Sei sulla pagina 1di 3

I messaggi mediatici bombardano il cittadino con una serie di nuovi termini, tanto che alla Treccani

sono ormai abituati agli straordinari. Neologismi e forestierismi forgiano nuovi modi di dire in
qualsiasi ambito ed il Turismo non viene di certo risparmiato. Backpacking, ecoturismo, incoming e
turismo sostenibile: cosa sono? Facciamo il punto della situazione.

 
 
Con il termine inglese backpacking, s’intende un modo di viaggiare, in voga soprattutto tra i
giovani, che indica un certo tipo di turista e di turismo. L’espressione deriva a sua volta da
backpack (zaino), una sineddoche che descrive al meglio il tipo di viaggiatore: persone il cui
obiettivo principale è la conoscenza del luogo, ragion per cui, sacco in spalla, non necessitano
d’altro per affrontare al meglio un nuovo, esaltante viaggio.
Il fenomeno, in forte sviluppo in Italia, risulta in ogni modo sconosciuto o quasi. Molto più comune
tra i giovani appartenenti ai paesi dell’Europa Settentrionale, che, nell’approssimarsi ad una nuova
destinazione, seguono alla regola alcuni dettami del viaggiatore tipo:

 Integrarsi nella realtà locale e dunque conoscere nuove persone, visitare luoghi, imparare
la lingua del posto.
 Parola d’ordine: risparmio. Si viaggia coi mezzi pubblici e si mangia nelle trattorie
economiche, attuando una gestione del denaro volta a preservare il più a lungo possibile
l’esperienza di viaggio.
 Apprendere: fare delle nuove esperienze motivo di crescita personale, giungere alla
conoscenza attraverso il confronto con tutto ciò che è diverso.

Mete ambite dai backpackers di tutto il mondo sono le città d’arte e cultura, generalmente grandi
capitali europee come Vienna, Parigi, Budapest e Londra. Per saperne di più, esiste un ottimo sito
che aiuta i provetti viaggiatori a scegliere al meglio cosa portare con sé, dove andare e come
muoversi: the backpacking site (in Inglese).
Parola d'ordine: tutelare l'ambiente.
Mai sentito parlare di ecoturismo? Trattasi di un modo diviaggiare volto a preservare l’ambiente ed
ilbenessere delle popolazioni del luogo: non a caso, è anche conosciuto come “turismo
responsabile”: una vera e propria presa di coscienza da parte del turista che fa del rispetto la sua
parola d’ordine.
Lo sviluppo del fenomeno in Italia riscuote, anno dopo anno, un crescente successo: il numero di
operatori ecoturistici si moltiplica e le possibilità di viaggio sono pressoché infinite. Attenzione
però: ecoturismo Italia, il portale italiano dell’ecoturismo, avverte che non tutti gli operatori che si
auto-definiscono ecoturistici rispettano appieno una serie di regole volte a preservare la
destinazione del nostro prossimo viaggio. Un attento operatore specializzato nel settore sostiene:

 Una fruizione responsabile delle ricchezze naturali e culturali della meta da raggiungere.
 Predilige mezzi di trasporto con scarso impatto ambientale.
 Valorizza le caratteristiche del territorio ed i suoi prodotti tipici.

Tra le mete nazionali più ambite dai viaggiatori volti a tutelare l’ambiente ed il territorio,
segnaliamo Firenze, Trieste, Cagliari e Cuneo.
Il Turismo incoming: questo sconosciuto. Con questo termine si indica tutto ciò che viene
impiegato nella promozione del territorio: prodotti e servizi volti a valorizzare una determinata
regione e favorirne lo sviluppo turistico.
L’Italia investe molto nel turismo, in quanto fonte di reddito importante per il Bel Paese, ma non
abbastanza: Francia e Spagna sono veri e propri maestri nella gestione del turismo incoming, con
tanto di leggi economiche che regolano vari aspetti del turismo nazionale.
Cosa dire del turismo sostenibile? Per certi aspetti si tratta di una forma di turismo complementare
all’ecoturismo, in quanto volta a preservare l’ambiente. Vi si differisce sensibilmente, in quanto tra
gli obiettivi principali figurano la preservazione delle risorse e delle possibilità di sviluppo per le
generazioni future, ponendosi a sostegno dello sviluppo territoriale.
La tutela dell’ambiente è un tema che sta particolarmente a cuore sia a chi fornisce i propri servizi,
sia a chi ne usufruisce. La salvaguardia della natura, in molti casi si traduce con un forte risparmio
per i viaggiatori: preservando coste, montagne, vallate e quanto di più bello la natura ha da offrire,
si evitano le speculazioni edilizie, permettendo ai viaggiatori di usufruire di soggiorni dal rapporto
qualità-prezzo imbattibili.
Couchsurfing
Un nuovo modo di viaggiare molto in voga soprattutto tra i giovani che, si sa, non hanno molti soldi da spendere. La
parola significa più o meno “fare surf sui divani” e in questo consiste: i viaggiatori dormono sul divano (o su un letto) di
chi è disposto ad ospitarli gratuitamente per una notte a casa loro, e in questo modo, di divano in divano, si riesce
veramente a costruirsi un’intera vacanza. Il sito di riferimento è www.couchsurfing.com, una sorta di immensa
community dove chi si registra sceglie se essere surfer (ospite) oppure host (ospitante). Il sito, nato nel 2004,
attualmente è usato da più di 10.000.000 di persone in tutto il mondo! Per stare al sicuro è sufficiente seguire qualche
regola, controllare bene i profili registrati e leggere tutte le recensioni date dagli utenti, più queste sono positive, più il
surfer o l’host sono sicuri.

Whaiwhai, caccia al tesoro in città

Whaiwhai, www.whaiwhai.com, è la prima guida alle città d’arte studiata e costruita come una caccia al tesoro. Un
progetto tutto italiano, prodotto da un’azienda trevigiana che promuove il turismo culturale in un modo decisamente
innovativo. La guida, attualmente disponibile per Venezia, Roma, Firenze, Verona, Milano, New York, è in formato
cartaceo che si può acquistare online o in libreria, ma funziona proprio come una caccia al tesoro attraverso i luoghi
della città, con codici (via sms) e indizi. Solo alla fine si riesce a ricostruire l’intera storia descritta nella guida, che è
comunque legata alla città che si visita, e nel frattempo si scoprono posti nuovi.

Craft tourism

Arti antiche e turismo contemporaneo. Il craft tourism, ossia il turismo dell’artigianato, è quella forma di scoprire il
territorio, attraverso esperienze manuali. Gli artigiani mettono a disposizione la loro bottega e le loro capacità tecniche
per insegnare un po’ della loro arte ai turisti che hanno voglia di imparare tradizioni e mestieri. Si va dalla lavorazione
del vetro a Murano, a quella del legno nei paesini di montagna o alla costruzione dei Pupi in Sicilia; ogni località ha le
sue produzioni tipiche e proprio su queste ci si deve basare per costruire un’offerta di craft tourism che sia veramente
autentica e grazie alla quale il turista possa immergersi nella vita quotidiana della destinazione.

Backpacking tourism

il Backpacking Tourism, che si può tradurre come turismo con lo zaino in spalla, è una rivisitazione molto economica
del classico grand tour ottocentesco. In voga soprattutto tra i giovani che decidono di svolgere questa esperienza prima
di entrare nel mondo del lavoro, ma non solo, questa forma di turismo prevede uno zaino, un budget ristretto e tanta
voglia di scoprire il mondo e conoscere nuova gente, magari compagni di viaggio che condividano un pezzo di
avventura. Quindi, zaino in spalla, i Backpackers viaggiano anche per periodi molto lunghi utilizzando trasporti low
cost, tra cui anche l’interrail, pernottando in ostelli o facendosi ospitare dalle persone del luogo, per vivere
un’esperienza di vita unica che si ricorderà anche negli anni a venire, seduti dietro alla scrivania dell’ufficio.

Turismo genealogico

Partire per ritrovare le proprie origini in un paese lontano. Una tendenza consolidata negli Stati Uniti e in Europa che a
poco a poco sta prendendo piede anche in Italia. Del resto moltissimi emigrati in America sono di origine italiana e i
loro discendenti hanno un forte desiderio di riscoprire le loro origini e, perché no, ottenere la doppia cittadinanza. Quasi
sempre ci si affida ad agenzie specializzate le quali, partendo da un’approfondita analisi genealogica, costruiscono un
intero viaggio nei luoghi dei propri antenati da vendersi a prezzi non propriamente economici. Del resto la storia della
propria famiglia vale bene un buon investimento.

Potrebbero piacerti anche