiezza di una grandezza sinusoidale:È un numero reale sempre positivo
2. La frequenza di una grandezza sinusoidale:Dipende dalla pulsazione
3. Se in una rete RLC a regime agisce un sol generatore di tensione sinusoidale:
Tutte le tensioni e tutte le correnti nella rete hanno la stessa frequenza del
generatore
4. In una rete RLC in regime sinusoidale iso-frequenziale: Tutte le tensioni e
tutte le correnti nella rete hanno la stessa frequenza
5. In una rete RLC in regime sinusoidale iso-frequenziale: La differenza di fase
fra la tensione e la corrente in un bipolo può essere sia positiva sia negativa
6. Se la differenza di fase fra due grandezze è pari a zero:Le due grandezze sono
in fase
7. Considerate le due funzioni a(t)=15 sen(314t+0,3) e b(t)=20 sen(314t+0,5):
B(t) è in anticipo rispetto a a(t)
8. Considerata questa rete dove e(t)=15 sen(314t+0,3)
La pulsazione della corrente nel resistore è pari a 314
9. Considerata questa rete dove e(t)=15 sen(314t+0,3)
La corrente nell'induttore deve avere una fase minore di 0,3
10.Considerata questa rete dove e(t)=15 sen(314t+0,3)
La tensione del resistore e la corrente del resistore devono avere la stessa
fase
LEZIONE 17
1. Il numero complesso :È uguale a j
2. Il modulo del numero complesso (-5-5j):b) È maggiore di 5
3. I numeri complessi (-3+3j) e (-9+9j):Hanno lo stesso argomento
4. La parte immaginaria di un numero complesso:d) È un numero reale
5. Applicando ad un vettore l'operatore : Lo fa ruotare di 90° in senso
antiorario
6. Considerati 3 generici numeri complessi, i vettori che li rappresentano:
Devono necessariamente giacere sullo stesso piano
7. Per confrontare l'intensità di due vettori:È necessario definire una metrica
nel piano
8. Nel piano di Gauss: L'azimut di un vettore è dato dall'angolo formato da una
retta orientata avente stessa giacitura e verso del vettore con l'asse delle
ascisse
9. Affinché sussista un isomorfismo fra funzioni sinusoidali e numeri complessi:È
necessario che almeno una fra le possibili operazioni nel dominio del tempo
abbia una corrispondente nel dominio complesso
10.Nell'isomorfismo fra funzioni sinusoidali e numeri complessi:
Le funzioni sinusoidali devono avere necessariamente lo stesso periodo
LEZIONE 18
1. Il modulo di un fasore: Può essere uguale all'ampiezza della funzione
sinusoidale corrispondente
2. Un generico numero complesso:Può corrispondere ad una tensione o a una
corrente della rete
3. L'argomento di un fasore:Può essere uguale alla fase iniziale della funzione
sinusoidale corrispondente
4. Detto C il fasore corrispondente alla derivata di una funzione sinusoidale
corrispondente ad una fasore A:I vettori A e C sono perpendicolari
5. Il prodotto di due funzioni sinusoidali:Non ha un corrispondente nel dominio
fasoriale
6. La differenza fra due funzioni sinusoidali:Corrisponde sempre alla differenza
fra i corrispondenti fasori
7. In un capacitore:Il modulo del fasore della tensione è direttamente
proporzionale al modulo del fasore della corrente
8. In un induttore:Il modulo del fasore della tensione dipende dal valore della
pulsazione
9. In un resistore: Il modulo del fasore della tensione non dipende dal valore
della pulsazione
10.Nel dominio fasoriale la resistenza: È un operatore di magnificazione della
corrente rispetto alla tensione
LEZIONE 19
1. L'impedenza di un bipolo: È un operatore nel dominio dei fasori
2. La reattanza di un bipolo: È un numero reale
3. Il modulo dell'impedenza di un bipolo: È pari al rapporto fra il modulo della
tensione e il modulo della corrente
4. L'impedenza di una sottorete costituita solo da bipoli RLC:In generale dipende
dalla frequenza della rete
5. La reattanza induttiva e la reattanza capacitiva: Hanno le stesse dimensioni
fisiche
6. La reattanza capacitiva: È inversamente proporzionale alla frequenza della
rete
7. La reattanza induttiva: Si misura in Ohm
8. L'impedenza di un resistore: È un operatore nel dominio dei fasori a parte
immaginaria nulla
9. La sottorete per il calcolo della impedenza equivalente:Deve contenere solo
resistori, induttori e capacitori
10.La sottorete per il calcolo della tensione a vuoto:Deve essere
necessariamente RLC in rsi
LEZIONE 20
1. Il valor medio di una funzione periodica di periodo T:È un numero reale che
può essere sia positivo sia negativo, sia nullo
2. Se il valor medio di funzione periodico è nullo: La funzione deve assumere
necessariamente sia valori positivi sia valori negativi nel corso del periodo
3. Per questa funzione periodica
LEZIONE 21
1. La potenza fluttuante: È una funzione sinusoidale
2. La potenza di dimensionamento: È un numero reale sempre positivo
3. La potenza reattiva: È un numero reale che può essere positivo o negativo
4. Conoscendo la potenza reattiva e la potenza di dimensionamento:Si può
calcolare la potenza media
5. La potenza reattiva utilizzata in un capacitore:è sempre negativa
6. La potenza reattiva utilizzata in un resistore:È sempre nulla
7. La potenza di dimensionamento di un induttore: Dipende dalla frequenza
8. Con un amperometro e voltmetro a valore efficace:Si può misurare il modulo
di una impedenza
9. L'impedenza di una sottorete nella quale sono presenti solo resistori ed
induttori: Ha sempre parte immaginaria positiva
10.L'impedenza di una sottorete RLC è di tipo ohmico-capacitivo: Se la parte
immaginaria è negativa
LEZIONE 22
1. Nella risposta in frequenza l'ampiezza: È una funzione della pulsazione
sempre positiva
2. In un sistema ingegneristico: Ci possono essere fenomeni di risonanza solo se
una delle grandezze fisiche lo caratterizzano ha un andamento oscillatorio
3. Le frequenze naturali di un sistema fisico: Sono indipendenti dalle
sollecitazioni impresse al sistema
4. La frequenza di risonanza in un circuito RLC serie:Non dipende dal valore
della resistenza
5. La corrente in un circuito RLC serie:È massima quando la frequenza del
generatore è pari alla frequenza di risonanza
6. In condizioni di risonanza l'impedenza di un circuito RLC parallelo:È un
numero complesso a parte immaginaria nulla
7. In una sottorete formata solo da resistori e capacitori:Non esiste una
frequenza di risonanza
8. In condizioni di risonanza per un circuito RLC serie la tensione del capacitore:
Può essere maggiore di quella del generatore
9. In condizioni di risonanza per un circuito RLC serie: La tensione dell'induttore
e la tensione sono due vettori di uguale intensità e verso opposto
10.In condizioni di risonanza per un circuito RLC serie l'intensità della tensione
dell'induttore: Può essere sia maggiore sia minore di quella del resistore
LEZIONE 23
1. In una rete RLC in rsi: La potenza fluttuante gode della proprietà di
conservazione
2. In una rete RLC in rsi la somma delle potenze complesse nei bipoli della rete:
È pari a zero se viene fatta la convenzione del generatore su tutti i bipoli
3. Per una sottorete costituita solo da resistori:Non ha senso compensare la
potenza reattiva
4. Se un'impedenza è di tipo ohmico-capacitivo:La potenza reattiva si può
compensare mettendo in parallelo una impedenza ohmico-induttiva
5. Compensando la potenza reattiva assorbita da una sottorete RLC in rsi:Si
riduce la caduta di tensione ai morsetti
6. La caduta di tensione in una sottorete RLC in rsi: È pari alla differenza fra il
modulo della tensione a vuoto ed il modulo della tensione effettiva sulla
sottorete
7. La caduta di tensione in una sottorete RLC in rsi:È proporzionale al valore
efficace della corrente ai morsetti della sottorete
8. Un wattmetro in una rete RLC in rsi può essere utilizzato:Per misurare la
potenza attiva utilizzata in una sottorete a configurazione bipolare
9. L'indicazione di un wattmetro: Dipende dal valore assoluto della differenza di
fase esistente fra la tensione ai morsetti voltmetrici e la corrente ai morsetti
amperometrici
10.L'indicazione di un wattmetro: È sempre inferiore o uguale al prodotto del
valore efficace della tensione ai morsetti voltmetrici per la corrente ai
morsetti amperometrici
LEZIONE 24
1. In un N-polo, il postulato fondamentale per le correnti:Costituisce un vincolo
lineare ed omogeneo per le correnti
2. La caratteristica esterna di un N-polo:È costituita da N -1 funzioni non
necessariamente lineari
3. Il grafo di un N-polo: È formato da N-1 archi
4. In un N-polo:La tensione fra due morsetti non dipende dal morsetto scelto
come riferimento
5. Una rete di N-poli: Può essere formata da N-poli aventi diversi numeri di
terminali
6. Il sistema fondamentale per la soluzione di una rete comprendente un
quadripolo, un tripolo ed un bipolo: È formato da 12 equazioni in 12
incognite
7. Per misurare le tensioni e le correnti in un N-polo:Occorrono N-1
amperometri e N-1 voltmetri
8. Ad una rete di N-poli: Può essere applicato il metodo fasoriale se in tutti gli
N-poli le tensioni e le correnti sono funzioni sinusoidali isofrequenziali
9. Considerato il tripolo in figura, nel quale sono stati inseriti 3 voltmetri a valore
efficace, detti rispettivamente V13, V12 e V23 i valori delle misure
Le indicazioni dei 3 voltmetri posso essere tutte positive e diverse fra loro
10.Considerati i 2 wattmetri connessi come in figura nel tripolo in regime
sinusoidale e dette W12 e W32 le loro indicazioni e dette PU la potenza attiva
utilizzata nel tripolo
PU=W12+W32
LEZIONE 25
1. Un doppio bipolo è completamente caratterizzato assegnando: 2 funzioni
caratteristiche
2. In un componente circuitale multiporta:Le funzioni caratteristiche possono
stabilire un legame fra tensioni e correnti di porte diverse
3. La potenza utilizzata in un triplo bipolo:È la somma algebrica di tre termini
4. Il grafo di un doppio tripolo: È formato da 4 archi
5. La rete in figura ammette una soluzione