Sei sulla pagina 1di 91

LETTERATURA

INFINITO, Giacomo Leopardi


AUTORE… GIACOMO
LEOPARDI
Giacomo Leopardi nacque a Recanati, nelle Marche, nel
1798 da una nobile famiglia. Sin da piccolo, si sentì
sempre l’oppressione, per di più aggravata
dall’indifferenza del padre e dall’eccessiva severità della
madre. Molto affascinato dalla letteratura italiana,
Giacomo trascorse la sua infanzia immerso nei libri di
suo padre. Questo studio “disperato” gli rovinò per sempre
la salute. Insofferente dell’arretratezza del suo Paese e
tormentato da una profonda crisi interiore, provò a
recarsi in moltissime città, ma ciò non migliorò la sua
condizione di salute; perciò ritornò al suo paese natale.
Dopo un po’ di anni, si trasferì a Napoli, dove trascorse i
suoi ultimi anni di vita. Morì nel 1837.
Idee e poetica
Nell’opera poetica di Giacomo Leopardi emerge la sua
Idee e poetica
pessimistica concezione della vita, dominata dal dolore
e dall’infelicità.
IDEE E POETICA
Per il poeta la causa dell’infelicità è la Natura che,
considerata
-in primo momento buona,
-successivamente malvagia, in quanto suscita
nell’uomo illusioni che deludono sempre.

L’infelicità nasce dal desiderio di felicità e dall’impossibilità di conseguirla.


Così il pessimismo di Leopardi da individuale diventa umano e si
allarga fino
a diventare pessimismo cosmico: la Natura rende infelice tutto il creato
La vita appare dolorosa, ma a salvare Leopardi è proprio la sua attività
intellettuale:
la poesia deve essere musica e perciò svincolata dalla rima.
INFINITO
PARAFRASI
Mi furono sempre cari questa collina
solitaria e questa siepe che impedisce
al mio sguardo di guardare verso
Sempre caro mi fu quest’ermo colle, l’estremo orizzonte. Ma stando seduto
e questa siepe, che da tanta parte e osservando, io mi disegno nella
mente spazi infiniti oltre la siepe e
dell’ultimo orizzonte il guardo esclude. silenzi che vanno oltre l’immaginazione
Ma, sedendo e mirando, interminati umana e una grandissima calma; in tal
spazi di lá da quella, e sovrumani modo, per poco il cuore non si
silenzi, e profondissima quiete smarrisce. E non appena sento
fischiare il vento in mezzo a questi
io nel pensier mi fingo; ove per poco alberi, io inizio a paragonare
il cor non si spaura. E come il vento quell’infinito silenzio a questo rumore:
odo stormir tra queste piante, io quello e mi viene in mente il pensiero
infinito silenzio a questa voce dell’eternità, le stagioni passate e
quella presente e ancora viva e il suo
vo comparando: e mi sovvien l’eterno, rumore. Così il mio pensiero si
e le morte stagioni, e la presente smarrisce in questa immensità ed è
e viva, e il suon di lei. Cosí tra questa piacevole per me naufragare in questo
immensitá s’annega il pensier mio; mare.
e il naufragar m’è dolce in questo mare.
INTRODUZIONE

Questa lirica famosissima,


.
composta a Recanati nel 1819, fa
parte di una raccolta intitolata ‘Idilli’.
Il poeta è salito su una collinetta di
Recanati. Una siepe che impedisce
la vista di gran parte dell’orizzonte e
proprio questo ostacolo gli permette
di fantasticare nell’infinito.
LA POESIA PUÒ ESSERE
DIVISA IN
DUE PARTI:

Nella prima (vv. 1-8), l’immaginazione viene


sollecitata da un ostacolo, ossia dalla siepe che impedisce
di guardare oltre l’orizzonte, quindi sollecita l’idea di un
infinito spaziale, cioè di spazi senza fine in cui regnano
un silenzio e una calma così profondi da sembrare
irreali;
Nella seconda parte (vv. 8-15), invece, una
sensazione uditiva, ossia il rumore del vento tra le
piante, suscita l’idea di un infinito temporale, l’
«eterno», poi il passato e il presente.
Si tratta, pertanto, di un “infinito” che non ha nulla di
soprannaturale, bensì parte dal reale per aprirsi
all’immaginazione: i dati sensoriali danno lo stimolo per andare
oltre. Il poeta, inizialmente, di fronte all’infinito spaziale è
impaurito. Poi, nell’ultimo verso, annega dolcemente nell’immensità
dell’infinito: è la dolcezza provocata dall’autodistruzione, quasi una
morte simbolica, un’esperienza potente e, per certi versi, anche
terribile, perché comporta la perdita della propria individualità.
La lirica è tutta incentrata sul contrasto tra limitato e illimitato,
tra vicino e lontano, tra realtà e immaginazione. Infatti, tale
contrasto viene sottolineato anche attraverso gli aggettivi
La lirica è tuttaquesto
dimostrativi incentrata
(chesulindica
contrasto tra limitato
vicinanza) e illimitato,
e quello tra
(che indica
lontananza).
vicino e lontano,Untra
esempio
realtà e lampante può essere
immaginazione. Infatti,l’uso
tale contrasto
dell’aggettivo dimostrativo (questo) e non quello, perché ormai
viene sottolineato anche attraverso gli aggettivi dimostrativi questo (che
ha assunto per lui una dimensione reale e vicina.
indica vicinanza) e quello (che indica lontananza). Un esempio lampante
può essere l’uso dell’aggettivo dimostrativo (questo) e non quello, perché
ormai ha assunto per lui una dimensione reale e vicina.
Il lessico è abbastanza
Il lessico difficile:
è abbastanza difficile:ililpoeta accosta parola da considerarsi per
poeta accosta parola da
Leopardiconsiderarsi
soprattutto perpoetiche;
Leopardi perciò le parole usate dal poeta non sono
soprattutto poetiche; perciò le
comuni nel linguaggio
parole usate dal poeta non sono
parlato al giorno d’oggi
comuni nel linguaggio parlato al
giorno d’oggi
ANALISI DEL CONTENUTO
Enjambements: vv. 2-3; vv. 4-5; vv. 5-6;
1- vv. 8-9; vv. 9-10; vv. 13-14;
2- Anastrofi: v. 1: “sempre caro mi fu
3- quest’ermo colle”; vv. 4-7: “interminati /
4- spazi di là da quella, e sovrumani
5- /silenzi, e profondissima quiete / io nel
6- pensier mi fingo”; vv. 8-9: “il vento / odo
7- stormir”; v. 14: “s’annega il pensier mio”;
8- Iperboli: vv. 4-5: “interminati/ spazi”; vv.
9- 5-6: “sovrumani/ silenzi”; v. 6:
10- “profondissima quiete”;
11- Polisindeti: vv. 5-6: “e sovrumani /
12- silenzi, e profondissima quiete”; vv. 11-
13- 13: “e mi sovvien l’eterno, / e le morte
14- stagioni, e la presente / e viva e il suon
15- di lei”;
16- Metafora: v. 15: “e il naufragar m’è
17- dolce in questo mare”;
1 Ossimoro: v. 15: “il naufragar m’è dolce”;
Onomatopea: v. 9: “stormir”;

Antitesi: vv. 2, 5: “questa siepe”, “di là da


quella”; vv. 9-10: “quello/ infinito silenzio a
questa voce”; vv. 12-13: “e le morte stagioni,
e la presente/ e viva”;
Allitterazioni: della “s”: vv. 5-6: “Spazi di là
da quella, e sovrumani/
Silenzi, e profondissima quiete”; della “a”:
“parte”, “tanta“, “interminati”, “spazi”,
“sovrumani”, “mirando”, “comparando”,
“immensità“, “naufragar”, “mare”; della “r”:
“sempre”, “caro”, “ermo”, “parte”, “orizzonte”,
“guardo”, “mirando”, “interminati”,
“sovrumani”, “pensier“, “cor“, “spaura”,
“stormir“, “comparando”, “eterno”, “morte”,
“presente”, “naufragar“, “mare”.
COMMENTO PERSONALE
La lettura di questa lirica mi ha colpita molto, soprattutto per il suo significato davvero
profondo. Anche se a questa composizione si possono dare varie interpretazioni, secondo
me il poeta vuol farci capire quanto lui si sentiva solo, di quanto l'uomo ha bisogno a volte
di evadere da questa crudele ed infelice realtà di ogni giorno, il bisogno a volte di perdersi
nei pensieri, staccarci mentalmente per un po’ dalla realtà per avere ogni giorno la forza di
continuare a vivere e a considerare bella la vita nonostante tanti dolori e sofferenze che la
stessa vita può recare.
Mi ha colpito soprattutto l’ultimo verso della poesia: “e il naufragar m’è dolce in questo
mare” , dove il poeta ci fa capire chiaramente che perdersi nel suo infinito, nella sua
immaginazione, gli dava un senso di rilassamento
Il Romanticismo nasce verso la metà del XIX secolo, in
Germania e successivamente si diffuse un po’ in tutta
Europa.
Il soggetto

SOGGETTI RAPPRESENTATI
maggiorment
e
rappresentat
o è la
NATURA in
tutti i suoi
aspetti:
mare,
tramonto,
tempeste,
notturni
(«chiaro di
luna»).
Compaiono
anche dipinti
con
tematiche
politiche
relative al
patriottismo.
UOMO E NATURA NELL’ARTE DI
FRIEDRICH
Caspar David Friedrich fu l’artista che meglio
rappresentò in pittura la concezione romantica di
un’anima universale, comprendente l’uomo e la
natura, e la tensione, sempre insoddisfatta, verso
l’infinito.

Friedrich (1774-1840) è il pittore


tedesco
che per primo entrò nel clima del
romanticismo tedesco.
Questi paesaggi di Friedrich
sono
lo spettacolo della natura
ma servono
anche a misurare la piccolezza
dell’uomo nel confronto con
tale vastità di orizzonti.
IL SENTIMENTO PANICO
DELLA NATURA, SEDE
DELL’INFINITO CHE CI
RIPORTA A DIO, È LA
MAGGIORE
CARATTERISTICA DI
FRIEDRICH. ED È CIÒ
CHE LO DISTINGUE DA
ALTRE TENDENZE
ROMANTICHE ANCHE
TEDESCHE E DI
ISPIRAZIONE RELIGIOSA.
LETTURA D’OPERA
In questo dipinto possiamo notare un bosco con due alberi
che dominano la scena. Il fascino di questi due alberi
imponenti e massicci con i rami intrecciati occupa gran parte
della composizione. Questi due alberi sono molto vecchi e
l’albero più a destra, senza vita (lo si può notare dall’assenza
di foglie) e dato che sono inseriti in un ambiente arido,
l’albero in primo piano tende a staccarsi dal suolo. In secondo
piano, si notano due persone, un uomo e una donna, lo
si capisce osservando i vestiti indossati, che ammirano la
luna nel cielo. Il pittore ha voluto rappresentare i due di
spalle, non a caso. Le spalle sono quelle che lasciamo agli altri
quando andiamo via per sempre; ma, ancora le spalle sono
quelle che non vediamo di noi, le paure più nascoste. Così,
nella penombra, una coppia ammira la bellezza della natura,
ricca di silenzi, misteri e curiosità. Si può intravedere che è la
donna a consolare l’uomo, perché è lei, l’essere che prova
compassione. E come dice Friedrich, «l’amore è l’unica scelta
che si può fare nella vita, senza sbagliare. L’amore è l’unico
esempio di libero arbitrio nella vita dell’uomo».
SCOPO

Il quadro ha un chiaro intento: vuole


fare riflettere sul destino di solitudine
dell’uomo. La funzione del dipinto è
appunto quella di trasmettere il
pessimismo del pittore e di far riflettere
l’osservatore.
Il dipinto è caratterizzato anche da alcuni elementi simbolici come
l’imbrunire che simboleggia la vecchiaia, l’albero spoglio la morte e
l’albero verdeggiante la vita, la speranze in una vita cupa e triste.
Mentre il sentiero è, appunto, il cammino dell’esistenza umana.
COLORI E TECNICA
 Nel quadro prevale l’utilizzo di linee curve
dall’andamento tormentato e di colori freddi e
neutri, stesi con sfumature graduate. La
composizione è caratterizzata da linee di forza
oblique, che ritroviamo nell’albero spoglio, lungo
il sentiero e il pendio della montagna e il masso
sulla sinistra. Il dipinto risulta comunque
piuttosto statico e l’effetto di controluce crea un
netto contrasto tra le aree scure e quelle
illuminate, rendendo affascinante l’atmosfera
FORESTA
AMAZZONICA
ESTENSIONI
Venezuela

Colombia

Ecuador

Perù
Bolivia
AMAZZONIA:un immenso
“oceano verde”
L’Amazzonia è la foresta pluviale più
estesa al mondo e occupa 6 milioni di
km.
Prende il nome dal Rio delle Amazzoni,il
grande fiume che la
percorre,raccogliendo le acque da
moltissimi immissari
Un tratto del Rio delle Amazzoni

L’Amazzonia possiede 1/5


di tutta la riserva d’acqua
dolce del paese
FLORA

La vegetazione è disposta su tre piani


differenti.
Livello più alto è formata da grandi alberi
che raggiungono i 40 m d’altezza:le loro
chiome si intrecciano, formando una
grande cupola verde che impedisce
all’umidità del suolo di risalire in
superficie e che filtra la luce del sole.
ESEMPIO DI CUPOLA VERDE
Il livello intermedio è
formato da alberi di
dimensioni più
modeste,che
crescono bene in
condizioni di
semioscurità.
Il livello più
basso

È costituito da
un fittissimo
sottobosco
LA VEGETAZIONE
Lungo la costa crescono: Negli altipiani, la
Alberi del cacao,palme vegetazione si fa più
nane,albero della rasa,dove crescono
gomma(da cui si ricava il piante decidue.
caucciù,che serve per Nelle zone temperate
fabbricare la abbondano le conifere;
gomma),teak,mogano,eb Nelle sezioni più aride sono
ano che forniscono comuni i cactus e una
legname pregiato. vegetazione di tipo
arbustivo.
Albero della gomma Cactus
La foresta pluviale
…FAUNA è l’ambiente
naturale in cui si
incontra il grado
più elevato al
mondo di
biodiversità.
Tra le specie animali,possiamo incontrare…
MAMMIFERI:

ELEFANTE NANO TIGRI

GORILLA
UCCELLI: INSETTI:

RETTILI: ANFIBI:
IL CLIMA

Il clima della foresta Amazzonica è


caratterizzata dalla presenza di un’unica
stagione piovosa e calda. Temperature
elevate e forti precipitazioni sono i tratti
caratterizzanti di questa foresta, a causa
delle alte temperature l’acqua evapora
con rapidità, provocando un altissimo
livello di umidità che si trasforma presto
in pioggia.
L’ECONOMIA della foresta si può
suddividere in 2 punti principali:

1.Economia tradizionale: 2.Economia moderna:


Si basa sul settore In seguito alla scoperta dei
primario, la caccia, minerali del sottosuolo
l’agricoltura, la pesca soprattutto in età
(lungo i fiumi e nei laghi), moderna, si è
l’allevamento di bovini intensificata la pratica
e suini e la raccolta di della deforestazione
frutti tropicali(ananas, per commerciare il legno
uva, fico, mango, pregiato come il
arancia) mogano, l’ebano e il
palissandro.
1.= POPOLAZIONE

La foresta ospita numerose comunità


indigene(Autoctoni) e le popolazioni di foresta.
Conducono uno stile di vita semi-nomadico: per
metà dell’anno hanno una sede fissa per poter
coltivare e per l’altra parte si spostano in cerca di
pascoli.
La popolazione semi-
nomade autoctone
vivono rispettando
l’ambiente e la
natura;
per questo coltivano
piccoli pezzi di terreno
, per poi bruciarli
permettendo
alla vegetazione di
ricrescere.
2.= PROBLEMATICHE

Il saccheggio di questo patrimonio


naturalistico è iniziato nel 1970,
attraverso una costante deforestazione.
Gli alberi vengono abbattuti e vaste aree
vengono incendiate per ricavare
legname, spazi da destinare
all’agricoltura, al pascolo e allo
sfruttamento minerario.
Abbattimento alberi

Area destinata alla coltivazione


Area destinata all’allevamento

Zona in cui si è verificato un incendio


… di questo passo, se non si da un


freno entro 50 anni
Sarà abbattuta quasi metà dell’intera
foresta
I POLMONI VERDI DEL
NOSTRO PIANETA !
Se osserviamo gli alberi di un
bosco e gli animali di foresta,
ci rendiamo conto della
grande varietà di viventi.
Sarebbero impossibili da
studiare, se non si fosse
trovato un modo per
classificarli, cioè per
raggrupparli con il criterio
delle affinità e delle
somiglianze.
Classificare non è
un’operazione semplice,
Tanto che della classificazione si occupa una
specifica branchia della biologia, chiamata
SISTEMATICA.
delfino
Per esempio:
se ci limitassimo
a guardare la
forma del corpo
del delfino e del
pesce,
raggrupperemmo pesce
queste due
specie, nello
stesso gruppo
Se poi
consideriamo la
capacità di volare,
MA…
metteremmo i
pipistrelli con gli
uccelli e le
farfalle
..una corretta
classificazione deve
tener conto di differenze
e somiglianze ben più
significative della
semplice apparenza.

Raggruppiamo i
pipistrelli e i delfini
tra i mammiferi
perché hanno le
mammelle per
allattare, sangue
caldo e polmoni per
respirare.
La
classific
azione
utilizza
sette
raggrupp
Leamenti,
categorie sistematiche
sono
chiamati
incategori
ordine gerarchico e sono:
e
sistemati
che
• Specie: insieme di tutti gli • Classe: raggruppa gli ordini simili
individui con caratteristiche molto tra loro. (Es. gli animali
simili che, accoppiandosi, appartenenti alla classe dei
generano figli simili ai genitori e mammiferi, partoriscono figli vivi
fecondi; e possiedono mammelle);
• Genere: raggruppa specie simili • Phylum o tipo: raggruppa diverse
tra loro. (Es. cane e lupo classi con caratteristiche simili.
appartengono al genere Canis); (Es. il phylum dei cordati è
• Famiglia: raggruppa generi simili caratterizzato dalla colonna
tra loro. (Es. la volpe, il cane e il vertebrale sviluppatosi
lupo vengono raggruppati nella nell’embrione e che
famiglia dei canidi, avendo successivamente scompare.
caratteristiche comuni); All’interno di questo phylum si
• Ordine: comprende più famiglie colloca il subphylum dei
simili tra loro. (Es. il cane, il leone vertebrati che comprende le varie
e la donnola avendo classi: pesci, anfibi, rettili, uccelli,
caratteristiche comuni come la insetti e mammiferi, tra cui
capacità di cacciare, l’uomo);
appartengono all’ordine dei
carnivori;
• Regno: è la categoria più ampia e comprende più phyla. I viventi si
possono classificare in 5 regni:

Organismi
pluricellulari
Eterotrofi:
assorbono Organismi
sostanze
pluricellulari
nutritive
Eterotrofi: in
grado di
digerire gli
alimenti
Organismi
unicellulari
Eucarioti Organismi
pluricellulari
Autotrofi:
producono
Organismi attraverso la
unicellulari fotosintesi
procarioti le sostanze di
cui hanno
bisogno
NOME E COGNOME DI OGNI VIVENTE
Oltre al sistema di classificazione, Carlo Linneo (naturalista
svedese, a cui si deve la prima classificazione) ideò la cosiddetta
nomenclatura binomia. Egli attribuì a ogni organismo un nome
scientifico formato da due parole latine: la prima indicava il
genere, la seconda la specie. L’impiego di questa nomenclatura
permette di fare alcune considerazioni.
ES. i nomi scientifici del leone, della tigre e del leopardo sono
Phantera leo, Phantera tigris e Phantera pardus.
Come si può notare appartengono allo stesso genere, Phantera,
ma si tratta di tre specie differenti: leo, tigris, pardus.
La caratteristica più importante dell’attuale sistema di classificazione è che
esso è fondato sull’idea dell’evoluzione degli esseri viventi sostenuta da
CHARLES DARWIN, secondo la teoria dell’evoluzione:
le specie non sono fisse, ma si trasformano nel corso del tempo. Questo
significa che gli organismi dello stesso raggruppamento non si somigliano
per coincidenza, ma perché derivano da progenitori comuni.
I vantaggi possono essere riassunti in 4 punti:

1. La nomenclatura binomia 3. classificazione fondata


permette di identificare una sull’evoluzione: si parte studiando gli
specie; anfibi, rettili, uccelli e i mammiferi.
2. Fornisce un grande numero di Tale ordine riflette la successione
informazioni: il termine della comparsa sulla Terra e i
«vertebrato» significa animale passaggi dell’evoluzione dai pesci
con colonna vertebrale; fino ai vertebrati terrestri;
4. classificazione aperta. Eventuale
scoperta di nuove specie.
Per Darwin classificare non significava
semplicemente «mettere in ordine» gli esseri
viventi, bensì creare relazioni e trovare antenati
comuni, come voler ricostruire l’albero
genealogico delle specie. Secondo Darwin la
presenza di numerose caratteristiche è un
indizio di una parentela stretta; al contrario, un
numero minore di caratteri comuni sottintende
un grado di parentela più lontano.
Leone leopardo gatto lupo
Phantera Phantera Felis Canis
leo pardus domesticus lupus

Phantera Felis Canis

felidi canidi

CARNIVORI

Consideriamo 4 animali di specie differenti: leone, leopardo, gatto e lupo. Ci accorgiamo che il
leone e il leopardo, appartenenti allo stesso genere Phantera, si assomigliano di più di quanto
non assomiglino al gatto, appartenente alla loro stessa famiglia (FELIDI), ma a un genere
diverso (Felis).
Il leone, il leopardo e il gatto (appartenenti alla famiglia dei felidi) hanno tra loro più
somiglianze di quante ne abbiano con il lupo che appartiene alla famiglia dei Canidi.
Il Riscaldamento è uno dei
movimenti più importanti
delle attività motorie:
consiste in una serie di
esercizi che servono a
preparare l’organismo a
sostenere con la massima
attenzione le attività
successive, ancora più
impegnative. E’ necessario
partire gradualmente e
prepararsi
psicologicamente ad
eseguire gesti che
richiedono molta
attenzione !!
Il passaggio dal riposo all’attività stimola nell’organismo numerosi
sollecitazioni che inducono il corpo a sopportare la fatica. E’
necessario, perciò, preparare l’organismo a questo «stress» per evitare
qualsiasi tipo di infortunio
Per eseguire un corretto riscaldamento bisogna:
• Individuare con cura gli • Eseguire gli esercizi per un
esercizi ed eseguirli nel tempo sufficientemente
modo più opportuno; lungo (varia tra i 10 ai 45
• Adeguare gli esercizi all’età minuti);
e alle proprie condizioni: • Adeguare gli esercizi sia agli
prestare attenzione scopi da raggiungere, sia al
all’adattamento cardiologico luogo in cui vengono svolti
e respiratorio e al livello di
elasticità dei muscoli;
• Coinvolgere tutte le parti
del corpo soprattutto quelli
che saranno poi
maggiormente utilizzati;
In generale, il riscaldamento deve essere
graduale, prettamente aerobico,
prevalentemente a carico naturale, a bassa
intensità.
• Deve avere una durata eccessiva NO! Non deve avere una
durata eccessiva!
• Deve prevedere fasi anaerobiche NO! Non deve prevedere
fasi anaerobiche!
• Non bisogna mai fare stretching al fine NO! BISOGNA SEMPRE
ESERCITARE LA MOBILITA’ DELLE ARTICOLAZIONI ED
ALLUNGARLI AL TERMINE DELL’ALLENAMENTO! (Stretching)
Futurismo
La musica futurista nasce nel XX secolo (1900) per opera di artisti stanchi
degli insegnamenti accademici dei conservatori. In campo musicale gli unici
rappresentanti di maggior successo furono:
Francesco Balilla Pratella e Luigi Russolo pittore oltre che musicista. A
Russolo in particolare si deve l’invenzione dell’Intonarumori, uno strumento
che usava per mettere in pratica la sua teoria del «rumorismo», ovvero di una
musica nella quale dovevano essere sostituiti i rumori. Sia
Pratella che Russolo suscitavano l’interesse di musicisti d’avanguardia come
Stravinisky. Marinetti fu un instancabile propagandista e sostenitore della
musica futurista. Successivamente si interessò di radiofonia e propose
d’inserire nelle trasmissioni suoni captati dal mondo circostante (sgoccioli,
fruscii,ecc.)
Luigi Russolo, https://www.youtu
intonarumori be.com/watch?v=8
1885 GpN5FHO60c
Gli ultimi decenni dell‘800 sono caratterizzati da un intenso sviluppo
industriale e numerose scoperte e innovazioni tecnologiche.
L'Europa e gli Stati Uniti furono i principali protagonisti di questa II
rivoluzione industriale.
Grazie allo sviluppo delle comunicazioni, all'ampliamento delle reti
ferroviarie e all'invenzione del telefono, il mondo sembra diventare più
piccolo. Ma molte altre furono le invenzioni che trasformarono
profondamente la vita quotidiana (ferro da stiro, frigorifero,
lampadina, bicicletta).
I grandi progressi compiuti dall'uomo in questo periodo anche in
campo medico, farmaceutico e tecnologico contribuirono a creare un
clima di orgoglio e allo stesso tempo una mentalità razzista nei
confronti di quei popoli che non erano stati in grado di compiere quelli
stessi progressi.
Nel 1873 inizia una crisi di sovrapproduzione delle industrie
(producevano più di quanto il mercato potesse assorbire e quindi le
merci rimanevano invendute). Per far fronte a questo molti paesi
adottarono una politica protezionistica (tariffe doganali).
In questo secolo entrò in crisi quella che viene chiamata "l'era del
carbone e del vapore": comparvero il petrolio, il metano, l’energia
idroelettrica e l’energia nucleare. Le innovazioni tecnologiche si
susseguirono senza sosta, si intensificò la produzione dell’acciaio,
si sviluppò l’elettricità, si perfezionarono i motori a turbina e
a scoppio, fu introdotto l’uso dei pneumatici.
L’inquinamento ambientale distruggerà la nostra civiltà
LE CONSEGUENZE SULL’AMBIENTE

Durante la seconda rivoluzione industriale, la crescita della popolazione e la


grande diffusione dell'agricoltura ebbero conseguenze negative sull'ambiente
naturale.

• Si accelerò il ritmo della deforestazione a cui si accompagnò quel


riscaldamento dell'atmosfera di cui oggi si sente tanto parlare e che, già
allora, faceva prospettare una crisi energetica globale.
• Il ricorso alla chimica industriale per aumentare la produttività dei suoli
accresce il consumo di fertilizzanti e la meccanizzazione, alimentando il
progressivo inquinamento dei terreni e delle acque sotterranee.
• Si verificò una crescita dell'inquinamento delle acque dovuto soprattutto ai
composti chimici che venivano riversati dalle industrie nei fiumi e nei laghi.
• I fumi delle ciminiere diffondevano nell'aria veleni che distruggevano la
vegetazione.
• La diffusione delle miniere impoveriva le risorse naturali.
• La concentrazione della popolazione nelle città provocava inoltre
l'abbandono delle campagne.
Dunque, questa rapida espansione dell’industria ha contribuito a modificare
i cicli della natura poiché utilizza materie prime ed energia non rinnovabili e
deposita nell’ambiente cumuli di scorie, di rifiuti e di emissioni inquinanti non
riassorbili o solo parzialmente riassorbili dalla biosfera, cioè dai cicli naturali.
La deforestaciòn
En 1541 el conquistador Francisco de
Orellana bautizò la selva americana con el
nombre de «El Amazonas». Esta selva fue
predominaban da las mujeres que eran
conocidos precisamente como «amazonas». La
selva ha producido la admiraciòn de los que la
visitan o se acercan a ella por su exuberancia
y su biodiversidad.
O El Amazonas puede considerarse uno de los
ecosistemas màs diversos en el mundo y
tiene un alto potencial econòmino por los
alimentos y las plantas farmacèuticas que
ofrece. Estos recursos se ven amenazados
por la deforestaciòn que ademàs afecta a la
fauna que allì vive.
Las causas…
Hay distintas causas que explican la
deforestaciòn actual en la regiòn amazònica, y
muchas son las consecuencias de este
fenòmeno que ponen en peligro no sòlo la
zona amazònica sino todo el planeta..
…Las consecuencias
O la liberaciòn del carbono
presente en la selva
puede contribuir al
calantamiento del globo;
O La pèrdita de la diversidad
genètica puede acarrear
una extinciòn masiva;
O No hay que olvidar lo
terribles incendios que en
las èpocas secas del ano
afectan gravemente este
ecosistema.
Alice Springs- an outback town
Australians call the central desert area of their
country «the outback».
Alice Springs is a town in the middle of the
outback.

Australiani chiamano la zona centrale del deserto del


loro paese «l'entroterra».
Alice Springs è una città al centro dell'entroterra.
• The town grew in the 1860s. It started as a
telegraph station, which connected the north
and south of Australia.
Later, explorers came to Alice looking for gold,
and early settlers created enormous farms
there;
• La città è cresciuta nel 1860. Fu iniziato come una
stazione telegrafica, che collegava il nord e il sud
Australia.
Più tardi, esploratori andarono a Alice per ammirare
l’oro e i primi colonizzatori crearono enormi fattorie;
• Nel 1920, Alice è diventata la • In 1920s, Alice
base per il famoso servizio
Royal Flying Doctor became the base
australiano: da Alice, medici for Australian’s
volano in piccoli aerei per famous Royal
visitare i pazienti in remoti
villaggio nell'entroterra. Flying Doctor
service: from
Alice, doctors still
fly in small planes
to visit patients in
remote village in
the outback.
Tourists come to Alice Springs for many reasons.
You can try different adventure sports in the desert:

1) Mountain biking and


walking;
2) Fly over the desert in a
hot air balloon or small
planes;
3) Like camping.
I turisti visitano Alice per molte ragioni.
Tu puoi praticare diverse attività sportive nel deserto:

1) Passeggiare o andare
in bici sulle montagne;
2) Volare sopra il deserto
su una mongolfiera o
su un piccolo aereo;
3) Campeggiare
nell’entroterra.
The early explorers in the outback used camels
for trasport; in effect, every year in Alice there is
Camel Cup ( a camel race). Racing camels isn’t
easy, and they often go in the wrong direction!

I primi esploratori nell’entroterra, usavano i cammelli


come trasporto; infatti, ogni anno a Alice c’è la Camel
Cup (la corsa dei cammelli). La corsa dei cammelli non
è facile, e loro spesso vanno nella direzione sbagliata!
Alice is also a centre for
Aboriginal art is one of
the oldest art traditions in the
world.

The artists use


traditional
techniques,
You can find lots of such as
art galleries full of painting with
modern Aboriginal very small
art. dots of colour
Alice è anche un centro per A Alice puoi
l’arte aborigenaè una delle trovare alcune
più antiche arti tradizionali del gallerie d’arte
mondo. pieno di quadri
aborigeni.

Gli artisti usano


tradizionali
tecniche, come
una pittura con
piccolissimi
puntini di
colore.

Potrebbero piacerti anche