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N O TA 5 : P R O P R I E TÀ E T E O -
REMI DEI CIRCUITI LIN-
EARI
I N G E G N E R I A I N F O R M AT I C A E D E L L’ A U T O M A Z I O N E – P O -
LITECNICO DI MILANO
2
1 Capitolo 5 5
1.1 Principio di sovrapposizione degli effetti . . . . . . . . 5
1.2 Esercizio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
1.3 Equivalente Thévenin o tipo serie . . . . . . . . . . . . 10
1.4 Esercizi sugli equivalenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
1.5 Equivalente Norton o tipo parallelo . . . . . . . . . . . . 17
1.6 Altri esercizi sugli equivalenti . . . . . . . . . . . . . . . 18
1.7 Considerazioni conclusive . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
Qualche quesito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24
1
U = k·W
Figure 1.1: .
figura. Avremo
x x − Es2
− Is1 + + g · ( Es2 − x ) + =0 (1.1)
R1 R2
Riordinando i termini, si ottiene l’equazione risolutiva:
1 1 1
−g+ 1 · Is1 +
· x = |{z} − g · Es2 (1.2)
R R2 R2
| 1 {z } B1 | {z }
A B2
Analizziamo ora lo scenario in cui nel circuito in fig. 1.1 venga spento
il generatore di tensione Es2 (che viene cortocircuitato) ed in cui
l’unica sorgente sia Is1 . Dalla (1.4) ricaviamo che la variabile di uscita
x assume il valore:
x 0 = H1 · Is1 ,
che rappresenta l’effetto dovuta alla sola causa Is1 . In modo sim-
ile, possiamo spegnere il generatore di corrente Is1 (che diventa un
circuito aperto) e lasciare agire la sola sorgente Es2 , avremo l’effetto
parziale:
x 00 = H2 · Es2 .
Alla luce di queste considerazioni, possiamo affermare che l’espressione
completa (1.4) rappresenta la sovrapposizione degli effetti parziali
dovuti a ciascuna sorgente (indipendente!).
Le stesse osservazioni possono essere ripetute per il circuito
mostrato in fig. 1.32 studiato nella Nota4.
dove:
1
+ g −g 1
R1 0 0
A= 0
1
−1 ;
~b1 =
1 ;
~b2 =
0
(1.6)
R3
1 −1 0 0 1
~x = ~h · Is + ~k · Es (1.8)
8 nota5: proprietà e teoremi dei circuiti lineari
Figure 1.4: .
capitolo 5 9
1.2 Esercizio
Figure 1.6: .
Figure 1.7: .
K1
z }| {
0 R2 k R3
v AB = Es1 · (1.13)
R1 + R2 k R3
R2 R3
dove R2 k R3 = Quindi spegniamo Es1 e risolviamo il
R2 + R3
circuito semplificato in fig. 1.8 Da cui:
10 nota5: proprietà e teoremi dei circuiti lineari
Figure 1.8: .
K2
z }| {
00 R1 k R3
v AB = Es2 · (−1) (1.14)
R2 + R1 k R3
R1 R3
dove R1 k R3 = . Sovrapponendo gli effetti si ha la soluzione
R1 + R3
completa:
v AB = Es1 · K1 + Es2 · K2 .
R1 = R2 = R3 = 10Ω
(1.15)
Es1 = 40V; Es2 = 10V
Si calcola:
K1 = 1/3, K2 = −1/3
da cui
v AB = Es1 /3 − Es2 /3 = 40/3 − 10/3 = 10V.
Eeq = V | I =0 (1.19)
12 nota5: proprietà e teoremi dei circuiti lineari
I = 4I + I1 −→ I1 = −3I,
v = v AB = I1 · 10Ω = (−30Ω) · I
e la Req :
Req = −30Ω.
Facciamo due osservazione:
0 = 4 · 0 + I1 −→ I1 = 0A
capitolo 5 15
e quindi
Eeq = 0 · 10Ω + 5V = 5V.
E = 9V R2 = R3 = 3Ω
(1.20)
R1 = R4 = R5 = 6Ω
R3
v1 = I ·R
R1 + R3 1
mentre
R4
v2 = I · R2
R2 + R4
e quindi
V = v1 + v2 = I · ( R1 k R3 + R4 k R2 ).
Da cui si ricava che
Req = ( R1 k R3 + R4 k R2 ) = 2Ω + 2Ω = 4Ω.
R3 R4 3 6
Eeq = E −E = 9 − 9 = −3V.
R1 + R3 R2 + R4 9 9
Generatori Interni
z }| {
I = K0 · V + H1 · Is1 + · · · + K β · Es β , (1.21)
e quindi si può indicare come un unico valore Ieq . Con questa no-
tazione, (1.20) si riscrive:
Ieq = I |V =0 (1.24)
da cui
V V (1 + α
I= + .
R1 R2
E infine:
I 1 (1 + α )
Geq = = + .
V R1 R2
Ieq = 0A.
a) se C = 0, (1.24) si trasforma in
−N
V= I
M
cioè il modello si riduce a quello di un resistore di resistenza
− N/M.
b) se N = 0, (1.24) si trasforma in
−C
V=
M
cioè il modello si riduce a quello di una sorgente di tensione
Es = −C/M.
c) se M = 0, (1.24) si trasforma in
−C
I=
N
cioè il modello si riduce a quello di una sorgente di corrente
Is = −C/N.
Qualche quesito
• Dato il legame costitutivo:
2 · V − 100 · I + 16 = 0
A·V + B· I = 0
2 · V − 100 · I + 16 = 0