All’inizio degli anni 70 si utilizzava la politica del time sharing per condividere il mezzo
trasmissivo, in questa modalità ogni utente ha una finestra di tempo durante la quale può
trasmettere e ricevere.
MULTIPLEXING
Il multiplexing è l’insieme delle tecniche che permettono la trasmissione simultanea di più
segnali (provenienti da diversi terminali credo) su un singolo canale, il suo obiettivo è quello
di evitare interferenze e intercettazioni.
Per trasmettere un quantitativo di dati sempre maggiore si può installare nuovi cavi oppure
dividere un canale di banda larga in più canali logici.
Il multiplexer decide la politica di accesso al canale, riceve n segnali da n linee e li trasforma
in un unico segnale da trasmettere sul mezzo fisico, il demultiplexer fa l’operazione inversa
e consegna a ogni canale logico il segnale che gli appartiene.
Esistono due tipi di multiplexing deterministico perché a volte è più comodo operare in un
ambiente piuttosto che un altro, bisogna sempre spostarsi nell’ambiente più facile per il
nostro lavoro.
Nel multiplexing statico viene assegnato un intervallo di tempo solo a chi ne ha bisogno,
questo riduce gli sprechi del multiplexing deterministico.
Si ha una comunicazione più efficace ma un multiplexer con un algoritmo più complesso,
l’algoritmo non è banale come sembra.
Per esempio, nel multiplexing deterministico il frame (pacchetto composto da informazioni
più dati) ha una dimensione fissa e sappiamo che la parte i-esima di questo appartiene al
canale logico i, nel multiplexing statico questo non avviene perché si organizzano i dati in
modo da non avere spazi vuoti, bisogna quindi indicare a che canale appartengono
determinati dati, è necessario perciò inserire dei bit di indirizzamento.
Oppure, se per esempio il multiplexer chiede a un terminale se ha bisogno di un intervallo
di tempo e non riceve risposta si blocca tutto, per questo si usa il time-out.
Se viene impostato un time-out troppo breve può capitare che il tempo a disposizione non
sia sufficiente per ricevere la risposta del terminale, questa arriverà al multiplexer dopo la
chiusura della finestra di time-out quando il multiplexer ha già inviato un’altra richiesta
intasando il canale.
Se viene impostato un time-out troppo lungo si spreca molto tempo, il multiplexer
passerebbe più tempo in attesa che non inoltrando i dati, tanto vale usare il multiplexing
deterministico.
Maggiore è la qualità della rete più è semplice l’algoritmo del multiplexer per contattare i
terminali poiché si escludono molti errori.
DEFINIZIONE DI UNA RETE DI CALCOLATORI
Il tempo di accodamento corrisponde a quel lasso di tempo tra quando i dati arrivano al
nodo e quando questo li indirizza correttamente, durante la quale egli capisce cosa deve
fare di quei dati.
I tempi della rete sono paragonabili al sistema idrico, se il numero di ingressi e di uscite
sono uguali allora il sistema è fluido, ma se in ingresso arriva molta più acqua di quella che
può entrare nel tubo del nodo allora perdo acqua, ragion per cui utilizzo un contenitore
(buffer) dove mettere l’acqua che aspetta di entrare nel nodo, questo crea un’attesa.
Posso ridurre il tempo di accodamento pagando per un pezzo di canale riservato per i miei
dati, ad esempio tutti usano un canale di frequenza ma io ne uso un altro.
STRUTTURA DELLE RETI
Ogni rete è composta da dispositivi (host, server) aventi lo scopo di eseguire programmi
(applicazioni) e scambiarsi informazioni attraverso canali di comunicazione.
Host: macchina (in genere di proprietà degli utenti) dedicata ad eseguire applicazioni (pc,
smartphone, telecamera…)
Switch: dispositivo che collega tra loro più dispositivi (host) a livello locale, per esempio
posso collegare tra loro due pc tramite cavi
TOPOLOGIA A STELLA
PRO
Permette un collegamento veloce tra la stazione
trasmittente e quella ricevente.
CONTRO
Concentra tutte le comunicazioni sul nodo centrale, se questo non funziona tutta la rete è
fuori uso.
PRO
Economica
CONTRO
Se si guasta un computer tutti i dispositivi sottostanti a lui collegati sono isolati
TOPOLOGIA A MAGLIA COMPLETA
PRO
La sicurezza è molto elevata in quanto la
comunicazione è diretta
CONTRO
È molto costosa poiché sono necessarie molte connessioni
TOPOLOGIA A BUS
PRO
Economica
CONTRO
Se il bus (canale trasmissivo) non funziona l’intera rete è fuori uso
In questa topologia di rete viene usato il protocollo CSMA per gestire l’accesso multiplo al
canale.
Quando un utente vuole utilizzare il canale deve mettersi in ascolto e attendere che il
mezzo sia libero, solo in quel momento può cominciare a trasmettere il proprio pacchetto.
Ma se ci sono due utenti in ascolto che attendono che il canale si liberi, quando questo
succede essi invieranno contemporaneamente i rispettivi pacchetti sul canale creando una
collisione, questa la notiamo poiché parte dei due segnali si somma e il valore sul canale è
esagerato.
Il protocollo CSMA/CD è stato ideato per evitare le collisioni di cui ho scritto sopra. In una
rete che utilizza questo protocollo l’utente che deve trasmettere un messaggio deve
sempre ascoltare quando si libera il canale, poi può inviare il pacchetto sul bus.
Se nota una collisione l’utente interrompe la trasmissione e invia un segnale di disturbo in
modo da comunicare a tutti gli altri utenti che è avvenuta una collisione, riprova a
trasmettere dopo un tempo arbitrario.
Prima di spedire l’ultimo bit il mittente dev’essere in grado di rilevare possibili collisioni
perché una volta terminato l’invio del frame viene eliminata anche la sua copia ed è quindi
impossibile rinviarlo.
Un’altra evoluzione del CSMA è il CSMA/CA (Collision Avoidance), utilizzato dalle reti
wireless. La particolarità di questo tipo di reti è l’incapacità di garantire che tutti gli host
possano raggiungersi a vicenda in ogni momento, è quindi impossibile rilevare le collisioni e
usare di conseguenza il CSMA/CD poiché questo prevede la modalità half-duplex, significa
quindi che le operazioni di ricezione e trasmissione non possono essere eseguite
contemporaneamente a differenza del CSMA/CD, (il quale prevede la modalità full duplex).
Il CSMA/CA cerca di evitare le collisioni (Avoidance) o comunque di ridurne le possibilità.
Ogni host, prima di inizializzare effettivamente la trasmissione, avvisa il destinatario il quale
se risponderà affermativamente (con un pacchetto ACK) darà il via alla comunicazione. In
caso contrario, il mittente riproverà dopo un tempo arbitrario.
TOPOLOGIA AD ANELLO
PRO
Molto economica poiché non c’è nemmeno il centro stella
CONTRO
La sicurezza è debole perché tutti i nodi ricevono tutti i messaggi, anche quelli che non sono
destinati a loro
La tecnologia multicast si differenzia dal broadcast perché i dati non vengono inviati a tutti i
partecipanti alla rete ma soltanto a quelli che sono collegati col mittente e fanno quindi
parte del gruppo multicast.
TIPOLOGIE DI RETI
TRASMISSIONE DATI
Esistono fondamentalmente due tecniche che possono essere adottate nella trasmissione
di dati:
Commutazione di circuito: telecomunicazioni
Commutazione a pacchetto: reti di elaboratori
COMMUTAZIONE DI CICRUITO
ANALISI DEI SEGNALI
I dati digitali non sono in una forma appropriata per essere trasmessi su un mezzo fisico, si
può quindi variare una caratteristica fisica del mezzo.
SEGNALI
SEGNALI ANALOGICI: è un segnale continuo che può assumere infiniti livelli di intensità in
un intervallo di tempo
SEGNALI DIGITALI: è un segnale discreto che può assumere valori solo in un insieme finito
SEGNALI PERIODICI: è un segnale che si ripete con regolarità nel tempo, l’intervallo
temporale all’interno del quale il segnale si ripete uguale è detto periodo
c
λ=c∗T=
f
ANALISI DI FOURIER
SERIE DI FOURIER: una funzione periodica g(t), definita su un intervallo T, può essere
espressa come una somma di un numero infinito di funzioni sinusoidali.
ATTENUAZIONE
Tutte le armoniche sono ridotte proporzionalmente (attenuazione del canale di
trasmissione), il segnale ricevuto ha un’ampiezza ridotta ma conserva la stessa forma.
Nei canali reali non succede.
L’attenuazione di un segnale si misura in dB, il decibel misura la potenza relativa tra due
segnali o tra due punti dello stesso segnale.
Per risolvere il problema causato dall’attenuazione devo trovare la porzione di segnale dove
c’è un calo di energia ma comunque sopra al valore di soglia(?) e gli do energia, cosicché il
segnale possa fare ancora un po’ di strada.
DISTORSIONE
I canali reali (cavi elettrici ecc…) non attenuano in modo lineare le armoniche del segnale e
modificano quindi la forma del segnale.
Queste distorsioni, fino a una certa frequenza (fc frequenza di taglio del canale trasmissivo)
sono limitate, dopo aumentano fino ad annullare il segnale.
È necessario quindi che il segnale da trasmettere su un certo canale abbia una distribuzione
dell’energia in frequenza concentrata tra l’origine e il valore fc caratteristico di quel canale,
la larghezza di banda specifica dove si distribuisce l’energia del segnale in frequenza.
I TEOREMA DI NYQUIST
Utilizzo Nyquist per ottimizzare la gestione della banda, altrimenti ho due casi:
Sottocampionamento, la parte dove si sovrappongono mi impedisce di ricreare il
segnale
Sovracampionamento, spreco molta banda ma almeno riesco a ricostruire
Sia x(t) un segnale arbitrario tempo variante fatto passare attraverso un canale con
larghezza di banda H, il segnale filtrato y(t) può essere ricostruito completamente
utilizzando 2H campioni al secondo.
II TEOREMA DI NYQUIST
Questo teorema stabilisce la massima velocità trasmissiva di un segnale digitale su un
canale privo di rumore.
Massima velocità di trasmissione su un canale privo di rumore con larghezza di banda H per
un segnale a L livelli.
Massima velocità di trasmissione su un canale privo di rumore con larghezza di banda H per
un segnale binario.
Aumentare il numero di livelli significa complicare il lavoro del ricevitore, aumenta quindi la
probabilità di errore.
RUMORE
È lo scostamento effettivo del segnale ricevuto rispetto a quello trasmesso.
TIPI DI RUMORE
Disturbi indipendenti (additivi) dal segnale trasmesso:
Rumore termico, è indotto dal movimento casuale degli elettroni nel mezzo
trasmissivo.
Tale rumore crea un segnale addizionale: rumore bianco additivo Gaussiano, additivo
perché si somma normalmente al segnale utile, bianco in quanto non dipende dalla
frequenza a differenza del rumore colorato
Rumore a impulsi, è causato da fonti esterne (per esempio un fulmine) che possono
provocare un cambiamento del segnale
TEOREMA DI SHANNON
Permette di calcolare la massima velocità di trasmissione su un canale reale di larghezza di
banda H e caratterizzato da un rapporto S/N conosciuto.
LIVELLO DI COLLEGAMENTO (DATA LINK)
Il livello di collegamento trasmette dei segnali su un canale reale e dei dati su un canale
dati.
Per avere una trasmissione dati efficiente tra due host, connessi fisicamente da un canale,
occorre soddisfare dei requisiti non garantiti dal livello fisico:
1. Raggruppamento dei bit in blocchi (frame) di dati
2. Sincronizzazione dei frame (framing): identificazione di inizio e fine frame
3. Configurazione di linea: insieme di regole e convenzioni da rispettare per l’uso della
linea
4. Controllo di errore: identifica e/o corregge i bit errati
5. Controllo di flusso: per evitare che la stazione mittente invii più dati di quelli che la
stazione destinataria sia in grado di ricevere, evita quindi gli accodamenti
6. Internetworking: connessione tra reti LAN con caratteristiche fisiche differenti e
identificazione della stazione mittente e destinataria
2. FRAMING
Si devono usare dei marcatori per definire l’inizio e la fine di un frame.
Questa sequenza potrebbe essere presente nei dati del frame, per evitare equivoci:
In trasmissione: ogni volta che si trovano nei dati da trasmettere uno 0 e cinque 1
(011111) viene inserito uno zero aggiuntivo
In ricezione: ogni volta che si trovano nei dati da trasmettere uno 0 e cinque 1 si
rimuove lo zero che li segue
Il flag byte può apparire solo all’inizio e alla fine dei frame (bit stuffing).