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Metodi gravimetrici
• si basano sulla misura della massa con bilancia analitica
• consistono nella trasformazione dell’elemento o del radicale da isolare e pesare a
stechiometria ben definita, che possa poi essere facilmente convertito in una forma
pesabile e quanto più pura possibile
La separazione dell’elemento (o del suo composto) dal resto della matrice può essere
effettuata:
• Per precipitazione
• Per volatilizzazione (o evoluzione di gas)
• Attraverso metodi elettroanalitici
• Attraverso metodi estrattivi o cromatografici
Le reazioni utilizzate nell’analisi gravimetrica sono quelle che portano alla formazione di sali
poco solubili (solubilità si intende la quantità massima di soluto che può sciogliersi in un dato
solvente)
Analisi gravimetrica
È un metodo di analisi che utilizza solo misurazioni di massa e informazioni sulla
stechiometria di un dato processo
1. precipitazione composto poco solubile, determinazione del suo peso dopo essiccamento
2. precipitazione e trasformazione precipitato mediante calcinazione
3. decomposizione termica, determinazione residuo oppure della sostanza volatilizzata
Alla base di ogni tipologia di analisi, l’obbiettivo consiste nella valutazione della quantità di
campione da analizzare e successivo ottenimento di una quantità ben precisa di sostanza
pura di confronto
solubilità
dipende dalla temperatura e dal solvente utilizzato
Per quanto riguarda il solvente, invece, la sua influenza sulla
solubilità si rifà principalmente a “il simile scioglie il simile”.
Quindi, liquidi non polari (benzene o tricloroetilene) sono solventi
migliori per molecole non polari.
Per soluti con legami a idrogeno, i solventi adatti sono quelli che
possono garantire la realizzazione di legami a idrogeno con il
solvente (il saccarosio si scioglie in acqua ma non in benzene)
Per composti ionici sono poco solubili in solventi apolari, la loro
solubilità in acqua varia enormemente da caso a caso.
prodotto di solubilità
Affinché soluto e soluzione siano in equilibrio è necessario che la soluzione stessa sia satura
e in contatto con una certa quantità di solido indisciolto
Una soluzione si definisce satura, ad una determinata
temperatura, quando è in equilibrio ed in presenza di corpo di fondo.
precipitazione rapida: accrescono numerosi piccoli nuclei con struttura meno ordinata
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colloidi Un possibilità di coagulare il colloide
Una bassa supersaturazione favorisce l’accrescimento dei microcristalli già formati, piuttosto
che la formazione di nuovi nuclei.
La formazione di precipitati cristallini è favorita da:
1. le temperature elevate per aumentare la solubilità del precipitato (S)
2. la diluizione delle soluzioni (Q)
3. la lenta addizione di un agente di precipitazione con un energetico mescolamento
Il lavaggio si effettua con solvente che contenga un ione a comune (per aumentare la
precipitazione). Per precipitati colloidali si usa soluzione contenete elettrolita
Successivamente al lavaggio il prec vine sottoposto a trattamenti termici
1. essiccamento 100-150° per allontanare ultime tracce di umidità
2. calcinazione 475-525° per trasformare il solido in una forma chimicamente definita
(spesso utilizzata per rimuovere tracce organiche)