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SCIENZE- Capitolo 4

LE CARATTERISTICHE DEGLI ORGANISMI


PLURICELLULARI
Le proprietà degli organismi pluricellulari si possono comprendere solo considerando le
interazioni che si instaurano tra le cellule che li costituiscono.
Le cellule mantengono un’identità individuale ben precisa, ma sono tutte connesse e
interdipendenti, tanto che muoiono se vengono staccate dal corpo che le contiene.
Osservando gli animali da questo punto di vista, possiamo rilevare tre proprietà delle cellule
che conferiscono loro qualità vantaggiose per l’adattamento all’ambiente:

 LE CELLULE SONO SPECIALIZZATE E SI SUDDIVIDONO IL LAVORO


ogni cellula NON deve svolgere tutti processi fisiologici (generare il movimento, rendere
innocue le sostanze nocive)

 ESISTE UNA ORGANIZZAZIONE GERARCHICA


le caratteristiche fisiche sono strettamente correlate alle funzioni.
-le cellule con simile struttura e funzione sono organizzate in tessuti.
-I tessuti sono organizzati in organi, che hanno funzioni specializzate
-Gli organi possono essere organizzati in sistemi o apparati

 LE CELLULE COMUNICANO TRA LORO E COOPERANO


La cooperazione le rende capaci di riprodursi, difendersi e comunicare in un modo che non
sarebbe possibile per una singola cellula o un singolo tipo di tessuto.

L’uomo è un VERTEBRATO, infatti, abbiamo un’organizzazione articolata dello scheletro


interno, ha una struttura assiale e un capo (simmetria bilaterale) ed è dotato di quattro arti.
Come tutti i MAMMIFERI PLACENTATI, gli esseri umani sono:

-endotermi regolano dall’interno la temperatura corporea e sono provvisti di peli

-hanno riproduzione sessuata con fecondazione interna

-i neonati vengono nutriti con il latte materno.

- sono presenti quattro tipi di tessuto: epiteliale, connettivo, muscolare e nervoso

- organi sono pieni (come il fegato), cavi (cuore), in coppia (polmoni), singoli (utero).
Ciascun organo ha una struttura e funzioni specifiche.

-i tessuti di un sistema si sviluppano durante la vita embrionale a partire da un solo tipo di


cellule, al contrario di quelli degli apparati che hanno origine embrionale diversa.

TESSUTO EPITELIARE
EPITELI sono i tessuti che ricoprono la superfice esterna della pelle e degli organi (stomaco,
intestino, polmoni e vasi sanguigni) e le cavità interne del corpo.
funzione primaria: è rivestire, proteggere e delimitare i diversi «comparti» del corpo.
-sono costituiti da CELLULE EPITELIALI hanno forma regolare cubica o cilindrica e sono
disposte su un singolo strato o su pochi.

-NON C’È MATERIALE EXTRACELLULARE, le cellule aderiscono l’una all’altra mediante


giunzioni specializzate.

-NON C’È VASCOLARIZZAZIONE


- ha due superfici differenti:
+la SUPERFICIE INFERIORE è fissata ai tessuti sottostanti e poggia su una membrana
basale fatta da materiali di vario genere (ma non cellule);
+la SUPERFICIE SUPERIORE è libera, a contatto con l’esterno o cavità interna (stomaco)

-gli strati epiteliali FLESSIBILI e adatti a PROTEGGERE gli ORGANI che rivestono.
-La RIGENERAZIONE è rapida avviene a velocità diverse in base all’usura a cui sono sottoposte.
Negli epiteli pluristratificati le nuove cellule sostituiscono progressivamente quelle sovrastanti
che invecchiano, degenerano e muoiono (tratto digerente pochi giorni,del fegato uno/due an.)

EPITELI DI RIVESTIMENTO delimitano la superficie della cute e degli organi interni.


Contengono cellule specializzate per forma e funzione che conferiscono particolari proprietà.
(le cellule dell’epitelio che riveste l’intestino tenue sono specializzate nell’assorbimento
selettivo e nel trasporto di sostanze. Esse sono dotate di microvilli,appendici digitiformi)

EPITELI GHIANDOLARI non hanno funzione di rivestimento ma secernente, cioè


producono specifiche sostanze che riversano all’esterno della cellula.
Possono essere distribuite tra altre cellule epiteliali o in uno strato continuo che si piega e si
introflette in modo da formare una struttura cava, detta GHIANDOLA.
Composizione: Le cellule secernenti coprono la superficie interna e riversano il materiale
prodotto, che poi viene portato all’esterno.
Per le modalità di secrezione si distinguono:
-ghiandole esocrine riversano le sostanze prodotte in un dotto escretore (cerume, il sudore)
oppure in cavità comunicanti con l’esterno (la cavità dello stomaco, la bocca).
-ghiandole endocrine NON hanno un dotto escretore e riversano le sostanze prodotte nel
circolo sanguigno. Le sostanze prodotte sono gli ORMONI messaggeri chimici e controllano
vita cellulare.

EPITELI SENSORIALI formati da cellule capaci di raccogliere stimoli provenienti


dall’ambiente per trasmetterli alle terminazioni nervose con cui sono a contatto.
TESSUTO CONNETTIVO
TESSUTI CONNETTIVI danno forma, struttura e sostegno agli organi e al corpo
Si distinguono dai tessuti epiteliali per:
-Le cellule NON hanno forma regolare e NON sono unite l’una all’altra da giunzioni.
-tra le cellule c’è la MATRICE, materiale extracellulare è formata da fibre proteiche immerse
in una miscela di acqua, sali e biomolecole. Può essere fluida, semifluida o solida.
- ci sono VASI SANGUIGNI, nutrono il tessuto e prelevano scarti o prodotti e CARTILLAGINE

Le PROPRIETÀ e le FUNZIONI dipendono principalmente dalla composizione e dalle


caratteristiche fisiche della MATRICE consente al tessuto di sopportare urti e pressione.

-i CONNETTIVI SPECIALIZZATI, che comprendono il tessuto osseo, il sangue e la cartilagine


-i CONNETTIVI PROPRIAMENTE DETTI, comprendono i tessuti fibrosi e il tessuto adiposo. La
matrice ha consistenza gelatinosa, formata da
collagene proteina che forma fibre rigide e resistenti alla trazione.
elastina forma fibre che si flettono, allungano e accorciano, riprendono la forma originaria.
-CONNETTIVO LASSO la matrice è semifluida e flessibile, in cui sono immerse molte fibre
(tenero pannicolo presente sotto la nostra pelle e il tessuto che circonda gli organi).
-CONNETTIVO DENSO, le fibre di collagene sono più abbondanti rispetto al tessuto lasso e
sono strettamente impacchettate, tessuto è rigido e resistente. (tendini e nei legamenti)
- TESSUTO ADIPOSO la matrice è quasi assente; le cellule hanno forma globosa e sono
depositi di grasso. E’ una riserva energetica, è isolante termico e protegge dagli urti.

TESSUTI CONNETTIVI SPECIALIZZATI si trovano solo in organi o apparati specifici, la


matrice è diversa da quella del tessuto connettivo fibroso.
-TESSUTO OSSEO è presente solo nelle ossa, è ricco di fosfato di calcio e di altri sali insolubili
che rendono la matrice solida. Ha tre funzioni:
-protezione - sostegno strutturale -deposito di sali di calcio.
Nel tessuto osseo è sempre presente una componente cellulare, fatta da cellule specializzate:
-osteoblasti costruiscono l’osso e i materiali della matrice, durante la crescita sono sulle
superfici dell’osso e sono più attivi degli osteoclasti, diventano poi osteociti
-osteoclasti li distruggono e li riassorbono, la loro azione prevale in vecchiaia
-osteociti sono in nicchie all’interno della matrice mineralizzati ed hanno lunghi e sottilissimi
filamenti, che ricavano nutrimento dai vasi sanguigni.

osteoclasti e osteoblasti che lavorano in sinergia, segnalano dove la matrice è troppo fragile
e va sostituita, o quelli dove la componente minerale è in eccesso e può essere riassorbita.

- CARTILAGINE ha una matrice extracellulare ricca di collagene, elastina e proteine legate a


catene di carboidrati, ed ha una durezza intermedia tra quella delle ossa e quella dei tendini.
E’ un tessuto robusto ma flessibile (orecchie e naso), e ricopre e protegge le ossa del corpo a
livello delle articolazioni.
-SANGUE è diverso da tutti gli altri, ha una matrice extracellulare fluida, detta PLASMA
(acqua, proteine, zuccheri,molecole disciolte). Non sono presenti fibre di collagene o elastina.

I TESSUTI MUSCOLARI
I tessuti muscolari sono costituiti da cellule allungate capaci di generare forza contraendosi.
Le cellule sono ricche di filamenti proteici che demolendo l’ATP scorrono gli uni sugli altri
permettendo che l’intera cellula si accorci e quindi che il muscolo si contragga.
-TESSUTO MUSCOLARE SCHELETRICO
Costituisce i muscoli della struttura portante del nostro scheletro e generano movimenti
VOLONTARI E INVOLONTARI (es. l’espressione facciale e la ventilazione polmonare).
Le cellule sono chiamate fibre muscolari scheletriche, sono polinucleate e hanno una forma
cilindrica allungata, presentano una STRIATURA REGOLARE a causa di filamenti proteici
organizzati in modo regolare. Le CONTRAZIONI sono POTENTI.
Questi muscoli sono controllati dal sistema nervoso e possono essere controllati a livello
conscio, piegare il braccio, o a livello inconscio, movimento degli occhi.

-TESSUTO MUSCOLARE CARDIACO


Si trova soltanto nel cuore e gli consente di funzionare, alternando fasi si contrazione e di
rilassamento per spingere il sangue in tutto l’organismo. Il cuore contraendosi
incessantemente per tutta la vita utilizza una grande quantità di energia e le sue cellule
contengono più mitocondri delle altre cellule muscolari. Quest’ultime sono PICCOLE, STRIATE
e hanno SOLO UN NUCLEO. Sono connesse attraverso giunzioni digitiformi che permettono al
cuore di resistere alla pressione del sangue ed alle sollecitazioni di contrazione-rilassamento.
Le cellule pacemaker danno inizio a ciascuna contrazione e passano da una cellula all’altra
attraverso le giunzioni comunicanti.
CONTRAZIONE è VELOCE ed ORDINATA non simultanea e non è mai totalmente contratto.

-TESSUTO MUSCOLARE LISCIO


è presente nelle pareti di ‘strutture’ cave come nell’intestino e nello stomaco.
Le cellule sono MONONUCLEATE e sono a forma di un fuso, NON presentano STRIATURE
poiché le proteine filamentose non sono disposte in modo ordinato.
La muscolatura liscia genera lente CONTRAZIONI RITMICHE che favoriscono il movimento del
sangue, del cibo o di altre sostanze. Non è sottoposta a un CONTROLLO COSCIENTE perché è
regolata da altri SISTEMI FISIOLOGICI.

TESSUTO NERVOSO
è specializzato nel raccogliere, elaborare e trasmettere informazioni per rispondere a stimoli.
NEURONI sono le unità funzionali del sistema nervoso e sono CELLULE ECCITABILI, capaci di
ricevere e trasmettere segnali elettrochimici, chiamati IMPULSI NERVOSI. sono costituiti da:
- CORPO CELLULARE contiene il nucleo e gli altri organuli cellulari
- DENDRITI sono prolungamenti sottili e corti, specializzati per la ricezione di stimoli
provenienti da cellule sensoriali o da altri neuroni.
Gli impulsi nervosi si muovono nei dendriti verso il corpo cellulare del neurone, dove le
informazioni vengono elaborate.
Sono molto numerosi, il neurone può ricevere contemporaneamente molti stimoli ma la
risposta è una sola.

-ASSONE è un singolo prolungamento che trasporta gli impulsi nervosi in uscita (output) dal
neurone verso una cellula effettrice, cioè una cellula che risponde allo stimolo iniziale.

La CELLULA EFFETTRICE può essere una fibra muscolare, un altro neurone o una ghiandola.
Possono trovarsi anche molto distanti dal corpo cellulare del neurone che ne stimola la
risposta.
NEUROTRASMETTITORI è un piccolo spazio tra la terminazione dell’assone e la cellula
effettrice in cui l’assone rilascia speciali molecole.
Queste si legano a recettori presenti sulla membrana plasmatica della cellula effettrice che
attiva la risposta.
SINAPSI è la zona di contatto tra assone e cellula effettrice

CELLULE GLIALI formano la neuroglia, NON trasmettono segnali, ma svolgono varie


funzioni: -sostengono e nutrono i neuroni,
- materiale isolante per rendere più rapida la conduzione elettrica dell’assone,
-regolano l’ambiente chimico che circonda i neuroni,
-distruggono i patogeni

la cooperazione ne nostro corpo


Sistemi e apparati non operano mai in modo isolato: ciascun sistema o apparato dipende dal
funzionamento adeguato degli altri sistemi o apparati e ne influenza il funzionamento.
La cooperazione tra le diverse parti è essenziale per realizzare tutte le funzioni vitali, dalle più
semplici alle più complesse(movimento, il rifornimento di nutrienti) ed è indispensabile anche
per la sopravvivenza delle cellule dei singoli sistemi e apparati. Anche l’organizzazione
tridimensionale del nostro corpo e la delimitazione degli spazi in cui sono distribuiti gli organi
interni sono fondamentali, frutto di un percorso evolutivo.
APPARATO TEGUMENTARIO
è un rivestimento che delimiti, protegga e separi l’ambiente interno dall’ambiente esterno.
Comprende la cute e vari organi accessori: ghiandole sudoripare, ghiandole sebacee, peli,
capelli e unghie, recettori sensoriali e terminazioni nervose libere.
CUTE poggia su uno strato di tessuto adiposo ed è un involucro formato da due strati di
spessore variabile
- l’EPIDERMIDE è un epitelio pluristratificato ed è la parte più superficiale.
Le cellule più esterne sono appiattite e ricche di CHERATINA, che rende impermeabile e
resistente questo strato della cute.
L’epidermide si rinnova in continuazione grazie alla proliferazione delle cellule che poggiano
sulla membrana basale. Lo strato più esterno dell’epidermide è formato da cellule morte.

-DERMA è sotto la membrana basale ed è un tessuto connettivo resistente e deformabile


grazie al COLLAGENE e alle FIBRE ELASTICHE.
E’ irrorato e nutrito da una grande quantità di capillari che possono dilatarsi (vasodilatazione)
o restringersi (vasocostrizione), modificando l’afflusso di sangue in base alla temperatura
(temperatura elevata, la vasodilatazione facilita la dispersione del calore interno)
(temperatura bassa la vasocostrizione riduce l’afflusso di sangue il calore è trattenuto dentro).
Il derma quindi partecipa alla termoregolazione, che la cute svolge anche grazie alle
GHIANDOLE SUDORIPARE e ai PELI.

La cute grazie ai recettori e alle terminazioni nervose presenti è un vero e proprio organo
sensoriale specializzato nella percezione tattile, sensibilità termica e dolore.

LE CAVITA’ DEL NOSTRO CORPO


Il corpo umano ci sono sia cavità in comunicazione con l’esterno (app digerente -orecchio) sia
cavità chiuse (cavità dorsale con cranio e canale vertebrale cavità ventrale organi interni).
La CAVITÀ VENTRALE è suddivisa in: l’addome + il torace, separati dal diaframma.
Le CAVITÀ ADDOMINALE e TORACICA che ospitano e proteggono gli organi, permettono
movimenti, o variazioni di forma e volume indispensabili (cuore, i polmoni, l’intestino).

Le MEMBRANE MUCOSE rivestono le cavità interne che comunicano con l’ambiente esterno.
Sono composte da un epitelio mono o pluristratificato che poggia su uno strato di tessuto
connettivo. La superficie dell’epitelio è umidificata da un fluido detto MUCO.
le MEMBRANE SIEROSE rivestono le cavità interne che contengono organi e NON sono in
comunicazione con l’esterno (es.pericardio). Sono formate da uno strato di epitelio
monostratificato che poggia su una lamina sottile di connettivo.
Tra organo e cavità ci sono due sierose appaiate, tra le quali c’è un velo sottile di liquido:
una appoggia alla parete interna della cavità + l’altra aderisce all’organo.
le MEMBRANE SINOVIE rivestono la superficie interna delle capsule delle articolazioni sono
costituite solo di tessuto connettivo.
LO SCHELETRO è stabile, resistente e dinamica grazie al sistema scheletrico
Funzioni:
-Sostiene l’organismo, dandogli una forma e una struttura che mantiene fermi gli organi
-Fornisce protezione
-è l’impalcatura su cui si inseriscono i muscoli che consentono tutti i movimenti del corpo
-è riserva di calcio e altri minerali, assorbendo dal sangue le quantità in eccesso e liberando
quando è troppo bassa.
-Il MIDOLLO OSSEO ROSSO è sito della produzione di cellule sanguigne e immunitari
Composizione:
- le OSSA che possono essere: CORTE (vertebre) PIATTE (scapola) LUNGHE (femore);

-MIDOLLO OSSEO è un tessuto molle presente nelle ossa lunghe e generate le cellule del
sangue. Può essere:
midollo osseo giallo formato soprattutto da tessuto adiposo,
midollo osseo rosso è presente nelle ossa soprattutto piatte.
due parti dello scheletro :
LO SCHELETRO ASSILE = CRANIO, LA GABBIA TORACICA e COLONNA
VERTEBRALE
La COLONNA VERTEBRALE è una struttura curva e flessibile, formata da 24 vertebre cave con
midollo spinale e poggiano su due ossa particolari, L’OSSO SACRO E IL COCCIGE .
I dischi intervertebrali, strutture cartilaginee che servono come ammortizzatori tra una
vertebra e l’altra e rendono la struttura flessibile.
La curvatura è importante per la flessibilità della colonna vertebrale.

Lo scheletro assile contiene una parte del SISTEMA NERVOSO:


-il sistema nervoso centrale, formato dall’encefalo e dal midollo, elabora le informazioni che
riceve dai nervi sensoriali e con nervi motori, trasmette gli ordini agli organi che agiscono
-il sistema nervoso periferico formato dai gangli e dai nervi dall’encefalo e dal midollo spinale
I NERVI sono fasci di assoni che trasportano gli impulsi nervosi dagli organi sensoriali verso il
midollo spinale o dal midollo spinale verso gli organi effettori.
-nervi sensoriali trasportano le informazioni dalla periferia verso il sistema nervoso centrale;
-nervi motori trasportano gli ordini dal sistema nervoso centrale verso la periferia.

LO SCHELETRO APPENDICOLARE = ARTI, IL CINTO PELVICO E IL CINTO


SCAPOLARE.
È formato da 206 ossa, distribuite soprattutto negli arti superiori e inferiori, rivela
l’importanza di queste appendici.
La STRUTTURA DEL CINTO PELVICO, che unendosi al coccige e all’osso sacro forma il bacino.
Le ossa del cinto pelvico sono pesanti e larghe, appiattite perché devono sostenere il peso
della colonna e scaricarlo sugli arti inferiori. Il cinto pelvico femminile è più largo, meno
sviluppato in altezza e più inclinato in avanti per consentire il passaggio del feto.
ARTICOLAZIONI sono in corrispondenza dei punti di contatto tra le ossa
-collegano le ossa -conferiscono mobilità alla struttura scheletrica.
(suture delle ossa craniche solo da connessione) (ginocchio, gomito maggiormente mobili)
OMEOSTASI
L’AMBIENTE INTERNO è molto delicato e dal quale dipende la funzionalità delle proteine,
degli ormoni e delle altre biomolecole dell’organismo. Infatti, vari apparati e sistemi devono
mantenere equilibrato il livello di gas, fluidi presenti e la sua temperatura.
C’è un LIQUIDO INTERSTIZIALE (acqua, nutrienti e sostanze indispensabili) il volume è
considerevole e fa da tramite tra le cellule dei tessuti e il sangue, che NON entrano mai in
contatto diretto perché i vasi sanguigni sono chiusi e gli scambi per membrane cellulari.
OMEOSTASI la capacità dell’organismo di mantenere stabile l’ambiente interno anche in
presenza di variazioni dell’ambiente esterno o dell’attività delle cellule.

I parametri fisiologici sono molti:


-la temperatura -il pH -l’equilibrio idrosalino -l’apporto di nutrienti
-eliminazione degli scarti tossici -la concentrazione dei gas respiratori nel sangue.
Una variazione minima dell’ambiente interno può interrompere processi:
-il flusso di sostanze -il metabolismo energetico -la duplicazione del DNA
-la sintesi proteica -l’attività degli enzimi ecc.

I valori di riferimento standard e reali sono messi a confronto grazie a sistemi interattivi:
-RECETTORI= misurano i valori effettivi di ciascun parametro. (cellule, organi o apparati)
-CENTRO DI REGOLAZIONE= riceve dai recettori, confronta il valore recepito e di riferimento
e stabilisce risposta per valori corretti. (ghiandole endocrine o centri del sistema nervoso)
-EFFETTORI =effettuano ciò che è stabilito dal centro di controllo (cellule, organi,apparati)
MOLECOLE SEGNALE ricevono e trasmettono informazioni grazie a loro si attua
l’omeostasi
Caratteristiche:
- interagiscono solo con cellule bersaglio che riconoscono legandole a recettori di membrana
-determinano una variazione dell’attività metabolica delle cellule bersaglio.

passaggio può avvenire per :


-contatto diretto (tra le cellule del muscolo cardiaco per generare il battito)
-per diffusione attraverso il liquido interstiziale
-gli ormoni veicolati dal sangue se gli organi coinvolti sono distanti

funzionamento omeostasi:

FEEDBACK NEGATIVO si ha quando i sensori recepiscono un cambiamento nell’ambiente


interno e innescano una risposta che contrasta tale cambiamento cercando di riportare il
parametro al valore originale.
è il meccanismo più diffuso
Es. regolazione della temperatura di una stanza
Es. la temperatura corporea e il tasso di glucosio nel sangue.
FEEDBACK POSITIVO si ha quando la variazione di un parametro provoca un aumento o
un’accelerazione del cambiamento in quella stessa direzione.
Allontana il corpo dall’omeostasi
Devono essere tenuti sotto controllo, perché possono diventare fortemente instabili.

Es. coagulazione del sangue


La lesione di un vaso sanguigno stimola le piastrine a rilasciare sostanze con proprietà collanti,
che iniziano a sigillare la ferita. Il rilascio di sostanze coagulanti provoca il rilascio di più
sostanze coagulanti che aumentano ancora. In questo modo, è possibile porre pronto rimedio
a una situazione pericolosa come la lesione di un vaso sanguigno. Dopo che il processo di
coagulazione ha bloccato la fuoriuscita di sangue dal vaso sanguigno lesionato, specifici segnali
chimici interrompono il circuito a feedback positivo e quindi il rilascio di sostanze coagulanti, e
iniziano persino a demolire le piastrine non più necessarie.

Gli esseri umani sono ENDOTERMI con una temperatura corporea che si aggira mediamente
intorno ai 37 °C. Il nostro corpo può sopportare solo piccole oscillazioni intorno a questo
valore: al di sotto dei 35,5 °C e al di sopra dei 40 °C molti organi non riescono a svolgere le loro
funzioni e vengono danneggiati con gravi danni per l’organismo.

TERMOREGOLAZIONE è il controllo della temperatura corporea, viene attuata regolando


sia la quantità di calore generato internamente, sia gli scambi tra l’organismo e l’ambiente.
la temperatura interna viene regolata:
temperatura esterna è elevata
-l’afflusso di sangue alla cute: afflusso di sangue alla pelle aumenta, consentendo la
dispersione di calore per convezione.
-l’evaporazione di liquidi: per questo la temperatura corporea si può ridurre ansimando e
sudando.
temperatura esterna è bassa
- riducendo l’afflusso di sangue alla pelle e tremando, per generare calore.
-stiamo rannicchiati disperdiamo meno calore perché diminuiamo la superficie corporea a
contatto con l’aria fredda.

IPOTALAMO parte basale del cervello in cui si trova il CENTRO DI REGOLAZIONE che
controlla questi meccanismi.
Funzione:

-registrare le informazioni dei recettori e stabilire le risposte più opportune


-processo a feedback negativo
-modifica la temperatura anche se non c’è uno stato di malessere: la temperatura corporea
notturna è più bassa di quella diurna perché di notte il metabolismo è ridotto al minimo.

CELLULE DIFFERENZIATE derivano da STAMINALI


Nel corso della vita embrionale, lo zigote si divide per MITOSI dando origine a cellule che
condividono gli stessi cromosomi ma si differenziano per svolgere funzioni diverse, che
assolveranno riunendosi in tessuti a loro volta organizzati in organi e apparati.
DIFFERENZIAMENTO è l’acquisizione delle caratteristiche morfologiche e biochimiche che
permettono alla cellula di un tessuto di svolgere la sua specifica funzione all’interno
dell’organismo.
-è graduale -cellule differenziate NON generano nuove cellule

CELLULE STAMINALI sono cellule altamente indifferenziate, che possono proliferare


generando sia copie di se stesse sia cellule specializzate

caratteristiche:
-non sono differenziate, cioè non svolgono un’attività metabolica specifica
-possono dividersi per mitosi più volte
-quando si duplica, dà origine a due cellule STAMINALE + SPECIALIZZATA
-attivano solo in risposta a specifiche molecole segnale.

zigote è la cellula STAMINALE TOTIPOTENTE, cioè può generare qualunque tipo di cellula e
dare origine a un intero organismo.
Sono totipotenti solo le prime cellule che si formano dallo zigote.

Quando in un embrione sono presenti i tre foglietti embrionali, le cellule sono PLURIPOTENTI,
possono cioè generare molti tipi di tessuti ma non tutti.
Le cellule staminali sono presenti anche negli adulti per sostituire le cellule usurate o per
riparare danni e ferite.

Le cellule staminali dei tessuti possono essere:


- unipotenti generano un solo tipo di cellula, (cellule dell’epitelio sulla membrana basale)

-multipotenti generano più tipi di cellule appartenenti a uno stesso tessuto (cellule del
midollo rosso che generano elementi del sangue come globuli rossi bianchi e piastrine).

VELOCITA’ di RIGENERAZIONE
-è controllata da MOLECOLE SEGNALE, che possono essere ormoni o fattori di crescita.
-NON è COSTANTE(epitelio della cute rigenerati continua)(epiteli ghiandolari solo danneggiati)
(il muscolo cardiaco non può rigenerarsi e tornare a funzionare in modo efficiente).

IPERTROFIA DEL TESSUTO quando le cellule staminali


-NON rispondono correttamente ai fattori di crescita e agli ormoni e proliferano in modo
eccessivo, pur mantenendo le loro caratteristiche
-alterano e proliferano senza rispondere ai segnali dell’organismo, generando un TUMORE
Tumore può essere:
TUMORE BENIGNO sono masserelle di cellule abbastanza simili a quelle sane;
-restano nei tessuti in cui si trovano
-danneggiano solo quando diventano tanto grandi da comprimere gli organi in cui si trovano

TUMORI MALIGNI sono masse di cellule con forma anomala e non svolgono funzione utile
-sono invasive, cioè sottraggono spazio e nutrimento alle cellule sane.
-accrescono senza rispondere ai segnali dell’organismo
- alcune cellule possono distaccarsi ed andare in altre parti del corpo generando una METÁSTASI

L’INVECCHIAMENTO e la MORTE delle cellule

L’INVECCHIAMENTO è un processo naturale che si riscontra negli organismi


pluricellulari come in quelli unicellulari. È determinato dal fatto che nei tessuti si verificano:
-riduce VELOCITÀ RIGENERATIVA diminuisce il numero e il ritmo di divisione delle staminali;
-le cellule specializzate riducono la VELOCITÀ di SINTESI PROTEICA e il METABOLISMO;
-molte cellule DEGENERANO e MUOIONO o per necrosi o per apoptosi

L’APOPTOSI è una morte programmata per cause interne, indotta da molecole segnale.
Funzione: eliminare cellule danneggiate o cellule che potrebbero diventare cancerogene.

LA NECROSI è un evento accidentale che porta un danno a cui la cellula non rispondere.
cause:
-trauma meccanico -assenza di ossigeno o di glucosio -ipertermia -veleni
modalità:
è un evento rapido che interessa più cellule vicine che perdono la capacità di controllare il
loro equilibrio idrosalino, si gonfiano ed esplodono riversando il contenuto all’esterno.

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