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Lezione 14/12/22

Dieta mediterranea  È stata considerata patrimonio dell’UNESCO (è una sezione dell’ONU che si
interessa di tutelare, valorizzare beni materiali e immateriali (come la dieta mediterranea) per gli interessi
di tutto il mondo).

Es. Matera (capitale della cultura e quindi ottengono il riconoscimento per quell’anno e devono
organizzare eventi ecc…). Anche Palermo è diventata capitale della cultura .

Il bene UNESCO invece rimane nel tempo.

I modelli di stile alimentare sono diversi nel mondo.

La mobilità non è solo turistica ma anche culturale. Le destinazioni copiano quelle che fanno le altre
destinazioni (es. Gli italiani hanno copiato il vino dai francesi).

Turismo enogastronomico  (Molti vengono in Italia per il cibo)

Il cibo è diventato ormai un rito (es nella religione il cibo è molto importante; religione musulmana ad
esempio c’è il ramadan). Quindi il TO se deve offrire un pacchetto basato sul turismo enogastronomia deve
sapere che tipo di turista ha davanti.

(Turismo inclusivo (celiaci, allergie…))

Il viaggiatore si sceglie un tour enogastronomico (vuole sapere com’è prodotto ad esempio il vino) e anche
il turista lo sceglie ma a lui interessa farsi ad esempio i selfie.

L’Italia ormai si considera un paese dove il turismo enogastronomico ha una percentuale importante.

Prima erano solo le aziende, il privato che mettevano il proprio marchio nel prodotto.

Differenza tra prodotto tipico e tradizionale, non esprimono lo stesso concetto.

I marchi che si trovano nell’etichetta significa che sono certificati. E questo comporta che il consumatore lo
riconosce. (Es limoni di Siracusa IGP). (Es Bronte è DOP)

Le produzioni vinicole erano inizialmente a marchio DOP.

(Es. Parmigiano reggiano è DOP ed èitaliano; il Parmesano “Parmesan cheese" (fatto in Germania) invece
assomiglia al parmigiano reggiano e viene venduto come se fosse italiano).

Sul cibo ormai c’è moltissima attenzione e ora soprattutto in quelli salutistici e da qui c’è il discorso del
biologico ecc…

Da un lato ci sono cibi che portano un marchio e quindi uno è rassicurato e dall’altro si crea business.

Turismo etnico  c’è una tendenza a cibi diversi (es. Insetti)  cibi repulsivi (ma se si va in quella
destinazione si trovano). Il turista enogastronomico vuole provare cibi tipici di quella destinazione.

Lezione 16/12/22
(Il cibo è diventato un prodotto che si deve vendere con caratteristiche diverse)

Ci sono prodotti tradizionali di quel luogo che si sono conosciuti degli italiani ma non tanto da uno straniero
a differenza della pizza, pasta che non sono più autentici perché si possono trovare ormai in tutto il mondo.

Adesso si sono creati proprio dei tour per i vini dell’Etna.


Cibi repulsivo: tutti prodotti che in alcuni paesi si mangiano normalmente che rientrano nel loro stile
alimentare rispetto ad altri paesi (es. Carne di coccodrillo, insetti ecc…).

Cibi bizzarri: es. Carne di canguro, di renna ecc…

Le diverse tradizioni culturali, gastronomiche sono diventate attrazioni anche se sono repulsive, bizzarre,
immorale. Il luogo ti porta a provare e fare turismo enogastronomico dei prodotti locali.

Il turismo enogastronomico prima non viveva da solo ma adesso vive da solo infatti ci sono tour
enogastronomici ma anche enologici. Oggi sta avendo anche una dimensione green ed etica ma non sono la
stessa cosa: green  è sostenibile quindi il turista deve proteggere la natura, si deve assicura che quei
prodotti sono biologici (quindi si riferisce ai cibi biologici)i; etico è morale ed è intesa come rispettare
quindi adesso c’è un turista rispettoso anche ad es. per le tradizioni di quei posti in cui va ( es. Vegani che
anche se non mangiano carne se vanno in un paese dove invece si mangia si adeguano).

Il turismo come si lega all’equità sociale e come si lega alla sostenibilità economica (turismo della povertà,
della comunità (che si lega più al discorso della povertà)).

Nel turismo enogastronomico rientrano anche come attrazione il paesaggio. In Sicilia ci sono 12 strade dei
vini e dei sapori (ved. Slide 31) che sono proprio l’idea di percorrere determinati territori che sembrano
simili ma non lo sono. Partono come l’idea del vino ma in realtà vogliono far conoscere il paesaggio.

Quando si vende un pacchetto non si vende solo il cibo che poi si andrà a gustare ma si vende anche il
paesaggio (che appunto rappresenta la gastronomia di un’area).

(Slide 26)  Trentino alto Adige

(Slide 27)  Sicilia

Degli stereotipi possono essere utili per un prodotto enogastronomico.

Le immagini dei paesaggi danno la loro importanza ai tour enogastronomici che si stanno vendendo.

I paesaggi rurali hanno una loro importanza perché ci sono anche i paesaggi rurali storici.

Il turista enogastronomico  ha due estremi: da un lato c’è un turista conoscitore di ciò che sta mangiando
(vedere slide 29)

I movimenti e le associazioni italiane:

-Slow Food

-Gambero Rosso

-Movimenti del turismo del vino

Es. In Sicilia non si viene più solo per il mare, per la storia ma si viene anche per il cibo.

Pro-poor Tourism (turismo della povertà)

Prendiamo atto che siamo in un’era contemporanea. Il turista contemporaneo cosa guarda? Ad esempio la
guerra dell’Ucraina e quindi si vuole andare a vederla oppure la morte della regina Elisabetta. Quindi può
essere un turista selfie, dark ecc… La contemporaneità è fatta da diversi elementi: green, eventi disastrosi
ma anche la povertà che sono diventati attrazione e diventano anche autentici.
Dunque anche la povertà è diventata un’attrazione di turismo. La povertà è un prodotto. Se qualcuno lo
domanda vuol dire che viene offerto.

Es. (Slide 4)  Scampia (Napoli); Zen (Palermo); Corviale

(Slide 5) Pro-por tourism  il turismo genera reddito per dare appunto dei soldi alle persone di quel
quartiere. TO aiutano in diversi ambiti.

(Video su studium)  (ved reg. 1:00:00) isola del Giglio: attività dei locali per mantenere piena l’isola, si
cerca di risolvere la loro povertà. (Turismo di comunità).

Siamo partiti dalla povertà e man mano questa ha assunto dimensioni diverse.

Incrocio tra turisti che vogliono vedere la povertà (slum tourist che deve rispettare comunque, dunque
deve avere un’etica) e gli abitanti dei quartieri (slum habitant) (rappresentano la loro realtà).

Lo slum tourist se fanno fotografie le fanno con persone sorridenti e queste persone però si fanno pagare.

È importante che ci sia rispetto per questi quartieri.

Turismo della comunità ha una crescita mentre il pro-poor non è detto che lo abbia.

(Da una parte c’è il Turismo della povertà che diventa un turismo responsabile e dall’altro un turismo di
guadagno.)

I turisti poi vogliono anche incontrare i locali.

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