Sei sulla pagina 1di 13

Albino Santucci - Le Relazioni Pubbliche.

Cenni introduttivi

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da
copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e
per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633).

1 di 12
Albino Santucci - Le Relazioni Pubbliche. Cenni introduttivi

Indice

1. CENNI ALLA NOZIONE DI RELAZIONI PUBBLICHE .................................................................................. 3


2. LA PERVASIVITÀ, L’AMBIGUITÀ E LA MANIPOLAZIONE ........................................................................ 5
3. DISCIPLINA DELLA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA ...................................................................... 8
4. IL RUOLO STORICO E ATTUALE DI “CERNIERA” .................................................................................... 10
BIBLIOGRAFIA ................................................................................................................................................. 12

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da
copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e
per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633).

2 di 12
Albino Santucci - Le Relazioni Pubbliche. Cenni introduttivi

1. Cenni alla nozione di relazioni pubbliche

Le relazioni pubbliche sono quelle attività che una organizzazione pone in essere per

entrare o restare in relazione con i suoi pubblici influenti1.

Quotidianamente ciascuno di noi entra in contatto, in “relazione”, con centinaia di

organizzazioni complesse semplicemente leggendo il giornale, ascoltando un radio giornale o

alcune persone che parlano sull’autobus, che scambiano opinioni sulle loro preferenze in materia

di politica, navigando in Internet on in tantissimi altri modi.

Queste relazioni possono essere consapevoli e volute, consapevoli ma subite oppure

inconsapevoli e, evidentemente, subite.

È di tutta evidenza che, per una organizzazione, la relazione intrattenuta con ciascuno di

noi non è un aspetto secondario della propria attività anzi costituisce una di quelle attività che

contribuiscono in modo determinante a creare valore.

La ragione per cui esistono le relazioni si chiama “missione” (ciò che è e che fa una

organizzazione) che si distingue dalla “visione” che è ciò che l’azienda vuole diventare,

(l’immagine del futuro che l’azienda si prefigge di trasformare in realtà).

Altro concetto che subito balza in primo piano, trattando l’argomento è quello di pubblici

influenti; appartengono a questa categoria quei soggetti che il gruppo dirigente o coalizione

dominante di una organizzazione ritiene possano contribuire a ostacolare o agevolare il

raggiungimento degli obiettivi della organizzazione.

1 Cfr. Toni Muzi Falconi, Governare le Relazioni, 2° ed., pagg. 3 e seguenti

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da
copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e
per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633).

3 di 12
Albino Santucci - Le Relazioni Pubbliche. Cenni introduttivi

Dunque possono considerarsi tali coloro che:

 sono in grado di influenzare le scelte di ogni genere, le opinioni, i modi di pensare,

ed altro ancora, di una serie considerevole di soggetti,

 hanno un ruolo che prevede che possano assumere decisioni in grado di influire in

modo determinante sul raggiungimento degli obiettivi della organizzazione.

Pertanto le relazioni pubbliche sono le relazioni consapevoli che una organizzazione

(pubblica, privata o sociale) pianifica e implementa per ascoltare, dialogare e interagire, dunque

entrare in relazione, con quei pubblici che possono influire per accelerare o ritardare il

raggiungimento degli obiettivi perseguiti.

Gli analisti giudicano tale situazione essenziale nella creazione del valore di una

organizzazione.

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da
copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e
per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633).

4 di 12
Albino Santucci - Le Relazioni Pubbliche. Cenni introduttivi

2. La pervasività, l’ambiguità e la manipolazione

L’obiettivo delle RP è quello di contribuire a creare in quei pubblici specifici (pubblici

influenti) opinioni, comportamenti, propensioni a prendere decisioni che consentano

all’organizzazione di raggiungere i propri scopi, attraverso un meccanismo che preveda l’influenza

degli stessi su pubblici più molto più vasti e attraverso un buon rapporto costi / benefici. In questa

accezione non è affatto trascurabile la vicenda per cui i pubblici influenti debbano ricavare un

qualche beneficio dall’aver aiutato l’organizzazione a raggiungere i suoi obiettivi.

L’attività dei relatori pubblici non si rivolge mai a una persona “normale”; come già detto,

generalmente, tali attività hanno come destinatari soggetti attentamente preselezionati, come:

opinion leader, giornalisti, soggetti istituzionali, personaggi influenti della comunità economica o

finanziaria, personalità della medicina, della comunità scientifica, dello spettacolo, dello sport o

della cultura in generale; persone che ricevono i messaggi dall’organizzazione e che li filtrano,

reinterpretano e trasferiscono all’opinione pubblica, con il peso della loro autorevolezza.

La ragione per cui le relazioni pubbliche vengono a volte tacciate di essere “occulte”

risiede nel fatto che capita anche che i pubblici influenti cui le stesse sono dirette non ne siano

consapevoli.

È pur vero che il soggetto influente che sappia di essere oggetto di attività di relazione

pubblica non ha alcun obbligo di rendere conto della stessa ai suoi “influenzati”; sono equilibri

molto delicati quelli a cui si fa riferimento in quanto un opinion leader è tale, ed in grado di essere

influente, nella misura in cui gli influenzati lo reputino indipendente e non ne mettano in discussione

l’autorevolezza che può essere minata laddove a sua volta influenzabile, passivamente, da una

organizzazione per i suoi interessi. La conseguenza diretta di tale situazione sarebbe la perdita di

autorevolezza del soggetto che lo renderebbe non “appetibile” per l’attività di relazione pubblica;

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da
copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e
per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633).

5 di 12
Albino Santucci - Le Relazioni Pubbliche. Cenni introduttivi

ma questi aspetti si vedranno meglio parlando di simmetria e bi-direzionalità delle relazioni

pubbliche.

A differenza della pubblicità, che rappresenta il massimo della trasparenza sotto l’aspetto

della persuasione a effettuare una determinata scelta, l’ambito delle relazioni generalmente è

occulto, sconosciuto al destinatario finale dell’attività di relazione: per questo motivo è

quantomeno curioso che autorevoli studiosi della materia, negli anni ’60, a proposito della

pubblicità, che ha un processo trasparente per definizione, introdussero il concetto di “persuasore

occulto”2. In realtà tale definizione trova molto più riscontro in seno alla materia di che trattasi.

In effetti al grande pubblico, destinatario finale della gran parte delle attività riferibili

all’ambito della pubblicità e a quello delle relazioni pubbliche, mentre nel primo caso è noto il

processo per il quale una organizzazione paga uno spazio pubblicitario per veicolare un

messaggio in grado di influenzare determinate scelte, nel secondo caso spesso le subisce e ne è

influenzato, come se i messaggi ricevuti appartenessero esclusivamente all’influencer e non vi fosse

“dietro” una attività di relazione pubblica, avente come scopo proprio quello di trasferire quei

messaggi.

L’attività delle RP va ad espletarsi dove si incontrano la società politica (i partiti, le istituzioni,

i gruppi di interesse, i movimenti della società civile), la società economico-finanziaria (imprese e

loro associazioni, sindacati, gruppi di pressione e mercati finanziari) e la società dell’informazione

(agenzie, carta stampata, radio, TV, new media e operatori della cultura e dell’educazione).

È interessante questo aspetto delle relazioni pubbliche perché ci consente di acquisire le

nozioni per capire quando le relazioni pubbliche vengono rivolte verso di noi per costruire un

2 Vance Packard, The Hidden Persuaders

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da
copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e
per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633).

6 di 12
Albino Santucci - Le Relazioni Pubbliche. Cenni introduttivi

dialogo, di cui siamo e vogliamo essere attori, o per influenzare, senza che noi ne abbiamo

coscienza, un nostro modo di pensare, le nostre opinioni, i nostri gusti…

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da
copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e
per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633).

7 di 12
Albino Santucci - Le Relazioni Pubbliche. Cenni introduttivi

3. Disciplina della comunicazione organizzativa

Le relazioni pubbliche appartengono alla disciplina più vasta della comunicazione e fanno

parte della scienza del management che, a sua volta, inerisce la gestione delle organizzazioni

complesse. Sostenere questo equivale a attribuire loro un ruolo che si esplicita in via prevalente in

seno alle organizzazioni complesse (imprese, associazioni, enti non profit, governi, enti locali,

organismi sovranazionali).

Tuttavia non è secondario sottolineare l’appartenenza delle relazioni pubbliche al

management perché ancora oggi, anche fra gli operatori del settore, sovente vengono

considerate in modo riduttivo come una funzione di organizzazione di eventi e cerimoniale, in

contrapposizione alle relazioni esterne, alla comunicazione o alla gestione dell’immagine. E’ utile,

altresì, sottolineare che non vi è proprio nulla di riduttivo nell’organizzare un evento o nell’applicare

il cerimoniale. Tali attività richiedono infatti una elevata professionalità e, rispetto alle stesse, si sono

formati, negli anni, corposi bagagli di conoscenza, proprio come è avvenuto per la gestione degli

uffici stampa o per l’attività di lobby e così via: sono tutte attività specialistiche e professionali che

rappresentano declinazioni della più ampia categoria di relazioni pubbliche.

Gli studiosi attribuiscono alle relazioni pubbliche almeno tre diversi ruoli professionali:

 ruolo tecnico o operativo, che consiste nella implementazione di piani di relazioni

pubbliche, già progettati e definiti da altre funzioni aziendali;

 ruolo gestionale o manageriale, per gestire il quale il relatore pubblico - o chi si

occupi in azienda di questa attività - necessita, oltre che delle competenze già

indicate, di abilità professionali di management e di gestione di risorse;

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da
copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e
per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633).

8 di 12
Albino Santucci - Le Relazioni Pubbliche. Cenni introduttivi

 ruolo strategico, in relazione al quale l’operatore partecipa attivamente alla

“coalizione dominante” dell’organizzazione e contribuisce sia alla definizione degli

obiettivi generali della organizzazione che di quelli delle relazioni pubbliche, rispetto

ai individua i cosiddetti “pubblici influenti” e, evidentemente, gli obiettivi delle

relazioni pubbliche stesse.

Nella pratica comune l’espressione “relazioni pubbliche”, in Italia come all’estero, viene

utilizzata per indicare in modo improprio attività più diverse e non esiste alcun argine a tale abuso:

il PR di discoteca, la PR massaggiatrice, il PR portaborse. In Italia, per giunta, si usano

indifferentemente le due espressioni “pubbliche relazioni” e “relazioni pubbliche”; la prima dizione

è palesemente errata e deriva da una traduzione impropria dell’espressione inglese “public

relations”.

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da
copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e
per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633).

9 di 12
Albino Santucci - Le Relazioni Pubbliche. Cenni introduttivi

4. Il ruolo storico e attuale di “cerniera”

I primi a fare uso organizzato e consapevole delle RP, agli inizi del XX secolo, sono gli

imprenditori privati che affidano a professionisti, perlopiù avvocati o giornalisti, il ruolo di “cerniera”

con due sistemi di interlocuzione determinanti per gli obiettivi perseguiti e troppo complessi per

essere gestiti in prima persona dall’imprenditore:

 il decisore pubblico (istituzioni e partiti)

 l’opinione pubblica (stampa, radio, altri media e opinion leader).

L’ambiguità delle relazioni pubbliche risiede dunque nel fatto che esse ineriscono i processi

di relazione tra il mondo delle imprese, quello delle istituzioni e dell’informazione e conferiscono

anche contenuti al dibattito, alla dinamica sociale.

Tale ruolo di cerniera ha inevitabilmente connotazioni ambigue e il suo successo è

direttamente correlato dalla capacità del relatore pubblico di accreditarsi, di rendersi credibile

fino a integrarsi con questi due sistemi di interlocuzione. La difficoltà maggiore, sottesa a tale

attività, è caratterizzata dalla necessità che la stessa non rinunci mai alla piena e trasparente

enunciazione degli interessi rappresentati.

La complicazione ulteriore è costituita dal fatto che il sistema economico, il sistema politico

e il sistema dell’informazione rapportano e misurano la rispettiva legittimità con indicatori diversi:

 il profitto, per il sistema economico

 il voto, per il sistema politico

 il numero di copie vendute, per il mondo dell’informazione.

Ma tutti e tre i sistemi hanno bisogno di essere credibili, attraendo i consensi di:

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da
copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e
per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633).

10 di 12
Albino Santucci - Le Relazioni Pubbliche. Cenni introduttivi

 azionisti e consumatori, per quanto riguarda le imprese;

 elettori, per i politici;

 lettori, per i giornali.

Non occorre essere osservatori attenti per costatare che si tratti delle medesime persone,

osservate da punti di vista differenti le cui opinioni, i cui comportamenti e le cui decisioni vengono

influenzate da diversi agenti economici, politici e sociali, che spesso sono anche in conflitto tra loro.

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da
copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e
per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633).

11 di 12
Albino Santucci - Le Relazioni Pubbliche. Cenni introduttivi

Bibliografia

 Toni Muzi Falconi Governare le relazioni 2003 Il Sole 24 Ore

 Kotler P., Rein I., Stoller M., High Visibility: the Professional Guide to Celebrity

Marketing, McGraw Hill, New York 1988; trad. it. Alta Visibilità: marketing delle

celebrità, Isedi, Torino 1990.

 Vance Packard, The Hidden Persuaders

 Cutlip, Center, Broom. Effective Public Relations, 1994; trad. it.: Nuovo manuale di

relazioni pubbliche, a cura di Roggero, 2002

 Nicoletta Cerana, Comunicare la responsabilità sociale, Franco Angeli, 2004

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da
copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e
per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633).

12 di 12

Potrebbero piacerti anche