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La definizione del concetto di RAZIONALITÀ (strumentale) è “una scelta può aspettative preconcette, garantendo anche la rappresentatività dei partecipanti.

essere definita razionale in funzione ai mezzi necessari per realizzare dei fini o La consapevolezza di questi bias è fondamentale per assicurare la validità e
preferenze” o in breve “Una scelta è razionale in funzione dei mezzi necessari l'affidabilità dei risultati scientifici.
per realizzare determinati fini”.
Nel contesto economico la razionalità assume che gli agenti economici usino le
informazioni disponibili con coerenza, in modo da operare la scelta ottimale. Le teorie di Damasio derivano dal connessionismo di Hebb che a sua volta
Il punto di partenza è capire quali siano questi fini e come derivano dalle dimostrò che il funzionamento del cervello potesse essere studiato analizzando
decisioni. Le preferenze sono definite come SCELTE IPOTETICHE tra una le connessioni tra neuroni. Il connessionismo spiega il funzionamento di
coppia di oggetti generici o beni, ogni agente economico è in grado sia di sistemi complessi che avvengono nel cervello e che sono il risultato della
esprimere le sue PREFERENZE RIVELATE (preferenze dell’agente sono connessione tra le singole unità che lo compongono (reti neurali, neuroni,
esattamente quelle che manifesta) o indifferenze. dendriti input, assone output) e dalla combinazione delle sue parti componenti.
Teoria delle condizioni di rischio prevede l’utilizzo di assiomi (Neumann e Il cervello elabora le informazioni con il fine di produrre percezioni, credenze e
Morgenstern) Le preferenze devono soddisfare gli assiomi (la loro funzione è decisioni utilizzando una rete costituita dal sis nervoso. Il cervello di qui non
quella di imporre alcune restrizioni o regole /requisiti di coerenza logica). Gli viene più visto come un stimolo-reazione. è formato da due emisferi (sx
assiomi sono principalmente tre: analitico dx olistico e ogni emisfero presenta 4 lobi) ogni singolo compito
ORDINAMENTO: le preferenze devono essere asimmetriche e transitive, svolto dal cervello prevede l’attenzione contemporanea di aree poste in lobi
assicura che l’agente abbia preferenze correnti. (la transitività è la caratteristica diversi. La neuroeconomia studia i meccanismi neuronali che si attivano
più importante). In breve, l'assioma di transitività assicura che le preferenze quando prendiamo decisioni di tipo economico -- Nei processi decisionali
siano ordinate in modo coerente, il che è un prerequisito per l'applicazione hanno un ruolo fondamentale due regioni del cervello: il nucleus accumbens da
della teoria della scelta razionale e per la costruzione di una funzione di utilità un lato, e l’insula dall’altro. Il primo ci aiuta nelle “scelte rischiose” in quanto,
attesa. dopo un intenso rilascio di dopamina, spinge l’individuo ad acquistare un bene
CONTINUITÀ: impone che ogni agente sia in grado di associare a ognuno dei poiché lo associa ad un’emozione positiva. Il secondo, al contrario, è come se
due beni una probabilità che esso sia effettivamente disponibile per la scelta. fosse un vero e proprio campanello d’allarme: l’insula si attiva soprattutto nel
Ogni individuo ha preferenze non solo su una coppia di beni, ma anche su ogni momento in cui associamo un oggetto ad un ricordo doloroso, ed è per questo
estrazione, o lotteria, che assegni a entrambi i beni una certa probabilità di che spesso la persona (soprattutto dopo aver constatato il prezzo di vendita)
essere disponibile. Esiste sempre una distribuzione di probabilità che rende un decide di non acquistare quel bene. L’insula è infatti associata alle scelte
bene preferito a un qualsiasi altro bene o lotteria di beni. (Richiede che l’agente prudenti
abbia preferenze tali che esista sempre una distribuzione della probabilità che
rende un bene preferibile a un qualsiasi altro bene).
INDIPENDENZA: Se due lotterie includono uno stesso bene, ordinano le
lotterie nello stesso modo in cui ordinano i due beni.
Se i tre assiomi sono rispettati formano il teorema dell’utilità attesa, in cui
l'agente razionale massimizza il valore della sua funzione di utilità. [la
funzione di utilità attesa ignora la componente percettiva ed emotiva delle
scelte soprattutto in condizioni di incertezza]
Secondo la teoria della scelta razionale, essere razionali significa obbedire a
ben precise regole logico-deduttive. Un agente economico deve essere dotato
di preferenze non contraddittorie sulle scelte binarie tra beni e lotterie per
costruire una funzione di utilità attesa. Un agente razionale non può quindi
preferire beni o lotterie a cui non corrisponde il massimo valore possibile della
funzione di utilità attesa.Se la funzione di utilità è massimizzata, la decisione
che ne consegue è da considerarsi razionale, e quindi valida dal punto di vista
normativo, in modo indipendente dai fini della decisione stessa.

L’indebolimento del paradigma teorico della scelta razionale è da attribuire


all’introduzione dei metodi sperimentali, che dagli anni 50 hanno introdotto
una nuova tipologia di dati che consentì di studiare il campo economico in
condizioni controllate. In generale, un esperimento economico non deve
replicare fedelmente la realtà ma le principali assunzioni dei modelli, per
verificare se e in quali condizioni le implicature comportamentali di queste
assunzioni sono confermate. Le condizioni di validità di un
esperimento sono:
REGOLARITÀ PROCEDURALE E REPLICABILITÀ: le procedure
sperimentali devono essere uniformi e ben definite (+ dettagliate >
replicabilità).
PARALLELISMO: L’esperimento deve essere strutturato in modo da
rappresentare adeguatamente le principali assunzioni del metodo economico da
verificare.
TEORIA DEL VALORE INDOTTO: prevede l'utilizzo di un mezzo di
ricompensa e a volte è progettato per consentire agli sperimentatori di
influenzare specifiche caratteristiche in modo che le caratteristiche innate
diventino di rilievo. Il mezzo di ricompensa ha tre condizioni: la non sazietà
(deve essere abbastanza alta almeno da superare i costi del soggetto come
tempo, impegno mentale), la salienza (legata alle azioni), la dominanza
(l’utilità e la soddisfazione dei partecipanti deve derivare dalla ricompensa). Il
mezzo che più soddisfa queste tre condizioni è il denaro perché flessibile e
regolare variabile economica.
CORRETTEZZA: implica che non vi debbano essere comportamenti
considerati corretti o attesi dall'esperimento (un esempio potrebbe essere il
processo sperimentale “double blind” in cui né gli sperimentatori né i
partecipanti conoscono gli obiettivi specifici dell’esperimento, parleremo anche
di experimenter bias, participant bias, Hawtorne effect e Proteus effect).
CALIBRATURA: il metodo deve essere chiaro ed esplicito per poter
successivamente comparare i risultati e le ipotesi. Deve esserci una chiara
definizione dei parametri.
Queste condizioni permettono di raccogliere dati sperimentali controllati,
replicabili e non viziati.
Il "Data Collector Bias" si verifica quando chi raccoglie i dati influisce sui
risultati in modo involontario o consapevole. L'"Experimenter Bias" si
riferisce all'influenza diretta dello sperimentatore sui risultati a causa delle sue
convinzioni o atteggiamenti. Il "Participant Bias" indica che le scelte dei
partecipanti sono influenzate dalle scelte di altri partecipanti. L'"Hawthorne
Effect" è quando i partecipanti modificano il loro comportamento perché
sanno di essere osservati in uno studio. Il "Proteus Effect" riguarda
l'adattamento del comportamento dei partecipati all'avatar che li accompagna in
un esperimento di realtà virtuale. Per mitigare questi bias, è cruciale condurre
studi in modo imparziale, controllare le procedure sperimentali e evitare

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