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Proposizione finale esplicita1

Indica la finalità dell'azione espressa nella proposizione reggente.

Si rende:
- con il verbo al modo congiuntivo nei tempi presente o imperfetto secondo le regole della
consecutio temporum2: se dipende da una reggente con tempo principale ha il congiuntivo di tempo
presente; se dipende da una reggente con tempo storico ha il congiuntivo di tempo imperfetto;
- introdotto dalle congiunzioni subordinative: ut (finale positiva), ne (finale negativa), quo (quando
nella proposizione finale vi è un comparativo) oppure dal pronome relativo qui, quae, quod (finale
relativa).
Esempi:
Ti ammonosco affinché tu studi Te moneo ut studeas
Ti ammonisco affinché tu non sia imprudente Te moneo ne imprūdens sis
Ti ammonivo affinché studiassi Te monebam ut studēres
Ti ammonivo affinché tu non fossi imprudente Te monebam ne imprūdens esses
Ti dico ciò affinché tu comprenda meglio Tibi dico hoc quo melius intellegas
Inviano ambasciatori affinché chiedano la pace Mittunt legatos qui petant pacem
Inviarono ambasciatori affinché chiedessero la pace Miserunt legatos qui peterent pacem

                                                                                                               
* In italiano si rende con le congiunzioni: affinché, perché e il congiuntivo presente o imperfetto (cfr. gli esempi);
introdotte da: per, a, di con l'infinito, soprattutto se il soggetto della reggente è lo stesso della subordinata finale (es.:
studia per essere una persona colta); con il pronome relativo, relativa-finale (es.: supplicò l'amico che lo perdonasse).
1
Una proposizione si definisce esplicita se contiene un modo finito, coniugabile, un modo, cioè, che si distingua in I, II,
III persona singolare e plurale (cioè: indicativo, congiuntivo, imperativo); nel caso della proposizione finale il modo
congiuntivo.
Qualora una proposizione contenga in sé un modo declinabile (participio, gerundio e, riguardo al genere e al numero,
l'Infinito futuro attivo, infinito perfetto passivo) o indeclinabile (infinito presente e perfetto attivi, infinito presente e
futuro passivi, supino), cioè indefinito, si definisce implicita.
2
Dipendenza dei tempi: a un tempo principale della reggente segue un tempo principale nella dipendente; a un tempo
storico nella reggente, segue un tempo storico nella dipendente.

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