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NEUROINVASIONE DEL VIRUS DELLEPATITE C (HCV) E DETERIORAMENTO

NEUROPSICOLOGICO TRATTAMENTO CON PSICOTERAPIE DI TERZA GENERAZIONE (DBT)


Silvana Zito, Psicologa, Specializzanda SPC, Reggio Calabria (gesasa@libero.it)
Giuseppe Mercurio, Studente - Universit Vita-Salute San Rafaele Milano
Simona Mercurio, Dott.ssa in Medicina e Chirurgia - Universit Campus Bio-Medico, Roma
INTRODUZIONE
Lepatite cronica uninfammazione del fegato causata dal virus HCV. Il
deterioramento della qualit della vita in corso di malattia e durante la terapia
ha portato a identifcare i fattori predittivi dello sviluppo dei disturbi
neuropsicologici. Si ritiene che le alterazioni nelle aree dellattenzione,
concentrazione, elaborazione delle informazioni e regolazione emotiva siano
dovuti ad un efetto biologico diretto del virus sulle funzioni cerebrali, non
potendo essere attribuite ad altri fattori.
stato ipotizzato un coinvolgimento diretto del
virus a l ivel l o cerebral e (neuroinvasione)
determinato dallinfezione periferica dei monociti/
macrof agi che, at t raversando l a barr i era
ematoencefalica (meccanismo a cavallo di Troia),
portano a conseguente infezione delle cellule della
microglia con rilascio di neurotossine e altre
molecole neurochimiche che indurrebbero la morte
delle cellule neuronali.
Questo ha anche contribuito allipotesi di un trofsmo multiplo del virus.
Ulteriori danni cerebrali sarebbero indotti dall attivazione periferica di
citochine pro-infammatorie che migrando al cervello causano danni
parenchimali.
La diagnosi della malattia pu determinare lincertezza sul futuro e indurre
uno spostamento dellidentit da una persona sana a malata.
Le conseguenze psicologiche pi devastanti sono generalmente l'interruzione
delle attivit sessuali, perdita dei rapporti con i familiari, le difcolt di
performance e l'isolamento nel contesto lavorativo.
RISULTATI
Il sostegno psicologico risulta estremamente importante al
momento della diagnosi di infezione da HCV, durante il
trattamento farmacologico e, talvolta, anche quando questo
fallisce, al fne di gestire l'ansia associata agli efetti collaterali, il
loro impatto sulle abitudini quotidiane nonch lassociazione di
stati depressivi e DOC, in particolare per i pazienti con
psicopatologie gravi come i Borderline.
DISCUSSIONE
Alterazioni biologiche alla base dellinfammazione epatica causano
disturbi neurocognitivi e psicofsici nei pazienti con LHCV.
Questo comporta un onere indiretto per la societ e uno stigma
sociale che d esito nei soggetti afetti, a processi metacognitivi
disfunzionali, i quali sviluppano e mantengono patologie
psicologiche.

CONCLUSIONI
Tra le terapie di terza generazione, la Terapia Dialettico
Comportamentale (DBT), nei sui pi recenti adattamenti, si
dimostrata efcace nellincrementare le abilit psicosociali in
pazienti con patologie complesse e con defcit in materia di
regolazione delle emozioni, prestandosi come possibile fattore di
cura e prevenzione nei pazienti afetti da HCV.

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