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Quaderni Urbinati di Cultura Classica
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Acqua e fuoco nella Lisistrata
Marco Dorati
L'ingresso del coro dei vecchi ateniesi (v. 254 ss.), armati di
fiaccole e risoluti a reprimere in un autodaf? la provocazione 'senza
precedenti' costituita dalFoccupazione delPacropoli, segna la prima
reazione da parte maschile alFazione rivoluzionaria ideata da Lisi
strata e dalle sue alleate. Aile compagne minacciate dal fuoco dei
vecchi accorre prontamente in soccorso il secondo coro, formato da
donne ?rmate a loro volta di anfore piene d'acqua. Lo scontro tra i
due semicori, iniziato con uno scambio di ingiurie, si conclude, pre
vedibilmente, con una 'doccia', nella quale il fuoco dei vecchi viene
spento.
A prima vista fattore tradizionale di una banale situazione da
slapstick comedy1, la presenza di acqua e fuoco, che costituisce
non un tratto marginale ma un elemento fondamentale della scena,
sembra assumere qui un significato particolare. Come in nessun'al
tra delle sue commedie, Aristofane - il quale mostra spesso scarsa
simpat?a per le forme pi? grossolane di comicit? 2 - ricorre ampia
mente qui a secchiate d'acqua3 e torce4, che rientravano tra i
tradizionali ferri del mestiere dei poeti comici; ed ? difficile sottrarsi
alFimpressione che questo fatto non sia casuale, ma trovi una ra
gione pi? profonda nelle tematiche stesse che il dramma affronta.
1 Come nota J. Henderson, LLysistrate : the Play and its Themes', Yale Class.
Stud. 26, 1980, p. 194; Aristophanes. Lysistrata, Oxford 1987, adv. 381, p. 116. Cfr.
anche C. A. Faraone, 'Salvation and Female Heroics in the Parodos of Aristophanes
Lysistrata\ Journ. Hell. Stud. 117, 1997, p. 39.
2 Cfr. Nub. 518 ss., in part. v. 543; Vesp. 54 ss.; Lys. 1216 ss.
3 Nella Pace (v. 969 ss.) assistiamo a un lancio di acqua lustrale sugli spettatori
(secondo P. Mazon, Aristophane. La paix, Paris 1904, p. 89) o sul coro (secondo J. van
Leuween, Aristophanis Pax, London 1906, p. 149). Si tratta tuttavia di una trovata
estemporanea, che non ha un collegamento particularmente significativo con le temati
che del dramma.
4 Un'eccezione ? costituita dalle stesse Nuvole (cfr. v. 1490): ma il finale di questa
commedia presenta alcune analogie tematiche con la scena della Lisistrata (cfr. infra).
Cfr. anche, sempre nella Lisistrata, i w. 1217, 1222.
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80 M. Dorati
D Cfr. ad es. F. M. Cornford, The Origin of the Attic Comedy, Cambridge 1914
(repr. Cambridge 1934), pp. 109 e 125 ss. per il quale la divisione del coro della Lisi
strata, di cui ? sottolineata la singolarit?, rispecchierebbe le fasi pi? arcaiche della storia
della commedia; M. Landfester, Handlungsverlauf und Komik in den fr?hen Kom?dien
des Aristophanes, Berlin-New York 1977, p. 257; P. Handel, Formen und Darstellungs
weisen in der aristophanischen Kom?die, Heidelberg 1963, p. 24 ss.; Henderson, Lysi
strata, cit. p. 99 s.
6 Henderson, LLysistrate : the Play...', cit. p. 194.
7 Per questo epiteto, utilizzato da Aristofane anche in Eq. 1189 e Nub. 989, cfr.
Kruse, RE XIII Al, 1939, col. 245, s.v. Tritogeneia'; G. W. Elderkin, 'Aphrodite and
Athena in the Lysistrata of Aristophanes', Class. Philol. 35, 1940, p. 393; G. Devereux,
Femme et mythe, Paris 1982 p. 127 ss.; A. H. Sommerstein, Aristophanes. Lysistrata,
Warminster 1990, ad loc. p. 171; Henderson, Lysistrata, cit. ad loc. p. 111.
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Acqua e fuoco nella Lisistrata 81
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82 M. Dorati
Storie, Milano 1994, ad loc. p. 170 s.), che alla funzione altrettanto t?pica della tessitura
unisce quella dell'attingere acqua: cfr. M. Dorati, 'Lisistrata e la tessitura', Quad. Urb.
n.s. 58 (87), 1998, p. 42.
13 Henderson, LLysistrate : the Play ...', cit. p. 193 s., nota corne, pur nel tono umo
ristico determinato dal contesto in cui ? inserita la descrizione, vi sia un richiamo alla
sfera domestica turbata dalla guerra.
14 Cfr. Dorati, art cit. p. 53 ss.
lo Cfr. ?lavic?v al v. 342, riferito alla guerra voluta dagli uomini (e anche il ^laivo^i?
vov? del v. 556).
16 Cfr. G. Paduano, Aristofane. Lisistrata, Milano 1981, p. 91 n. 32; R. P. Martin,
'Fire on the Mountain: Lysistrata and the Lemnian Women', Class. Ant 6, 1987, p. 96.
Il rogo delle Nuvole, come ? stato da tempo notato, sembra richiamarsi alla tr?gica fine
dei Pitagorici di Crotone: per questo cfr. W. Burkert, Weisheit und Wissenschaft Stu
dien zu Pythagoras, Philolaos und Platon, N?rnberg 1962, p. 181 s.; M. C. Marianetti,
Religion and Politics in Aristophanes Clouds, Hildesheim-Z?rich-New York 1992, p. 71
s.; E. C. Kopff, "Nubes 1493ff: Was Socrates murdered?', Gr. Rom. Byz. Stud. 18, 1977,
p. 115 ss.
17 Cfr. Sassi, op. cit. p. 32 ss.
18 Nelle cerimome di espulsione del pharmakos, alle quali in certa misura la di
struzione del Pensatoio socr?tico nelle Nuvole (cfr. G. Guidorizzi [a cura di], Aristofane.
Le nuvole, Milano 1996, p. 348 s.; R. Parker, Miasma. Pollution and Purification in
Early Greek Religion, Oxford 1983, p. 263 s., sottolinea come ateismo e violazione delle
norme religiose tradizionali - in quanto forme di contaminazione - potessero richiedere
un'azione purificatoria, e come i 'corruttori della giovent?' potessero essere bersaglio
nella ricerca di un pharmakos ) e il tentato autodaf? delle donne sull'acropoli nella Lisi
strata (cfr. Martin, art cit. p. 95 ss., che sottolinea il carattere purificatorio del fuoco
dei vecchi) possono essere accostate, il fuoco ? un elemento di notevole importanza: cfr.
in gen?rale J. G. Frazer, The Golden Bough IX. The Scapegoat, London 19133, in part,
p. 255; J. Harrison, Prolegomena to the Study of Greek Religion, Cambridge 19223, p.
95 ss.; Cornford, op. cit. p. 53 ss.; J. Bremmer, 'Scapegoat Rituals in Ancient Greece',
Harv. Stud. Class. Philol. 87,1983, p. 309; il fuoco era altresi utilizzato per distruggere,
pi? in gen?rale, parti mostruosi e oggetti comunque contaminanti (cfr. Parker, op. cit. p.
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Acqua e fuoco nella Lisistrata 83
221). Per il fuoco come elemento distruttore e purificatore (come afferma lo scolio ad
Aristoph. Pax 959, xadapxix?v y?g Ji?vxcov x? m)o), cfr. L. Gernet, Anthropologie de la
Gr?ce antique, Paris 1968 (trad. it. Antropolog?a della Grecia antica, Milano 1983), p.
174 ss.; J. Rudhart, Notions fondamentales de la pens?e religieuse et actes constitutifs
du culte dans la Gr?ce classique, Gen?ve 1958, p. 164 s.; Parker, op. cit. p.
227 s.
19 Corne si ricava dai w. 1058 ss. Cfr. Martin, art. cit. p. 97. Per il valore del fuoco
nella vita domestica, cfr. in gen?rale J.-P. Vernant, uHestia-Herm?s. Sur l'expression re
ligieuse de l'espace et du mouvement chez les Grecs', in Mythe et pens?e chez les Grecs.
Etudes de psychologie historique, Paris 1965 (trad. it. Mito e pensiero presso i Greci.
Studi di psicolog?a storica, Torino 1970), p. 152 ss.
20 Al v. 340 le donne, interpretando il desiderio dei vecchi, si autodefiniscono
[ivoao??: un termine che indica qualcosa di contaminante e che ? collegato alla sfera del
\iiao\xa: cfr. Rudhart, op. cit. p. 49.
21 Cfr. Dorati, art. cit. p. 44 ss.
22 Cfr. Dorati, art. cit. p. 53 ss.
23 Cfr. J. Henderson, The Maculate Muse. Obscene Language in Attic Comedy,
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84 M. Dorati
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Acqua e fuoco nella Lisistrata 85
donne - sono "secchi" (v. 385 ouo? eifx5): con questo ci accostiamo
nuovamente alle teorie biologiche degli antichi. La secchezza, se
condo Ippone, ? appunto la caratteristica degli uomini anziani, ehe
hanno superato il punto di giusta secchezza proprio della natura
ignea maschile 29 e sono passati sul versante dell'aridit?.
Di qui l'esigenza di un improbabile ringiovanimento auspicato
dai vecchi: un bisogno ehe essi stessi awertono, e ehe esprimeranno
a chiare lettere pi? oltre, ai w. 670 s., quando proclameranno -
ancora una volta nel tentativo di affermare il proprio ruolo maschile
di fronte al coro delle donne - che ? giunto il momento di ringiova
nire (avri?fjoai) e di 'cambiare la pelle' (?jtooeioaoOai x? Y*?Qac) 3?
Ma come questo ringiovanimento - che in altre commedie effettiva
mente awiene 31 - non avr? luogo, e l'acqua avr? piuttosto l'effetto,
come s'? detto, di spegnere il fuoco degli uomini e di trasformarli in
bambini, cosi anche il motivo del bagno rigeneratore, che attraversa
l'intera scena, diviene spunto per il sarcasmo delle donne, che affer
mano di avere bagnato i vecchi proprio perch? essi possano rifio
rire 32; o per riferimenti scherzosi, che privano il bagno di cui i vec
chi necessitano di ogni dimensione religiosa e cultuale, collegandolo
a pi? triviali n?cessita igieniche: il bagno che le donne minacciano
ai w. 377 ss., lungi dall'avere propri?t? rigeneratrici e tanto pi? si
29 L'espressione ouo? i(p ??ei - attestata in Menandro (Sam. 515; Peric. 353; Epitr.
901 Sandbach) e altrove (cfr. Gomme-Sandbach, ad Peric. 352, p. 493) - che indica
Fassenza di salivazione o la rigidit? provocata dalla paura, sembra poco adatta al conte
sto, e acquista invece un significato particolare se letta alFinterno del sistema di opposi
zioni tra secchezza e umidit? e posta in relazione con il (mancato) bagno rigeneratore.
Secondo Ippone (38 All D.-K.), che poneva acqua e fuoco come principi (cfr. 38 A 3; 5
D.-K.), i vecchi sono 'secchi' (o? y?Qovxe? ?T]Qo?) perch? privi di umidit? (?xi %?oq?c, vyg?
tt]to?). Cfr. anche Aesch. Ag. 79 s.; Plut. Quaest rom. 1; Quaest conv. 3, 3, 650a; Lact.
Inst div. 2, 9, 21. Cfr. Vernant, op. cit. p. 353 s. D?tienne (op. cit. p. 116 ss.) mostra
corne la disosmia delle donne di Lemno (e delle Tesmoforiazuse) sia collegata alla loro
lontananza dalla vita coniugale: prevale quindi il principio della 'putredine', nel mo
mento in cui le donne, tendenzialmente 'umide', sono private delF elemento igneo costi
tuito dall'uomo. Corne nota Sassi, op. cit. p. 83, "il calore ? positivo purch?
equilibrato".
30 Per il valore di yf\Qa?, come 'vecchiaia', ma anche come 'pelle' (del serpente) che
si pu? abbandonare per ringiovanire, cfr. J.G. Frazer, Apollodorus. The Library II,
Cambridge Ma.-London 1921, p. 44. Per il tema del ringiovanimento nelle commedie di
Aristofane, cfr. Cornford, op. cit. p. 87 ss.
31 Cfr. Eq. 1321 ss.
32 Cfr. v. 384. Per le propri?t? rigeneratrici delF acqua e dei bagni, cfr. R. Ginou
v?s, Balaneutike. Recherches sur le bain dans Vantiquit? grecque, Paris 1962, p. 420
ss.
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86 M. Dorati
Universit? di Urbino
33 Cfr. Henderson, Lysistrata, cit. ad loc. p. 115. Per il bagno nuziale, cfr. Ginou
v?s, op. cit. p. 265 ss.; Faraone, art. cit. p. 52.
34 Cfr. anche v. 469; al v. 337 la comparsa dei vecchi muniti di fiaccole e legna fa
pensare alle donne che essi intendano preparare un bagno (?jojieo ?ataxveuoovxac). Nello
stesso modo, il fuoco dei vecchi ? degradato a fuoco per la pira f?nebre: cfr. Perusino,
art. cit.
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