Libreria Bocca dal 1775 Locale Storico dItalia con il Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attivit Culturali Medaglia doro della Camera di Commercio di Milano Ambrogino doro del Comune di Milano Socio Fondatore dellAssociazione Culturale Librerie Storiche ed Antiquarie dItalia
Presidente Giacomo Lodetti Direttore Editoriale Giorgio Lodetti Art Director Franco Colnaghi Redazione Donatella Bertoletti Rapporti con la Stampa Antonio DAmico
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Da sinistra: Alfredo Mazzotta, Luca Vernizzi (in piedi) Mirna Miglioranzi, Serena Olivari (di spalle) Serghei Dronov, Primo Cazzaniga, Fausta Dossi e Federico Barlocci (di spalle).
trascorso un anno dalla pubblicazione del primo catalogo della mostra Artisti in cielo e in terra e gi ci ritroviamo senza copie, con ledizione esaurita. Condizione questa che rende felici gli editori per i quali tutti i libri dovrebbero fare la stessa fine. Generalmente infatti la ristampa di un volume indice di successo e di guadagno. Per noi della storica libreria darte Bocca esattamente il contrario, infatti mio padre avrebbe voluto ristampare il catalogo esaurito con laggiunta delle nuove mattonelle che tanti artisti, frequentatori e sostenitori della Bocca, molti dei quali coinvolti nelloperazione dallamico Franco Tarantino, ci hanno regalato, ma i costi lhanno impedito. Cos abbiamo optato tutti insieme per la pubblicazione di questo nuovo catalogo. Nel rileggere la prefazione alledizione 2005 non posso nascondere una certa soddisfazione nel constatare che, grazie al sostegno della famiglia e in particolare di mamma Donatella che ha impaginato testi e immagini e del sottoscritto che ha prodotto e ordinato il materiale fotografico, le previsioni sono state confermate, segno che seriet e impegno sono valori che da noi esistono e consentono ai nostri clienti di avere fiducia, e di far bene ad averla, nel futuro della libreria. Cosa accaduto in questi dodici mesi? Ho davanti agli occhi i numeri 52, 53, 54 e 55 di
Arte Incontro, dove sono riportati gli eventi significativi dellattivit dellanno appena finito e sembra ieri, usciti sempre puntualmente, ricchi, interessanti e ben confezionati, merito che va riconosciuto ad un nuovo preziosissimo collaboratore, adottato dalla famiglia, Antonio DAmico. Leggo della proposta di legge a tutela dei locali storici e ripenso a tutta lattivit svolta da mio padre a sostegno delle librerie storiche, della settima serie dei 90 artisti per il Classico dei tre caratteri, delle nuove uscite dei Girasoli, la collana di preziosi volumetti a tiratura limitata, diretta dallamico Franco Colnaghi, illustrati da opere originali, della seconda edizione del premio Movimento nelle Segrete di Bocca e ai nuovi giovani talenti proposti al mercato, delle iniziative di Arte Prioritaria di Gabriella Brembati, della mostra itinerante Al caro Giorgio Gaber, dellincontro fra centro e periferia promosso da mio fratello Gabriele, delle poesie di Visiolemma di Mariacristina Pianta, di Italia da salvare, di amici scomparsi: Oppi, Zanon, Sersale, Franceschini, ai quali andr sempre, oltre al mio ricordo, la mia riconoscenza, di interviste a grandi del mondo dellarte, artisti e operatori, pazientemente inseguiti da Roberto Plevano e solo cos mi rendo conto di quanta acqua passata, in un anno, sotto il ponte della Libreria Bocca.
Giacomo Lodetti
pi di una mostra permanente di opere darte di piccole dimensioni, che devo in gran parte allamico Adalberto Borioli, compagno e guida di numerose iniziative, questa operazione che mi venuta in mente, passeggiando con Giorgio in Galleria, uno dei primi giorni del luglio 2002. Allottagono, sopra il pavimento a mosaico, in occasione della prima edizione di La Citt e lOttagono, evento promosso dallamministrazione comunale, per rendere vitale, dinamico e pulsante il cuore di Milano, era stata appoggiata una griglia di metallo, con finestre di cm 40 per lato, ricoperta da lastre di cristallo che lasciavano intravedere i mosaici sottostanti. Per la prima volta, consideravo, mi ero soffermato, non solo a guardarli, ma anche ad apprezzarne la finezza dellesecuzione, larmonia dei colori delle tessere e a tentare di indovinarne la trama. Eppure quel pavimento lo calpestavo da trentanni, ma mai mi era capitato di osservarlo con tanta cura ed esserne in qualche modo affascinato. Da tempo la Galleria e i negozi attivi in quegli spazi, erano sottoposti a tensioni che andavano progressivamente coinvolgendo lopinione pubblica. Da Palazzo Marino, passato nelle mani del centro destra, spirava unaria di rinnovamento in tutta la citt. Strade, case e palazzi rifatti, ristrutturati o edificati dal nulla, cantieri aperti in ogni dove, progetti urbanistici che rivoluzionavano piazze e intere aree della vecchia Milano, sottoposti al consenso dei cittadini, nuovi tratti di Metropolitana e di Passante ferroviario ultimati in tempi sconosciuti alle amministrazioni precedenti. Ma in tanta euforia edilizia andava germogliando il virus di una epidemia che prometteva di sconvolgere il tessuto com6
merciale del centro, caro soprattutto ai cittadini di una certa et. Sul Corriere del 24 novembre del 2001 era comparso un articolo firmato da Annachiara Sacchi, in cui Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio, lanciava il monito: Milano salvi i negozi storici. Quel messaggio dava lavvio ad un dibattito, ancora in corso, che ha visto lopinione pubblica accorgersi di possedere tesori ai quali non aveva prestato attenzione, fino al momento in cui rischiava di perderli: i locali storici. Chi mi conosce, e mi frequenta da anni, ha visto con quanta determinazione mi sono battuto e mi sto battendo per conservare ai nostri nipoti la possibilit, se non proprio il piacere, di rivivere le esperienze dei loro trisavoli, di andare cio da Bocca in Galleria. Quanti personaggi, in un passato secolare, si sono dati appuntamento davanti a quella vetrina, per incontrarsi o anche solo per aggiornarsi sulle novit. Ne ho fotografati pi di quattrocento e conservo orgogliosamente le loro immagini nellarchivio. Una piccola parte di quel patrimonio attaccata con lo scotch sui vetri delle vetrine interne del negozio. Sono sufficienti alcuni nomi di personaggi noti per dare un senso al valore di questi apparentemente insignificanti gesti: Carlo Bertelli, Enzo Biagi, Rossana Bossaglia, Luisa Cogliati, Raffaele De Grada, Gillo Dorfles, Mina Gregori, Michel Laclotte, Fabrizio Lemme, Milena Milani, Fernanda Pivano, Marco Rosci, Alfred Schmidt alcuni degli overseventy ancora tra noi, Luciano Caramel, Flavio Caroli, Maria Teresa Fiorio, Pietro Marani, Guido Peruz, Vittorio Sgarbi, John T. Spike, Miklos Varga, tra gli underseventy, limitandomi nellelencare quelli conosciuti che non possono pi fre-
quentarla: Umberto Azzolina, Enrico Baj, Marcabruno Castelbarco, Mia Cinotti, Vittorio Corna, Gian Alberto DellAcqua, Piero Dorazio, Gianni Dova, Alberto Falk, Giannalisa Feltrinelli, Pierluigi Lavagnino, Enrico Mattioli, Vincenzo Monti, Gabriele Mucchi, Giuseppe Pontiggia, Attilio Rossi, Roberto Sanesi, Giovanni Spadolini, Emilio Tadini, Lamberto Vitali. Nel 2002 quindi, gi correvamo il rischio di perdere la Bocca per un esorbitante, almeno per la libreria, aumento daffitto. La campagna stampa e televisiva a sostegno dei locali storici della Galleria si faceva martellante, ma le richieste del Comune rimanevano ferme e pesanti, non solo volevano pi soldi, ma azzeravano i contratti daffitto, sostituendoli con concessioni, per avere mano libera nellallontanare vecchie aziende o nel farne arrivare di nuove, tanto da spingere quaranta inquilini della Galleria ad intraprendere una causa legale presso il Tribunale di Milano per difendere il proprio lavoro e il valore della loro azienda. In questa atmosfera, aggravata da una crisi economica nazionale che trovava giustificazione nella pi vasta crisi internazionale: guerra in Irak, crescita del prezzo del petrolio, concorrenza commerciale dilagante dallEst, caduta dei consumi, dovevo trovare una soluzione al futuro della libreria che non fosse una richiesta di contributi a fondo perduto al Parlamento, al Comune o alla Regione. I tempi dei regali erano finiti e moralmente non riproponibili. Vendere pi libri restava e resta uno slogan, se si vuole deffetto, ma solo di facciata, perch chi opera nel mondo delleditoria sa che in realt non solo si vendono meno libri, ma nemmeno li vogliono pi. Le nuove generazioni infatti, a-
mano viaggiare in Internet e scaricarsi il necessario. Allargare il mercato fuori dai confini nazionali, oltre a quanto ho operato negli ultimi ventanni, raggiungo attualmente 5000 soci, in 29 diversi paesi, trova due barriere insormontabili: la lingua e i trasporti. Tutto ci che non alfabeto romano, quindi cinese, cirillico, giapponese e relativo mercato, tagliato fuori, lAfrica neanche parlarne, l si vendono le armi. Per i libri restano i mercati di sempre, lEuropa e lAmerica, attualmente molto in crisi. Che fare? Una soluzione mi pareva lidea di costruire un pavimento, fatto come quello visto in Galleria lanno prima, al posto delle mattonelle, opere realizzate dagli amici artisti, concretamente impegnati nel sostenere la loro libreria, collocate sotto un cristallo, in bella mostra, dove si potevano ammirare non alle pareti, ma in terra e poi metterlo in vendita. Cos facendo, con quelle opere darte avrei dato vita ad una sinergia tra la Bocca, gli artisti e i nostri soci, nella quale la somma dei protagonisti avrebbe fatto pi di tre, finanziando in parte laumento dei costi della libreria, indipendentemente dallandamento delle vendite dei libri. In tre anni di posa, i numerosissimi avventori ne hanno decretato il successo. Ci camminano sopra con timore e circospezione, hanno limpressione di galleggiare e si muovono in punta dei piedi. Ne parlano con gli amici e il numero dei visitatori cresce. I turisti mi chiedono di poterlo fotografare e il TCI lo ha anche pubblicato nella Guida dei locali storici di Milano. La prima mattonella lha portata Fernanda Fedi, lultima, Eugenia Ciuro, la posa risale allagosto del 2003, alla presenza delle amiche Gabriella Ruggeri e Fausta Dossi.
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Di buon auspicio una compresenza femminile tanto numerosa, nellaprire e chiudere questo ciclo, gicch di un ciclo di opere darte si tratta, che in parte cambieranno ogni anno. Le femmine partoriscono, creano e fanno crescere. Infatti dalla prima idea originale di fare solo il pavimento, la situazione ha preso una piega imprevista e si andata evolvendo in modo incontrollabile. Tutti gli artisti facevano una mattonella e la facevano fare anche ai loro amici. Grazia Chiesa ne mobilitava una gran parte, Stefano Soddu con la moglie Gabriella Brembati e Giulio Santabarbara non erano da meno, dando vita ad una catena di solidariet nel comune intento di salvare la libreria. Non potendo rifiutare quellaiuto spontaneo e generoso, mi impegnavo a trovare gli spazi in un luogo dove ormai i centimetri quadrati erano e sono tutti impegnati. Cos, levando gli occhi al cielo ho pensato che
sopra gli scaffali potevo mettere delle finestre scorrevoli ed ospitare le 220 opere arrivate nel frattempo. Laccesso ai libri non veniva impedito ed era nata una seconda fabbrica del Duomo, un cantiere perenne, quello degli Artisti in cielo (con le loro opere negli spazi sotto il soffitto) e in terra (sul pavimento). Ogni anno, sotto Natale, a partire da questo 2005, duecentotrentesimo dalla fondazione della Bocca (Torino 1775) organizzo una vendita, accompagnata da catalogo, per consentire ai soci, comprando unopera darte, di fare, una volta tanto, regali originali, di fare un piccolo, ma solido investimento in arte e dare un contributo, non a fondo perduto, alla storica libreria e consentirle di fronteggiare un futuro che si presenta incerto e rischioso. Lanno venturo riproporr la vendita, sostituendo con opere nuove quelle vendute.
Dalla prefazione al primo catalogo Artisti in cielo e in terra.
E OPERE
LUCIA ABBASCIANO
Energia vitale
MARISA ABELI
Anemone di luce
MARCO ARDUINI
Mr. Clark
ORAZIO BACCI
Onde luce
GELINDO BARON
Verde fermento
SERGIO BATTAROLA
La bestia
SILVANO BATTISTOTTI
Trasparenza n. 51 11
MAURO BERGONZOLI
Traffic
ALFREDO BERNASCONI
KENNY BIANCHINI 12
FRANCESCO BISCEGLIE
MASSIMO BOLLANI
Immagine
WALLY BONAF
GIOVANNI BUOSO
SATURNO BUTT 13
CADEL
LUISA CAERONI
MARCO CANNATA 14
NADO CANUTI
LORENZA CAVALLI
GIANCARLO CERRI
GIOVANNI CERRI
Varco
BRUNO CHERSICLA 15
FRANCESCO CHIEPPA
SIMONA CIARI
ALFREDO CIFANI 16
11 settembre
ANGELO COLOMBO
GIUSEPPE DELIA
MARCELLO DE ANGELIS
Genesi di Bocca
ANGELO DE BONI
Di cultura e di coscienza 17
CLOTILDE DE LISIO
GIANNANTONIO DE MALD
ANTONIO DELLISOLA
Uniformata moltitudine
ISA DI BATTISTA
PILAR DOMINGUEZ
FAUSTA DOSSI
SERGHEI DRONOV
Tentazione n. 4 19
RAFAEL DUSSAN
Eros
CLAUDIO ELLI
Frammento texture
FRANCESCO FERLISI
MICHELE FESTA
S.F. Piastra 1
GIANFRANCO FOTI
IRIS GAMBERINI 21
GIORDANO GARUTI
MAURIZIO GATTI
Explosion 3
MAURIZIO GIANNOTTI 22
ANNA GIUSSANI
Limite estremo
GIUSEPPE GOGENI
Settimo editto
ANGELA GOVI
ERMINIO GUSBERTI
Pragma
TERESA GUSBERTI
XIMENA HERNANDEZ
FIORELLA IORI
ANASTASIA IVANOVA 24
MARINA JORIO
CAMILLO LAZZARI
Che mondo
GIOVANNI LEOMBIANCHI
BOJANA LUKIC 25
GIOVANNA MADOI
La Vergine
FRANCESCO MAGLI 26
Rivolta poetica
CARLO MARCONI
Paesaggio urbano
GIOSU MARONGIU
Speculum
PATRIZIA MASSERINI
Passaggi
VITO MELOTTO
TIZIANA MESIANO
Oniriche visioni 27
ATTILIO MILANI
ENRICO MONTICELLI
And when
ANDREA MONTIN 28
I libri di Bocca
WALTER MORANDO
Rottame LV5C
GIORGIO MORGANTI
CIRILLO MURER
Piccola Collina
ANNA NEBULONI
ROBERTO NEZZI 29
CLAUDIO OLIVIERI
FRANCO ORECCHIA
ARMANDO OSTUNI 30
ORESTE PANEBIANCO
Ruota industriale
MAURO PATRINI
Citt futura
GIORDANO PAVAN
CARLO PREVITALI
Cretto
PUCCIO PUCCI 31
GIAMPIERO REVERBERI
ANGELICA RODRIGUEZ
MAURIZIO ROMANO 32
Piccolo labirinto
ANNAMARIA RUSSO
GIACOMO SAMPIERI
Pausa caff
GIANCARLO SANGREGORIO
Lo sguardo
SERGIO SANSEVRINO
Condizioni/Volver 33
ANGELO SBLENDORE
MARISA SETTEMBRINI
STEFANO SICHEL 34
Transvisionismo
CHIARA SILVA
Trasporto
MATTEO SOLTANTO
Nudo
ANTONIO STANCA
Universum A-55
MARCO SUDATI
Il pretendente
ANTONIO TAMBURRO 35
FRANCO TARANTINO
E le stelle
LUCIANO TARASCO
Verso casa
ANTONIO TONELLI 36
WALTER TRECCHI
DANILA TRIPALDI
Unutopia
ELTJON VALLE
ENZO VICENTINI
Decoro
VITTORIO ZUCCHELLI 37
Nota I titoli dei lavori sono stati riportati, come scritti dallartista sul retro dellopera, mentre, per motivi di spazio, non sono state indicate le tecniche e le misure fisse di cm 39,5 x 39,5.
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Finito di stampare nel mese di dicembre 2006 dalla Tipografia monotipia Cremonese Cremona per