Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
della comunicazione
SPUNTI PER LA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE
Roberta Leone, Pontificia Università Gregoriana
15 febbraio 2022
«Date loro voi stessi da mangiare»
L’esercizio del potere è sempre una forma di pressione. Che succede se
questa pressione il potere la agisce su di sé, se si autolimita?
Succede che crea spazio, e questo spazio diventa abitabile e viene
umanizzato in una dimensione di rispetto, in cui la dignità di tutti trova
cittadinanza.
Dare agli altri se stessi da mangiare vuol dire, anche nella
comunicazione, cambiare le regole a partire da quelle che ci
avvantaggiano: e dopo?
C’è l’attesa, direbbe Simone Weil. L’abbandono e la fiducia.
«Date loro voi stessi da mangiare»
In questa scelta personale si radicano:
- nuove e diverse prassi comunicative.
- un nuovo e diverso rapporto con i professionisti dell’informazione,
fatto di rispetto e di ascolto reciproco.
- parole nuove spezzate come pane.
Uscire da sé
“Brundibár e tutto ciò che di culturale abbiamo fatto aveva una grandissima
importanza per noi. Questo materiale ci ha un po’ aiutati ad entrare in un
altro mondo, a dimenticare per un po’ la brutta realtà, dimenticare che
avevamo fame […]
A Terezìn noi non abbiamo assaggiato del latte per anni, né uova, né torte,
né caramelle. Ed improvvisamente c’era uno che vendeva gelati e cioccolata,
come se ci fossero veramente.[…]
Più di tutto Brundibár ha dato questa forza creativa per cui nessuno aveva
più fame, attraverso questo poteva dimenticarlo”.
Mostrare al mondo. La TV eco di un grido
muto
Gerusalemme, 1961
La tv racconta le 120 sedute del processo ad Adolf Heichmann,
catturato l’anno prima in Argentina. Hannah Arendt lo racconta dalle
colonne del New Yorker, vi nascerà la tesi della “banalità del male”.
Contemporaneamente la TV trasmette la missione spaziale di Yuri
Gagarin e l’invasione della Baia dei Porci a Cuba.
Hausner, la requisitoria