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Livello fisico

Si occupa di standardizzare le interfacce elettriche meccaniche e di segnale per la trasmissione di informazioni digitali .Se
una macchina sorgente invia uno zero la macchina destinazione deve recepirlo effettivamente come zero. Questo è un
problema non banale in quanto il segnale sulla linea di trasmissione può essere distorto, a causa del rumore casuale e della
perdita di potenza .Gli aspetti principali del livello fisico riguardano: la teoria della trasmissione delle informazioni, per
capire quali sono i limiti fondamentali e le caratteristiche dei mezzi trasmissivi più comuni;
Basi teoriche della trasmissione dati
L'informazione può essere trasmessa a distanza variando opportunamente una qualche caratteristica fisica del mezzo
scelto per la trasmissione. Tale variazione si propaga, con una certa velocità, da un’estremità all'altra estremità del mezzo,
dove può venir rilevata. I mezzi trasmissivi sono sostanzialmente di due tipi:
mezzi guidati (cavi di rame, fibre ottiche): in essi il fenomeno fisico utilizzato è l'energia elettrica; mezzi non guidati (LED,
laser, onde radio,): sfruttano la luce o più comunemente le onde elettromagnetiche che si propagano nello spazio e che
inducono a distanza una corrente elettrica in un dispositivo ricevente (antenna). In linea di principio, la trasmissione può
avvenire con due modalità differenti: trasmissione di segnale analogico e trasmissione di segnale digitale.La differenza
fondamentale fra un segnale analogico e uno digitale è che: il primo può variare gradualmente in un intervallo costituito
da un numero infinito di possibili valori; il secondo può variare solamente passando bruscamente da uno all'altro di un
insieme molto piccolo di valori (da due a qualche decina). Considerando che il fenomeno fisico sia analogico il segnale
non può passare da un valore ad un altro, ma impiega un certo tempo per effettuare la transizione. La conseguenza è che
un mezzo fisico farà del suo meglio per trasportare un segnale digitale, ma non riuscirà a farlo arrivare esattamente
com'è partito. In certi casi (e con certe tecniche) è utile trasformare un segnale analogico in uno digitale e viceversa.
mezzi trasmissivi
Un mezzo trasmissivo è il supporto fisico che trasporta un flusso grezzo di bit da una macchina all’altra.
Importanti nella valutazione dei vari mezzi di trasmissione sono: Larghezza di banda, Ritardo, Costo, Facilità di installazione
, affidabilità e Manutenzione. Esistono poi diversi tipi di mezzi trasmissivi:
- i mezzi elettrici (sfruttano le proprietà dei conduttori per trasportare segnali elettrici, variazioni di tensione elettrica;
- i mezzi ottici (trasportano segnali luminosi prodotti da sorgenti laser o LED su sottilissime fibre ottiche di vetro o di
plastica)
-le onde elettromagnetiche, onde radio o microonde (segnali caratterizzati da variazioni simultanee di un campo elettrico e
magnetico, si usano nelle reti senza fili )
cavo coassiale
i campi in cui vengono usati sono: Cavi di interconnessione tra apparati
,Trasmissione dati su brevi distanze (casi particolari), TV via cavo e
sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso. È costituito da un
conduttore centrale in rame circondato da uno strato di materiale
isolante e da uno schermo in alluminio per la protezione dalle
interferenze esterne, il tutto avvolto da una guaina protettiva in plastica.
Esistono modalità di accesso al canale: multiplazione statica e dinamica. Nella prima la suddivisione del canale avviene in
parti fisse, in tanti canali fisici quanti sono noti a priori, come per esempio nelle trasmissioni via satellite o televisive. nella
seconda la suddivisione del canale avviene in base alle richieste, quindi in tempo reale, e a seconda delle condizioni di
traffico.Oggi nessuna rete locale è realizzata usando tale mezzo trasmissivo.
I cavi a coppie intrecciate
Le reti locali cablate più diffuse oggi usano cavi composti da 4 coppie simmetriche di fili di rame
protetti da una guaina isolante e intrecciati in forma elicoidale . Questi vengono intrecciati per
neutralizzare le interferenze elettromagnetiche generate dal passaggio della corrente poichè così
le interferenze hanno segno opposto a quelle dell'altro filo, così tendono ad annullarsi a
vicenda.E' usato, in particolare, per le connessioni terminali del sistema telefonico (da casa alla
centrale più vicina). Alle terminazioni del cavo, le 4 coppie simmetriche sono inserite in
connettori RJ45 a 8 pin, usati abitualmente nelle reti domestiche per collegare i vari dispositivi al modem/router. Non tutte
le coppie di fili intrecciati sono necessariamente utilizzate ( LAN Ethernet 10BASE-T per esempio usa due sole coppie). Due
tipi di doppino sono importanti nella trasmissione dati:
categoria 3: due fili isolati, leggermente attorcigliati. Quattro coppie contenute in una guaina di plastica. Comune nei
cablaggi telefonici interni agli edifici (si possono avere quattro telefoni per stanza);
categoria 5 (dal 1988): simile alla categoria 3, ma con un più fitto avvolgimento (più giri per centimetro) e con isolamento
in teflon. Migliore qualità del segnale sulle lunghe distanze, adatto a collegamenti in alta velocità in ambito LAN (ad
esempio per Ethernet a 100 Mbps).
categoria 6, 7
Tipologie:UTP (Unshielded Twisted Pair) cavo non schermato e meno prestante ma più utilizzato
STP (Shielded Twisted Pair) , cavo schermato e quindi più prestante, ma più ingombrante e quasi in disuso.
Le fibre ottiche
Sono uno dei mezzi più recenti, e stanno rivoluzionando il mondo delle telecomunicazioni poiché i mezzi trasmissivi elettrici
hanno prestazioni limitate e non permettono di raggiungere elevatissime velocità di trasmissione, superiori a 1 Gbps. Sono
fatte di un sottilissimo cilindro centrale in vetro, (core) circondato da uno strato esterno (cladding) di vetro avente un
diverso indice di rifrazione e da una guaina protettiva. Queste sfruttano poi il principio della deviazione che un raggio di
luce subisce al confine fra due materiali diversi (core e cladding nel caso delle fibre). La deviazione dipende dagli indici di
rifrazione dei due materiali. (Oltre un certo angolo, il raggio rimane intrappolato all'interno del materiale).
Le fibre ottiche sono di due tipi : multimodali: raggi diversi possono colpire la superficie con diversi angoli (detti mode),
proseguendo quindi con diversi cammini. Il diametro del core è di 50 micron, come quello di un un capello;
monomodali: sono così sottili (il diametro del core è 8-10 micron) che si comportano come una guida d'onda: la luce
avanza in modo rettilineo, senza rimbalzare. Sono più costose ma reggono distanze più lunghe (fino a 30 km).
Le fibre ottiche hanno velocità di trasmissione fino a 50.000 Gbps (50 Tbps) con un bassissimo tasso d'errore. La
pratica di usare l'ordine dei Gbps dipende dall'incapacità di convertire più velocemente segnali elettrici in luminosi. Il
vetro speciale che lo costituisce è molto trasparente dunque si ha una bassissima attenuazione del segnale luminoso.
Questa dipende anche dalla lunghezza d'onda della luce, per cui si usano comunemente tre particolari bande per la
trasmissione (tutte nell'infrarosso vicino), larghe da 25.000 GHz a 30.000 Ghz ciascuna (un'enormità). Un sistema di
trasmissione ottica ha tre componenti :
sorgente luminosa: può essere un LED o un laser. Converte un segnale elettrico in impulsi luminosi;
mezzo di trasmissione: è la fibra ottica vera e propria;
fotodiodo ricevitore: converte gli impulsi luminosi in segnali elettrici. Il tipico tempo di risposta di un fotodiodo è 1 nsec.,
da cui il limite di 1 Gbps.
I vantaggi delle fibre ottiche rispetto al rame sono: leggerezza a parità di banda; totale insensibilità a disturbi
elettromagnetici; difficile l'inserimento di intrusi per spiare il traffico. Svantaggi delle fibre ottiche rispetto al rame: costo
delle giunzioni; comunicazione unidirezionale (due fibre sono necessarie per una comunicazione two-way)
Il controllo dell'accesso al mezzo trasmissivo
Nei collegamenti broadcast, in cui più nodi condividono uno stesso collegamento, occorre stabilire regole che
garantiscano comunicazioni ordinate. Per evitare le collisioni dei dati, il sottolivello MAC del livello data link si occupa del
controllo dell'accesso al mezzo trasmissivo. L'obiettivo è stabilire regole precise che garantiscano a ogni stazione la
possibilità di trasmettere, riducendo però al minimo la probabilità che due stazioni trasmettano in contemporanea,
generando collisioni
I metodi ad accesso casuale
Le stazioni di una LAN possono accedere al mezzo trasmissivo in qualsiasi momento per accesso casuale. Nel tempo sono
stati sviluppati diversi metodi ad accesso casuale a un collegamento in rete condiviso. Il metodo ALOHA, per esempio,
prevede che ogni stazione possa trasmettere un frame in qualsiasi momento seguendo queste regole: dopo aver
immesso il frame nel mezzo trasmissivo, la stazione trasmittente attende una «ricevuta» da parte della stazione ricevente
che se non arriva entro un certo intervallo di tempo (timeout) , il frame viene ritrasmesso dopo un altro intervallo di
tempo, di durata casuale, riducendo la probabilità che la collisione si ripeta; se però i frame continuano a collidere, dopo
un numero massimo di tentativi la stazione considera fallita la trasmissione, che sarà ritentata soltanto in un momento
successivo. Un miglioramento del metodo è lo slotted ALOHA: questo prevede che le stazioni non possano trasmettere in
qualsiasi momento, ma soltanto all'inizio di determinati slot, che sono intervalli di tempo di durata prestabilita. Se una
stazione in attesa di trasmettere non approfitta di uno slot, lo perde e dovrà attendere quello successivo per inviare i
suoi dati .Un metodo ancora più sofisticato è il CSMA/CD (Carrier Sense Multiple Access with Collision Detection, cioè
«accesso multiplo con ascolto della portante e rilevazione delle collisioni»). In questo caso una stazione, prima di
trasmettere, «ascolta» la rete per verificare che non ci siano segnali in transito. Se il collegamento appare libero,
trasmette il suo frame. Può comunque capitare che, nel momento in cui la stazione sta ascoltando, un'altra stazione
abbia già cominciato a trasmettere, ma il primo bit del suo frame non sia ancora arrivato in corrispondenza della stazione
in ascolto che quindi inizia a trasmettere causando la collisione. Le stazioni perciò devono continuare ad ascoltare la rete
anche durante la trasmissione del proprio frame, per rilevare eventuali collisioni. Al rilevamento le stazioni coinvolte
emettono un segnale di disturbo (jamming) per avvertire le altre stazioni, poi attendono un tempo casuale prima di
ritentare la trasmissione del frame.
I metodi ad accesso controllato
Alcune reti, per regolare l'accesso al mezzo trasmissivo, non lasciano al caso la scelta del momento in cui trasmettere, ma
prevedono forme diverse di controllo.Un metodo possibile è la prenotazione: la stazione che vuole trasmettere prenota
uno slot, così quando arriverà il suo momento potrà trasmettere senza rischio di collisioni. Un altro è il polling
(«sondaggio»): la stazione master interroga le altre stazioni, chiedendo se intendano trasmettere. Se una stazione non
intende trasmettere, la master interroga la successiva. Un altro è il far scorrere tra le stazioni un token («gettone»). La
stazione in possesso del token può trasmettere; quando ha terminato, passa il token alla successiva..
La suddivisione del mezzo trasmissivo in canali
I mezzi trasmissivi possono essere realizzati a più canali di comunicazione. Sappiamo che un collegamento può
trasmettere i segnali senza attenuarli a diverse frequenze fino a una frequenza massima, oltre la quale i segnali sono
attenuati o addirittura cancellati. In alcuni mezzi trasmissivi, come l'aria, esiste anche una soglia minima di frequenza per
la trasmissione, quindi il mezzo si comporta come un filtro passa banda. Se si fa in modo che ogni stazione di una LAN,
collegata al mezzo trasmissivo comune, trasmetta a una frequenza diversa rispetto alle altre stazioni, si potrà suddividere
la larghezza di banda in tanti canali, ognuno centrato su una precisa frequenza.È ciò che succede nel caso della radio. Per
esempio, le stazioni in FM (Frequency Modulation) trasmettono con diverse frequenze, che vanno da un minimo di 88
MHz a un massimo di 108 MHz. Ogni stazione radiofonica trasmette alla frequenza del proprio canale, evitando così le
interferenze con le altre stazioni.Per poter trasmettere un segnale digitale con il canale corrispondente a una certa
frequenza, occorre modulare una portante, un'onda sinusoidale di frequenza desiderata. Modularla significa far variare
uno dei suoi parametri in modo tale da riprodurre l'andamento del segnale che si vuole trasmettere. La tecnica che usa la
modulazione di ampiezza si chiama ASK (Amplitude Shift Keying), mentre la FSK modula la frequenza e la PSK modula la
fase della portante. Il segnale trasmesso in tutti i casi è la portante modulata. Due stazioni possono così trasmettere sullo
stesso mezzo trasmissivo usando due portanti a frequenze diverse, cioè due canali, senza interferire l'uno con l'altro.
Ethernet
l'IEEE Standards Association ha standardizzato un certo numero di reti locali e metropolitane sotto il nome di IEEE 802 e
successivamente vennero eliminare le non idonei. Tra quelle rimaste le più importanti sono 802.3 (Ethernet) e 802.11
(LAN wireless). Con 802.15 (Bluetooth) e 802.16 (wireless MAN). Le prime due hanno diversi livelli fisici e diversi
sottolivelli MAC ma convergono sullo stesso sottolivello di controllo del collegamento logico (definito in 802.2), quindi
hanno la stessa interfaccia con il livello di rete. Il nome "Ethernet" si riferisce al cavo etere. Sono comunemente usati
quattro tipi di cablaggio:( Il primo numero è la
velocità in Mbps, "Base" indica la trasmissione in
banda di base). Storicamente, il cablaggio
10Base5 detto thick Ethernet fu il primo. Questo
assomiglia a un tubo da giardino giallo, con segni
ogni 2,5 metri per mostrare dove inserire i
rubinetti. Le connessioni ad esso sono
generalmente fatte usando le vampire taps,
rubinetti, in cui un perno viene forzato con
molta attenzione nel nucleo del cavo
coassiale. La notazione 10Base5 funziona a
10 Mbps, utilizza la segnalazione in banda
base e può supportare segmenti fino a 500
metri. Vi era poi una variante a banda larga,
10Broad36 che però non entrò mai sul mercato. Infine, se il mezzo è coassiale, la sua lunghezza viene data arrotondata a
unità di 100 m dopo base. Il secondo tipo di cavo era 10Base2, o thin Ethernet, che si piega facilmente e le cui
connessioni vengono effettuate utilizzando connettori BNC standard, più facili ed affidabili, per formare giunzioni a T.
Questi sono più economici e più facili da installare, ma può funzionare solo per 185 metri per segmento, ognuno dei
quali supporta solo 30 macchine. Gigabit Ethernet supporta sia il cablaggio in rame che in fibra. La segnalazione a o
vicino a 1 Gbps sulla fibra significa che la sorgente luminosa deve essere accesa e spenta in meno di 1 sec (laser). Sono
consentite due lunghezze d'onda: 0,85 micron (Corto) e 1,3 micron (Lungo). I laser a 0,85 micron sono più economici ma
non funzionano su fibra monomodale. Sono consentiti tre diametri di fibre: 10, 50 e 62,5 micron. Il primo è per la
modalità singola e gli ultimi due sono per la multimodalità. Non tutte e sei le combinazioni sono consentite, tuttavia, e la
distanza massima dipende dalla combinazione utilizzata .In particolare, 5000 metri sono raggiungibili solo con laser da
1,3 micron che funzionano su fibra da 10 micron in modalità singola, ma questa è la scelta migliore nonostante sia la
scelta più costosa. L'opzione 1000Base-CX utilizza cavi in rame schermati corti. Il suo problema è che è in competizione
con la fibra ad alte prestazioni dall'alto e l'UTP economico dal basso. È improbabile che venga usato molto, se non del
tutto. L'ultima opzione sono i pacchetti di quattro fili UTP di categoria 5 che lavorano insieme. Poiché gran parte di
questo cablaggio è già installato è il meno costoso
Trasmissione senza fili
Le reti locali che connettono le stazioni via radio senza l’utilizzo di fili
sono le WLan. Le onde elettromagnetiche, create dal movimento degli
elettroni, viaggiano nello spazio alla velocità della luce e possono
indurre una corrente in un’antenna anche molto distante. Le porzioni
dello spettro elettromagnetico utilizzabili per la trasmissione dati
includono: onde radio; microonde; raggi infrarossi; luce visibile; raggi
ultravioletti. In generale, almeno per le onde radio, l'allocazione delle
frequenze dipende da un'autorità statale. Man mano che si sale di
frequenza si hanno comportamenti diversi : le onde radio, di frequenza
più bassa, passano attraverso gli edifici, percorrono lunghe distanze e
vengono riflesse dalla ionosfera; a frequenze più elevate (lunghezza d'onda dell'ordine dei cm o mm) sono estremamente
direzionali e vengono fermate degli ostacoli (anche dalle gocce di pioggia!); in tutti i casi sono soggette a interferenze
elettromagnetiche; la trasmissione (almeno per basse frequenze) è inerentemente di tipo broadcast. Vale la relazione λf=c,
λ è la lunghezza d’onda e f è la relativa frequenza, mentre c rappresenta la velocità della luce. c≈3x108m/s. All’apparizione
dei computer portatili, molte persone sognavano di avere il proprio computer portatile connesso a Internet. L'approccio
più pratico consiste nel dotare sia l'ufficio che i notebook di trasmettitori e ricevitori radio a corto raggio per consentire
loro di comunicare. Questo lavoro ha portato rapidamente alla commercializzazione di LAN wireless da parte di una varietà
di aziende. Ma un computer dotato di una radio di marca X non era compatibile con una stazione base di marca Y. Per tale
motivo il comitato IEEE elaborò uno standard LAN wireless, 802.11 ovvero il WiFi. Questo doveva funzionare sia in
presenza che in assenza di una stazione base. Nel primo caso, tutte le comunicazioni dovevano passare attraverso la
stazione base ( punto di accesso) mentre nel secondo i computer si
invieranno direttamente i dati l'un l'altro. Questa modalità è
talvolta chiamata rete ad hoc. Alcune delle sfide che dovevano
essere affrontate erano: trovare una banda di frequenza adatta
che fosse disponibile in tutto il mondo; affrontare la portata finita
dei segnali radio; garantire la privacy; la durata limitata della
batteria; la sicurezza umana (le onde causano il cancro);
comprendere le implicazioni della mobilità dei computer e
costruire un sistema con larghezza di banda sufficiente per essere
economicamente sostenibile. Quando è iniziato il processo di
standardizzazione Ethernet era già arrivato a dominare la rete locale, quindi il comitato decise di rendere 802.11
compatibile con esso. In particolare, dovrebbe essere possibile inviare un pacchetto IP sulla LAN wireless nello stesso
modo in cui un computer cablato invia un pacchetto IP su Ethernet. Tuttavia, nei livelli di collegamento fisico e dati, a
causa di differenze intrinseche con Ethernet sono stati affrontati diversi problemi dallo standard. Innanzitutto, un computer
su Ethernet ascolta sempre l'etere prima di trasmettere, solo se esso
è inattivo il computer inizia a trasmettere, ma ciò non funzionava
con le LAN wireless. Infatti supponendo che il computer A stia
trasmettendo a B, ma la portata radio di A sia troppo breve per
raggiungere C. Se questo vuole trasmettere a B può ascoltare l'etere
ma il fatto che non senta nulla non significa che la sua trasmissione
avrà successo. Quindi il WIFI doveva risolvere tali problemi: la
portata di una singola radio potrebbe non coprire l'intero sistema,
un segnale radio può essere riflesso da oggetti solidi, quindi può
essere ricevuto lungo più percorsi (multipath fading), gran parte del
software non è a conoscenza della mobilità (Es un PC dispone di un
elenco di stampanti tra cui gli utenti possono scegliere, se viene
portato in un nuovo ambiente, l'elenco non è più valido), se un computer notebook viene spostato dalla stazione base
utilizzata nel raggio di un'altra stazione base, è necessario un modo per farle comunicare anche se questo problema non si
verifica con Ethernet ma solo con i cellulari, doveva
comunque essere risolto. Dopo un po' di lavoro,
nel 1997 il comitato elaborò uno standard che
affrontava queste e altre preoccupazioni.La rete
immaginata è costituita da più celle con una propria
stazione base collegata alle altre tramite Ethernet.
Dall'esterno, l'intero sistema dovrebbe apparire
come una singola Ethernet. La connessione tra il
sistema 802.11 e il mondo esterno è chiamata
portale. La LAN wireless descritta funzionava a 1-2 Mbps. Tale lentezza portò a diverse lamentele e quindi si iniziò a
lavorare a standard più veloci. All'interno del comitato si creò una scissione che portò a due nuovi standard ( 1999):
standard 802.11a che utilizza una banda di frequenza
più ampia e funziona a velocità fino a 54 Mbps e
standard 802.11b che utilizza la stessa banda di
frequenza di 802.11, ma una tecnica di modulazione
diversa che permette di raggiungere 11 Mbps (più
veloce dell'Ethernet cablata originale). Non fu però
subito chiaro quale dei nuovi standard avrà la meglio.
Uno dei primi protocolli progettati per le LAN wireless è
il MACA (Multiple Access with Collision Avoidance)
(Karn, 1990). L'idea di base alla base è che il mittente
stimoli il destinatario a emettere un breve frame, in
modo che le stazioni nelle vicinanze possano rilevare
questa trasmissione ed evitare di trasmettere per la durata del prossimo (grande) frame di dati. Consideriamo A che invia
un frame a B. A invia un frame RTS (Request To Send di 30 byte) contenente la lunghezza del frame di dati che alla fine
seguirà, a B. Questo risponde con un frame CTS (Clear to Send) contenente la lunghezza dei dati (copiata dal frame RTS).
Alla ricezione di questo, A inizia la trasmissione. Qualsiasi stazione che ascolta l'RTS è chiaramente vicina ad A e deve
rimanere in silenzio abbastanza a lungo perché il CTS venga trasmesso ad A senza conflitto. Qualsiasi stazione che ascolta il
CTS è chiaramente vicina a B e deve rimanere in silenzio durante l'imminente trasmissione dei dati, di cui può stabilire la
lunghezza esaminando il frame CTS. Ad esempio C si trova solo nel raggio di A e dunque sente l'RTS di A ma non il CTS di B.
La stazione E che ascolta invece entrambi i messaggi di controllo deve rimanere in silenzio finché il frame di dati non è
completo.

Banda ISM(Industrial Scientific Medical)


In telecomunicazioni la banda ISM è il nome
assegnato dall'Unione Internazionale delle
Telecomunicazioni (ITU) ad una banda di frequenze
regolarmente riservate alle applicazioni di
radiocomunicazioni non commerciali, ma per uso
industriale, scientifico e medico.Queste bande non
necessitano di una licenza per essere usate e trovano impiego nelle piccole reti senza cavo per i telefoni portatili o
telecomandi.

Il Bluetooth
Il Bluetooth è un altro standard per le comunicazioni wireless a breve distanza, qualche metro al massimo. Questo si
propone di unificare diversi protocolli di comunicazione permettendo a dispositivi elettronici come smartphone,
notebook, cuffie audio, videocamere, tastiere o stampanti di comunicare tra loro usando onde UHF (Ul-tra-High Frequency)
nella banda ISM attorno alla frequenza di 2,4 GHz. Le reti realizzate con Bluetooth si possono classificare come PAN e sono
chiamate piconet. Lo standard Bluetooth è gestito dal SIG (Special Interest Group), un gruppo che associa oltre 30000
aziende del settore elettronico ed è proprietario del marchio.Le reti Bluetooth possono essere composte al massimo da 8
dispositivi e si formano mediante l'accordo diretto tra i dispositivi.Una delle stazioni è detta primaria (master) e le altre
secondarie (slave). Quest’ultime possono comunicare solo con la primaria, ma non tra loro.Per evitare interferenze con altri
dispositivi, e anche per rendere meno intercettabili le trasmissioni, si comunica usando la tecnica detta FHSS
(Frequency-Hop-ping Spread Spectrum): cambio della frequenza di trasmissione 1600 volte al secondo, in base a un codice
prestabilito. Il trasmettitore resta quindi sintonizzato su ogni data frequenza per soli 625 micro-secondi; il ricevitore deve
essere perfettamente sincronizzato con i salti di frequenza, altrimenti i segnali ricevuti saranno frammenti privi di un
significato coerente.

Satelliti per comunicazione


Un satellite per comunicazione può essere pensato come un grande ripetitore di microonde nel cielo. Contiene diversi
transponder, ossia ricetrasmettitori di microonde che in ascolto su una parte dello spettro trasmettono ad un’altra parte
evitando così interferenze con il segnale di arrivo. Tale modalità di trasmissione è chiamata bent pipe (tubo piegato). I
primi satelliti artificiali riflettevano il segnale con una singola emissione (impronta) molto estesa ma la diminuzione dei costi
permise poi di inviare il segnale su porzioni variabili sino a poche centinaia di Km (spot) Il periodo orbitale di un satellite
dipende dalla sua altitudine. A circa 35800 Km vale 24 ore, in prossimità della superficie terrestre è di 90 minuti. Questo
incide inoltre sul numero di satelliti necessari per coprire il pianeta
Esistono fondamentalmente tre tipologie di satelliti:
geostazionari(GEO), ad orbita media (MEO), ad orbita bassa (LEO).
Per ogni altitudine, esiste un ritardo di propagazione Quelli a quote
medie impiegano circa 6 ore per compiere un giro intorno al pianeta
ed essendo a quota inferiore, coprono aree ridotte richiedono però
meno potenza e presentando un minore ritardo di propagazione.
Questi sono poco usati per le telecomunicazioni ma molto dal
sistema GPS . I Satelliti a quote basse coprono aree ancora meno
estese, ma richiedono poca potenza ed hanno meno ritardo di tutti
.Il numero di satelliti necessario è però piuttosto alto (decine).I
satelliti geostazionari sono satelliti artificiali che appaiono in posizione fissa sulla volta celeste e cioè in quiete rispetto alla
Terra. Questi sono molto utili per le antenne che si devono orientare e sono impiegati in vari settori tra cui il meteo
(METEOSAT) e la comunicazione televisiva.
Esistono poi WAN basate su 1 satellite o su 2 radio al suolo. 1: ogni router sente l'output del satellite e si fa sentire da esso.
E si ha:broadcast downlink (cioé dal satellite a terra) e uplink (cioé da terra al satellite)
2: ogni router sente l'output dei propri
vicini (entro una certa distanza
massima). Ovviamente anche qui siamo
in presenza di una rete broadcast.
Una WAN può essere anche realizzata in
maniera mista: in parte cablata, in parte
basata su radio o satellite.

Analisi di Fourier (analisi armonica)


Matematico francese dell'800 dimostrò che una funzione g(t), definita in un intervallo T, può essere espressa come una
somma di un numero infinito di funzioni sinusoidali: dove f = 1/T è la
frequenza fondamentale ed an e bn sono le ampiezze dell'ennesima
armonica, di frequenza n volte più grande della frequenza

fondamentale. I valori di c, an e bn sono tutti


calcolabili come opportuni integrali di g(t) in t.

Larghezza di banda
E’ l’intervallo delle frequenze che un dato mezzo di trasmissione riesce a
riprodurre senza notevole attenuazione e dipende dalle proprietà fisiche
del mezzo .Un’ampia larghezza di banda implica l’uso di segnali con rapide
variazioni e quindi la possibilità di trasmettere più dati nell’unità di tempo.
La Frequenza di taglio fc è la frequenza più alta riproducibile dal mezzo.
Un segnale variabile nel tempo è di fatto la somma di funzioni sinusoidali
aventi ciascuna una propria ampiezza e frequenza. Si può quindi
rappresentare un segnale g(t) di durata T in un modo diverso, e cioè
attraverso il suo spettro di frequenze, ossia attraverso la sua
scomposizione in sinusoidi. Qualunque segnale è dunque caratterizzato da un intervallo di frequenze detta banda di
frequenza (frequency band) nel quale sono comprese le frequenze delle sinusoidi che lo descrivono. Diversi fattori
influenzano le caratteristiche della banda: tanto più è breve la durata T del segnale, tanto più è alto il valore della
frequenza fondamentale; tanto più velocemente nel tempo varia la g(t), tanto più numerose sono le armoniche
necessarie a descriverlo.
Relazione tra velocità e armoniche
Anche i mezzi fisici sono caratterizzati da una banda di frequenze, detta banda
passante. Essa rappresenta l'intervallo di frequenze che il mezzo fisico è in grado
di trasmettere senza alterarle oltre certi limiti. Dato un mezzo di trasmissione con
frequenza di taglio fc e un segnale da modulare, all’aumentare della velocità di
trasmissione la frequenza fondamentale aumenta e il numero delle armoniche
inviate diminuisce rendendo il segnale non riconoscibile. Le alterazioni principali
sono la attenuazione e l'introduzione di ritardo, che di norma variano al variare
delle frequenze trasmesse. La dimensione della banda passante dipende dalle
caratteristiche fisiche del mezzo trasmissivo o dalla presenza di opportuni filtri
che tagliano le frequenze oltre una certa soglia (detta frequenza di taglio, fc). Ad esempio, nelle linee telefoniche la
banda passante è 3 kHz (da 0 Hz a 3.000 Hz), ottenuta con filtri passa-basso.In generale, i mezzi trasmissivi : attenuano i
segnali in proporzione alla distanza percorsa e alla frequenza del segnale; propagano i segnali a velocità proporzionali alle
loro frequenze. Una conseguenza è che, per qualunque mezzo trasmissivo, la banda passante si riduce all'aumentare
della lunghezza del mezzo stesso. Perché un segnale sia ricevuto come è stato trasmesso, è necessario che la banda
passante sia uguale o più ampia della banda di frequenza del segnale stesso. Altrimenti, il segnale viene privato di
alcune delle sue armoniche (tipicamente quelle di frequenza più elevata) e viene quindi distorto, cioè alterato. Se un
numero sufficiente di armoniche arriva a destinazione, il segnale è comunque utilizzabile. Ci sono due teoremi
fondamentali che caratterizzano i limiti per la trasmissione delle informazioni:
Teorema di Nyquist
Nyquist (1924) ha dimostrato che un segnale analogico di banda h (da 0 ad h Hz) e con V livelli può essere completamente
ricostruito mediante una campionatura effettuata 2h volte al secondo. Dunque esso "convoglia" una quantità di
informazione rappresentabile con un numero di bit pari a lg2 ( V) per variazione del segnale .Una conseguenza di tale
teorema è che il massimo data rate (detto anche velocità di trasmissione) di un canale di comunicazione dotato di una
banda passante da 0 Hz ad h Hz (passa-basso di banda h) che trasporta un segnale consistente di V livelli discreti è:
massimo data rate (bit/sec.) = 2h log2V .Ciò implica che un segnale binario non va oltre i 6 kbps su una linea di banda
passante pari a 3 kHz. I modem veloci sfruttano un segnale con un numero V di livelli piuttosto elevato per riuscire a
trasmettere, su una linea funzionante ad x baud. (velocità di segnalazione di una linea, quante volte al secondo
essa è in grado di cambiare valore). più di x bit/sec
Teorema di Shannon
Il teorema di Nyquist è valido per canali totalmente privi di disturbi (il che purtroppo non è realistico). Per gli altri
casi vale il teorema di Shannon (1948), che considera le caratteristiche di un canale rumoroso. Il rapporto
segnale/rumore (signal to noise ratio, S/N) è il rapporto fra la potenza del segnale e quella del rumore. Si misura
in decibel (dB), che crescono come 10log10 (S/N). Il teorema di Shannon afferma che il massimo data rate di un
canale rumoroso, con banda passante di h Hz e rapporto segnale/rumore pari a S/N, è data da: massimo data rate
(bit/sec.) = h lg2 (1 + S/N) . In questo caso non conta più il numero V di livelli del segnale perché, a causa del
rumore, aumentare il numero può renderli indistinguibili. In generale: più alto è il numero di bit/secondo che si
vogliono trasmettere, più ampia diviene la banda passante che serve (T diminuisce); a parità di mezzo utilizzato,
tanto più è corto il canale di trasmissione tanto più è alto il numero di bit/secondo raggiungibile (attenuazioni e sfasamenti
restano accettabili); la trasmissione digitale è più critica di quella analogica (genera frequenze più alte), ma può essere più
facilmente "rigenerata" lungo il percorso (è sufficiente distinguere fra pochi valori per ripristinare il segnale originario;
nella trasmissione analogica ogni amplificazione introduce distorsione, che si somma a quella degli stadi precedenti).
Articolo satelliti
E’ estremamente complicato prevedere fenomeni improvvisi e catastrofici come quelli che hanno innescato la frana di
Ischia, ma con questi nuovi satelliti Meteosat Third Generation aumenterà la capacità di leggere e interpretare le evoluzioni
del meteo. I nuovi satelliti avranno una capacità di analizzare i dati molto più veloce di quelli di seconda generazione
riducendo il tempo di passaggio sull’Europa a soli 2,5 minuti e in grado di leggere l’atmosfera con strumenti molto più
precisi. Hanno inoltre una capacità di immagini ad altissima risoluzione .Telespazio è impegnata sin dall’inizio nello sviluppo
del programma MTG, per la realizzazione e la gestione del segmento di terra, curando l’acquisizione dei dati e le operazioni
di comando e controllo dei satelliti. La messa in orbita di MTG richiede il monitoraggio di decine di migliaia di parametri di
telemetria per verificare il corretto stato del satellite e l’invio dei telecomandi per la configurazione degli apparati di bordo
e il trasferimento in orbita geostazionaria.Questa operazione sarà effettuata mediante "spari" dei motori di bordo che
dovranno essere calcolati con assoluta precisione per poter ottimizzare l’uso del propellente e massimizzare la vita
operativa del satellite. I satelliti geostazionari invieranno a terra i dati raccolti dai sensori di bordo tramite collegamenti
radio ad alta velocità in banda Ka. La terra acquisirà i dati dai siti di Lario e Leuk, dove verranno analizzati per eliminare gli
effetti negativi della pioggia e li invierà quindi a Darmstadt dove si realizzeranno i prodotti meteorologici finali. Cuore del
nuovo satellite è però il Lightining imager, strumento in grado di captare da oltre 36.000 km dalla Terra il rapido bagliore dei
fulmini nell’atmosfera. Questo è composto da 4 telescopi, con 5 lenti ciascuno.
Articolo 5G
Il 5G ha ricevuto molti investimenti dagli operatori di telefonia mobile e dal governo poiché considerato più veloce e
affidabile ma ha dovuto affrontare diverse battute d'arresto poiché offrendo velocità più elevate su distanze più brevi
richiede molti alberi. La copertura era infatti generalmente migliore nelle città.Gareth Elliott del settore Mobile UK, ha
affermato infatti che le obiezioni locali (dovute alle iniziali problematiche e al fatto che esso venne considerato dannoso
anche se i test provavano il contrario) e la necessità di ottenere il permesso di pianificazione erano ostacoli all'espansione
della copertura nazionale. Nonostante i vari disagi nel complesso la diffusione del 5G è comunque un miglioramento.
Le aziende che parlano del 5G spesso pensano però principalmente a cosa avremo tra 18 mesi, due o tre anni affermando
quindi che questi miglioramenti non sono tutti. Nonostante tutto ciò solo il 10% circa delle persone nel Regno Unito
possiede attualmente telefoni abilitati per il 5G poiché le persone si aggrappano ai telefoni più vecchi. I contratti 5G non
costano di più, ma bruciano i dati molto più rapidamente per coloro che non hanno piani illimitati. Stiamo poi usando il 5G
non autonomo, cioè la primissima versione del 5G che fornisce solo il segnale dal telefono alla torre. Tutto ciò che sta
dietro è dunque ancora 4G. L'obiettivo è arrivare a una rete 5G end-to-end completamente integrata, ma nel Regno Unito
nessuna rete l'ha ancora implementata. Si suppone che il 5G sia l'infrastruttura che un giorno sosterrà le auto senza
conducente che comunicano tra loro e l'arredo urbano come segnali e semafori.
VOCABOLI
Premessa: una funzione sinusoidale , quale il seno o il coseno, è caratterizzata da alcuni parametri:
ampiezza A (la differenza fra il valore massimo ed il minimo);
periodo T (la quantità T di tempo trascorsa la quale la funzione si ripete);
frequenza : l'inverso del periodo f = 1/T, misurata in cicli al secondo (Hz).
C'è molta confusione sui termini:
● sottorete (subnet), che nel contesto di una WAN è l'insieme dei router e delle linee di trasmissione;
● rete (network), che altro non è che una subnet più tutti gli host collegati;
● internetwork, che è una collezione di più network, anche non omogenee, collegate per mezzo di gateway.

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