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DOMANDE DI ELETTROTECNICA

1 L'interazione fra due componenti di un sistema


ingegneristico:
1 - INTRODUZIONE AL MODELLO CIRCUITALE
b Stabilisce un vincolo per le grandezze caratteristiche dei due componenti

Il valore assunto da una tensione nel modello circuitale:

c Può essere costante nel tempo

3 Le leggi di Kirchhoff:

a Sono i postulati del modello circuitale

4 La teoria dei grafi:

b E' una tecnica matematica utilizzata nel modello circuitale

5 Per la validazione di un modello:

a Occorre confrontare i risultati ottenuti con l'analisi del modello con i risultati di
prove e misurazioni sul sistema reale

6 Per la identificazione di un modello:

b E' necessario disporre dei risultati di prove e misurazioni sul sistema reale

7 La caratteristica esterna di un componente:

c Non dipende dalle caratteristiche degli altri componenti

8 Le tensioni:

a Sono grandezze aventi la dimensione di Volt


9 Le correnti:

c Sono grandezze aventi la dimensione di Ampère

10 Nel sistema elettrico avente lo schema a blocchi


rappresentato in figura 1:

d Il componente C è connesso sia al componente D sia al componente B

1 La potenza utilizzata in un bipolo:

a e' pari all'opposto della potenza generata.

2 In un bipolo i cui morsetti sono indicati con A e B, la


convenzione del generatore:

c implica che se per la tensione è stato scelto il morsetto B come riferimento, la


corrente è orientata da B verso A

3 In un bipolo adinamico:

b la funzione caratteristica non può dipendere dalle derivate temporali delle


tensioni e correnti

4 Un bipolo avente la seguente caratteristica t*v+i +15*t=0:


d e' un bipolo lineare e tempo-variante

5 Il bipolo con la caratteristica di fig. 1

a e' un bipolo adinamico controllato in tensione

6 Il bipolo in fig. 2

b e' un bipolo statico a caratteristica lineare

7 In un sistema sovravincolato:

d il numero delle incognite indipendenti è inferiore al numero dei vincoli


8 La funzione caratteristica di un bipolo f(v,i)=0:

b dipende dall'orientamento della tensione e della corrente

9 Nela rete di bipoil in fig. 3

c il nodo A è semplice ed il nodo B è multiplo

10 In una rete di bipoli:

a il numero di nodi può essere pari a quello dei lati

1 Per risolvere una rete di bipoli:


2 - IL BIPOLO ELETTRICO

b e' necessario orientare preventivamente tutte le tensioni e le correnti della rete

2 Considerato lo schema della figura, nella corrispondente


rappresentazione tabellare

:
a Va messo +1 nella casella A1 e -1 nella casella C1

3 Date due incognite x e y e due vincoli x-y=4; 2x-2y=10:

c i due vincoli sono dipendenti ed incompatibili

4 Per definire completamente un grafo non orientato:

c E' sufficiente assegnare il numero di lati, il numero di lati ed il modo in cui sono
connessi

5 In un grafo connesso:

a considerati due generici nodi, non esiste necessariamente un lato della rete che
li mette in connessione

6 Un grafo avente 3 nodi e 2 lati:

b e' certamente connesso

7 Nel grafo

d I lati 1,2,4,5 costituiscono una maglia


8 Nel grafo

a i lati 2,3,5 costituiscono un insieme di taglio

9 Nel grafo

a I lati 1,2,4 costituiscono un albero del grafo

10 Nel grafo

b tutti i possibili alberi del grafo sono costituiti da 3 lati


1 In una rete di bipoli gli insiemi di taglio minimo distinti:
3 - GRAFO DI UNA RETE DI BIPOLI
a sono in numero pari a quello dei nodi

2 In una rete di bipoli nello scrivere le LKT:

c il verso di percorrenza di una generica maglia è del tutto arbitrario

3 Le due relazioni di tipo LKT in fig. 4.1

d sono relative a due maglie indipendenti

4 In una rete di bipoli le LKC indipendenti:

a sono sempre in numero pari al numero di bipoli di qualunque albero della rete

5 Con riferimento rete di fig.4.1

b e' possibile scrivere altre relazioni di tipo LKT

6Per poter scrivere leggi di Kirchhoff indipendenti


utilizzando la tecnica matriciale per una rete di n nodi e l
bipoli:
a occorre costruire una matrice di n-1 righe e l colonne per LKC e una matrice di
l-(n-1) righe e l colonne per LKT

7 Il sistema matematico fondamentale di una rete generica:

d può anche non ammettere alcuna soluzione

8 Il sistema matematico fondamentale di una rete nella quale


tutti i bipoli sono adinamici ed a caratteristica lineare:

a ammette una ed una sola soluzione solo se il determinante dei coefficienti è


diverso da zero

9 Il metodo di eliminazione di Gauss:

b e' più conveniente del metodo di Cramer ai fini di una implementazione


numerica

10 Il modello circuitale lineare:

c e' di tipo algebrico solo se tutti i bipoli sono lineari ed adinamici

4. leggi Kirchhoff 1 Un corto circuito ideale:

b e' un generatore di tensione di tensione nulla

2 In un bipolo la cui funzione caratteristica lo qualifica come


generatore ideale di corrente:

b la corrente dipende solo dalla funzione caratteristica e dall'orientamento della


corrente

3 La funzione caratteristica di un resistore ideale si può


scrivere nella forma v=-R*i:

d se è stata fatta sul bipolo la convenzione del generatore


4 Per la rete di fig. 5.1 l'utilizzo del metodo di sostituzione
guidata

b comporta la scrittura di 5 equazioni in 5 incognite

5 In una rete resistiva di 50 bipoli e 30 nodi con la


sostituzione guidata:

d si perviene ad un sistema con un numero di equazioni ≤ 50

6 Risolvendo con il metodo della sostituzione guidata la rete


di fig. 5.1, la tensione vAB tra i morsetti del generatore di
corrente

d si può calcolare dopo avere calcolato le correnti negli altri bipoli

7 Applicando il metodo del potenziale ai nodi alla rete di fig.


5.1
c il numero incognite è pari a 3

8 Applicando il metodo delle correnti di maglia alla rete di


fig. 5.1

d il numero delle incognite è pari a 2

9 Applicando il metodo del potenziale ai nodi alla rete di fig.


5.1

b occorre esprimere la corrente del resisore R3 in funzione dei potenziali del nodo
C e del nodo D

10 Applicando il metodo delle correnti di maglia alla rete di


fig. 5.1
:

a la tensione sul resistore R3 dipende da una sola corrente di maglia

1 Se due sottoreti sono equivalenti:

b Le tensioni e le correnti nei bipoli che nefanno parte possono essere diverse

2 Con il teorema di sostituzione:

a È possibile sostituire una sottorete con un generatore di tensione o un


generatore di corrente purché esista una sola soluzione ai morsetti

3 In relazione alla definizione di bipoli in serie:

d La relazione di serie fra due bipoli è conseguenza esclusivamente della


topologia della rete

4 In relazione alla definizione di bipoli in parallelo:

b La relazione di parallelo fra due bipoli è conseguenza esclusivamente della


topologia della rete

5 Con riferimento alla rete in fig. 1

:
d I bipoli 3 e 6 sono inserie e i bipoli 7 e 9 sono in parallelo

6 Con riferimento alla rete in fig. 2

d La tensione v3 ha lo stesso segno di e(t) se R3>0

7 Con riferimento alla rete in fig. 3

c Le correnti I3 e I4 sono uguali fra loro


8 Con riferimento alla rete in fig. 3

c La sottorete costituita dai resistori R3 e R4 può essere sostituita da un unico


resistore di resistenza pari a 24

9 Con riferimento alla rete in fig. 4

a La sottorete originaria è equivalente alla sottorete di fig. 4 (a)


10 Con riferimento alla rete in fig. 5

b La sottorete tra i morsetti A e B può essere sosttuita da un unico resistore


avente resistenza pari a 30

1 Il teorema di sovrapposizione degli effetti:

c È valido solo il determinante della matrice dei coefficienti del sistema


matematico è diverso da zero

2 In una rete resistiva:

b Se ci sono solo generatori di tensione gli effetti sono sia le tensioni dei bipoli sia
le correnti nei bipoli

3 In una rete resistiva:

d Qualunque tensione nella rete può essere espressa come combinazione lineare
dei valori delle tensioni di tutti i generatori di tensione e delle correnti dei
generatori di corrente
4 Nella rete di fig.1 il contributo alla corrente I1 dovuto al
generatore di tensione

a È pari a 2,5

5 Nella rete di fig.1 per calcolare il contributo dovuto al


generatore di corrente J1

d Occorre risolvere la rete di fig. 2 (d)


6 Nella rete di fig.1 il valore della resistenza R3

c Non influenza nessuno dei contributi

7 Nella rete di fig.1

b Raddoppierebbe qualora raddoppiassero i valori di tutti generatori


8 Nella rete di fig.1 il valore assoluto della tensione ai capi
del generatore J1

c È pari a 135

9 Il teorema di non amplificazione

a Non è applicabile alla rete di fig.1


10 Nella rete di fig.1 il valore assoluto della corrente I4

b È pari a 20

1 L'equivalente di Norton di una sottorete lineare:

c Contiene solo un generatore di corrente ed un resistore

2 Nel teorema di Thévenin/Norton:

b La resistenza equivalente è pari al rapporto fra corrente di corto circuito e


tensione a vuoto

3 Il teorema di Thévenin/Norton:

d Consente di sostituire una sottorete con un'altre purché sia costituita solo da
bipoli lineari
4 Applicando il teorema di Thévenin /Norton ai morsetti A e B
della rete di

fig.1 :

a La tensione a vuoto è pari a -16

5 Applicando il teorema di Thévenin /Norton ai morsetti A e B


della rete di

fig.1 :

d La resistenza equivalente è pari a 8


6 Applicando il teorema di Thévenin /Norton ai morsetti A e B
della rete di

fig.1 :

c La corrente di corto circuito è pari a 2

7 Il diodo ideale:

b È un bipolo non lineare caratterizzato da due stati, quello di conduzione e quello


di interdizione

8 Il diodo ideale:

b È un bipolo non lineare caratterizzato da due stati, quello di conduzione e quello


di interdizione

9 Il diodo nella rete di

fig.2 :

a È nello stato di conduzione


10 Nella rete di

fig.2 :

b La corrente I3 è pari a 10

1 L'unità di misura della potenza elettrica:

d È la stessa della potenza meccanica

2 La tensione in un bipolo:

a Non è una grandezza fondamentale per il sistema internazionale delle unità di


misura

3 La corrente in un bipolo:

c È una grandezza fondamentale per il sistema internazionale delle unità di


misura

4 Il lavoro elettrico in un bipolo:

b È determinato dall'interazione con la rimanente parte della rete

5 Il lavoro elettrico in un bipolo:

b Può influenzare l'energia interna immagazzinata nel bipolo


6 Se la tensione e la corrente in un bipolo sono entrambe
costanti nel tempo e diverse da zero:

d L'energia interna immagazzinata nel bipolo è costante nel tempo

7 Il teorema di Tellegen:

a È valido anche se tutti i bipoli delle due reti aventi la stessa topologia sono non
lineari

8 In una rete elettrica generica:

c La somma, estesa a tutti bipoli, dei prodotti tensione*corrente può essere nulla

9 La proprietà di conservazione della conservazione della


potenza in una rete:

b È valida qualunque sia la topologia della rete

10 In una rete resistiva fisicamente realizzabile:

a La somma delle potenze generate dai generatori della rete è positiva

1 Da un punto di vista operativo, la tensione in un bipolo:

d È pari all'indicazione di un voltmetro connesso in parallelo al bipolo

2 Un amperometro ideale:

c È equivalente ad un corto circuito ideale


3 I voltmetri in fig. 1

a Forniscono la stessa indicazione in valore assoluto

4 Per il rilievo sperimentale della caratteristica statica di un


bipolo:

b Occorre disporre un voltmetro in parallelo al bipolo ed un amperometro in serie


al bipolo

5 Nel rilevare sperimentalmente una caratteristica:

a Se il bipolo è lineare sono sufficienti solo due misure

6 Nel rilevare la caratteristica del bipolo in fig.2

c Se il voltmetro dà un'indicazione pari a zero l'amperometro dà un'indicazione


pari a -E/R
7 Immaginando di linearizzare il bipolo con la caratteristica
circolare di fig. 3 nell'intorno dei punti P e Q

b In entrambi i casi si ottiene un generatore ideale di tensione, ma di valore


diverso

8 La caratteristica illustrata in fig. 4 è linearizzabile

d Nell'intorno di tutti e tre i punti P,Q,R

9 Considerando la linearizzazione intorno al punto P della


caratteristica in fig. 5

:
d Il bipolo è linearizzabile con l'equivalente circuitale rappresentato in fig. 5 (d)

10 Un diolo:

a È un bipolo non linearizzabile

1 L'induttore ideale:

d È un bipolo dinamico

2 Due capacitori di capacità rispettivamente C1 e C2:

c Equivalgono ad un unico capacitore di valore C1+C2 se sono connessi in


parallelo

3 In un capacitore la corrente:

a È sempre direttamente proporzionale alla derivata temporale della tensione

4 L'energia immagazzinata in un induttore:

b Dipende dalla corrente

5 La corrente in un capacitore:

c Non è una variabile di stato della rete

6 In una rete RLC l'energia quasi-magnetostatica:

a È determinata solo dalle correnti negli induttori presenti nella rete

7 Il sistema fondamentale per una rete RLC:

b Ammette una sola soluzione


8 Mediante la soluzione di una rete RLC:

c Le tensioni e le correnti in generale non sono univocamente determinate

9 Nel sistema fondamentale per una rete RLC:

d Ci sono tante equazioni differenziali quanti sono gli induttori e capacitori


presenti nella rete

10 Un induttore e un capacitore in parallelo:

a Non sono equivalenti né ad un singolo capacitore né ad un singolo induttore

1 Nel sistema fondamentale per la risoluzione di una rete


RLC, Il numero di equazioni differenziali:

b È pari al numero complessivo di induttori e capacitori

2 Il sistema di equazioni differenziali di una rete RLC è


omogeneo:

a se sono nulli tutti i generatori presenti nella rete

3 Nella forma canonica di un sistema di equazioni


differenziali di una rete RLC:

d la matrice dei coefficienti dipende solo dai parametri RLC

4 Il polinomio caratteristico:

c ha un grado massimo pari al al numero complessivo di induttori e capacitori

5 L'integrale generale:
b corrisponde alla soluzione della rete quando tutti i generatori sono nulli

6 L'integrale particolare:

c soddisfa il sistema fondamentale di equazioni differenziali

7 Il teorema di fisica realizzabilità:

b implica che l'integrale generale è asintoticamente nullo

8 Le costanti di tempo in una rete RLC fisicamente


realizzabile:

c sono determinabili dal sistema fondamentale reso omogeneo

9 La soluzione a regime in una rete RLC fisicamente


realizzabile:

b può dipendere dal tempo

10 Il termine transitorio (t>0) in una rete RLC fisicamente


realizzabile:

d dipende dalla scelta delle costanti arbitrarie

1 L'interruttore ideale:

d È un bipolo che non è equivalente né a un circuito aperto né a un corto circuito

2 In una rete RLC un transitorio:

c Può innescarsi a seguito della improvvisa variazione di una resistenza

3 Nel corso del transitorio:


b Qualunque tensione/corrente deve essere, in valore assoluto, sempre
decrescente

4 In una rete RLC:

a Le condizion iniziali si possono determinare in base al regime esistente prima


dell'innesco del transitorio

5 La soluzione del problema di Cauchy:

b Determina l'esistenza ed unicità della soluzione

6 La continuità delle variabili di stato:

d È utilizzata per calcolare le condizioni iniziali

7 Il numero di costanti di integrazione:

c È pari al numero di induttori e capacitori

8 Le costanti di integrazione:

a Possono dipendere anche dalle frequenze naturali

9 Le costanti di integrazione:

c Dipendono anche dai valori delle tensioni/correnti dei generatori

10 Una tensione/corrente che non è una variabile di stato:

d Ha le stesse frequenze naturali delle variabili di stato

1 In una rete RC con un sol capacitore:

d La corrente a regime nel capacitore può essere dipendente dal tempo


2 In una rete RL nella quale c'è un solo induttore di
induttanza pari a L:

a La costante di tempo è propozionale a L

3 Se in una rete RC ci sono due capacitori:

a La rete è del primo ordine se i due capacitori sono in parallelo

4 Utilizzando un generatore di tensione costante per caricare


un induttore inizialmente scarico:

b La tensione sull'induttore assume il massimo valore all'inizio del processo di


carica

5 Utilizzando il circuito di fig. 2 per caricare un induttore


inizialmente scarico

b La durata del processo di carica è influenzato dai valori sia di R1 sia di R2


6 Utilizzando il circuito di fig. 2 per caricare un induttore
inizialmente scarico

d Il massimo valore della corrente è inferiore alla corrente del generatore

7 Utilizzando il circuito di fig. 1 per caricare un capacitore


inizialmente scarico

b Il massimo valore della tensione sul capacitore è inferiore alla tensione del
generatore
8 Utilizzando il circuito di fig. 1 per caricare un capacitore
inizialmente scarico

a La durata del processo di carica è influenzato dai valori sia di R1 sia di R2

9 Utilizzando un generatore di tensione costante per caricare


un capacitore inizialmente scarico:

c La corrente nel capacitore assume il massimo valore all'inizio del processo di


carica

10 Utilizzando un generatore di tensione costante, il


rendimento energetico della carica di un capacitore:

d Non dipende né da R né da C

1 Per calcolare la soluzione a regime:

a occorre studiare la rete configurata per t>0

2 La soluzione a regime:

c può dipendere dal tempo

3 La soluzione a regime:

d coincide con l'integrale particolare della equazione differenziale


4 Per il calcolo della costante di tempo:

d occorre studiare la rete configurata per t > 0

5 Per il calcolo della costante di tempo:

a occorre studiare la rete con tutti i generatori nulli

6 Per il calcolo della costante di tempo:

d si può applicare indifferentemente il teorema di Thévenin o il teorema di Norton

7 Per il calcolo delle condizioni iniziali:

b Occorre conoscere il valore delle variabili di stato all'istante t=0-

8 Con il metodo circuitale per il calcolo delle condizioni


iniziali:

c si applica il teorema di sostituzione

9 Il valore della costante di integrazione:

c dipende sia dal valore iniziale della granzezza sia dal valore iniziale della
soluzione a regime

10 Il valore della costante di integrzione:

a non dipende dalla costante di tempo

1 L'ampiezza di una grandezza sinusoidale:

a È un numero reale sempre positivo


2 La frequenza di una grandezza sinusoidale:

c Dipende dalla pulsazione

3 Se in una rete RLC a regime agisce un sol generatore di


tensione sinusoidale:

d Tutte le tensioni e tutte le correnti nella rete hanno la stessa frequenza del
generatore

4 In una rete RLC in regime sinusoidale iso-frequenziale:

b Tutte le tensioni e tutte le correnti nella rete hanno la stessa frequenza

5 In una rete RLC in regime sinusoidale iso-frequenziale:

b La differenza di fase fra la tensionie e la corrente in un bipolo può essere sia


positiva sia negativa

6 Se la differenza di fase fra due grandezze è pari a zero:

a Le due grandezze sono in fase

7 Considerate le due funzioni a(t)=15 sen(314t+0,3) e b(t)=20


sen(314t+0,5):

d B(t) è in anticipo rispetto a a(t)

8 Consideratata questa rete dove e(t)=15 sen(314t+0,3)

:
d La pulsazione della corrente nel resistore è pari a 314

9 Consideratata questa rete dove e(t)=15 sen(314t+0,3)

c La corrente nell'induttore deve avere una fase minore di 0,3

10 Consideratata questa rete dove e(t)=15 sen(314t+0,3)

b La tensione del resistore e la corrente del resistore devono avere la stessa fase

1 Il numero complesso

c È uguale a j

2 Il modulo del numero complesso (-5-5j):

b È maggiore di 5

3 I numeri complessi (-3+3j) e (-9+9j):


a Hanno lo stesso argomento

4 La parte immaginaria di un mumero complesso:

d È un numero reale

5 Applicando ad un vettore l'operatore

d Lo fa ruotare di 90° in senso antiorario

6 Considerati 3 generici numeri complessi, i vettori che li


rappresentano:

b Devono necessariamente giacere sullo stesso piano

7 Per confrontare l'intensità di due vettori:

c È necessario definire una metrica nel piano

8 Nel piano di Gauss:

a L'azimut di un vettore è dato dall'angolo formato da una retta orientata avente


stessa giacitura e verso del vettore con l'asse delle ascisse

9 Affinché sussista un isomorfismo fra funzioni sinusoidali e


numeri complessi:

b È necessario che almeno una fra le possibili operazioni nel dominio del tempo
abbia una corrispondente nel dominio complesso

10 Nell'isomorfismo fra funzioni sinusoidali e numeri


complessi:
d Le funzioni sinusoidali devono avere necessariamente lo stesso periodo

1 Il modulo di un fasore:

d Può essere uguale all'ampiezza della funzione sinusoidale corrispondente

2 Un generico numero complesso:

c Può corrispondere ad una tensione o a una corrente della rete

3 L'argomento di un fasore:

a Può essere uguale alla fase iniziale della funzione sinusoidale corrispondente

4 Detto C il fasore corrispondente alla derivata di una


funzione sinusoidale corrispondente ad una fasore A:

b I vettori A e C sono perpendicolari

5 Il prodotto di due funzioni sinusoidali:

a Non ha un corrispondente nel dominio fasoriale

6 La differenza fra due funzioni sinusoidali:

b Corrisponde sempre alla differenza fra i corrispondenti fasori

7 In un capacitore:

c Il modulo del fasore della tensione è direttamente proporzionale al modulo del


fasore della corrente

8 In un induttore:
a Il modulo del fasore della tensione dipende dal valore della pulsazione

9 In un resistore:

d Il modulo del fasore della tensione non dipende dal valore della pulsazione

10 Nel dominio fasoriale la resistenza:

b È un operatore di magnificazione della corrente rispetto alla tensione

1 L'impedenza di un bipolo:

d È un operatore nel dominio dei fasori

2 La reattanza di un bipolo:

c È un numero reale

3 Il modulo dell'impedenza di un bipolo:

b È pari al rapporto fra il modulo della tensione e il modulo della corrente

4 L'impedenza di una sottorete costituita solo da bipoli RLC:

a In generale dipende dalla frequenza della rete

5 La reattanza induttiva e la reattanza capacitiva:

a Hanno le stesse dimensioni fisiche

6 La reattanza capacitiva:

c È inversamente proporzionale alla frequenza della rete


7 La reattanza induttivs:

b Si misura in Ohm

8 L'impedenza di un resistore:

d È un operatore nel dominio dei fasori a parte immaginaria nulla

9 La sottorete per il calcolo della impedenza equivalente:

a Deve contenere solo resistori, induttori e capacitori

10 La sottorete per il calcolo della tensione a vuoto:

b Deve essere necessariamente RLC in rsi

1 Il valor medio di una funzione periodica di periodo T:

c È un numero reale che può essere sia positivo sia negativo, sia nullo

2 Se il valor medio di funzione periodico è nullo:

c La funzione deve assumere necessariamente sia valori positivi sia valori


negativi nel corso del periodo

3 Per questa funzione periodica

:
b Il valor medio è positivo e minore di FM

4 Il valore efficace di una funzione peridoca:

a È nullo solo se la funzione è identicamente nulla

5 Per questa funzione periodica

c Il valore efficace è minore di FM

6 Il valore efficace di una funzione peridoca:

d Non dipende dal valore del periodo

7 Il valore efficace di una funzione sinusoidale:

b Dipende dall'ampiezza

8 Un voltmetro a valore efficace:

a Dà sempre una indicazione positiva o nulla

9 In una rete RLC in rsi un voltmetro a valore efficace:

b Consente di calcolare l'ampiezza della tensione ai morsetti


Se in bipolo di una rete RLC in rsi è stata misurata la
10
tensione con un voltmetro a valore efficace e la corrente con
un amperometro a valore efficace:

d Non si può concludere che il bipolo sia un resistore

1 La potenza fluttuante:

d È una funzione sinusoidale

2 La potenza di dimensionamento:

c È un numero reale sempre positivo

3 La potenza reattiva:

b È un numero reale che può essere positivo o negativo

4 Conoscendo la potenza reattiva e la potenza di


dimensionameto:

a Si può calcolare la potenza media

5 La potenza reattiva utilizzata in un capacitore:

a È sempre negativa

6 La potenza reattiva utilizzata in un resistore:

b È sempre nulla

7 La potenza di dimensionamento di un induttore:

c Dipende dalla frequenza


8 Con un amperometro e voltmetro a valore efficace:

d Si può misurare il modulo di una impedenza

9 L'impedenza di una sottorete nella quale sono presenti


solo resistori ed induttori:

c Ha sempre parte immaginaria positiva

10 L'impedenza di una sottorete RLC è di tipo ohmico-


capacitivo:

b Se la parte immaginaria è negativa

1 Nella risposta in frequenza l'ampiezza:

d È una funzione della pulsazione sempre positiva

2 In un sistema ingegneristico:

c Ci possono essere fenomeni di risonanza solo se una delle grandezze fisiche lo


caratteriizano ha un andamento oscillatorio

3 Le frequenze naturali di un sistema fisico:

b Sono indipendenti dalle sollecitazioni impresse al sistema

4 La frequenza di risonanza in un circuito RLC serie:

a Non dipende dal valore della resistenza

5 La corrente in in un circuito RLC serie:

a È massima quando la frequenza del generatore è pari alla frequenza di


risonanza
6 In condizioni di risonanza l'impedenza di un circuito RLC
parallelo:

b È un numero complesso a parte immaginaria nulla

7 In una sottorete formata solo da resistori e capacitori:

c Non esiste una frequenza di risonanza

8 In condizioni di risonanza per un circuito RLC serie la


tensione del capacitore:

d Può essere maggiore di quella del generatore

9 In condizioni di risonanza per un circuito RLC serie:

c La tensione dell'induttore e la tensione sono due vettori di uguale intensità e


verso opposto

10 In condizioni di risonanza per un circuito RLC serie


l'intensità della tensione dell'induttore:

b Può essere sia maggiore sia minore di quella del resistore

1 In una rete RLC in rsi:

d La potenza fluttuante gode della proprietà di conservazione

2 In una rete RLC in rsi la somma delle potenza complesse


nei bipoli della rete:

b È pari a zero se viene fatta la convenzione del generatore su tutti i bipoli

3 Per una sottorete costituita solo da resistori:


a Non ha senso compensare la potenza reattiva

4 Se un'impedenza è di tipo ohmico-capacitivo:

c La potenza reattiva si può compensare mettendo in parallelo una impedenza


ohmico-induttiva

5 Compensando la potenza reattiva assorbita da una


sottorete RLC in rsi:

a Si riduce la caduta di tensione ai morsetti

6 La caduta di tensione in una sottorete RLC in rsi:

b È pari alla differenza fra il modulo della tensione a vuoto ed il modulo della
tensione effettiva sulla sottorete

7 La caduta di tensione in una sottorete RLC in rsi:

c È proporzionale al valore efficace della corrente ai morsetti della sottorete

8 Un wattmetro in una rete RLC in rsi può essere utilizzato:

d Per misurare la potenza attiva utilizzata in una sottorete a configurazione


bipolare

9 L'indicazione di un wattmetro:

b Dipende dal valore assoluto della differenza di fase esistente fra la tensione ai
morisetti voltmetrici e la corrente ai moresetti amperometrici

10 L'indicazione di un wattmetro:

c È sempre inferiore o uguale al prodotto del valore efficace della tensione ai


morisetti voltmetrici per la corrente ai moresetti amperometrici

1 In un N-polo, il postulato fondamentale per le correnti:


b Costituisce un vincolo lineare ed omogeneo per le correnti

2 La caratteristica esterna di un N-polo:

c È costituita da N -1 funzioni non necessariamente lineari

3 Il grafo di un N-polo:

c È formato da N-1 archi

4 In un N-polo:

a La tensione fra due morsetti non dipende dal morsetto scelto come riferimento

5 Una rete di N-poli:

c Può essere formata da N-poli aventi diversi numeri di terminali

6 Il sistema fondamentale per la soluzione di una rete


comprendente un quadripolo, un tripolo ed un bipolo:

b È formato da 12 equazioni in 12 incognite

7 Per misurare le tensioni e le correnti in un N-polo:

a Occorrono N-1 amperometri e N-1 voltmetri

8 Ad una rete di N-poli:

c Può essere applicato il metodo fasoriale se in tutti gli N-poli le tensioni e le


correnti sono funzioni sinusoidali isofrequenziali

9 Considerato il tripolo in figura, nel quale sono stati inseriti


3 voltmetri a valore efficace, detti rispettivamente
V13, V12 e V23 i valori delle misure
:

d Le indicazioni dei 3 voltmetri posso essere tutte positive e diverse fra loro

Considerati i 2 wattmetri connessi come in figura nel


10
tripolo in regime sinusoidale e dette W12 e W32 le loro
indicazioni e dette PU la potenza attiva utilizzata nel tripolo

b PU=W12+W32

1 Un doppio bipolo è completamente caratterizzato


assegnando:

b 2 funzioni caratteristiche

2 In un componente circuitale multiporta:

c Le funzioni caratteristiche possono stabilire un legame fra tensioni e correnti di


porte diverse
3 La potenza utilizzata in un triplo bipolo:

a È la somma algebrica di tre termini

4 Il grafo di un doppio tripolo:

c È formato da 4 archi

5 La rete in figura ammette una soluzione

b Se L è costituita solo da generatori e resistori variamente connessi

6 Per un doppio bipolo:

b Si possono assegnare due funzioni caratteristiche, delle quali la prima stabilisce


un legame solo fra tensione e corrente della prima porta e la seconda un
legame solo fra tensione e corrente della seconda porta

7 Due componenti multiporta sono in cascata se:

a Tutti i morsetti di una porta del primo sono in comune con tutti i morsetti di una
porta del secondo

8 In una rete, la presenza di una derivazione, comporta una


connessione fra le porte di:

c Almeno tre componenti

9 In una rete di componenti connessi in cascata, ciascuno


con un numero massimo di 2 porte:
c Esiste certamente almeno un componente con una porta che ha lo stesso
numero di terminali di una porta di un altro componente

10 In una rete di 5 componenti connessi in cascata, ciascuno


con un numero massimo di 2 porte:

a Il numero complessivo di terminali deve essere necessariamente un numero


pari

1 In una sottorete trifase:

b La somma dei fasori delle correnti di linea è pari a zero

2 Una sottorete trifase è completamente caratterizzata se:

c Sono assegnate 2 funzioni caratteristiche

Considerata una sottorete di bipoli a configurazione


3
tripolare, un suo morsetto O costituisce il centro stella della
sottorete se:

a La somma dei fasori delle tensioni fra ciascuno dei tre terminali ed il morsetto O
è pari a zero

4 In una sottorete trifase, le tensioni di fase:

d Sono fasori la cui somma deve essere necessariamente nulla

5 Una sottorete trifase è simmetrica:

c La differenza di fase tra 2 tensioni di linea è pari a 2π/3

6 In una sottorese trifase simmetrica:

a Il modulo della tensione di linea è sempre maggiore del modulo della tensione
di fase
7 Utilizzando la rappresentazione vettoriale dei fasori, le
tensioni di linea di una sottorete simmetrica:

a Formano necessariamente un triangolo equilatero

8 Un carico trifase costituito da 3 impedenze connesse a


stella:

d È equilibrato se le tre tensioni ai loro morsetti di linea costituiscono una terna


simmetrica

9 Un carico trifase costituito da 3 impedenze connesse a


triangolo:

b È sempre equivalente a 3 impedenze connesse a stella

10 Una sottorete trifase:

c Può essere non simmetrica e non equilibrata

1 In una rete trifase simmetrica ed equilibrata:

b Tutti i componenti della rete devono essere sottoreti trifasi simmetriche ed


equilibrate

2 La tecnica risolutiva della rete monofase equivalente:

c Si può applicare solo se i centri stella dei vari componenti della rete sono allo
stesso potenziale

3 Un carico trifase facente parte di una rete trifase


sinusoidale ed equivalente:

a Può essere configurata come tre impedenze uguali connesse a stella


4 Se un carico trifase è simmetrico ed equilibrato, la potenza
attiva utilizzata:

a Può essere misurata con un sol wattmentro solo se e' disponibile il centro stella

5 Se un carico trifase è simmetrico ed equilibrato, la potenza


reattiva utilizzata:

c Non può mai essere misurata con un sol watmetro

6 Nell'espressione della potenza attiva utilizzata in un carico


simmetrico ed equilibrato, il termine cos(φ):

b E' il coseno della differenza di fase esistente fra una tensione di fase e la
orrispondente corrente di fase

7 Misurando i valori efficaci delle correnti di linea in un


carico trifase con tre amperometri a valore efficace:

c Se il carico è simmetrico ed equilibrato le tre indicazioni devono essere


necessariamente uguali

8 Una rete trifase a 4 fili:

b È equivalente ad una rete trifase a tre fili solo se tutte le sottoreti sono
simmetriche ed equilibrate

9 Le reti trifasi a 4 fili vengono usualmente utilizzate:

d Quando il carico non è equilibrato

10 In una rete trifare a 4 fili:

c La potenza attiva utilizzata in un carico deve essere necessariamente misurata


con 3 wattmetri

1 Per definire un trasformatore ideale occorre assegnare:


b una funzione reale di variabile reale

2 Un trasformatore ideale:

c è sempre un doppio bipolo lineare

3 Un trasformatore ideale:

a è sempre trasparente per la potenza

4 Affinchè le due reti in figura siano equivalenti

d deve aversi Rx=a^2* R2

5 Per sapere se un doppio bipolo separa ohmicamente la


sottorete connessa alla porta primaria dalla sottorete
connessa alla porta secondaria:

c non è sufficiente conoscere le funzioni caratteristiche del doppio bipolo

6 Un trasformatore ideale:

b può separare ohmicamente la sottorete connessa alla porta primaria da quella


connessa alla porta secondaria

7 Un trasformatore possiede le proprietà di separazione


ohmica fra primario e secondario:
b se il suo grafo non è connesso

8 Per realizzare la messa a terra in una rete:

d occorre che sia connesso a terra un morsetto della rete

9 Nella rete in figura si possono mettere a terra:

b il morsetto A se il trasformatore non possiede la proprietà di separazione


ohmica

1 La reciprocità è una proprietà caratteristica:

b dei doppi bipoli lineari, purchè passivi

2 In un doppio bipolo la proprietà di reciprocità si puo'


dimostrare utilizzando:

c il teorema di Tellegen

3 Affinchè un doppio bipolo resistivo sia fisicamente


realizzabile deve aversi necessariamente che:

d l'autoresistenza primaria sia positiva

4 Per definire un doppio bipolo resistivo tempo invariante,


occorre fissare:

c quattro numeri reali


5 In un doppio bipolo resistivo la potenza utilizzata è sempre
positiva se:

a è fisicamente realizzabile ed è stata fatta la convenzione dell'utilizzatore

6 In un doppio bipolo resistivo, la matrice di resistenza:

d può essere simmetrica anche se il bipolo non è fisicamente realizzabile

7 Una sottorete di resistori equivale ad un doppio bipolo:

c qualunque siano i valori delle resistenze

8 Dato un doppio bipolo di resistori, per calcolare


l'autoresistenza primaria:

b occorre connettere la porta secondaria ad un circuito aperto

9 Dato un doppio bipolo di resistori, per calcolare la


resistenza mutua:

d occorre connettere con un circuito aperto solo una delle due porte

10 La soluzione della rete in figura consente di calcolare:

c l'elemento R21 della matrice di resistenza

1 Un doppio bipolo induttivo è un componente circuitale:


b lineare e dinamico

2 La proprietà di accoppiamento perfetto per un doppio


bipolo induttivo è verificata se:

c la mutua induttanza, in valore assoluto, è pari alla media geometrica delle


autoinduttanze primaria e secondaria

3 L'energia magnetostatica immagazzinata in un doppio


bipolo induttivo:

c È positiva anche se entrambe le correnti sono negative

4 La potenza utilizzata in un doppio bipolo induttivo (con la


convenzione dell'utilizzatore ad entrambe le porte):

a può essere positiva, negativa o nulla

5 Un doppio bipolo induttivo fisicamente realizzabile è


caratterizzato da:

b 3 numeri reali di cui almeno due positivi

6 In un doppio bipolo induttivo in regime sinusoidale il


fasore della tensione al primario:

a dipende in generale sia dal fasore della corrente primaria sia dal fasore della
corrente secondaria

7 Un doppio bipolo induttivo è equivalente ad un


trasformatore ideale:

c se sono verificate entrambe le condizioni di accoppiamenteo perfetto e


riluttanza nulla
8 Se un doppio bipolo induttivo è equivalente ad un
trasformatore ideale, il rapporto di trasformazione di
quest'ultimo è pari:

b al rapporto fra l'autoinduttanza primaria e la mutua induttanza

9 Se in un doppio bipolo induttivo è verificata la condizione


di accoppiamento perfetto:

a il rapporto fra i fasori della tensione primaria e tensione secondaria è pari a un


numero reale che può essere sia positivo sia negativo

10 Se un doppio bipolo induttivo rispetta la condizione di


riluttanza nulla:

c L1, L2, M tendono all'infinito

1 Se un doppio bipolo di impedenze è fisicamente


realizzabile:

b la parte immaginaria delle impedenze proprie può essere sia positiva sia
negativa

2In un doppio bipolo di impedenze, ai fini del calcolo


dell'impedenza propria della porta primaria, la porta
secondaria:

a deve essere collegata ad un circuito aperto

3 Una sottorete configurata come doppio bipolo può essere


rappresentata come doppio bipolo di impedenze:

c anche se contiene trasformatori ideali

4 Una sottorete composta esclusivamente da resistori ideali


tempo invarianti e configurata come doppio bipolo:
a può essere rappresentata sia come doppio bipolo resistivo sia come doppio
bipolo di impedenze

5 Con riferimento alla matrice ibrida di un doppio bipolo di


impedenze, il guadagno in corrente:

d È un numero reale necessariamente positivo

6 Nella matrice di trasmissione di un doppio bipolo di


impedenze:

a I moduli T11 e T22 dei termini della diagonale principale sono entrambi
adimensionali

In un doppio bipolo di impedenze rappresentato con la


7
matrice di trasmissione, le grandezze indipendenti sono:

c il fasore di una corrente ed il fasore di una tensione

8 Un doppio bipolo di impedenze controllato in tensione è


rappresentato:

b dalla matrice di ammettenza

9 Nella configurazione canonica a T di un doppio bipolo di


impedenze:

a riconosciamo la presenza di tre impedenze connesse a stella

10 Per effettuare la sintesi di un doppio bipolo di impedenze


formato da varie impedenze variamente connesse:

c Occorre conoscere sia i valori delle impedenze sia il modo in cui sono connesse

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