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Celi 5, p. 154, B. 1.1.

Quante volte non abbiamo visitato un luogo e non abbiamo cercato di trovare un
prodotto tradizionale? Quante volte non abbiamo cercato un prodotto di certa origine
convinti della sua affidabilità? Ogni Paese ha il suo patrimonio culturale e un altro,
diremmo, “commerciale”. Così, c’è anche l’ “italianità” che ha a che fare con i prodotti
progettati e fatti in Italia; prodotti che sono considerati di alta qualità, unici, legati alla
cultura italiana; prodotti che intorno ai quali c’è un mito attraente. Di solito, riguardano
l’industria della moda, l’industria automobilistica o il settore della gastronomia.
Naturalmente, ci sono prodotti diversi e -forse- quelli soprariferiti sono solo luoghi
comuni. In ogni caso, quello che è interessante è che, anche se si tratta dei prodotti
pensati in Italia, molto spesso vengono fatti in altri Paesi. Per non parlare dei casi in cui
molti di essi si fingono “Made in Italy”...
Allora, che cosa verifica l’italianità e perchè sembra importante sostenerla? Dapprima,
un prodotto originale dà al consumatore la sensazione che vale la pena acquistarlo, perchè
rappresenta una parte della creatività di un Paese. Un tale prodotto è collegato alla vita
quotidiana degli abitanti di esso e, di solito, è anche collegato al senso di una produzione
artigianale e di un approccio più dettagliato. Così. è, davvero, strano quando uno si rende
conto dell’automatizzazione della produzione. Da lì inizia il dubbio delle sue
caratteristiche: sono abbastanza buone o c’ è un declino rispetto alla qualità primaria?
Sono seguiti gli standard? Questo pensiero si rafforza ancora di più dal fatto che a volte
questi prodotti vengono fatti lontano dal luogo di origine.
Allora, un’ altra questione emerge: quanto “italiano” è un prodotto fatto altrove?
Perde un tasso della sua originalità quando i responsabili della sua produzione sono
lontani dalla cultura italiana e quando non si rivolge al consumatore italiano. Anche
quando serve gli interessi privati, che non promuovono l’ economia nazionale (non
contribuendo, per esempio, alla creazione di posti di lavoro a livello locale).
Secondo me, una vera esperienza dell’italianità segue i percorsi della vita degli italiani.
Altrimenti, si tratta solo di una produzione profittevole di un’ impresa gettonata, che non
è collegata affatto con la cultura italiana.

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