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Prima di parlare delle leggi di Kirchhoff diamo qualche definizione, chiameremo lato o ramo di una rete l'insieme di quei bipoli che nella rete stessa
compaiono fra di loro collegati in serie; chiameremo nodo di una rete un punto in cui convergono più di due lati della rete stessa, infine ogni insieme di
lati della rete che forma un anello chiuso prenderà il nome di maglia della rete. Lato=tratto tra 2 nodi. Maglia=parte da un nodo e vi ritorna.
risolvibile in qualsiasi modo: per sostituzione (molto semplice), o Cramer (più complesso ma anche più veloce).
4 – Teorema di Tellegen (o delle potenze virtuali) (pag.53-55) (gli asterischi sono da mettere come asterischi)
Consideriamo due reti che abbiano lo stesso grafo, cioè due reti in cui bipoli diversi sono collegati alla stessa
maniera tra di loro. Consideriamo per la prima rete un sistema di tensioni Vk sui rami che soddisfi la legge di
Kirchhoff per le tensioni e per la seconda rete un sistema di correnti I*k che soddisfi la legge di Kirchhoff per le
correnti. Con Vk intendiamo la tensione positiva nel nodo in cui entra la corrente I*k positiva, in altre parole
utilizziamo la convenzione dell'utilizzatore. Per ogni ramo del grafo consideriamo il prodotto VkI*k e sommiamo
tali prodotti per tutti i rami della rete: Σ(k) VkI*k , il teorema di Tellegen afferma che tale sommatoria è
identicamente nulla.
Dimostrazione: Abbiamo qualche difficoltà ad esprimere questa sommatoria in termini dei nodi r ed s perché non
sappiamo a priori quali rami tra due nodi sono effettivamente presenti nella rete. In un grafo non tutti i nodi sono
direttamente collegati tra loro. Risolviamo allora il problema aggiungendo al grafo i rami di collegamento che
mancano tra i nodi, assumendo che essi siano in realtà dei “bipoli a vuoto”. Infatti nulla cambierà nella rete, e la
sommatoria non verrà modificata in quanto si avrà per tali rami I*rs=0. A questo punto estendiamo la sommatoria
per tutti i valori possibili di r ed s ed otteniamo: Σ(k) VkI*k= ½ Σ(r,s) VrsI*rs; il fattore ½ è necessario altrimenti
ogni ramo è preso due volte ad esempio tra i nodi 1 e 2 sarà incluso per r=1 e s=2 e per r=2 ed s=1. Se le Vrs
soddisfano la legge di Kirchhoff per le tensioni sarà possibile scriverle Vrs=Vr-Vs quindi Σ(r,s) VrsI*rs=
Σ(r,s)VrI*rs-Σ(r,s) VsI*rs. Nella prima sommatoria Vr può essere portato fuori dalla sommatoria su s mentre nella
seconda sommatoria si può fare una cosa analoga per Vs se prima si scambiano le sommatorie su r ed s. Avremo
quindi Σ(r,s) VrsI*rs=Σ(r)VrΣ(s)I*rsΣ(s)VsΣ(r)I*rs. In entrambe le sommatorie compaiono Σ(s)I*rs nella prima e
Σ(r)I*rs nella seconda che rappresentano la somma delle correnti entranti o uscenti del nodo (avendo avuto la stessa
convenzione dell'utilizzatore, come nel nostro caso, o convenzione del generatore). Tali sommatorie per la legge
di Kirchhoff per le correnti sono nulle. Avremo quindi Σ(k)VkI*k= ½ Σ(r,s)VrsI*rs=0
come volevasi dimostrare. Osserviamo che non si sono dovute fare nessuna ipotesi sulla natura dei bipoli o del
grafo. Tale teorema espresso dalla forma di cui sopra è molto generale e discende solo dal fatto che sono soddisfatte
le due leggi di Kirchhoff. La proprietà è valida anche se sono presenti bipoli non lineari. Nella forma di sopra è
detto teorema delle potenze virtuali. Naturalmente essa è ancora valida se le due reti coincidono, infatti i prodotti
VkIk sono le potenze assorbite dai singoli bipoli ed il teorema di Tellegen in tali condizioni afferma che la somma
di tutte le potenze assorbite dai rami della rete è nulla. Assorbite per le considerazioni inizialmente fatte sul verso
di Ik e Vk. Se in qualche ramo sono presenti generatori la potenza assorbita risulterà negativa ed il teorema di
Tellegen quindi afferma: in una rete la potenza fornita dai generatori presenti è pari alla potenza assorbita dai bipoli
passivi della rete stessa, rispettando così il principio di conservazione dell'energia.