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L’olio motore principalmente deve svolgere 2 funzioni basilari: raffreddare e lubrificare.

L’olio,
che di per sé è un lubrificante, ha infatti anche l’importantissimo compito di raffreddare quelle parti
del motore che non sono direttamente a contatto con il circuito di raffreddamento principale (come
ad esempio i pistoni). Riguardo la funzione lubrificante l'olio ha il compito di far galleggiare i vari
componenti creando una patina viscosa tra le superfici di contatto evitando grippaggio (ossia incastro
di più parti dovuto alla deformazione di esse provocata dalle alte temperature) e usura.

Secondariamente l'olio ha una funzione protettiva (ruggine e ossidazione dovuta all’acqua e agli
acidi provenienti dalla combustione) e detergente (mettendo in sospensione le impurità, le polveri, i
residui di combustione e le particelle di usura che vanno poi a depositarsi nel filtro mantenendo così
pulito il motore ed evita le incrostazioni, l’incollamento prematuro dei segmenti e i depositi di
impurità nella coppa).
Nei motori a 4 tempi, il sistema di lubrificazione è composto da una vera e propria rete di condotti e
canalizzazioni, da una pompa, da un filtro, da una valvola limitatrice di pressione, e da un contenitore
dove l'olio è raccolto nella parte più bassa del basamento da cui prende proprio il nome di coppa
dell'olio.

Un serbatoio detto coppa contiene l’olio lubrificante ed è immerso al suo interno un pescante o
succhieruola. Tramite quest’ultimo, una pompa azionata dall’albero motore, preleva il liquido e lo
immette in circolo in una tubazione provvista di filtro. L’olio percorre le zone da lubrificare e infine
torna al serbatoio grazie ai condotti di ritorno. Il serbatoio si trova nella parte più bassa del motore
(coppa) e l’olio vi ritorna per precipitazione. Vengono lubrificati componenti tra cui l’albero motore,
i pistoni, l’albero di distribuzione, le bielle, le punterie e il turbocompressore, valvole, bilancieri,
cuscinetti etc.

La lubrificazione all'interno del motore non avviene solo attraverso le canalizzazioni ma anche per
sbattimento degli organi in movimento, infatti si può notare che l'olio pompato all'interno dei condotti
fuoriuscirà ai due lati del cuscinetto e per effetto della forza centrifuga viene spruzzato andando a
lubrificare organi come le camicie dei cilindri, pistoni e spinotti del pistone, oltre che a raggiungere
gli organi del cambio andando a lubrificarne tutti i suoi componenti.

La pompa dell’olio spinge l’olio in pressione nei canali dell’impianto. La pressione, molto alta a
freddo, si attesta a caldo sui 2,5 bar poiché il liquido presenta minore viscosità. La pompa viene
azionata direttamente dall’albero motore tramite ingranaggi e pesca l’olio dalla parte inferiore della
coppa facendolo passare in un filtro per eventuali impurità.

Il filtro può essere esterno o ad immersione. Nel primo caso si tratta di un involucro cilindrico con
fori radiali di entrata e un foro centrale per l’uscita. Sono presenti due guarnizioni di gomma ad
assicurare la tenuta del filtro. All’interno del filtro è presente un elemento filtrante a forma
di anello realizzato con materiale fibroso. Esso è chiuso in cima da un disco di centraggio e da una
guarnizione che non consente all’olio il percorso inverso.

Una pompa volumetrica aspira l’olio nella coppa mediante una tubazione terminante con una reticella
filtro sistemata in una succhieruola e avente la funzione di proteggere la pompa contro le maggiori
impurltà contenute nelI’olio. La pompa è sistemata nel punto più basso possibile della coppa per
facilitarne l’innesco ed è costituita da un corpo di ghisa o alluminio, munito di luci di aspirazione e
di mandata, nel quale girano due ingranaggl identici a taglio dritto o elicoidale. Uno degli ingranaggi,
detto conduttore, è azionato dall’albero motore mediante catena o pignone di comando, o talvolta da
un apposito pignone ricavato direttamente sull’albero della distribuzione. L’ingranagglo conduttore
trasmette il moto al secondo ingrenagglo, detto condotto, con ll quale è ingranato e che gira
liberamente sul proprlo asse. Una pompe volumetrica è caratterizzata dal fatto che la pressione e la
portata della stessa aumentano man mano che aumenta il regime dl rotazione del motore; è quindi
necessarlo applicare un Iimitatore di pressione sul circulto di mandata in modo da mantenere la
pressione a un opportuno valore (5 - 7 bar).

Nei circuito di lubrificazione è essenziale la funzione della valvola limitatrice di pressione, posta nel
basamento e che si apre facendo tornare nella coppa (o comunque a monte della pompa) una parte
dell'olio allorche' la pressione nel circuito supera un determinato valore (e quindi vince la resistenza
della molla tarata della quale la valvola stessa e' dotata).
La SAE (Society of Automotive Engineers), ha istituito un codice numerico, per la classificazione
degli oli in base alla loro viscosità cinematica. Il valore di viscosità è molto importante per poter
determinare se l'olio è adatto alle condizioni di lavoro: oli con un elevato valore di viscosità sono
adatti per l'uso estivo, mentre oli con ridotti valori di viscosità sono adatti a un uso invernale; gli oli
multigradi hanno la capacità di autoregolarsi e il loro arco d'utilizzo viene descritto da due numeri: la
viscosità a freddo e quella a caldo. Il codice può essere costituito da un solo numero ("olio unigrado"),
il quale descrive la viscosità del liquido, oppure può essere costituito da due numeri ("olio
multigrado") con un'interposizione di un "W", dove il primo numero determina il valore in condizione
di temperature rigide, mentre il secondo determina il valore in condizione di temperature elevate. Le
caratteristiche di questi oli sono:
 monogrado o unigrado (10, 10W, ecc): Olio la cui viscosità aumenta con il ridursi della temperatura,
mentre diminuisce con l'aumento della temperatura. Gli oli unigradi sono oramai caduti in disuso, a
favore di quelli multigrado, più versatili e performanti.
 multigrado (SAE 5W-50, SAE 10W-40, ecc): Olio in grado di mantenere inalterate le prestazioni
in condizioni di temperatura differenti. Tali oli sono classificati in base ad una sigla composta da due
numeri intervallati da una W ("winter"); la prima cifra indica la viscosità dell'olio a temperature più
rigide; la seconda cifra, più alta, indica la viscosità a temperature elevate.

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