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Giovanni Verga (1840-1922)

Rosso Malpelo
Rosso Malpelo una novella pubblicata nel 1880 e considerata uno dei capolavori del verismo. In questa novella Verga tratta dello sfruttamento e delle condizioni dei siciliani attraverso la vita di un adolescente,Rosso Malpelo. Egli costretto a vivere emarginato e sfruttato, a causa dei pregiudizi malfondati e della violenza sociale. Malpelo si chiamava cos perch aveva i capelli rossi e a quellepoca si credeva che chi avesse i capelli di questo colore fosse cattivo e malizioso;in effetti Malpelo era un ragazzo rozzo,ignorante,sempre sporco,brutto e selvatico. Tutti alla cava dove si estraeva la rena e dove lui lavorava lo chiamavano cos,e anche la mamma adott questo soprannome. La mamma infatti temeva che il figlio rubasse i pochi soldi che portava a casa,visto che era malpelo e la sorella allora lo picchiava. Alla cava tutti lo evitavano se potevano e durante il pranzo,mentre tutti chiacchieravano in gruppo Malpelo stava in un angolo in disparte e gli altri lo prendevano in giro,gli tiravano i sassi e lo picchiavano. Naturalmente il sorvegliante interveniva in favore degli altri operai e rispediva a lavoro Malpelo con una pedata. Il padrone della cava lo teneva a lavorare con s solo perch il babbo del ragazzo,mastro Domenico (Misciu) detto Bestia,era morto l. Misciu Bestia veniva sfruttato e maltrattato da tutti;un giorno prese un lavoro a cottimo per pochi soldi che consisteva nel raschiare un pilastro di rena,lavoro molto pericoloso perch poteva cedere da un momento allaltro. Quella sera infatti mentre Malpelo and a sistemare alcuni attrezzi da lavoro del babbo,quando allimprovviso il pilastro casca addosso a Misciu. Tutte le donne del paese andavano gridando e la povera vedova non diceva una parola e sbatteva i denti. Lingegnere della cava allora si adoper per recuperare il corpo di Misciu ma ogni tentativo fu vano.Nel frattempo Malpelo si graffiava e urlava dalla disperazione tentando in ogni modo di aprirsi un varco tra la rena con le unghie che gi sanguinavano e fu portato via a forza di botte. Venne poi ricondotto nella cava dalla mamma e da quel momento in poi non volle pi lasciarla,tuttavia fu preso dalla disperazione e non mangiava pi nemmeno il poco pane che gli davano,tanto era triste. Se la prendeva con tutti coloro che in passato avevano recato qualche offesa a lui e al povero babbo;dato che era Malpelo,voleva esserlo nel peggior modo possibile. Picchiava violentemente lasino perch lui non si ribellava e sopportava in silenzio le torture di Malpelo. Se alla cava accadeva una disgrazia la colpa ricadeva sempre sul ragazzo che non replicava e veniva perci picchiato. Se la prendeva in modo particolare con un ragazzo soprannominato Ranocchio perch si era lussato il femore e camminava male. Non potendo e non sapendo difendersi il ragazzo veniva selvaggiamente picchiato da Malpelo il quale gli diceva che non doveva farsi picchiare e che doveva imparare a difendersi,ma Ranocchio si lasciava picchiare senza dire una parola. Tuttavia Malpelo dimostrava a volte che era generoso perch svolgeva tutti quei lavori che non poteva fare Ranocchio e solveva cedergli un po del condimento del suo pranzo.

Tanto lui era abituato a digiunare,come lo era alla solitudine e alle botte. A volte Ranocchio implorava Malpelo di dire la verit e di non farsi picchiare senza un motivo,ma Malpelo gli rispondeva dicendogli che non serviva a niente dire ala verit perch secondo tutti lui era Malpelo. Il sabato quando tornava a casa nessuno badava a lui n la mamma n la sorella che si sarebbe dovuta sposare tra breve e certamente non desiderava occuparsi del fratello. Lui stava in un cantuccio e la domenica mentre tutti si vestivano di tutto punto e andavano a scorrazzare in compagnia o alla messa,lui andava per i campi come fosse un cane randagio per torturare lucertole o piccoli animali o a sradicare siepi. A Malpelo sarebbe piaciuto svolgere unaltra attivit,meno rischiosa e pesante,come il manovale,il carrettiere o il contadino,i quali potevano lavorare alla luce del sole e non incontrare molti pericoli. Per doveva fare il minatore perch anche suo padre aveva svolto quella professione. Con questi pensieri in mente Malpelo raccontava a Ranocchio della morte di suo padre,quando quel pilastro gli era caduto addosso.Quando Malpelo passava in quella galleria,ripensava a quando il babbo,lunica persona che gli voleva bene,gli mostrava tutte le gallerie della cava e attendeva con ansia di trovare il cadavere del genitore. Qualche giorno seguente venne rinvenuta una scarpa e Malpelo ebbe un tremito e venne con la forza condotto fuori dalla cava. Da quel momento in poi il ragazzo and a lavorare in unaltra galleria,tanta era la paura di rivedere il colpo imbalsamato del babbo. Successivamente venne trovato anche il resto del corpo di Misciu ma nessuno lo disse a Malpelo per paura della sua reazione,consegnarono le scarpe,gli attrezzi e i pantaloni di Misciu a Malpelo. Egli indoss i pantaloni e non passava giorno che non gli toccasse senza ripensare a quando il babbo gli accarezzava la testa e usava i vecchi arnesi,nonostante fossero troppo pesanti per la sua et e gli avevano infatti proposto di venderli ma lui non accett perch quegli arnesi erano stati levigati dalle mani del babbo. Le scarpe che invece gli stavano troppo grandi non le indossava,per le teneva sempre con s e non se ne separava mai. Malpelo portava Ranocchi a vedere i cani che si spolpavano i resti dellasino da poco morto per fargli capire che deve essere abituato ad ogni genere di situazione,bella o brutta che sia;gli spiegava inoltre che non doveva aver paura di niente ora che era costretto a lavorare sottoterra. Ranocchio gli diceva che dopo la morte che in vita era stato buono sarebbe andato in Paradiso su nel cielo,allora Malpelo gli rispondeva che nonostante suo padre fosse stato un bravo uomo e che non aveva mai fatto male a nessuno,sarebbe rimasto per sempre l,sottoterra e non alla luce del sole. Un giorno Malpelo tir una botta a Ranocchio sul dorso e il ragazzo inizi a sputare molto sangue e Malpelo si preoccup nonostante non gli avesse dovuto fare molto male,inizi a picchiarsi molto pi forte di come lo aveva fatto a Ranocchio. Ranocchi non guariva e continuava a sputare sangue e gli venne anche la febbre (sintomi della tubercolosi) Malpelo allora gli comperava qualcosa in pi da mangiare e gli diede anche i suoi pantaloni che gli facevano pi caldo,ma le condizioni di salute si aggravarono e Ranocchio non torn pi alla cava. Malpelo allora and a casa sua per vedere come stava,la madre del ragazzo urlava disperata perch Ranocchio stava per morire. Un giorno poi egli mor davvero e Malpelo rimase solo;dopo la morte del babbo e di Ranocchio,sua sorella si era maritata e la madre si era risposata e era andata a vivere lontano senza lasciare al figlio nemmeno la casa in cui alloggiare. Giunse alla cava un evaso che lavor l per un po per se ne and tanto erano dure e faticose le condizione di vita alla cava. Malpelo accett di scavare un passaggio,ma cera il rischio di perdersi e di non tornare mai pi. Malpelo infatti non fece pi ritorno alla cava e quando qualcheduno parla di lui,tutti stanno in guardia,come se temessero di vedere il ragazzo che usciva dalla galleria.

I RAGAZZI COME MALPELO SI COMPORTANO IN MODO SELVAGGIO E CRUDELE PERCH REAGISCONO COS AI SOPRUSI CHE RICEVONO Cogli altri ragazzi poi era addirittura crudele,e sembrava che si volesse vendicare sui deboli di tutto il male che si immaginava gli avessero fatto gli altri a lui e al suo babbo. Per esempio Malpelo se la prendeva con Ranocchio e lo picchiava brutalmente perch egli non poteva difendersi,a volte poi picchiava anche lasino,anche lui incapace di rispondere alle botte del ragazzo. I RAGAZZI COME MALPELO DIVENTANO SEMPRE PI CATTIVI A CAUSA DEI PREGIUDIZI CHE GLI ALTRI NUTRONO NEI LORO CONFRONTI Malpelo veniva da tutti giudicato cattivo e perci egli si impegnava ad esserlo sempre di pi e tutte le volte che accadeva qualche disgrazia la colpa ricadeva su Malpelo il quale si lasciava picchiare senza ribatte ree senza dire la verit. LA CONDIZIONE DELLA VITA UMANA TRAGICA,DOMINATA DAI RAPPORTI DI SFRUTTAMENTO E DI VIOLENZA E DA IN DESTINO CHE NON SI PU CONTRASTARE. Malpelo viene emarginato dal resto dei suoi compagni,sbeffeggiato e picchiato,anche la sorella lo picchiava perch temeva che rubasse i soldi. Il padre che era sempre stato un uomo buono veniva costretto a lavorare duramente e veniva sfruttato come una bestia da soma. Quando gli altri lo picchiavano per qualche diastro che lui non aveva causato Malpelo non contestava perch era malpelo e nessuno gli avrebbe creduto nemmeno se avesse detto la verit. La madre lo evitava per non far conoscere al futuro marito della figlia con quale famiglia si sarebbe imparentato,veniva isolato anche dalla famiglia che successivamente i stabilisce in un altro paese senza lasciare a Malpelo neanche la casa. Malpelo resta definitivamente solo quando,dopo la morte del padre muore anche Ranocchio. Lui si rassegna allidea di poter svolgere un lavoro migliore come il contadino,il manovale o il carrettiere,perch questo era il suo lavoro come prima di lui lo era stato del babbo. Lunica consolazione che gli resta la morte ,infatti come il babbo muore nella miniera,da solo senza nessuno che piangesse per lui. Verga usa alcuni vocaboli come per esempio zio che al sud non indica necessariamente un legame di parentela bens un appellativo di rispetto. Anche utilizzare soprannomi per definire laspetto fisico di una persona sono tipici della Sicilia . Per esempio lespressione fare LA MORTE VEL SORCIO, un modo di dire popolare che significa morire schiacciato sottoterra come un topo. Verga utilizza anche similitudini come per esempio mentre gli altri operai stanno in gruppo a mangiare,Malpelo se ne sta in un angolo con il cesto fra le gambe per mangiare il pane come fanno le bestie. Malpelo era conosciuto come la bettonica;il pilastro si contorceva come se avesse il mal di pancia e dicesse ohi anche esso. Quando muore il padre Malpelo si graffiava e urlava come una bestia. Quando Malpelo scava con il piccone nella rena,sembrava che ce lavesse proprio con la sabbia. Quando il sabato tornava casa andava a rincantucciarsi in un angolo come un cane malato

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