Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
CANESTRARI - 2021-06-17T183104.953Z - Appunti Di Diritto Penale 2° Semestre
CANESTRARI - 2021-06-17T183104.953Z - Appunti Di Diritto Penale 2° Semestre
Quando il legislatore tace su l’elemento soggettivo si intende reato solo quando è dolosa
• Nel delitti la colpa è considerata, tra i criteri soggettivi di imputazione, un criterio eccezionale
secondario di responsabilità penale, a fronte del dolo, che è considerato criterio normale.
o Quindi si risponde per colpa solo in presenza di una previsione legislativa espressa
o La regola della previsione espressa della responsabilità a titolo di colpa costituisce una
applicazione del principio di legalità, del principio della frammentarietà del diritto penale e
del principio della sanzione penale come extrema ratio o sussiedarietà
• Nelle contravvenzioni quale forma meno grave di reato è indifferente la forma di imputazione soggettiva
La colpa verso l’alto si differenzia perché non c’è la volontà di commettere il fatto
La colpa si può esaurire nel nesso di causalità ma richiede una violazione di regole di cautela
Colpa secondo CP art 43 elemento psicologico del reato: “Il delitto è colposo o contro l'intenzione
quando l'evento, anche se preveduto, non è voluto dall'agente e si verifica a causa di
negligenza o imprudenza o imperizia, ovvero per inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o
discipline” → importante
Ci soddisfa?
1 :Qui si parla soltanto di evento, l’art43 incentra la definizione di colpa avendo a mente
soltanto i reati di evento
La colpa in genere viene sanzionata quando si ha un evento ma non è del tutto corretto
prendere in considerazione i reati colposi soltanto di evento esistono anche quelle di mera
condotta come omissioni colpose.
2 corretta esistono due tipologie di colpa, generica e specifica.
Generica: violazione di regole cautelari generiche
Specifica: violazione di regole cautelari scritte o in generale tipizzate, leggi, regolamenti, ordini
o discipline.
3: l’evento non voluto può essere preveduto, fattispecie che si trova ai confini del dolo
eventuale → colpa con previsione
informazione l’evento deve essere non voluto ma può essere prevenuto. In questo caso si prefigura la
colpa con previsione o colpa cosciente, difficoltà tra discrimine tra questa fattispecie e il dolo eventuale .
3 punto della trattazione sulla colpa, problema della coscienza e volontà della condotta colposa
La suitas è presente anche ove non ci sia un substrato psicologico effettivo, è presente anche negli atti semi
automatici tipo gettare mozzicone di sigaretta e involontariamente causare un incendio.
Così nell’altro caso è il caso di omissione, dimenticare il gas acceso.
Quanto alla collocazione sistematica della colpa oggi si parla comunemente nella dottrina internazionale di
doppia misura della colpa. Vale a dire che gli è assegnata una doppia funzione(o posizione o rilevanza):
• Sul piano del fatto tipico si qualifica per la violazione di una regola cautelare da parte dell’agente
o Misura oggettiva
• Sul piano della colpevolezza (intesa in senso normativo) dove si apprezza la possibilità di muovere
un rimprovero al soggetto per la realizzazione di un fatto colposo
o Misura soggettiva
• Una volta accertata la sussistenza di un fatto posto in essere con l’inosservanza di regole
preventive(misura oggettiva), di immettere nel giudizio di colpa, come impone il principio di
colpevolezza, elementi che vadano a personalizzare il giudizio stesso.
o Si deve considerare la colpa e non soltanto il dolo come una forma di colpevolezza oltre che
come una modalità di commissione del fatto
o Secondo la concezione normativa di colpevolezza anche il fatto commesso per colpa deve
risultare rimproverabile al suo autore. La misura individualizzante della colpa consiste nella
identificazione di eventuali circostanze anomale concomitanti rispetto alla condotta, in
base alle quali si possa affermare che il soggetto abbia sì agito in maniera antidoverosa ma
che non ha avuto il “potere” di adeguarsi alle aspettative dell’ordinamento
▪ Procedimento di accertamento della colpevolezza:
▪ Fermo restando che rimane l’accertamento in concreto caso per caso si piò
affermare che riveleranno come circostanze anomale quelle caratteristiche non
standardizzabili siano utilizzabili dal giudici per affermare l’inesigibilità in concreto
di un comportamento osservante delle regole cautelari
• Un infermiere che lavora per turni lunghissimi a causa di carenza di
personale nella struttura ospedaliera non sarà rimproverabile se commette
un errore causa stanchezza
Seconda parte dello schema sulla colpa. CONTENUTO e la GENESI delle regole cautelari
- Contenuto: (poco importante) delle regole di cautela sono suddivise in 4 grandi aree
o Grande area astensione
o Compiere un azione adottando misure cautelari
o Obbligo di preventiva informazione
o Obbligo di controllo sull’operato altrui, in relazione all’attività medico chirurgica molto
interessante. → culpa in eligendo o culpa in vigilando
▪ Sul piano sistematico possono essere
• Di diligenza → prescrivono una certa attività positiva
• Di prudenza → astenersi dal compiere certe azioni
• Di perizia →regole cautelari di contenuto tecnico
- Genesi delle regole di cautela: prevedibilità e evitabilità del fatto
o Primo e decisivo criterio: si generano attraverso la sedimentazione- cristallizzazione nel
tempo dei giudizi di prevedibilità ed evitabilità del rischio che si verifichi il fatto
o Casi-esempi: c’è una regola di cautela o no?
▪ Viali di circonvallazione di bologna con limite di 50. Un’autovettura tampona un
veicolo e provoca la morte dell’altro conducente. Il guidatore andava a 75 kmh
• Evidente in questo caso la presenza di una regola cautelare, è prevedibile
ed evitabile
▪ Centro di procreazione medicalmente assistita prima della legge 2004 c’è il divieto
da parte dell’ordine dei medici che afferma il divieto di fecondazione assistita a
donne single, lesbiche e donne in età avanzata. Una donna in menopausa chiede
una fecondazione medicalmente assistita, il medico la pratica e la donna muore in
seguito ad un’infezione non collegata ad un errore medico
• L’ordine in questione è di carattere etico, quindi priva di rischio prevedibile
il caso.
▪ Uno studente utilizza la corsia preferenziale mantenendo il limite, con visibilità
normale. Una persona anziana esce dai portici che non attraversa la strada sulle
strisce e non guarda verso la corsia preferenziale. La persona anziana viete travolta
dallo scooter e muore.
• Mi sembra che in questo caso non ci sia
o Processo di accertamento della colpa (domanda frequente) importante sul piano
applicativo. Come fa il giudice a verificare una violazione di regole cautelari?
▪ Mentre nel nesso di causalità l’accertamento viene ex post nella colpa
l’accertamento è ex ante →(a priori)
▪ Criteri dell’accertamento
• Prevedibilità ed evitabilità dell’evento: il parametro, la misura
dell’accertamento prevedibilità ed evitabilità dell’evento secondo chi? 3
tesi:
o 1: prevedibilità ed evitabilità secondo l’uomo medio, il buon padre
di famiglia. NO, non può essere accolta perché figura troppo
generale. Non è una tesi in linea con l’attuale epoca tecnologizzata
o 2: prevedibilità ed evitabilità dell’evento secondo il soggetto, in
cane ed ossa, che ha agito. NO, la regola deve essere generale e
non incentrarsi sul singolo individuo, le regole devono nascere sulla
categoria per esempio automobilisti.
o 3 prevedibilità ed evitabilità secondo l’uomo medio, calato nella
tipologia sociale e professionale di appartenenza nel momento
del fatto.(broccardo latino homo eiusdem professionis et
condiciones) Nel caso dei medici va preso la particolare categoria,
per esempio cardiochirurgo
o Cio che conta in sostanza è che una persona abbia agito come
membro di un determinato gruppo sociale anche se in concreto
sprovvisto delle qualità, dell’esperienza e delle conoscenze che si
presumono proprie dell’appartenente a quel gruppo sociale
• Es: la tv smette di andare improvvisamente mentre c’è la finale della coppa
gli amici del proprietario di casa lo invitano ad andare sul tetto a sistemare
l’antenna. Il proprietario va sul tetto e mentre sistema l’antenna urta una
tegola, questa cade sulla strada colpisce una vecchietta che muore.
o Bisogna chiedersi se in maniera teorica se la 3° teoria è applicabile.
Se lo è dovrà essere applicata la prevedibilità ed evitabilità secondo
il padrone di casa modello o l’antennista modello? Perché a
seconda della categoria bisogna valutare la condotta in maniera più
o meno severa. È necessario considerare la posizione
dell’antennista modello in quanto il soggetto assume quella
posizione. Bisogna considera la posizione che sta ricoprendo il
soggetto nel momento del fatto.
• Bisogna prendere in considerazione le conoscenze superiori che il
soggetto concreto possiede in quella situazione sia conoscenze
ontologiche che nomologiche superiori
o Ontologiche, conoscenze sulla situazione di fatto, conoscenze che
ha quel soggetto specifico
o Nomologiche conoscenze scientifiche
o Caso di esempio nella ricerca scientifica per prendere in
considerazione gli avventi avversi nella produzione di un vaccino
solo quella specifica casa farmaceutica ha quella specifica
conoscenza superiore sul vaccino e i rischi. Bisogna prendere
considerazione di questa conoscenza superiore dello specifico
ricercatore. Anche se non erano conoscenze diffuse appartenenti
ad un agente tipo. Una volta che si ha una conoscenza superiore
bisogna prenderla in considerazione, qualunque essa sia. Le
conoscenze superiori ampliano le misure dell’accertamento.
▪ Es: caso tragico… una coppia con un padre molto attivo che
dava una mano in casa ecc. era un ingegnere che lavorava
in un azienda abbastanza importante. Questa coppia aveva
due figli con una differenza di 12-15 mesi. Famiglia in cui
non si dormiva molto. Passano una notte non facile e il
padre ha il compito di accompagnare uno dei figli all’asilo
nido. Lui ha una giornata lavorativa importante. Si
dimentica il figlio nella macchina parcheggiata al sole il
quale muore. Leggendo il processo lui afferma che non
vuole essere difeso. Il diritto penale conta poco lui ha già subito una
pena naturale terribile. Comunque il diritto penale deve
sanzionarlo. Qui la teoria delle conoscenze superiori si è
giusta il diritto penale non può ritenerlo non colpevole per
diritto colposo.
▪ Altro caso. In cui la teoria non è da ritenersi applicabile.
Una mamma giovane che lavora come commessa che ha
sposato un giovane e con sua figlia di un anno e qualcosa la
giovane viene invitata da un'altra madre in una villa con
piscina. Entra la padrona di casa la accoglie e in quel
momento lei lascia la presa della bambina e nel tempo di
un minuto la bambina si butta in piscina e muore. Questo
caso è un evento sfortunato, canestrari ritiene che in
questo caso il diritto penale non dovrebbe intervenire. Non
sempre il diritto penale deve intervenire. Non ogni volta
che c’è un intervento infausto il diritto penale deve
intervenire
▪ Differenza sostanziale tra i due casi che fa attenuare la
sfera di responsabilità nel secondo caso è la presenza della
proprietaria di casa, la madre potrebbe essere in una
situazione in cui si fida della situazione e di conseguenza
può essere attenuata la situazione
• Le conoscenze superiori ontologiche e nomologiche del singolo soggetto
in carne ed ossa vanno prese in considerazione.
• Le speciali capacità psicofisiche vanno prese in considerazione?
o Hamilton percorre la bologna Firenze con la propria macchina con
Diletta Leotta. Ad un certo punto esce da una galleria si trova di
fronte ad un incidente e un guidatore è sulla strada. C’è pochissimo
spazio appena sufficiente per la macchina, Hamilton non riesce ad
evitare la testa del conducente uccidendolo. Bisogna considerare le
sue speciali abilità psicofisiche o bisogna considerarlo come un
conducente medio modello. La seconda ipotesi è quella corretta il
soggetto in quel momento non ricopre il ruolo di pilota ma quello
di conducente di un veicolo. In quel momento Hamilton non sta
gareggiando quindi non è nella situazione in cui è in grado di agire
come durante una gara
• NO, perché nel momento in cui il soggetto si cala nel ruolo normale, non
ha attivato le capacita prestazionali speciali che lo caratterizza. Come si è
severi con il proprietario di casa che ricopre il ruolo dell’antennista bisogna
essere indulgenti con Hamilton
▪ 2 criteri ulteriori che escludono totalmente la responsabilità penale, che vengono
in considerazioni in situazioni particolarmente complicati. Canestrari vuole rendere
sempre più stringente la connessione tra violazione di regole cautelari e punizioni
per colpa. Possono essere applicati o no ( i 2 criteri) la parte che tende a valorizzare
il diritto penale come prevenzione dei beni giuridici fondamentali tende a dire che
questi siano eccessivi. L’altra parte afferma che perlomeno si può discutere
▪ 1° criterio: Criterio dello scopo della regola cautelare, ratio della regola cautelare
violate
• ES: caso di bologna. Sullo stradone di bologna c’è un limite di velocità tra i
50 e 70, nel tratto nei 70 c’era una discoteca chiamata il Ciack. 3 ragazzi
vogliono andare in discoteca in quel tratto c’era un passaggio pedonale
sopraelevato. Il pedone in quel tratto non può attraversare la strada e c’è
anche un guardrail con una rete di recinzione. Questi ragazzi parcheggiano
dalla strada opposta e fanno il ponticello per raggiungere la discoteca.
Escono dalla discoteca molto cotti e purtroppo hanno l’idea di scavalcare la
recinzione e attraversare il viale. I primi due passano e il terzo viene
travolto da una macchina che superava il limite in maniera non eccessiva
(90). Qui il criterio dello scopo della regola cautelare si incentra sulla
velocita del veicolo. Il primo orientamento non vuole sentire discussioni il
guidatore è responsabile per colpa. Il secondo orientamento dice è vero ma
non c’è un omicidio colposo ma si deve introdurre un criterio ulteriore che
è lo scopo della regola cautelare. È vero che è una regola cautelare (limite
70) ma il suo scopo è si evitare incidenti ma non di quel tipo non
l’investimento dei pedoni. Bisogna introdurre il criterio dello scopo della
regola cautelare… bisogna vedere se l’evento che si è verificato rientra in
quelli che la norma mirava a vanificare. Secondo questo criterio la regola
cautelare violata non aveva come scopo quella di evitare l’incidente di
questo tipo
▪ 2° criterio Comportamento alternativo lecito.
• Es: siamo in Germania, in una stradina provinciale, di campagna. Strada
provinciale poco frequentata se non dai fattori. Come tutti i venerdì sera si
è chiuso il lavoro e si festeggia la fine dell’attività lavorativa. Sono le 5, 5:30
del pomeriggio e i lavoratori si trovano a bere birra. Uno di questi soggetti
finito di fare festa si avvia in bicicletta verso casa, zigzagando. Quella
giornata è particolarmente infelice e sfortunata perché nell’autostrada c’è
un incedente di grandissime proporzioni e di conseguenza si è intasata
anche la strada statale parallela all’autostrada. In questo caso vari
autotreni decidono di percorrere questa strada provinciale, che non
avevano percorso mai. Il camion vuole sorpassare la bicicletta dell’ubriaco
ma viola una regola cautelare, quella della distanza tra l’autoveicolo e il
veicolo da superare. Il ciclista invade la corsia, si sposta verso il centro della
carreggiata e viene travolto dall’autotreno. C’è una violazione della regola
cautelare( mantenimento della distanza di sicurezza) se l’evento si sarebbe
verificato anche nell’ipotesi in cui il soggetto avrebbe mantenuto la
regola di cautela si deve escludere la responsabilità colposa. Se l’evento si
sarebbe verificato in ogni caso, anche rispettando le regole cautelari, non
c’è responsabilità colposa
• Questo criterio è convincente a condizione che si possa avere la quasi
certezza che l’evento si sarebbe verificato lo stesso, anche mantenendo e
rispettando la regola di cautela.
• È un criterio condiviso, in quanto il diritto penale come extrema ratio si
richiede che sia la violazione della regola di cautela a causare l’evento. Ci
convince nell’ipotesi in cui è possibile con quasi certezza che si sarebbe
verificato lo stesso l’evento. Dove non è presente questa quasi certezza
questo criterio non è applicabile
▪ Entrambi questi criteri seguono la logica extrema ratio del diritto penale, entrambi
sono applicabili solo ove ci sia un accertamento preciso.
o Accertamento della colpa, finora si è detto che il procedimento è ex ante, prevedibilità ed
evitabilità dell’evento secondo le conoscenze del soggetto posto nel ruolo e le superiori
conoscenze del soggetto + i 2 criteri
o In alcuni casi sarebbe necessario avere un carattere più personale. Sarebbe corretto un
accertamento della misura soggettiva della colpa se era prevedibile ed evitabile da quel
soggetto in carne ed ossa.
• Caso di scuola. Una nonna si trova in un piccolo paese vicino alla foresta e
ha sempre vissuto in una casa di montagna senza mai andare in una grande
città. Lei si è sempre dedicata alla vita di casa. Ad un certo punto la nonna
si trova in una situazione gravida di rischi la figlia non sta bene e la nipota
deve andare ad una città lontana per una visita medica. La nonna la deve
accompagnare e deve prendere il metrò senza sapere come fare.
Purtroppo la bimba ha un incidente non grave per colpa dell’incapacità
della nonna. Qui la Nonna a quale categoria de homo e usi e condiziones
può essere ricondotta? Non la si può ritenere responsabile perché non era
in grado di prevedere ed evitare l’evento. Una visione più soggettiva della
colpa racicata completamente nella colpevolezza (?) si modifica il
parametro facendo entrare in campo la persona nella sua individualità.
▪ Questa valutazione va utilizzata in situazioni specifiche considerare misure
soggettive
• Caso nella circolazione stradale ci sono situazioi in cui vengono in considerazione regole particolari per i
conducenti portatori di handicap, così come per i neo patentati, c’è comunque però un agente modello
che si staglia.
Nei reati di evento, occorre accertare anche il nesso di causalità e la possibilità di imputare l’evento al
soggetto che, con la sua condotta attiva od omissiva, violi una regola cautelare. Oltre alla condotta anche
l’evento deve essere colposo.
• Ai fini dell’imputazione per colpa non basta avere accertato il nesso eziologico tra la realizzazione di
una condotta e l’evento (causalità della condotta) occorre accertare un nesso ( richiesto dall’art 43)
tra colpa e evento (causalità della colpa). Questo rapporto tra colpa ed evento si può ricondurre a
due questioni
o Criterio dello scopo della regola cautelare
▪ Occorre che l’evento cagionato sia la concretizzazione del rischio che la regola
violata mirava a prevenire o ridurre.
o Criterio dell’evitabilità in concreto
▪ Il soggetto non risponde se anche rispettando la regola cautelare l’evento si
sarebbe verificato lo stesso
- SCHEMA RIASSUNTIVO
o Momento ex ante
o Criterio prevedibilità
o Figura, soggetto tipo, l’uomo medio calato nella categoria che ricopre al momento del fatto
o Conoscenze ontologiche e nomologiche vanno tenute in considerazione
o 2 criteri aggiuntivi scopo regola cautelare e comportamento alternativo lecito
o Accertamento personalizzato nei casi in cui venga in considerazione una misura soggettiva,
soggetto per cui va considerata la sua prevedibilità ed evitabilità
- FINE ACCERTAMENTO DELLA COLPA
2 casi
- 1°, rischio consentito, ribadisce l’ovvietà di un assunto. Ci sono situazioni/ambiti in cui nonostante
sia prevedibile il rischio si ritiene corretto correre quel rischio (formula 1/ moto gp). Attività lecita
con un limite di rischio consentito. Nonostante vi sia la prevedibilità di un esito dannoso sono
autorizzate.
o Il diritto che dialoga che tra scelte politiche ed etica considera lecita certe attività solo
laddove sia un rischio accettabile, nell’ipotesi in cui non si riesca a fronteggiare l’avvento di
rischi gravi bisogna modificare le regole di cautela, nel caso non si possa modificare queste
discipline devono essere ritenute illegittime. (poco importante) Non sorgono regole di
cautela tese ad annullare il rischio.
- 2°, principio di affidamento, (molto importante). Di regola non sorgono regole cautelare tese a
prevedere od evitare comportamenti illeciti di terzi, in linea con l’art 27.1 cost e 3.1 cost
o Il campo di applicazione principale del principio di affidamento è costituito da tutte le
attività che si svolgono secondo il metodo della divisione del lavoro, laddove l’assolvimento
dei compiti da parte di ognuno implichi il rispetto da parte sua di particolari doveri di
diligenza.
▪ Il principio di affidamento è il linea con la teoria generale dell’accertamento della
colpa in quanto si basa su prevedibilità ed evitabilità dell’evento e, a parte nei casi
in cui sia dovere specifico dell’agente avere particolare riguardo verso l’operato di
terzi, non sono prevedibili ed evitabili gli errori commessi da altre persone.
o Es: condotta della circolazione stradale, non sorgono regole cautelari a regolare ed evitare
comportamenti illeciti di terzi. Non sorgono regole tese ad evitare comportamenti illeciti di
altri. Al conducente che passa col verde non sorgono regole tese ad evitare che altri per
esempio passino col rosso
- Ci sono però delle eccezioni. Bisogna prendere in considerazione la condotta del terzo dolosa.
Eccezioni in capo a determinati soggetti, per esempio le forze dell’ordine e body-guard ecc. Per chi
avesse l’obbligo di evitare comportamenti dolosi di terzi questi sono imputabili per colpa qualora
questi eventi avvengano. Possono sorgere regole di cautela volte ad evitare eventi colposi di terzi.
o Eccezioni (colpa)
▪ Quando vi sono determinate posizioni di garanzia che il soggetto ha.
• Es: evitare comportamenti colposi di minori. Per esempio obbligo di evitare
che il minore beva o assuma medicinali per lui dannosi per i genitori.
Quando vi sono posizioni di garanzia sorgono regole per evitare
comportamenti colposi di terzi
• Questo vale anche per gli infermi di mente. Non si può far affidamento ai
soggetti infermi.
• Es: L’infermiere deve prevedere che l’infermo non sia vigile e per esempio
non spenga la sigaretta prima di andarsi a letto ( caso infermo fa questo e si
provoca delle lesioni gravi, il letto va a fuoco, l’infermiere è responsabile
per colpa)
• Punto delicato, situazione medico chirurgica . c’è una di tendenza che va a
formare equipe mediche. Il capo equipe ha anche l’obbligo di prevedere ed
evitare comportamenti colposi degli altri membri dell’equipe?
• Nell’attività medico chirurgica di equipe non deve sorgere un obbligo di
prevedere comportamenti colposi di altri sanitari però possono essere
presenti eccezioni
o Quando vi sono conoscenze superiori che riguardano altri membri
dell’equipe, es capo dell’equipe sa che un suo collega sia stato
abbandonato dalla moglie e sia in condizioni psicologiche
complesse, in questo caso il capo deve essere rimproverato per
non aver previsto ed evitato comportamenti colposi. Ad esempio il
soggetto lasciato dalla moglie che non dorme da giorni sbaglia a
fare l’anestesia e il paziente muore.
o 2 particolari forme di colpa in casi molto residuali, da utilizzare con
molta parsimonia. Riguardano il capo dell’equipe
▪ Culpa in eligendo, colpa nella scelta dei collaboratori,
quando c’è un intervento delicato il capo non deve
scegliere persone incompetenti, non può far si che ci siano
persone senza esperienza
▪ Culpa vigilando, nel vigilare dell’attività degli altri membri
deve essere configurata in situazioni limite. Ad es nella
attività medica attuale è molto tecnolocizzata, il capo
equipe deve anche avere un atteggiamento vigile sulla
manutenzione delle strumentazioni
Colpa incosciente, si rimprovera di non avere preveduto ed evitato l’evento. Si rimprovera un soggetto
perché l’evento era prevedibile secondo tutto detto precedentemente.
Colpa cosciente o con previsione dell’evento forma diversa, non si limita ad essere generata ed avere una
sua applicazione attraverso il criterio di prevedibilità e evitabilità. Qui c’è una previsione concreta, non una
generica prevedibilità. È ai confini con il dolo eventuale, forma di colpa che traccia il discrimine tra dolo e
colpa.
• Grado della colpa incide solo sulla gravità della pena[nell’attività medico chirurgica il concetto di colpa
grave può venire in considerazione anche per valutare l’esistenza]
• Come stabilire il grado? 2 indicatori. Un criterio di valutazione oggettivo e uno di valutazione
soggettiva
o Oggettivo: NON l’entità del danno in quanto questo individua già nel fatto tipico (stabilisce
di fronte a che reato ci si trova) IL grado di discostamento della condotta tenuta dalla
regola cautelare violata.
▪ Es di quanto supera il limite di velocità
o Soggettivo: Grado di prevedibilità→ quantum di prevedibilità
FINE COLPA
Dolo
Art 42.3 cp→ regola dell’imputazione dolosa per delitti
Come affermato anche nella parte sulla colpa la regola generale di imputazione per i delitti è il dolo, il dolo
è il criterio ordinario di imputazione per i delitti. Se la norma non indica l’elemento soggettivo richiesto
questa è punibile solo per dolo.
Nei casi in cui siano previsti anche l’elemento della colpa o preterintenzionale allora il primato del dolo si
concretizza nella maggiore entità della pena
è doloso, o secondo l'intenzione, quando l'evento dannoso o pericoloso, che è il risultato dell'azione
od omissione e da cui la legge fa dipendere l'esistenza del delitto, è dall'agente preveduto e voluto
come conseguenza della propria azione od omissione;
• il dolo è un elemento costitutivo del fatto tipico e la forma più grave di colpevolezza
• questa definizione dal punto di vista della struttura oggettiva sembra che il dolo eventuale e perfino il dolo
diretto siano contro l’intenzione dei compilatori del codice rocco
• inoltre la definizione codicistica, sempre dal punto di vista della struttura oggettiva, risulta incompleta in
quanto oggetto del dolo non può essere identificato esclusivamente con l’evento → si escluderebbero i reati
di mera condotta privi di un risultato esteriore riconoscibile.
o Corretta definizione di dolo: il dolo sussiste se vi è conoscenza e volontà nei riguardi di tutti gli
aspetti del fatto storico congruenti con le figure di reato descritte dalle norme di reato
▪ Il dolo è rappresentazione e volontà del fatto di reato.
• Nella definizione legislativa del dolo emerge che il dolo è composto da 3 elementi, 2 elementi
interiori, previsione o rappresentazione (elemento cognitivo) e la volontà ( elemento volitivo) e un
elemento oggettivo, l’oggetto del dolo, Ciò su cui la previsione e la volontà si riflettono
o La previsione o rappresentazione → elemento cognitivo
▪ Conoscenza dei fattori concomitanti alla condotta del soggetto agente, nonché la
previsione dei possibili esiti futuri laddove contemplati dalla fattispecie
incriminatrice
• Assume una connotazione particolare rispetto agli elementi normativi, la
cui comprensione richiede il rinvio ad una norma diversa da quella
incriminatrice, ad esempio nella fattispecie penale ci sono termini come
“altruità” della cosa o “pubblico ufficiale” . Qui occorre che il soggetto si
rappresenti la rilevanza delle situazioni di fatto che rivestono il carattere
normativo. Per esempio deve sapere che non distrugge una malacopia ma
un foglio importante con funzione probatoria.
▪ Questo apprezzamento deve corrispondere a quello di diritto ma calato nel
contesto socio culturale di riferimento, il ladro non deve sapere cosa vuol dire
altrità della cosa.
▪ La rappresentazione infine deve essere attuale, non può basarsi su una conoscenza
passata o potenziale.
o La volontà → elemento volitivo
▪ Presuppone quello intelettivo e costituisce la componente essenziale del dolo
• Secondo il principio di offensività la volontà si deve tradurre perlomeno in
un tentativo affinché possa essere considerata punibile. I semplici desideri
e le speranze non sono punibili e non integrano il dolo.
• Il dolo non coincide con il motivo o movente della condotta delittuosa la
quale può derivare da altri fattori come la pietà nei confronti della vittima
o L’oggetto del dolo → elementi essenziali del fatto tipico
▪ Tutti gli elementi , sia descrittivi che normativi, congruenti con il modello di reato,
vi sono ricompresi:
• Presupposti della condotta ( esistenza di un matrimonio nel reato di
bigamia)
• Condotta tipica:
o Se la fattispecie è a forma vincolata:oggetto di rappresentazione
deve essere il comportamento descritto dalla norma
o Se la fattispecie è a forma libera: oggetto del dolo sarà l’ultimo
evento necessario ad attivare il processo causale.
• Evento: risultato materiale della condotta.
▪ Secondo questa definizione normativa (vedi art 43) l’oggetto del dolo dovrebbe
essere esclusivamente l’evento, non è corretto. Ci sono tanti reati dolosi che non
sono di evento ma di mera condotta ad esempio omissione di soccorso. In generale
reati in cui non è contemplato un evento esterno alla condotta
▪ In cosa deve consistere l’oggetto del dolo? Deve consistere in tutti gli elementi
essenziali del fatto tipico
▪ Quali sono gli elementi essenziali?
• Evento, qualora questo sia previsto.
• La condotta, elementi antecedenti o concomitanti.
o Es delitto doloso di procurato aborto → elemento essenziale il
soggetto si deve rappresentare (deve essere a conoscenza di
elementi antecedenti) lo stato di gravidanza della propria
fidanzata.
• È elemento essenziale del fatto tipico anche il nesso di causalità?
• Il soggetto deve volere e rappresentarsi anche il nesso di causalità o no?
o Sì, si deve prefigurare i tratti essenziali del nesso di causalità,
nelle fattispecie a forma libera. Mentre in quelle a forma vincolata
dove le modalità di causazione dell’evento sono dettagliatamente
descritte il soggetto deve avere come oggetto del dolo tutto ad
esempio la diffusione di germi patogeni nel reato di epidemia (438
cp )
o Es: per capire quando vi è una rappresentazione e una volizione del
nesso di causalità
▪ Primo caso: in una città con un fiume due persone litigano,
caio sa che tizio non sa nuotare e quindi tizio butta giù dal
fiume caio rappresentandosi una morte per annegamento.
Il buttato muore però per una concussione alla testa.
Anche se il nesso di causalità non è esattamente quello
sperato c’è volizione e rappresentazione dell’evento e i
tratti essenziali del nesso di causalità
▪ Secondo caso: tizio e caio sono due spacciatori di una
banda rivale sotto il ponte di un fiume. E litigano molto
violentemente per il controllo di una zona di spaccio. Come
spesso accade vicino al fiume c’è un ramo il soggetto
prende il ramo e con grande forza e volontà omicida
colpisce in maniera grave e seria caio che però non muore.
Caio è solo tramortito. Tanto che dopo un po' di tempo
caio ferito in maniera non mortale prova a rialzarsi per
chiedere soccorso mentre si rialza scivola sul prato vicino al
fiume, cade nel fiume e muore annegato. C’è una
rappresentazione e una volizione dei tratti essenziali del
nesso di causalità oppure no?
• No il caso specifico è tentato omicidio doloso +
omicidio colposo per colpa incosciente, non
omicidio doloso consumato. In quanto si basa su
un diritto penale del fatto. Il nesso di causalità
rimane, non si interrompe, ma il reo non si era
rappresentato la morte per annegamento.
Le diverse tipologie del dolo variano a seconda della diversa intensità dei 3 elementi.
1. Dolo intenzionale
2. Dolo diretto
3. Dolo eventuale
• Dolo intenzionale: massima intensità dell’elemento volitivo. Tizio intende uccidere caio ha quella
diretta intenzione.
o Dolo intenzionale si configura anche dove l’elemento rappresentativo sia molto blando,
quindi quando l’autore consideri soltanto come possibile la realizzazione dell’evento
▪ Caso: un soggetto che è proprietario di casa, di un terreno molto vasto, e vede ai
margini della sua proprietà un soggetto della cosca rivale. Quel soggetto non è in
grado di essere definito uno in grado di padroneggiare le armi. C’è però un
atteggiamento talmente di odio rispetto questa persona che va a prendere
l’archibugio del nonno. Nella sua mente è legittimato. Il soggetto prende questo
archibugio e non sa se neanche e carico e funzionante, il soggetto non immagina
che sia probabile ma neppure da una quota di possibilità di prendere caio. C’è però
l’intenzione di colpire caio. Il proiettile raggiunge caio. In questo caso si configura il
dolo intenzionale perché è talmente pregnante l’elemento volitivo, surroga la
scarsa rappresentazione.
▪ Qui essendoci un dolo intenzionale è presente un elemento volitivo pieno
o Questo elemento rappresentativo anche se blando deve essere corrispondente ad una
possibilità che l’evento si realizzi.
o la decisione del reo non può essere originata da mere aspirazioni o semplici desideri, si
deve fondare sulla previsione dell’oggettiva idoneità della consorra effettuata a cagionare
l’evento.
▪ Caso: siamo in un quartiere di una metropoli italiano dove vivono molti soggetti
che hanno una cultura in cui credono al rito voodoo. In questo palazzo vivono due
coppie che credono al rito voodoo. Lui ha una relazione extraconiugale con la
moglie dell’altro soggetto che vive nello stesso pianerottolo di fronte a lui. La
moglie del soggetto che tradiva sospetta qualcosa e impone al marito di
interrompere questa relazione extra coniugale. L’altra non la prende per niente
bene. C’è un rapporto molto astioso tra le due mogli. L’amante abbandonata
decide di vendicarsi e costruisce un pupazzetto con le sembianze dell’amante che
l’aveva abbandonata e infila aghi in questo pupazzetto. Questo secondo lei doveva
cagionare la morte del suo ex amante. Con un chiodo e un martello pianta il
pupazzetto nella porta dell’ex amante il quale apre il portone e vede il bambolino
voodoo che lo raffigura e vede i suoi occhi il suo corpo trafitto da aghi. Viene
colpito da un infarto. Qui c’è un dolo perché l’amante aveva intenzione di uccidere.
Anche se effettivamente il soggetto è morto in quanto è cardiopatico. Lei non si
rappresenta la morte di lui come credente di rito voodoo e cardiopatico. Lei si
rappresenta la sua morte in seguito all’effetto del rito voodoo ma non per infarto
▪ Non si configura omicidio doloso consumato. Non risponde di omicidio colposo
perché non viola nessuna regola cautelare. Non risponde di nulla, la donna è
esente di qualsiasi conseguenza penale
▪ L’intenzione è netta di omicidio tramite rito voodoo ma capita tramite una
rappresentazione che non ha alla base un elemento oggettivo. Diversa è la
questione se l’amante era a conoscenza della cardiopatia del morto.
▪ Non si può condannare per la volontà → diritto penale del fatto
• Dolo diretto: il dolo diretto diversamente dal dolo intenzionale ha la massima espansione
dell’elemento rappresentativo in questo caso il reo non ha una volontà o non ha un elemento
volitivo molto solido. L’elemento rappresentativo ha però la sua massima intensità. Il reo si
prefigura la realizzazione dell’evento come altamente probabile anche se direttamente non lo
vuole
• Le conseguenze vengono accollate all’autore sono quelle “collaterali” o accessorie rispetto allo
scopo da lui perseguito
o Caso: soggetto che è un ricco proprietario di uno yacht e anche frenato nelle spese. Lui in
una visione narcisista ha fatto uno yacht costosissimo. Ad un certo punto c’è un tracollo
finanziario. Il soggetto vuole frodare l’assicurazione per cui lui pensa di fare esplodere lo
yacht. Per rendere più sicura la sua realizzazione del fatto criminoso non avverte i membri
dell’equipaggio che sono a bordo mentre lui è sceso. Lui da terra fa esplodere lo yacht e
due membri dell’equipaggio muoiono. Lui non ha intenzione e la volontà di uccidere i
membri dell’equipaggio però si rappresenta come altamente probabile che i membri
dell’equipaggio siano a bordo. Come giuristi c’è qui una volontà. Se si prefigura che i
membri dell’equipaggio siano a bordo c’è un dolo pieno perché c’è una rappresentazione
molto intensa della condotta che conduce alla morte dei membri dell’equipaggio
• Dolo eventuale forma più blanda del dolo, si colloca ai confini inferiori del dolo. Il prof alla fine
concluderà con la propria ricostruzione personale. Si inizia però con la tesi prevalente.
• importante definire il dolo eventuale per due motivi
o necessaria a tracciare il sottile confine con la colpa cosciente, che è quando l’evento, pur
non essendo voluto, è tuttavia previsto dal soggetto agente. Avere una definizione di dolo
eventuale fondamentale per un chiaro inquadramento del fatto
o in particolare nei casi in cui il delitto è disciplinato solo nella parte dolosa e non è presente
la fattispecie colposa
o Tesi dominante, fino a poco tempo fa. Tesi dell’accettazione del rischio dolo eventuale e
colpa cosciente hanno in comune l’elemento cognitivo. In entrambe le figure c’è una
rappresentazione della realizzazione del fatto come probabile. In entrambe le forme il
soggetto si prefigura la realizzazione del fatto tipico come probabile. Cosa differenzia colpa
cosciente e dolo eventuale?
o Nella colpa cosciente il soggetto prevede l’evento ma agisce con la fiducia che l’evento non
si verifichi, viceversa nel dolo eventuale l’evento tipico è probabile e preveduto e il
soggetto ne accetta il rischio. Accettazione del rischio è una teoria fragile, non
scientificamente solida per due motivi:
▪ Come si stabilisce se si è in presenza di una fiducia o di una mera speranza che
l’evento non si verifichi. nessuno afferma la linea di demarcazione tra fiducia e
speranza. Non si capisce come distinguere la speranza e la fiducia.
▪ È fragile anche perché l’accettazione del rischio è vaga e caratterizza anche forme
di colpa cosciente. Non sarebbe selettiva e in grado di identificare con chiarezza
o Compito della giurisprudenza e della scienza penale capire se questa tesi regge ancora. La
distinzione tra colpa cosciente e dolo eventuale ha conseguenze drastiche rispetto al piano
applicativo per 3 ordini di motivi.
▪ Prima chiara differenza è sul piano della pena. Il delitto doloso è sanzionato in
maniera molto più severa.
▪ Secondo. Mentre il dolo vale per tutti i delitti. La colpa va sanzionata solo se
espressamente prevista. Questa differenza sotto questa prospettiva va a formare
l’esistenza stessa del reato. Ad esempio diffamazione è sanzionabile solo per dolo.
▪ Terzo. Il tentativo che è previsto solo nei reati dolosi. Se si configura un dolo
eventuale si può ipotizzare una responsabilità per tentativo. La colpa cosciente non
è mai configurabile per tentativo. → assenza responsabilità penale
o Perché questa tesi nonostante sia fragile e con conseguenze pesanti ha avuto successo?
Perché questa forma dell’accettazione del rischio consentiva ai giudici di applicare il dolo
eventuale quando l’attività di base è delittuosa, mentre nelle attività originalmente lecite
si applicava la colpa cosciente
o Di fronte a questa allocazione, bipartizione della responsabilità, su questo binario così poco
solido sul piano scientifico questa tesi entra in crisi quando la distinzione tra dolo eventuale
e colpa cosciente non è più distribuibile su due attività una delittuosa e una consentita.
Perché emergono attività ambigue in cui non si può dire che siano originalmente lecite o
delittuose. Tema del contagio sessuale dal virus HIV. Soggetto che sa di essere infetto fa un
rapporto sessuale non protetto senza informare il partner della sua malattia. La prima
sentenza afferma un dolo eventuale (lesioni personali), il soggetto ha accettato il rischio.
Subito si apre un dibattito molto acceso con toni aspri. Parte della dottrina concorda con la
sentenza altri si chiedono perché si applica qui il dolo eventuale e non al soggetto che passa
un semaforo rosso. Posto che il rischio di contagio è piuttosto basso in un unico rapporto
sessuale. La probabilità di fare un evento dannoso è molto più alta in una scorretta
circolazione stradale. La tesi dell’accettazione del rischio e fiducia che l’evento non si
verifichi dall’altro dimostra la sua fragilità ed entra in crisi. Ci sono due reazioni:
▪ Riesumare vecchie tesi considerate superate.
▪ Tesi del prof, elaborare una nuova tesi
o La prima reazione è quella riesumare vecchie tesi. Rievoca la teoria dell’approvazione
interiore/consenso interiore alla verificazione dell’evento.
▪ Il dolo eventuale si differenzia dalla colpa cosciente perché il soggetto oltre a
rappresentarsi l’evento come probabile nel dolo eventuale il soggetto acconsente,
approva interiormente, aderisce alla prospettiva della verificazione dell’evento.
L’elemento volitivo non sarebbe più la blanda dell’accettazione del rischio, ma
sarebbe quella dell’adesione interiore al verificarsi dell’evento. Tesi non
convincente per 2 motivi.
• Come si fa a provare in sede processuale questa adesione interiore? Non si
possiede uno strumento per indagare la psiche del soggetto. (questa critica
porta all’abbandono di questa teoria). Se tutto si basa sull’approvazione
interiore questa critica e fondamentale
o C’è una sentenza della corte di cassazione tedesca che afferma che
sia possibile provare l’approvazione anteriore.
o Caso: tizio sieropositivo il quale è un soggetto infetto da virus HIV,
viene abbandonato dal proprio compagno perché lui sa di essere
infetto, il compagno sano lo abbandona. Questa crisi esistenziale
che lo accompagna alla malattia lo conduce ad avere un
comportamento sbagliato, va in un cinema a luci rosse e li ha
rapporti occasionali con più persone, non con l’intenzione di
infettare. Lui immagina essendo infetto di non potere soddisfare la
propria libido va in questo cinema porno e ha più rapporti non
protetti. Queste persone con cui caio ha avuto rapporti sessuali
non protetti lo denunciano. Dato che non ci sono contagiati, lui
verrà condannato per tentate lesioni personali applicando la teoria
dell’approvazione interiore. La corte federale tedesca ritiene che ci
sia questa prova, due criteri.
▪ La polizia quando interroga il giovane, questo si mette a
piangere e dice che la sua condotta di quella sera non ha
scuse, io pensando di essere in una solitudine estrema
volevo soddisfare la mia libido
▪ Nella sentenza di primo e secondo grado il medico
personale dell’infetto va a testimoniare e dice di fronte ai
giudici che aveva informato caio delle modalità di contagio
e della presenza della malattia.
• Il giudice ritiene che sia provata l’adesione
interiore in base a questi due criteri
• In realtà il pianto è una manifestazione del
rimorso. Il dolo deve sussistere al momento del
fatto, quello susseguente o anteriore non ha
nessuna rilevanza, la volontà deve sussistere al
momento del fatto
• L’informazione del medico, i giudici fanno una
forzatura. È solo una prova dell’elemento
rappresentativo, non della sua approvazione
interiore
o L’esito non cambia l’elemento volitivo.
• Non ci soddisfa questa teoria, abbandonata per
questa critica molto valida. L’impossibilità di
provare questa adesione interiore
• Critica recessiva rispetto alla prima, non importante. Questa tesi porterebbe ad
escludere il dolo eventuale in situazione in cui deve invece essere affermato. Caso
scommessa dell’ubriaco → un ubriaco scommette di riuscire a sparando a colpire
la mela tenuta in mano dal nipote e fallisce, secondo questa teoria non c’è alcuna
approvazione interiore quindi il soggetto non sarebbe da ritenere responsabile
o Teorie nuove sul punto. (sostituzione teoria dell’accettazione del rischio)
▪ Teoria del prof. Si parte sull’assunto che si deve ricostruire il dolo eventuale non su
due gradini: l’elemento rappresentativo e volitivo, ma su tre gradini
• Il primo gradino, di natura oggettiva, sarebbe la tipologia del rischio che il
soggetto decide di assumere. Deve essere il piedistallo del dolo eventuale,
esiste un rischio tipico del dolo eventuale ma non della colpa cosciente
definito rischio doloso. ( rischio non consentito doloso)
o Il rischio doloso, formula : “ un rischio non consentito la cui
assunzione non può neppure essere presa seriamente in
considerazione dall’uomo medio usi ed conditiones, dall’agente
modello, agente tipo ( il baricentro della figura della colpa) del
soggetto in carne ed ossa”
o In una cittadina di provincia all’interno di un circolo sono presenti
un dottore e un avvocato. L’avvocato parlando con il medico
afferma che è allergico ai normali preparati dell’anestesia. C’è il
rischio che l’avvocato abbia un rischio di morire per l’anestesia.
Dopo tre mesi l’avvocato si rivolge all’amico medico per un
intervento non urgente che richiede anestesia, rivolgendosi
all’amico medico. Il medico corre il rischio e comunque vuole fare
l’anestesia. Questo è un rischio che non può neppure essere preso
in considerazione dall’agente tipo. Tutti i medici dovrebbero
rivolgersi ad un ospedale più fornito. Se invece il medico decide di
correre questo rischio si spoglia dall’essere soggetto a colpa ma
entra a far parte della categoria di agente doloso. Nessun agente
tipo ricorerebbe a questo rischio quindi esce dall’ambito colposo.
o Un rischio che non può neppure preso in considerazione
dall’agente tipo. Ma l’individuazione del rischio non consentito
doloso è una condizione necessaria ma non sufficiente per
l’applicazione del dolo eventuale
• Occorrono: Rappresentazione e volontà del soggetto agente.
• Elemento rappresentativo
o Il soggetto deve prefigurarsi la realizzazione del fatto come
probabile
• Elemento volitivo
o Accettazione dell’evento/fatto, non soltanto del rischio.
▪ Applicazione della teoria alla condotta sessuale pericolosa, 2 casi
• Primo è il caso precedente, soggetto siero positivo che ha rapporti sessuali
nel cinema a luci rosse
o Prescindendo dal fatto che il contagio ci sia verificato o meno,
stiamo sulla linea di confine tra dolo e colpa.
o Applicando la tesi del prof in questo caso c’è una responsabilità
penale se si verifica il contagio, ma è un rischio la cui assunzione
possa essere presa in considerazione
• Caso Lucini Corbani. Lucini sa di essere infetto e non comunica mai il suo
stato di siero positività alla moglie. Non usa il preservativo perché la moglie
vuole avere figli. Lucini non ha il coraggio di comunicare alla moglie di aver
contratto il virus. Lui sta bene ma la moglie si infetta e morirà
o In questo caso il rischio non può neppure essere preso in
considerazione dell’agente medio
o In primo grado si condanna l’uomo applicando la tesi affermando
che è un rischio non può neanche essere preso in considerazione
dall’agente medio. Condannando il soggetto per omicidio con dolo
eventuale
o In secondo grado capovolse il risultato arrivando a dire che il
soggetto è rimproverabile solo per omicidio colposo con previsione
dell’evento in quanto ha agito con la fiducia che l’evento non si
verificasse. Si è notato che l’uomo ha tenuto un atteggiamento
superficiale anche con non credenza nei confronti dei medici.
• Di fronte al primo caso, si è di fronte ad un comportamento che il siero
positivo modello non deve tenere, ma si è di fronte un rischio che l’uomo
medio può tenere.
• Nel secondo caso si è difronte ad un rischio che non può neppure essere in
considerazione da un compagno che ha rapporti continuativi nel tempo.
o Altri casi riguardanti la teoria del prof: Mancata emotrasfusione dei testimoni di geova e
attività ludico criminali
o Emotrasfusione mancata dei testimoni di geova nei confronti della figlia minore.
▪ In sardegna genitori i quali hanno una malattia malata che deve essere sottoposta
ad emotrasfusione per sopravvivenza. I genitori non occultano la bambina ma non
la portano all’ospedale. Per mancato dialogo tra ospedale e polizia la bambina non
viene prelevata
▪ La terapia avrebbe avuto un importante percentuale di effetto salvifico ma non
certa al 100%
▪ I genitori pongono in essere terapie alternative ma non altrettanto efficaci
▪ La bambina muore
• Primo grado omicidio doloso
• Secondo colpa cosciente, fiducia che l’evento non si verifichi
• … ci sono 5 sentenze dimostrazione della fragilità della debolezza della tesi
dell’accettazione del rischio, si rimbalza tra colpa cosciente e dolo
eventuale
▪ Applicazione della teoria del prof:
• Siamo di fronte ad un omicidio colposo con previsione dell’evento. Siamo
di fronte ad una certa responsabilità penale.
• Rischio che deve essere preso in considerazione ma che può essere
considerato accettabile nel gruppo di appartenenza
o Attività ludico criminali
▪ Lancio di massi da cavalcavia in autostrada da parte di un gruppo di ragazzi. Ci sono
feriti. Non c’è dolo intenzionale…
▪ Caso di gettare la pietra e vedere l’effetto che fa, non c’è l’intento di uccidere
▪ La strada era affollata. Il rischio la cui assunzione non può neppure essere preso in
considerazione da un 18enne
Altre forme del dolo
differenza tra dolo generico e dolo specifico
• Dolo generico, nozione tipica di dolo: rappresentazione e volontà del fatto di reato
• Dolo specifico: è uno scopo, una finalità particolare, prevista espressamente dalla norma, va oltre la
condotta materiale e quindi ulteriore rispetto agli elementi del fatto tipico.
o Il fine che il soggetto ha deve essere presente, ma non è indispensabile che questa finalità
si realizzi affinché il delitto si integri
o Es: furto art 624 cp Chiunque s'impossessa della cosa
mobile altrui(1), sottraendola(2) a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé
o per altri(3), è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa
da euro 154 a euro 516
o Perché si realizzi un furto deve esserci la finalità del guadagno ma non è detto che questo si
realizzi
• Funzione dolo specifico:
o Restringere l’ambito di punibilità → come nel caso del furto
o In altri casi ha la funzione di estendere la tutela penale, nel senso che senza di esso il fatto
risulterebbe lecito. Es: 416 cp → associazione a delinquere.
o Differenziare tra loro, diversificandone anche il regime sanzionatorio, fatti tra loro pari a
livello di offensività sul piano oggettivo e di per sé meritevoli di pena → es sequestro di
persona (605) vs sequestro di persona a scopo di terrorismo o eversione (289-bis)
o Due modi diversi in cui il dolo si atteggia, non due tipologie di dolo diverse.
o Il dolo di danno richiede che il soggetto si rappresenti e volga il danno, ha voluto la lesione
del bene.
o Il soggetto nel dolo di pericolo si rappresenta e vuole soltanto esporre a pericolo il bene
tutelato.
• Il dolo antecedente e il dolo susseguente non hanno cittadinanza nel nostro ordinamento giuridico.
Il dolo deve essere provato al momento del fatto. Che ci sia una rappresentazione e una volontà
susseguente o antecedente non ha rilevanza. L’infermiera che per sbaglio inietta una dose letale di
un farmaco non può essere ritenuta responsabile se successivamente afferma la volontà di
uccidere, se provato il fatto che fosse un incidente.
• Il giudizio sull’intensità del dolo dipende dalla pregnanza della componente volitiva e cognitiva
o Sul piano intellettivo è maggiore nel dolo diretto. Dove il soggetto si rappresenta in termini
di certezza tutti i fatti attinenti al reato.
o In relazione all’elemento volitivo la forma più intensa si ravvisa nella forma del dolo
intenzionale e in quella di dolo di proposito, dove è decisivo il processo di deliberazione.
Dolo generico e dolo specifico
Dolo di danno e dolo di percolo, forme che mutano perché accedono a due tipologie di reato differenti
Corretto sanzionare il dolo di proposito ove perdura l’elemento volitivo in tutto l’arco temporale
Fine dolo
Preterintenzione
Art 42 e 43 cp.
Art 42 Nessuno può essere punito per un'azione od omissione preveduta dalla legge
come reato, se non l'ha commessa con coscienza e volontà(1).
Nessuno può essere punito per un fatto preveduto dalla legge come delitto, se non l'ha
commesso con dolo, salvo i casi di delitto preterintenzionale o colposo espressamente
preveduti dalla legge(2).
La legge determina i casi nei quali l'evento è posto altrimenti a carico dell'agente, come
conseguenza della sua azione od omissione(3).
Nelle contravvenzioni ciascuno risponde della propria azione od omissione cosciente e
volontaria, sia essa dolosa o colposa(4).
Il codice afferma 4 modalità d’imputazione per un fatto al suo autore. dolo, colpo, delitto
preterintenzionale e responsabilità oggettiva che sono assorbiti tradizionalmente in un unico paradigma.
Non in linea con il dettato dalla legge e con la costituzione
• la volontà di un delitto di intensità minore. Il reato meno grave deve essere voluto. Es
nell’omicidio preperintenzionale il soggetto deve volere le lesioni o le percosse.
• L’evento più grave che si verifica deve necessariamente non essere voluto nemmeno a titolo di
dolo eventuale. Il delitto doloso meno grave ad es sono le lesioni o le percosse. L’evento più grave
che il soggetto deve necessariamente non volere è la morte
• 3: la pena prevista per il delitto preterintenzionale deve essere superiore alla sommatoria della
pena per il delitto doloso di base e quella prevista per il delitto avvenuto a titolo di colpa.
o Pena per delitto (omicidio) preterintenzionale > pena reato doloso voluto (percosse) + pena
reato avvenuto colposo (omicidio colposo)
Problema chiave: il delitto preterintenzionale è questa sua composizione strutturale, vale a dire delitto
doloso di base, evento più grave necessariamente non voluto e la pena particolarmente alta. Lesioni dolose
+ omicidio colposo sarebbe 6 anni. La pena per il delitto preterintenzionale arriva da 10 fino a 18 anni.
Qual è il collegamento che deve sussistere tra delitto doloso di base e evento più grave? 3 tesi
Si dicono reati aggravati dall’evento i reati per i quali è prevista una sanzione più aspra allorchè si verifichi
un evento ulteriore rispetto a quello che, già di per se, costituisce reato. Ci sono tre tipologie
La prima categoria sono reati aggravati dall’evento quelli in cui l’evento più grave è necessariamente non
voluti dall’autore
o Seconda categoria, indifferente se l’evento più grave sia voluto o meno dall’autore del fatto
▪ Elenco di norme, quali possono essere ricondotte alla prima fattispecie e di
conseguenza alla preterinterazione?
• Maltrattamenti familiari → si
• Reato di calugna 368 → NO
Responsabilità oggettiva
Abbiamo trattato del dolo della colpa e della preterintenzione. Ora si prende in considerazione la
responsabilità oggettiva che è definita nell’art 42 cp.
• Definizione in negativo della responsabilità oggettiva fornita dal 3° comma. Altrimenti significa
senza dolo e senza colpa
• Significa che la responsabilità oggettiva è fondata sulla mera esistenza del nesso di causalità,
siccome non abbiamo altri comportamenti psicologici oltre dolo e colpa
• Si è sempre detto che la responsabilità oggettiva è un eccezione al principio di colpevolezza. Posto
che la responsabilità oggettiva è presente, ci sono dei casi.
o Queste eccezioni sono giustificabili? 2 ipotesi.
o Principio del versari
▪ Chi fa ingresso in una situazione illecita è tenuto a rispondere a cio che avviene per
caso.
▪ Questa giustificazione non può essere accolta. Sarebbe un diritto penale
vendicativo
o Deterrenza. La responsabilità oggettiva non ha un bel volto, un volto che non riteniamo in
linea con il diritto penale cost. ma riconosciamo che possa avere una efficacia di
deterrenza. Un efficacia deterrente rispetto alla commissione di reati. È accettabile?
▪ È vero che le ipotesi di responsabilità oggettiva possono avere effetti di deterrenza
reale o non si hanno riscontri empirici?
• Mancano indagini empiriche ed è difficile anche farle. Ma il prof non crede
che per esempio i giovani ultras che menano qualcuno stiano a pensare alla
responsabilità oggettiva. Ma non è da escludere che in alcuni reati sia
penetrato nel senso comune che alcune situazioni possono, se concepite
come respo ogg., dissuadere. Ad esempio la rissa che in alcuni casi può
essere ricondotto al mero nesso di causalità . in alcune ipotesi potrebbe
avere un effetto deterrente. Ma in pochi casi
▪ Risulta decisiva questa critica a questo tentativo di integrare la respo gg. Se anche
fossero vere alcune funzioni deterrenti della responsabilità oggettiva, queste
istanze preventive non potrebbero comunque prevalere rispetto al principio di
colpevolezza.
• È contraria al principio di colpevolezza. Una violazione che non può essere giustificata, le ipotesi di
responsabilità oggettiva sono una deviazione del principio di olpevolezza
• La responsabilità oggettiva viola il primo comma dell’art 27 cost dove afferma la personalità della
responsabilità penale. È in contrasto anche con il combinato del 27.1 e 27.3 cost. (funzione
rieducativa della pena) su questo concordano dottrina e giurisprudenza
o L’art 27.1 cost “la responsabilità penale è personale” deve essere interepretato come una
consacrazione del principio nullum crimen, nulla poena sine culpa, quindi un affermazione
del valore personalistico del principio di colpevolezza nel significato i “ commissione del
fatto per almeno colpa incosciente” con il conseguente divieto di qualsivoglia forma di
responsabilità oggettiva.
o 27.3 cost che indica la finalità rieducativa della pena ribadisce il concetto in quanto risulta
difficile quantomeno pensare di risocializzare un soggetto nelle ipotesi in cui la pena non
sia fondata su una responsabilità quanto meno colposa
• Sentenza molto importante sull’affermazione del principio di colpevolezza è la sentenza 364-1988
della corte costituzionale. Qui la suprema corte infrange il dogma dell’irrilevanza assoluta della
responsabilità penale(art 5 cp) introducendo all’interno dell’accertamento della colpevolezza il
fatto che il soggetto non può essere ritenuto colpevole qualora la sua ignoranza della legge fosse
invevitabile [ collegati con colpevolezza e art 5 parlando di quando questo è vero]. La motivazione
della corte si incentra sul collegamento tra principio di legalità e colpevolezza affermando che
l’ordinamento deve assicurare al privato la certezza di libere scelte d’azione. Comunque la corte
costituzionale afferma sì l’importanza del principio di colpevolezza ma non riscontra nell’art 27 un tassativo
divieto rispetto alla responsabilità oggettiva, in quanto la responsabilità oggettiva contrasta con l’art 27 solo
ove questa sia incentrata solo sugli elementi principali della fattispecie. Successivamente nella sentenza
1085/1988 ha esteso il divieto di responsabilità oggettiva dagli elementi fondanti rispetto all’offesa
a anche a quelli significativi rispetto alla pena in grado cioè di influenzare la misura della sanzione (
es aventi più gravi rispetto a quelli voluti dal soggetto agente)
• Sarebbe possibile interpretare in maniera correttiva le ipotesi di responsabilità oggettiva
interepretandole in linea con la costituzione e integrando la colpa? Credo di sì guarda il libro
o Elencazione forme:
o Responsabilità oggettiva in senso stretto
o Aberratio delicti mono lesiva e pluri lesiva art 83, commi 1 e 2
o Aberratio ictus plurilesiva (non merita trattazione ad hoc) 82 comma 2
o L’art 116 cp reato di verso voluto da taluno dei concorrenti
o Art 117 cp concorso di persone nel reato proprio
o Categoria di condizione obbiettive di punibilità art 44 dette intrinsiche
o Responsabilità oggettiva in senso ampio ubriachezza volontaria o colposa, ab
Domanda frequente
Esempio dei teppisti vogliono danneggiare un veicolo, e verificano che non ci sia nessuno all’interno. Uno
tira un sasso contro la macchina e per errore colpisce un passante
Responsabilità oggettiva che si sanziona a titolo di colpa senza però richiedere l’accertamento della colpa,
perché se lo si richiedesse questa norma perderebbe senso di esistere, in quanto verrebe ad essere
inglobato dall’art 43 che regola il delitto colposo
Il giurista non può anche con intento lodevole arrogarsi il compito di riscrivere una norma
Aberratio ictus
Tizio con un arma da fuoco intende uccidere caio e per un errore dei mezzi di esecuzione del reato colpisce
anche sempronio. → chiaro esempio di responsabilità oggettiva
Tizio con un arma da fuoco intende uccidere caio e per un errore dei mezzi di esecuzione del reato colpisce
invece sempronio.
Error in persona:
Tizio con un arma da fuoco intende uccidere caio supponendo che caio sia l’amante della propria
compagna, caio non è l’amante è sempronio. Ma tizio ammazza caio
Non c’è errore, uccide caio come aveva voluto ma lui non è l’amante
• Il fatto è già tipico antigiuridico e colpevole, tuttavia per punirlo si richiede una condizione
ulteriore, che problemi ci sono
o Se la condizione obbiettiva di punibilità ha a che fare con il bene giuridico offeso, c’è un
probelma, in questo caso dovrebbe essere oggetto di dolo e di colpo invece rileva
oggettivamente
o Se invece è un interesse del tutto esterno non ci sono problemi di discrasia sulla
colpevolezza.
o Come facciamo a capire quelle che ci danno problemi, che vengono punite oggettivamente
ma dovrebbero far parte del nucleo doloso e colposo
o 2 condizioni obbiettive di punibilità intrinsiche ed estrinsiche
▪ 1° caso il reato di infedeltà in affari di stato art 264 cp
▪ Condizioni intrinseche consistono in un accadimento offensivo dell’interesse
tutelato, che approfondisce o rende attuale la lesione insita nel fatto di base
• Es: art 571 cp, comma 1. Che punisce l’abuso di mezzi di correzione se dal
fatto deriva il pericolo di una malattia nel corpo o nella mente
• Chiunque, incaricato dal Governo italiano di trattare all'estero affari
di Stato(1) [268], si rende infedele al mandato(2) è punito, se dal fatto
possa derivare nocumento all'interesse nazionale(3), con la reclusione
non inferiore a cinque anni.
• La condizione obbiettiva è se dal fatto può risultare nocumento per lo
stato. Condizioni intrinseca
• Questa categoria ( quelle delle condizioni intrinsiche) è in conflitto
con il principio della responsabilità penale
▪ 2° caso essere colti in fragrante, estrinsica
▪ Condizioni estrinseche consistono in accadimenti che non contribuiscono a
descrivere l’offesa del bene giuridico tutelato, in quanto sono collocate dal
legislatore all’esterno di un fatto illecito già riconoscibile come tale
• Oppure avere commesso reato nello stato italiano
▪ Le condizioni
• Le condizioni obbiettive sono oggetto di dolo se sono parte dell’offesa, se no sono responsabilità
oggettiva.
• Chiunque, in modo che ne derivi pubblico scandalo(1), commette incesto con un discendente
o un ascendente [75], o con un affine in linea retta [78], ovvero con una sorella o un fratello,
è punito con la reclusione da uno a cinque anni.
• La pena è della reclusione da due a otto anni nel caso di relazione incestuosa(2).
• Nei casi preveduti dalle disposizioni precedenti, se l'incesto è commesso da persona maggiore
di età [2], con persona minore degli anni diciotto(3), la pena è aumentata [64] per la persona
maggiorenne.
La condizione obbiettiva di punibilità è: se ne deriva pubblico scandalo. Il codice penale autoriatario del
1930 punisce solo se ne deriva pubblico scandalo
Le condizione obbiettive di punibilità si intrecciano con la responsabilità oggettiva quando sono intrinsiche.
Di conseguenza la distinzione tra condizione intrinseche ed estrinseche deve essere superata, anche in linea
alle indicazioni della giurisprudenza constituzionale della sentenza 1085/1988 che afferma che le condizioni
intrinseche rientrano tra gli elementi significativi della fattispecie e quindi devono essere oggetto di
valutazione autonoma e non possono essere estranei ai criteri di valutazione soggettiva in quanto ciò
risulterebbe incopatibile ad una piena attuazione del principio di colpevolezza.
Quindi bisogna considerare condizioni oggettive di punibiità solo le condizioni estrinseche come la
flagranza, mentre gli accadimenti offensivi del bene tutelato devono essere oggetto di accertamento di
dolo o colpa.
• Alcune tendenze giurisprudenziali a non accertare alcune componenti del dolo e della colpa
o Specialmente per quanto riguarda l’accertamento del dolo eventuale, in quanto ci si basa
solamente sul criterio dell’accettazione del rischio di qualsivoglia evento lesivo
Prendere apuunti attenti dal libro sull’interruzzione della gravidanza e l’obbiezione di coscienza.
Legge che disciplina all’interno del corpo della donna prima del parto. Nel momento in cui un soggetto
nasce o sta per nascere la tutela assoluta.
Quando il neonato è al momento del parto non è consentito alcun bilanciamento, il neonato non vale meno
rispetto alla persona nata.
C’è il turbamento emotivo innescato da condizioni di abbandono morale o materiale, non è un problema
di imputabilità (credo si tratti della norma che può ridurre la pena dell’infanticidio da parte della madre).
Chiede diversità tra azione ed omissione, nei diritti contro la vita, come la donna che non presta le cure al
neonato.
Omicidio del conscienziente, non c’è disciplina sull’eutanasia. Non è stato disciplinato per l’eutanasia
pietosa. La fattispecie viene pensata nel 30 per dei motivi non particolarmente attuali o lodevoli. Lascia
aperto il dibattito sull’eutanasia.
Tentativo
Art 56
[…]
Idoneità degli atti, richiesto sempre un termine di riferimento, nell’ambito del tentativo bisogna valutare
l’idoneità degli atti rispetto ad un delitto consumato ( non si parla di tentativo nei confronti delle
contravvenzion-i)
Giudizio ex ante, si colloca idealmente nel momento in cui il soggetto ha agito, si misura la potenzialità
lesiva dell’atto nel momento della condotta
Giudizio deve essere anche in concreto, percepibile da un uomo medio calato nella situazione concreta, si
fa riferimento alle circostanze percepibile da un uomo di normale intelligenza calato nello stesso momento
Devono essere prese in considerazione anche le eventuali conoscienze superiori per esempio la conoscenza
dell’emofilia da parte del soggetto concreto.
In ogni caso sui riscontri fattuali concreti ci si deve chiedere se la consumazione del reato sia un risultato
probabile della condotta stessa. Il giudizio deve essere anche di prognosi postuma
• Sebbene sia postuma è scorretto dire che il giusizio di idoneità viene efetuato ex post, altrimenti
non si avrebbe mai un tentativo. Il giudizio di valutazione è in prospettiva eex ante, n concreto di
porgosi prossima
o Es tizio è un cecchino che utilizza un fucile che funziona sempre. Tizio mira tuttavia il fucile
si inceppa e caio rimane illeso. In questo esepio gli atti risultano idonei a risultare l’evento
morte in una prospettiva ex ante. Se si valuterebbe in una prospettiva ex post
l’inceppamento andrebbe preso in considerazione e l’atto di tizio diventerrebe inidoneo
• Capire se il giudizio di prognosi prossiam deve essere a base parziale o totale
o Deve essere parziale, deve prendere in considerazione solo le conoscienze conoscibili. Se il
soggettto agente spara verso una parte vitale del soggetto passivo ma esso ha un giubotto
anti proiettile. La presenza del giubotto non influisce sul giudizio prognostico.
Terzo requisito del tentativo l’univocità dei dati, la sola idoneità non è sufficiente, si potrebbero punire degli
atti remoti
• Serve per valutare il momento iniziale della rilevanza penale degli atti.
• Fa riferimento alla direzione finalistica della condotta, corrispondenza tra il significato esteriore degli
atti e l’offesa tipica della legge .
[…]
Art 110 estensione punibilità area rilevanza penale, consente di punire comportamenti che presi
singolarmente non integrerebbero il fatto tipico.
[…]
Il problema riguarda il contributo rilevante, comprendere la soglia minima di rilevanza a titolo di concorso.
Riguarda i casi in cui i comportamenti non integri di per se una fattispecie soggettiva.
Ci sono dei casi in cui è complesso identificare la soglia minima di contributo necessario.
Nuova sezione
Riferimento art 116 comma 1 → viene in considerazione anche nell’ambito del concorso di persone
Art 117 mutamento del titolo del reato per taluno dei concorrenti
• Fa riferimento al mutamento del titolo del reato per taluno dei concorrenti
• Riporta l’articolo
• Un soggetto che ralizza un certo fatto può essere chiamato a rispondere di un reato più che un
altro in base ad altri fattori, come la posizione giuridica che ricopre o il suo rapporto con l’offeso
o Es reato di peculato art 314 e differenza con appropriazione indebita
o Colui che riveste una particolare qualifica soggettiva è detto intraneus
o […]
o Problemi con il principio di colpevolezza
▪ Niente non riesci a seguire quando è la tutor a spiegare madonna troia
o La giurisprudenza in riferimento all’art 117 nel 2019 la cassazione ha imposto il requisito
della prevedibilità estendendo cio che è previsto per l’art 116 all’art 117