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Tutti i viventi, dai semplici organismi unicellulari fino agli animali complessi come l’uomo, hanno dovuto
risolvere una serie di problematiche legate alle relazioni dell’organismo con l’ambiente. Ogni essere vivente è
caratterizzato da un alto grado di organizzazione interna, evidenziabile già a livello della singola cellula, che
negli animali complessi si riproduce a livelli di organizzazione più alti: infatti, insiemi di cellule che assolvono
alla stessa funzione sono organizzati in tessuti; tessuti diversi, uniti e integrati tra loro, formano gli organi;
gruppi di organi con funzioni correlate e integrate generano gli apparati. Tutti gli apparati, lavorando insieme,
consentono all’organismo di realizzare alcune condizioni indispensabili per la vita di ciascun organismo
vivente, a prescindere dal suo grado di complessità. I sistemi sono insiemi di organi che collaborano a uno
scopo comune ed omogenei per funzione e struttura. Ogni vivente ha elaborato un proprio modo di rispondere
a queste esigenze che porta codificato nel suo patrimonio genetico, in modo da poterlo trasmettere alla
discendenza. La selezione naturale ha poi provveduto a individuare gli organismi capaci di trovare la risposta
più efficiente a questo tipo di problemi.
Tessuto muscolare
Quello muscolare è il tessuto responsabile del movimento, costituito da cellule in grado di contrarsi grazie alla
presenza delle proteine contrattili actina e miosina. Si distingue in:
- Tessuto muscolare liscio, tipico della muscolatura involontaria che circonda le pareti degli organi
interni, dei vasi sanguigni, etc.;
- Tessuto muscolare scheletrico, tipico della muscolatura volontaria;
- Tessuto muscolare cardiaco.
Sia nel tessuto scheletrico che in quello cardiaco le fibre di actina e miosina sono raggruppate in fasci che
determinano caratteristiche striature, da cui il nome di tessuto muscolare striato. I muscoli scheletrici,
connessi alle ossa mediante robuste strisce di tessuto connettivo, i tendini, sono formati da fasci di fibre
muscolari tenute insieme da tessuto connettivo, ciascuna delle quali è costituita da u n’unica cellula
polinucleata, che può avere un diametro di 50-100 micron e una lunghezza di qualche centimetro.
Tessuto nervoso
E’ formato da due tipi di cellule: i neuroni, in grado di trasmettere l’impulso nervoso, e le cellule gliali, le
quali isolano, sostengono e nutrono i neuroni. Pur esistendo in molte varianti diverse, i neuroni hanno una
struttura di base costituita da un corpo, contenente il nucleo e gli organuli cellulari; dai dendriti, corte estensioni
citoplasmatiche, presenti in gran numero, deputate a raccogliere gli stimoli dalle altre cellule, e da un assone
o fibra nervosa, un prolungamento che permette la trasmissione a distanza dell’impulso nervoso, che può
raggiungere lunghezze notevoli: l’assone di un neurone motorio situato nel midollo spinale può arrivare fino
alla punta del piede.
A seconda della collocazione e della funzione svolta nel sistema nervoso, si distinguono:
- Neuroni sensoriali, che ricevono le informazioni dall’esterno e le trasmettono al sistema nervoso
centrale;
- Interneuroni, i quali trasmettono i segnali da un neurone all’altro all’interno del sistema nervoso
centrale;
- Neuroni di associazione, che trasmettono i segnali da una regione all’altra del sistema nervoso
centrale;
- Neuroni motori, incaricati di trasmettere i segnali dal sistema nervoso centrale agli organi effettori.
I neuroni possono essere collegati tra loro in vario modo, dai semplici archi riflessi alle complesse connessioni
del cervello. Gli archi riflessi semplici consentono di rispondere in modo praticamente istantaneo a stimoli
provenienti dall’ambiente; sono costituiti da un neurone sensoriale che trasmette il segnale a un interneurone
situato nel sistema nervoso centrale, ad esempio nel midollo spinale, a sua volta collegato a un neurone motorio
che stimoli l’effettore.