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nella
regione che da loro prese il nome Fenicia (attuale Libano), situata sulla
sponda del Mediterraneo, tra la Palestina e la Siria. I Fenici
chiamavano la loro terra “Canaan” ma indicavano se stessi come
“Sidoni”.
Il nome“Fenici”, proviene dal vocabolo greco Phoinikes che significa
“rosso” con cui i Greci designavano solitamente questo
popolo,”riferendosi alla pratica dei Fenici di colorare con la porpora i
loro tessuti. Ma il loro nome potrebbe avere avuto origine dal colore
della loro pelle resa rossa dal sole.
IL TERRITORIO
La Fenicia (territorio lungo 200 km e largo 30 km) offriva un territorio
fertile ma insufficiente a nutrire l’intera popolazione. Non potendosi
espandere nell’entroterra per la vicinanza di popoli più forti di loro, i
fenici si videro costretti al intraprendere la navigazione in cerca di
terre per potenziare gli scambi commerciali, spinti dalla grande
quantità di legname che offrivano i boschi di cedro sulle pendici del
Libano per la costruzione di navi.
L' ARTIGIANATO
Nel campo dell’artigianato, i Fenici, raggiunsero lusinghieri risultati
specialmente per quanto riguarda la fabbricazione del vetro
trasparente e soffiato ( vasi detti “sidonii”), la lavorazione dei metalli
(oro, argento, bronzo), l’intaglio della pietra, la creazione di oggetti in
avorio, di vasi e statuette di terracotta.
Ma i Fenici erano soprattutto noti nell’antichità per la maestria nell’arte
della tessitura ed in particolare nella colorazione delle stoffe mediante
la porpora, i tessuti di lino e cotone, erano enormemente apprezzati,
tanto da divenire quasi uno status symbol, sicuro indice di ricchezza e
raffinatezza.
Il nome di questo colorante sembra derivare dal termine greco
porphyra, la sostanza è un colorante organico tratta dalla secrezione
dei molluschi della famiglia purpuridae, appartenente al genere detto
murex( murice) ed è reperibile in tutti i mari caldi. Per ottenerne 1g. si
dovevano bollire per quindici giorni ben 2000 murici.
POPOLO DI NAVIGATORI
I Fenici chiamati “ I Carrettieri del mare” introdussero importanti
innovazioni per la sicurezza della navigazione : perfezionarono il remo-
timone e inventarono l’ancora. Potevano viaggiare sicuri anche la
notte orientandosi con l'Orsa minore (la Stella Polare), che e i Greci
chiamavano «stella fenicia».
POPOLO DI MERCANTI
Marinai e commercianti i Fenici lo diventarono per necessità politico-
economica. Nel momento in cui la striscia di terra che abitavano non
fu più in grado di soddisfare i bisogni alimentari della popolazione,
cominciarono a frequentare prima i porti dell’area Mediterranea
orientale e in un secondo tempo quelli occidentali. Lo fecero per
collocare i prodotti del loro artigianato in cambio di cibarie e di metalli
preziosi. Cercavano sempre di convivere in perfetta armonia con i
popoli con cui entravano in contatto portando quanto di più utile e
bello i popoli orientali potevano produrre. I mercati più frequentati in
origine furono quelli delle isole greche di Cipro, Creta e della città di
Tebe. Man mano punti strategici e stabili mercati furono: Cartagine,
Leptis Magna, Panormos, Solunto, Mozia, Cagliari, Malaga, Cadice.
Cartagine fu la città che ebbe il maggior afflusso commerciale: da essa
infatti ripartiva il naviglio proveniente da iriheria (Spagna) e dall'Africa
carico di oro, argento ed altri metalli ed in essa arrivavano beni
alimentari dalle ricche terre di Sicilia e Grecia. Il commercio e gli
scambi resero ricche le terre toccate dai Fenici.