La nascita di UWB:
Cos'è UWB:
UWB vuol dire Banda Ultra Larga (Ultra Wide Band), quindi:
• segnali molto brevi (ps o ns), quindi basso consumo di energia (caratteristica
importante per tecnologie come Bluetooth, ad esempio);
• possibili interferenze, quindi potenza limitata (viene utilizzata allora la tecnica
DAA (Detect and Avoid): se viene intercettato un segnale sulla frequenza di
utilizzo, UWB cerca di cambiare frequenza per evitare interferenza; inoltre
vengono implementate adeguate politiche di gestione della potenza di trasmissione:
TPC, Transmission Power Control).
Lo studio di UWB:
Il Work Group 802.15 dell'IEEE si occupa dello sviluppo di tecnologie Wireless per reti
di tipo PAN (Personal Area Network); il WG è suddiviso in più Task Group, fra i quali:
IEEE Task Group 3 si occupa dello sviluppo di reti WPAN che richiedono elevato
DataRate (utile specialmente per applicazioni multimediali); il TG 802.15.3a si era poi
concentrato su soluzioni basate su UWB, ma il suo lavoro è stato interrotto (almeno
momentaneamente) nel Gennaio 2006, lasciando l'eredità ai consorzi WiMedia Alliance e
UWB Forum, che hanno focalizzato lo sviluppo dei loro progetti sulle tecniche:
IEEE Task Group 4, connesso al Consorzio ZigBee Alliance, si occupa invece dello
sviluppo del livello Fisico per applicazioni a più basso BitRate, ma anche a bassissimo
consumo di potenza quindi minimo consumo di batteria (utile specialmente per reti di
sensori e controllo remoto); le tecniche sfruttate sono:
Come livello fisico principale sul quale basare lo studio per le reti LR-WPAN di nuova
generazione il TG 802.15.4 ha scelto, alla fine del 2006 con la pubblicazione del draft
standard 802.15.4a, CSS (Chirp Spread Spectrum, banda ISM a 2.45 GHz).
Deve essere sottolineato che WiMedia e ZigBee non sono dirette concorrenti: esse infatti
propongono soluzioni per reti di tipo diverso, ad elevata velocità e breve distanza la
prima, mentre a BitRate minore e distanza maggiore la seconda; sono invece dirette
concorrenti le tecnologie MB-OFDM e DS-CDMA proposte da WiMedia e UWB Forum
rispettivamente: esse si basano infatti su tipologie di rete molto simili. In ultima analisi va
però detto che DS-CDMA permette un BitRate trasmissivo ancora maggiore rispetto a
MB-OFDM, collocandosi di fatto in una categoria a parte di reti wireless: non HR-
WPAN, ma Very High Rate-WPAN. La storia delle reti di telecomunicazioni ci mostra
come le nuove applicazioni abbiano necessità di un sempre maggior DataRate e questo
potrebbe, in futuro, essere il punto di forza della tecnica proposta da UWB Forum.
vengono trasmessi impulsi di durata brevissima (ns), che occupano tutta la banda,
mantenendo una densità spettrale di potenza molto bassa (detto anche metodo Carrier-
Free).
La tecnica MB-OFDM di Wi-Media prevede invece una trasmissione Multi-Banda: la
banda è suddivisa in più canali e si salta da una banda di trasmissione ad un'altra in
funzione di un codice.
La tecnica TH-PPM è anche detta Impulse Radio (IR), le tecniche IR e DS-UWB sono
decisamente diverse rispetto alla tecnica MB-OFDM: nelle prime, infatti, brevi impulsi di
durata 100 ps - 1 ns e con intervallo fra impulso e impulso variabile (generalmente fra 25
e 1000 ns) vengono dirattemente modulati, occupando una larghezza di banda di diversi
GHz. L'utilizzo di questi metodi comporta, però, un'elevata complessità sia nei ricevitori
che nei convertitori ADC. Un'alternativa a questi metodi è la tecnica Pulsed Multiband: si
basa sempre sull'invio di impulsi di durata brevissima, ma ogni impulso può avere una
frequenza diversa, cioè appartenere ad una banda diversa.
MB-OFDM va oltre: introduce l'efficienza spettrale dell'OFDM in aggiunta al
Multibanding; il punto cruciale di UWB è di riuscire ad utilizzare bande ultralarghe (FCC
difinisce la larghezza minima di ogni banda intorno ai 500 MHz) con basse emissioni di
potenza; MB-OFDM punta a raggiungere questi due obiettivi suddividendo la banda in
sottobande e trasmettendo su ognuna di esse in base ad un codice. L'utilizzo di tutta la
banda viene quindi ottimizzato, con una suddivisione del canale sia nel tempo che in
frequenza. I simboli OFDM vengono trasmessi utilizzando una sotto-banda per ogni Time
Slot.
MB-OFDM permette quindi di utilizzare uno spettro amplissimo (riuscendo a trasmettere
con Densità Spettrali di Potenza molto basse, tali da non interferire con altri dispositivi
seppure si utilizzino le stesse frequenze), ma anche di far lavorare trasmettitore e
ricevitore con singoli segnali che abbiano una larghezza di banda ridotta (528 MHz),
riducendo in tal modo la loro complessità.
UWB Forum:
Si occupa dello studio di tecniche per l'integrazione di UWB in reti di tipo Very High
Data Rate PAN (da 28 a 1320 Mbps, in funzione anche della distanza). La tecnica di base
è il DS-CDMA, l'allargamento di banda viene quindi ottenuto tramite il Direct Sequence
Spread Spectrum e l'accesso multiplo al canale gestito con il Code Division Multiple
Access: la gestione del mezzo a divisione di codice fra gli utenti è una delle differenze
più marcate rispetto alla tecnica WiMedia, che utilizza una divisione di tempo, con
temporizzazione sincrona (TDMA) o asincrona (CSMA/CA).
I motivi per cui è importante l'allargamento dello spettro sono fondamentalmente tre: la
reiezione dell'interferenza, la privacy e, in ultima analisi, la facillitazione per l'accesso
multiplo. Alternativa alla DS è la tecnica di Spread Spectrum detta FH (Frequency
Hopping), più efficace, ma anche molto più complessa rispetto a DSSS; UWB Forum ha
quindi puntato sulla tecnica DSSS, anche per motivi di semplicità: lo spreading espande il
segnale in una banda maggiore, ma stavolta questo non viene fatto con i salti in
frequenza, bensì utilizzando una sequenza di spreading che trasforma ciascun bit
(attraverso l'operazione di XOR) in un Chip.
Al ricevitore viene fatta l'operazione inversa, per ricavare il segnale originale: si opera il
de-spreading e si demodula il segnale.
La tecnica DS-UWB prevede l'utilizzo di ricevitori di tipo Rake Hard Decision, per
sfruttare l'effetto Multipath del canale. Trasformare il Bit in Chip vuol dire diminuire il
tempo di 'simbolo', questo equivale a spalmare la densità di potenza del segnale su uno
spettro più ampio. Questa tecnica di dispersione della potenza nello spettro radio si
associa particolarmente bene con la tecnica di accesso multiplo CDMA (Code Division
Multiple Access), che richiede l'utilizzo di un Codice per la distinzione dei vari utenti
durante l'operazione di accesso al mezzo condiviso: infatti la Spreading Sequence può
diventare allo stesso tempo anche Codice, con il nome di Spreading Code, ottenendo così
un'ottimizzazione delle risorse. Il segnale a spettro espanso risulterà indistinguibile dal
rumore per chi non conosce la sequenza Pseudo Noise con cui decodificarlo. Per di più, il
segnale codificato in questo modo sarà anche resistente alle interferenze e allo stesso
tempo facile da decodificare, infatti in ricezione si effettua l'operazione di De-Spreading,
che consiste nel sommare in XOR il segnale ricevuto con lo Spreading Code avendo due
conseguenze: riportare il vero segnale che vogliamo ricevere da banda larga a banda
stretta, facilitando così le operazioni di filtraggio degli altri segnali; spreadare le eventuali
interferenze a banda stretta che il segnale può aver subito durante la trasmissione,
equiparandole in tal modo al rumore di fondo, facile da filtrare appunto.
Il DS-CDMA può operare in due bande indipendenti: 3.1-4.85 GHz e 6.2-9.7 GHz;
all'interno di ogni banda sono supportati fino a 6 canali, con codici di accesso e frequenze
di lavoro univoche.
Un sistema DS-CDMA è quindi composto da due susseguenti modulazioni: una
modulazione primaria, che nella proposta dell'UWB Forum è principalmente la BPSK, e
una modulazione secondaria, propria della tecnica di Spreading DS-CDMA, attraverso il
Codice di Spreading.
In alternativa può essere opzionalmente usata la modulazione Q-BOK o 4-BOK
(Quaternary Bi-Orthogonal Keying), dove ogni simbolo trasmette 2 bit, ottenendo
un'efficienza maggiore, al costo di un maggiore BER (Bir Error Rate).
La soluzione proposta da UWB Forum prevede inoltre una Codifica convoluzionale a
Controllo d'Errore (FEC) introducendo una ridondanza di 1/2 o di 3/4, per rendere ancora
più robusta la trasmissione. Si utlizzano dei registri a scorrimento per implementare la
codifica convoluzionale (ovvero una codifica con memoria, dove l'uscita è funzione sia
dell'ingresso che dello stato precedente).
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Immagine 4: Una Piconet definita nello std. Oltre ad occuparsi del corretto timing
802.15.3 prevede la presenza di un PNC.
della piconet, utilizzando dei pacchetti
chiamati Beacon, il PNC si occupa della gestione della QoS, della gestione dei metodi di
risparmio energetico e della gestione del controllo d'accesso. La rete WPAN definita
dall'IEEE è quindi una rete a controllo centralizzato.
La proposta UWB Forum fa uso del MAC dell'IEEE.
La proposta di WIMedia, che estende anch'essa la rete WPAN definita dal Task Group
802.15.3 all'utilizzo di UWB, è stata formalizzata con lo standard Ecma-368: a meno di
alcune definizioni equiparabili come il caso di "Piconet" e "Beacon Group", una delle
sostanziali differenze fra la proposta WiMedia e l'802.15.3 nella topologia di rete sta nel
controllo: per WiMedia il controllo è totalmente distribuito (si parla di MAC distribuito,
"all is ad-hoc") e non viene definito un controllore del Beacon Group (BG), duale al PNC
dell'IEEE. I beacon vengono trasmessi in broadcast a tutti i devices del BG , che si
coordinano fra loro per definire un BPST (Beacon Period Start Time) univoco, cioè per
sincronizzarsi.
Il punto cardine della porposta WiMedia è l'adozione della tecnica MB-OFDM, che
permette di combinare i vantaggi dei sistemi MultiBanda, come le tecniche di Frequency
Per il nostro dispositivo UWB è sufficiente supportare almeno una di queste bande. La
suddivisione dello spettro in bande di 528 Mhz e l'utilizzo di Hopping Pattern distribuiti
su 3 bande porta ad un abbassamento del Duty Cicle di 1/3, quindi ad una riduzione della
potenza media trasmessa di un fattore 3, cioè 4.77 dB; per questo FCC ha rivisto i limiti
di emissioni imposti, portando la soglia della maschera di emissione da -41.3 dBm/MHz a
-36.5 dBm/MHz con l'utilizzo delle sottobande definite da WiMedia. In aggiunta a quanto
visto precedentemente per i lineamenti generali del MBO (Multi Band OFDM),
specifichiamo che la codifica convoluzionale FEC può avere rate di codifica 1/3, 1/2, 5/8
o 3/4, esso viene variato applicando la procedura di Puncturing, ovvero omettendo alcuni
bit codificati al trasmettitore.
Per supportare più piconet simultaneamente, i dati vengono spreadati su una banda di
frequenza più larga, utilizzando la tecnica TFC (Time Frequency Code): l'informazione
può essere:
La tecnica definita da WiMedia come TFC è una tecnica di Spreading del segnale sullo
spettro: viene definito uno schema di salto (Hopping Pattern, descritto da un codice detto
appunto Time Frequency Code) in funzione del metodo utilizzato (TFI/TFI2/FFI); con
TFI il pattern dei salti è distribuito su 3 bande all'interno dello stesso gruppo, mentre nel
TFI2 le bande utilizzate sono 2; con FFI, invece, il segnale sta su un'unica banda di
frequenza. Per i gruppi di bande 1, 2, 3, 4, 6 sono definiti 10 differenti codici TFC,
mentre per il gruppo 5 sono definiti 3 codici FFI; in totale, quindi, abbiamo 53 canali
(poiché possono essere definiti nuovi TFC, questo numero potrebbe cambiare). La
lunghezza di un codice TFC è di 6 simboli. TFC permette la coesistenza di differenti
piconet contemporaneamente; quando, però, codici TF di piconet diverse collidono, si ha
IPI (Inter Piconet Interference).
Le unità informative a livello PHY e a livello MAC possono essere distinte in:
- MSDU (MAC Service Data Unit): sono le informazioni scambiate attraverso il MSAP
(MAC Service Access Point), ovvero l'interfaccia fra il livello MAC e quelli superiori;
- PSDU (PHY Service Data Unit): sono le informazioni scambiate attraverso il PSAP
(PHY Service Access Point), ovvero l'interfaccia fra livello PHY e livello MAC;
- MPDU (MAC Protocol Data Unit): le unità informative scambiate fra due livelli MAC
di due dispositivi distinti;
- PPDU (PLCP Protocol Data Unit): le unità infromative scambiate fra due livelli PHY di
due dispositivi distinti, in particolare fra i sottolivelli PLCP.
Senza entrare nei dettagli di ogni campo del pacchetto PPDU, facciamo alcune
considerazioni: il compito del sottostrato PLCP è trasformare, attraverso l'inserimento di
Preambolo e Header, un PSDU in un PPDU; esso è quindi composto di 3 elementi
fondamentali:
1_ un Preambolo PLCP (che ha lo scopo di facilitare la sincronizzazione e la stima del
canale),
2_ il PLCP Header (che comprende: l'header del PHY e l'header del MAC, utili per la
decodifica del PSDU; il HCS (Header Check Sequence), che ha il compito di checksum
per porteggere gli header PHY e MAC; l'applicazione del FEC tramite un codice Reed-
Solomon),
3_ il PSDU (che trasporta le informazioni dello strato superiore e dove notiamo che al
Payload seguono il FCS (Frame Check Sequence), i Padding ed i Tail bits: questi
vengono processati da uno Scrambler, ottenendo delle sequenze noise-like, che possono
quindi essere codificate con maggior efficacia).
il Symbol Interleaver fornisce una diversità nel tempo spreadando bit successivi su tutti
i 6 simboli di un codice TFC. Il Tone Interleaver e il Cyclic Shifter si occupano invece
di fornire la diversità in frequenza, facendo in modo che i bit codificati adiacenti
vengano mappati su sottoportanti OFDM separate.
Dopo il modulatore si applicano poi sul segnale tecniche di spreading sia nel tempo
che in frequenza; in funzione del DataRate del flusso informativo, infatti, possono
essere applicate TDS (Time Domain Spreading) e FDS (Frequency Domain Spreading):
FDS ripete lo
stesso simbolo
binario (per
QPSK, due bit)
su due differenti
sottoportanti;
TDS ripete
Immagine 10: Le tecniche di Spreading variano in funzione della
frequenza. l'intero simbolo
OFDM su due
consecutivi time slot.
Quindi TDS abbatte il DataRate di un fattore 2, mentre FDS+TDS lo abbatte di un
fattore 4.
Come si nota dalla tabella, le tecniche TDS e FDS vengono entrambe utilizzate per
DataRate relativamente bassi, mentre rimane il solo utilizzo di TDS per DataRate
intermedi, poi nè la prima nè la seconda tecnica vengono utilizzate quando si sale oltre i
200 Mbps (questo perchè oltre i 200 Mbps viene cambiata modulazione: anzichè la
QPSK, si utilizza infatti la DCM, che attua intrinsecamente una diversità in frequenza).
Su canali affetti da Multipath nei quali nessuna componente delle repliche è decisamente
prevalente (Fading alla Rayleigh), inoltre, le tecniche TDS e FDS si sono dimostrate
efficaci soprattutto per BitRate non molto elevati; anche per questo motivo viene
utilizzata DCM oltre i 200 Mbps.
DCM prende 2 gruppi di 100 bit e li traduce in 100 valori complessi, la conversione
consiste in due passaggi: prima i 200 bit sono raggruppati in 50 gruppi di 4 bit, poi ogni
gruppo di 4 bit viene mappato in una costellazione a 4 dimensioni (2 costellazioni da 16
punti), convertendolo di fatto in 2 numeri complessi: ogni gruppo di 4 bit viene mappato
in due simboli, spreadando così l'energia di ogni bit informativo e attuando in tal modo
una tecnica a diversità.
Ogni simbolo OFDM viene poi convertito nel dominio del tempo, usando una IFFT
(Inverse Fast Fourier Transform) a 128 punti; viene poi inserito un Intervallo di
OFDM classica utilizza un Prefisso Ciclico come intervallo di guardia: in pratica alcuni
bit in coda vengono ripetuti all'inizio del simbolo OFDM; questa tecnica è un metodo per
combattere l'ISI (Inter-Symbol Interference). MB-OFDM utilizza invece la tecnica Zero-
Padding (ZP): alla fine di ogni simbolo OFDM viene aggiunto un suffisso composto da
un certo numero di zeri. i due maggiori benefici sono:
1_ risparmio di energia, trasmettendo solo zeri;
2_ si eliminano le periodicità nello spettro OFDM dovute al prefisso ciclico (Ripple).
Al ricevitore, però, è necessario eseguire una procedura di OverLap&Add (OLA) prima
di fare la FFT e questo introduce correlazione fra i campioni, oltre ad una complessità di
sistema maggiore.
A questo punto il segnale viene convertito attraverso il DAC (Digital to Analog
Converter), portato a radiofrequenza e trasmesso. In ricezione si effettuano le operazioni
inverse:
Poichè non possiamo agire sui parametri del canale, dobbiamo farlo sul segnale: andremo
ad aumentare il tempo di simbolo, in modo da farlo diventare maggiore del Delay Spread
ed evitare di andare incontro ad ISI. Inevitabilmente avremo un drastico abbassamento
del BitRate; questo inconveniente viene allora risolto mettendo in parallelo il flusso
informativo su portanti ortogonali: possiamo trasmettere M simboli su M portanti
ortogonali nello stesso periodo di tempo, riguadagnando così quanto perso in termini di
BitRate con l'allungamento del tempo di simbolo, ma senza avere interferenza fra i
simboli stessi. Con OFDM un segnale a banda larga viene splittato in più segnali a banda
stretta, implementando così un'evoluzione di un sistema FDM, con il supporto di un
metodo di accesso al canale TDMA, ad esempio. OFDM è infatti una tecnica evoluta di
FDM: la modulazione multiportante dovrebbe prevedere l'inserimento di Bande di
Guardia, a causa della non idealità del sistema (in particolare dei filtri, detti Pulse
Shaping); in un sistema ortogonale, invece, si possono prevedere sottoportanti ortogonali
parzialmente sovrapposte in frequenza, come si vede dall'immagine, massimizzando così
l'efficienza spettrale.
Descriviamo adesso le caratteristiche più importanti del livello MAC della piattaforma
WIMedia:
Livello MAC: ogni livello MAC è identificato da un MAC address di tipo EUI-48
(Extended Unique Identifier-48 bit), cui è associato un indirizzo 'logico' di 16 bit, detto
DevAddr; il livello MAC di un dispositivo comunica con il livello PHY attraverso
l'interfaccia PHY SAP (Service Access Point) e con il livello LLC (Logical Link Control)
attraverso il MAC SAP. I principali compiti del MAC sono:
- occuparsi del meccanismo di accesso al canale distribuito con tecnica contention-based
- occuparsi del meccanismo di accesso al canale distribuito con tecnica reservation-based;
- facilitare la sincronizzazione fra applicazioni coordinate;
- gestire meccanismi per facilitare la mobilità;
- controllare la gestione della potenza;
- controllare la sicurezza della comunicazione utilizzando algoritmi di crittografia;
Il campo Frame
Control
Immagine 20: Header MAC UWB MB-OFDM comprende
informazioni quali il tipo di frame e le politiche di sicurezza (compresa la crittazione) e di
trasmissione dell'ACK. I frame MAC possono essere di 5 tipi: Beacon Frame, Frame di
Controllo, Frame di Comando, Frame di Dati, Frame di Dati Aggregati.
Il campo Sequence Control viene usato per gestire e controllare la frammentazione a
livello MAC.
Il principale utilizzo del campo Access Information, infine, è specificare il metodo di
accesso al canale, in particolare DRP o PCA.
La coordinazione fra dispositivi all'interno del range radio si ottiene attraverso lo
scambio dei Beacon Frames. La struttura di rete non è centralizzata, ma distribuita: ogni
dispositivo ha un proprio gruppo logico (detto anche Beacon Group) formato intorno a
se; questo permette di facilitare le operazioni per evitare le collisioni, distribuendo anche
la gestione di questi controlli. Per unirsi ad un Beacon Group, il dispositivo scansiona i
canali disponibili per la durata di una Supertrama, attendendo la ricezione di beacon di
altri dispositivi. Una volta selezionato il canale, il dispositivo conosce il BPST (Beacon
Period Start Time) specifico del gruppo e la durata del Beacon Period, quindi riesce a
sincronizzarsi rispetto agli altri dispositivi del gruppo, in modo da evitare collisioni. Se il
dispositivo, mentre è in ascolto per la durata di una supertrama, non riceve beacon, allora
attende ancora una Supertrama in ascolto, dopodichè definisce un proprio BPST. I dati
vengono scambiati con i membri del gruppo utilizzando lo stesso canale selezionato per
la trasmissione dei beacon. Il Beacon Group di ogni dispositivo è definito intorno a se; si
definisce Extended Beacon Group del gruppo1 il gruppo esteso composto da tutti i
gruppi dei quali i dispositivi appartenenti al gruppo1 fanno parte; lo standard Ecma-368
non parla in nessun punto di piconet, ma utilizza, appunto, la definizione di Beacon
Group; questa struttura può essere comunque facilmente paragonata a quella del
Bluetooth, dove più dispositivi BT (fino a 7) formano una Piconet e più Piconet possono
essere unite fra loro dal supporto di un nodo detto Bridge Slave, a formare delle
Scatternet.
Un BP (Beacon Period) seguito da un DP (Data Period) forma una Supertrama: è questo
l'intervallo periodico di tempo (di circa 65 ms) utilizzato per coordinare le trasmissioni
della trama fra i dispositivi. Una Supertrama è composta da 256 MAS (Medium Access
Slots), l'inizio del primo MAS (appartenente al BP) della Supertrama è il BPST.
–
trasmissione rispetto al BPST, dopo aver effettuato una scansione del canale, come visto
prima;
- il secondo periodo di accesso al mezzo è il DP (Data Period) e questo può essere gestito
attraverso prenotazioni oppure attraverso un metodo a priorità basato sulla contesa.
La trasmissione dei dati avviene quindi durante il DP e il mezzo può essere conteso dai
dispositivi oppure prenotato. Diamo una descrizione maggiormente dettagliata di queste
due tecniche:
Priorità AC Tipo
1 AC_BK BackGround
3 AC_VI Video
4 AC_VO Voce
Una rappresentazione grafica può chiarire meglio il metodo di accesso a contesa del
mezzo PCA:
- DRP (Distributed Reservation Protocol): permette alle stazioni di prenotare uno o più
MAS per comunicare con uno o più dispositivi vicini, ovvero quei dispositivi che
appartengono allo stesso Beacon Group. I beacon trasmessi dalle stazioni sono composti
da elementi detti IE (Information Element); tutte le stazioni che intendono utilizzare DRP
per la trasmissione o la ricezione devono dichiarare le loro prenotazioni includendo i
DRP-IE nei loro Beacon Frames. I DRP-IE contengono: i MAS da riservare, i DevAddr
del proprietario e del target, il Tipo di prenotazione e un Indice associato allo stream; la
negoziazione della prenotazione può essere iniziata sia dal mittente che dal ricevente e
questa stazione sarà il proprietario della prenotazione, mentre l'altra sarà il Reservation
Target. Mittente e ricevente sono identificati dal loro DevAddr, cioè un indirizzo logico
associato al loro MAC Address. Sono definiti 5 tipi diversi di prenotazione:
Reservation
Description
Type
Gli slot temporali sono utilizzati per la contesa PCA e nessuna stazione
PCA
ha un accesso prioritario.
trasmette di inviare più frames e attenderà un solo riscontro per tutto il gruppo
(cumulative acknowledgement), ottimizzando l'utilizzo del canale; una politica analoga
nella gestione degli ACK esiste per il WiFi, gestita a livello trasporto dal TCP, ed è detta
GBN (Go-Back-N).
Per minimizzare le interferenze con le reti operanti alle stesse frequenze, i dispositivi
adottano delle tecniche di Power Control: viene utilizzato l'Information Element chiamato
Link FeedBack, trasmesso nei Beacon Frames dal receiver di una comunicazione. Queste
informazioni son utili al trasmettitore per adattare il livello di potenza in trasmissione allo
stato del canale; per elaborare una stima della minima potenza necessaria, il ricevitore
utilizza misure quali il SNR, l'energia del segnale ricevuto, il frame error ratio e altri
parametri. Questa tecnica è chiamata TPC (Transmit Power Control). Inoltre ogni
dispositivo è definito anche da un proprio stato all'interno della rete in quell'istante; può
essere in:
- Active Mode: il dispositivo trasmetterà e riceverà beacon nella supertrama corrente; un
dispositivo in Active Mode può trovarsi in uno di due distinti stati: Awake (sta
trasmettendo o ricevendo) e Sleep (non sta trasmettendo o ricevendo);
- Hibernation Mode: non invierà beacon o altri frames nella supertrama corrente.
UWB secondo WiMedia prevede anche alcuni meccanismi di sicurezza, dei quali faremo
un breve elenco: UWB è senz'altro una tecnologia che permette un elevato grado di
sicurezza, poichè la densità spettrale dei sistemi UWB giace sullo stesso piano, se non al
di sotto della soglia del rumore di fondo, rendendolo un sistema cosiddetto a bassa
probabilità di intercettazione (LPD, Low Probability Detection). Nello standard
Ecma-368 sono definiti due livelli di sicurezza associati ad un frame:
- No-Security, in cui non vengono applicate specifiche politiche di sicurezza;
- Strong Security Protection (bit settato a 1 nel campo Secure all'interno del campo Frame
Control).
Le politiche di sicurezza che vengono utilizzate nella seconda classe prevedono:
crittazione dei dati, controllo dell'integrità del messaggio e metodi di protezione contro
gli attacchi di tipo Reply. Il primo passo per stabilire una connessione sicura è effettuare
un Handshake a 4 vie fra i due dispositivi che vogliono comunicare: questa procedura
comprende un'identificazione fra i due dispositivi e porta alla costruzione delle chiavi di
crittazione, dette PTK (Pair-wise Temporal Keys); esse sono in pratica delle chiavi di
sessione, costruite in funzione di una chiave segreta condivisa (Master Key). Per
instaurare, invece, delle comunicazioni sicure fra tutti i membri di un Beacon Group,
vengono costruite delle chiavi di sessione dette GTK (Group Temporal Keys), che
proteggono i frames Broadcast e Multicast.
La funzione di Message Integrity prevede un algoritmo di Hashing, che crea un
Checksum (o Digest Message) dei dati; a questo viene poi applicato un algoritmo di
crittazione, andando a definire un MIC (Message Integrity Code).
La funzione di crittazione è basata sull'algoritmo AES-128 (Advanced
EncryptionStandard) con chiavi di 128 bit.
Message Integrity e Crittazione si appoggiano alla tecnica CCM (Counter Mode
Encryption and Cipher Block Chaining Message Authentication Code).
Per difendersi dagli attacchi di tipo reply, si utilizzano due contatori: Secure Frame
Counters (SFC) e Replay Counters.
Accenniamo infine agli strumenti che permetteranno la convergenza fra IP e UWB:
l'integrazione dei sistemi UWB MB-OFDM con la rete IP è stata prevista da WiMedia
andando a definire un interfaccia di adattamento (dette PAL, Protocol Adaptation Layer)
chiamata WiNet:
essa permette di
inserire un payload
di un pacchetto
Ethernet su una
trama UWB e di
offrirgli le stesse
funzionalità che Immagine 25: WiNet: UWB + IP.
avrebbe su
Ethernet; WiNet permette di avere IP su UWB. Un gruppo di dispositivo connessi in
WiNet è detto WSS (WiNet Service Set), a loro la sicurezza è offerta dal framework di
UWB, che fornisce i servizi appena visti, mentre la QoS è gestita mappando il livello di