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Concatenamento (chaping):Tecnica comportamentale derivata da Skinner

preceduta dalla Task analysis;con questa, le azioni complesse vengono


scomposte in segmenti semplici. Può essere sia anterogrado (le azioni
vengono insegnate una alla volta nella sequenza in cui naturalmente si
presentano) o retrogrado processo inverso dall'ultima alla prima.
Dro: tecnica non avversiva che consente di decrementare il comportamento
problema rinforzandone l'assenza. E' di facile impiego perché bisogna solo
stabilire se il comportamento inadeguato si è verificato o meno, tra gli
svantaggi vi è soltanto il fatto che non viene insegnato nè incrementato
alcun tipo di comportamento.
Dra: tecnica non avversiva che permette di sostituire un comportamento
indesiderato, con questa viene specificato un comportamento adeguato e lo
si incrementa mediante il rinforzo.
Dri: permette di sostituire un comportamento indesiderato con un
comportamento diretto desiderabile, che non può essere emesso
contemporaneamente a quello indesiderabile.
Estinzione o Miglioramento: è una tecnica comportamentale che consiste
nell'ignorare sistematicamente i comportamenti lievemente problematici; è
una procedura poco avversiva, duratura e di facile impiego al contrario, non
è rapida, può delineare nel soggetto comportamenti aggressivi e può causare
un aumento di frequenza di un comportamento negativo
Fading: è un’operazione di controllo dello stimolo e consiste nella
progressiva riduzione fino alla completa eliminazione di qualsiasi aiuto
precedentemente utilizzato. Questo tipo di strategia viene utilizzata
conseguentemente al prompting.
Guida graduata: tecnica che risulta da una fusione della guida fisica e del
fading e consiste in una riduzione sistematica e graduale della guida fisica
fino ad arrivare alla sua completa attenuazione; può essere sia completa,
parziale od ombreggiata.
Ipercorrezione: consiste nel far ripetere il comportamento inadeguato
secondo uno schema preordinato in modo da renderlo avversivo. Questo
tipo di procedura è direttamente connessa al comportamento inadeguato ma
necessita di lunghi tempi per l’applicazione, deve , inoltre , essere
contingente, rapida e associata ad altre tecniche come l’estinzione ed il
time-out.
Modeling (modellamento): procedura mediante la quale un soggetto
chiamato osservatore apprende determinati comportamenti ed abilità
osservando un secondo soggetto chiamato modello. Può essere di vario tipo:
graduale, guidato, covert o mentale e simbolico; serve, inoltre,
all’osservatore per apprendere una gamma ampia di comportamenti,
migliorare e inibire quelli già posseduti e per disinibirsi nei confronti di
determinate situazioni.
Modeling graduale: utile per apprendere abilità motorie di crescente
difficoltà (task analysis)
Modeling guidato: consiste nel presentare al soggetto il com portamento
adeguato e a fornirgli successivamente un aiuto, affinchè, il soggetto si
possa avvicinare al comportamento modello (prompt fisico)
Modeling simbolico: in questo caso il modello non è presente fisicamente
ma viene presentato mediante immagini fisse o in
movimento( videoregistrazioni)
Modellaggio (shaping): è una tecnica che consente un incremento di
comportamenti adeguati e consiste nel dare un rinforzo di risposte che sono
approssimazioni sempre più simili al comportamento meta, finchè il
soggetto inizi ad emettere un comportamento che inizialmente non faceva
parte del suo repertorio.
Pratica negativa: è una tecnica mediamente avversiva che consente di
ridurre i comportamenti problema. Si può adottare solo per alcuni
comportamenti inadeguati ( non aggressivi o autolesionisti) e si applica
facendo mettere ripetutamente in atto al soggetto la sua abitudine per un
periodo di tempo ben preciso. Fornisce al docente il controllo del
comportamento del soggetto e può sopprimerne uno per lungo tempo.
Prompting: è una tecnica che consiste nel fornire ad un soggetto uno o più
stimoli sottoforma di promp( verbale, gestuale e fisico)al fine di determinare
un comportamento desiderato. Solitamente questo tipo di tecnica si aggancia
ad un’altra detta fading.
Punizione: consiste nella somministrazione di rafforzatori negativi o
sottrazione di rafforza tori positivi, ma non determina l’estinzione di un
comportamento. Nella punizione non c’è apprendimento, un certo
comportamento viene inibito/bloccato (di solito momentaneamente senza
che si apprendino nuovi comportamenti.. Nel rinforzo, invece, c’è
apprendimento perché nel caso di rinforzo positivo si apprende un
comportamento nuovo che ha effetti positivi nel caso di rinforzo negativo si
apprende un nuovo comportamento a seguito di un’eliminazione di uno
stimolo spiacevole.
Rinforzo: Consiste in tutte quelle azioni che portano ad un incremento del
comportamento: possono essere sia positivi che negativi, il rinforzo positivo
aumenta la probabilità che un comportamento venga ripetuto perché ha un
effetto positivo mentre il rinforzo negativo, ne aumenta la probabilità perché
quest'ultimo fa cessare o allontana effetti negativi.
Rinforto continuo: il comportamento viene rinforzato ogni volta che viene
emesso e viene adottato nella fase iniziale di una nuova risposta.
Rinforzo intermittente: il comportamento non è rinforzato tutte le volte
che viene messo e viene adottato quando un comportamento nuovo è stato
già consolidato.
Saziazione: è una tecnica in cui un rinforzo è erogato in modo non
contingente con frequenza elevata tale da perdere la sua capacità di
incrementare o mantenere un comportamento; è l'unica tecnica in cui il
rinforzo viene erogato prima della risposta, non è possibile usarla quando
abbiamo dei comportamenti che possono essere pericolosi per il soggetto o
per chi gli sta accanto e la sua efficacia è limitata nel tempo perché tende a
scemare lasciando il posto alla privazione.
Task analysis: definisce la sequenza di comportamenti necessari per
l'esecuzione dell'obiettivo comportamentale; un compito più complesso
viene scomposto in sotto-obiettivi più semplici.
Time Out: pratica molto avversiva che consente di rimuovere il soggetto da
una situazione in cui ha manifestato il comportamento problema; affinché
possa essere efficace, è necessario, che sia immediato e che ci sia una forte
contrasto tra il prima ed il dopo. Questa tecnica può indebolire rapidamente
molti tipi di comportamento e aiuta a farne cessare alcuni negativi che
verranno sostituiti da quelli corretti
Tutoring: si aggancia al modeling, è una procedura che consiste
nell'affidare ad allievi responsabilità educative nei confronti di altri allievi;
l'allievo che insegna è il tutor mentre quello che apprende è il tutee. Questa
procedura si propone di favorire l'apprendimento del tutee e favorire le
relazioni sociali positive e la responsabilizzazione del gruppo classe;
affinché sia efficace è necessario scegliere la persona giusta formarla e
utilizzarne più di uno per evitare la cristallizzazione.
Training per l’autoistruzione: consiste nell'utilizzare il linguaggio per dare
ordine al proprio comportamento ed indirizzarlo verso il raggiungimento di
specifiche mete. E’ necessario fornire una dimostrazione di quello che il
soggetto dovrà essere in grado di fare, aiutarlo a scomporre il compito nelle
sue componenti ed a fornirsi le autoistruzioni attraverso il modellamento e
gradualmente attenuare l'aiuto fornito attraverso il Fading o il Chaining
retrogrado. Inoltre, quando il soggetto si sarà impartito autoistruzioni
corrette e le avrà internalizzate sarà necessario fornire rinforzi sociali.
Token: È un chiaro contratto educativo tra insegnante e allievo e ha come
obiettivo, quello di incrementare la frequenza comportamenti desiderabili e
diminuire quelli problematici; si basa sull'uso di gettoni (tokes) che
vengono consegnati ad ogni comportamento desiderato e che potranno
essere scambiati con altri rinforzi (premi meglio se scelti dagli alunni). Non
è un gioco, necessità di pianificazione e non è di facile gestione. Ha uno
scopo finale far passare lo studente da una motivazione estrinseca a quella
intrinseca.
Fasi token: identificazione dei comportamenti target ed attribuzioni ad essi
di un valore; valutazione iniziale; Individuazione dei rinforzatori associati ai
token ;selezione dei token adeguati; attuazione del programma (frequenza di
erogazione, gestione dello scambio tra tokens e rinforzatori di sostegno)
generalizzazione
Setting strutturato: tipico degli apprendimenti formali con i posti per gli
alunni assegnati e le attività scelte e proposte dal docente che si posiziona
faccia a faccia con l'alunno e lavora su un comportamento specifico
attraverso uno stimolo e un'istruzione chiara e l'uso di rinforzi e prompt.
Questa procedura ha dei limiti: è difficilmente utilizzabile all'interno della
routine quotidiana perché richiede un’ interazione uno ad uno e inoltre è
frequente osservare l'estinzione del comportamento appreso al di fuori del
DTT.
Setting Net: l'ambiente naturale viene arricchito con materiale
intrinsecamente motivante per il bambino precedentemente selezionato e
disposto dall'insegnante; è adatto per la generalizzazione degli
apprendimenti, ma consente di lavorare anche sullo sviluppo di nuove
conoscenze.
Setting incidentale: incentra l’insegnamento nell'ambiente naturale e parte
da un’attività interessante per il bambino.
Disturbo apprendimento: si riferisce a un disordine in uno o più dei
processi psicologici di base implicati nella comprensione o nell'uso del
linguaggio parlato o scritto. Si può manifestare in una insufficiente capacità
di ascoltare, parlare, leggere, esprimersi correttamente per iscritto o fare
calcoli matematici.
Dislessia: è un disturbo che ostacola il normale processo di interpretazione
dei segni grafici con cui si apprendono per iscritto le parole; è presente
quando l'automatizzazione dell'identificazione della parola (lettura e della
scrittura) non si sviluppa o si sviluppa in maniera incompleta o con grandi
difficoltà.
Dislessia Superficiale: dovuta ad una lesione della via semantico lessicale
che si manifesta nella lettura in quanto il soggetto compie errori di
inversione e sostituzione di lettere, non riesce ad imparare informazioni in
sequenza, confonde i rapporti spazio-temporali ed ha difficoltà ad esprimere
verbalmente ciò che pensa
Discalculia Evolutiva: è un disturbo specifico delle abilità numeriche e
aritmetiche che si manifesta in bambini di intelligenza normale che non
hanno subito danni neurologici e sensoriali. Impedisce di raggiungere
adeguati livelli di rapidità e di correttezza in operazioni di calcolo e
processamento numerico

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