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ARTE

CUBISMO
Il cubismo è un movimento artistico del XX secolo che ha origine dall’attività di Pablo
Picasso e Georges Braque. Questa nuova corrente rivoluzionò il modo in cui i soggetti,
la realtà, venivano rappresentati a partire dal Rinascimento, ed ebbe una forte
un'influenza sullo sviluppo artistico del XX secolo. I pittori cubisti anziché descrivere in
modo fedele ciò che li circondava, scomponevano la realtà in piani e forme
geometriche sintetizzando in un'unica composizione punti di vista diversi, che nella
realtà non potrebbero essere adottati simultaneamente.

In questo nuovo e rivoluzionario approccio alla pittura del Cubismo influirono


profondamente la conoscenza dell'arte tribale africana e dell'Oceania, con la loro scarsa
attenzione alla resa realistica delle pose e della figura umana, e l'opera di Cézanne,
pittore post-impressionista che dava risalto alle strutture geometriche della realtà
circostante.

Il termine cubismo fu usato per la prima volta dal critico Louis Vauxcelles che,
recensendo alcune opere di Braque esposte nel 1908, mise in evidenza che erano
formate da cubi.

Le fasi
Il cubismo si può dividere in due fasi:
il cubismo analitico (1909-1910), caratterizzato dall'accentuata frammentazione di piani
e forme geometriche, che risultano quasi dissolte, e dall'uso di colori spenti e di
composizioni monocrome;
il cubismo sintetico, sviluppatosi a partire dal 1912, che attuò un parziale recupero del
colore e delle forme, ormai completamente svincolate dalla concezione spaziale
tradizionale.
Oltre a Pablo Picasso e a Georges Braque, che lavorarono a stretto contatto dal 1907
fino allo scoppio della prima guerra mondiale, aderirono al cubismo Albert Gleizes,
Robert Delaunay, Fernand Léger, Francis Picabia, Marcel Duchamp, Roger de La
Fresnaye e Juan Gris. Lo stile cubista fu applicato anche alla scultura oltre che da
Picasso, anche da Raymond Duchamp-Villon, Jacques Lipchitz, Aleksandr Archipenko,
Maurice de Vlaminck e Lyonel Feininger.

Ci furono inoltre due libri che contribuirono all'affermazione teorica del movimento: Il
cubismo (1912) di Albert Gleizes e Jean Metzinger, e Pittori cubisti (1913) di Guillaume
Apollinaire.

Per Picasso, dunque, l’arte deve creare qualcosa di nuovo, che non appartiene alla
realtà. Fa una distinzione tra ciò che è vero e ciò che è verosimile. La rappresentazione
in stile cubista nasce dall’istintività, come fanno ad esempio i bambini quando
disegnano le varie facce della casa. Picasso raccontava che da giovane disegnava
benissimo e che aveva impiegato del tempo per “imparare” a disegnare come un
bambino.

Nel quadro Les demoiselles d'Avignon, ad esempio, la modella a destra è di schiena ma


ne è rappresentato il volto, perché si è girata mentre era in posa. La realtà è scomposta
per volumi elementari.

I periodi di Picasso
Il periodo blu nella pittura di Picasso nasce dalla depressione che gli provoca la morte
del suo amico Casagemas. Prevale un tono malinconico, colori freddi tendenti
all’azzurro e ai bruni. Prevale il blu e rappresenta soggetti emarginati perché attraverso
questi soggetti è più facile esprimere il suo stato d’animo malinconico. Dopo il periodo
blu si spengono i toni freddi e si passa al periodo rosa: il segno diventa più incisivo e
sintetico. Cambiano i toni, più caldi e legati alla luce. Il periodo rosa è un momento
personalmente sereno anche grazie alla relazione che Picasso ha con Fernande Olivier.

“Bisogna scegliere: una cosa non può essere vera e verosimile nello stesso tempo.” –
Georges Braque”

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