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Infinito

➤Per Leopardi l’infinito è un prodotto dell’immaginazione dell’uomo che si esplica anche da un punto di vista
psicologico;è un'illusione che provoca piacere(ricorda la teoria del piacere e di vago e indefinito dello
zibaldone). L’infinito è uno di quei momenti in cui l’immaginazione distoglie la mente dal reale,che è brutto,e
la immerge nell’infinito.
-L’infinito è spaziale e temporale;
-Esperienza di meditazione,momento di profonda catarsi, estasi=L.stesso nello Zibaldone usa quersto
termine per indicare il rapimento creato dalle sensazioni indefinite.
Alcuni,tra cui De Sanctis hanno dato un’interpretazione religiosa all’infinito,ma più volte L:
-esclude qualsiasi riferimento trascendentale(l’infinito è materiale)
-spiega che l’infinito è soggettivo e non oggettivo(come dovrebbe essere la divinità)
-Il componimento ha 15 versi,sembra un sonetto ma quest’ultimo ne ha 14.
-Nessun verso,tranne il primo e l’ultimo,è isolabile sintatticamente perchè il discorso sintattico continua
sempre nel verso seguente=ci sono su 15 versi 10 enjambement
-Il piano del pensiero e quello della poesia procedono simultaneamente;
-L’io del poeta è sempre presente a sè stesso e si muove in due direzioni
1)abbandono
Da un punto di vista lessicale la continuità della presenza del poeta viene resa con “mio/io”
2)contatto con la realtà
-Tutto parte da sensazioni olfattive,uditive.
L’avvio si origina da una sensazione visiva,o meglio dall’impossibilità della visione:la siepe impedisce allo
sguardo di spingersi fino all’estremo orizzonte. L’impedimento della vista,che esclude il reale,fa subentrare il
fantastico.
v.1 sempre=ci ricorda “alla sera” di Foscolo che iniziava con “forse”=senso di indeterminatezza
caro=forte componente affettiva che contribuisce all’immaginazione.
fu=tempo del finito.Il colle è il limite che impedirà al poeta la vista dell’infinito.
n.b.Tutta la lirica si muove tra piano del finito e piano dell’infinito,da un punto di vista lessicale si può notare
dalla frequente contrapposizione di “questo”(reale) e “quello”(lontano,infinito)
v.3 “ l'ultimo orizzonte"=citazione petrarchesca
v.3-4 campo semantico dello sguardo
v.4 ma = congiunzione avversativa che serve a contrapporre due momenti
v.4=due gerundi=tempi che rendono l’infinito e scandiscono le fasi della meditazione(prima sedere e poi
guardare)

v.8 è come se il cuore avesse paura delle capacità di meditazione dell’essere umano;da “spaura” è come se
iniziasse una seconda parte a partire da una senzazione uditiva=infinito
temporale(l’eterno)≠visiva=infinito spaziale(interminati spazi).(la sensazione uditiva è lo stormire del vento
tra le piante;il v.è sempre stato l’immagine di ciò che è vano ed effimero nella tradizione poetica)
-Il senso di sgomento(il cor non si spaura) introduce un passaggio psicologico,ma successivamente l’io si
annega nell’infinito sino a perdere la sua identità.
v.10 “infiniti silenzi” riprende “immensità”al v.14
v.10-11 comparando introduce una dialettica tra finito e infinito
Dal v.10 in poi abbiamo enjambement e polisindeto= rallentare + effetto della contemplazione.
-La poesia si apre con caro e si chiude con dolce
v.15 il naufragio della mente è il pensiero razionale che si perde nell’immaginazione.

•La divisione tra la prima e la seconda parte del componimento è perfettamente simmetrica:entrambe le
parti occupano esattamente 7 versi
Infinito spaziale Infinito temporale

Livello sintattico =simmetria simmetria


-polisindeto. -polisindeto.

Livello lessicale = no simmetria parole brevi


parole molto lunghe (eterno,stagioni,presente)
(interminati,sovrumani,profondissima)

Livello fonico=simmetria m simmetria


l’infinità spaziale è resa con il naufragio finale è accompagnato .
vocali a toniche che danno . da ampiezza della vocale a
un’idea di vastità (interminati . (mare,naufragar,immensità)
. spazi sovrumani)

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