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Dimitrios GODIS (21900539) Etudes théâtrales- Master 1

1. Leggendo il testo possiamo vedere due punti di vista differenti


per quanto riguarda l’aumento del prezzo del biglietto delle
Gallerie degli Uffizi di Firenze. La scrittrice ci presenta all’inizio
l’opinione di Gennaro Sangiuliano, ministro della cultura che crea
una metafora usando il termine « whisky » per dire che secondo lui
i visitatori del museo diventeranno più numerosi se il prezzo dei
biglietti del museo aumenta. In più esprime che il fatto di tenere i
musei gratis devalorizzi le opere delle mostre e possa creare dei
problemi economici. Dopo aver esposto l’opinione di Sangiuliano,
la scrittrice ci dà il punto di vista di Sgarbi che, al contrario, crede
che i musei debbano essere gratuiti come le biblioteche municipali
per le quali uno non paga per potere prendere un libro. In più
sottolinea il bisogno del popolo italiano di essere rieducato e colto.
Secondo Sgarbi l’accesso libero ai musei ha una dimensione di
democratizzazione.

2. La scrittrice dell’articolo ci informa sul fatto che i musei in


Inghilterra siano gratuiti. Secondo Anna Somers Cock gli inglesi
guardando l’accesso nei musei gratis, sottolineano la dimensione
sociale dei musei. La scrittrice ci dà l’esempio del British Museum
che è aperto « a tutti » fin dall’inizio della sua fondazione, ma
anche gli esempi del National Gallery e del Victoria and Albert.
Quando un governo aveva fatto pagare l’ ingresso ai visitatori ,
loro hanno preso la decisione di non visitarli, quindi la percentuale
dei visitatori è diminuita. Ma la differenza nel Regno Unito è che i
musei funzionano in un modo indipendente e libero. I principali
musei dello stato accumulano da soli la maggioranza dei loro costi
di gestione. E, al contrario dell’Italia, non sono incatenati da leggi
e burocrazia, avendo come unico dovere di conservare le opere
d’arte e di garantire il loro uso (la fruizione) al pubblico. Inoltre
rispetto ai musei italiani, nel Regno Unito i musei sono gestiti da
un direttore che risponde al suo Consiglio di amministrazione. Così

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i musei possono licenziare, fare delle operazioni legate al
commercio, cercare dei donatori, organizzare delle mostre in un
modo indipendente e libero, come le imprese commerciali. I musei
italiani non soltanto non agiscono indipendentemente, ma devono
anche restituire allo Stato una grande parte dei soldi che
guadagnano grazie ai biglietti dell’accesso (il 25 per cento).

3. E' sicuro che non possiamo rispondere facilmente a questa


domanda, visto che l’accesso gratuito ai musei non è soltanto una
questione a cui dobbiamo rispondere in un modo emozionale, ma
dobbiamo dare anche delle soluzioni concrete che potranno
realizzare questo progetto che sembra a molti utopico.
Personalmente vorrei citare una frase di Anna Somers Cocks che
dice che “lo scopo morale dei musei è di servire ed educare”.
Penso dunque che la dimensione morale ed educativa dei musei sia
molto importante, e che i cittadini debbano avere un accesso libero
ai musei per potere affrontare il problema dell’ignoranza. L’italia,
come anche la Grecia e la Francia parlano spesso del fatto che
vogliano educare la gente per creare dei cittadini colti. Una
soluzione per trasmettere la cultura di un paese ai suoi cittadini è
anche l’accesso libero ai musei. Questo fatto creerebbe una
democratizzazione dell’arte, e renderebbe la gente più colta. Se
pensiamo anche alla Grecia antica e alla tragedia greca possiamo
capire che lo Stato deve sostenere l’arte aiutando i cittadini a
scoprirla. Percio’ Pericle nell’antichità greca aveva creato una
legge secondo la quale lo Stato pagava i biglietti dei cittadini che
non potevano pagare da soli l’accesso a teatro. Penso che l’Italia
debba chiedere l’aiuto dell’Unione europea per potere fare entrare i
visitatori gratis nei musei, come fa la Francia per la gente che ha
meno di 26 anni per la quale l’eccesso nei musei è libero. Certo che
personalmente non posso capire perché la Francia mette un limite
di età, visto che oggi a causa della disoccupazione e della crisi
economica la gente comincia a lavorare molto più tardi. Per
concludere, credo che non soltanto in Italia ma in generale in
Europa i musei debbano avere un accesso libero a tutti, come

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succede anche con le chiese in cui ci sono anche delle opere
d’arte.

Déclaration sur l’honneur

Je soussigné Dimitrios-Rafail GODIS déclare avoir rédigé ce travail sans aides


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les utilisations de textes préexistants, publiés ou non, y compris en version
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d’examen sous une forme identique ou similaire, que ce soit en France ou à l’étranger,
à l’université ou dans une autre institution, par moi-même ou par autrui.

Date Signature de l’étudiant(e)

Fait à Paris, le 29 avril 2023,

Dimitrios-Rafail GODIS

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