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Il Livello Fisico

Comunicazione, informazione e messaggio


La comunicazione è quel fenomeno che sperimentiamo ogni giorno e che ci permette di relazionarci con le
altre persone e con il cosmo.
L’informazione, per essere condivisa, deve essere codificata e trasmessa, sotto forma di segnale, su canali fisici
di varia natura.
Secondo Claude E. Shannon, teorico della comunicazione, l’atto di comunicazione consiste nello scambio di un
messaggio tra il produttore e il destinatario.

Nel modello da lui proposto (Fig. 2) sono presenti, da una parte, la sorgente dell’informazione e il trasmittente che la
codifica e la trasmette sul canale, sotto forma di segnale. Dalla parte opposta si trova il ricevente, che decodifica
l’informazione e inoltra il messaggio al destinatario, che è in grado di comprenderlo grazie al contesto che ha
in comune con il produttore.
Nel suo tragitto il segnale è soggetto a disturbi (il rumore) che possono alterarlo e corromperlo.
Tutto questo comporta che un messaggio inviato da un trasmittente a un ricevente deve essere opportunamente
“preparato” prima di essere inviato in linea. Questo è lo scopo del livello 1 del modello ISO/OSI.

Analogia: Messaggi di tutti i giorni


Quando a scuola sentiamo un singolo suono della campanella, abbiamo un’in-formazione: “è finita l’ora di
lezione”! Il segnale è acustico, propagato tramite l’aria. Il messaggio è il suono della campana.
Quando udiamo tre suoni intervallati da pochi secondi, riceviamo un’altra informazione: “allarme di evacuazione
antincendio”!
Che cosa è cambiato? Il codice associato al messaggio: un suono = “fine ora”, tre suoni intervallati da pochi
secondi = “evacuazione antincendio”.
È necessario che non solo il codice sia noto e condiviso da chi invia il messaggio e da chi lo riceve, ma anche il
contesto.
Il livello fisico e i suoi compiti
Lo strato fisico si occupa della trasmissione dei bit ai diversi dispositivi. Il livello fisico (Physical Layer), primo livello nella
Il livello fisico riceve la trama dati dal livello collegamento, la pila ISO/OSI, si occupa dell’interfacciamento al
codifica, la adatta al canale e la trasmette in linea. mezzo fisico.
Questo livello gioca un ruolo fondamentale per quanto riguarda È bene ricordare che il livello fisico non è il “mezzo
l’interfacciamento a schede di rete, connettori per il cablaggio o fisico” (i «media»), ma l’insieme degli elementi
trasmettitori wireless, ma non è da confondersi con il mezzo fisici e procedurali che permettono al sistema di
scambiare le informazioni con il mezzo fisico.
trasmissivo (fibra ottica, rame o etere).

Per trasmettere l’informazione il livello fisico trasforma una sequenza di bit in segnali adatti a essere
trasferiti nel mezzo fisico (Fig. 4).

Trasmissione digitale e trasmissione analogica

•Dato: è un’entità che ha un significato; i dati analogici assumono valori continui nel tempo; i dati digitali hanno
valori discreti.
•Segnale: è la codifica elettrica o elettromagnetica di dati.
•Trasmissione: è la propagazione ed elaborazione dei segnali. Il termine «trasmissione» è utilizzato anche per
descrivere il processo di invio di informazioni.

I dati digitali possono essere trasmessi sia come segnali digitali sia come segnali analogici.

Nel caso di trasmissione digitale la stringa numerica (composta da 0 e 1) da inviare è codificata sotto forma di
segnali binari, per esempio due livelli di tensione, la presenza o l’assenza di corrente, la presenza o l’assenza di luce
(Fig. 5).

(Fig. 5) La codifica digitale: i valori numerici sono codificati sotto forma di segnali binari, a cui
corrispondono per esempio 0 V (0 logico) e 5 V (1 logico).
Il rapporto qualità/costi della trasmissione digitale è superiore a quello analogico.
Nella trasmissione analogica la sequenza digitale è utilizzata per “modulare” la portante e deve originare il segnale
analogico che viene inviato sul mezzo trasmissivo (Fig. 6).

(Fig. 6) La modulazione analogica di un segnale digitale: ASK (Amplitude-shift keying) – viene modulata
l’ampiezza del segnale; FSK (Frequency-shift keying) – viene modulata la frequenza; PSK (Phase-shift
keying) – viene modulata la fase.

Un segnale analogico può assumere infiniti valori di ampiezza: è continuo.

Un segnale digitale può assumere un insieme finito di valori di ampiezza:


(è discreto) e si rappresenta con una funzione a gradini.

Il computer elabora segnali digitali.

Il livello fisico utilizza standard internazionali che definiscono:

• l’interfaccia fisica e meccanica con il connettore da utilizzare e la sua forma;


• l’interfaccia elettrica (quali livelli di tensione e corrente far corrispondere a 0 o a 1);
• le caratteristiche relative alla codifica e alla durata dei bit trasmessi e alla modulazione del segnale;
• l’interfaccia funzionale (quali pin del connettore utilizzare per trasmettere e ricevere);
• le procedure per la sincronizzazione dei dati e l’apertura e la chiusura della comunicazione.

Mezzi trasmissivi
Il mezzo trasmissivo, o canale, è l’elemento fisico che collega i dispositivi e permette al segnale di propagarsi.
I segnali che vengono inviati su un canale sono di tre tipi, elettrici, luminosi e radio, a cui corrispondono,
rispettivamente, cavi di rame, fibre ottiche ed etere.

I mezzi trasmissivi si dividono in guidati e non guidati.


La figura mostra una classificazione dei principali mezzi trasmissivi, esemplificati in Tab. 1.
Il cavo in rame
Un doppino telefonico è costituito da due cavi conduttori in rame isolati in PVC (Tab. 1).
Un cavo Ethernet per rete LAN ha otto fili di rame intrecciati a coppie, a loro volta intrecciate con le altre coppie.

Ciò è utile per proteggere la trasmissione dei dati da disturbi e


interferenze elettromagnetiche.
I cavi possono essere schermati con un foglio di materiale conduttivo, per
ulteriore protezione contro i campi elettromagnetici.
In questo caso i cavi prendono il nome di STP (Shielded Twisted Pair),
(Fig. 8); altrimenti, quando non sono schermati, assumono la dicitura UTP
(Unshielded Twisted Pair).

La fibra ottica
Una fibra ottica (Fig. 13) è realizzata in materiale vetroso per permettere il passaggio della luce.
Ha il vantaggio di essere immune ai disturbi elettromagnetici e permette al segnale di raggiungere velocità che sono
dell’ordine dei Gbps (un miliardo di bit in un secondo), ma possono arrivare anche fino ai Tbps (mille miliardi di bit al
secondo).
Il core, in vetro, costituisce il nucleo e ha le dimensioni di un capello (un centinaio di micrometri).
Il core è racchiuso dal cladding o mantello. Entrambi sono di vetro, ma con indice di rifrazione differente.
Ciò permette di confinare il raggio luminoso, solitamente di frequenza vicina all’infrarosso, all’interno del core, fa-
cendolo riflettere sulle pareti interne e guidandolo fino al ricevitore (Fig. 14).
Tecnologia FTTx

Sfruttare il doppino telefonico già presente nelle case dei clienti è stata l’arma vincente della tecnologia ADSL.

La fibra ottica ha richiesto invece interventi molto più invasivi per essere portata all’interno delle case.
Ecco perché c’è stato un proliferare di tecnologie che vanno sotto il nome di FTTx (Fiber to the x), dove con x si
intendono i vari tipi di architettura. Si va da FTTH (Fiber to the home), in cui la fibra viene portata diretta-mente
dentro casa con prestazioni eccellenti, a FTTB (Fiber to the building), in cui la fibra raggiunge l’esterno o la
cantina dell’edificio e viene portata negli appartamenti tramite un cavo di rame con buone prestazioni, fino a
FTTC (Fiber to the cabinet), in cui la fibra arriva fino all’armadio di strada, di solito a poche centinaia di metri
dall’abitazione, e da cui partono i collegamenti in rame.
Più è breve il tragitto che il segnale percorre nel metallo, migliori sono le prestazioni.

La trasmissione wireless
Le reti wireless sono quelle reti che per connettere tra loro i terminali non fanno uso di cavi ma utilizzano onde
radio.
L’uso delle onde radio nelle reti locali (WLAN,Wireless Local Area Network) ha avuto un enorme successo perché
ha permesso la connessione senza fili, oltre che di desktop e laptop,
anche di smartphone, tablet, sensori e schede di controllo.
Un sistema wireless deve possedere un’antenna per la trasmissione e ricezione
delle onde radio, attraverso le quali passano i dati che spesso, per sicurezza,
sono criptati.
Solitamente i terminali mobili che fanno uso di una WLAN si collegano, tramite
un access point, a un router per la navigazione in Internet.

Comunicazioni satellitari
In questo tipo di comunicazione si usa il satellite come mezzo trasmissivo, in particolare per l’accesso a Internet.
Disporre di un servizio Internet satellitare permette di collegarsi alla rete in tutte quelle zone che non sono coperte
dal servizio ADSL.
Sostanzialmente esistono due possibili modalità di collegamento satellitare:
• la tecnologia satellitare unidirezionale, che per le richieste dei dati comporta il collegamento, via modem su linea
telefonica, a un comune ISP (Internet Service Provider) terrestre, che provvede a ricercare le informazioni, per
esempio un film.
Il file del film viene inviato ad alta velocità al satellite, che a sua volta lo invia a terra, alla parabola dell’utente.
Questo sistema, ormai vecchio, è complesso, fornisce prestazioni mediocri e necessita di un collegamento telefonico;
• la tecnologia satellitare bidirezionale, che si avvale dei satelliti bidirezionali, tramite i quali è possibile collegarsi al
proprio fornitore di servizi, direttamente via satellite, garantendo un’alta qualità di prestazioni del servizio e,
soprattutto, non richiede di disporre di una linea telefonica.

Le tecnologie satellitari comunque hanno alcune limitazioni relative alla potenza di trasmissione e agli errori che
possono avvenire nel transito dei dati che ne limitano la capacità.

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