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La lupa è ambientata in un piccolo paese in Sicilia. La protagonista è Gnà Pina, che viene soprannominata
dalla comunità “la Lupa” suo comportamento e del suo fisico molto sensuale. Le altre donne del paese
osservano la lupa con un misto di invidia e paura tanto che, quando la vedono camminare da sola, arrivano
a farsi il segno della croce. La figlia della Lupa, Maricchia, ha invece un carattere dolce e sensibile e soffre
di solitudine poiché, a causa del comportamento della madre, è anche lei un'esclusa. Un giorno La Lupa si
imbatte in un giovane appena tornato dal servizio militare, Nanni che è innamorato della figlia della Lupa,
Maricchia. Gnà Pina, follemente innamorata del giovane, decide di dargli in sposa la figlia a una condizione:
i ragazzi, dopo il matrimonio, si sarebbero dovuti trasferire a vivere a casa della Lupa. Il piano diabolico della
Lupa si compie e, una volta trasferitisi ella proverà in tutti i modi a sedurlo. Maricchia denuncia la madre
alle forze dell'ordine che chiamano Nanni per interrogarlo: il ragazzo confessa l'adulterio e si giustifica
dicendo che la donna era per lui come una tentazione dell'inferno. Le forze dell'ordine chiedono alla Lupa di
lasciare la casa che condivide con la figlia Maricchia e Nanni ma questa non vuol sentire ragioni. Durante il
lavoro Nanni viene ferito da un mulo e rischia la morte. Il prete, chiamato a dare l'estrema unzione al ragazzo,
si rifiuta di farlo poiché Gnà Pina è ancora all'interno dell'abitazione. La Lupa decide così di allontanarsi per
un periodo ma, al suo ritorno a casa, continua a provare a sedurre Nanni che, disperato, la uccide.
Capitolo I: Ad Aci Trezza, un piccolo paesino presso Catania, vive alla casa del nespolo una famiglia di
pescatori, i Malavoglia. Capo famiglia è padron ‘Ntoni, ci sono poi il figlio Bastianazzo con la moglie Maruzza,
soprannominata Longa, e i figli: ‘Ntoni, il maggiore, di vent’anni, Luca, Mena, soprannominata Sant’Agata
perché passa tutto il suo tempo al telaio, Alessi e la piccola Lia. Il quadro familiare è quindi variegato. ‘Ntoni
è da subito un giovane buono ma sfaticato. I Malavoglia, dal punto di vista sociale, sono dei “possidenti”
poiché, oltre alla casa del nespolo, sono i proprietari della “Provvidenza”, una barca da pesca. L’ordine della
famiglia viene turbato quando ‘Ntoni riceve la chiamata di leva: quest’evento priva la famiglia di una vitale
forza-lavoro. Essendo in un periodo di ristrettezze e pensando di fare un affare, padron ‘Ntoni, con la
mediazione di Piedipapera, acquista a credito dal ricco zio Crocifisso, l’usuraio del paese, un carico di lupini
e manda Bastianazzo con la Provvidenza, a venderli a Riposto. Con lui parte pure Menico.