<calore> [ka'lo:re]
<caloroso> [ˌkalo'ro:so]
Nell‟esempio di <caloroso>:
<ca-> reca l‟accento secondario
<-lo-> è una sillaba atona/non accentata
<-ro-> reca l‟accento principale
<-so> è una sillaba atona/non accentata
Vediamo un esempio:
<prendetelo> [pren'de:telo]
<prendetevelo> [pren'de:teveˌlo]
Nell‟esempio di <prendetelo>:
<pren-> è una sillaba atona/non accentata
<-de-> reca l‟accento principale
<-te-> è una sillaba atona/non accentata
<-lo> è una sillaba atona/non accentata
si ha, quindi, una sequenza di massimo due sillabe atone/non accentate (<-te->
e <-lo>).
Nell‟esempio di <prendetevelo>:
<pren-> è una sillaba atona/non accentata
<-de-> reca l‟accento principale
<-te-> è una sillaba atona/non accentata
<-ve-> è una sillaba atona/non accentata
<-lo> reca l‟accento secondario
si ha, anche in questo caso, una sequenza di massimo due sillabe atone/non
accentate (<-te-> e <-ve->).
1
1_ Introduzione alla fonetica e alla fonologia
Per capire dove cade l‟accento secondario dovrai fare affidamento al tuo
orecchio. Purtroppo, però, il dizionario non segnala l‟accento secondario,
quindi dovrai fare affidamento prima di tutto sul tuo orecchio, poi sulla regola
distribuzionale enunciata prima.
2
1_ Introduzione alla fonetica e alla fonologia
Nella tua classe potresti incontrare dei bambini la cui lingua madre non mostra l‟accento mobile
con funzione distintiva. Quei bambini avranno di conseguenza delle difficoltà nelle produzioni
orali dell‟italiano e in parte anche nell‟ortografia (es. <porto> e <portò >).
Se nella tua classe ci fosse un bambino cinese, le difficoltà aumenterebbero, perché il cinese è
una lingua tonale, ovvero una lingua in cui il tono ha funzione distintiva. Il cinese mandarino ha,
infatti, quattro toni mobili. Facciamo un esempio che si traslittera in caratteri latini <ma> e che
assume i seguenti significati a seconda del tono usato:
Dopo questa divagazione, torniamo alla nostra questione di partenza: si possono individuare
delle regole per la distribuzione dell‟accento secondario diparola? Sì! Vediamole insieme:
3
1_ Introduzione alla fonetica e alla fonologia
ESAME:
Quanto ti eserciterai e quando sosterrai l‟esame dovrai segnalare:
a) l‟accento principale
b) l‟accento secondario
Quindi, una trascrizione fonetica priva dell‟accento secondario non sarà considerata completa.
• DURATA
Se un dato fono, sia esso una vocale o una consonante, è lungo si usano i croni [:]:
ESAME:
Ai fini di questo corso dovrai indicare le consonanti lunghe raddoppiandone il simbolo, quindi
trascrivi ad es. ['gatto].
2- le vocali che ricorrono in sillaba accentata aperta non finale di parola sono lunghe,
quindi ricordati sempre di indicarne la durata tramite i croni (ovvero i due punti):
es. <amico> [a'mi:ko]
<fato> ['fa:to] vs. <fatto> ['fatto]
3- se una sillaba accentata aperta contiene due vocali, la prima è semilunga anche se in
posizione finale (Canepari 1979, p. 96). In tal caso, si ricorre ad un crono:
es. <zoo> ['dzɔˑo]
<europeo> [ˌeuro'pɛˑo]