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Acqua e fuoco nella "Lisistrata"

Author(s): Marco Dorati


Source: Quaderni Urbinati di Cultura Classica, New Series, Vol. 63, No. 3 (1999), pp. 79-86
Published by: Fabrizio Serra Editore
Stable URL: https://www.jstor.org/stable/20546609
Accessed: 05-03-2023 18:51 UTC

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Acqua e fuoco nella Lisistrata

Marco Dorati

L'ingresso del coro dei vecchi ateniesi (v. 254 ss.), armati di
fiaccole e risoluti a reprimere in un autodaf? la provocazione 'senza
precedenti' costituita dalFoccupazione delPacropoli, segna la prima
reazione da parte maschile alFazione rivoluzionaria ideata da Lisi
strata e dalle sue alleate. Aile compagne minacciate dal fuoco dei
vecchi accorre prontamente in soccorso il secondo coro, formato da
donne ?rmate a loro volta di anfore piene d'acqua. Lo scontro tra i
due semicori, iniziato con uno scambio di ingiurie, si conclude, pre
vedibilmente, con una 'doccia', nella quale il fuoco dei vecchi viene
spento.
A prima vista fattore tradizionale di una banale situazione da
slapstick comedy1, la presenza di acqua e fuoco, che costituisce
non un tratto marginale ma un elemento fondamentale della scena,
sembra assumere qui un significato particolare. Come in nessun'al
tra delle sue commedie, Aristofane - il quale mostra spesso scarsa
simpat?a per le forme pi? grossolane di comicit? 2 - ricorre ampia
mente qui a secchiate d'acqua3 e torce4, che rientravano tra i
tradizionali ferri del mestiere dei poeti comici; ed ? difficile sottrarsi
alFimpressione che questo fatto non sia casuale, ma trovi una ra
gione pi? profonda nelle tematiche stesse che il dramma affronta.

1 Come nota J. Henderson, LLysistrate : the Play and its Themes', Yale Class.
Stud. 26, 1980, p. 194; Aristophanes. Lysistrata, Oxford 1987, adv. 381, p. 116. Cfr.
anche C. A. Faraone, 'Salvation and Female Heroics in the Parodos of Aristophanes
Lysistrata\ Journ. Hell. Stud. 117, 1997, p. 39.
2 Cfr. Nub. 518 ss., in part. v. 543; Vesp. 54 ss.; Lys. 1216 ss.
3 Nella Pace (v. 969 ss.) assistiamo a un lancio di acqua lustrale sugli spettatori
(secondo P. Mazon, Aristophane. La paix, Paris 1904, p. 89) o sul coro (secondo J. van
Leuween, Aristophanis Pax, London 1906, p. 149). Si tratta tuttavia di una trovata
estemporanea, che non ha un collegamento particularmente significativo con le temati
che del dramma.
4 Un'eccezione ? costituita dalle stesse Nuvole (cfr. v. 1490): ma il finale di questa
commedia presenta alcune analogie tematiche con la scena della Lisistrata (cfr. infra).
Cfr. anche, sempre nella Lisistrata, i w. 1217, 1222.

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Ugualmente singolare, e strettamente collegato al primo ele


mento, ? un altro aspetto fondamentale della scena, e cio? la strut
tura del coro, la cui divisione in due semicori, armati appunto d'ac
qua e fuoco e contrastanti tra loro, costituisce - nelle specifiche mo
dalit? in cui ? qui realizzata - un tratto peculiare di questa comme
dia, che non ha mancato di richiamare Fattenzione degli interpreti
per la sua singolarit?5: una divisione che, metiendo a confronto
direrto Pelemento maschile e quello femminile della polis ? particu
larmente significativa e del tutto comprensibile in una commedia
come la Lisistrata, il cui tema centrale ? appunto un conflitto 'dia
lettico' tra le due componenti della comunit?.
Tutto lascia credere che, come la singolarit? della struttura del
coro, cos? anche questa "archetypal opposition of fire and water" 6
non sia occasionale - un semplice spunto, in altre parole, per una
serie di azioni corniche da ctorte in faccia' -, ma da ricollegare alle
tematiche specifiche della commedia: il conflitto dei sessi si riflette,
per cosi dire, nel conflitto degli elementi.
II testo stesso sembra offrire una spia di come questa divisione
degli elementi assuma nel contesto un significato particolare quando
le donne del coro, accorrendo in soccorso delle compagne, affer
mano decisamente che, se gli uomini utilizzeranno il fuoco (v. 347
s.: f\v xi? ?xeiva? ?JjromujTQfjaiv ?vr)e), Atena - qui invocata con Fe
piteto TrjLXoy?ve?a che sembrerebbe sottolineare il l?game della dea
con Facqua 7 - dovr? intervenire come alleata a flanco delle donne,
portando Facqua insieme a loro (v. 349: qp?rjeiv ??ocdq [?ed3 r\\x(bv): il
collegamento del fuoco con gli uomini e delPacqua con le donne -
gi? sottolineato con chiarezza nella distribuzione delle armi in

D Cfr. ad es. F. M. Cornford, The Origin of the Attic Comedy, Cambridge 1914
(repr. Cambridge 1934), pp. 109 e 125 ss. per il quale la divisione del coro della Lisi
strata, di cui ? sottolineata la singolarit?, rispecchierebbe le fasi pi? arcaiche della storia
della commedia; M. Landfester, Handlungsverlauf und Komik in den fr?hen Kom?dien
des Aristophanes, Berlin-New York 1977, p. 257; P. Handel, Formen und Darstellungs
weisen in der aristophanischen Kom?die, Heidelberg 1963, p. 24 ss.; Henderson, Lysi
strata, cit. p. 99 s.
6 Henderson, LLysistrate : the Play...', cit. p. 194.
7 Per questo epiteto, utilizzato da Aristofane anche in Eq. 1189 e Nub. 989, cfr.
Kruse, RE XIII Al, 1939, col. 245, s.v. Tritogeneia'; G. W. Elderkin, 'Aphrodite and
Athena in the Lysistrata of Aristophanes', Class. Philol. 35, 1940, p. 393; G. Devereux,
Femme et mythe, Paris 1982 p. 127 ss.; A. H. Sommerstein, Aristophanes. Lysistrata,
Warminster 1990, ad loc. p. 171; Henderson, Lysistrata, cit. ad loc. p. 111.

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campo8 - assume quindi una particolare, anche se scherzosa9,


enfasi attraverso il riferimento alla sfera cultuale della dea.
L'opposizione acqua-fuoco sembra cosi legarsi a quella donne
uomini pi? saldamente di quanto non richiedano le esigenze imme
diate di una slap stick-scene-, con essa si intersecano inoltre funzioni
culturali diverse, che danno al contrasto tra le donne amanti della
pace e gli uomini fautori della guerra 10 uno spessore maggiore. In
primo luogo, a un livello pi? gen?rale, si riflettono in questa oppo
sizione le teorie biologiche e filosofiche antiche (la "archetypal op
position" cui accenna Henderson), che collegano Fuomo al fuoco,
assegnandogli una natura ignea, e la donna, nella quale prevale una
natura umida, alFacqua n: la scelta delle armi rispecchia quindi in
un certo senso Fessenza dei combattenti stessi, ognuno dei quali
cerca di sconfiggere Felemento opposto utilizzando il proprio ele
mento. Inoltre - ed ? questo senza dubbio il fattore pi? importante
alFinterno della commedia - essa riflette un'opposizione tra due
funzioni speciali, pi? strettamente legate alio svolgimento della Lisi
strata. Le donne sono infatti 4socialmente' legate e identif?cate dal
compito d'attingere acqua, come lo sono dalla tessitura 12: Aristo

8 Cfr. anche v. 371 s.


9 Cfr. Elderkin, art. cit. p. 393; Henderson, LLysistrate : the Play ...', cit. p. 194;
B. Zimmermann, Untersuchungen zur Form und dramatischen Technik der Aristopha
nischen Kom?dien I, K?nigstein / Ts. 1985", p. 50.
10 Cfr. Henderson, ^Lysistrate : the Play...', cit. p. 194 s.
11 Una delle formulazioni pi? chiare di questa opposizione ? nei Problemi aristote
lici (4, 25, 879a: eoti ?5 ? ?t?v hvx\o |r]Q?? xai Osqu-o?, y\ ?? yvvi] tyvxQ? xai ?ye?); cfr. an
che Probl. 4, 28, 880a 12 ss. (o? [??v ?v?oe?, ^eq\iol \iak\ov xai ?t]qol x?? qwaeic, at ??
yuvatxe? ?yQai xai xaTeilruy^?vai) e Scholia vetera in Hesiodi Opera 582-587, ed. Per
tusi, p. 189; cfr. M. D?tienne, Les Jardins dAdonis, Paris 1972 (trad. it. I giardini di
Adone, Torino 1975), p. 153. La teor?a aristot?lica riflette comunque teorie pi? antiche:
cfr. Emped. 31 B 62, 65, 67 D.-K., dove viene forse (Finterpretazione ? controversa: cfr.
M. R. Wright, Empedocles: The extant Fragments, New Haven-London 1981, p. 220)
proposta tra F altro una sorta di divisione tra abitanti maschi delFemisfero caldo e abi
taiiti femmine di quello freddo; cfr. anche Parmen. 28 A 46, 52-54 D.-K. Cfr. M. Rous
sel, 'La semence de feu. Mythe, institution, cosmologie', in P. Brind'Amour-R. Kilpa
trick-P. Senay (a cura di), M?langes offerts en hommage au R?v?rend P?re Etienne Ga
reau, Ottawa 1982, p. 62 s. Per Finserimento della polarit? uomo-donna in uno schema
di opposti positivi e negativi, che comprende anche le nozioni di secco e umido, caldo e
freddo, cfr. soprattutto M. M. Sassi, La scienza delTuomo nella Grecia antica, Torino
1988, p. 81 ss., che raccoglie e discute un ampio materiale; G. E. R. Lloyd, Science, Fol
klore and Ideology. Studies in the Life Sciences in Ancient Greece, Cambridge 1983
(trad. it. Scienza Folclore Ideolog?a. Le scienze della vita nella Grecia antica, Torino
1987), in part. pp. 71, 78, 84, con riferimenti ad Ippocrate, Aristotele, Galeno.
12 Cfr. Henderson, Lysistrata, cit. ad loe. p. 110. Emblem?tico a questo proposito
il ritratto della donna in Erodoto 5, 12 (cfr. G. Nenci [a cura di], Erodoto. Il libro Vdelle

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fane stesso fornisce un quadretto tipico ed eloquente di questa atti


vit? t?picamente femminile (v. 327 ss.) 13.
Per contro, i vecchi ateniesi maneggiano il fuoco con Fesplicito
proposito di annientare Felemento an?malo che turba la normale
vita della polis, rappresentato dalle donne asserragliate sulFacropoli
e fautrici del progetto rivoluzionario. Si tratta di un rogo che, alla
luce della trama della commedia - la quale pone bene in evidenza il
carattere irriflessivo della parte maschile 14, se non la sua follia 15 -,
potrebbe essere definito 'irrazionalistico', e che ricorda altri roghi
altrettanto 'irrazionalisticf, primo tra tutti quello del finale delle
Nuvole16, dove Felemento an?malo costituito dai filosofi17 viene
'espulso' dalla citt? attraverso un'azione violenta e collettiva che
rappresenta anche una forma di purificazione della comunit? conta
minata 18. E, quello portato dagli uomini, un fuoco distruttore e pu

Storie, Milano 1994, ad loc. p. 170 s.), che alla funzione altrettanto t?pica della tessitura
unisce quella dell'attingere acqua: cfr. M. Dorati, 'Lisistrata e la tessitura', Quad. Urb.
n.s. 58 (87), 1998, p. 42.
13 Henderson, LLysistrate : the Play ...', cit. p. 193 s., nota corne, pur nel tono umo
ristico determinato dal contesto in cui ? inserita la descrizione, vi sia un richiamo alla
sfera domestica turbata dalla guerra.
14 Cfr. Dorati, art cit. p. 53 ss.
lo Cfr. ?lavic?v al v. 342, riferito alla guerra voluta dagli uomini (e anche il ^laivo^i?
vov? del v. 556).
16 Cfr. G. Paduano, Aristofane. Lisistrata, Milano 1981, p. 91 n. 32; R. P. Martin,
'Fire on the Mountain: Lysistrata and the Lemnian Women', Class. Ant 6, 1987, p. 96.
Il rogo delle Nuvole, come ? stato da tempo notato, sembra richiamarsi alla tr?gica fine
dei Pitagorici di Crotone: per questo cfr. W. Burkert, Weisheit und Wissenschaft Stu
dien zu Pythagoras, Philolaos und Platon, N?rnberg 1962, p. 181 s.; M. C. Marianetti,
Religion and Politics in Aristophanes Clouds, Hildesheim-Z?rich-New York 1992, p. 71
s.; E. C. Kopff, "Nubes 1493ff: Was Socrates murdered?', Gr. Rom. Byz. Stud. 18, 1977,
p. 115 ss.
17 Cfr. Sassi, op. cit. p. 32 ss.
18 Nelle cerimome di espulsione del pharmakos, alle quali in certa misura la di
struzione del Pensatoio socr?tico nelle Nuvole (cfr. G. Guidorizzi [a cura di], Aristofane.
Le nuvole, Milano 1996, p. 348 s.; R. Parker, Miasma. Pollution and Purification in
Early Greek Religion, Oxford 1983, p. 263 s., sottolinea come ateismo e violazione delle
norme religiose tradizionali - in quanto forme di contaminazione - potessero richiedere
un'azione purificatoria, e come i 'corruttori della giovent?' potessero essere bersaglio
nella ricerca di un pharmakos ) e il tentato autodaf? delle donne sull'acropoli nella Lisi
strata (cfr. Martin, art cit. p. 95 ss., che sottolinea il carattere purificatorio del fuoco
dei vecchi) possono essere accostate, il fuoco ? un elemento di notevole importanza: cfr.
in gen?rale J. G. Frazer, The Golden Bough IX. The Scapegoat, London 19133, in part,
p. 255; J. Harrison, Prolegomena to the Study of Greek Religion, Cambridge 19223, p.
95 ss.; Cornford, op. cit. p. 53 ss.; J. Bremmer, 'Scapegoat Rituals in Ancient Greece',
Harv. Stud. Class. Philol. 87,1983, p. 309; il fuoco era altresi utilizzato per distruggere,
pi? in gen?rale, parti mostruosi e oggetti comunque contaminanti (cfr. Parker, op. cit. p.

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Acqua e fuoco nella Lisistrata 83

rificatore, contrapposto al fuoco domestico e rituale, che nel finale


della commedia, a riconciliazione awenuta, ritorner? nelle mani
delle donne 19. I vecchi si propongono dunque, nelle loro vest? di
portatori del fuoco, come esponenti della funzione t?picamente ma
schile di gestione e salvaguardia della polis, che cerca di eliminare
con la forza gli elementi estranei e pericolosi per la comunit? 20 - la
stessa funzione testimoniata, in una forma ancora pi? caratteriz
zata, dalla figura, altrettanto sorda al richiamo della ragione, del
probulo, le cui pretese Aristofane sembra compiacersi di coprire di
ridicolo 21.
L'esito dello scontro tra i due semicori ? dunque la vittoria del
Felemento femminile su quello maschile, delF acqua sui fuoco. I vec
chi escono dal confronto sconfitti, ricevendo la prima delle tante
umiliazioni che la parte maschile, nel corso della Lisistrata, riporta
nel confronto con quella femminile - in linea con il senso della
commedia, nella quale Fumiliazione delFelemento maschile costitui
sce, nel quadro della rappresentazione di una c citt? effeminata', uno
dei motivi centrali 22.
A questa linea si ricollega il motivo delFimpotenza dei vecchi,
introdotto gi? al principio della scena, quando Lisistrata afferma
che i vecchi non hanno n? minacce n? fuoco in grado di aprire le
porte (v. 250: ?vot^ai x?? nvXa?) se non alle condizioni dettate dalle
donne nel giuramento appena compiuto. L'allusione sessuale sem
bra inequivocabile, e appare tanto pi? significativo il riferimento al
fuoco come sin?nimo di forza in gen?rale, e di potenza sessuale in
particolare - parallelo al pi? owio riferimento aile nvXai23 -
quanto pi? si consideri il fatto che i vecchi non sono ancora entrati

221). Per il fuoco come elemento distruttore e purificatore (come afferma lo scolio ad
Aristoph. Pax 959, xadapxix?v y?g Ji?vxcov x? m)o), cfr. L. Gernet, Anthropologie de la
Gr?ce antique, Paris 1968 (trad. it. Antropolog?a della Grecia antica, Milano 1983), p.
174 ss.; J. Rudhart, Notions fondamentales de la pens?e religieuse et actes constitutifs
du culte dans la Gr?ce classique, Gen?ve 1958, p. 164 s.; Parker, op. cit. p.
227 s.
19 Corne si ricava dai w. 1058 ss. Cfr. Martin, art. cit. p. 97. Per il valore del fuoco
nella vita domestica, cfr. in gen?rale J.-P. Vernant, uHestia-Herm?s. Sur l'expression re
ligieuse de l'espace et du mouvement chez les Grecs', in Mythe et pens?e chez les Grecs.
Etudes de psychologie historique, Paris 1965 (trad. it. Mito e pensiero presso i Greci.
Studi di psicolog?a storica, Torino 1970), p. 152 ss.
20 Al v. 340 le donne, interpretando il desiderio dei vecchi, si autodefiniscono
[ivoao??: un termine che indica qualcosa di contaminante e che ? collegato alla sfera del
\iiao\xa: cfr. Rudhart, op. cit. p. 49.
21 Cfr. Dorati, art. cit. p. 44 ss.
22 Cfr. Dorati, art. cit. p. 53 ss.
23 Cfr. J. Henderson, The Maculate Muse. Obscene Language in Attic Comedy,

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in scena armati di legna e fiaccole. Il motivo si ripresenta alla fine


della scena, dopo uno scambio di battute durante il quale - come
nota J. Henderson 24 - torna insistentemente il tema della castra
zione. La minaccia femminile di 'spegnere il fuoco' degli uomini (v.
374 s.) ? ormai andata ad effetto: il tentativo effettuato dai vecchi
di ricoprire il ru?lo 'maschile' di protettori della polis ? stato fru
strate dalle alleate di Atena Tritogenia 25, ed essi - in una scena che
sembra porre in evidenza una sorta di regressione rispetto al ruolo
sessuale - resta?o umiliati e disarmati sulla scena, con le vesti ba
gnate 'come bambini' (v. 402), lamentandosi per il freddo; al che le
donne, sarcasticamente, replicano di scaldarsi con il fuoco di cui
non mancano (v. 386 EJtei?r? kvq ?xei?). I vecchi, che volevano pro
porsi corne portatori di un fuoco carico di valenze maschili, si sono
dunque rivelati in realt? portatori di un fuoco 'impotente' 26.
Ridotti al rango di bambini, dunque, o irrimediabilmente de
crepiti, corne sottolineano crudamente le donne a pi? riprese 27, e
come i vecchi stessi sembrano riconoscere con una sorta di lapsus
verbale 28: in ogni caso, collocati al di fuori dei limiti dell'et? virile
che la pretesa di ricoprire un ruolo maschile impone. I vecchi -
corne essi stessi dichiarano pur dopo essere stati bagnati dalle

New Haven-London 1991", p. 95; N. Loraux, 'L'acropole comique', in Les enfants dA


th?na. Id?es ath?niennes sur la citoyennet? et la division des sexes, Paris 1984, p. 179
s.; J. Taillardat, Les images d Aristophane. ?tudes de langue et de style, Paris 19652, p.
77. Taillardat, p. 159 n. 6, mostra inoltre il valore di jzvq come sin?nimo di 'desiderio';
cfr. anche p. 165 s. dove il fuoco impersona il valore e il coraggio.
24 Henderson, The Maculate Muse, cit. p. 98.
2o II l?game tra la figura della Tritogenia e il motivo della castrazione ? sottolineato
da Devereux, op. cit. p. 129 ss.
26 Nel conflitto tra acqua e fuoco si ripropone, sull'acropoli, il mitico scontro tra
Atena ed Efesto: cfr. F. Perusino, 'Violenza degli uomini e violenza delle donne nella Li
sistrata di Aristofane', in questo fascicolo. Le torce dei vecchi potrebbero d'altro canto
ricordare grottescamente le Apaturie, durante le quali gli Ateniesi accendevano delle
fiaccole ed inneggiavano ad Efesto (Istr. FGrHist 334 F 2), una divinit? particularmente
adatta per simboleggiare un fuoco carico di valenze maschili, non solo in quanto dio del
fuoco, ma anche per la sua natura fallica: cfr. M. Delcourt, H?phaistos, ou la legende du
magicien, Paris 1982, pp. 179, 193. Il l?game tra fuoco e sessualit? maschile ? presente
anche in altre culture, ad es. nella cultura bramanica, dove, all'interno di un'opposi
zione tra acqua 'femminile' e fuoco 'maschile', il dio del fuoco Agni viene invocato dagli
uomini per la loro virilit? (cfr. J. Hastings, Encyclopedia of Religion and Ethics VI,
Edinburgh 1926-76, p. 29). Per il l?game tra fuoco e fecondit? (anche umana), cfr. J. G.
Frazer, The Golden Bough X. Balder the Beautiful I, cit. p. 338 s.; The Golden Bough II.
The Magic Art and the Evolution of the Kings II, cit. p. 230 ss.
27 Cfr. w. 336 (Tuqpoy?QovTa?), 372 (cb ruu?') e la 'trasformazione' del probulo in
defunto: cfr. Dorati, art. cit. p. 51 s.
28 Cfr. v. 669 ?Y r\\xev stl.

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Acqua e fuoco nella Lisistrata 85

donne - sono "secchi" (v. 385 ouo? eifx5): con questo ci accostiamo
nuovamente alle teorie biologiche degli antichi. La secchezza, se
condo Ippone, ? appunto la caratteristica degli uomini anziani, ehe
hanno superato il punto di giusta secchezza proprio della natura
ignea maschile 29 e sono passati sul versante dell'aridit?.
Di qui l'esigenza di un improbabile ringiovanimento auspicato
dai vecchi: un bisogno ehe essi stessi awertono, e ehe esprimeranno
a chiare lettere pi? oltre, ai w. 670 s., quando proclameranno -
ancora una volta nel tentativo di affermare il proprio ruolo maschile
di fronte al coro delle donne - che ? giunto il momento di ringiova
nire (avri?fjoai) e di 'cambiare la pelle' (?jtooeioaoOai x? Y*?Qac) 3?
Ma come questo ringiovanimento - che in altre commedie effettiva
mente awiene 31 - non avr? luogo, e l'acqua avr? piuttosto l'effetto,
come s'? detto, di spegnere il fuoco degli uomini e di trasformarli in
bambini, cosi anche il motivo del bagno rigeneratore, che attraversa
l'intera scena, diviene spunto per il sarcasmo delle donne, che affer
mano di avere bagnato i vecchi proprio perch? essi possano rifio
rire 32; o per riferimenti scherzosi, che privano il bagno di cui i vec
chi necessitano di ogni dimensione religiosa e cultuale, collegandolo
a pi? triviali n?cessita igieniche: il bagno che le donne minacciano
ai w. 377 ss., lungi dall'avere propri?t? rigeneratrici e tanto pi? si

29 L'espressione ouo? i(p ??ei - attestata in Menandro (Sam. 515; Peric. 353; Epitr.
901 Sandbach) e altrove (cfr. Gomme-Sandbach, ad Peric. 352, p. 493) - che indica
Fassenza di salivazione o la rigidit? provocata dalla paura, sembra poco adatta al conte
sto, e acquista invece un significato particolare se letta alFinterno del sistema di opposi
zioni tra secchezza e umidit? e posta in relazione con il (mancato) bagno rigeneratore.
Secondo Ippone (38 All D.-K.), che poneva acqua e fuoco come principi (cfr. 38 A 3; 5
D.-K.), i vecchi sono 'secchi' (o? y?Qovxe? ?T]Qo?) perch? privi di umidit? (?xi %?oq?c, vyg?
tt]to?). Cfr. anche Aesch. Ag. 79 s.; Plut. Quaest rom. 1; Quaest conv. 3, 3, 650a; Lact.
Inst div. 2, 9, 21. Cfr. Vernant, op. cit. p. 353 s. D?tienne (op. cit. p. 116 ss.) mostra
corne la disosmia delle donne di Lemno (e delle Tesmoforiazuse) sia collegata alla loro
lontananza dalla vita coniugale: prevale quindi il principio della 'putredine', nel mo
mento in cui le donne, tendenzialmente 'umide', sono private delF elemento igneo costi
tuito dall'uomo. Corne nota Sassi, op. cit. p. 83, "il calore ? positivo purch?
equilibrato".
30 Per il valore di yf\Qa?, come 'vecchiaia', ma anche come 'pelle' (del serpente) che
si pu? abbandonare per ringiovanire, cfr. J.G. Frazer, Apollodorus. The Library II,
Cambridge Ma.-London 1921, p. 44. Per il tema del ringiovanimento nelle commedie di
Aristofane, cfr. Cornford, op. cit. p. 87 ss.
31 Cfr. Eq. 1321 ss.
32 Cfr. v. 384. Per le propri?t? rigeneratrici delF acqua e dei bagni, cfr. R. Ginou
v?s, Balaneutike. Recherches sur le bain dans Vantiquit? grecque, Paris 1962, p. 420
ss.

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gnificativo in quanto legato sarcasticamente33 ad un'improbabile


cerimonia nuziale, ? ispirato da semplici preoccupazioni di pulizia
personale 34.

Universit? di Urbino

33 Cfr. Henderson, Lysistrata, cit. ad loc. p. 115. Per il bagno nuziale, cfr. Ginou
v?s, op. cit. p. 265 ss.; Faraone, art. cit. p. 52.
34 Cfr. anche v. 469; al v. 337 la comparsa dei vecchi muniti di fiaccole e legna fa
pensare alle donne che essi intendano preparare un bagno (?jojieo ?ataxveuoovxac). Nello
stesso modo, il fuoco dei vecchi ? degradato a fuoco per la pira f?nebre: cfr. Perusino,
art. cit.

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