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alcol
La sindrome di Wernicke-Korsakoff
L’encefalopatia di Wernicke
Caine e colleghi (1997) hanno proposto quattro criteri specifici per l'identificazione
clinica dell'encefalopatia di Wernicke negli alcolisti cronici che consistono in: 1)
presenza di carenze dietetiche, 2) anomalie oculomotorie, 3) disfunzione cerebellare, 4)
stato mentale alterato o lieve compromissione della memoria. Per la diagnosi sono
necessari due dei quattro segni sopra citati.
Ci sono alcune prove che il trattamento per via endovenosa con tiamina in dosi massicce
può migliorare lo stato confusionale, può risolvere rapidamente l’atassia,
l’oftalmoplegia e il nistagmo. La tiamina viene generalmente somministrata prima o
insieme a soluzioni di glucosio. Anche i pazienti con carenza di magnesio devono essere
trattati in quanto ciò può comportare una riduzione del recupero dall'encefalopatia di
Wernicke, specialmente nei pazienti con alcolismo (Onishi et al., 2019).
La diagnosi differenziale va posta con: encefalopatia epatica, sindrome da astinenza da
alcol, delirium tremens, ipossia cronica e idrocefalo normoteso.
La sindrome di Korsakoff
Si ritiene che i deficit cognitivi che si manifestano nella sindrome di Korsakoff siano
dovuti a lesioni delle seguenti aree: nucleo anteriore del talamo, corpi mammillari e
corpo calloso (Oudman et al., 2015).
Alcuni pazienti con questa la sindrome presentano ulteriori lesioni del cervelletto.
Questa configurazione di sintomi spesso è accompagnata da disturbi nella regolazione
del comportamento, che possono aumentare il carico emotivo sul caregiver (Winjia,
2022). Inoltre questi pazienti non riconoscono le loro difficoltà nel funzionamento della
vita quotidiana a causa della limitata consapevolezza della loro malattia, meglio nota
come anosognosia.
Per quanto riguarda il trattamento, è emerso in numerosi studi che una cospicua
somministrazione di tiamina può aiutare questi pazienti. I regimi tipici includono alte
dosi di tiamina a 500 mg-1500 mg, in modalità endovenosa, tre volte al giorno per
almeno 3 giorni (Sharp et al., 2016). È inoltre molto importante curare l’ipoglicemia il
prima possibile.
Dopo una prima fase acuta di trattamento per riequilibrare vitamine ed elettroliti si può
passare alla riabilitazione mirata della memoria dichiarativa, che è quella maggiormente
colpita in questa sindrome, a discapito di quella procedurale che rimane intatta. Le
ricerche in merito hanno evidenziato che tecniche di compensazione della memoria e
strategie di apprendimento senza errori hanno dato risultati promettenti per il recupero
delle funzioni mnesiche in questi pazienti (Oudman et al., 2015).
La Sindrome di Wernicke-Korsakoff
Definizione ed incidenza
Fisiopatologia
Manifestazioni cliniche
Valutazione e Diagnosi
Per escludere altre cause, in genere si ricorre a esami come quelli per la misurazione dei
livelli glicemici e di elettroliti, emocromo completo, test di funzionalità epatica ed
esami di diagnostica per immagini del cervello. A volte viene misurato anche il livello
di tiamina presente nel sangue.
Trattamento
Circa la metà dei pazienti con sintomi atassici guarirà completamente. L'altra metà avrà
un recupero incompleto, con un'andatura residua lenta, con trascinamento dei piedi. La
disfunzione vestibolare migliora in circa la metà di tutti i pazienti.
La prognosi dipende dallo stadio della malattia al momento della presentazione e dal
momento del trattamento. Il tasso di mortalità è del 10% al 15% nei casi più gravi.
La Malattia di Marchiafava-Bignami
Definizione
Epidemiologia
Quadro Clinico
La presentazione clinica della MBD è variabile, con diversi sintomi e segni neurologici,
e può essere descritta come acuta, subacuta o cronica (Fernandes et al., 2017).
La meno comune delle presentazioni è quella cronica, che si manifesta come demenza
globale progressiva con evoluzione insidiosa nel corso degli anni. Sono presenti anche
allucinazioni visive, deliri uditivi e anomalie comportamentali. Inoltre, possono esserci
segni di sindrome da disconnessione interemisferica.
Un altro modello di classificazione, in base allo stadio clinico e alla lesione cerebrale
rilevabile dalla risonanza magnetica, riporta due tipi: A e B (Tian et al., 2018).
Neuroimmagini
Le immagini di risonanza magnetica nella MBD fanno emergere lesioni simmetriche del
corpo calloso, ma spesso sono evidenti lesioni anche nella corteccia, nella sostanza
bianca, nei peduncoli cerebellari medi, nelle capsule interne, nelle commessure anteriori
e posteriori e nel chiasma ottico (Singh & Wagh, 2022).
Le lesioni possono apparire come regioni ipodense del corpo calloso alla tomografia e
come aree di segnale T1 ridotto e segnale T2 aumentato alla risonanza
magnetica. Inoltre, nei sopravvissuti è stata riscontrata una sindrome da disconnessione
interemisferica. I pazienti alcolisti senza malattia epatica, amnesia o disfunzione
cognitiva presentano assottigliamento del corpo calloso all'autopsia e alla neuroimaging
suggerendo che l'alcol o la malnutrizione possono comunemente danneggiare il corpo
calloso senza le lesioni necrotiche della MBD. Questi risultati possono concludere nella
possibilità di un'integrazione nutrizionale aggressiva con una riduzione del consumo di
alcol per prevenire lo sviluppo di MBD nei pazienti alcolisti (Wiegmann et al., 2020).
Fisiopatologia
La fisiopatologia della MBD non è chiara, tuttavia, ci sono alcune spiegazioni possibili.
In primo luogo, l’alcol è un importante fattore di rischio per vari disturbi cerebrali, a
seconda della quantità e della frequenza del suo utilizzo. L'ipovitaminosi associata
all'alcol, principalmente della vitamina B1 e lo stress ossidativo possono danneggiare in
modo diretto il corpo calloso producendo una fase iniziale di edema citotossico e una
rottura della barriera emato-encefalica, e una fase successiva di demielinizzazione
focale e necrosi, con conseguente atrofia (He, Sullivan et al., 2007).
Valutazione e diagnosi
La valutazione si basa in gran parte sui risultati dell'imaging, ma è opportuno fare una
valutazione neurologica e cognitiva ed associarla ad alcuni esami di laboratorio (Tian et
al., 2018).
Gli esami di laboratorio possono essere utili alla diagnosi. È opportuno richiedere gli
elettroliti sierici, per scartare i disturbi elettrolitici che possono causare coma,
compromissione della coscienza e convulsioni; le transaminasi sieriche e bilirubina che
servono per valutare il danno epatico; la glicemia per scartare ipoglicemia o
iperglicemia. Inoltre, un emocromo completo va richiesto per determinare cause
infettive o infiammatorie e per valutare i livelli di emoglobina e piastrine. Si effettua di
norma anche uno screening tossicologico, per scartare l'abuso di altre sostanze ed infine
un pannello di sierologia infettiva del siero e del liquido spinale, per determinare le
infezioni sistemiche o del sistema nervoso centrale.
Diagnosi differenziale
È necessario considerare nella diagnosi differenziale della MBD altre malattie associate
all'alcol, come neoplasie, sclerosi multipla, epilessia, disturbi nutrizionali (carenze di
vitamina B12 e folati). Altre patologie da considerare sono infezioni, come meningiti ed
encefaliti, disturbi metabolici, disturbi sistemici e patologie del sistema nervoso centrale
(Muccio et al., 2019).
Trattamento
Prognosi
Encefalopatia da Pellagra
La pellagra è un disturbo che si manifesta ad uno stadio avanzato di una grave carenza
di niacina, meglio nota come vitamina B3 (Hegyi & Schwartz,2002). Al giorno d'oggi,
la malattia è praticamente scomparsa nei paesi sviluppati, tranne che in associazione con
l'alcolismo cronico (Ishii & Nishihara, 1981). La pellagra alcolica è stata riconosciuta
per la prima volta nel 1869 (Cook et al, 1998).
L'alcolismo cronico è una potenziale causa per la pellagra per numerosi motivi: negli
alcolisti l’alcol è la principale fonte di calorie alimentari, dunque, sono predisposti a
un'assunzione orale e nutritiva inadeguata. Inoltre, il malassorbimento può essere
causato da un danno ai villi duodenali o da una disfunzione pancreatica causata proprio
dall’abuso di alcol. Pertanto, i pazienti alcolisti sono ad alto rischio di carenze
vitaminiche; inoltre, l'alcolismo contribuisce alla malnutrizione interferendo con il
normale processo di conversione del triptofano in niacina (Oldham et al., 2012).
Quando nella dieta sono presenti quantità adeguate di niacina può instaurarsi inoltre una
forma di pellagra secondaria causata da ulteriori malattie o condizioni che interferiscono
con l’assunzione e l’assorbimento della vitamina B3. Questo si verifica in casi di diarrea
prolungata, anoressia nervosa, colite cronica, colite ulcerosa grave, cirrosi epatica,
sindrome di Hartnup e tumori del tratto gastrointestinale (Stevens et al., 1993).
- Dermatite
In alcuni pazienti però sono coinvolte anche labbra, lingua e mucosa orale. La glossite
grave causa inoltre disfagia, che aggrava maggiormente la condizione di malnutrizione.
- Disturbi gastrointestinali
- Deficit neurologici
La pellagra può essere prevenuta con una dieta ricca di proteine; le fonti alimentari di
niacina e triptofano includono uova, arachidi, carne, pollame, pesce, carne rossa, legumi
e semi (Park et al., 2000).
La pellagra non trattata progredirà gradualmente portando alla morte in circa cinque
anni; ciò è spesso causato dalla grave malnutrizione o complicazioni da infezioni
contemporanee o sintomi neurologici. D’altra parte, una diagnosi precoce con
trattamento immediato comportano una prognosi ottima con guarigione eccellente
(Bollet, 1992).
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