Le malattie neurodegenerative causano una perdita progressiva delle funzioni
cerebrali e sindromi cliniche sovrapponibili. Ad esempio i deficit cognitivi si verificano non solo nella malattia di Alzheimer, ma anche nella demenza vascolare, nella d. fronto-temporale, nella d. mista e nella d. a cropi di Lewy. Allo stesso modo il sistema motorio è compromesso nella SLA, nella malattia di Hungtington, nella m. di Parkinson e nell’atassia spino cerebellare. In tutte queste patologie l’età è un fattore di rischio comune. Quindi aumentando l’aspettativa di vita e l’età media della popolazione, la prevalenza di queste malattie sta aumentando. Nonostante le diverse manifestazioni cliniche, che sottendono la perdita di specifici gruppi neuronali e collegamenti sinaptici in determinate regioni cerebrali, le malattie neurodegenrative condividono soprattutto dal punto di vista patogenetico caratteristiche e meccanismi. I comuni pathway neuronali coinvolti nelle malattie neurodegenerative includono:
il controllo qualità delle proteine: si rilevano danni nel sistema ubiquitina-
proteasoma, il quale invece di rimuovere e disaggregare delle proteine mal ripiegate (e mal funzionanti), le stabilizza; il pathway autofagia-lisosoma: l’autofagia (o macroautofagia) è un processo catabolico in cui alcuni elementi di scarto del contenuto citosolico, gli aggregati proteici, le macromolecole e gli organelli in eccesso o danneggiati sono impacchettati in vescicole a doppia membrana ed inviati alla degradazione lisosomiale. In molte malattie neurodegenerative questo pathway è disfunzionale e gli intermedi di questo meccanismo possono accumularsi in modo aberrante; l’omeostasi mitocondriale: un danno al sistema di controllo qualità mitocondriale che si esplica attraverso la mitofagia e le dinamiche mitocondriali (di fusione e fissione); semina e diffusione di proteine anomale: esiste una forte evidenza della capacità di propagazione trans cellulare e di successivo deposito di alcune proteine (es. alfa sinucleina e tau). A seguire l’aggregazione proteica in sedi molteplici diventa un caratteristica frequente nelle patologie neurodegenerative, ed in alcuni casi, perfino utile alla diagnosi(anatomopatologica). I granuli di stress rappresentano invece il risultato dell’aggregazione delle proteine malripiegate in risposta a stimoli tossici e sono anch’esse associate ai meccanismi di neuro degenerazione; danno sinaptico. In aggiunta è stato dimostrato che anche l’ immunità innata disfunzionale ha un ruolo importante in molte patologie neurodegenerative. Alcuni singoli polimorfismi nucleotidici, associati all’età ed a fattori ambientali (epigenetica) inducono questa risposta disfunzionale anomale dell’immunità innata. Nello specifico: la microglia (le cellule del SI del cervello) iniziano a comunicare con l’astroglia e sono modulate dal SI periferico. Da queste interazioni risultano dei danni ai circuiti neuronali dovuti alla produzione di determinate citochine, all’aggregazione proteica ed all’alterazione del pruning sinaptico.