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GEOGRAFIA DEL TURISMO

L’oggetto di studio della geografia è il territorio. Tutto ciò che è tempo libero non è detto che sia turismo,
ma il turismo viene svolto durante il tempo libero, tranne il turismo di affari e turismo congressuale a cui
però viene spesso affiancato il turismo ludico-ricreativo. Molto spesso chi si muove in una località per
lavoro è portato a ritornarci per approfondire la visita, contribuendo anche all’economia turistica.

Che cosa studia la geografia?


Quei fenomeni che nel contempo modificano la superficie terrestre e influenzano il comportamento
dell’uomo. Uomo e ambiente sono collegati da un processo di azione reciproca, cioè di interazione. Si tratta
di fenomeni che non interessano in se e per se ma per le loro distribuzioni e combinazioni che si
manifestano ai nostri sensi, quali:
 Paesaggi=manifestazioni dell’interazione uomo e ambiente
 Regioni=parti della superficie terrestre dotate di una spiccata organicità, individualità e livello di
organizzazione
La geografia del turismo si colloca nel ramo della geografia umana, cioè nell’ambito delle “geografie
speciali” ( politica, economica, culturale). Le prime pubblicazioni di geografia del turismo risalgono al 1936 a
Taormina con un testo idiografico, per cui veniva descritto il territorio attraverso l’osservazione diretta ma
non venivano invece ancora descritte le regolarità imposte dalla realizzazione del turismo stesso
(nomotetica). Ad oggi non è più una geografia solo descrittiva, ma va a studiare modelli che si possono
applicare a situazioni diverse e in continua trasformazione.
Nel 1947 Toschi elabora per primo considerazioni sugli aspetti umani del turismo considerando un modello
di configurazione spaziale, individuando:
 Regione di partenza o di outgoing= turismi attivo
 Fase del transito= ad oggi è una parte integrante del viaggio
 Regione di destinazione o di incoming= turismo passivo, vengono ospitati soggetti da un’altra
regione

Descrizione schema: ciò che muove il turismo


I mezzi di trasporto sono comuni e ruotano intorno a tutti i movimenti.
Il movimento delle persone:
a) Forestieri, cioè i turisti, definiti stanchi (affaticati dalla routine e in cerca di riposo); ammalati
(ricercano il turismo del benessere e termale); curiosi (alla ricerca di località da scoprire, fare
esperienze, conoscere le popolazioni locali); studiosi (per motivi letterari o scientifici, studenti
erasmus); sportivi (campionati mondiali e olimpici, sport stagionali); pellegrini (turismo religioso
proprio o improprio, turismo spirituale)
b) Addetti ai servizi del turismo, alberghieri ed extraalberghieri, definiti sanitari (operatori di
wellness); propagandistici e organizzativi (organizzano attività per i soggetti che soggiornano); di
sollievo e svago (discoteche, sale da ballo..); addetti al trasporto (trasportare in loco con trasporti
pubblici e privati). Gli addetti al turismo possono essere stagionali: influisce anche sull’ambiente
naturale
Movimento delle cose:
a) Spostamenti di mezzi che devono approvvigionare le località;
b) Ricordi turistici, come souvenirs che hanno anche un ruolo economico;
c) Specialità locali, ad oggi importanti quelle di tipo culinario, strumento di marketing perché il
prodotto se è di qualità incentiva l’acquisto anche via web
Movimento del denaro:
a) Pagamenti dei forestieri (valuta estera e moneta nazionale)
b) Sovvenzioni da parte di diversi enti, banche, associazioni private, Unione Europea
c) Imposte e tasse, in entrata ed in uscita (tassa di soggiorno che va a finanziare alcune specifiche
politiche che vengono individuate come politiche chiave nelle diverse destinazioni)
d) Assicurazioni, in entrata ed in uscita
e) Capitali e redditi, che vengono investiti o in entrata o in uscita
Comunicazione:
Prima avveniva su depliant, giornali specializzati, oggi intervengono anche i media

La geografia del turismo era inserita nella geografia della circolazione, col passare del tempo altre
geografie hanno iniziato ad occuparsi di turismo:
 Economica
 Politica
 Umana
 Ambientale
 Percettiva

Definizioni
Il fenomeno turistico
Spostamento dal carattere non permanente ma la sua ricorrenza o periodicità gli danno un’importanza pari
ai flussi di popolazione permanenti sicchè richiede strutture fisiche e servizi. Tutte le aree coinvolte
subiscono delle modifiche. Le località di transito sono sempre più infrastrutturate (ex. Stazione di
Milano/Roma)

Il visitatore
Il visitatore è chiunque si rechi in località diversa da quelle di residenza virtuale per qualunque motivo

Il turismo/il turista
È l’insieme delle attività delle persone e che viaggiano in luoghi diversi dal proprio ambiente abituale per
un periodo non superiore ad un anno consentivo e non inferiore alle 24h a scopo di svago, affari o per
motivi diversi dall’esercizio di un’attività remunerata all’interno dell’ambiente visitato

L’escursionista
Colui che visita una località diversa da quella di residenza ma non soggiorna

L’APPROCCIO GEOGRAFICO DEL TURISMO


Si distinguono tre tipi di aree:
a. Turismo attivo = le aree di provenienza di turisti
b. Turismo passivo = aree di destinazione dei turisti
c. Turismo di movimento = connettono le aree di turismo attivo e passivo, aree di transito
Caratteristiche delle regioni turistiche
Le località e le regioni turistiche assumono caratteristiche peculiari a seconda della particolarità che
caratterizzano la loro funzione:
 Numerosità delle motivazioni = monofunzionali o polifunzionali
 Distribuzione temporale dei turisti = monostagionali, bistagionali, o non stagionali
 Strutture ricettive prevalenti = alberghiero, extraalberghiero, turistico residenziale
 Capacità ricettiva = macro stazioni, stazioni intermedie, micro stazioni
 Tempo medio di permanenza = centri e regioni turistiche di soggiorno o a rapido scambio
 Livello di interesse = grandissimo, grande, medio, minore
 Area di attrattività = locale, regionale, nazionale, continentale o planetaria

L’analisi del turismo


I dati necessari per delineare i tre diversi tipi di aree e relativi flussi sono per il:
a. Turismo attivo = dati sui singoli cittadini dedotti da indagini campionarie
b. Turismo passivo = dati sulla domanda e offerta turistica (statistiche di tipo censuario)
c. Movimento o fase di transito = dati sui mezzi di trasporto e come questi vengono utilizzati

Il caso della Liguria


Oggi un’ area di turismo passivo è la sommatoria di una serie di località che ogni singolo turista percepisce
in modo diverso. La regione turistica può essere definita come una somma si tanti luoghi turistici quanti
sono i sofferì che percepiscono turisticamente la stessa località (approccio percettivo, applicabile oggi alla
Liguria).
 Nel 1800 -> area di turismo invernale, legato alla salute
 Dal dopoguerra -> area di turismo balneare estivo
 Dopo gli anni 60 -> località di buon ritiro per pensionati attratti dal clima e dal paesaggio
 Oggi -> percezione mista, comprende tutte le sopracitate tipologie di turismo
I turisti proveniente dal Nord-Italia negli anni 60 sceglievamo come meta turistica la Liguria e la motivazione
principale era la balneazione. In quel periodo si potevano così delineare due regioni di turismo attivo e
passivo con una corrispondenza univoca tra loro. Dagli anni 80 in molti non hanno piu scelto questa
destinazione preferendo delle alternative, successivamente è venuta meno anche la ragione balneare
perché la scelta si è allargata.

FASI DEL TURISMO (guardare appunti storia economica per approfondimento)


 Antico Egitto = i Pellegrini si spostavano verso luoghi a forte valenza spirituale, risalendo il fiume
Nilo
 Antica Grecia = per motivi religiosi, per sentire gli oracoli, per raggiungere località termali o località
pin cui si tenevano i giochi olimpici. La figura dell’ospite era sacra perché l’ospitalità era un dovere
 Impero Romano = sviluppo della viabilità e diffusione del latino per un migliore controllo
dell’impero. Il turista aveva un ruolo diverso rispetto alla Grecia, non aveva la stessa sacralità ma
aveva uno status giuridico riconosciuto
 Medioevo = spostamenti per pellegrinaggi, verso Gerusalemme, La mecca, La galizia. Primi
spostamenti originati dalla presenza di università dal 1000 in poi
 Dopo il 1500 = motivi soprattutto culturali, nell’ambito del periodo rinascimentale, alla ricerca della
conoscenza. Strade più curate e preparate
 Fine 1600 = Grand Tour, principalmente dsll’Inghilterra, le famiglie più agiate si recano in mete
quali Parigi, poi in città italiane. La durata poteva raggiungere anche i tre anni e prevedeva una
preparazione adeguata. La motivazione era culturale e formativa per i giovani, ma anche con cenni
di svago
 1800 = periodo Romantico, il turista è alla ricerca delle emozioni forti (ricerca del sublime o
dell’orrido). Sempre in questo periodo inizia il turismo climatico-marino invernale. Presenza delle
prime linee ferroviarie e dei primi trafori alpini che permettevano migliori spostamenti e
collegamenti
 Primi 1900 = il turismo è ancora un fenomeno elitario ma inizia a trasformarsi e andare verso un
turismo di massa
 Tra 1950/60 = il turismo di massa diventerà internazionale e successivamente intercontinentale.
Avviene prima in America e poi in Europa. Riduzione spazio-tempo anche grazie al miglioramento
dei trasporti e riduzione dei costi
 1970 = consolidamento della società post-industriale e nascita di altre prassi turistiche

Accanto al turista di massa si affermano altre 2 figure di turisti:


a. Nuovi turisti = nelle sue vacanze persegue l’estetizzazione della vita quotidiana e del viaggio,
l’intellettualizazzione degli incontri personali, il cosmopolitismo delle esperienze. È un turista
esigente nei confronti della qualità e vuole essere protagonista, non solo consumatore
b. Post turisti = poco sensibili al fascino dell’autentico, vedono la vacanza in associazione al
divertimento

Il turismo è incluso nel settore economico dei servizi. Il turismo deve essere fruito in loco, affinché ci sia
movimento turistico alla base ci deve essere uno spostamento. Quando si parla di “ turismo virtuale” in
realtà quello non è turismo propriamente inteso. Il prezzo del turismo è il valore d’uso dei luoghi

LA DOMANDA TURISTICA
Può essere espressa in termini:
 Fisici = arrivi e presenze
 Valore = spesa turistica

La domanda è funzione di alcune variabili, che possono variare nel tempo e avere importanza differente a
seconda del periodo storico:
-Reddito
-Disponibilità del tempo libero
-Livello culturale
-Capacità di movimento
-Moda
-Sicurezza
-Livelli dei cambi
Ecc..

Come si misurano gli arrivi e presenze?


 Arrivi = vengono misurati quando il turista che usufruisce della struttura ricettiva viene registrato
negli appositi registri
 Presenze = vengono misurate solo all’atto della partenza

Permanenza media = presenze/arrivi


I dati della tabella riguardano il 2019, ma estrapolati dal sito dell’ISTAT nel 2021. Se in fondo c’è il valore
100 vuol dire che la percentuale è stata calcolata sulla colonna. I valori cerchiati sono i valori complessivi in
termini di arrivi e presenze

Il tempo di permanenza media negli anni si è molto ridotto e le classiche settimane bianche in montagna si
sono ridotte a pochi giorni. Risulta ancora elevato nel caso di alcune località di villeggiatura, dove la durata
raggiunge anche qualche settimana o un mese, si tratta di destinazioni frequentate principalmente da
pensionati e nipoti.

IL FENOMENO DELLA STAGIONALITÀ


Analizzando gli arrivi italiani e stranieri si osserva:
 Un picco evidente di stagionalità per l’andamento nazionale
 Un trend più regolare per auanti riguarda l’andamento mensile straniero
 La da nero del turismo è fortemente influenzato da fattori esterni
 La presenza di attrazioni culturali contribuisce ad abbassare la stagionalità nelle località

TURISMO NERO
I turisti che non pernottano non sono inclusi nelle statistiche in quanto non sono veri e propri turisti, bensì
escursionisti. Vi sono invece turisti che pernottano e non sono registrati, essi costituiscono il turismo nero.
Nelle regioni dove il nero è rilevante bisogna far ricorso a dati stimati.

IN ASSENZA DI STRUTTURE RICETTIVE


Vi sono casi in cui nonostante ci siano flussi turistici di una certa portata è necessario misurarli ricorrendo a
dati diversi rispetto a quelli del movimento generato dalle strutture ricettive. Ciò avviene quando una
località diventa attrattiva è conosciuta sai più per un motivo particolare. (Ex. Castello di Agliè in Liemonte
solo essere staato set della fiction Elisa di Rivombrosa). In casi come questi l’attrattività turistica viene
misurata guardando altri tipologie di dati in quanto la ricettività alberghiera ed extraalberghiera è
inconsistente o assente. Nel caso di Aglié l’attrattività turistica è stata misurata utilizzando il numero di
entrate nel castello. Ciò è avvenuta anche a Bergues, nel nord della Francia. Anche in questo caso per
misurare l’attrattività turistica si è fatto ricorso ai dati quali: salita alla torre civica, biglietti per il trenino
turistico, accesso alle visite guidate.
LA PROVENIENZA DEI TURISTI
I turisti si dividono tra nazionali ed esteri.
I turisti nazionali possono essere indagati rispetto a:
 Regione di provenienza
 Provincia di provenienza
 Comune di provenienza

La domanda turistica può anche essere espressa in termini di spesa turistica:


 Pil procapite
 Valore assoluto
L’Egitto ricade nel Middle East perché come cultura è molto più simile. L’europa rispecchia la crescita
media.

L’OFFERTA
È espressa in termini di:
 Ricettività
 Attività complementari

È in funzione di:
 Costi (che deve pagare l’area)
 Accessibilità
 Promocommercializzazione (promozione attraverso politiche statali o amministrative)

L’offerta si misura in termini di:


 Numero di strutture (alberghiere, extraalberghiere)
 Numero posti letto (alberghieri,extraalberghieri)
 Numero di seconde case (abitazioni non occupate)

Attività complementari:
 Numero ristoranti e coperti
 Numero stabilimenti balneari
 Numero impianti risalita
Ecc ecc
Esercizi ricettivi secondo la classificazione ISTAT
La classificazione istat è nazionale e diversa da quella regionale.
 Esercizi alberghieri = includono gli alberghi in senso stretto classificati in cinque categorie
contrassegnate da stelle in ordine decrescente, anche le residenze turistico-alberghiere
 Esercizi extraalberghieri = esercizi complementari (campeggi, villaggi, rifugi, ostelli, agriturismi,case
per ferie) e alloggi privati in affitto (b&b e altri alloggi privati)

Le strutture ricettive di distinguono in base a:


 Periodo di apertura = annuale, stagionale, bistagionale
 Gestione = individuale e artigianale, societaria e industriale
 Dimensione = grande, piccola, media
 Categoria = stelle

Ospitalità sostenibile
Strutture che prendono in considerazione i temi del:
 Risparmio nel consumo energetico e idrico
 Riduzione dei rifiuti prodotti e lo smaltimento
 Promozione del traaporto sostenibile
 Cibi sani e prodotti locali
 Promozione del territorio e dei beni ambientali e culturali

Ospitalità e albergo diffuso


Si tratta di un esercizio ricettivo siti taro in un certo storico, o in un’area di pregio caratterizzato da una
comunità viva, dislocato in più stabili vicini, con una gestione unitaria e in grande di offrire servizi
alberghieri identici a tutti gli ospiti. L’albergo diffuso è in grado di instaurare un legame forte con il
territorio, offrire l’atmosfera locale, andare incontro alla domanda di servizi personalizzati, rispettare il sito
in un’ottica di sostenibilità e rilanciare borghi bisognosi di un rilancio economico.

Requisiti:
 Gestione unitaria
 Camere dislocate in più edifici
 Una comunità viva
 Autenticità
 Arredo di atmosfera
 Ambiente accogliente e infirmale
 Spazi comuni
 Legame con il territorio e con i residenti
 Standard di qualità
 Servizi, efficienza e personalizzazione

Come si costruisce un questionario


I questionari sono gli strumenti tipi di rilevazione dell’informazione nell’ambito di indagini con campioni e
devono essere rappresentativi di una popolazione. Lo stimolo deve essere somministrato in modo
uniforme a tutti gli intervistati, in modo che tutti possano rispondere secondo la stessa formulazione del
quesito. Devono quindi essere standardizzati, negli aspetti contenutistici e formali, e strutturati, cioè con
risposte di tipo chiuso e il soggetto deve far rientrare la sua opinione in risposte già predeterminate.

Scopo del questionario


Descrivere, comparare, spiegare i comportamenti Messi in atto, gli atteggiamenti che assumono, le opinioni
che esprimono, credenze alle quali aderiscono i soggetti appartenenti al campione selezionato di
intervistati.
I temi indagati
L’individuazione dei temi oggetto di indagine rappresenta la fase a monte della costruzione di un
questionario e deve essere pianificata con attenzione. La formulazione delle domande rappresenta l’ultimo
aspetto a cui porre attenzione la quale deve essere primariamente rivolta alla individuazione dei temi di
investigazione e alla loro esplicitazione e traduzione in costrutti teorici. Aiutano in questa fase la letteratura
scientifica e l’interpellare testimoni, per costestualizzare gli ambiti di interesse. La discussione all’interno
dei gruppi di ricerca consente di selezionare, organizzare e stabilire delle priorità rispetto a diversi temi.

La classificazione delle domande


Proprietà socio-grafiche
Caratteristiche anagrafiche, sociali ed economiche che contraddistinguono il soggetto intervistato.
Rientrano in questa categoria sesso, età, stato civile, genere, titolo di studio e professione. Alle volte anche
comune di residenza, ampiezza demografica, zona altimetrica, contesto urbano e rurale.

Comportamenti e atteggiamenti
Consente di esplorare azioni ed eventi empiricamente osservabili e potenzialmente controllabili e proprio
per queste caratteri di tangibilità sono più facilmente rilevabili della dimensione relativa agli atteggiamenti
che fa riferimento ad aspetti come le opinioni, i valori, le motivazioni, gli orientamenti, le valutazioni, i
giudizi.

Le regole di formulazione delle domande


 Far ricondurre L’intervistato a comportamenti ed azioni da svolgere e non situazioni generiche
 Non chiedere opinioni su argomenti che l’intervista to potrebbe non conoscere
 Usase una terminologia semplice, comprensibile anche ai soggetti con un livello culturale basso
 Fare rifermento a periodi temporali non troppo lunghi (SÌ 6 mesi fa, 1 anno fa, NO 10 anni fa)
 Non obbligare l’intervistato a fare calcoli che potrebbero generale errori
 Evitare domande doppie che contengono al loro interno la richiesta di più di un’informazione

Come porre e NON porre le domande


Ex. Se il questionario è sullo sport, devo circoscriverlo.
“Nel corso dell’ultima settimana ha praticato qualche sport?”
e NON
“Pratica qualche sport?”

CHIUSE
 Dicotomiche = una sola risposta su 2 possibilità (Si-no, vero-falso)
 Politomiche = tra più possibilità
 Scale numeriche = simmetriche (dispari, 5,7,11 valori) o asimmetriche (pari)
 Scale verbali = utilizzando giudizi
 Multiple = posso rispondere a più risposte (su 6 risposte posso darne massimo 3 o posso rispondere
anche a tutte)
APERTE

La struttura logica
Ha la funzione di aiutare l’intervistato a rispondere al questionario limitando i fattori di errore e di disturbo.
Pensare quindi ad una struttura coerente e sequenziale del flusso di domande.

Preambolo introduttivo o esplicativo


Dove vengono brevemente illustrati obiettivi e finalità dell’indagine, indicati i promotori di ricerca e
garantita la riservatezza dell’ intervistato. Tendenzialmente ha una struttura ad imbuto, partendo da
domande di carattere più generale per passare via via a quelle a contenuto più specifico e delicato e che
necessitano di maggiore attenzione e approfondimento. È importante numerare progressivamente le
domande, per poi elaborare i dati. La veste grafica gioca un ruolo, deve essere chiara e accattivante per
stimolare l’intervistato. Solitamente il questionario viene diviso in sezioni in modo tale che l’intervistato
abbia chiara l’idea del gruppo di domande a cui andrà a rispondere.

Come somministrare il questionario


In funzione dell’oggetto di studio e della disponibilità di risorse. La modalità di raccolta può essere:
 Face to face = intervistato e questionario, le risposte vengono subito registrate
 Telefoniche
 Postali = poco usate, spesso sostitute da questionari via e-mail
 Via web = social, banner, newsgroup, permette di ridurre i tempi ed i costi

GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA DEL TURISMO


Le carte
Le carte sono una rappresentazione nel piano di una superficie, quella della Terra. Non contengono tutte le
stesse informazioni quindi bisogna sceglierle a seconda dei casi.
Le carte geografiche sono tutte rappresentazioni ridotte di zone più o meno vaste della superficie del
pianeta. La riduzione è espressa dalla scala della carta geografica, cioè il rapporto tra le lunghezze misurate
sulla carta e quelle corrispondenti sul terreno.
La scala può essere:
 Numerica= è espressa sotto forma di frazione, il numeratore è sempre 1 e il denominatore esprime
il numero di volte in cui le distanze reali sono state ridotte sulla carta. Più il denominatore della
frazione è piccolo più la scala è grande e la carta dettagliata
 Grafica= è espressa mediante una linea retta o due linee parallele suddivise in tante parti uguali
contrassegnate da un valore numerico. Il valore può essere espresso in metri o in chilometri

A seconda del tipo di scala le carte geografiche possono essere suddivise in tipologie, elencate in
ordine decrescente di scala:
 Piante e Mappe (Scala > 1: 10 000)= Sono carte molto dettagliate, sia perché rappresentano
porzioni di territorio poco estese, sia perché sono ricche di particolari. In genere, sono chiamate
piante quelle che rappresentano i centri urbani; sono dette mappe quelle catastali; esse possono
raffigurare zone rurali o aree/ edifici di proprietà (privata e pubblica).
 Carte topografiche (1: 10 000 < Scala< 1: 150 000)= Sono piuttosto ricche di particolari e
rappresentano estensioni relativamente piccole della superficie terrestre.
 Carte corografiche (1: 150 000 < Scala < 1: Carta corografica - 1 000 000)= raffigurano zone
abbastanza estese della superficie terrestre (ex un’intera Regione), ma conservano un discreto
numero di particolari (possono indicare gruppi di case isolate, edifici di interesse artistico, canali,
cavalcavia ecc.). Quasi tutte le carte stradali appartengono a questa categoria
 Carte geografiche (Scala < 1: 1 000 000)= rappresentano aree molto estese della superficie
terrestre, ad esempio uno Stato o un intero continente. A questo gruppo appartengono anche i
mappamondi (superficie terrestre divisa nei due emisferi) e i planisferi (superficie terrestre in
un’unica immagine)
A seconda del tipo di informazioni le carte geografiche possono essere suddivise in tipologie:
 Carte generali, possono essere a loro volta distinte in:
- Fisiche, rappresentano gli aspetti naturali di una zona (fiumi, laghi, coste, rilievi ecc.)
- Politiche, rappresentano gli aspetti umani (confini, città, strade, ferrovie ecc.)
- Fisico-politiche, riportano gli elementi di ambedue le categorie succitate
 Carte speciali, costruite per uno scopo preciso, ne fanno parte:
- carte idrografiche: carte marine -mari e coste-, nautiche, idrografiche continentali - fiumi e
laghi-
- carte aeronautiche: usate per il volo carte turistiche: più incentrate sulle vie di
- comunicazione
 Carte tematiche, mettono in risalto un aspetto particolare del territorio: fisico, biologico, antropico
o economico.

Ne esistono moltissimi tipi, tra i quali ricordiamo: le carte dei climi, le carte della vegetazione; le carte
economiche, gli allevamenti, le produzioni agricole, turistiche, ecc.

Tabelle o tavole statistiche


Le Tabelle o tavole statistiche rappresentano serie di numeri ordinati in righe (orizzontali) e colonne
(verticali):
 contengono serie numeriche riassumono le quantità relative a un certo fenomeno per un certo
numero di soggetti, o per uno stesso soggetto
 si riferiscono a una serie di casi, anni, ecc., e danno la possibilità di effettuare dei confronti
 Possono rappresentare i più svariati tipi di fenomeni (naturali, umani, economici, turistici, ecc.)

Grafici
I grafici, a seconda del fenomeno che si vuole rappresentare, possono essere di diversi tipi quali, tra i
principali:
 Istogrammi o grafici a colonne= Sono formati da un certo numero di colonne disposte in orizzontale
o in verticale, la cui lunghezza corrisponde al dato numerico che vogliono raffigurare. L’istogramma
comune serve per confrontare quantità dello stesso fenomeno
 Areogrammi o grafici a torta= Utilizzati per visualizzare l’intero fenomeno solitamente diviso in parti
percentuali
 Diagrammi cartesiani= Si tratta di un tipo di raffigurazione particolarmente indicata per
rappresentare due grandezze legate tra loro da un relazione che in qualche modo le fa dipendere
l’una dall’altra
 Ideogrammi= Si tratta di rappresentazioni nelle quali i dati vengono rappresentati sotto forma di
icone del fenomeno che si intende rappresentare
 Cartogrammi o cartogrammi a mosaico= Si tratta di carte geografiche sulle quali vengono
rappresentati dei dati statistici, con colori e simboli diversi a seconda dei valori del fenomeno
osservato, relativi al territorio che la cartina rappresenta

Fotografie
Le fotografie sono uno strumento indispensabile nello studio della geografia. Dal punto di vista tecnico
possiamo avere 3 tipi di fotografie:
 le fotografie scattate da terra
 le fotografie scattate da un aereo
 le fotografie scattate da un satellite (fotografie satellitari)
 fotografie scattate da droni

Le fotografie dal punto di vista del contenuto si distinguono in tipi di fotografie:


 fotografie del paesaggio: sono classificate in base all’elemento dominante nella foto
 montagna
 collina
 fluviale
 marittimo
 rurale
 industriale (in cui si vede un’area dominata da costruzioni destinate alla produzione industriale)

Le fotografie delle città: possono rappresentare una città nel suo insieme (si chiamano foto
panoramiche) o una parte della città, più o meno grande. Si possono avere fotografie che
rappresentano:
 Il centro storico
 La periferia
 Una monumento cittadino (una chiesa, un palazzo antico, un edificio simbolico di una città, ecc.)
 Una strada con i suoi negozi, con le persone che vi abitano e vi lavorano, con i turisti

Il ruolo del drone


Dà un’idea a 360 gradi delle località, permette di immortalare i paesaggi evidenziandone le molteplici
sfaccettature.

Siti web e app


Tramite la rete è possibile accedere alle informazioni turistiche attraverso i siti turistici e le app a esclusivo
uso turistico. Sono le applicazioni mobili che permettono di fruire in modo veloce e immediato attraverso
smartphone e simili, di tutte le informazioni presenti nella rete rendendole ancora più dinamiche.

Fonti delle statistiche turistiche


Enti a livello nazionale:
Banca d’Italia -> turismo internazionale
ISTAT -> istituto statistico
ISNART -> calcola anche il movimento generato dalle seconde case
ENIT -> agenzia nazionale italiana del turismo, operante nella nella promozione dell’offerta turistica Italiana

A livello locale:
UNIONCAMERE -> osservatorio sul turismo in Liguria
Regione Liguria -> analisi del movimento turistico

Tabula peutingeriana
Ha la funzione di carta stradale, è una striscia di pergamena conservata presso la biblioteca di Vienna ed è
stata ricostruita è caricata online, può essere utile per elaborare itinerari.

PIATTAFORME E LOCAZIONE DI CASE AI FINI TURISTICI


Negli ultimi anni è divenuta un importante segmento dell’offerta ricettiva, e vi ha contribuito il successo di
siti internet/piattaforme che facilitano fortemente l’incontro tra:
 L’offerta di coloro che hanno un alloggio o una stanza inutilizzati per avere un reddito aggiuntivo
 La domanda, di persone che cercano una sistemazione per brevi periodi solitamente per motivi di
vacanza
Il leader mondiale del settore è AirBnB, azienda fondata nel 2009 a San Francisco.

Cambiano i canali di comunicazione:


 La domanda è sempre più attenta non solo alla leva del prezzo, ma alla ricerca di
esperienze, vacanze originali e immersi e nella vita reale della destinazione
 Si afferma il fenomeno dei viaggi costruiti intorno a forme alternative per la tipologia di
alloggio rispetto alla tradizionale offerta alberghiera
 Offerta percepirà come capace di offrire una relazione più autentica con la comunità
ospitante
 La diffusione si deve alla difusaione di piattaforme di informazione e prenotazione online
(Homeaway, homelidays, flipkey, wimdu, housetrip, airbnb ecc)
 Oggi molte strutture vengono gestite anche a livello imprenditoriale per cui diventa un vero
e proprio impegno e lavoro, rendendo le strutture ben organizzate e caratterizzate da
professionalità
Airbnb
Dal 2008 al 2018 l’offerta di AirBnB è cresciuta molto, costituita da oltre 5 milioni di annunci, in più di 190
paesi e 81 Mila città. Le entrare di AirBnB provengono dalle commissioni applicare sia ai clienti sia ai
fornitori del servizio di alloggio. I principali competitor sono:
 Homeaway
 Booking.com
Dal 2017 l’Italia rappresenta il terzo mercato per AirBnB dopo usa e Francia. La maggior parte dell’offerta fa
riferimento a interi appartamenti o singole stanze all’interno di case. Da una parte il numero degli
stabilimenti alberghieri si è mantenuto costante, come risultato di un forte incremento degli hotel di
maggiore qualità a scapito di quelli più economici, dall’altra parte il numero di sistemazioni NON
alberghiere è quasi raddoppiato negli ultimi 15 anni. In Italia i ritmi di crescita sono stati esponenziali, ma ci
sono città in cui molte case nel centro storico o zone costiere vengono tutte utilizzate solo a fini turistici.
Questo provoca da un lato una riduzione dell’offerta abitativa e dall’altro può creare false tendenze del
mercato immobiliare. La distribuzione sul territorio Italiano di AirBnB non è omogenea (maggiore
concentrazione in Toscana e Umbria, lungo le coste, nelle città d’arte, sui laghi del nord e in montagna).

TURISMO E GEOGRAFIA ECONOMICA

L’evoluzione della domanda e offerta turistica


Anni 70
Forte stagionalità e forte elasticità
 Domanda: se il prezzo scende la domanda sale
 Offerta: la conduzione familiare di molte attività permetteva di variare l’impegno

Caratteristiche della società post industriale


Diminuisce la stagionalità e l’elasticità
 Domanda: ogni turismo ha una sua stagione è tutto l’anno viene coperto; i consumatori non sono
più disposti a rinunciare alla vacanza
 Offerta: strutture alberghiere aperte tutto l’anno; aziende ricettive più grandi

Post 1970
Turismo come motore di sviluppo locale, stimola l’occupazione, le attività artigianali, commerciali,culturali.

Caratteristiche domanda e offerta turistica in Italia


 Offerta non si è ancora adeguata alla domanda
 Il turista medio benestante è esigente
 Presenza di nuovi competitors
 Scarsa capacità di adattarsi a nuovi standard richiesti dalla domanda
 Il turista straniero spesso visita il Paese in bassa stagione

LA GEOGRAFIA POLITICA LEGATA AL TURISMO


Studia l'organizzazione spaziale dei fenomeni turistici e la valutazione dell'impatto che questi producono
sull'ambiente fisico, sulla società e sull'economia locale. Sono diversi gli aspetti dell'organizzazione
territoriale che possono sollecitare o ostacolare gli spostamenti turistici:
 Il sistema politico-economico= es. Muro di Berlino
 Conflitti armati e attentati terroristici= es. Torri gemelle
 Alleanze e tensioni tra i diversi Stati nazionali

Turismo sociale
Insieme delle relazioni e dei fenomeni che scaturiscono dalla partecipazione al movimento turistici
di diversi strati della popolazione aventi reddito modesto ai quali tale partecipazione è agevolata da
provvedimenti di carattere sociale facilmente riconoscibili. (Definizione del 1963)

Il turismo sociale oggi è sinonimo di essenziale, equo e etico. Molti turisti si sono trasformati da
backppocker (zaino in spalle) a flashpacker, che si differenzia dal precedente per la maggiore disponibilità
economica e l'uso di tutti i supporti tecnologici. Si tratta di un turismo che possiamo definire glaciale
(globale+sociale) orientato all’ equità sociale sia nelle condizioni sociali dei luoghi di partenza che di quelli
di destinazione. Secondo alcuni autori il turismo sociale oggi è costituito da tanto turismi:
 Turismo sostenibile
 Turismo responsabile
 Ecoturismo
 Turismo solidale
 Turismo accessibile
Si tratta di modalità turistiche che si sono diffuse negli anni 90 in italia e hanno come scopo il
rispetto per la fragilità ambientale, sociale e culturale dei luoghi in cui vengono praticate.

TURISMO E COMMERCIO
“Il declino dell’Italia turistica è connesso all’assenza di inventiva e di collaborazione nel proporre nuovi
prodotti urbani di base da comunicare al nuovo ceto medio internazionale, perché manca il ceto
professionale che svolga il ruolo di broker economico dal lato dell’offerta, facilitando lo scambio di beni e
servizi, ripetuti e costanti, come avviene in un qualsiasi distretto industriale fordista.”

Uno dei principali flussi che il turismo genera è quello delle merci. Le regioni di incoming accolgono una
cospicua quantità di merci che se non fosse per il turismo non vi giungerebbe. Le regioni di turismo passivo
necessitano un maggiore approvvigionamento e anche di diversa qualità. In alcuni casi si verificano dei
paradossi: prodotti che il turista crede autentici, sono invece importati.

Un altro aspetto riguarda gli acquisti che i turisti realizzano. Tra le performances turistiche più diffuse c’è
sicuramente lo shopping, che si distingue tra:
 Tourism shopping= acquisti compiuti dai turisti durante il viaggio che non hanno come scopo
principale lo shopping stesso
 Shopping tourism= viaggi che hanno lo shopping come finalità (ex. Outlet village)

Circolazione e distribuzione dei capitali


Un alero importante flusso è legato alle transazioni finanziarie: il turista spende in un luogo redditi percepiti
altrove. Per uno stato nazionale, ci sono tre tipi di transazioni finanziarie turistiche:
 Turismo in uscita = outgoing, flusso di valuta in uscita, preoccupante se eccessivo
 Turismo in entrata = incoming, flusso di valuta in entrata, possibilità di sviluppo economico
 Turismo domestico = possibilità di riequilibrio e redistribuzione dei redditi interni
Il turismo in entrata e quello in uscita danno origine alla BILANCIA TURISTICA.

Le seconde case portano benefici economici e finanziari?


Effetti negativi dello sviluppo delle seconde case:
 Privatizzazione dello spazio turistico
 Spesso stile architettonico poco consono
 Dotazione infrastrutturale molto costosa e poco utilizzata
 Aumento delle rendite immobiliari

Effetti positivi:
 Benefici per i proprietari dei terreni
 Occasioni di lavoro per le manutenzioni
 Nascita di nuovi esercizi commerciali
 Tasse e tributi per i comuni

Le migrazioni indotte dal turismo hanno effetti positivi in quanto:


a) Permettono di trattenere una parte di popolazione in aree soggette a forte spopolamento a causa
dell’economia debole (es. Montagna)
b) Favoriscono la retribuzione per la popolazione attiva a favore del terziario
c) Aumentano la necessità di formazione nel campo del turismo

Trasporti e vie di comunicazione


La distanza è sempre stato un fattore strategico per il turismo, e può essere:
 Lineare = misurazione dello spazio che intercorre tra l’origine e la destinazione
 Tempo = per percorrere una certa distanza
 Costo = costo che serve per coprire una certa distanza

Ultimamente vi è stata una contrazione dello spazio tra le località di origine e quelle di arrivo, dovuta ad un
aumento dei competitor turistici e una riduzione dello spazio-costo dovuto ad un aumento dei turisti anche
per destinazioni più lontane.

Nuovi centri e nuove periferie grazie a ulteriori fattori che modificano la fruizione delle mete turistiche :
 Sicurezza (attentati e conflitti)
 Problemi sanitari
 Grado di cultura e conoscenza del turista
 Diversa configurazione concorrenziale del mercato e diversa calendarizzazione del tempo

IL TURISMO NATURALISTICO
É quel tipo di turismo basato sulla natura in cui la motivazione principale è l’osservazione e
L’apprezzamento dell’ambiente e delle culture tradizionali e suggerisce comunque opportune
distinzioni:
 Il turismo nella natura, nel quale la motivazione principale è la realizzazione di attività ricreative e
svago nella natura, senza degradarla (turismo rurale, ricreativo, turismo outdoor)
 Turismo natura, che ha come motivazione principale lo svolgimento di attività sportive
 Turismo per la natura, che privilegia la contemplazione, il godimento e la conoscenza della i,e re
naturale con attività a bassa intensità fisica.

La natura non è interpretata come strumento accessorio ma rappserenra l’essenza per la realizzazione di
specifiche attività. Tutti devono interagire con la natura in modo soft, cercando di ridurre al minimo gli
impatti garantendone la conservazione e la fruibilità anche alle generazioni future. Il turismo nature-based,
pretendendo attività di natura fisica, spesso provoca conseguenze dirette sull’ambiente in quanto vengono
costruite infrastrutture per lo svolgimento delle attività.

Turismo rurale
È una pratica turistica antica (il famoso “otium” dei Romani, la villeggiatura extra urbana).
Il turismo rurale modernamente inteso nasce come evasione dalla città calda e caotica estiva, e diventa
qualcosa di alternativo alla vacanza balneare.
 Negli anni 50-60 fiorisce
 Negli anni 70-80 già entra in crisi

Nei paesi sviluppati le aree rurali sono contraddistinte di un tessuto socioeconomico fragile, fatto di anziani
e giovani che in assenza di prospettive lavorative sono costretti a migrare verso le aree urbane. Per
riviltazzire le aree rurali italiane, da diversi anni sono state applicate politiche all’insegna della
valorizzazione delle risorse naturali e culturali e nascono così gli agriturismi. Gli agriturismi sono una forma
di ricreazione che valorizza le risorse agrarie e il valore ricreativo del paesaggio rurale.
È un fenomeno in crescita, le aree bianche sono diminuite ma sono aumentare le aree celesti. Ci sono aree
di maggiore concentrazione come la Toscana e il Trentino, già attive nel 2002 e continuano ad esserlo nel
2019. Il fenomeno ha iniziato a diffondersi anche nel Sud prevalentemente in Puglia e nelle isole.
Gli agriturismi possono offrire una serie di servizi oltre il pernottamento e la ristorazione, spesso offrono la
possibilità di praricaee sport, trekking, o piu in generale osservazioni naturalistiche e attività educative. Si
tratta di attività praticate non solo dai turisti ma anche da coloro che effettuano un’escursione di un solo
giorno (attività molto diffusa nell’estate nel 2020 perché da modo di rispettare il distanziamento e
salvaguardare la salute).

Il turismo outdoor
Un modo di fare turismo piuttosto diffuso, quasi 80 milioni di italiani che hanno compiuto un viaggio in
Italia o all’estero hanno effettuato un viario outdoor pernottando in villaggi, campeggi, camper e simili
dando origine al 23% di pernottamenti totali. In otto casi su dieci la vacanza all’aria aperta e starà svolta in
Italia tra giugno e settembre e le regioni più frequentate sono state la Puglia, la Toscana e la Sicilia.
Il turismo outdoor si basa sull’utilizzo dei diverse strutture a differenza del turismo en plein air, che è
itinerante è svolto solitamente in camper o in tenda. In entrambi i casi è forte il desiderio di vivere la
vacanza a stretto contatto con i luoghi visitati e a seconda di come viene vissuto può stimolare tipi di
esperienze diverse.

TURISMO E COVID 19 IN ITALIA


Nel 1019 erano aratri registrati flussi turistici record negli esercizi ricettivi italiani:
+ 2,6 % negli arrivi
+ 1,8 % nelle presenze
L’espansione dei f,usi turistici sembrava confermata dalle prime evidenze dei dati di gennaio dell’anno
2020, nel mese di febbraio sono già visibili i primi effetti della pandemia

Caratteristiche
Turisti = 131,4 milioni
Pernottamenti = 436,7 milioni

La componente turistica Internazionale nel 2019 si concentra prevalentemente nelle città d’arte. Il 45% di
turisti stranieri si devono al turismo culturale e i pernottamenti stranieri sono al 35%.
Nel 2018 gli Italiani hanno effettuato vacanze culturali nel 25,8% dei casi all’estero e nel 13,8% dei casi in
Italia, questo dato è importante perché ci indica che gl8 italiani hanno una predisposizione a realizzare
vacanze di tipo culturale ma all’estero.

I primi tre trimestri


UNWTO stima per l’anno 2020 un calo di visitatori internazionali del 70% rispetto al 2019. La tendenza si
conferma anche in Italia dai dati dei primi 9 mesi dell’anno con le presenze dei clienti inbound in calo del
68%.
 -59% viaggi svolti per lavoro
 -23% le vacanze
 -68% i turisti stranieri
 -73% presenze nelle grandi città
 In termini di ricettività il comparto alberghiero è quello più sofferente, 46% rispetto al 2019
 -81% turismo congressuale
 -41% riunioni di affari
Nei mesi di lock down la domanda quasi si azzera e le presenze nelle strutture ricettive sono al 9% fino al
mese di Maggio;
Nel mese di Giugno i flussi turistici iniziano timidamente a risalire;
Luglio-Settembre vede le presenze complessive al 63,9%, il calo in questo caso è dovuto al decremento dei
clienti stranieri mentre gli italiani sono oltre all’86%, il mese di Agosto è quello che registra la maggior
ripresa;
Nel mese di Settembre riiniziano le prime restrizioni e la variazione negativa delle presenze torna ad
ampliarsi

A livello regionale soffre di più il Nord-ovest, in particolare le grandi città.


A soffrirne meno sono i comuni nelle località montane.
Liguria
Nel mese di Liglio ha iniziato a registrare un certo movimento a turistico, i problemi legati alla mobilità
avrebbero comunque inciso negativamente sui flussi turistici facendo regIstrare un calo stimato intorno al
15% che si e sommato ai cali dovuti al Covid.

TURISMO E GEOGRAFIA AMBIENTALE


Le fasi che aiutano a delineare il rapporto turismo e ambiente sono 4 e si basano sull’evoluzione della loro
interpretazione in diverse epoche lette NON in termini diacronici ed evolutivi:
1. Determinismo ambientale = XIX secolo, è la natura a determinare le scelte de,l’ho l e a dirigerle
verso le uniche soluzioni durevoli nel tempo
2. Possibilismo = primi decenni del XX secolo, capacità dell’uomo di adattarsi all’ambiente e un cui si
trova e nel quale vive, come evidenziato da Vidal De Blanche l’uomo e la natura sono sullo stesso
piano
3. Volontarismo =dopo la prima guerra mondiale, l’uomo prende il sopravvento sulla natura,
combacia con l’epoca delle grandi costruzioni dell’uomo, urbanizzazione, edilizia, infrastrutture
4. Ecocentrismo = inizio degli anni ’70 con massima diffusione negli anni ’80, centralità del tema della
natura e dell’’ecologia, cio induce lo sviluppo di nuove tipologie turistiche come il turismo
sostenibile, l’uomo non deve farsi sopraffare dalla natura ma la deve difendere,e del turismo
responsabile, inteso come quello che rispetta la cultura e le scelte della comunità locale

Spazio turistico
Il geografo Lozato-Giotart richiama l’attenzione sullo spazio turistico che da semplicemente visitato è
velocemente passato ad essere organizzato e addirittura consumato.
 Visitato = l’impatto ambientale del fenomeno turistico non modifica profondamente l’ambiente
originario
 Organizzato = coinvolge la volontà della comunità locale o degli imprenditori turistici di costruire
uno spazio turistico, la risorsa turistica acquisisce una dimensione anche strutturale
 Consumato = distrutti dall’ insediamento turistico, in modo irreparabile ovvero non sostenibile,
però può anche intendersi come goduto o acquistato.
Può anche essere gestito, cioè rimodellato e ristrutturato in maniera più o meno impattante
L’impatto del turismo
È molto evidente nelle regioni di incoming ma i suoi effetti sono tangibili anche nelle regioni transito che
hanno avuto una forte espansione. In passato le regioni di transito erano dei “non-luoghi” ma ad oggi non si
usano solo per l’incremento dei commerci ma fanno parte integrante della vacanza, attrezzati per indurre il
turista a spendere i propri redditi (turismo e/o escursionismo di transito). Nelle regioni di outgoing si
creano degli impatti che colpiscono fondamentalmente l’ambiente socio culturale ed economico: il turista
in vacanza spende il reddito prodotto nel luogo di residenza e dà lavoro a tutta una serie di figure
professionali legate al turismo nelle regioni di fuga alle quali ritorna una parte consistente delle sue spese
turistiche, inoltre sente il bisogno di ritrovare nell’area in cui vive quelle caratteristiche che ha scoperto
durante la vacanza costruendo il gusto turistico.

Quale è il problema del transito?


L’idea è cercare di ridurre le immissioni realizzando dei viaggi più brevi o con mezzi di trasporto meno
impattanti dal punto di vista ambientale. Quest’azione è già stata valutata da diversi anni e in alcuni Paesi
c’era già stata una rivalutazione del turismo domestico in modo tale da compiere viaggi a breve raggio
(USA, sistema ferroviario poco sviluppato = trasporto aereo).

Il ciclo di vita della regione turistica


Il territorio è una riposa non rinnovabile e quindi consumabile ed esauribile. Come tutti i beni è quindi
soggetto ad u ciclo di vita, cioè si trasforma passando solitamente da una fase di nascita ad una di morte
attraverso due fasi, crescita e declino. In tema di turismo gli autori che hanno elaborato teorie:
 Plog (1973)
 Miossec (1976)
 Butler (1980)
Nei 3 modelli vediamo che l’attenzione é sulla figura del turista e in Miossec soprattutto fanno parte del
modello il ruolo che hanno le vie di comunicazione nella località così come la popolazione locale.
Indici di misura dell’impatto ambientale
 VIA = valutazione impatto ambientale, relativa ad opere singole anche per infrastrutture di grandi
dimensioni ma non realizzate su un insieme di opere
 VAS = valutazione ambientale strategica relativa ad un impresa, un complesso di opere o un piano
turistico
 Carrying capacity= misura la capacità di una determinata opera e si distingue in:
 Ecological -> equilibrio ambientale
 Turist social -> soddisfazione del turista
 Host social -> popolazione locale

Gli strumenti di tutela ambientale


Lozano-Giotart ha individuato 5 categorie di siti:
 Siti sfondo naturali non modificati= forte potere di attrattivitá (grotte, vulcani, canyon,boschi,
parchi nazionali)
 Siti sfondo urbani = turismi che si possono realizzare all’interno delle città
 Siti sfondo naturali e in parte modificati = siti in cui è forte la presenza naturale e antropica
 Siti scrigno= musei all’area aperta o ecomusei

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