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11 1

PERIODICO DI INFORMAZIONE DELLASSOCIAZIONE


associazione culturale
librerie storiche
e antiquarie ditalia
fondata a milano nel 2004

Anno IX
Numero 11
Aprile 2016

Ekecheiria organo dinformazione dellAssociazione Culturale Librerie Storiche e Antiquarie dItalia a diffusione gratuita - Registrazione Tribunale di Milano n. 9098 del
31/3/2004 Direttore: Giorgio Bagnobianchi - Progetto grafico: Flavio Bianchi - Sede: Galleria Vittorio Emanuele II, 12 - 20121 Milano
e.mail: libreriabocca@libreriabocca.com - CALS centro acquisti librerie storiche - cell. 339 6859871

Emilio Isgr intervistato


da Giorgio Bagnobianchi

Foto di Paola Arpone

PrimaveraSkira
n

11

Le novit e le grandi mostre


Le novit e le grandi mostre

Da Poussin
agli Impressionisti
Da secoli
Poussin
Tre
di pittura francese
agli Impressionisti
dallErmitage

secoli
di pittura
francese
aTre
cura
di Clelia
Arnaldi
di Balme,
dallErmitage
Enrica
Pagella, Natalia Demina
a cura di Clelia Arnaldi di Balme,
192
pagine,
80 colori,
brossura
Enrica
Pagella,
Natalia
Demina
Torino, Palazzo Madama
192 pagine,
802016
colori, brossura
fino
al 4 luglio
Torino, Palazzo Madama
fino al 4 luglio 2016

Edward Hopper

a cura di Barbara Haskell


Edward
Hopper
in collaborazione
acon
cura
di Barbara
Luca
BeatriceHaskell
in collaborazione
160
80 colori
conpagine,
Luca Beatrice
brossura
160 pagine,
80 colori
Bologna,
Palazzo
Fava
brossura
25
marzo 25 luglio 2016
Bologna, Palazzo Fava
25 marzo 25 luglio 2016

Dagli Impressionisti
a Picasso. I capolavori
Dagli
Impressionisti
del
Detroit
Institute of Arts
a Picasso.
capolavori
mostra
a curaIdi
Salvador

del
Detroit Institute
of Arts
Salort-Pons
e Stefano
Zuffi
mostra a cura
didi
Salvador
catalogo
a cura
Stefano Zuffi
Salort-Pons e Stefano Zuffi
120
pagine,
114 colori,
cartonato
catalogo
a cura
di Stefano
Zuffi
Genova, Palazzo Ducale
120
pagine,
114
colori,
fino al 10 aprile 2016 cartonato
Genova,
PalazzoMondoMostre
Ducale
Una produzione
fino al 10 aprile 2016
Skira
Una produzione MondoMostre
Skira

Tranquillo Cremona
I Macchiaioli

Le collezioni svelate
Ia Macchiaioli
cura di Francesca Dini
Le collezioni svelate
240
pagine,
192 coloriDini
e b/n
a cura
di Francesca
brossura
240 pagine,
192 colori
e b/n
Roma,
Chiostro
del Bramante
brossura
16 marzo 4 settembre 2016
Roma, Chiostro del Bramante
16 marzo 4 settembre 2016

Intervista a
Emilio Isgr

e la Scapigliatura
Tranquillo
Cremona
a cura di Simona
Bartolena
ee la
Scapigliatura
Susanna
Zatti
a cura di Simona Bartolena
144
pagine,Zatti
84 colori e 15 b/n
e Susanna
brossura
144 pagine,
84 colori
e 15 b/n
Pavia,
Scuderie
del Castello
brossura
Visconteo
Pavia,
del Castello
fino
al 5Scuderie
giugno 2016
Visconteo
fino al 5 giugno 2016

Giorgio Bagnobianchi

Lei ha sempre affermato che il gesto


della cancellazione non un atto nichilista. Vorrei sapere da Lei qual la
sua lettura del gesto e se, nel tempo,
questa originaria lettura non sia stata
modificata per un suo interno convincimento o per le mutate condizioni
culturali al contorno.

voco si rafforzato quando proprio da


Schwarz io esposi i miei primi lavori,
perch Schwarz era il gallerista di tutti i dadaisti e surrealisti che venivano
alla ribalta in quegli anni. Di questo mi
accorsi e lo percepii da subito come
un pericolo. Un pericolo, non perch in
qualche modo io non dessi importanza

Fumetto italiano
Aleksandr Rodcenko
Now, and Never Again
Daido
in Color
a cura diMoriyama
Filippo Maggia
Now, and Never Again
480
pagine,
257 colori,
cartonato
a cura
di Filippo
Maggia
Modena, Foro Boario
480 pagine,
257 colori,
fino
all8 maggio
2016 cartonato
Modena, Foro Boario
fino all8 maggio 2016

a cura di Olga Sviblova


Aleksandr
Rodc
enko
in collaborazione
con
a cura di Olga
Moscow
HouseSviblova
of Photography /
in collaborazione
con Moscow
Multimedia
Art Museum,
Moscow House of Photography /
248
pagine, 270
colori, cartonato
Multimedia
Art Museum,
Moscow
Lugano, LAC Lugano Arte Cultura
248 pagine,
270 colori,
fino
all8 maggio
2016 cartonato
Lugano, LAC Lugano Arte Cultura
fino all8 maggio 2016

Egitto

El Greco in Italia

Daido Moriyama in Color

Splendore millenario
Egitto
La collezione di Leiden a Bologna
millenario
aSplendore
cura di Paola
Giovetti
collezione
di Leiden a Bologna
eLaDaniela
Picchi
a cura di Paola Giovetti
592
pagine,
531 colori, cartonato
e Daniela
Picchi
Bologna, Museo Archeologico
592 pagine,
5312016
colori, cartonato
fino
al 17 luglio
Bologna, Museo Archeologico
fino al 17 luglio 2016

Paolo Scheggi

Catalogue raisonn
Paolo
Scheggi
Luca Massimo
Barbero
Catalogue
raisonn
con
la collaborazione
Luca
Massimo
Barbero
di
Franca
e Cosima
Scheggi
con la collaborazione
Associazione
Paolo Scheggi,
di Franca e Cosima Scheggi
Milano
Associazione Paolo Scheggi,
432
pagine, 136 colori e 707 b/n
Milano
cartonato con cofanetto
432 pagine, 136 colori e 707 b/n
cartonato con cofanetto

Metamorfosi di un genio
El
Greco
in Italia
a cura
di Lionello
Puppi
Metamorfosi di un genio
Catalogo:
152 pagine,
a cura di Lionello
Puppi103 colori
brossura; Saggi: 320 pagine
Catalogo:
152 pagine, 103 colori
138
b/n, brossura
brossura;Casa
Saggi:
pagine
Treviso,
dei320
Carraresi
138 b/n,
fino
al 10brossura
aprile 2016
Treviso, Casa dei Carraresi
fino al 10 aprile 2016

Cinquantanni di romanzi
Fumetto
disegnati italiano
romanzi
aCinquantanni
cura di PaolodiBarcucci
edisegnati
Silvano Mezzavilla
a cura di Paolo Barcucci
296
pagine,
135 colori e 70 b/n
e Silvano
Mezzavilla
cartonato
296
pagine,
135dicolori
Roma, Museo
Romae 70 b/n
cartonato
in
Trastevere
Roma,
Museo
Roma
fino
al 24
apriledi2016
in Trastevere
fino al 24 aprile 2016

Andrea Appiani

Pittore di Napoleone
Andrea
Vita, opereAppiani
e documenti
Pittore
di Napoleone
(1754-1817)
Vita,
opere
e documenti
Francesco Leone
(1754-1817)
368
pagine,
111 colori e 42 b/n
Francesco Leone
cartonato
368 pagine, 111 colori e 42 b/n
cartonato

Il Vetro degli Architetti

Vienna 19001937
Il
Vetro
degli Architetti
a cura
di Rainald
Franz
Vienna 19001937
320
pagine,
350 colori
a cura di Rainald
Franze b/n
cartonato
320 pagine,
350dicolori
e b/n
Venezia,
Isola
San Giorgio
cartonato
Maggiore
Venezia,
Isola
di
San
Giorgio
18 aprile 31 luglio 2016
Maggiore
18 aprile 31 luglio 2016

Foto di Paola Arpone


Storia della Bigiotteria
Italiana
StoriaCappello
della Bigiotteria
Bianca
Italiana
introduzione di Alba Cappellieri
Bianca Cappello
160
pagine, 152
coloriCappellieri
e 32 b/n
introduzione
di Alba
cartonato
160 pagine, 152 colori e 32 b/n
cartonato

www.skira.net
www.skira.net

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Intervista ad Emilio Isgr, uno dei grandi


maestri dellarte italiana del dopoguerra,
di fama internazionale, alla vigilia della sua
grande mostra antologica a Palazzo Reale a
Milano che si terr a partire dal giugno 2016.

Toulouse-Lautrec

La collezione del Museo di Belle


Toulouse-Lautrec
Arti di Budapest
collezione
del Museo
aLacura
di Zsuzsa
Gonda di Belle
di Budapest
eArti
Kata
Bodor
a cura di Zsuzsa Gonda
208
pagine,
170 colori e b/n
e Kata
Bodor
brossura
208
pagine,
170dellAra
colori ePacis
b/n
Roma, Museo
brossura
fino
all8 maggio 2016
Roma, Museo dellAra Pacis
fino all8 maggio 2016

Var Ve Yok, 2010-2012, 2 elementi 160x110 cm cad. , acrilico su tela montata su legno

Nel 1964, quando le prime cancellature cominciarono a circolare per le


gallerie o vennero pubblicate qua e l,
evidentemente il gesto non poteva essere che un gesto che si prestava ad
equivoci, in quanto nasceva nel clima
delle avanguardie, di quegli anni. Lequi-

al dadaismo, ma perch capivo che una


lettura del genere poteva diventare
riduttiva. Cosicch, immediatamente,
trasformai il gesto in un segno, in un
materiale da costruzione, in un mattone per ricostruire le cose, perch evidentemente gi allora, nonostante fossi

molto giovane, mi accorgevo, in pieno


clima neoavanguardistico, che le stesse
avanguardie storiche rischiavano di diventare unaccademia.
A proposito di accademia: non fu
proprio Sanguineti a indicare la trasformazione delle avanguardie in accademia?
S, proprio cos: laccademia era desiderata da alcuni, come per esempio Sanguineti, il quale, da buon
professore universitario,
diceva che bisognava fare
dellavanguardia unarte
da museo. Forse lo diceva
con intenti diversi da quelli che suonavano alle mie
orecchie, ma letteralmente diceva cos ed chiaro
che io cercai di sfuggire
alle morse di un destino
che mi avrebbe portato
per vie che non erano le
mie ed accostato ad artisti
che non consideravo miei
compagni di strada.
Se ritiene corretta la
definizione di uomo
come essere comunicante e lumanit
consistente nella comunicazione o prioritariamente
nella narrazione: le sue cancellature
non potrebbero esser lette come una
cancellazione delluomo e della sua
umanit?
No, sono esattamente il contrario. Le
cancellature restituiscono alluomo,
alluomo contemporaneo, la possibilit
di dire s o di dire no. Perch le can-

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cellature sono la parte rovesciata del


linguaggio, dove il no e il s coesistono, hanno una funzione puramente
pendolare o dialettica come si sarebbe
detto negli scorsi decenni, quindi questo rischio, la negazione delluomo, assolutamente non c. Ma non solo, esse
segnalano drammaticamente la possibilit che luomo sia cancellato per sempre.
La possibilit di portare un accento critico sulla comunicazione verbale, non
esclude che lo stesso accento, come
io ho fatto, non sia posto anche sulla
comunicazione visiva. La cancellazione
quindi restituisce esattamente alluomo
quelle facolt critiche e conoscitive che
la comunicazione mediatica a volte rischia di fargli perdere.
...e opera un recupero di silenzio.
Pi che il silenzio recupera la possibilit
di pesare le parole ad una ad una e
di restituir loro il significato originale o
originario, come se fossero pronunciate per la prima volta.
Lei ha agito, con la sua attivit artistica, sullo spazio e sul tempo, come
nella sua opera Lora Italiana. Trovo
forti analogie nelle sue opere con i
non-luoghi e il non-tempo dellantropologo Marc Aug. Lei, possiamo ben
dire, opera in un contesto antropologico, la sua opera ha un forte connotato antropologico...
Un connotato antropologico, certo! ...
tanto vero che io non uso materiali
nobilmente storici ma uso addirittura
la cancellazione, non uso la scrittura
ma la cancellatura, il suo rovescio che
cos si trasforma in scrittura e quindi
acquista una connotazione conoscitiva
e antropologica forte.
Larte e la poesia riusciranno a restituire umanit alla nostra narrazione?

Certamente. chiaro, tuttavia, che


unoperazione artistica per funzionare deve lasciar sempre il sospetto che
lartista dica il contrario di ci che vuol
dire: altrimenti sul piano della comunicazione estetica non funziona. In fondo
lo stesso San Francesco di Assisi che
diceva cose semplicissime, molto sagge,
veniva considerato una specie di pazzo
e di folle... sia pure un folle di Dio!
Lei un artista che opera su molteplici linguaggi e con strumenti diversi,
per tutti un artista a tutto tondo!
...pittore, scrittore, comunicatore
...ma Lei come si vive? ...si sente pi
artista di avanguardia o pi un classico
pittore?
Io mi sento un artista che opera nel
proprio tempo. Non ho inseguito per
la contemporaneit come un obbligo
culturale o, peggio ancora, sociale: lho
respirata semplicemente, respirando
tutto ci che mi toccava da vicino.
chiaro che anche il mondo che stava
dietro di me, perch era venuto prima,
alle mie spalle, me lo son tirato dietro.
Ma rilevo che questo accadeva anche
alle migliori avanguardie e quindi, quando noi leggiamo superficialmente lo
stesso Marinetti per via del Uccidiamo
il chiaro di luna!, dimentichiamo che lui
era persona coltissima, che mai avrebbe
bruciato un museo, anche se lo diceva.
Sono cose che si dicono per scuotere
gli insonnoliti, gli addormentati.
La poesia visiva un filone artistico
italiano che scorre attraverso il Novecento e oltre. Lei come si colloca in
questa prospettiva che ha interessato
trasversalmente correnti, ideologie e
periodi storici diversissimi?
Dal 1964-1965 al 1975 ho operato
sostanzialmente come poeta visivo. Basta guardare le storie culturali e le cro-

nache di quel periodo per capire che


peso ha avuto la mia opera in quella
esperienza. Un peso che gli storici considerano importante. Detto questo,
per, a un certo punto ho capito che
la mia strada doveva essere unaltra.
Lei definisce i suoi scritti come una
cancellazione della cancellazione: ha
mai pensato ad unopera grafica che
attui questo capovolgimento: laffermazione attraverso la doppia negazione?
Ho sempre affermato che due negazioni in latino equivalgono a un s:
uninfinit di cancellazioni, come quelle da me realizzate, equivalgono a un
s alla vita e allesistenza grande come
il mondo.
Quali sono i suoi rapporti con le Librerie Storiche, che esistono e resistono, e quale futuro pensa che possano avere in questo nostro complicato contesto economico e culturale?
Il fatto che io mi sia rivolto ai libri come
supporto principe del mio operare
artistico significa che ho visto il libro
come pericolante, nel momento in cui
esso stava per sparire dalla scena della comunicazione umana e quindi lho
cancellato, non certo per distruggerlo
ma per preservarne la sostanza dal
male che cera dentro.
chiaro che avendo fatto questa operazione sui libri, che ripeto non ho distrutto, ma assolutamente custodito
per sempre e per il futuro, lo stesso
discorso vale per le librerie che ho
sempre frequentato con la massima
passione, dove mi rifornisco per le mie
letture e a volte, perch no, anche di
libri da cancellare.
Grazie Maestro e arrivederci a Palazzo Reale per la sua Mostra Antologica.

San Zi Jing ovvero Il Classico dei tre caratteri


La pi emozionante ed esclusiva avventura editoriale dei nostri tempi, nata dal viaggio che nel maggio
1987 ha portato Donatella Bertoletti in Estremo Oriente. un piccolo libro cinese che per secoli
ha dischiuso la mente di un grande popolo. Dalla met del XIII secolo fino agli anni Cinquanta
stato il primo libro usato nelle scuole dellImpero prima e della Repubblica dopo.
Donatella Bertoletti e Giacomo Lodetti gli editori, Wang Ying Lin, Edoardo e Eileen Fazzioli gli autori,
Rodolfo Campi lo stampatore, Attilio Rossi il grafico, gli artisti, oltre cento, hanno partecipato ad illustrare
le 90 rime del libro. Verranno presentati coi rispettivi lavori sulle pagine di Ekecheiria
a partire da questo numero 11-Anno IX-2016. Le 90 xilografie del testo cinese sono di Ligustro.

Abbasciano, Rima 84

Alvaro, Rima 29

Angelini, Rima 19

Arrivabene, Rima 63

Bacci, Rima 18

Becca, Rima 27

Bencini, Rima 32

Benedini, Rima 40

Bolis, Rima 79

Borio, Rima 88

Bussola, Rima 71

Bartolini, Rima 33

DA POCO IN LIBRERIA
This meticulously researched catalogue presents an
authoritative assessment
of the works of Pompeo
Batoni (1708-1787), one
of the 18th centurys most
celebrated painters. Born
in Lucca.
Edgar Peters Bowron
2 volumi in cofanetto
730 pagine testo in inglese

una delle mostre pi attese


del 2016

PICASSO
PICASSO

11

Luvre
Luvre ultime
ultime

Fondation
FondationPierre
PierreGianadda
Gianadda
Martigny
Martigny

4 dcembre
4 dcembre
2015
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Tous
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Au
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VieilArsenal
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delalaFondation
Fondation

LONARD
LONARDGIANADDA
GIANADDA

Martigny
Martigny

The Trustees of the British Museum 2013. All rights reserved

The Trustees of the British Museum 2013. All rights reserved

1717
juinjuin
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Tous
Tous
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FONDATION
FONDATION
PIERRE
PIERREGIANADDA
GIANADDA
MARTIGNY
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Mardi
Mardi66septembre
septembre2016
201620
20heures
heures

CECILIA
CECILIA
BARTOLI
BARTOLI
mezzo-soprano
mezzo-soprano

Hommage
HommagelItalie
lItalie

Martigny
Martigny

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mars
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novembre
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Tous
Tous
lesles
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jours
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Fondation
Fondation Pierre
Pierre Gianadda
Gianadda

80
80ans
ansdhistoires
dhistoirespartager
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Fondation
Fondation Pierre
Pierre Gianadda
Gianadda

Mario Cerne per Saba

Hommage
HommageJacqueline
Jacqueline

Succession Picasso / 2016, ProLitteris Zurich / Photo Claude Germain

Zao Wou-Ki, Hommage Varse - 25.10.64, huile sur toile, Muse cantonal des beaux-arts, Lausanne. Donation Franoise Marquet, 2015. Zao Wou-Ki - 2015, ProLitteris Zurich

Zao Wou-Ki, Hommage Varse - 25.10.64, huile sur toile, Muse cantonal des beaux-arts, Lausanne. Donation Franoise Marquet, 2015. Zao Wou-Ki - 2015, ProLitteris Zurich

ZAO
ZAO WOU
WOU--KI
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Succession Picasso / 2016, ProLitteris Zurich / Photo Claude Germain

Prix
Prix
desdes
places:
places:
CHF.
CHF.
80.
80.
a250.
a250.

Renseignements
Renseignements
et re
etsre
ervations:
servations:
Fondation
Fondation
Pierre
Pierre
Gianadda
Gianadda
TelTe
.: +41
l.: +41
(0)27
(0)27
722722
39 39
78 78
Fax:
Fax:
+41+41
(0)27
(0)27
722722
52 52
85 85
www.gianadda.ch
www.gianadda.ch
info@gianadda.ch
info@gianadda.ch
Toutes
Toutes
modifications
modifications
reserve
reserve
es es

Non c niente da vedere su Saba?.


Una signora di Bari ha varcato laltro ieri
la soglia della libreria antiquaria Umberto Saba di via San Nicol 30. E, da turista culturale, si prodotta nellennesima
domanda: Non c niente da vedere su
Saba in questa citt?. Niente.
A parte la libreria antiquaria ovviamente. Che unattivit privata tiene a
precisare Mario Cerne, storico gestore
e figlio di Carletto il commesso scelto
giovanissimo da Saba e poi diventato
prima socio e poi proprietario della libreria antiquaria. Non c niente. Tutto
l. E poi aggiunge: C il museo sveviano, il piccolo museo su Joyce, ma su
Saba non c assolutamente niente.
Un oblio assoluto. Un disinteresse totale. Un caso unico di masochismo culturale. Il 25 agosto 1957 si spegneva alla
clinica San Giusto di Gorizia Umberto
Saba, considerato uno dei massimi poeti del Novecento italiano assieme a Eugenio Montale e Giuseppe Ungaretti
attacca il libraio nel giorno dellanniversario mettendo a disposizione anche il

suo indirizzo e-mail per chi volesse dire


la sua (mario.cerne@iol.it). Nel mondo culturale nazionale e internazionale
la sua opera Il Canzoniere, tradotta
in varie lingue fra le quali anche quella
giapponese per noi illeggibile, conosciuta dagli studiosi come quella del poeta triestino. Per questo motivo vorrei
sapere quale risposta bisogna dare agli
studiosi e turisti che nella sua citt natale cercano segni della sua permanenza,
dichiara Cerne.
Escluso la statua (di Nino Spagnoli senza la pipa, pi volte trafugata, ndr), che
stata collocata per la caparbiet dellex
assessore Franco Bandelli, il busto in
giardino pubblico, la tomba restaurata
nel 1995 per merito del Rotary Club e
le tabelle poste nelle tre vie che lui ha
illustrato - spiega il gestore della libreria antiquaria -, non vi assolutamente
niente e lui ben novanta anni fa nella
poesia Trieste aveva gi identificato le
caratteristiche di questa nostra meravigliosa citt che purtroppo possedeva
e possiede una scontrosa grazia che la

fa assomigliare a un ragazzaccio con le


mani troppo grandi per donare un fiore. Neppure un cantuccio a lui dedicato (La mia citt che in ogni parte
viva, / ha il cantuccio a me fatto, alla mia
vita / pensosa e schiva).
Inoltre nessuno sponsor cittadino, fra
quelli che esistevano fino ai nostri giorni, ha mai pensato distituire un premio
letterario dedicato al poeta simile al
tipicamente friulano premio Nonino,
continua con sottile ironia Cerne. Ironia
che sfocia alla fine in sarcasmo: Certo
che in una citt che in sessantanni non
ha saputo come sfruttare seicentomila
metri quadrati di porto, non si pu pretendere che le istituzioni possano pensare a qualcosa di molto pi modesto
che ricordi il personaggio.
Forse si pu sperare in unevoluzione
cittadina in occasione del 150 anniversario della nascita nel 2033 o nel 2057
per il centenario della sua morte.
Ai posteri la speranza della realizzazione. Ardua quanto una sentenza.
Fabio Dorigo da Il Piccolo di Trieste

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Santa Caterina dAlessandria di Palazzo Madama a Torino


Percorso di una mostra

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a del Fig
del mon
la pres enz
naz ione
aver so
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o
fatt o Uom

erapion e disse:
La terra piena
della miseric ordia
Signor e, folte
del
schiere muovo
no verso la perfezi
della vita e la
one
desolaz ione dellere
mo e il terrore
mostri ostili non
dei
consen tono che
i fratelli vivano
soli. E appare
da
cosa ottima obbedi
re ai precett i
Spirito Santo,
dello
n le nostre parole
posson o manten
salde, se la solidit
ersi
della Sacra Scrittu
ra non rinsald
il nostro ordina
a
mento. Essa dice:
Ecco quale bene
e quale gioia
che i fratelli abitino
insiem e; e ripete: Egli che li
fa abitare concor
di nella stessa
Essend o ora la
casa.
regola di piet
gi saldam ente
per quello che
fissata
lo Spirito Santo
ha rivelato con
chiarezza, continu
somma
iamo a ordinar
e la regola dei
Vogliam o dunque
fratelli.
che i fratelli vivano
nella stessa casa
in piena concord
ia e nella gioia;
ma come vadano
tenute questa
mangioia e questa
concor dia con
ordinam ento,
un giusto
ci accingi amo
a
mostra
rlo
con laiuto di
Dio. Vogliam o
dunque che uno
solo sia a capo
e che niente si
di tutti
allonta ni devian
do dai suoi consigl
dai suoi ordini,
io
ma tutti obbedi
scano, come a
del Signor e, con
ordini
incond izionat
a letizia [...]. 1

La regola
dei santi
padri

16 Conc

ilio di Nice

787, in
a II; a.

Denzing

er 1995

, p. 341

e 343.

78

La prescrizione allosservanza

Quand o sedevam
o riuniti,
convin ti che questa
era la decisio ne
pregam mo nostro
pi salutar e,
Signor e di elargir
perch ci istruiss
ci lo Spirito Santo,
e sul modo con
il quale potessi
mo ordinar e
la condot ta e la
regola di vita
dei fratelli .

La grotta
dei cento
santi

di alcune norme,
lo svolger si della
utili alquotidi anit della
vita monast ica,
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dellord inamen
attraverso le parole
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contenute nel Prolog
o espresso da
Serapio ne, nella
prima delle Regula
Quattu or Patrum
erapion e fu vescovo
.
di Thmui s, nellan
tico Egitto, nel
terzo decenn io
del IV secolo.
Visse a lungo nel
deserto

1 Regola dei quattro

Padri, in Pricoco

L
2000, p. 8 e 9.

a presenza dellUomo nel territorio materano talmente pregnante e continua, tra memoria e nuova
produzione della storia, da testimoniare il lungo e
ininterrotto cammino della umanit.

31

Matera, luogo senza tempo, una citt non solo longeva ma perennemente vitale. Il suo ambiente naturale

caratterizzato dalla particolare tessitura morfologica


del territorio, punteggiato da cavit e alcove strategici gusci ecologici che ospitarono e protessero per
millenni uomini e donne.

Lambiente antropico il frutto, nel tempo della storia,

della fecondazione del territorio da parte dellUomo. I


suoi antichi rioni i Sassi sono la pi esclusiva interpretazione urbana della natura e formano uno spazio unico, emozionante, a differenza dei luoghi firmati, identici in tutte le aree del nostro pianeta, sia pure
nelle molteplici differenze delle modalit costruttive.

Il valore dei Sassi dato da questa continuit, dalles-

sere stati ininterrottamente citt, dallessere un luogo rappresentativo della memoria del mondo, poich
in grado di testimoniare la storia della stessa umanit.

39

collana diretta da

Vittorio Sgarbi

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vol. XI,
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1994,
8 Aceto

EAN 978 88 85425 91 0

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Irsina - Corso Matteotti, 4


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Nella stessa collana: Vittorio Sgarbi Niccol dellarco e il San Domenico ritrovato

Questa mostra ruota intorno al riconoscimento dellautore di uno dei dipinti pi affascinanti e finora misteriosi
del Seicento italiano, la Santa Caterina
dAlessandria di Palazzo Madama a Torino, gi appartenuta alla collezione
delleditore Giulio Einaudi. Una radicale revisione filologica, fondata su insospettati collegamenti fra opere e documenti in parte gi noti, in larga parte
inediti, ha consentito di dipanare una
complessa vicenda critica e di avanzare
una solida proposta attributiva del dipinto al napoletano Giovanni Ricca. Un
pittore sconosciuto al grande pubblico,
probabilmente poco familiare anche
agli specialisti, ma che si venuto definendo sempre pi chiaramente come
una delle personalit di maggior spicco
fra quante gravitarono nella cerchia di
Jusepe de Ribera, detto lo Spagnoletto.
Dopo una prima edizione torinese,
lesposizione viene ora trasferita a Napoli. Il taglio prescelto ancora quello
di una mostra contenuta nel numero
dei dipinti, ma ambiziosa nel proposito di tenere costantemente elevato il
livello di qualit e di rendere immediatamente accessibili allo spettatore i
fili che uniscono le opere, alcune delle
quali fanno gi parte della collezione
di Intesa Sanpaolo stabilmente esposta in Palazzo Zevallos Stigliano. La
mostra si presenta ora in una forma
rivista e ampliata, facendo tesoro delle
opportunit offerte dai materiali presenti sul territorio. Si osservi, in particolare, lintensa Maddalena di Ribera,
strettamente legata alla fortuna storica
della Santa Caterina e approdata nel
2001 nelle raccolte del Museo di Capodimonte; o, ancora, la monumentale
Trasfigurazione dello stesso Ricca gi in
Santa Maria della Sapienza, un imprescindibile caposaldo per la ricostruzione dellartista e per la comprensione
della cultura pittorica negli anni successivi al 1630, quando comincia ad avvertirsi lurgenza di lasciar scorrere pi
liberamente il colore. Una fase decisiva
per intendere levoluzione del naturalismo napoletano, alla quale un maestro
di questi studi, Ferdinando Bologna,
diede la felice e fortunata definizione
di crisi pittoricistica. In seguito alla
dispersione degli arredi della chiesa
della Sapienza, una delle pagine pi tristi e purtroppo meno note del libro
nero del patrimonio artistico cittadino,

da pi di dieci anni la Trasfigurazione


impropriamente collocata con altri
pezzi della stessa provenienza negli uffici del Palazzo della Prefettura a
Piazza del Plebiscito; una circostanza,
questultima, che ha purtroppo sottratto lopera alla fruizione del pubblico,
bench, paradossalmente, ledificio disti soltanto poche centinaia di metri da
Palazzo Zevallos Stigliano. Loccasione
della mostra consentir perci, almeno
per un tempo limitato, di familiarizzare
con un capolavoro, che si spera possa
ritrovare al pi presto unadeguata sistemazione. Ma il visitatore si trover
di fronte anche qualche altra piacevole
sorpresa, come il Martirio di santOrsola
della Fondazione De Vito, altro apice di
Ricca gi presente a Torino, ma alla sua
prima uscita pubblica a Napoli. Ragioni
di ordine conservativo, invece, hanno
suggerito la rinuncia ad unaltra Santa
Caterina dAlessandria di collezione privata, il cui mirabile dialogo con la tela,
pressoch coeva, di Palazzo Madama
potr comunque essere recuperato
attraverso limmagine pubblicata in catalogo. Ricopre per noi unimportanza
del tutto particolare che la mostra abbia luogo anche a Napoli, cio in quello
che stato negli scorsi decenni il principale laboratorio per la conoscenza
e la valorizzazione della storia artistica meridionale. Ma proprio la pittura
napoletana del Seicento, che pure di
questa storia il capitolo che probabilmente ha acquisito la maggiore considerazione presso la critica e il pubblico,
ci sembra soffra ora di un processo di
antologizzazione, incentrato sui soliti
grandi artisti, che si espone al rischio
di trascurare il tessuto figurativo, ricco
e articolato, in cui essi hanno operato.
Abbiamo voluto invece cogliere loccasione che ci veniva offerta per cercare di portare alla luce le relazioni
tra il grande nome, quello di Ribera
appunto, e lambiente artistico circostante, dando conto, in particolare, di
quel filone pittorico in cui la preziosit
del colore assume un ruolo fondamentale. Un filone di sofisticata ricercatezza formale, diramatosi anchesso, in
larga parte, dalla lezione del maestro
spagnolo e interpretato ad un livello
qualitativo di prima grandezza proprio
da Ricca, accanto al quale, in mostra,
sar possibile ammirare la sontuosit
cromatica del San Giorgio di Francesco

Guarino, un altro pittore ammaliato


dal colore nel cui catalogo, non a caso,
erano impropriamente transitate molte opere che invece spettano proprio
a Ricca, come era accaduto alla stessa
Santa Caterina di Torino. Viene cos a
delinearsi unimmagine della cultura
figurativa di matrice riberesca un po
pi complessa ed articolata rispetto a quella pi familiare, ma alquanto usurata, caratterizzata dalla cruda
rappresentazione di corpi macerati o
senescenti realizzati attraverso il cupo
e bituminoso tremendo impasto, secondo la definizione del biografo Bernardo De Dominici, cui pure dobbiamo le parole, attribuite al pittore Paolo
De Matteis, secondo cui le opere che
per lo pi si vedono di [Ribera] sono
mezze figure di vecchi.
Il filone pi crudamente naturalistico
di Ribera invece illustrato dallAdorazione dei magi del cosiddetto Maestro
degli Annunci ai pastori, personalit
ben nota anche al grande pubblico
per le sue frequenti uscite espositive. Meno conosciuta, invece, risulter
la strada battuta in direzione analoga,
ma in modo autonomo e personale, da Hendrick De Somer, lEnrico
Fiammingo ricordato dalle fonti tra
i principali discepoli dello Spagnoletto a Napoli e di cui si presenta per
loccasione un gruppo rilevante di
opere. Il pittore ebbe modo di incrociarsi con Ricca proprio nel cantiere di
Santa Maria della Sapienza. Il contributo personale dato dai due artisti alla
complessa impresa decorativa non era
stato pienamente inteso nelle sue reali
spettanze, dando origine a confusioni
e sovrapposizioni, prima che una nuova riconsiderazione della vicenda, condotta su nuove e pi solide basi documentarie, consentisse di distinguere
chiaramente la figura di De Somer
da quella del quasi omonimo pittore
di Amsterdam Hendrick van Somer
(1615-1684/1685). Nel caso di De
Somer, limitazione dei modelli di Ribera, condizionata evidentemente anche
dalle richieste del mercato artistico,
sinnesta su di unoriginale e autonoma matrice naturalistica che denuncia,
in una prima fase, particolari contiguit
stilistiche con Matthias Stom, documentato nella capitale del Viceregno
nel quarto decennio del Seicento.
Riccardo Naldi, Giuseppe Porzio

10

11

LIBRERIA LATERZA DI BARI

Maria Laterza - tel. 0805211780 - e.mail: alaterza@laterza.it - www.laterza.it

Laterza, con le poche librerie storiche indipendenti sopravvissute, continua da oltre


un secolo a rappresentare un punto di riferimento culturale costante,
grazie ad uninstancabile attivit di promozione del libro.
Recensioni a cura di Giovanni Lombardo

TORNIAMO ALLETICA
PROTESTANTE
Non essendo un economista, temevo di
non possedere gli strumenti adatti per
parlarvi di questo libro: ma dopo averlo
letto, ho capito che Dahrendorf si rivolge proprio a chi, come me, non si era
mai interessato a comprendere come la
crisi economica attuale sia cominciata e
si sia sviluppata, e soprattutto come ne
verremo fuori.
Con parole semplici, figlie di una conoscenza sconfinata della materia e di una
padronanza assoluta dellargomento,
lautore ci guida con gaudio nella giungla dei disastrosi avvenimenti finanziari
accaduti sino al 2009, spiegandoci come
il vero mutamento sia avvenuto (o sia
stato indotto) nella nostra mentalit
ancor prima di tradursi in un inevitabile
cambiamento economico: il capitalismo
di debito ha soppiantato quello di consumo, il quale aveva gi sostituito il capitalismo di risparmio basato sui valori
protestanti.
Dobbiamo allora augurarci un ritorno
alletica protestante di benedetta memoria? verosimile un ritorno del genere?
Non posso svelarvi la risposta, ma posso
assicurarvi che questo libro tanto piccolo quanto prezioso.
Ralf Dahrendorf
Dopo la crisi
Torniamo alletica protestante?
Sei considerazioni critiche
Postfazione di L. Leonardi,
trad. di M. Sampaolo
Editori Laterza
ALBERT EINSTEIN
Prima di leggere questa biografia, Einstein rappresentava per me un punto
interrogativo; certo, sapevo quello che
sanno tutti, poich tutti sanno qualco-

sa di lui, anzi oserei dire che quasi tutti


sanno le stesse cose: che ad esempio
Albert non fosse uno scienziato dalla
capigliatura militarmente ordinata, o
che a ventisei anni abbia scombinato la
scienza in cui tutto il mondo credeva
da trecento anni, cosa nota a tutti.
Ma vi siete mai chiesti chi Einstein fosse realmente?
Uno scienziato, naturalmente, ma
quanto rivela di un uomo la sua passione e professione, seppur questa lo
accompagni per tutta la vita?
Quanto non sappiamo di questa persona che ha costruito con le sue mani
(o meglio con la sua mente) le colonne portanti di quelledificio chiamato
scienza?
Che tipo di vita ha condotto?
Che cosa ha significato per lui lamore?
Quali ideali aveva, si speso per loro?
Quanta pressione ha esercitato sulla
sua vita il peso di una genialit rara
come una malattia sconosciuta?
Le domande sarebbero infinite, ma troverete tutte (o quasi) le risposte in questo brillante testo di Vincenzo Barone
(docente di Fisica teorica allUniversit
del Piemonte Orientale), il quale stato
tra laltro perfettamente in grado di trasformare le pi alte conoscenze scientifiche in un metro espositivo semplice,
chiaro e comprensibilissimo.
Questo libro una chiave con cui potrete aprire la porta dellesistenza di
Einstein per ripercorrerla sin dalla sua
infanzia, in modo da avere alla fine un
quadro completo dei vari aspetti e avvenimenti della sua vita, non solo i pi
noti ma anche quelli su cui si sa ben
poco, come la recente scoperta di un
figlio che lo scienziato ebbe in giovane
et con la sua prima moglie, e che per
motivi ancora oscuri (probabilmente la
morte prematura o laffidamento) sar
dimenticato e mai pi citato in alcuna
lettera o documento.
Consigliato davvero a tutti, non solo agli
appassionati di scienze.

Vincenzo Barone
Albert Einstein
Il costruttore di universi
Editori Laterza
DIALOGO SULLA STORIA
Quando si parla di un libro scritto da
Jean-Pierre Vernant o da Jacques Le Goff
facile immaginare un viaggio allinterno
del mondo greco o medievale; universalmente noto linestimabile contributo
donato da questi storici, indubbiamente
due tra i pi grandi del Novecento, alla
conoscenza ed allo studio della storia
omnia ed in particolare dei due sopracitati temi a loro pi cari.
E cos risulta insolito leggere la voce
di Le Goff che narra di quando, da
adolescente, ebbe laudacia di dare del
ridicolo a suo padre che si rifiutava di
entrare nella basilica di Saint-Sernin a
Tolosa per motivi religiosi (o meglio
antireligiosi); linteresse del giovane Jacques era, sin da allora, rivolto allarte
ed al Medioevo.
Ebbene, in questa trasposizione scritta delle conversazioni a tre voci tra i
due giganti della grande scuola storica
francese ed il conduttore radiofonico
del programma voix nue, troverete anche gemme lucenti di curiosit (come quella che vi ho anticipato),
incastonate negli aurei dialoghi che
spaziano dai maestri dei due maestri al percorso di studio e di ricerca
compiuto nelle loro vite, passando
per brillanti confronti sulle tematiche
centrali della loro produzione, come
limportanza fondamentale del teatro
nella societ greca e della cristianit in
quella medievale. Consigliato ai profani,
imperdibile per gli amanti.
Jacques Le Goff, Jean-Pierre Vernant
Dialogo sulla storia
Trad. di M. Sampaolo
Editori Laterza

LIBRERIA MALAVASI DI MILANO

11 11

Maurizio Malavasi - tel. 02804607 - e.mail: malavasi@libreriamalavasi.com - www.libreriamalavasi.com


SEVERINO MARCO AURELIO
LA FILOSOFIA OVERO IL PERCH
DEGLI SCACCHI (segue) DELLANTICA PETTIA. Per cui chiaramente si
mostra prima lartificio della fabrica
universale, poscia la ragion particolare
della ordinanza & degli andamenti tutti
degli Scacchi. Napoli, a spese dAntonio
Bulifon, 1690.
In-8 p. (mm.214x160), 2 opere in 1 vol.,
p. pergam. coeva, tit. ms. al dorso, tagli
rossi, in astuccio mod.
La filosofia overo il perch degli scacchi,
4 cc.nn. (compreso il ritratto in medaglione dellA. eseguito da A. Magliar),
120 pp.num. La p. 14 interamente
occupata da una figura in rame che illustra una scacchiera coi pezzi. Al frontespizio impresa tipografica, ornato da
fregi, iniz. e finalini. E questo un trattato non tanto per lo gradevole scherzo,
quanto per la riposta contezza delle
cose pregiato, di M. Aurelio Severino
da Tarsia su Crathi, medico & filosofo
napoletano. Dedicato a Benedetto Caracciolo, signor di Pannarano negli Hirpini. (segue) Dellantica Pettia overo
che Palamede non stato linventor
degli Scacchi. Trattato... nel quale si d
piena contezza non solo de Scacchi, ma
di pi giuochi degli antichi, non meno
dilettevoli, che necessarii allintelligenza
di molti luoghi di Greci & Latini scrittori.
Dedicato a Salvator Pappacoda, primogenito del Principe di Centola & Marchese di Pesciotto, 4 cc.nn. (compreso
il ritratto di Severino in medaglione,
come il precedente), 64 pp.num. (mal
num. 82), 2 cc.nn. (Bulifon ai lettori ed
Errata). Eruditissima trattazione sul gioco degli scacchi. Le due opere, alquanto
rare, sono in edizione originale e sono
state pubblicate postume, grazie allinteresse dello stampatore Bulifon che,
come scrive nella lettera ai lettori, venne in possesso dei manoscritti originali.
LA., Marco Aurelio Severino (Tarsia,
Cosenza, 1580 - Napoli, 1656) considerato il pigrande chirurgo dellepoca.
A Napoli, per le sue idee innovatrici, fu
processato dal tribunale dellInquisizione e imprigionato. In seguito per fu riabilitato e chiamato alla cattedra di medicina ed anatomia Gli ultimi anni di
Severino, membro dellAccademia degli
Oziosi, furono dedicati alla compilazio-

ne di opere su temi di pura divagazione


letteraria, come la filosofia degli scacchi
e dellantica Pettia, che testimoniano i
suoi variegati interessi.
5.900
PHILIDOR FRANOIS-ANDR
DANICAN (dit)
LANALYZE DES ECHECS. Contenant
une nouvelle mthode pour apprendre en peu de tems se perfectioner
dans ce noble jeu. Londres, 1749. In-8
p. (mm. 201x122), p. pelle bazana coeva,
decoraz. e tit. oro su tassello al dorso,
tagli marmorizz. (in astuccio mod.), pp.
XIV,162, fregi xilografici al frontesp. e al
verso dellultima carta; dedicato a Son
Altesse Royale le Duc de Cumberland.
Prima edizione di questa celeberrima
opera considered the cornerstone
of modern chess strategy. Philidor,
nome darte di una famiglia di musicisti francesi il cui cognome era Danican.
Franois-Andr (1726-1795), allievo di
Campra, fu autore tra laltro di oltre
venti opras-comiques e pu essere
considerato, per talento creativo e abilit tecnica, uno dei maggiori compositori teatrali francesi del Settecento.
Coltiv pure, facendone una seconda
professione, il gioco degli scacchi, imparato in giovane et da de Kermur, Signore di Lgal, e per oltre quarantanni
ne fu lincon-trastato campione in Francia, Olanda, Germania e soprattutto in
Inghilterra dove, dal 1793, si stabil. Di
grande importanza una sua pubblicazione giovanile lAnalisi degli scacchi
(Londra, 1749, poi intitolata Analisi del
gioco degli scacchi nelle oltre sessanta
edizioni successive in varie lingue) in cui,
rifacendosi in parte a Ruy Lopez, cerc
di esporre, in forma piana e accessibile
a tutti, i principi delle varie fasi del gioco
(apertura, mezzo, finale); nella prefazione di questopera contenuta la definizione, rimasta proverbiale: I pedoni..
sono lanima degli scacchi.
Cos Enciclopedia Larousse, XI, p. 505.
Cfr. Brunet, IV, 607 per unediz. di Londra, 1777: belle dition de cet ouvrage
recherch - Choix de Olschki,II, 2618
cita unediz. del 1821 e traduzioni in inglese del Sette e Ottocento.
Esemplare ben conservato.
4.000

LOLLI GIAMBATISTA
OSSERVAZIONI TEORICO-PRATICHE SOPRA IL GIUOCO DEGLI
SCACCHI.
Ossia il giuoco degli scacchi esposto nel
suo miglior lume da Giambatista Lolli,
Modenese. Opera novissima.
Bologna, nella Stamp. di S. Tommaso
dAquino, 1763.
In-4 p. (mm. 307x210), cartoncino rustico coevo (risg. rifatti), tit. ms. al dorso
(con abrasioni), pp.num. (4),632.
Dedica dellautore al nobile fra Antonio Montecuccoli. Contenente le leggi
fondamentali: i precetti pi purgati: le
migliori aperture: le pi essenziali terminazioni del Giuoco: una scelta Centuria
di elegantissimi partiti: in somma tutto il
migliore degli antichi e moderni Autori, e
Giuocatori riformato, ricorretto, ed appianato conforme lesigenza, e arricchito
(oltre un Indice copioso ed esatto) di
moltissimi avvertimenti, e dichiarazioni
valevoli ad istruir pienamente chiunque
desideri dapprendere con fondamento
le regole, gli artifizi, e le finezze di questo
nobil Giuoco.
Prima ed unica edizione del trattato del
Lolli, giocatore e teorico degli scacchi
(Nonantola 1698-1769).
La sua importante opera integra e continua quella dellAnonimo Modenese
(Ercole del Rio) Sopra il Giuoco degli
Scacchi (1750), arricchendola di note
e completandola con un centinaio di
finali di cui molti originali. Vi sono comprese: una lettera di Del Rio, inviata ad
un amico in cui espone alcuni precetti
generali, considerata a lungo carta fondamentale per il gioco degli scacchi in
Italia; una seconda lettera di Del Rio, in
cui venne recensito il libro di Philidor;
alcuni commenti teorici delle partite;
cento partiti pratici (finali), di cui 29 di
Del Rio, e 11 dello stesso Lolli; tre partiti di sottilit (problemi) del Lolli.
Il Del Rio fu uno degli avversari preferiti dal Lolli, e otto posizioni di partite
giocate fra i due grandi modenesi nel
1755,1756 e 1757, vennero pubblicate
nella presente edizione.
NellOttocento lopera del Lolli godette di grande fortuna.
Fresco esemplare con barbe, ben conservato, in astuccio moderno.
1.800

SEI NUOVI GIRASOLI


COLLANA DIRETTA DA

GIORGIO BAGNOBIANCHI

FERRARI
LARTISTA

GIBRAN
LAMICIZIA

Illustrato da
una tecnica mista di
Gnter Pusch

Illustrato da
una xilografia di
Graziano Cuberli

LI PO
SILENZIO

NERUDA
ODE AL GIORNO
FELICE

Illustrato da
un pastello a olio di
Claudio Granaroli

Illustrato da
unacquaforte di
Teodoro Cotugno

UNTERBERGER
DOMANI

GIBRAN
ALBA

Illustrato da
una tecnica mista di
Domenico Masotti

Illustrato da
una puntasecca di
Corrado Peligra

PLAQUETTE A TIRATURA LIMITATA E NUMERATA


DI 30 ESEMPLARI
25 CAD.
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11 13

LUNICIT DI PALAZZO ARESE BORROMEO


DI CESANO MADERNO

Palazzo Arese Borromeo di Cesano


Maderno (MB) , senza ombra di dubbio, uno dei Palazzi di epoca barocca
pi rilevanti dItalia, per i suoi valori
storico-artistici e culturali.
Questo per una serie di particolari
caratteristiche ed unicit che lo distinguono. Il Palazzo ci pervenuto conservando in gran parte i suoi aspetti
seicenteschi, senza subire nei secoli
successivi trasformazioni tali che lo
potessero snaturare nella valutazione
generale. Da qui la straordinaria unitariet dei valori architettonici, scultorei
e pittorici. Che sono tali per un motivo fondamentale: la ferrea volont
di Bartolomeo III Arese di costruire il
suo Palazzo con precisi e puntuali significati culturali che rispecchiassero la
sua concezione ed esperienza di vita.
Anzi, sono convinto che il bisogno, direi lurgenza, di Bartolomeo III era proprio quella di esprimere, raccontare e
quindi lasciare ai successori il suo pensiero concreto come potremmo dire
oggi. Non, quindi, in un libro che poi
finisce negli scaffali di una libreria, ma
in una realizzazione che viene vissuta
e partecipata quotidianamente e nella quale, vivendola, assorbi e conosci il
pensiero di un uomo. proprio questo
il valore primario del Palazzo cesanese:
ogni suo aspetto significante, ti parla,
e non solo il linguaggio della bellezza
estetica, ma quello vero del riscontro
dei valori storici, filosofici, religiosi, naturali etc. che si fanno realt per lesperienza diretta della vita, siamo cio

in colloquio costante con i risultati e


le riflessioni delluomo Bartolomeo, un
grande uomo (i milanesi lo avevano
soprannominato il dio di Milano: Senatore, Presidente del Magistrato Ordinario, componente del Consiglio Segreto, Reggente onorario del Consiglio
dItalia e Presidente del Senato), che
pone come centro del suo interesse,
come riferimento e guida del suo agire
la Cultura. Non che le ricchezze, il potere, non fossero nelle sue corde, anzi,
ma vennero gestiti come necessari e
opportuni strumenti per perseguire le
proprie idee e convinzioni senza timori. Nellarco di meno di un ventennio,
dal 1654 circa al 1670, possiamo dire
che lopera era in buona parte realizzata con completamenti successivi sino al
1674, anno della morte di Bartolomeo

III e oltre, da parte della figlia Giulia, fedele alle istanze paterne.
A dimostrare le scelte personali di
Bartolomeo III laspetto esteriore del
Palazzo, di estrema semplicit. Intonaci
bianchi, nessun elemento decorativo
sia in rilievo che dipinto, intorno alle
finestre nessuno stipite e rilievo, solamente del bugnato rustico attorno al
portale e lo splendido balcone in ferro
battuto del salone del piano nobile. Era
previsto qualche elemento in pi, ma
assolutamente ininfluente allaspetto
generale. Tale austerit continua anche
nel cortile interno, dunque dimostra
una scelta precisa e che si impone, una
scelta che va contro lo stile architettonico del tempo il Barocco, che per
sua natura ridondante, mosso ed articolato nelle sue componenti. Nulla, se
non le dimensioni, arrivando a Palazzo
dichiara importanza o monumentalit,
ma questa si manifesta prepotentemente nel ricchissimo apparato degli
affreschi del suo interno. Il gusto dei
contrasti giocato sapientemente.
Le sale del piano terra presentano gli
affreschi in medaglioni con cornici in
stucco colorato, al centro delle volte,
i soggetti sono tratti dalla mitologia
classica, ma in essi bisogna leggere gli
aggiornamenti alla contemporaneit
e alle vicende dellArese. Nelle vele e
nelle lunette di queste sale si aggiunta una decorazione rococ, ad affresco,
negli anni Quaranta del Settecento.
Le pareti sono semplicemente intonacate in quanto ospitavano limpor-

La collezione
MARABOTTINI
in Palazzo Baldeschi a Perugia
a cura di AA.VV.
formato 28 x 31, cartonato
pp. 600; 626 col., 143 b/n
120,00
978-88-6557-271-9
Promozione: Dehoniana Libri S.p.A.
Distribuzione: Proliber s.r.l.

ltre settecento opere, tra dipinti, sculture, disegni, incisioni, miniature, cere, vetri, porcellane ed arredi, compresi in prevalenza tra il XVI e il XX secolo, compongono la vasta
Collezione Marabottini, allestita in permanenza su due piani di Palazzo Baldeschi in Perugia,
secondo il volere del Collezionista, Sandro Marabottini (1926-2012) a lungo docente di Storia
dellarte presso lUniversit di Perugia, autore di numerosissimi scritti che spaziano dal
medioevo al XIX secolo, ha infatti stabilito di lasciare agli studenti di questa Universit
affidandone la gestione alla Fondazione Cassa di Risparmio della citt la sua ricca raccolta
darte, affinch servisse da vera e propria palestra reale e non virtuale per gli studenti di
storia dellarte, che in tal modo possono avere un contatto diretto con la fisicit delle opere e
con le materie di cui sono composte, maneggiando, con lassistenza di personale specializzato,
in unapposita Sala di Studio, i diversi materiali che compongono la collezione.
Il Catalogo d conto di tutte le opere della Collezione, divise per generi e precedute da diversi
saggi introduttivi, con ampie schede scientifiche redatte da 97 specialisti dei singoli.

ALESSANDRO MARABOTTINI MARABOTTI grande storico dellarte, autore di studi serissimi, accademico di lungo
corso, voce quasi sempre fuori dal coro, polemista e fustigatore del malcostume diffuso sopratutto negli ultimi decenni in
materia di Beni culturali, era nato nel 1926 a Firenze
DE LUCA EDITORI DARTE S.R.L.
Via di Novella 22 - 00199 Roma Tel. (+39) 06-32650712 Fax (+39) 06-32650715
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tante quadreria, ma con la specificit


che ogni sala aveva una tematica ben
precisa: sala dei ritratti Arese, sala delle Principesse, sala dei Cardinali, sala
dei ritratti degli Asburgo dAustria e
cos via. Estremamente significativa
la Galleria al Giardino in cui affreschi
e dipinti costituiscono un insieme altamente simbolico: gli affreschi della volta
raffigurano tre modi diversi di vivere
lAmore, nelle 14 lunette le raffigurazioni di virt minori, oltre alla Giustizia,
di caratteri e atteggiamenti positivi aiutano luomo nel compiere le proprie
scelte di vita, mentre nei dipinti sulle
pareti si riscontravano gli esiti positivi o
negativi delle scelte fatte dai vari personaggi della storia antica o del vecchio testamento.. Un insieme dunque
che con lamore, elemento fondante
la vita, le virt, utile aiuto per scegliere
il meglio e i risultati delle scelte compiute, ribadisce quanto ognuno di noi
responsabile delle proprie azioni. Di
notevole originalit lAppartamento
alla mosaica (oggi detto Ninfeo) in cui
pareti, soffitti e pavimento sono rivestiti da un mosaico di piccoli sassolini di
fiume bianchi e neri con eleganti disegni barocchi e con affreschi (sviluppanti
il tema della Moderazione), la cui funzione era precipuamente quella di piccolo cenacolo culturale. Unaltra sala
del pianterreno era dedicata ai ritratti
della famiglia Arese, tra cui ovviamente
quello di Bartolomeo III, recentemente

riallestita (con progetto


dellAssociazione Vivere
il Palazzo e il Giardino
Arese Borromeo) tramite le riproduzioni ad
alta fedelt dei dipinti
originali, attualmente
allIsola Madre del Lago
Maggiore, propriet di
Casa Borromeo.
Salendo al piano nobile
di Palazzo, gli affreschi
rivestono
completamente le pareti, mentre
i soffitti sono tutti in legno a passasotto e decorati. Notevole lo Scalone di
ferro o delle Armi (Stemmi) in quanto sulle pareti sono raffigurati ben 47
stemmi, straordinario e raro esempio
di araldica seicentesca in Lombardia.
La serie di Sale che si susseguono, con
varianti di percorso, sono tra i capolavori del secondo seicento lombardo,
opera dei maggiori pittori dellepoca:
Giovanni Doneda il Montalto col fratello Giuseppe, Giovanni Ghisolfi, Giuseppe Nuvolone, Ercole Procaccini il
Giovane, Antonio Busca e, recente attribuzione, Giovan Battista Costa.
Ogni Sala (24 quelle con affreschi)
svolge una tema particolare, ma la
strutturazione generale vale per tutte,
infatti i singoli soggetti od episodi sono
raffigurati allinterno di Quadrature architettoniche, ulteriore elemento che
contribuisce allunitariet del Palazzo.

11 15

Tra le Sale pi significative quelle: delle


Rovine, ben tre le Sale dipinte a Boscareccia sulle cui pareti viene raffigurata
la natura con ampi paesaggi che assumono valenze diverse per ogni sala, il
Salone dei Fasti Romani (serie di episodi della storia di Roma), del Castello,
rappresentazione esatta di come era
allepoca il Castello Sforzesco di Milano, dei Porti di Mare, degli Eremiti, delle Colonne (qui erano appesi la serie
dei ritratti degli Asburgo di Spagna), la
straordinaria Galleria delle Arti Liberali,
la Cappella privata dedicata a S. Pietro
Martire, la Sala dei Motti. Il percorso si
conclude obbligatoriamente sulla Loggia, unica in Lombardia al piano nobile,
che per le sue armoniose misure e il
suo rigore si direbbe pi brunelleschiana che barocca. Da qui un affascinante
panorama sullo straordinario Giardino,
di quasi 100.000 mq, dove, oltre alle essenze arboree importanti: carpini, tassi,
tigli, querce e una grandiosa impostazione allitaliana nella parte prospicente al Palazzo, sono presenti Statue
richiamanti il mondo classico e rinascimentale di cui sviluppano ulteriori
simbologie e tematiche, lUccelliera, il
Casino Ovale oggi detto Tempietto del
Fauno, la Fontana barocca, la Fontana
del Mascherone. Palazzo Arese Borromeo, acquisito dallAmministrazione comunale di Cesano Maderno nel
1987, quindi, non solo interessa e affascina, ma per chi ha sensibilit, coinvolge fortemente e dopo la prima visita il
tornare permette di cogliere ulteriori
particolari e raffinati passaggi, come
dicevo allinizio: lincontro iniziale si trasforma in ascolto, in amicizia costante,
in me continua da oltre ventanni.
Corrado Mauri

Palazzo Arese Borromeo visitabile da marzo a ottobre (escluso agosto) la domenica con visite guidate
alle ore 15,30 - 16,00 - 16,30. Per gruppi oltre le 10 persone su prenotazione allUfficio Cultura del Comune di Cesano
Maderno tel 0362 513428- 455, mail: cultura@comune.cesano-maderno.mb.it (oppure presso Vivere il Palazzo e
il Giardino Arese Borromeo o direttamente on line sul sito www.vivereilpalazzo.it )

del Centro Di

1964 1978

Libri dArtista dallArchivio


Libri
dArtista
del Centro
Di dallArchivio
1964 1978

ALVIANI
BALDESSARI
ALVIANI
BARTOLOZZI
BALDESSARI
BAUHUS
BARTOLOZZI
BEAVERS
BAUHUS
BERNASCONI
BEAVERS
BINS
BERNASCONI
BINSBORDONI
BRAVO
BORDONI
CARMI
BRAVO
CASTELLANI
CARMI
CASTELLANI
DIACONO
DIACONO
FONTANA
FONTANA
GENTILINI
GENTILINI
GRIGNANI
GRIGNANI
KLEIN, E.
KLEIN, E.
KOUNELLIS
KOUNELLIS
LA PIETRA
LA PIETRA
LEE BYARS
LEE BYARS
LLIMS
LLIMS
MAMBOR
MAMBOR
MICCINI
MICCINI
NANNINANNI
NANNUCCI
NANNUCCI
ONTANI
ONTANI
PARMIGGIANI
PARMIGGIANI
PESCEPESCE
PISTOLETTO
PISTOLETTO
PIZZOPIZZO
GRECOGRECO
Libreria Bocca
SALA
Libreria
Bocca
Locale Storico
dItalia
SALA
Locale Storico dItalia
con il Patrocinio
SCANAVINO
del Ministero
i Beni
con il per
Patrocinio
e le Attivit
Culturali per i Beni
SCANAVINO
del Ministero
TANCREDI
Medaglia
e ledoro
Attivit Culturali
della Camera
di Commercio
Medaglia
doro
THEKTANCREDI
di Milano
della Camera di Commercio
THEK
di Milano
TORRICELLI
Galleria Vittorio Emanuele II, 12
20121 Milano
TORRICELLI
Galleria -Vittorio
Emanuele II, 12
tel. 02 86462321
02 860806

Dal 9 al 24.4.2016
presso Dal 9 al 24.4.2016
Libreria presso
Bocca
Galleria Vittorio Emanuele II 12
Libreria Bocca
20121 Milano
Galleria Vittorio Emanuele II 12
Tel. 02.86462321 - 02.860806
20121 Milano
libreriabocca@libreriabocca.com
Tel. 02.86462321 - 02.860806
www. libreriabocca.com

libreriabocca@libreriabocca.com
www. libreriabocca.com

20121 Milano
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tel. 02 86462321 - 02 860806
www.libreriabocca.com
libreriabocca@libreriabocca.com

Ugo La Pietra.
Campo Tissurale
Multiplo originale dellartista contenuto
in una custodia protettiva sigillata.
Ugo La Pietra. Serie minimultipli, Edizioni Flaviana,
Campo Tissurale
Lugano, 1967
1

Multiplo originale dellartista contenuto


in una custodia protettiva sigillata.
Getulio Alviani.
2
Serie minimultipli, Edizioni Flaviana,
Programmazioni plastiche
Lugano, 1967

Leporello realizzato dallartista con la

Getulio Alviani. collaborazione dello stampatore


Tosi.
ProgrammazioniSergio
plastiche
Edizioni
del Cavallino,
Venezia, 1967
Leporello realizzato
dallartista
con la
collaborazione dello
stampatore
Edizione
numerata di 200 esemplari.
Sergio Tosi.
Copia 38/200 firmata dallartista
Edizioni del Cavallino, Venezia, 1967
Edizione numerata
di 200
esemplari.
John
Baldessari.
3
Copia 38/200 firmata
Fourdallartista
Events and Reactions

John Baldessari.
allo Stedelijk Museum, Amsterdam,
Four Events and Reactions
novembre 1975-gennaio 1976
Pubblicato in occasione della mostra
Centro Di, Firenze, 1975
allo Stedelijk Museum, Amsterdam,
novembre 1975-gennaio 1976
Luigi
4
Centro Di, Firenze,
1975Ontani.

Pubblicato in occasione della mostra

2
2

Acervus

Luigi Ontani. Edizione DACIC, Tbingen, 1978


Acervus
stampato in India in 2500 copie
Edizione DACIC, Tbingen, 1978
stampato in5IndiaLucio
in 2500
copie
Fontana.

Lucio Fontana. Edizioni del Cavallino, Venezia, 1966


Concetto spaziale
200 esemplari numerati e firmati
Edizioni del Cavallino, Venezia, 1966
200 esemplari numerati e firmati

Enrico Castellani Pittore


Testo di Vincenzo Agnetti;
Catalogo e multiplo.
di Giorgio Colombo;
Testo di Vincenzoimpaginazione
Agnetti;
di Giorgio
Colombo, Ugo Mulas,
impaginazione difoto
Giorgio
Colombo;
Uliano Lucas,
Franco Angeli
foto di Giorgio Colombo,
Ugo Mulas,
Uliano Lucas, Franco
Angeli
Achille
Mauri Editore, Milano, 1968
Achille Mauri Editore, Milano, 1968

Concetto spaziale

Enrico Castellani Pittore


Catalogo e multiplo.

3
4

3
4

Eugenio Miccini.

Eugenio Miccini.Ut Scriptura


Ut Scriptura
Libro-oggetto eseguito manualmente
Libro-oggetto eseguito manualmente
dallartista in 71 esemplari.
dallartista in 71 esemplari.
Contiene un microlavoro originale.
Contiene un microlavoro originale.
Edizioni Tchne, Firenze, 1978
Edizioni Tchne, Firenze, 1978
Esemplare
n. 31 firmato dallartista
Esemplare n. 31 firmato
dallartista

Michelangelo Pistoletto.
8 Pistoletto.
Michelangelo
ultime parole famose
Le ultime paroleLe
famose
Edizione a cura dellautore,
Edizione a cura dellautore,
Torino, 1967
Torino, 1967
Questo volume costituisce
Questo volume costituisce
uno dei momenti uno
pi importanti
dei momenti pi importanti
per la fondazioneper
del la
movimento
fondazione del movimento
dellArte Povera.

dellArte Povera.

John Baldessari.
John Baldessari.
9
Throwing Three Balls in the Air
Throwing Three Balls in the Air
to Get a Straight Line
to Get
a Straight Line
(Best of Thirty-Six
Attemps)
(Best11oftavole
Thirty-Six Attemps)
Cartellina contenente
Cartellina
contenente 11 tavole
fotografiche, frontespizio
e colophon
fotografiche, frontespizio e colophon
in fogli sciolti.
in fogli
sciolti.
Edizioni Giampaolo
Prearo/Galleria
Toselli, Milano, 1973
Edizioni Giampaolo Prearo/Galleria
Stampato in 2.000
copie Milano, 1973
Toselli,

Stampato in 2.000 copie

Centro Di

Centro Di

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9

8
9

18

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AGOR
Agor, che significa raccogliere, radunare, il termine con il quale nella
Grecia antica si indicava la piazza principale della Polis. La nostra Polis
questo periodico Ekecheiria che esce quando gli sponsor ce lo concedono e il presidente della nostra associazione con i suoi collaboratori
in buona salute, elemento questo che, dati i tempi che stiamo vivendo, il
solo sul quale si possa contare. Lagor diventato il centro della Polis, in
particolare dal punto di vista economico e commerciale, in quanto anche
sede di mercato. Come dovrebbe accadere per noi librai storici. La modernit offre i vantaggi di essere collegati a grandi distanze. Qui andranno
discusse le nostre proposte per superare la crisi. Qui andranno inviate
le vostre segnalazioni su quanto accade nel territorio dove esercitate la
vostra professione.
Lobiettivo dellAssociazione non solo fermare lemorragia delle librerie, anche
trovare il modo di mantenere il mercato indipendente nonostante la scarsa propensione degli operatori a fare squadra. Bene il modello del Comune di Milano,
con lAmministrazione di Giuliano Pisapia, che ha deliberato per le librerie storiche
il vincolo dellattivit, canoni di locazione sostenibili e collaborazione tra pubblico
e privato nello sviluppo dellattivit. Bene anche la Direzione Generale Biblioteche
che su incarico del Ministro dei Beni e delle Attivit Culturali e del Turismo ha
proposto disposizioni fiscali agevolate e agevolazioni finanziarie attraverso listituzione presso il Ministero di un fondo per contributi e la Giornata delle librerie
storiche da tenersi annualmente con un programma volto alla promozione della
lettura ed alla conoscenza del patrimonio bibliografico italiano.

Al caro Pietro Santoro

Pietro Santoro col figlio Antonello


Ho perso un amico e ho provato un
grande dolore, era un autentico bibliofilo,
amante dellarte e dei bei libri. Possedeva
una delle pi complete collezioni di codici che abbia mai visto tra le biblioteche
dei clienti della Libreria Bocca. Primeggiano il facsimile della Bibbia di Borso
dEste nella preziosa e rara riproduzione
a grandezza naturale edita da Panini, il
Breviario Grimani e il libro dore Visconti.

Lultimo saluto gli stato dato dai famigliari e dai numerosi amici sabato 20 febbraio, nella Parrocchiale di Santa Maria
del Rosario a Milano. Lo ricordo venire
in libreria ogni domenica dopo le 5 a trovarmi in compagnia del figlio Antonello a
rifornirsi degli ultimi cataloghi di mostre,
commissionandomi i saggi darte per
la nipote Floriana Conte, una giovane
promettente studiosa nella quale ripo-

neva una grande fiducia, sostenendone


le ricerche. E aveva visto giusto perch
a breve quelle ricerche sarebbero state
pubblicate in libri: Tra Napoli e Milano,
viaggi di artisti nellItalia del Seicento, Da
Tanzio da Varallo a Massimo Stanzione,
Salvator Rosa, Cronache vasariane. e articoli approdati, in lingua inglese, sulle pagine del The Burlington Magazine, dal 1903
la pubblicazione accademica pi prestigiosa al mondo. I nostri primi argomenti
di conversazione riguardavano il Milan.
Pietro conosceva tutto dei giocatori
dellallenatore e soprattutto del patron
Berlusconi. Mi raccontava dei processi
che seguiva non criticando mai lo stato
penoso in cui versa la giustizia Italiana.
Ricordo che si era occupato di una richiesta di pagamento ingiuntami da una
Casa daste di Zurigo per un presunto
acquisto di un mobile antico. Tra la sorpresa generale scoprimmo che un ignoto aveva battuto il mobile fornendo le
mie generalit. In libreria per intrattenere
Antonello seguivo al computer le registrazioni delle partite commentate da
Annarumma le cui telecronache urlate
lo facevano divertire da impazzire. Erano
momenti di sane collegiali risate. Parlava spesso anche delle imprese del figlio
che non abbandonava mai. Antonello a
Monza alla Formula Uno, Antonello a
cavallo, Antonello dal papa, Antonello a
braccetto con Naomi Campbell. Formavano una coppia amata dagli amici della
libreria che conoscendo le loro abitudini
li aspettavano per incontrarli.Tutti ammiravano quel padre per lamore e le cure
che prodigava al figlio. Insieme avevano
anche inviato una lettera al sindaco per
pregarlo di non sfrattare la libreria Bocca
dalla Galleria Vittorio Emanuele e non
privare loro e molti milanesi di quellantico luogo, rituale approdo culturale. Lha
strappato alla vita anzitempo, a soli 66
anni, un male incurabile, con lui la nostra
Associazione e le Librerie Storiche dItalia perdono un sincero sostenitore che
offriva gratuitamente la propria assistenza. a quelle in difficolt per gli aumenti
incontrollati dei canoni daffitto. Si era
laureato in legge nel 1974 e sera trasferito a Milano dal sud nel 1975 aprendo
uno studio legale che gli avrebbe dato,
coadiuvato dalle sorelle della moglie lefficienti Filomena e Maria Teresa Federico
e dalla nipote Avv. Serena Conte, fama e
successo. Ora sono e siamo tutti un po
pi poveri e il dispiacere grande perch non possiamo fare niente mentre la
rassegnazione non certo il mio forte.
Giacomo Lodetti

IN MEMORIA ED IN ONORE
DI AMEDEO COCCHI

Tutto inizi nei primi mesi del 2011


quando un collezionista mi invi alcune
foto della coppa qui a lato indicata, chiedendomi un parere di massima sullautenticit, validit, luogo di produzione e
sul valore approssimato di mercato.
La coppa fa parte di una serie molto numerosa, prodotta tra il 1530 e il
1550 circa, in un centro di produzione
dellItalia Centrale, specializzato nel lustro metallico, sino ad oggi indicato in
Gubbio o Deruta, senza per prove
concrete. Notai subito che il Santo Vescovo rappresentato in rilievo sul cavetto era Cerbone, Discepolo di S. Regolo,
Patrono e Vescovo di Massa Marittima e
Populonia (Piombino), vissuto nel VI sec.,
originario del Nord Africa. Liconografia
caratterizzante Cerbone un gruppo di
oche selvatiche che si narra guidarono il
Santo nel suo viaggio verso Roma in Vaticano, chiamato dal Papa Virgilio; inoltre
sullo sfondo del cavetto raffigurata, alla
sinistra del Santo, una torre medioevale
simile a quella del Palazzo Comunale di
Massa Marittima che, posta accanto alla
Cattedrale dedicata al Santo, delimita sul
lato sud-sud ovest una delle piazze pi
belle dItalia. Mi trovavo gi in Toscana e
quindi mi recai immediatamente a Massa
Marittima dallallora Vescovo Monsignore Giovanni Santucci, altro personaggio
straordinario e protagonista di questa
vicenda insieme ad Amedeo Cocchi.
Osserv attentamente le foto della coppa, riconobbe subito liconografia di S.
Cerbone, mi fece alcune domande sulle tecniche realizzative del lustro e delle
parti a rilievo, poi mi guard negli occhi e
mi chiese: mi garantisce che buona?.
Certo che era buona e anche intatta!
Il colloquio dur per circa unora, sufficiente a Mons. Santucci per capire limportanza di acquisire questa coppa per
le collezioni del locale Museo, non tanto
per i contenuti artistici, plastici e pittorici,
quanto per il grande valore storico per la
diocesi e per lintera Comunit. Mi chie-

se alcuni giorni per decidere e poi alcuni


mesi di tempo per raccogliere il denaro
occorrente allacquisto. Il collezionista
proprietario della coppa voleva venderla perch aveva un impellente bisogno
di incassarne il controvalore, e qui intervenne Amedeo Cocchi che si impegn a
comprare subito la maiolica e a darla in
opzione per lacquisto a Mons. Santucci
o ad altra Istituzione locale, allo stesso
prezzo, per la durata di un anno. Lamico Amedeo era un Cattolico praticante
ma credo che in questo caso rinunci
ad uno dei principi cardine di ogni attivit commerciale: quando faccio pari,
perdo!, principalmente perch rimase
profondamente colpito dal carisma, dalla personalit, dalla forza della fede che
traspariva dallo sguardo e dalla figura del
Vescovo Santucci. La vicenda si concluse felicemente nellautunno dello stesso
anno; Amedeo Cocchi, ormai ottantenne, si rec da Milano a Massa Marittima,
accompagnato dalla nipote Georgia,
per consegnare la Coppa di S. Cerbone
ad un altro Vescovo che per lui era gi
candidato alla santit. Nel periodo in cui
la coppa rimase a Milano nelle mani di
Cocchi, ebbi la possibilit di studiarla a
fondo e scoprii che esistevano altre tre
maioliche dello stesso tipo, sempre con S.
Cerbone nel cavetto, in collezioni pubbliche ed unaltra gi nella collezione Adda,
ma attualmente dispersa. Naturalmente,
come faccio spesso quando mi imbatto
in una serie di maioliche particolarmente interessanti, mi documentai su tutto
ci che era stato scritto sullargomento,
mi procurai le foto a colori o in b/n di
quasi tutti i pezzi pubblicati, andai a Faenza e a Gubbio ad esaminare dal vivo
le altre due coppe per giungere poi alla
conclusione che lattribuzione alla bottega di Mastro Giorgio a Gubbio non
reggeva pi. Mentre maturavo questa
convinzione, di pari passo cominciavo a
formulare lipotesi che questa importante e particolare serie di coppe provenisse dal centro di produzione Alto Laziale
di Acquapendente. La produzione di ceramica a rilievo e a stampo presente in
zona fin dagli inizi del XIV sec.
Continua nel Rinascimento ed esplode
nel periodo compendiario sino alla fine
del XVII sec. Inoltre bene sottolineare
la quantit enorme di frammenti a lustro
oro, rosso, rosato e madreperlaceo (argento) emersi dagli scavi ufficiali ed abusivi. Nella prima met del Cinquecento,
le principali botteghe locali producevano
maioliche a lustro e nello stesso periodo
Sante de Rubeis, i Giunta ed Antonio di

11 19

Coppa con tesa a fiori e frutti a rilievo detta


Abborchiata con immagine di San Cerbone
Sandro di Vestro, importanti vasai locali,
tutti di origine toscana che avevano rapporti di affari con Mastro Giorgio Andreoli di Gubbio. Il Vescovado di Massa
Marittima (molto vicina sia a Siena che
ad Acquapendente) risulta tra i principali
committenti di queste coppe, di cui ben
cinque sono giunte in buone condizioni sino a noi. Inoltre la coppa di Massa
Marittima e tutte le altre esistenti portano nella tesa sul verso, la G fogliata
dei Giunta (a volte anche nel cavetto,
sempre sul verso) e la marca D che
potrebbe essere quella di Domenico di
Bernardino del Berna figuro attivo sia ad
Acquapendente che a Ravenna. In tutte
le coppe e i piatti istoriati o a grottesche,
dipinti dai figuli della Superbottega e lustrati da Mastro Giorgio, dal 1515 sino al
1532 ed oltre, portano sul verso, sempre sulla tesa, sia la G fogliata dei Giunta,
che la V dei Vestro; il famoso piatto con il
Giudizio di Paride del Petit Palais di Parigi
(catalogo J. Dieterle n. 54) siglato A.V.
per Antonio di Vestro.
Amedeo Cocchi oltre ad essere stato
un caro amico, stato anche chi per primo apprezz le mie ricerche sulla storia
della maiolica Rinascimentale Italiana,
mi aiut a pubblicare i miei primi saggi
sulla rivista Arte Viva-FimaAntiquari da
lui diretta in modo magistrale, scese in
campo molte volte per difendermi nelle
dure battaglie contro gli Accademici blablaisti, quindi fu il principale supporter
nella mia attivit di storico ed esperto
nel settore ceramico, nella mia seconda
vita professionale. Abitavamo entrambi nel centro di Milano a pochi isolati
di distanza e quindi ci incontravamo
spesso, parlavamo di attualit, economia,
politica, musica ma nella maggior parte
dei casi ci vedevamo per esaminare, studiare e valutare qualche bella maiolica.
Cocchi negli anni aveva fatto e disfatto
molte collezioni: tele, tavole, mobili, oggetti darte ed in particolare maioliche
e vetri, tutti scelti con cura ed attenzio-

20

11

ne e molti in qualche modo erano lo


specchio della sua personalit e del suo
gusto raffinatissimo; tra le tante maioliche da lui possedute ed amate come
un piccolo disco, decorato a lustro oro
e rubino, con uno stemma cardinalizio
Della Rovere/Ghisleri sul recto ed al verso i girali classici della bottega aquesiana
dei Giunta; questo straordinario oscillo,
vedi foto a fine testo, faceva parte di una
serie di 50 maioliche dalta epoca tutte
scelte, raccolte e possedute da Amedeo
Cocchi e presentate nel 1984 a Milano
nella Galleria antiquaria di Carla Silvestri.
Tra questi 50 pezzi vi erano moltissimi
capolavori assoluti.
Riguardando attentamente le schede del
catalogo della mostra del 1984 presso
la Galleria Silvestri, ho notato che 20
maioliche su 50, alla luce dei miei studi,
sono oggi attribuibili ad Acquapendente,

quindi circa il 40% e questa percentuale


aumenta nelle collezioni con molti pezzi
del XIV e XV secolo; sono dati statistici,
di per s aleatori, ma che comunque dovrebbero far riflettere sullimportanza di
questo formidabile centro di produzione. Ricordo a chi mi legge che la maggior
parte delle maioliche, circa 200 pezzi,
della famosa Collezione Sprovieri (Catalogo Bocca Editori, Milano 1996 a cura di
T. Wilson) erano state scelte, individuate,
segnalate e alcune possedute da Cocchi.
Amedeo ci ha lasciato un anno fa e ricorder per sempre la cerimonia funebre nella chiesa di S. Eufemia, tra i parenti,
gli amici, i colleghi antiquari, i fedeli della
sua parrocchia, in un clima di pace, serenit, commozione e la musica di Puccini,
laria di Lauretta dal Gianni Schicchi sul
silenzio e le lacrime di tutti. Se la scelta
del brano musicale lavessi fatta io, avrei

preferito sempre Puccini ma unaltra


eroina Tosca e la romanza del secondo
atto: Vissi darte, vissi damore, perch pochi come Amedeo hanno vissuto per
larte e di arte, oltre che di amore per
la sua famiglia, suo figlio e i suoi adoratissimi nipoti. Laria di Tosca continua: Non
feci mai male ad anima viva, un vero e
proprio epitaffio per il mio amico che
non c pi.
Alberto Piccini

Dal THE GUARDIAN, Londra, 09-2014


I 10 migliori negozi di dischi al mondo:
segnalati dai lettori.
CARU, LIBRI e DISCHI
DAL 1942, CON ORGOGLIO
Gallarate, Lombardy, Italy
Inserito allinterno di una storica villa
lombarda, il negozio ha pile di dischi e
CD dovunque ed un delizioso profumo
di cappuccino fumante.
Promuovono musica indipendente ed
organizzano concerti gratis nel retro.
Anche se non comprate niente, ne uscirete sentendovi arricchiti

Oscillo con stemma cardinalizio


Della Rovere-Ghislieri

PISCINA COMUNALE

La copisteria pi folle del mondo


LA PRESENZA DELLARTE CONTEMPORANEA TRAVALICA
OGGI LE TRADIZIONALI GALLERIE PER APPRODARE IN
SPAZI PI ORIGINALI FREQUENTATI DAL PUBBLICO. DALLE
LIBRERIE AI CINEMATOGRAFI, DAI GARAGE AI RISTORANTI.
TRA DI LORO IL PI ORIGINALE CERTAMENTE LO SPAZIO DI ADRIANO PASQUALI, LA SUA COPISTERIA, DAL
NOME INSOLITO DI PISCINA COMUNALE LO SPAZIO
DARTE PI FOLLE DEL MONDO.
Adriano Pasquali

Ultima mostra la personale di


ANNELIES BLAAM/OVERLAPPEN
Dal 19 febbraio PiscinaComunale Spazio
dArteinCopisteria ospita Overlappen, prima personale in Italia di Annelies Blaam
(Eindhoven, 1956).
Lartista sperimenta tecniche tradizionali
come pittura, fotografia e incisione, servendosi di supporti sia convenzionali che
insoliti. In occasione di Overlappen (dallolandese sovrapposizioni) Annelies Blaam
ha presentato un ciclo di lavori inediti, 56
custodie per CD illustrate e rielaborate attraverso segni grafici, macchie di colore o
laggiunta di piccoli inserti come fotografie,
francobolli e materiali di riciclo.
Un immaginario che si deposita - per trasparenza - sulla parete autografata di Piscina Comunale, a muovere una delicata
interferenza tra storie.
Roberta Perego

Piscina Comunale - SpaziodArteinCopisteria - Via Ambrogio Campiglio, 13 - 20133 Milano


Telefono: 02 266 3622 - Orari: 08,15-18,30

grande collezionista rappresenta un alto


esempio di qualit e prestigio internazionale che onora il Paese Unico collezionista ad avere il proprio nome al Louvre
sulla sala dedicate alla pittura romana del
Settecento. Ha effettuato donazioni anche alla Galleria Nazionale dArte Antica
in Palazzo Barberini e al Museo del Barocco Romano in Palazzo Chigi di Ariccia. Essendo da lunga data amico della
famiglia Lodetti e cliente della Bocca, si
occupato in passato di difendere con
successo la storica libreria che avrebbe
potuto scomparire a causa di un eccessivo aumento del canone daffitto, appellandosi al Diritto dei Cento Anni. Quella
importante relazione oggi custodita
nellarchivio della libreria a disposizione
di chi ne facesse richiesta. Io consiglio la
lettura di questo volume di cui riporto
alcuni stimolanti capitoli: Categorie di Beni
Culturali,Tutela dei Beni Culturali privilegiati,
a tutti i miei colleghi librai storici e anche
se non si occupano di editoria legale di
curarne la diffusione nellinteresse di tutti
e in particolare dei giovani.
Giacomo Lodetti

LA LEGGE E I BENI CULTURALI

FRANCESCHINI E LE LIBRERIE STORICHE IN CRISI: PREVISTO VINCOLO


NEL DDL CINEMA

LAvvocato Fabrizio Lemme ha recentemente dato alle stampe per i tipi della
CEDAM un prezioso compendio della
legislazione in tema di tutela dei beni
culturali, dal titolo: Compendio di diritto
dei Beni Culturali. Il volume anche online e lo si pu consultare gratuitamente
allinterno del servizio la mia biblioteca
Il testo inizia con la seguente citazione
il diritto dei beni culturali nasce nel momento in cui un popolo, divenuto nazione per aver acquistato la consapevolezza della propria identit, delle proprie
radici, sente la necessit di difenderne
le testimonianze. Conosciamo bene
Lemme per gli acuti interventi in tema
di arte sulle pagine del Giornale dellArte, tanto che nellambiente soprannominato lAvvocato dellArte. Titolare di
Cattedra di Diritto Penale dellEconomia
allUniversit di Siena, Docente di Diritto
dei Beni Culturali in universit italiane e
straniere, autore di saggi e libri darte, tra i pi noti: il catalogo della Galleria
Colonna, con Federico Zeri, La Collezione
Lemme. Tableaux romains du XVII e XVIII
sicles, Il delitto di contrabbando, La frode
fiscale , La contraffazione alterazione delle
opere darte nel Diritto Penale e Settecento Romano con Mammucari. Mecenate e

Sulle librerie storiche da tempo stiamo


facendo un lavoro con la possibilit di
apporre vincoli, e nel nuovo disegno di
legge sul Cinema previsto che si possa
mettere un vincolo sulle librerie storiche
per evitare che vengano trasformate in
negozi di blue-jeans. A dirlo il ministro dei Beni e delle Attivit culturali e
del Turismo, Dario Franceschini, a proposito delle librerie storiche che chiudono.
Parlando a margine della presentazione
del concorso per le scuole Scriviamoci,
al liceo Visconti di Roma, Franceschini ha
aggiunto che naturalmente allargare il
numero dei lettori allarga anche la possibilit delle librerie di stare sul mercato.
Quindi il lavoro pi importante allargare la platea di lettori. Tornando sul
settore delleditoria, il ministro ha tenuto
a dire che dopo molti anni di dati negativi, parliamo anche di dati positivi: lanno
scorso sono aumentate le vendite di libri ed un primo, significativo segnale
di inversione di tendenza. Limpegno del
Centro per il libro e la lettura quello di
lavorare nelle scuole e, attraverso Scriviamoci, avvicinare alla scrittura. Ma chi
scrive, inevitabilmente deve anche leggere. Andiamo quindi in questa direzione,
un lavoro che stiamo facendo insieme

11 21

al Miur, e abbiamo coinvolto anche la


fondazione Bellonci e Siae. un lavoro
importante che dar frutti nel tempo.
PICCOLE LIBRERIE SPARISCONO
Perfino Paolo Pisanti, ex presidente
dellAssociazione dei librai italiani, ha
dovuto chiudere: Anchio ho abbassato la saracinesca della mia libreria a San
Giorgio a Cremano. In tre mesi, nella sola Napoli, racconta ancora Pisanti,
c stata un vera e propria moria. Un
monumento come la Libreria Guida, al
Vomero, quella di Mario Guida, non c
pi. E anche una bellissima Mondadori, in
centro, un franchising cui hanno partecipato fior di imprenditori illuminati, s
dovuta arrendere. Linvolontaria serrata
delle librerie in Italia: muoiono come le
mosche. Possiamo ipotizzare una media
di due alla settimana in tutto il territorio.
Chiudono, chiudono, conferma Salvo
Pandetta, titolare della storica Libreria
Bonaccorso di Catania in piazza Universit. Accanto, proprio a filo di vetrina, da
quattro anni ha aperto un negozio delle
librerie editoriali (modello Feltrinelli e
Mondadori, per intendersi). Aprono
per far chiudere, e in realt non sono
librerie: sono negozi con uso di libri
spiega con cruda analisi Marcello Ciccaglione, fondatore delle Arion, 17 librerie
a Roma. A Firenze sono morte la Libreria del Porcellino, la Martelli e la Le Monnier. Guai in arrivo per la Edison: in
scadenza il contratto daffitto e Feltrinelli
ha comprato limmobile. Gioacchino Tavella, libraio a Lamezia Terme, quando
viene salutato con lappellativo di eroico libraio fa gli scongiuri. Ma ormai tutti
noi librai lo dobbiamo mettere in conto:
leditore fa business snaturando la qualit del prodotto, sporcando lamore per
questo mestiere, svilendo la passione
per un lavoro che se non fa diventare
ricchi, di certo arricchisce. Restare aperti per vivere meglio. Ciccaglione: Sono
andato in vacanza ad Antibes, e con
allegra rabbia mi sono accorto che in
Francia, in qualsiasi sperduto paese della
provincia, c sempre una libreria. Resto
incantato a vedere i miei colleghi: scrivono a penna le schede dei libri per poi
collocarle in vetrina. E quel gesto fa capire quanta cultura, quanta civilt, quanta
qualit della vita sia custodita da chi sa
investire nella lettura. Rosanna Cappelli,
dirigente Electa, spiega a muso duro la
situazione di questa catastrofe: Al declino della politica fa seguito il declino
intellettuale. In Italia non si tiene conto

22

11

della conoscenza come forma di sviluppo. Si stampano libri che incontreranno tremila acquirenti in tutta Italia, e gli
editori riempiono le librerie di titoli che
non fanno in tempo ad arrivare per essere tolti. In Italia venuta a mancare la
clientela. Ma in Italia venuta a mancare
anche la qualit. La decisione di buttare
in edicola, a prezzi stracciati, i Meridiani,
orgoglio del catalogo Mondadori, stata
letale. Un incentivo a disertare le librerie
con un prodotto taroccato, un ennesimo tributo al totem dello sconto. La
verit che gli italiani non entrano pi
in libreria perch ne hanno dimenticato
lesistenza. E poi i soldi, la liquidit. Tutti
i commercianti hanno problemi. A maggior ragione i librai. Gli istituti di credito
considerano i magazzini dei libri al pari di
carta straccia.
E pensare che fu un grande banchiere,
Raffaele Mattioli, il mecenate che volle
dare alle stampe, nella Valdonega di Verona, quella collana che il monumento
della nostra memoria, la Letteratura Italiana Ricciardi il cui motto era Quinci
si va chi vuol andar per pace. Le banche
di oggi, si sa, hanno scambiato la pace
per il requiem.
Pietrangelo Buttafuoco

ratese. Acquisto e leggo il libretto di 15


euro che mi emoziona. Mi ha riportato
nel passato leggendo quei protagonisti del mondo delleditoria per bibliofili.
Escluso Hans Mardersteig, morto due
anni prima che rilevassi la Libreria Bocca,
gli altri, in particolare il figlio Martino col
quale ho pubblicato i Sonetti di Pico della Mirandola illustrato da Enrico Baj, mi
sono o mi sono stati amici e pi semplicemente fornitori. Una lettura che consiglio, Nocera stato preciso, documentato e il tema trattato necessiterebbe di
maggior attenzione da parte dei media
e dei politici. Purtroppo i tempi di Spadolini sono morti e non torneranno pi.
Giacomo Lodetti

LE INTERVISTE DI GABRIELE

Officina Mardersteig

vero, oggi trovi tutto in internet, ma


se non hai la chiave di ricerca non sai
se o che una cosa esiste. Un esempio
lho avuto scoprendo lesistenza di una
coraggiosa e innovativa impresa editoriale: Biblohaus. Essa nasce dallincontro
di persone che hanno messo in comune idee sul libro, la lettura, la bibliografia.
Rappresenta un tempo di riflessione su
cosa sia editoria, tipografia, bibliografia,
lettura. Biblohaus un luogo di incontro
che privilegia lapprofondimento saggistico, un tentativo di creare eventi bibliografici, situazioni da condividere. Questo
si legge sul loro sito www.biblohouse.it
dove trovi lintera loro produzione. Una
sera a cena con Nistor e Monica mia
figlia, non cito il ristorante specializzato
in piatti di pesce onde evitare pubblicit
non necessaria ad un settore che, a differenza dei libri tira, invasivo e produce
profitto, per si mangia e si beve bene,
parlando di libri, il tenace e acuto collezionista, nonch raffinato e colto intellettuale mi ordina 6 copie di un libretto che
ha scritto il suo amico Nocera per i tipi
della Biblohaus sullOfficina Mardersteig.
Un Incontro con Martino Mardersteig. E in
quelloccasione che vengo a conoscenza
dellesistenza della casa editrice mace-

Abbiamo sentito i pareri di librai storici sullo


stato del mercato del libro in Italia, Car a
Gallarate, Cavallotto a Catania, Pregliasco
a Torino, Lodetti a Milano, oggi il turno di
Giovanni Pellizzato della Libreria Storica La
Toletta di Venezia.
A Venezia le librerie chiudono.
Nella citt storica sta chiudendo una libreria dopo laltra. Il bollettino degli ultimi anni
drammatico. Hanno gi chiuso: la libreria
Fantoni a San Luca, la libreria al Fontego a
Rialto, la libreria Marco Polo a San Lio (e
quella a San Giovanni Grisostomo, chiss),
la libreria Mondadori a San Marco, la libreria Old Books al Ghetto, la libreria Patagonia a Dorsoduro, la libreria Rossa a San
Pantalon, la libreria Sansovino in Bacino
Orseolo, la libreria Solaris alla Maddalena,
la libreria Tarantola a San Luca. Le prossime saranno la libreria Goldoni a Rialto,
la libreria Capitello a Cannaregio. Questo
sta succedendo nel cuore della citt che
ha inventato leditoria moderna. Inizia cos
il jaccuse di 140 scrittori veneziani che
hanno lanciato la protesta Venezia citt di
lettori.
Ha chiuso anche la Old World Books, una

libreria dellusato/antiquario al Ghetto e la


libreria Laboratorio Blu per bambini, sempre al Ghetto, ha annunciato la chiusura
Questo il quadro delle chiusure.
Per capire cosa si pu fare per invertire
questa tendenza bisogna analizzare i motivi di queste chiusure.
La libreria non unattivit economicamente sostenibile in una citt come Venezia. Quello che una libreria riesce a guadagnare, parlo di quello che rimane in tasca
della vendita dei libri dopo aver pagato i
fornitori, a stento sufficiente per pagare
affitto e costo del lavoro, molte volte nemmeno quello. Per quale motivo qualcuno
dovrebbe rilevare unattivit avviata di libreria, se poi anche nel pi roseo dei conti
economici non riuscirebbe ad arrivare alla
fine del mese? Se poi bisogna investire in
restauri o in buone uscite, si rischia di buttare via dei soldi senza alcuna possibilit di
ritorno dellinvestimento.
Questa situazione strettamente vincolata
a due fattori, uno legato alloggetto della
vendita, il libro, che ha un margine risibile: se
vendo un libro a 10 euro, al fornitore devo
pagare 7 euro e non ci sono grandi margini
di manovra.
Laltro fattore il costo degli affitti che accomuna Venezia ai centri storici di qualsiasi
altra grande citt italiana.
1. Il tuo ruolo di libraio fortemente
influenzato dalla citt dove operi. Come
sei arrivato a oggi? (storia della sua
formazione)
Venezia speciale sotto tutti i punti
di vista (anche se noi, pochi veneziani
rimasti, vorremmo tornasse a essere una
citt normale!) e quindi un mestiere
cos speciale come quello del libraio
qui lo diventa... al quadrato. Venezia si
caratterizzava, ai tempi in cui nata la
Toletta (1933) per un gran numero
di librerie doccasione, in linea con le
esigenze di una popolazione in crescita.
Poi la citt, soprattutto negli ultimi 30
anni, ha subito una forte modificazione
sociale, causata dal turismo e dal
suo sfruttamento, spesso miope e
scellerato. Anche lattivit di libreria ne
risente, con una presenza crescente
di libri in lingua, guide, no book, ecc.
Il percorso della Toletta piuttosto
originale: libreria doccasione (libri usati,
scolastica) fino agli anni Sessanta, dai
primi anni Settanta inizia un lavoro sul
centro catalogo dei principali editori,
acquistando senza diritto di resa grosse
partite di libri e offrendoli con sconti
dal 30 al 50%. Diventa una normale
libreria di varia solo alla fine degli anni

90, iniziando solo nel 1998 a trattare le


novit.
2. Quali sono a tuo avviso i problemi che
gravano suo mercato del libro a Venezia?
I problemi del mercato del libro aVenezia,
al di l di quelli tipici del mercato italiano,
sono legati al numero degli abitanti (oggi
poco pi di 55.000) e al fatto che, al di
l di un movimento turistico, il centro
storico non fa da polo di attrazione per
lhinterland come accade per qualsiasi
altra citt (ruolo che, per ragioni fisiche,
viene svolto da Mestre). Se non fosse
compensato (ma chiaramente solo in
parte e per certi aspetti) dal turismo,
questo dato renderebbe eccessivo il
numero delle librerie presenti, bench
anche questo risulti calante negli ultimi
anni.
3. Qual il tuo pensiero sulla continua
progressiva chiusura di librerie anche
storiche?
La chiusura delle librerie, soprattutto
quelle storiche, una perdita netta per
la cultura di una nazione. Niente, infatti,
pu sostituire la libreria nella funzione di
stimolo alla lettura e di garanzia alla variet
dellofferta. Mi viene in mente limmagine
del disboscamento dellAmazzonia e della
tragica perdita di biodiversit che le
connessa.
4. Quali rapporti hai instaurato con le
nuove tecnologie?
Dal 1992 siamo dotati di pc e di
programmi di catalogazione, ricerca e
vendita. Siamo ancora carenti sul fronte
internet (il catalogo on line in fase di
progettazione, avanzata ma pur sempre
progettazione) anche se la nostra pagina
FB riesce a dare discrete soddisfazioni
5. Secondo te quali interventi la politica
dovrebbe effettuare in Italia che non fa?
La legge Levi il minimo sindacale
per noi librai. Andrebbe migliorata
prendendo ad esempio - oserei dire
importando e trapiantandola di peso - la
normativa francese, con il suo sistema di
tutela e incentivo per le librerie di qualit.
6. Cosa pensi dei rapporti con lEuropa in
tema di cultura?
DellEuropa, intesa in senso comunitario,
purtroppo riusciamo a importare solo
alcune assurdit legislative, tanto pi
assurde quanto meno sostenute dal loro
corrispettivo (incentivi, sovvenzioni, ecc.)
che per atavica incapacit non siamo
capaci di intercettare. In senso pi esteso,
invece, apparteniamo a una cultura pi
ampia di quella nazionale proprio grazie
alleditoria, cos attenta e capace di
raccogliere suggestioni esterne.
7. Come vedi il futuro?

Il futuro difficile se non verranno


fatti passi decisivi a tutela delle librerie.
Il costo sarebbe irrisorio a fronte del
vantaggio, ahim non misurabile in modo
immediato, per una nazione come la
nostra, in costante deficit di lettura.
STORIA
Allinizio degli anni 30 Angelo Pelizzato,
dopo aver cambiato decine di impieghi
tra Venezia - dovera nato nel 1903 e Milano - dove invece era emigrato
a ventanni in cerca di lavoro, decise di
trasformare la sua passione, i libri, in un
mestiere. Erano anni eroici e aprire
una bancarella mettendo in vendita la
propria biblioteca era una cosa quasi
normale
Nel settembre del 1933 - la data
esatta non stata tramandata - Angelo
apre, in Sacca della Toletta, un piccolo
negozio: pochi scaffali e tanti libri, niente
telefono. Il lavoro non manca, la Toletta
del resto circondata da scuole, e
Angelo acquista i libri usati a prezzi pi
alti della concorrenza. Vengono presto
gli anni della guerra. Angelo, iscritto
al PCI dal 1922, dopo l8 settembre
decide di fare la sua parte: alla Toletta,
ben nascoste tra gli scaffali, ci sono armi
per i partigiani e riviste clandestine. Ci
sono anche,a centinaia, i libri della casa
editrice pi prestigiosa di quei tempi,
la Laterza di Benedetto Croce; Angelo
li ha acquistati un po alla volta come
bene rifugio per sfuggire allinflazione.
Non oro o immobili: libri. Libri di grande
valore, soprattutto dopo che la stessa
Laterza, i cui depositi avevano subito
i bombardamenti alleati, ne risultava
sprovvista!
Dopo la guerra la Toletta continua il
suo lavoro: molti a Venezia ricordano
di aver comperato o venduto qui i libri

11 23

di scuola, magari facendo la coda (che


veniva regolata da un vigile). Negli anni
50 ad Angelo si affiancano i due figli;
sugli scaffali della libreria, che intanto si
un po ingrandita, compaiono i primi
BUR: la scolastica comincia a rallentare a
favore di altri generi. Nel 1963 Angelo si
ritira e sul finire degli anni 60 la Toletta
inizia a lavorare sui libri fuori catalogo, in
vendita a met prezzo. Ma lidea vincente
quella di proporre agli editori ordini
di titoli in catalogo, numericamente
consistenti e non incentrati su novit e
best seller, da rivendere con sconti del
40% o 50%: la filosofia della Toletta,
quella che portiamo avanti ancor oggi.
Abbandonata definitivamente la scolastica nel 1976, la Toletta inizia a farsi un
nome anche fuori Venezia: le occasioni
spesso sono uniche e ai clienti non
sembra vero di trovare, magari a met
prezzo, libri di grande qualit a volte
irreperibili nelle librerie normali. Nel
1985 laToletta, che ha da poco festeggiato
i cinquantanni di attivit, raddoppia lo
spazio espositivo: le occasioni ormai
si moltiplicano e crescente attenzione
viene dedicata al mondo universitario, in
particolare ad architettura.
Gli ultimi ventanni, in una storia
ormai ottantennale, sono cronaca: cos
lesperimento della Libreria Mondadori,
aperta dalla Toletta infranchisinga San
Marco in un immobile del gruppo
Benetton, con lo SpazioEventi, divenuto
in breve un vero e proprio crocevia
culturale in citt.
Come spesso accade dalle nostre parti,
era troppo bello per durare La Toletta
per rimane sempre: con il suo fascino
demod, con le sue occasioni, con
la sua voglia di mantenere un presidio
culturale unico in una Venezia che fatica
sempre pi a riconoscersi come citt
normale.

1775

11

Libreria Storica Bocca

2015

240 anni di storia della pi antica libreria dItalia, fondata a Torino nel 1775. Ha visto la Rivoluzione Americana (1775-1783),
quelle Francese (1789-1799) e Russa (1917), le tre Guerre di Indipendenza (1848-1866), la Prima (1915-1918) e Seconda Guerra
Mondiale (1940-1945), la Grande Crisi del 1929 e lattuale, iniziata con il crollo delle Torri gemelle (2001).
Fornitore Ufficiale di S.M.R. di Casa Savoia (1829-1945), Ambrogino del Comune di Milano (1980), Medaglia doro della Camera
di Commercio di Milano (2000), Socio Fondatore dellAssociazione delle Librerie Storiche ed Antiquarie dItalia (2004), Bottega
Storica del Comune di Milano (2005), Bottega storica della Regione Lombardia (2006), Luogo del Cuore FAI (2008).

1775 Alessandro Volta inventa lelettroforo. Lanno dopo


Maria Teresa dAustria fonda lAccademia di Belle Arti
a Milano, iniziano i lavori di costruzione del Teatro alla
Scala.
1778 Palazzo Reale, progettato dal Piermarini, sostituisce
loriginale complesso del vecchio Broletto. I monaci
di SantAmbrogio pubblicano Le vicende di Milano durante la guerra con Federico I Imperatore illustrato da
Domenico Aspari.
1781 Viene costituito lArchivio di Stato, oggi nel Palazzo del
Senato, che conserva 12 secoli di storia di Milano. Due
anni dopo viene fondata la Societ del Giardino, oggi a
Palazzo Serbelloni, tra i frequentatori annovera il poeta
Carlo Porta.
1785 Nasce a Milano in Via San Damiano al 20, Alessandro
Manzoni.
1786 A Milano, prima citt in Europa, viene inaugurata lilluminazione stradale. Lanno successivo viene attribuito per la
prima volta il numero civico alle abitazioni.
1788/96 Nasce ad Asti da Giuseppe e Antonia Maria Boatero,
Giuseppe Bocca, il primo ad acquisire rinomanza. Viene
edificata Villa Reale in via Palestro, attuale sede della
Galleria dArte Moderna. A Parigi nasce il Museo del
Louvre.
1797 Milano Capitale della Repubblica Cisalpina e adotta il
Tricolore.
1800 I fratelli Bocca possiedono tre librerie, Giuseppe a
Milano, Carlo a Parigi e Maurizio a Torino, seguir
nel 1829 quella di Firenze. La popolazione del pianeta
ammonta a 920 milioni.
1802 Milano Capitale della Repubblica Italiana.
1823/4 Giuseppe Bocca pubblica un sontuoso libro sul Duomo,
La Metropolitana di Milano, illustrato dalle tavole di Rup
e Alovis. Alessandro Manzoni termina la prima stesura
dei Promessi Sposi col titolo Fermo e Lucia.
1825/27 Il libraio Ferrario pubblica a Milano in tre volumi la
prima edizione de I Promessi Sposi.
1829 Giuseppe cede la libreria a Luigi Dumolard. Torna a
Torino, diviene libraio ufficiale di S.M.R. Carlo Alberto.
La libreria in Corsia dei Servi al 980, oggi Corso
Vittorio Emanuele II.
1832/4 Giuseppe Bocca pubblica Le mie prigioni di Silvio Pellico
che per 900 lire piemontesi gli cede lesclusiva di stampa
e commercializzazione, ma con danno per il Bocca
venne ristampato da numerose tipografie pirata in Italia e
allestero.
1840 Alessandro Manzoni pubblica presso la tipografia
Guglielmini e Redaelli ledizione illustrata da Gonin
de I promessi sposi, storia milanese del secolo XVII,
finanziandola perde la propriet della casa, oggi Museo
del Manzoni in Piazza Belgioioso.
1848 Esplodono dal 18 al 22 marzo le Cinque Giornate di
Milano.
1849 Vittorio Emanuele II, primogenito di Carlo Alberto, viene
incoronato re.
1857 Casimiro e Bernardo Bocca figli di Giuseppe, iniziano la
gestione della Fratelli Bocca Editori.
1860 Giuseppe Garibaldi organizza la spedizione dei mille. Lanno
successivo Vittorio Emanuele II viene proclamato Re dItalia.
1864 Muore Giuseppe Bocca. In piazza Duomo viene demolito
il Coperto dei Figini, costruito nel 1467 dal Solari,
sostituito dai Portici della Galleria Vittorio Emanuele
II. A Firenze, nuova capitale dItalia, Casimiro apre una
libreria.
1865 Il 5 settembre si inaugura la Galleria Vittorio Emanuele II
1867 Nasce Giuseppe Bocca junior secondogenito di Casimiro
che dal 1890 diverr unico proprietario e assister
allascesa e al tramonto della casa editrice.
1876 Bocca pubblica la prima edizione de LUomo Delinquente

di Cesare Lombroso. Ai Bocca si deve la conoscenza


delle opere di Freud, Nietzsche, Kierkegaard,
Rosmini, Spencer, Schopenhauer.

1906 Anno della Prima Esposizione Internazionale
dellIndustria. Viene ricostruita la Torre del Filarete e
si inaugura il traforo del Sempione. I Fratelli Bocca
pubblicano Principi scientifici del divisionismo
di Gaetano Previati e Aldil del bene e del male di
Nietzsche.
1909/38 Gli anni del Futurismo nato a Milano che influenza
movimenti artistici in Russia, Francia Stati Uniti e
Asia. La sua denominazione si deve al poeta Filippo
Tommaso Marinetti. Celeberrimo il quadro di
Boccioni Rissa in Galleria conservato a Brera.

1930 La libreria si trasferisce da Corso Vittorio Emanuele
II in Galleria Vittorio Emanuele II, al 12, rilevando
la Libreria Unitas di propriet dei fratelli Calabi. Tra
i suoi collaboratori gli editori Valentino Bompiani e
Aldo Martello.

1969 Luomo mette piede per la prima volta sulla Luna.
1970/1980 Anni di Piombo, decennio turbolento caratterizzato
da stragi, da Piazza Fontana (1969) a Piazza della
Loggia a Brescia (1974) dallassassinio di Aldo
Moro e della scorta (1978) alla Stazione di Bologna
(1980). Prima grande crisi petrolifera (1973). Giulia
Maria Mozzoni Crespi fonda a Milano il FAI (Fondo
per lAmbiente Italiano) (1975). Carlo Tognoli
Sindaco di Milano e Sandro Pertini Presidente della
Repubblica (1978).

1978 Giacomo Lodetti rileva la Libreria Bocca da Luciano
Mauri Presidente delle Messaggerie Italiane. La
Famiglia Lodetti ne la quinta proprietaria, dopo i
Bocca, i Dumolard, i Calabi e i Mauri.
1980/1990
Decennio di espansione. La storica libreria
riprende lattivit editoriale rivolta a un pubblico
di collezionisti, si specializza nelleditoria dArte.
Nasce la prima rete internazionale di collegamento
con Musei e librai europei e americani: Lalli in
Francia, De Palchi e Hacker negli USA, Posada in
Belgio, Colosio e Merigo in Germania, Shobo Art in
Giappone e Heneage nel Regno Unito.

1984
La Libreria Bocca pubblica De Pestilentia di
Federico Borromeo, a cura di Armando Torno, in
edizione Tallone di cento esemplari.

1989 Larchitetto Zita Mosca Baldessari ristruttura i locali
della libreria recuperando le superstiti decorazioni
originali del periodo liberty.
1990/2000 Decennio aureo. Donatella Bertoletti, Laura Corna
e Giacomo Lodetti fondano con la collaborazione
di Giampaolo Polvani Arte Incontro in Libreria, il
primo quadrimestrale italiano a diffusione gratuita
dedicato ai libri darte e ai cataloghi delle mostre.
Pubblicher 65 numeri, raggiungendo lettori in 29
Paesi. La sua storia narrata nel volume Editoria ed
Arte a Milano.

1992 Parte da Milano linchiesta Mani Pulite, controversa
stagione degli anni Novanta, caratterizzata da indagini
giudiziarie condotte nei confronti di esponenti della
politica, delleconomia e delle istituzioni italiane.
1993/2013 Il Classico dei Tre Caratteri. Impresa editoriale unica
al mondo durata ventanni, nata da un viaggio in Cina
di Donatella Bertoletti nel 1987. La libreria riedita in
collaborazione con Edoardo Fazzioli un testo cinese
del XIII secolo in tre differenti versioni. Una sontuosa
per collezionisti in 33 esemplari, 20 dei quali con un
dipinto originale degli artisti: Agostino Arrivabene,
Giuseppe Becca, Adalberto Borioli, Sergio Dangelo,
Angelo Davoli, Enrico Della Torre, Nico De Sanctis,
Camillo Franciskelli, Samuele Gabai, Guido Peruz,
Ercole Pignatelli, Roberto Rampinelli, Roberto
Sanesi, Giuliano Santabarbara, Franco Spazzi,

Franco Tarantino, Luca Vernizzi, Giorgio Vicentini e


Renato Volpini. Una versione economica edita da La
Vita Felice. La terza in collaborazione con le Edizioni
Pulcinoelefante di Alberto Casiraghi con originali di
90 artisti e per copertina un bronzo di Franco Zazzeri.

1994 La Porta del Sole di Nico De Sanctis il nuovo
accesso alla storica libreria. La realizzazione del
progetto narrata in un libro edito Bocca, con
testi di Giampaolo Polvani e immagini di Enrico
Giovenzana.
2000/2015
Depressione Globale, grande crisi economica
planetaria iniziata negli USA con lattentato alle Torri
di New York, proseguita nel 2007/8 con la recessione
e il fallimento della Lehman Brothers.

2001 La Libreria Bocca pubblica il libro Il Czanne degli
scrittori, dei poeti e dei filosofi a cura di Giovanni
Cianci, Elio Franzini e Antonello Negri.
2002/2003 La Libreria Bocca in collaborazione col Comune di
Pergine Valsugana organizza la retrospettiva di Giulio
Bertoletti, leggendario illustratore di Grand Hotel,
tenutasi a Milano, al Castello Sforzesco e a Pergine,
paese natio dellartista, con catalogo Bocca.
2002/2008 La Libreria Bocca organizza Indagini Neocostruttuviste serie di 5 mostre con la partecipazione di 80
artisti aderenti a Il Nuovo Costruttivismo Manifesto
movimento fondato a Milano da Orazio Bacci e Sergio Dangelo nel luglio 1998. Le 320 opere esposte
sono pubblicate sui 5 cataloghi Bocca.

2003 La Libreria Bocca progetta e cura per conto dellAssociazione Salotto di Milano Arte in Salotto, progetto
culturale di 18 mostre tematiche. Evento prodotto con
la collaborazione del Comune di Milano, della Camera di Commercio, della Provincia di Milano, della
Regione Lombardia, dellUnione del Commercio,
della Fondazione Cariplo, dellAccademia di Brera,
della Permanente. Sono stati pubblicati 4 cataloghi
delle opere esposte nei negozi della Galleria, alla
Rinascente e nelle sedi delle Banche del centro citt.
Imponente rassegna stampa.

2004 Artisti in cielo e in terra. Ciclo di esposizioni
permanenti sul pavimento della libreria, ricoperto
da 102 lastre di vetro. Negli anni precedenti soffitto
e libreria erano stati decorati da opere di Adalberto
Borioli, Sergio Dangelo, Nico De Sanctis, Max
Kuatty, Elio Mazzella, Ercole e Luca Pignatelli,
Giuliano Santabarbara, Stefano Soddu, Franco
Tarantino, Armanda Verdirame, Giorgio Vicentini e
Koji Yamamoto.
2004/2006 Al caro Giorgio Gaber due mostre con 1000 artisti
e opere in ricordo dellartista scomparso. Cataloghi
Bocca. Mostre tenute in libreria e a Milano al Palazzo
della Ragione, nelle Gallerie Scoglio di Quarto e
Bianca, a Napoli al Circolo Artistico Politecnico, a
Roma presso la storica Libreria Tombolini e a Pola
alla Galleria dArte Moderna.
2004/2012 Movimento nelle Segrete di Bocca Premio biennale di
Pittura in collaborazione con la Galleria Movimento
Arte Contemporanea, ideato e curato da Giorgio
Lodetti, che vede la partecipazione di centinaia di
artisti da tutto il Paese. Vincitori delle 5 edizioni:
Eltjon Valle (2004), Claudio Magrassi (2006),
Emanuele Dascanio (2008), Andrea Simoncini
(2010), Andrea Barin (2012).

2008 Il FAI Fondo per lAmbiente Italiano riconosce la
storica libreria Luogo del Cuore, accogliendo le oltre
5000 preferenze espresse dagli Italiani.

2013 Il Comune di Milano, Sindaco Giuliano Pisapia, rinnova la concessione alla storica libreria fino al 2025.

2015 Anno dellEXPO. Nico de Sanctis completa la
facciata della libreria e realizza il Totem che ne
racconta la storia di 240 anni di attivit.

Totem realizzato per EXPO 2015 su idea di Giacomo Lodetti, da Flavio Bianchi

Il museo archeologico
dellalto Mantovano a Cavriana
Ma come pu esserci uno dei pi ricchi
Musei Archeologici lombardi in un paese
agricolo di poco pi di tremila abitanti ?
Eppure c; eccome!
Nel 1965, per una serie di fortunate circostanze e grazie alla lungimirante fiducia di
Mario Mirabella Roberti, allora Soprintendente allarcheologia della Lombardia, venne autorizzata la costituzione del Gruppo
Archeologico Cavriana, un sodalizio di giovani volontari dediti al recupero di quanto
affiorava copiosamente nei campi di questa
zona e me ne fu affidata la direzione scientifica, che continua tuttora.
Sinceramente, allora non avrei mai potuto
immaginare quanto sarebbe avvenuto nei
cinquantanni successivi.
Lanno seguente, il professor Ferrante Rittatore VonWiller dellUniversit Statale di Milano mi affid, con il benestare del Soprintendente, la prosecuzione dei suoi scavi nella palafitta di Bande di Cavriana e da l inizi
il percorso di tutela, ricerche, restauro e
studi che, da allora, non ha pi subito soste.
In questo lungo periodo, sempre grazie alla
ormai consolidata e collaudata esperienza
del Gruppo Archeologico - integrato da un
alternarsi di volontari, studenti e specialisti
bresciani, mantovani, milanesi, veronesi, ecc., e grazie al sempre ottimo rapporto con
le istituzioni dello Stato e della Regione, si
proseguirono gli scavi nella palafitta di Bande e si iniziarono quelli nel nuovo sito di
Castellaro Lagusello siti dellEt del Bronzo di straordinaria valenza documentale e
scientifica, al punto da essere riconosciuti
e inseriti nel 2011 dallUNESCO nel patrimonio mondiale dei siti palafitticoli dellArco Alpino. Oltre a questi, nel corso degli
ultimi 50 anni si identificarono e studiarono
inoltre tre abitati neolitici, ben nove edifici
romani databili dallet augustea al tardo antico, due grandi necropoli, un luogo di culto
di origine gallica, la Rocca gonzaghesca ed
una cinquantina di altre localit di notevole
importanza per la documentazione della
storia locale, dal Neolitico al Rinascimento (A. Piccoli, Introduzione ai siti archeologici
dellalto Mantovano, Edizioni del Museo, Cavriana, 2015, it./ing.).
Ma a questo punto ci si chiede: beh; ed il
Museo?
Nel primo atto statutario del sodalizio era
stata inserita, con un certo coraggio, la volont di valorizzare localmente i materiali
rinvenuti, cosa al tempo abbastanza inaudita.Visti i risultati, ci venne concesso di sviluppare lambizioso progetto, ed il 20 luglio del
1969, poche ore prima che Neil Armstrong

scendesse sulla Luna, il Soprintendente


inaugur il primo Antiquarium, collocato in
un paio di stanze della torre duecentesca
adiacente alla Parrocchiale di Cavriana.
Questo evento scaten un putiferio di segnalazioni e di suggerimenti da parte del
mondo agricolo locale che finalmente era
in grado di comprendere il significato di
quei cocci e di quelle prde (pietre; cosi
venivano definiti i numerosi manufatti in
selce, anche pregevoli, in dialetto mantovano) con i quali convivevano da generazioni.
Da allora i rapporti con i nostri contadini
divenne ottimale e dobbiamo a loro alcune
delle pi significative scoperte; quelle stesse
che, nel giro di pochi anni, resero necessario
ampliare le superfici espositive del museo
archeologico. Grazie allEnte Comunale Assistenza di allora, nel 1979 ci vennero concessi ampi spazi nellambito della settecentesca Villa Mirra (ora di propriet comunale),
edificio con un ricco passato storico, ma
disabitata da anni. Tra laltro, alla conclusione della Battaglia di Solferino e S. Martino
fu sede dei QQ.GG. di Francesco Giuseppe
(1859) e pi tardi di Napoleone III (1859).
Conclusi gli indispensabili restauri, nel
1983 si inaugur la nuova sede ed oggi
il Museo consta di una parte espositiva
di tredici sale, comprendenti una sezione
naturalistica e antropologica, le tre sezioni
archeologiche fondamentali (Preistorica,
Romana, e Medioevo/Rinascimentale), la
stanza con arredi originali occupata da
Napoleone III nel giugno del 1859 e due
salottini con cimeli risorgimentali rinvenuti
in questarea piena di storia da millenni. A
ci si aggiungono vasti ambienti per uffici,
sale studio e laboratori, ed una biblioteca
specializzata, contenente circa 5000 volumi a disposizione di studiosi, istituzioni, universit e di chi ne possa essere interessato.
Lo staff composto esclusivamente da
volontari, anche se molto selezionati, di cui
tre archeologi (il direttore, un conservatore e la responsabile della didattica), un
conservatore naturalista, un bibliotecario,
altro personale tecnico ed amministrativo
e tre operatrici didattiche; tutti con importanti esperienze gestionali e direttive in diversi campi industriali. In realt un CDA
che permette una gestione autonoma
dellIstituto ad alto livello professionale e
di ricerca, praticamente a costo zero per
la comunit, ma di grande interesse per la
comunit stessa, sia essa scientifica che di
semplici appassionati. Ecco perch il nostro museo, pur nelle croniche difficolt
finanziarie della gestione ordinaria, oltre alla

11 25

pura componente espositiva, in grado di


fornire unampia serie di servizi quali: attivit didattiche per ogni tipo di scuola, dalle
primarie allUniversit, QR Code in grado
di trasmettere la descrizione di ogni vetrina a cui si riferiscono, direttamente sugli
smartphone dei visitatori sia in formato audio che scritto, in pi lingue e, per chi non
avesse smartphone, audioguide plurilingue,
(anche per ipoudenti quasi totali, essendo questa unassoluta novit) e programmi specifici per non vedenti con guida in
caratteri Braille, plastici e riproduzioni per
esperienze tattili. Fin dalle origini si pens
alla diffusione dei risultati, dapprima con
iniziative locali, poi con una lunga serie di
attivit congressuali (anche internazionali),
mostre e altres con una propria attivit
editoriale di cui fan parte: la rivista Annali
Benacensi, giunti questanno al XV volume,
e la Collana di Archeologia Padana.
Tutto questo materiale oggi presente
anche in 160 biblioteche e istituti universitari europei, con i quali sono attivi da
anni rapporti di reciproco scambio. Tutte
queste iniziative scientifiche sono state
realizzate grazie allattenta gestioni di contributi concessi in passato da parte di Enti
(Regione, Provincia e Comune), da banche
e da qualche benefattore privato per essere appositamente finalizzati per il bene sia
della comunit scientifica, sia dei comuni
visitatori ed appassionati.
Cito solo le pi recenti. Il Congresso Internazionale e la Mostra sulle Tavolette enigmatiche Europee del 2010, che ha visto
riuniti a Cavriana i pi noti studiosi europei
dellargomento (volume Enigma Ed Annali Benacensi XV con gli Atti del Congresso) e la mostra: Back to the roots - alle
radici del cibo Cavriana 4,000 years ago
- Bread & wine in a pile-dwelling - Pane e
vino in palafitta, collegata al Padiglione Italia
di EXPO 2015.
Ora stiamo cercando di migliorare una nostra lacuna: la comunicazione.
Inutile gestire un gioiello dellItalia storica, se
poi pochi ne conoscono limportanza e la
dislocazione.
Pu sembrare assurdo, ma siamo pi noti
a livello scientifico e allestero, che non
al grande pubblico nostrano, nonostante
Cavriana sia un luogo assai caratteristico
e gradevole, non solo per lo splendido
panorama delle colline moreniche del
Garda, ma anche per le indubbie attrattive enogastronomiche.
Perch non venite a controllare?
Adalberto Piccoli

26

11

Laffresco del Guercino

Artisti in Cielo e in Terra

in palazzo Talon Sampieri

Continua, nonostante la crisi tenti ancora di spegnerci, lafflusso di opere


darte per il pavimento della storica libreria. Intanto stata vincolata come
negozio storico, stata votata Luogo del Cuore FAI e le stata rinnovata
dal Comune la concessione fino al 2025. Gli Artisti ci frequentano, gli amici
pure, i clienti diminuiscono ma spendono di pi mentre la vita continua.
Sono trascorsi 10 anni dalla prima posa di Artisti in cielo e in terra e ora
qui presentiamo le New Entry.

Anna Ashikmina

Beatrice Gallori

Lamico Conte Alberto Papini


Zorli mi ha convinto ad andare a Bologna a vedere un
capolavoro tanto sbalorditivo
quanto sconosciuto del quale
persino Vittorio Sgarbi ignorava lesistenza: un imponente
affresco realizzato dal Guercino nel 1631 sul soffitto di una
stanza del palazzo quattrocentesco in Strada Maggiore, abitato oggi dal Marchese Ren
Talon Sampieri amico di Papini Zorli e dalla figlia Caterina.
Lantica nobile famiglia Talon,
originaria dallIrlanda, trasferitasi in Francia nel XVI secolo,
occup alte cariche nella magistratura e nellesercito. Dei numerosi rami, solo i discendenti
di due si trasferirono in Italia,
nella seconda met del XIX
secolo, e precisamente a Bologna. Denis
Gabriel Victor vi nacque nel 1827, spos
la Marchesa Carolina, figlia del Marchese
Francesco Sampieri, da cui lunione delle
due nobili famiglie Talon-Sampieri.
Nel cuore di Bologna, allombra delle

Vita Bellacicco

Clara Bartolini

Gnter Pusch

John Keating

Massimo Tosoni

Paolo Pompei

Patrizia Comello

Antonio Pizzolante

Roberto Plevano

Antonio Pelucchi

Serena Rossi

Sergio Sansevrino

11 27

da vedere almeno una volta nella vita

due celeberrime Torri, Garisenda e Asinelli, allinterno della propria abitazione,


la famiglia custodisce unopera unica e
maestosa il cui stato di conservazione
ha del miracoloso, laffresco Ercole e
Anteo realizzato da Giovanni France-

sco Barbieri, detto Guercino, su


commissione di un Sampieri per
soli 100 scudi. possibile, mettendosi in contatto con lAssociazione Amici del Guercino al
338-8314347 o tramite mail:
info@amicidelguercino.it, prenotare una visita per contemplare
lopera in un ambiente esclusivo di convivialit ed eleganza.
Accolti da un aperitivo e da un
pranzo evocativo con i padroni
di casa, i visitatori potranno accomodarsi nella sala dellaffresco e perdersi nellimponenza
dellopera, accompagnati dalla
coinvolgente spiegazione del
solare e simpatico Marchese
Ren. Anteo era un gigante figlio di Poseidone dio del mare
e di Gea la Terra. Era invincibile
finch rimaneva a contatto con
sua madre Terra.
Fu sconfitto da Ercole che lo soffoc,
sollevandolo e stringendolo ai fianchi in
un abbraccio mortale, avendolo staccato
dalla madre.
Giacomo Lodetti

Emilio Palaz, il pittore errante


Sono sempre pi convinta dello scarto,
per fortuna incolmabile, tra un dipinto e
la sua traduzione di senso in parola, in
parola scritta. semplicemente vero,
il dipinto stesso a parlare, a raccontare
di s e proprio perch articolazione di
un linguaggio figurato, espresso in disegno, luce, colore, emozione, lascia ampio
spazio in chi lo guarda alla propria sensibilit estetica e visiva. Sarei tentata di fare
come Giuseppe Ungaretti che, chiamato
a parlare di Alla luna di Giacomo Leopardi, si mise a leggerla, a rileggerla e
ancora a leggerla, non fece altro se non
invitare allascolto.
Ma, forse, una mediazione serve, in questo caso la mia, cio quella di chi, posando
ogni settimana nello studio di Emilio Palaz da pi di 4 anni, ha occasione di veder
nascere un quadro, dalla sua idea iniziale
fino alla realizzazione finale. La pittura di
Emilio cambiata: nonostante il soggetto
e lambientazione siano gli stessi (ritratti

o nudi, quasi sempre tra le


pareti del suo studio), la
pennellata pi sciolta, pi
libera, filtra pi luce sui suoi
volti, come se laria cominciasse ad entrare tra quelle
mura e le persone ritratte
respirassero pi leggere.
Avverto una sorta di coincidenza emotiva (dettata
pi dallintuizione e dallacEmilio Palaz,Anna, olio su tela
quisita padronanza del
mestiere, nellesercizio
continuo e paziente, nella conoscenza splorazione pittorica ed affettiva di Emidei materiali) tra la fluidit del suo gesto lio, errante tra i tanti visi, i tanti corpi che
pittorico, la capacit ormai istintuale per- incontra e mai lo saziano.
ch consapevole di scegliere il tono e il I modi del suo linguaggio cambiano, ma
colore, e la maggiore vivezza degli sguar- il radicamento definitivo non c mai,
di ritratti, sempre in attesa di qualcosa, sempre teso a scoprire in ogni lineasospesi tra immobilit e movimento, ma mento una diversa tensione, una nuova
accesi dal colore e da unenergia vibran- luce sotto cui orientare la sua geografia
te e gentile. Non c acquietamento in dellanima.
questi sguardi, come non c fine allePaola Cattaneo

11 29

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Il Duomo visto
da Pietro
Madaschi

Piazza del Duomo allalba

il nostro Duomo, la chiesa dei nostri vecchi, la casa di Milano, tutto di marmo,
grande, bello (). Quando piove e la gente
immusonita, o dinverno, quando ci sono quelle giornate scure, fredde, e nebbiose, anche lui,
il nostro Duomo diventa grigio, freddo, () si
stringe nelle nuvole, pare che pianga da tutte
le parti. () Ma se torna il sereno () come
alle volte si vede nelle mattine daprile e di
maggio, Ges, che allegria per quelle cento gugliette di zucchero che pungono laria, accese
in punta dal primo sole che fa loro solletico!
Allegria dei pizzi, dei ricami, delle scalette, delle
chiocciole, dei ghirigori, dei piccioni che fanno
lamore in mano alle sante vergini di pietra, o
sulla spada del patriarca, loro che da tre secoli
guardano gi, e se parlassero! Il sole accende
luminarie anche nei vetri colorati; fa nascere
fiori rossi, gialli, verdi, violetti, sui pilastri, sul pavimento, sugli altari.
Emilio De Marchi

Sopra laltare e sotto la cripta del Duomo.

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30

11

Il mistero, falso, dei veri disegni di Francis Bacon


Quando pi di venti anni fa iniziai a parlare dei disegni di Francis Bacon
(la mia intuizione si basava su di un dato piuttosto elementare: me li
regalava) non furono pochi a domandarsi se in ubriachezza non fossi
ormai arrivato a surclassare quella del maestro angloirlandese.
Oggi che la Tate Gallery pu trionfalmente annunciare di aver accettato il munifico
dono di ben 1200 disegni di Bacon appartenenti al suo vicino di casa Barry Joule (si
tratta, in realt, in gran parte di foto ritoccate o pagine di libri arabescate con qualche
linea) forse, come di consueto, la saggezza
del tempo ha dimostrato che non ero poi
cos affetto da delirio alcoolico o da ambigua malafede. Per raccontare una storia si
pu impiegare la Bibbia o il distillato di una
battuta: la mia che neanche lo splendido libro di Giorgio Soavi riuscito ad abbozzare (Francis Bacon:Viaggio in Italia), la posso comunque cos riassumere allosso: nel
76, quando lo conobbi alla festa daddio di
Balthus a Villa Medici a Roma, mi chiese di
andare a vivere con lui a Londra. Gli risposi che ero innamorato del suo genio, ma
non al punto da diventare una rotellina del
suo meccanismo. E che di mestiere facevo
il giornalista, non il mantenuto. A parte la
fenomenologia sentimentale, su cui non annoier il lettore, con Francis invece io sapevo distinguere tra IRA, Dubliners Fighting,
Irish Volounteers (era ossessionato dal terrorismo). Quando M. Tatcher lo defin Pi
mostruoso dei suoi stessi orrendi quadri
fui lunico a saperlo confortare rivelandogli
che era sotto inchiesta per truffa ai danni
dello Stato. S, certo, si ubriacava e si innamorava persino dei ladri vedi G. Dyer, ma
quello che lo appassionava era labisso da
cui vedeva incoronati i serial-killers, i mafiosi, i sanguinolenti stragisti che io intervistavo
e di cui a volte sono diventato amico. Con
suo sommo godimento, tra gli altri, nel sentirsi da me raccontare, certo non minimizzando il tutto. Per non parlare delle feste
in palazzi rinascimentali veneziani dove lo
portavo come quello, sublime, della contessa pittrice Orietta Rangoni Macchiavelli in
cui lo vedevi indeciso se reputare pi sublimi i suoi Tintoretto o il suo fragolino (non
un caso che usasse sconcertare chi gli
magnificava la pittura italiana proclamando
sornione:Morandi, Burri? Sar. Certo sono
assi meno importanti della Orietta Rangoni.). In realt lunico genio che reputasse
suo pari in Italia era Leonardo Cremonini,
conosciuto fin dai tempi in cui esponevano
entrambi nella galleria della Erica Brausen e
sulla cui vespa, non a caso, si fece scorrazzare per Roma la prima volta che venne in
Italia e che, sempre non a caso, and a tro-

vare in Sicilia poco prima di


morire . If I would have lived
with you I would have done
my Sixtine Chapel, apart
your awfully preference for
women... I will never do my
Sixtine Chapel among the
silly people Im contact with
here in London. Se fossi
vissuto con te, a parte la
tua esecrabile preferenza
per le donne, avrei dipinto la mia Cappella Sistina.
Qui a Londra, in mezzo
alle fatue persone da cui
sono circondato, non la
far mai. Per, con le centinaia di disegni che gli ho
ispirato, in parte, credo, di
essermene emendato. Disegni a volte migliori degli
stessi quadri, fatti anzi, tra
gli altri innumerevoli motivi, proprio perch non
era soddisfatto degli originali su tela, il
caso, notorio, delle Crocifissioni e dei Papi.
Capisco che il non aver mai blandito il sistema formale di allora, delle autenticazioni
inglesi abbia creato diffidenza e sconcerto,
ma se si osservano i ridicoli sgorbi che oggi
gli vengono attribuiti, si pu forse capire
perch di quel sistema io non mi sia mai
fidato. A parte lineffabile Malborough che
di me diceva, significativamente senza mai
denunciarmi per, : Il signor Ravarino un
povero pazzo. Bacon non ha mai fatto un
solo disegno in vita sua. Soltanto nello studio ne hanno trovati novanta. Alcuni geniali,
bench tirati via. Il suo proprietario F. Lloyd
dovuto fuggire alle Bahamas per non finire in galera, la Valerie Beston fuggita in
Francia simulando, prima di finirvi davvero,
la demenza senile e lEstate Bacon li ha
trascinati in tribunale con laccusa di averlo
truffato, derubato, ricattato. poi finita pari
e patta, ma tanto per dire della cristallinit di coloro che sulla mia vicenda erano
scettici. Altri sciacalli hanno cercato, come
si sa, di azzannare la storia, ma io preferisco ricordarne il lato solare. Lassoluto disinteresse con cui la prestigiosa Burlington
Magazine, nel numero del centenario di
qualche mese fa, ha riconosciuto il corpus
dei miei disegni.
Lo straordinario saggio di Margarita Cap-

I GIOIELLI di Franca Franchi


COLLEZIONE CRISTALLI DACQUA

180,00

180,00

Anello. Frammento di cristallo su base


in argento 4x3 cm.
Con custodia artistica coordinata.

Anello. Frammenti di ori veneziani su


base in argento 4,1x1,9 cm.
Con custodia artistica coordinata.

300,00

pock che ha curato la ricostruzione del suo


Studio a Dublino.
La gentilezza con cui sir Nicholas Serota,
direttore della Tate Gallery, mi ringraziava
per lettera per aver sottoposto alla sua
attenzione due originali. Essendo lui responsabile anche dellIstituto Inglese per il
controllo sulle opere darte, lo invitavo a
denunciarmi se li avesse reputati potenzialmente falsi. Il felice sbigottimento con cui
Marlene Dumas, una Francis Bacon al femminile, mi dichiarava in una videointervista
Sono molto pi belli dei quadri dellultimo
periodo. Il rincrescimento folgorante di
un collezionista come Vittorio Olcese che
peccato siano veri. Fossero falsi avremmo
un genio pi grande di Bacon. O Giorgio
Soavi che quando li vide per la prima volta
tir fuori uno dei suoi understatement in
cui un genio. Dopo averli osservati in assoluto cianotico silenzio per quasi mezzora
mi chiese: Scusi, lei ha un martello? Martello? Che martello? replicai esterrefatto.
Quello con cui darglielo in testa. Non avr
mai i soldi per comprarli tutti .
Con la sua morte forse dipinse, suo malgrado, il pi spaventoso dei suoi quadri.
Cristiano Lovatelli Ravarino

Collana. Frammenti di cristallo e


specchio su base in acciaio 5,5x5 cm.
Girocollo in ottone rodiato 13 cm. Con
custodia artistica coordinata.

300,00

Collana. Frammenti di cristallo e


specchio su base in acciaio 6,2x4,5 cm.
Girocollo in ottone rodiato 13 cm.
Con custodia artistica coordinata.

Francis Bacon, grafite su carta firmata.


Collezione Bertoletti Lodetti

300,00

Collana. Frammenti di cristallo e


specchio su base in acciaio 6x5 cm.
Girocollo in ottone rodiato 13 cm.
Con custodia
artistica coordinata.
180,00

350,00

300,00

Collana. Frammenti di cristallo, specchio


e ori veneziani su base in argento 9,5x6,3
cm. Girocollo in ottone rodiato 13 cm.
Con custodia artistica coordinata.

Collana. Frammenti di cristallo e


specchio su base in acciaio 9,5x5 cm.
Girocollo in ottone rodiato 13 cm.
Con custodia artistica coordinata.

300,00

Collana. Frammenti di cristallo e


specchio su base in acciaio 8,5x4 cm.
Girocollo in ottone rodiato 13 cm. Con
custodia artistica coordinata.

300,00

Collana. Frammenti di cristallo, specchio


e ori veneziani su base in acciaio 9,5x5,5
cm. Girocollo in ottone rodiato 13 cm.
Con custodia artistica coordinata.

COLLEZIONE HAIKU

280,00

280,00

Collana. Frammenti di cristallo e


specchio su base in acciaio 6x5,5 cm.
Girocollo in ottone rodiato 13 cm.
Con custodia artistica coordinata.

180,00

220,00

Anello. Frammenti di cristallo e


specchio su base in argento 3,5x2 cm.
Con custodia artistica coordinata.

franca franchi
SCULTRICE

280,00

Collana. Frammenti di pasta vitrea


veneziana e specchio su base in acciaio
7,5x3,8 cm. Girocollo in ottone rodiato
13 cm. Con custodia artistica coordinata.

Spilla. Frammenti di cristallo su base in


rame argentato 4,4x5 cm. Con custodia
artistica coordinata.

Collana. Frammenti di cristallo e


specchio su base in acciaio 7,5x4,5 cm.
Girocollo in ottone rodiato 13 cm. Con
custodia artistica coordinata.

220,00

Spilla. Frammenti di cristallo e specchio


su base in rame argentato 3,5x5 cm. Con
custodia artistica coordinata.

Castello Maggia - 29027 Podenzano (PC) - Italy - Cell +39 338 318 6409
ff.francafranchi@gmail.com - www.cristallifranchi.it

11

I GIOIELLI

HAIKU
di

Franca Franchi
Questi gioielli hanno
una caratteristica in
comune che si potrebbe
accostare allatmosfera
che si sprigiona
nellascoltare unHaiku.
Si tratta dellincontro tra
la precisione esecutiva e
lambiguit degli elementi
che la compongono.
Gillo Dorfles

franca franchi
SCULTRICE

Castello Maggia - 29027 Podenzano (PC) - Italy - Cell +39 338 318 6409
ff.francafranchi@gmail.com - www.cristallifranchi.it

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