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LEZIONE 27-04 CUSCINETTI

Quello dei cuscinetti.Poi sapete bene che esistono due categorie di cuscinetti che sono i
cuscinetti volventi e i cuscinetti a strisciamento, il cui nome deriva appunto.Dal tipo di attrito
che viene.Che interviene nel funzionamento di questi organi.Apri radente o attrito? Volvente
ehm.Noi ci occuperemo esclusivamente dei cuscinetti di tipo volvente, quindi vedremo
fondamentalmente come sono fatti, quali sono le caratteristiche principali.Eh? Come
vengono scelti? In base ai carichi che devono sopportare?EE come se ne esegue il
montaggio, cioè come si definisce.Il dettaglio così sportivo della zona che andrà a ospitare il
cuscinetto, perché?Come è evidente, i cuscinetti in generale i cuscinetti volventi hanno il
compito.Di trasmettere le reazioni vincolari che voi calcolate per l'albero alla parte fissa della
macchina.Per fare questo devono trasferire i carichi per contatto e, specie nel caso dei
carichi assiali. Noi dobbiamo assicurare che questa trasmissione dei carichi avvenga in
maniera efficiente.Quindi, senza poi avere la nascita di giochi oppure, peggio ancora, il
danneggiamento delle superfici per effetto dei carichi di contatto molto intensi.Allora, eh,
quindi diciamo in generale a cosa servono i cuscinetti?I cuscinetti sono un vincolo.In
generale alla traslazione trasversale o alla traslazione assiale, ma al contempo devono
garantire la libertà di rotazione dell'albero attorno al proprio asse.E nel fare questo devono
introdurre il minor attrito possibile.Quindi diciamo, abbiamo, se vogliamo una doppia.Una
doppia valenza, 1 2 requisiti da un lato antitetici. Da un lato vogliamo bloccare certi
spostamenti.Dall'altro lato vogliamo consentirli nella maniera più efficace e possa.E quindi
questo significa che avremo, diciamo delle queste esigenze. Cose contrastanti vengono
risolte in diversa maniera nel caso dei corpi dei cuscinetti volventi.Si interpongono tra le parti
in moto relativo appunto dei corpi volventi, cioè dei corpi che rotolando su queste
superfici.Eh? Permettono la libera rotazione introducendo il il l'attrito più piccolo
posso?Allora per capire come è fatto un cuscinetto, inizieremo dalla cuscinetto più semplice
che possiamo immaginare, il cuscinetto radiale a sfere che fatto in questa
maniera.Allora?Supponiamo che questo sia il nostro albero, la linea ad asse del nostro
albero.Per il momento non ci interessa.Andare a vedere come sarà bloccato socialmente il
cuscinetto. Vogliamo esclusivamente rappresentare il cuscinetto stesso allora.Un cuscinetto
sarà formato da questi elementi fondamentali, avremo una anello interno orala interna.È
questo elemento che ho appena disegnato.Che in pratica presenta.Sulla sua superficie
esterna, una superficie di forma toroidale, quindi con una certa con un certo raggio di
curvatura, che rappresenterà la pista di rotolamento.Dei corpi volventi questo caso i corpi
volventi saranno delle sfere.Quindi poi nella rappresentazione.Si riporta.In corrispondenza
della.In questo anello interno raula interna, i corpi volventi che non vengono sezionati, a
differenza degli anelli.E poi chiaramente dall'altro lato.Avremo un secondo anello, questa
volta, detto anello esterno.Che presenterà.Al suo raggio interno.Una seconda superficie
toroidale.Su cui andrà a rotolare?Il nostro corpo convento l'anello esterno, poi ovviamente
inserito all'interno.Di un foro cilindrico ricalato sulla carcassa della macchina.Quindi?Anello
orala interna.Brawhalla esterna.Corpo volvente.Non 20 che ovviamente sono in numero
sufficiente per diciamo coprire il tutto lo sviluppo circonferenziale del cuscinetto.Ora c'è
un'altro elemento che ancora manca, fondamentale che è la cosiddetta gabbia.In pratica
questa gabbia che vado qua a rappresentare con queste due.Piccole linee.Non è altro che
una superficie di lamierino che.Mantiene in posizione relativa ai corpi volventi, cioè
impedisce che il contatto tra i corpi volventi avvenga tra di loro.E fa in modo che siano quindi
distribuiti in maniera uniforme lungo la circonferenza.Usati in un cuscinetto il contatto dei
corpi volventi deve avvenire esclusivamente con le piste. E ovvio che la gabbia toccherà il
corpo volvente però sulla gabbia, tendenzialmente non si esercitano.Scarichi importanti i
carichi importanti verranno trasferiti proprio nel contatto tra le piste e i corpi volventi.Questo
ucinetto.Beh, le piste sono queste superfici.Questa è una.E ovviamente che continua anche
dall'altro lato, dovete immaginare lo sviluppo circonferenziale e l'altra pista è quella ricavata
sull'anello esterno.Questo.Cuscinetto.Prende il nome di cuscinetto radiale a sfera a sfera.A
sfere evidente, i corpi volventi sono delle sfere, perché radiale?Perché tendenzialmente i
carichi che può trasmettere questo tipo di cuscinetto sono carichi radiali, quindi ortogonali
alla linea d'asse. E da dove si vede che può trasmettere dei carichi radiali?Dalla normale
alle superfici in contatto alla fin fine.Questi sono delle dei corpi.Mantenuti in contatto, così
come abbiamo studiato con una teoria di hertz.Anzi, a tutti gli effetti.Il contatto tra la sfera e
la pista è un contatto tra due sfere.Solo che, a differenza di come lo abbiamo rappresentata
noi abbiamo una superficie sferica interna che è quella della pista.Quindi se facciamo
l'ipotesi esemplifica.Tiva di trascurare gli attriti.Poi sapete bene che.La forza scambiata tra le
superfici in contatto è proprio quella della normale, alle superfici di contatto e quindi,
siccome il punto di contatto.Ideale e proprio allineato.O meglio il. E proprio qui, al centro
della pista e quindi la normale in questo punto è proprio la direzione radiale. Questo
cuscinetto si chiamerà cuscinetto radiale a sfere.Ovviamente voi sapete bene che il l'attrito
volvente.E un attrito che per sua natura.È è più basso rispetto all'attrito radente,
quindi?Questo tipo di cuscinetti, tutti i cuscinetti volventi hanno diciamo un vantaggio che
vogliamo dire costitutivo rispetto ai cuscinetti radenti, proprio perché si basano sull l'attrito
volvente.Però, diciamo, sono piuttosto recenti come concezione.Risalgono grosso modo alla
seconda metà dell'Ottocento.Perché? Perché è stato necessario mettere a punto il processo
produttivo che assicurassero a fabbricazione dei corpi volventi con la necessaria con i
necessari requisiti di precisione, di tolleranza?Fino a quando non è stato possibile fare
questo, alla fin fine non si poteva utilizzare, parlare di cuscinetti volventi.Il primo corpo
volvente che è stato utilizzato è stato proprio la sfera perché la sfera per la prima volta è
stata realizzata in in termini produttivi, con le necessarie precisi.Ora.Guardando così il
cuscinetto così come l'abbiamo rappresentato in condizioni ideali.Il contatto.Avverrà in
un'area molto ristretta.Perché in teoria il contatto ideale a via di in un punto, poi sappiamo
grazie ai risultati della teoria di hertz, che in realtà l'area di contatto avrà un certo raggio, a
che dipenderà dalla geometria, dal carico applicato e dalle.Proprietà costitutive dei materiali
a contatto.Però, in ogni caso sarà un'area piccola.E questo significa che le sollecitazioni che
avremo in queste zone saranno estremamente gravi. Un fatti, i cuscinetti sono degli organi
molto sollecitati.E poiché sono degli organi molto sollecitati da pressioni locali di
contatto.Che fa il solito balletto qua.Quindi vengono utilizzati materiali altamente speciali e
soprattutto trattamenti.Di indurimento, superficiale altrettanto speciale.Molto spesso la
solidificazione delle leghe utilizzate per realizzare le piste, soprattutto le piste.E per viene
effettuata sottovuoto. Quindi diciamo in ambiente controllato proprio per impedire il il fatto
che ci siano dei delle, degli dei gas contenuti nell'atmosfera, che vengano intrappolati
all'interno.Della della Lega perché ci siano delle ossidazioni ad alta temperatura e così via,
cioè sono trattamenti estremamente.Particolari e quindi costosi?Per questa ragione costruire
un cuscinetto non è una cosa semplice.Alla fine le aziende che costruiscono i
cuscinetti.Sono tutto sommato in un numero limitato al mondo EE sono delle multinazionali,
cioè?Non è che uno si può improvvisare e decidere di realizzare il cuscinetto che desidera,
si affida a degli specialisti.Quindi persone che.Sono avvezze a trattare procedimenti
produttivi molto particolari.Questo per dire che.Noi dal punto di vista progettuale.Come
ingegneri?A meno che non andiamo a lavorare proprio in un'azienda che produce
cuscinetti.Non entreremo mai nel dettaglio di quello che accade all'interno del
cuscinetto.Semplicemente noi sceglieremo il cuscinetto più adatto.Sulla base di calcoli tra
quelli disponibili a catalogo.Quindi noi non ci occuperemo.Ah, al contrario di altri organi
meccanici. Non andremo a vedere nel dettaglio cosa accade nel cuscinetto, perché sarebbe
estremamente complicato.Ci preoccuperemo però di fornire gli strumenti che servono
tascabile, quello è il nostro compito.Un'altra cosa.Il cuscinetto, cioè se uno vede, diciamo un
cuscinetto radiale a sfere, si rende conto che.Ovviamente i corpi volventi devono
essere.Qualche modo forzati all'interno dello spazio esistente tra le due piste.E chiaramente
per fare come tutti gli accoppiamenti forzati, voi dovete deformare uno degli organi per
inserirlo per inserirgli all'altro all'interno.Per fare questo è necessario che a riposo, cioè un
cuscinetto non installato.Abbia un certo gioco radiale, che cosa significa? Che a riposo,
quindi? Cioè non solo a riposo, cuscinetto appena fabbricato?Presento una distanza tra le
piste.È superiore, leggermente superiore al livello delle tolleranze, al diametro della
sfera.Quindi, cioè si dice che esiste un gioco radiale.Questo.Sia per ragioni costruttive
perché facilita l'assemblaggio del cuscinetto stesso.Zia, perché?Quando noi andremo a
utilizzare i cuscinetto, noi desideriamo che il moto relativo.Avvenga esclusivamente.Tra i
corpi volventi e lapis.E come facciamo a essere sicuri di questo? Dobbiamo.Recuperare
questo gioco radiale che viene inserito da un costruttore.E come si fa a recuperare il gioco
radiale deformando elasticamente? Ovviamente si, si spera.Una delle due liste.Come?
Semplicemente realizzando un accoppiamento incerto o leggermente forzato.Ad esempio,
tra l'albero e la pista interna, quindi per voi realizzate un accoppiamento forzato qui che cosa
succede? Succede che l'albero eserciterà un carico radiale, una pressione radiale sull'anello
interno che quindi si dilaterà.Recuperando il gioco?Esiste perché una cosa deve essere
garantita?Dovete essere certi che ci sia il contatto tra corpo volvente e piste.Perché se per
una qualche ragione non ci dovesse essere questo contatto?Ti avrà una usura rapidissima.E
queste superfici e il danneggiamento del del cuscino.Quindi?Questo vi dice due
cose.quando dovete montare un cuscinetto eQuesto vi dice due cose.Quando dovete
montare un cuscinetto e nelle zone in cui dovrete montare un cuscinetto servono le
tolleranze minimo dimensionale, ma anche.Di forma geometrica.Perché se voi realizzate un
albero con.Con una sede del cuscinetto con le tolleranze sbagliate, in pratica condannate
quel cuscinetto a una morte certa.Diciamo, dobbiamo realizzare un accoppiamento o incerto
o forzato, che comunque impedisca la rotazione relativa tra gli anelli e l'albero o tra la
carcassa e l'anello esterno.Niente lo si fa con l'anello rotante, nella stragrande maggioranza
dei casi l'anello che ruota e quello interno e quindi l'accoppiamento forzato lo realizzate
qua.Ci sono i casi in cui l'anello che ruota e quello esterno, e quindi in quel caso
l'accoppiamento forzato lo realizzate lì.Eh?Ok.Ah giusto. Una piccola annotazione sulla
gabbia.La gabbia abbiamo detto, è realizzata che di un materiale leggero, una Lega
leggera.Lamierino.Molto spesso.Questo lamierino ha il compito di tenere in posizione i corpi
volventi.Va rappresenta anche un limite di utilizzo per il cuscinetto stesso, perché in pratica
questo lamierino al crescere della velocità di rotazione del cuscinetto e sollecitato da carichi
centrifughi via via crescenti.Che ne costituiscono il limite e arriva a un certo valore di velocità
di rotazione, per cui la gabbia viene sollecitata da un carico centrifugo così grande da
superare il limite di elasticità. Quindi diciamo.Che una delle caratteristiche a cui.Bisogna fare
attenzione e la velocità di rotazione massima per quel cuscinetto.Come vedremo, il
costruttore ci fornisce per ogni cuscinetto il valore di questa velocità di rotazione.Esistono
anche cuscinetti utilizzati per temperature elevate.Qual caso vengono realizzati in ceramica,
quindi con materiali resistenti alle alte temperature? Insomma, c'è una enorme varietà
costruttiva.Tra cui ci si può orientare?Va bene?Ora.Questo abbiamo detto che il cuscinetto
più semplice che possiamo immaginare e anche.Il più economico, cosa che non guasta.Ma
è anche.Quello che ci assicura.Le minori partite per attrito, quindi abbiamo uno di quei rari
casi in cui passo costo significa anche migliori prestazioni.Quindi, nella stragrande
maggioranza dei casi, quando è possibile noi utilizzeremo sempre un cuscinetto di questo
tipo, è semplice, affidabile, economico e ci dà le migliori prestazioni.Ovviamente ci sono dei
casi.In cui pari, il quale questo cuscinetto non è adatto.E quindi esiste poi un'ampia varietà
di soluzioni costruttiveVi ho detto.Prima di passare alla classificazione dei cuscinetti vi ho
detto che questo cuscinetto prende il nome di cuscinetto radiale a sfere, perché il carico
trasmesso e radiale.In realtà questo cuscinetto ha anche un'altro vantaggio, è quello di poter
trasmettere dei carichi.Che abbiano una certa componente assiale?Perché? Che cosa
succede, immaginate?Di applicare al vostro albero una leggera o di applicare un carico
assiale.E quindi, per effetto di questo carico assiale, l'albero traslerà verso
destra.Trascinandosi appresso l'anello interno.Che cosa succederà al contatto? Le zone di
contatto che idealmente sono in questa zona, che cosa faranno? Si.Incrineranno
leggermente e quindi andranno a interessare queste zone. E siccome diciamo grossomodo
la forza che viene esercitata da un cuscinetto coincide con la normale alle direzioni di
contatto. Questo cuscinetto sarà in grado?Di esercitare una certa forza assiale.Quindi
chiama cuscinetto radiale, però per fortuna è capace di sopportare anche.Una piccola
frazione di forza assiale. Certo non hanno lo stesso ordine di grandezza, perché
l'inclinazione di questa forza può essere di pochi gradi.Però comunque è in grado comunque
di esercitare una forza assiale, cosa che una carattere.Mistica importante.Vediamo ora fatta
questa premessa che ci ha fatto capire come sono fatti i cuscinetti e come vanno
rappresentati. Vediamo ora come possono essere classificati.Qual è il massimo? E lo
vedremo quando li sceglieremo, quando?Sceglieremo il cuscinetto per la nostra
applicazione.Diciamo che.Un cuscinetto di questo tipo lo sceglieremo quando avremo una
forza assiale che sarà di un ordine di grandezza inferiore alla forza radiale per intenderci. Se
abbiamo una forza radiale di 1000 Newton.Grossomodo se abbiamo delle forze assiali
dell'ordine di 102103100 Newton, è accettabile utilizzare un cuscinetto di questo tipo?Al
crescere di questa forza assiale non c'è ovviamente un limite preciso, diventa sempre meno
efficiente.Però va valutato. Poi il caso per caso.Vanno bene? Anche, Assolutamente no.Nel
caso, come diceva il vostro collega di ruote comiche o ruote dentate elicoidali dove la
componente assiale è grossomodo dello stesso ordine di grandezza della componente
radiale o trasversale?In quel caso questo tipo di cuscinetto non è il mass.Uno. Volendo,
potrebbe anche ostinarsi e scegliere questo tipo di cuscinetto, ma dovrebbe scegliere un
cuscinetto enormemente grande e quindi non conveniente.Vedremo che esistono.Oltre
soluzioni?Allora?Da piti, quali sono gli elementi fondamentali di un cuscinetto? Questi sono
quelli essenziali. Dopodiché.I cuscinetti.Possono essere, diciamo funzionare, ad esempio in
bagno d'olio, quindi essere completamente immersi nell'olio e quindi un cuscinetto così
semplice va beniss.Oppure possono essere utilizzati in ambienti polverosi o non soggetti a
nessuna manutenzione, cioè a nessun.Sistema di lubrificazione automatico allora, in quel
caso.Questa zona?Deve essere schermata dall'ingresso delle impurità, quindi si inseriscono
degli schermi dei lamierini aggiuntivi che impediscono l'ingresso di polveri metalliche di di
particelle metalliche.Derivano dall'usura degli altri organi meccanici e cosi via, in genere poi
all'interno nello spazio. Tra queste, tra questi schermi.Il cuscinetto viene ingrassato, cioè in
teoria.Non dovrà mai essere sottoposto a nessuna.Operazione di Lubrificazione o di.O
qualsiasi altra cosa.Dipende ovviamente dall'utilizzo che se ne fa. Vediamo ora la
classificazione dei cuscinetti, la classificazione dei cuscinetti ci aiuta a scegliere il tipo di
cuscinetto più adatto al caso nostro. La classificazione può essere fatta in base al carico
prevalente.Fondamentalmente abbiamo tre categorie di cuscinetti, cuscinetti radiali.In cui
appunto il carico è prevalentemente o esclusivamente radiale.Po scinetti assiali.Ho
reggispinta.In cui il carico è prevalentemente assiale o esclusivamente assiale.Ho cuscinetti
misti in cui diciamo, abbiamo forze radiali e assiali grossomodo dello stesso ordine di
grandezza, quindi per far riferimento all'esempio precedente, quando avremo un albero?Su
cui saranno montate delle ruote dentate coniche o ruote dentate elicoidali. Tendenzialmente
utilizzeremo dei cuscinetti misti perché avremo delle.Eh? Delle forze che avranno grosso
modo lo stesso ordine di grandezza in queste due direz.Che cosa cambia tra questi
cuscinetti? L'orientazione delle piste? Alla fin fine, il carico che esercitò un cuscinetto
dipende dalla normale, alle superfici di contatto, quindi in questo caso le abbiamo orientate
in direzione normale con la.Normale in direzione radiale.Se le incliniamo.Man mano che le
incliniamo otteniamo dei cuscinetti misti, fino a quando se le disponiamo.Proprio in questa
direzione assiale, la normale delle superfici di contatto, otteniamo i cuscinetti assiali
Origin.Quindi diciamo.Va a cambiare cambiando il tipo di cuscinetto cambierà.La
geometria.La disposizione relativa tra corpi bollenti e piste di rotolamento.E abbastanza
ovvio e banale come riposo.La seconda classificazione si fa in base.Al corpo
volvente.Quindi cuscinetti a sfera.Che sono i più versatili.E il corpo volvente che in assoluto
sicura la minore resistenza al rotolamento e quindi per i nostri scopi è l'ideale, cioè però un
piccolo particolare, la dimensione dell'area di contatto.Uno piccola perché nasce da quella
ideale che dovrebbe essere un punto.E allora se noi abbiamo dei cuscinetti fortemente
sollecitati, cioè interessati da carichi molto grandi.Sì, possiamo aumentare le proprietà del
materiale, fare in modo che raggiunga che lavori a livelli di pressione ammissibile più
elevati.Ma l'altra alternativa è aumentare l'area di contatto aumentando l'area di contatto,
aumenterà la forza risultante che noi potremmo scambiare.Come facciamo a aumentare
l'area di contatto cambiando la geometria del corpo volvente? Se utilizziamo dei Rulli
Cilindrici.Mentre nelle sfere in teoria, il punto di contatto, l'area di contatto è un punto.
Diciamo, il contatto avviene in punti ideali, anche se poi sappiamo che è un'area di contatto
con rullo cilindrico. Il contatto deve avvenire lungo una generatrice, se fosse un contatto
ideale e quindi comunque poi sarà.Tenendo conto della deformabilità dei corpi, comunque
un'area di maggiori dimensioni.Possibilità?E di utilizzare dei rullini.Cioè?Si tratta sempre di
rulli cilindrici.Però che sono estremamente allungati.Quindi?Qual è il vantaggio che si ha in
questo caso? Si riduce l'ingombro radiale del cuscinetto e se ne aumenta la rigidezza.
Perché noi siamo abituati a pensare a un vincolo come un vincolo ideale, cioè un vincolo
che abbia una rigidezza.Infinito. In realtà anche il vincolo stesso si deforma e
quindi?Introduce una freccia, seppur piccola, se noi abbiamo degli.Dei rullini fatti in questa
maniera otteniamo una maggiore rigidezza del cuscinetto.Ad esempio.Gli alberi del lavoro,
delle macchine che eseguono le lavorazioni a macchina, le macchine utensili che realizzano
le lavorazioni per asportazione di truciolo.Devono deformarsi poco perché se si deforma la
macchina introduce degli errori di fabbricazione nel componente e quindi abbiamo tutto
l'interesse ad avere dei cuscinetti.Molto più rigidi e i cuscinetti a rullini sono la soluzione
ideale.Altri corpi volventi utilizzati e il corpo volvente a forma di botte.Quindi proprio la.Forma
a botte.A forma di una botte a tutti gli.Questo diciamo una via di mezzo tra i cuscinetti a
sfere, rulli cilindrici, però soprattutto ci consente di risolvere un problema, cioè io ottenere dei
cuscinetti che possono sopportare delle rotazioni.Relativamente grandi negli
appoggi.Quindi?Non abbiamo detto classificazione in base al carico prevalente in base al
corpo bollente.L'altra classificazione che ci interessa è in base.Alla.Possibilità di
orientazione.Quindi ci sono i cuscinetti.Che fissi.Che significa? Cuscinetti fissi che per i
quali.Noi abbiamo detto che.I cuscinetti a tutti degli effetti sono degli appoggi, quindi
l'appoggio come vincolo.Permetterebbe la libera rotazione della trave.In realtà questa
rotazione è molto limitata a pochi decimi di grado.Se superiamo quei valori il cuscinetto lo
rompiamo.Immaginate qua.In questo disegno di inclinare l'albero in questa maniera è chiaro
che questo cuscinetto non sarebbe mai in grado di sopportare una configurazione di questo
tipo, cioè l'angolo di rotazione nell'appoggio deve essere contenuto a pochissimi.Decimi di
grado.E questi sono i cuscinetti fissi.Però, purtroppo nelle situazioni reali ci sono dei casi in
cui è richiesto di avere delle rotazioni maggiori.Maggiori non dovete mai immaginare decine
di gradi, stiamo parlando di mezzo grado 1 °.In quel caso si utilizzano dei cosiddetti
cuscinetti.Orientabili.Cuscinetti orientabili che hanno delle proprietà tali delle una geometria
tale da consentire, appunto, una maggiore rotazione nell'appoggio. Quindi la base di questa
classificazione.Che cosa deve fare un utente, cioè qualcuno come voi, che un giorno dovrà
scegliere il tipo di cuscinetto da montare in una particolare notte?Deve tenere conto delle
condizioni operative di funzionamento, quindi deve capire.Il tipo di carico?Che tipo di carico
e per radiale, assiale o misto e sceglierà?La tipologia di cuscinetto corrispondente.Oh carichi
molto intensi. Utilizzerò dei corpi volventi.Eh, tipo rullo.Ah ho dimenticato un corpo volvente,
vabbe? Ora le parleremo. Quindi utilizzerà dei corpi volventi che siano dei rulli, perché in
quel modo avrò un'area di contatto più elevato.Infine.Quel cuscinetto sarà interessato da
rotazioni abbastanza elevate oppure quel cuscinetto?Potrà subire dei cedimenti.Potrà,
diciamo, spostarsi dalla sua posizione iniziale di montaggio e quindi essere soggetto a delle
rotazioni dell'asse. A quel punto devo utilizzare dei cuscinetti orientabili.Quindi?Sulla base di
queste considerazioni, se vogliamo qualitative.Uno deve scegliere la tipologia di cuscinetto
più adatto alla propria applicazione.Dopodiché deve poi scegliere il il lo specifico cuscinetto
all'interno della categoria di Ashley.Dicevo che ho dimenticato un corpo volvente
importante.Poi vediamo subito.Il corpo col dente che ho dimenticato e.Il corpo volvente rullo
conico.Quindi diciamo rispetto a rullo, cilindrico non cambia molto perché in ogni caso.La
zona di contatto e lungo la generatrice del cono, solo che.La geometria.Del cono mi
permette di ottenere.Una normale delle superfici di di contatto che sarà inclinata rispetto alla
direzione orizzon.E quindi ottenere dei cuscinetti misti. Diciamo che i corpi volventi più
importanti, come i rulli cilindrici i rulli iconici sono diciamo più.Più limitati hanno un peso
maggiore, una massa maggiore e quindi abbiamo delle limitazioni sulla velocità di rotazione
dell'albero, questo sicuramente.Ehm.Allora?Dopo che abbiamo visto abbiamo classificato i
vari cuscinetti, vediamo come sono fatti costruttivamente altri cuscinetti.Semplici?Iniziamo
dai cuscinetti.Apro le cilindrici, andiamo a rappresentarlo.Quindi su un albero.L'ho disegnato
così lungo perché abbiamo tre varianti, quindi un cuscinetto di questo tipo.Presenterà un
anello che sarà fatto in questa maniera.Qua ci sarà il nostro corpo volvente.Ovviamente
dall'altra parte ci sarà lo stesso.Oh, giusto?Mi è capitato qualche volta di fare una
rappresentazione del genere, di chiedere all'esame, ma quanti cuscinetti vedi?Adesso non
se ne vede manco uno.Qualcuno mi ha risposto due.Ora.Diciamo che voglio dire il
cuscinetto.È uno.Che abbraccia.Ovviamente è un cuscinetto quando io seleziono il
cuscinetto, il cuscinetto viene tagliato due volte dal piano di sezione.Quindi, dicevamo.Un po
di attenzione, cioe di attenzione, manco attenzione, vabbè.No?Detto, è un cuscinetto a rulli
cilindrici.Con orletti gli orletti sono in pratica questi risaltiC'è.Allora stavo dicendo.Questi
particolari qua che vedete qua vengono detti orletti.E a che servono, servono a impedire che
in presenza di un carico assiale il cuscinetto si smonti, cioè che la pista esterna scorra.In
direzione assiale.Ora però, come potete immaginare, questo tipo di cuscinetti, le forze
assiali non le vuole vedere manco da lontano, perché?Immaginate di applicare.Un carico di
trazione di questo tipo.Praticamente a parte l'attrito.Qui non c'è nessun ostacolo.Che
impedisca la traslazione dell'Alba.Fino a quando il corpo volvente non andrà a toccare a
urtare l'orsetto.Ora, se il corpo volvente cilindrico tocca l'urletto, qua abbiamo uno
strisciamento.Cioè questo rotola mentre l'or, letto ovviamente fisso.Quindi chiaramente
abbiamo una situazione in cui.E abbiamo un moto relativo e quindi l'usura dei materiali.Che
cosa significa questo che questo cuscinetto?Il carico assiale non lo vuole vedere
proprio.Non è assolutamente.È in grado di sopportare un carico assiale?Ma neanche un
dominio.In altre parole, noi non possiamo, noi possiamo prendere un albero e sospenderlo
su due cuscinetti.A sfere.Perché comunque sono in grado quantomeno di eliminare il moto
di corpo rigido. Questo tipo di cuscinetto non riesce manco a eliminare il moto di corpo
rigido, cioè anche se sul carico sull'albero c'è un carico assiale nullo.Perché non c'è nessun
elemento che porta questo carico assiale, non possiamo montare.Un albero utilizzando
esclusivamente cuscinetti.A rulli cilindrici.Ci deve essere per forza un'altro cuscinetto che si
preoccupa di sopportare il carico assiale.E quindi questo complica le cose, ovviamente.Però
hanno il vantaggio.Di sopportare dei carichi molto intensi.Proprio perché questo cuscinetto
agli orletti un minimo ma veramente un minimo di forza assiale riesce a sopportarla? Stiamo
parlando di un centesimo della forza radiale applicata. Ci sono poi delle versioni.Senza
orletti, in cui questo è assolutamente impedito, infatti ci possono essere.Delle configurazioni
con un solo orletto.Quindi diciamo una configurazione fatta.In questa maniera? Però il
vantaggio è che se dovesse esserci un carico assiale.Per una qualche ragione?E non
dovesse essere sopportato da qualcun altro. A questo cuscinetto si smonta e non si
danneggia.Quindi bisogna vedere quali sono i pro e i contro, a seconda dell'applicazione
che stiamo considerando.Chi sono poi i cuscinetti a rulli conici?Che sono, come vedremo,
sono in pratica dei cuscinetti misti.I cuscinetti a rulli iconici, come vedremo.oh ho dei
cuscinetti che realizzano un montaggio come si dice Cioè iper statico, cioè?Eh? Sono dei
dei due appoggi fissi.Però lo vedremo più nel dettaglio quando andremo più avanti.Vediamo
come sono fatti, quindi diciamo che abbiamo.Una anello interno che è fatto in questa
maniera.Corpo volvente.Che è un cono.E anello esterno.E questa è la nostra
carcassa.Evidente che questo cuscinetto e un cuscinetto misto. E perché? Perché se
consideriamo la normale, alle superfici di contatto allora qualcuno pignolo mi dirà, ma la
normale a questa superficie di contatto è diversa dalla normale a questa superficie
di.Contatto si e vero pero se consideriamo l'asse del cono grosso modo la reazione
vincolare di questo cuscinetto darà ortogonale alla.Eh? All'asse del CO, quindi diretto in
questa maniera e quindi?Per noi incliniamo più o meno questo cono l'asse del cono,
riusciamo a ottenere una reazione, vincolare.E a.Delle componenti radiali e assiali dello
stesso ordine di grandezza.E quindi un cuscinetto misto.Attenzione a una cosa particolare,
che succede in questo tipo di cuscinetto?E io applico.Una forza in questa direzione
sull'albero.Che cuscinetto effettivamente reagisce.Perché in pratica?La particolare che
succede in questo tipo di cuscinetto?E io applico.Una forza in questa direzione
sull'albero.Che cuscinetto effettivamente reagisce.Perché in pratica io tendo a
spingere.L'anello interno contro il corpo volvente e il corpo volvente contro l'anello è stato.E
tutto funziona.E quindi scarico, diciamo le forze in questa maniera sulla carta.Beh, io applico
una forza in direzione opposta, questo cuscinetto si smonta.Ti divide.In tre parti, le due i due
anelli.E il.Diciamo il gruppo la gabbia con il corpo, polvere, con i corpi volventi, cioè questo
cuscinetto reagisce esclusivamente in una direzione.Quindi significa che da solo.Non potrà
mai essere utilizzato, andrà accoppiato con un secondo cuscinetto della stessa
tipologia.Quindi di qua?Andremo.A montare un secondo cuscinetto.Ti sposto
simmetricamente rispetto al precedente.In questa maniera?Perché solo così?Riusciremo a
sopportare?Diversi delle forze assiali in entrambe le direzioni.Quindi in questo caso?Noi
avremo che le forze.Passionali si scaricheranno in questa pagina?Come studieremo quando
parleremo del montaggio?Questo montaggio prende il nome di montaggio ai X.Perché se
vedete le linee di forza che ho disegnato diciamo le linee che diciamo.Trasferiscono
idealmente il carico dal punto di applicazione alla tassa. Ti segnano una specie di X?Quindi
montaggio AX.Io avrei potuto montare il primo cuscinetto.Al contrario.E quindi in quel caso lo
facciamo subito.Otteniamo un montaggio che si dice a orto.E lo disegno.Questo me lo tengo
cosi, le dovete completare.Il disegno non ce la facciamo.Vabbè, vi lascio solo la parte risotto
tanto a parte di sopra identica.Quegli stessi identici cuscinetti, se io inverto la parte destra
con quella di sinistra, quindi.Lo monto al contrario. In questa maniera io tengo il montaggio
AO, perché? Perché se disegno grosso modo le normali.All'asse dei cuscinetto all'asse del
corpo volvente.Per linee di forza.In questo caso, disegnano una specie di 8.E quindi il
cuscinetto è esattamente lo stesso, però montato in maniera diversa, funziona come vincolo
in maniera diversa.Eh? Una cosa particolare, dei cuscinetti a rulli conici.Qual è il punto di
applicazione? Voi sapete che quando diciamo vi segnate?Un albero, disegnate gli
appoggi.Senza precisare se sono appoggi fissi o scorrevoli. Poi ne parleremo più in dettaglio
dopo, in ogni caso posizionate il vincolo in questo punto.Ora.Per un cuscinetto radiale a
sfere.Ho per un cuscinetto a rulli cilindrici. Questo punto corrisponde proprio alla metà della
larghezza del cuscinetto.Era abbastanza pacifico.Nel caso dei cuscinetti a rulli conici
invece.Questo punto.È spostato?Rispetto alla larghezza.Per cuscinetto certe volte può
capitare al di fuori del cuscinetto stesso, perché dipende dall'inclinazione delle superfici a
contatto. Come al solito il costruttore del cuscinetto, che conosce l'inclinazione del rullo.E vi
fornisce la posizione di questo punto, quindi, quando voi eseguite il calcolo di resistenza di
quest'albero.E considerate la distanza tra i cuscinetti. In questo caso dovete
considerare.Questa distanza tra questi due punti?Te invece li montate al contrario.Allora
questi due punti?I posizionano qui.Cioè evidente.Diciamo così.Nel montaggio hai X.La
distanza se supponiamo che la distanza fisica tra i cuscinetti sia esattamente la stessa, ma
la distanza di calcolo tra i punti di appoggio sarà diversa a seconda se li montate
AXOAO.Perché quello che conta è questo punto, cioè il punto ideale.Questo punto il punto
ideale in cui voi andate ad applicare la reazione vincolare sull'albero.Ok.ultima categoria che
ci rimane cuscinetto reggi spinta però direi che facciamo prima una pausa Prima di parlare
dei cuscinetti reggispinta, vediamo però come sono fatti i cuscinetti orientabili, almeno due
tipologie.Eh, che sono quelle più diffuse, perché come vedremo, i cuscinetti assiali reggi
spinta non vanno mai a montati da soli, ma necessitano sempre di un cuscinetto orientabile,
alcun piano.Allora cuscinetti orientabili devono consentire una rotazione tutto sommato
elevata dell'albero.Di più semplici sono, diciamo queste due tipologie, ce ne sono anche
altre però.Giusto per capire come sono fatte.La prima tipologia è praticamente costituita da
dei cuscinetti a sfere, come si dice, ha 2 kr di sfere, quindi in pratica l'anello
interno.Presenta.Due piste.Quindi un anello fatto in questa maniera.Su ogni pista,
ovviamente. Ovviamente abbiamo una serie di corpi volventi. La particolarità è che l'anello
esterno invece?Presenta un'unica pista comune per entrambi.Da maniera.Proprio
questa.Particolare configurazione geometrica.Fossi che questo albero possa subire una
rotazione attorno al l'appoggio quindi all'asse diciamo Ortogonale al foglio.Molto più ampia,
perché in pratica qual è il problema del.Della della rotazione dei del cuscinetto nel caso di un
cuscinetto radiale a sfera, che l'estensione della pista è limitata invece in questa maniera,
avendo una pista unica maggiore, abbiamo.La maggiore possibilità di orientare
l'albero.L'altra possibilità.E di ricorrere.Ha un corpo volvente a forma di botte.Quindi?In
questo caso.Lo io avremo una geometria del cuscinetto?Fatta in questa maniera.Cioè,
dovete immaginare che sia in contatto.Questo, in questo caso, è ovvio che.Data la
particolarità particolare geometria del corpo volvente a botte.È come se avessimo.Una sfera,
quindi un corpo col vivente.Che ha un raggio molto più grande, quindi una curvatura molto
piu grande.Un raggio di curvatura più grande e quindi una capacità di orientarsi meglio
maggiormente.Rispetto alla rotazione.Esistono poi anche.Quelli costituiti da più corone hip
hop e quindi che hanno una capacità di orientazione ancora maggiore, però diciamo.L'idea
alla base di questi cuscinetti e di cambiare la geometria delle piste dei corpi volventi per
ampliare la possibilità delle zone di contatto. Perché quello che cambia quando
noi?Introduciamo una rotazione molto forte.Allora?Vi dicevo, vi parlavo dei cuscinetti assiali
o reggi spinta.Nei cuscinetti assiali o reggi spinta? La particolarità? Ecco questi
cuscinetti.Sono in grado di sopportare esclusivamente delle forze assiali.Ma come sapete
bene delle forze radiali ci sono sempre.Quindi questi cuscinetti andranno sempre accoppiati
con un cuscinetto capace di sopportare forze radiali.E la scelta che si fa è obbligata, bisogna
scegliere dei cuscinetti orientabili, perché questo tipo?Di montaggio, il cuscinetto assiale
reggispinta introduce di per sé delle forti rotazioni.Del.Dell'albero, vediamo come è fatto,
andiamo a rappresentarlo.Quindi supponiamo di avere un albero verticale.L'estremità
verticale di un albero.In genere questi cuscinetti reggispinta riutilizzano ad esempio su.Sugli
alberi, appunto, verticali su cui grava un carico.Molto forte, immaginate ad esempio quello
che accade su una torre di un'altro, su una gru a torre.In cui voi dovete consentire la
rotazione dell'agro attorno al proprio asse verticale, quindi su questo cuscinetto sgrava un
carico molto grande.E quindi in questo caso è utile utilizzare un cuscinetto.Assiale o
reggispinta, allora?Se dovete in pratica sopportare un carico assiale, che cosa dovete fare?
Dovete orientare il corpo, il le piste in maniera completamente diversa, cioè in questa
maniera.E cioè disporre.Quindi il corpo volvente.In questa maniera?Cioè ruotarlo, ruotare le
piste di 90 ° rispetto alla configurazione.Che abbiamo visto.Ora.Questo cuscinetto poi
termina, in realtà non termina con uno spigolo vivo ma termina con una superficie sferica.In
questa zona che deve essere poggiata.Sulla parte fissa.Della vostra macchina?Quindi
questa maniera?Ora questo cuscinetto così fatto.Ingrandiamo un po, quindi qua non avete
uno spigolo vivo ma una superficie sferica, quindi in pratica questo albero può flottare.Su
questo snodo sferico.E ovviamente non è correttamente vincolato, perché?Nulla impedisce
la traslazione orizzontale, cioè in direzione radiale.Dobbiamo inserire qui, accoppiare qui.Un
cuscinetto.Che sia un cuscinetto orientabile?In genere poi si utilizza un bicchiere.Che va a
circondare l'albero.Questa maniera?E su questo bicchiere poi si installa un cuscinetto
orientabile.Quindi, ad esempio, un cuscinetto da 2 kr di sfere. Finetto a 2 kr di sfere.In
questa parte, poi la parte fissa della macchina.Qual è l'accortezza che bisogna avere,
bisogna fare in modo che alla fine anche le due piste uniche.Queste due piste uniche del
cuscinetto orientabile, sono a tutti gli effetti una superficie sferica.Bisogna fare in modo che il
centro di curvatura di questa sfera coincida con il centro di curvatura dell'appoggio sferico
del cuscinetto assieme, in maniera tale che entrambi, tutti questi corpi, possano ruotare
idealmente.Attorno a questo punto.Quindi diciamo.Nella realizzazione del montaggio
bisogna conoscere.Eh? Quanto vale il raggio di queste superfici sferiche e realizzare
posizionare alla distanza opportuna?I due cuscinetti, in maniera tale da avere a posizionati
sullo stesso corrispondenza dello stesso rango.Ora questo montaggio.E un montaggio che
permette di sopportare dei carichi.Assiali esclusivamente in questa direzione, quindi vi ho
fatto l'esempio.Più una.Di una gru a torre su cui alla base grava tutto il carico verticale,
quindi tutto il peso della gru e tutto il carico che deve essere sollevato e deve poter ruotare
su se stessa. In quel caso è ovvio che il carico assiale.Ha sempre e solo questo verso.Se
però noi abbiamo.Un vaso della forza assiale, poi invertirsi.E questo tipo di sistema non
funziona perché questa si sfilerebbe completamente.Bisogna aggiungere.Qua in alto.1/3.
Cuscinetto che sarà anch'esso un cuscinetto reggispinta.con la sua sede sferica e ilPaula, la
sua sede Sferica e il centro di questa sede sferica deve comunque andare a finire. In questo
punto, quindi tutti e tre i cuscinetti devono avere in comune questo punto di rotazione.In
questa maniera il cuscinetto inferiore sopporterà i carichi diretti verso il basso, il cuscinetto
superiore.Sopporterà i carichi diretti verso la.Come il disegno piuttosto complicato. Vi faccio
vedere questo che.Trovate sugli appunti, quindi diciamo quello che io ho piu o meno
disegnato.Con i due cuscinetti il cuscinetto orientabile che ha questa superficie
sferica.Corrispondente alla pista esterna che finisce in questo punto il cuscinetto assiale
reggispinta è questo qua in basso e si poggia su questa calotta sferica, su questo guscio
semisferico, il cui centro di curvatura va a finire.Esattamente in questo
punto.Ovviamente.Per fare in modo.E di avere un corretto contagio, bisogna regolare la
distanza tra i due cuscinetti in maniera opportuna, ecco perché bisogna aggiungere questo
elemento.Che deve essere fabbricato appositamente per realizzare questa condizione
giorni.Se invece.Avete?La necessità di invertire la forza assiale.Quindi la necessità di
sopportare dei carichi assiali in entrambe le direzioni. Allora dovete avere al centro
cuscinetto orientabile.E alle due estremità ai due lati, immediatamente a ridosso di questo
due cuscinetti reggispinta.Ognuno con la sua sede Sferica, questo per il cuscinetto in basso,
e questo per il cuscinetto in auto e i centri devono tutti convergere in questo tipo.Quindi
chiaramente.Utilizzare un cuscinetto assiale reggispinta complica in maniera notevole la
zona di montaggio.Per non parlare di tolleranza e tutto quello che ne consegue.Quindi tutte
le volte che sarà possibile cercheremo di non utilizzarlo.Perché sono estremamente
dispendiosi e complicati.Andrà fatto solo se è strettamente necessario.Infine, ultima
tipologia.I cuscinetti.Poi mi cuscinetti.A gole oblique?Sono cuscinetti che non hanno delle
grandi prestazioni, cioè introducono delle perdite per attrito notevoli.Quindi poco usati.Eh?
Sono cuscinetti sempre a sfere però.Che cosa si fa, si fa in modo che le piste abbiano una
normale inclinata rispetto alla direzione ortogonale?Quindi sono realizzati in questa
maniera?Ho una lapis sista.Che in pratica viene disposta in questa maniera.Quindi?Diciamo
che tendenzialmente sono dei cuscinetti misti, perché la forza che trasmetteranno sarà
ortogonale.Eh? Alle superfici di contatto, quindi, avrà una componente.Importante in
direzione.Lo svantaggio di questi cuscinetti e che.Il raggio di curvatura.Della pista è molto
vicino al raggio di curvatura al raggio del corpo volvente e questo fa sì che ci siano degli
striscianti in questa zona nella zona di contatto.E quando ci sono degli strusciamenti ci sono
delle perdite per attrito molto forti.Però diciamo, rispetto ai cuscinetti a rulli conici presentano
una serie di vantaggi, hanno degli incontri molto ridotti. Invece se abbiamo dei carichi.Piccoli
da trasmettere alla fine rappresentano un vantaggio. Ah ovviamente vale per questi
cuscinetti. Lo stesso discorso che abbiamo fatto per il montaggio AXEAO perché come
vedete.Per come l'ho disegnato io abbiamo una forza trasmessa che è inclinata in questa
maniera. Se io monto il cuscinetto al contrario ho una forza simmetrica rispetto a
questa.Che, in ogni caso andranno lontati a coppie.Quindi se questo è stato montato in
questa maniera, dall'altra parte ci sarà un cuscinetto simmetrico.Quindi?Disposto in questa
maniera? Dopo questa panorama?Cuscinetti.Vediamo un po come scegliere i cuscinetti,
almeno ho. Iniziamo, poi vediamo dove arriviamo.Allora?La prima scelta che dobbiamo fare,
quindi, è la tipologia di cuscinetto.Quindi, tra le varie categorie che abbiamo visto, quello che
quello più adatto al caso nostro, da cosa dipenderà la scelta dal l'orientazione del
carico?Prevalente ovviamente, quindi, e abbiamo carichi radiali.Misti.Oh, assiali.Ci
orienteremo verso.Un cuscinetto a sfere cuscinetto a rulli, cuscinetto a rulli, iconici o
addirittura un cuscinetto assiale reggispinta.Ehm.La velocità di rotazione dell'albero.Se io ho
un albero veloce?Quando parlo di albero veloce intendo alberi che vanno a più di 5 6000 giri
al minuto.Devo fare il più possibile per ridurre le dimensioni del cuscinetto, cioè il cuscinetto
deve avere una piccola massa e piccole dimensioni.Perché i carichi centrifughi sui vari
elementi del cuscinetto dipenderanno da queste due proprietà, quindi massa.E
dimensioni.Ehm.Condizioni ambientali di funzionamento.Chloe.Temperatura perché?Che
cosa succederà? Per effetto dei fenomeni dissipativi di attrito? Ovviamente il tempo il.Il
cuscinetto non lavorerà mai a temperatura ambiente, normalmente si raggiungono i 40, 50,
60 °C EE come temperatura.Poi ci saranno i problemi, il tipo di lubrificazione.Se una
lubrificazione efficiente, forzata, quindi, ad esempio, c'è un circuito di verificazione con una
pompa che invia lubrificante continuamente, oppure se la lubrificazione un po affidata al
caso.Può ancora, se la lubrificazione.E quella iniziale del cuscinetto.Quindi diciamo
temperatura lubrificazione.Ecco.Eh? Assenza presenza di contaminanti?È diverso, se devo
progettare devo scegliere un cuscinetto.Che deve lavorare per una macchina in
miniera.Rispetto a un cuscinetto montato ad esempio su una macchina per lavorazioni per
asportazione di truciolo.Che si comunque in un ambiente gravoso di officina, ma
comunque.In cui c'è poca polvere, pochi corpi estranei che possono.Inserirsi nel contatto tra
corpo volvente lista.Poi.Ci sono gli altri aspetti che sono legati.Alla.Al i possibili
disallineamenti, cioè?È necessario Rico.Correre a un cuscinetto a rulli, un cuscinetto
orientabile.Perché mi aspetto delle rotazioni molto forti negli appoggi, quindi ad esempio
alberi lunghi.E allora dovrò pensare, orientarmi verso cuscinetti orientali.Però avere dei
cuscinetti orientabili riduce la rigidezza dell'albero, cioè l'albero sarà sottoposto in generale a
frecce maggiori.Quindi diciamo, devo soppesare le mie scelte a seconda di questi.Di queste
possibilità?E poi ci sono gli ingombri, quindi?Se io?Ho dei carichi molto forti.Eh posso
sempre ricorrere dei cuscinetti a sfere.Ma l'area di contatto Sara piccola relativamente
piccola, quindi dovrò scegliere cuscinetti grandi.Te voglio ridurre le dimensioni del
cuscinetto, devo scegliere dei cuscinetti a rulli cilindrici.O alcuni iconici a seconda dei
*****?Perché avrò un'area di contatto più grande e quindi potrò utilizzare dei cuscinetti più
belli.Insomma, tutte sulla base di tutte queste considerazioni.Scelgo la tipologia di
cuscinetto, quindi ad esempio scelgo, pare il mio o albero.Dei cuscinetti a Rulli cilindrici.E
procedo poi.Nell'ambito di questa categoria, scegliere il cuscinetto in commercio più adatto
al mio caso.Una volta quindi che ho scelto la tipologia di cuscinetto, devo.Passare alla fase
di calcolo vero e proprio e quindi?Come dati.Cosa mi serva?Chi serve l'entità dei
carichi?Quindi il carico.Che deve sopportare quel cuscinetto che ha tutti gli effetti, non è altro
che la reazione vincolare che io ho calcolato quando ho imposto l'equilibrio
dell'albero.Ovviamente.Come abbiamo visto noi abbiamo studiato l'equilibrio dell'albero per
nostra comodità in due piani diversi, piano XYE, piano XYZ.Quindi ovviamente avro per il
generico cuscinetto.Una forza di reazione nel piano XY è una forza di reazione nel piano
XYZ, quello che conta per il cuscinetto e la composizione vettoriale di questi due,
ovviamente.Cioè, giusto per intenderci, se questo diciamo è.L'albero visto?Diciamo.Fa'
secondo il suo asse, questo è l'asse Y, questo è l'asse Z.Avrò una forza?Una reazione
vincolare y grande.In questa direzione.Una reazione vincolare Z grande in questa direzione,
quello di cui si accorge il cuscinetto che ha una simmetria assiale, quindi?Non si
disinteressa completamente della direzione, purché radiale sarà la composizione vettoriale
di questi due.Questa sarà la forza, il carico radiale con cui io andrò a scegliere il
cuscinetto.Altra cosa importante è capire se quel cuscinetto.E un cuscinetto sollecitato
staticamente.Ho da carichi dinamici.Perché cambierà la modalità di rottura e se cambia la
modalità di rottura deve cambiare il calcolo di resistenza che io faccio per scegliere il
cuscinetto.Che significa cuscinetto? Sollecitato staticamente. Quali sono i cuscinetti
sollecitati staticamente sono i cuscinetti.Che compiono o solo rotazioni incomplete.Vi ho
fatto l'esempio della gru a torre.Le classiche gru che vedete montate nei cantieri edili per
intenderci, è chiaro che attorno al proprio asse non è che la gru si mette a ruotare.Con se
stessa indefinitamente compie delle rotazioni parziali.Per chi è di Taranto c'è il ponte
girevole che ruota attorno al proprio asse e quindi c'è l'intero ponte che ruota, fa una
rotazione di 90 °, ma la sua vita non farà mai una rotazione completa.Oppure.E i cuscinetti
che vanno a un numero di giri così basso che alla fine possono essere considerati quasi
statici.Questo numero di giri così basso e di là, o 10 o 20, non mi ricordo più.Eh di.10 giri al
minuto.Quindi se avete un cuscinetto che compie.10 rotazioni al minuto.Quel cuscinetto si
romperà solo staticamente.Tutti gli altri cuscinetti che invece sono la stragrande
maggioranza verranno sollecitati dinamicamente.Perché in pratica ogni rotazione avrete un
ciclo di carico.Che aggira sul cuscinetto.Quindi questo?Questa maniera di sollecitare il
cuscinetto innesca una modalità di rottura completamente diversa.E abbiamo già parlato a
proposito degli alberi.Le sollecitazioni statiche determinano la rottura statica della dei
componenti i carichi variabili nel tempo attivano un meccanismo di rottura che prende il
nome di fatica. Non l'abbiamo studiato, ma abbiamo detto e sappiamo che esiste.E che è
molto più avviene a un livello di sollecitazioni più basso.Delle rotture statiche e quindi ci
preoccupa.Stessa cosa avviene per i cuscinetti.Si attivano dei fenomeni di fatica
superficiale, in questo caso perché le sollecitazioni sono sollecitazioni di contatto.E quindi in
questo secondo caso, che rappresenta la stragrande maggioranza delle situazioni.Bisogna
definire la vita utile del cuscinetto, cioè inoltre parole, noi sceglieremo un cuscinetto che ci
garantirà, ad esempio una durata.Corrispondente a 152030 anni di funzionamento.
Dopodiché andrò a cambiare.Questo è un problema che voi conoscete per la vostra
autovettura, i cuscinetti.Su cui sono montati.Montate le ruote della vostra autovettura, dei
semiassi, sono dei cuscinetti a rulli codici.Che hanno una durata di progetto che va.È aggira
tra 300.000, km di percorrenza e mezzo milione di chilometri. Dipende ovviamente se si
tratta di un'utilitaria, di una berlina, di una macchina via via più.Più performante?Dalle
ferrovie nelle applicazioni ferroviarie si utilizza come parametro il milione di
chilometri.Percorsi.Tessa, cosa nella? Per i cuscinetti che vengono utilizzati sui camion,
quindi sui mezzi da trasporto. Ovviamente abbiamo dei requisiti.Stringenti, maggiormente
stringenti, quindi? In ogni caso bisogna definirla questa vita di vita utile del cuscino.Perché il
cuscinetto avrà un termine, non esistono cuscinetti eterni.Prima o poi andrà a
sostituito.Certo.Se la applicazione importante noi possiamo scegliere un cuscinetto che
andrebbe sostituito quando ormai quella macchina andrà dismessa e quindi da un certo
punto di vista è come se avesse una vita infinita.Dipende questa scelta.Ovviamente dal tipo
di macchina.Ecco.L'altra cosa importante è il numero di giri.A cui andrà a lavorare.Più
veloce è.Più cicli si compiono, più cicli di carico si compiono a parità di tempo.Banalmente,
cioè se un albero ruota 1000 giri al minuto.Rispetto a un albero che ruota 500 giri al
minuto.Nella per la stessa durata operativa, supponiamo 10 anni.Compirà l'albero a 1000
giri al minuto, il doppio delle rivoluzioni.E quindi il doppio dei cicli di carico.E questo quindi
inciderà?Sulla scelta dei cuscini?Perché ricordate quello che conta nella fatica e anche nel
caso dei cuscinetti, il numero assoluto di cicli?Non il tempo in se, ma a quante volte quel
solo quel cuscinetto viene interessato da quel carico?E infine.L'affidabilità?Perché
purtroppo.La fatica?E anche i fenomeni di fatica che si verificano nei cuscinetti sono dei
fenomeni.Definiti da una distribuzione statistica dei risultati, cioè noi possiamo
dire.Progettare un certo cuscinetto, di cui fissiamo la il livello di affidabilità al 90% significa
che ci sarà il 90% di probabilità che quello cuscinetto raggiunga la vita utile di
progetto.Potremmo scegliere un'affidabilità del 95% del 99%. Chiaramente più cresce
l'affidabilità, più cresceranno.E i requisiti.E dovremmo sopportare assumere per il nostro
cuscinetto?Quindi sono tutte scelte che dipendono dal tipo di macchina che dovete
progettare.Comunque.Dal nostro punto di vista, sono tutti i dati del problema.Allora?Sulla
base di quello che abbiamo detto, fondamentalmente abbiamo due.Modalità di scelta del
cuscinetto a seconda se il cuscinetto sia sollecitato staticamente o dinamicamente.Iniziamo
con vedere il caso più semplice, il caso di sollecitazione statica.Quindi
una.Dimensionamento statico.Pratico dei cuscinetti.Ricordo, si fa solo per cuscinetti in cui il
numero di giri è minore di 10 giri al minuto.O che compiono rivoluzioni parziali.Solo in questi
due casi si ricorre a questo tipo di dimensionale.Allora, in questo caso la modalità di rottura
del cuscinetto dipende dal superamento del limite di elasticità dei materiali che costituiscono
il cuscinetto.Quindi, banalmente, ci sarà un carico limite che noi.Che, applicato al cuscinetto
determinerà la plasticizzazione del materiale.Ovviamente noi non siamo in grado di eseguire
questo calcolo perché non conosciamo esattamente la geometria del cuscinetto. Il nostro
costruttore non ci dice.Come è fatto esattamente? Il cuscinetto non ci dice che materiali ha
utilizzato e quali sono le tensioni ammissibili del materiale.Quindi è un calcolo che deve fare
il costruttore del bus.Quindi per ogni cuscinetto, il costruttore ci fornisce un parametro.Detto
denominato C con zero.Coefficiente di carico statico.Questo coefficiente di carico statico e la
massima forza radiale che può sopportare il cuscinetto.E corrisponde al raggiungimento di
una deformazione plastica.Pari allo 0,01%, quindi in pratica abbiamo appena superato in
qualche punto del cuscinetto il limite di elasticità del materiale, determinando una
piccolissima illimitata plasticizzazione.Questo coefficiente è ovviamente una vera e propria
forza.Misurate in Newton in chilo, Newton a seconda dei casi.Quindi, se noi dobbiamo
scegliere.Un cuscinetto.Oh, che sopporti il carico radiale in maniera statica, che cosa
dobbiamo fare? Dobbiamo semplicemente fare in modo che il carico radiale sia minore di C
con zero quindi.Ci calcoliamo il carico radiale che agisce sul nostro cuscinetto.E.Scegliamo
un cuscinetto che abbia una capacità di carico statico superiore, consultando le tabelle che
ci fornisce il nostro costruttore.Quindi, se vogliamo, si tratta di una di un calcolo veramente
banale.Nel caso dei cuscinetti radiali a sfera, non è detto che ci sia.Semplicemente un carico
radiale.Ci potrebbe essere anche un carico assiale.Quindi, in questo caso si fa
riferimento.Ha un carico radiale equivalente, che per Convenzione tra tutti i costruttori dei
cuscinetti è indicato con p.Che una combinazione lineare del carico radiale
assiale.Cuscinetti.Radiali a sfere.Questa combinazione si ottiene in questa maniera 0,6 F
con R più 0,5 F con.Quindi?Una volta che noi.Ci siamo determinati. Questa combinazione
lineare, quindi abbiamo determinato il carico p andiamo a imporre che p sia minore di c
convenuto, ovvero, scegliamo un cuscinetto che abbia un c con zero superiore a questo
valore dato.In questa maniera saremo sicuri.E sotto l'azione della combinazione di carico
prevista, quel cuscinetto non andrà incontro a plasticizzazione superiore allo 0,01%, che è
quello che viene ritenuto accettabile.Quindi?Diciamo.Tipo di progettazione estremamente
semplice, ovviamente.Se il cuscinetto e un cuscinetto a rulli cilindrici.Cambieranno questi
coefficienti? Praticamente il coefficiente della forza assiale sarà altissi.Il costruttore del
cuscinetto vi fornisce i valori di questi coefficienti, quindi non siate voi a doverlo combinare in
maniera opportuna.E quindi questo è quello che riguarda la modalità di rottura statica dei
cuscinetti.Vediamo invece.Che cosa accade quando abbiamo.Un carico dinamico.Allora,
quando abbiamo un carico dinamico.No, nascono.Dei fenomeni, abbiamo detto di fatica,
superficiale, cioè ogni volta che un corpo volvente passa in un punto della pista.Esercita un
ciclo di carico.Ora noi non sappiamo quanti corpi volventi ci sono nel cuscinetto, dipende
dalla dimensione del cuscinetto, perché ovviamente ogni corpo, a ogni rotazione
completa.Ogni corpo volvente sarà avrà sarà transitato in quel punto della pista e quindi
avrà esercitato un ciclo di carico.Però noi non ci dobbiamo preoccupare di questo, perché?I
costruttori di di cuscinetti.Hanno unificato questo parametro.Facendo riferimento a una
grandezza che è il numero di rotazioni relative dei due anelli, cioè In altre parole.Ti supporre
che il cuscinetto avrà subito un ciclo di carico ogni volta che avra compiuto una rotazione
relativa completa.Quindi ci saranno i cuscinetti composti da sei corpi volventi che ogni
rotazione corrisponderà a sei cicli.Uno costituito da 12 in cui a ogni rotazione sarà costituita
da 12 cicli. Però questa è un'informazione che riguarda il costruttore, a noi interessa
qualcosa di univoco, cioè il numero di rotazioni relative.Ora questo numero di rotazioni
relative.Deve essere grandissimo e misurato in milioni di cicli.E viene indicato con la lettera
l?Quindi?Quando noi definiamo.La vita utile di un cuscinetto, definiamo la durata l Misurata
in milioni.Dice di rotazioni relative.Quindi se diciamo l Pari a 5 intendiamo sotto intendiamo 5
milioni.Dici? Ciclo di rotazioni, relatività.Questo l?Eh quindi rappresenta.La vita utile del
cuscinetto.Quindi noi, ad esempio, sceglieremo un cuscinetto perché vi è in grado di
sopportare per quel carico, faccio per dire, per 100 milioni di cicli.Oppure 50 milioni di cicli e
così via.Ora questo parametro è l dipende anche dall'affidabilità, perché abbiamo detto
che.Noi non sappiamo prevedere i esattamente le rotture nel campo della fatica, lo
possiamo fare affidandoci alla probabilità all'affidabilità in genere per i cuscinetti.Chi utilizza
un'affidabilità del 90% che corrisponde a una probabilità di rottura che il 10% quindi si fa
riferimento alla durata definita come l 10.9, 10 sta appunto per il livello di probabilità di
rottura che noi ammettiamo il 10% o se volete l'affidabilità del 90%.Quindi un dato di
progetto.Abbiamo detto la vita utile, cioè il valore di l 10.Allora questo valore di l 10 come
viene scelto in base a tabelle?Per noi abbiamo.Ad esempio.Il cuscinetto di un
compressore.Che magari lavorerà 8 ore al giorno, 5 giorni alla settimana.Tutto le settimane
dell'anno per almeno 10 anni. Eh, ci possiamo fare il conto di quante sono le ore di
funzionamento e di quanti cicli corrisponde.A questo.Quindi?Facciamo?Non sto per dire,
supponiamo di avere numero ore di funzionamento ore al giorno.Per supponiamo 8 ore al
gioco.5 giorni.A settimana?52 settimane all'anno.Quindi?8 per 5, 40 per 52. Grossomodo
siamo attorno alle 2000 ore.Grossomodo 2000 ore di funzionamento. Allah se supponiamo
una vita operativa di 10 anni.Abbiamo 20.000 ore.Che è la nostra vita di progetto.Ora
questo.Vita utile espresse in ore di funzionamento, viene indicata con l 10 H.Proprio a
indicare che sono le ore di funzionamento.Le dobbiamo convertire un rotazioni.Quindi l
10.Numero di cicli.Sarà uguale a.Eh?60, n.Per l 10 H diviso 10 alla Sesta. Qual è la logica di
questo? Abbiamo le ore di funzionamento per 60 otteniamo i minuti di funzionamento
moltiplicato per il numero di giri al minuto.Abbiamo il numero di giri complessivi nell'arco
dell'intera vita.Fratto un milione.E ci dà il valore di l 10 espresso in milioni.Bicicli.Come vi
dicevo, la durata può anche essere espressa in milioni di chilometri percorsi, soprattutto nel
campo dei trasporti.Quindi in quel caso dobbiamo convertire la distanza percorsa.In numero
di giri.Per fare questo?Dobbiamo considerare che la distanza percorsa complessivamente.È
uguale a Omega per il raggio.E quindi?Già qui?Ricaviamo.Omega.O meglio, più che
Omega, il numero di rotazioni complessive.Perché ovviamente OMEGA per R una velocità
va moltiplicata per il tempo.Quindi per 10.H per ottenere la distanza percorsa.E quindi di qua
calcoliamo.Questo è più utile a indicarla come teta.E calcoliamo quindi il valore di teta, il
numero di rotazioni complessive percorso.La formula?Heather sta.Per affoghiamo.L 10
S.Allora l 10 uguale l 10 S per mille diviso pi greco d.Quindi? Praticamente se noi fissiamo l
10 esse.In milioni di chilometri.Dividiamo per pi greca d per la misura per la lunghezza della
circonferenza percorsa dalla ruota, dove il diametro della ruota moltiplichiamo per mille e
otteniamo l 10. Il numero di rivoluzioni complessive.Comunque, in ogni caso dobbiamo.Fa
riferimento.Alla durata.Nella maniera più conveniente.Per la nostra applicazione.Sì.Ogni
privato, questo cioè?Ogni 5.onestamente Relativa.Cioè per noi un ciclo corrisponde a una
rotazione relativa, indipendentemente da quanti corpi volventi sono presenti nel cuscinetto.
È un problema che poi si pongono loro.Allora abbiamo definito la durata, in genere quella
che noi utilizzeremo più frequentemente. Sarà quella in ore di funzionamento, quindi ad
esempio.Esiste una tabella che fornisce delle indicazioni qualitative che forniscono i
costruttori di cuscinetti, per cui ad esempio delle macchine.Con utilizzo continuo.24 ore su
24.Eh? 365 giorni all'anno hanno delle durate di 30 40.000 ore.Macchine con un utilizzo
saltuario, poche ore al giorno.Pochi giorni all'anno.Per 10 anni hanno delle durate di 5000
ore di funzionamento e così via. Quindi diciamo, e le 10 h è un dato.Di progettazione che
dobbiamo o stimare o assumere.Ohi allora.Qual è?Il legame tra.La durata?Di un cuscinetto
e il carico radiale che noi andiamo ad applicare.Questo legame?Espresso in un diagramma
doppio logaritmico.Da una relazione del genere?In pratica qua ovviamente non l'ho scritto,
ma qua c'è il logaritmo di l 10, qua c'è il logaritmo di F con R.In pratica.Se noi che cosa ci
dice questo grafico che se noi applichiamo un certo livello di carico, quindi un certo valore
del carico radiale, quel cuscinetto darà in grado.E sopportare quel carico per un numero di
cicli pari AN 10.Questa curva a tutti gli effetti e una curva di resistenza a fatica. Infatti tutti i
fenomeni di fatica sono descritti da una curva di questo tipo, cioè c'è una dipendenza.Che in
un diagramma doppio logaritmico è espresso da una curva da una retta.Questa, per i
cuscinetti si verifica una cosa molto particolare.Tutti i cuscinetti.Hanno la stessa pendenza,
sono kurve che cambiano da cuscinetto a cuscinetto, ma che hanno tutta la stessa
pendenza.La pendenza espressa.Dal rapporto tra i due cateti di un triangolo rettangolo che
noi possiamo costruire sulla nostra curva.Con il primo cateto che assumiamo di altezza uno,
il secondo cateto in direzione orizzontale di lunghezza Cinetti a sfera, quindi, qualunque
sia.Il tipo di cuscinetto, l'importante è che sia un cuscinetto che utilizzi dei corpi volventi
sferici avremo piccolo uguale a tre.Chi invece è uguale a 10/3 per tutti gli altri cuscinetti a
rulli.Quindi a rulli cilindrici i rulli conici. Rullini Eh rulli a botte, così via.E questa è una
grandissima semplificazione, perché in pratica qualitativamente tutti i cuscinetti hanno la
stessa curva.Per individuare la specifica curva del nostro cuscinetto, il costruttore che cosa
fa? Ci dà un punto di questa curva, perché una volta che noi conosciamo un punto di questa
curva e conosciamo la pendenza, siamo in grado.Di costruirci questa cura o lei il punto che
viene fornito?Il punto.Che corrisponde a una durata convenzionale.Beh, di un milione di
cicli.Quindi se noi su questa curva ci poniamo in corrispondenza di l 10 segnato un milione
di cicli.Il carico corrispondente.Allora indicato con C?Coefficiente di carico dinamico.Quindi,
che cos'è il coefficiente di carico dinamico e quel carico radiale che applicato al cuscinetto
può essere sopportato per un numero di rivoluzioni pari esattamente a un milione.Poi dite
che ce ne facciamo di questo dato, perché possiamo.Se consideriamo ad esempio un
generico punto corrispondente al carico FRE alla durata l 10, possiamo scrivere.fr.E elevato
AP.Per.L 10.È uguale a cosa AC?Maiuscolo elevato AP per l 10 segnato solo che le 10
segnato vale un milione di cicli, cioè uno e quindi è come se fosse ci elevato AP per uno.Di
qua, spostiamo calcolarci.FR.Basta fare la radice di uno su p.Di.Ci elevato AP su l 10
elevato a uno su P.Cioè ci fratto l 10 alla uno su P.Quindi, In altre parole.Se io?Ho il mio
cuscinetto.Ed Eve.Sostenere un carico radiale.Che io ho definito.Per un numero di rotazioni l
10, che ho anch'esso definito.Questa relazione mi permette di calcolare C?Cioè il
coefficiente dinamico che deve avere il cuscinetto per sopportare quel carico.in questa
maniera io ho calcolato le f con r che può sopportare il mio cuscinetto possoPosso invertire
e scrivere direttamente C uguale.fr per l 10 elevato Uno su P.E quindi?Come uso questa
relazione?Inserisco qui dentro la mia durata di progetto.Qui il carico radiale che deve
sostenere il cuscinetto e mi calcolo il coefficiente di carico dinamico minimo che deve avere
il cuscinetto.Il coefficiente di carico dinamico minimo che deve avere il cuscinetto.Per
garantirmi.Ehm. La durata prevista.Sottoposto a quel carico.Quindi?Diciamo da un punto di
vista grafico, è come se mi avesse dato questa curva non solo qualitativamente ma anche
quantitativamente. Io entro in questa curva, con la mia durata e mi calcolo la forza
radiale.Corrisponde, non lo faccio però graficamente lo faccio attraverso una relazione
analitica, questa relazione analitica.Il caso che abbiamo visto si riferisce al caso semplice in
cui c'è solo un carico radiale.Però, come avviene nei cuscinetti, noi sappiamo.Che ci può
essere il cuscinetti radiali a sfera, ci può essere anche un carico assiale.Chi fa riferimento,
come abbiamo visto, per i cuscinetti.Per il dimensionamento statico.Ha un carico radiale
equivalente PE come lo calcolo.Come una combinazione lineare del carico radiale del carico
assiale. Attraverso questi due coefficienti XEY.Che dipendono.Sempre dalla a Ah.Dal tipo di
cuscinetto.E tocca ricordassi alle applicato.Quindi diciamo che se io in qualche modo
determino questi due coefficienti XY, mi riconduco al caso di un cuscinetto, sollecitato
esclusivamente dalla forza radiale.E quindi io scriverò che ci uguale AP per l 10 elevato a
uno su P piccolo.Quindi?Hola.Sì, adesso vedremo da cosa dipendono, diciamo che
dipendono dalla tipologia di cuscinetto ed è sempre il costruttore che ci fornisce le
indicazioni su come calcolare XEY.E lo vedremo e dal tipo di cuscinetto, quindi?Vedo che
non state nella pelle, quindi ve lo dico subito. Quindi per i cuscinetti radiali a sfere.Il valore
dei coefficienti XEY.Dipendono.Dal rapporto FA su C con zero, dove FAE la forza assiale
applicata, ci con zero il coefficiente di carico statico che abbiamo definito prima.C'è una
tabellina che in funzione di questo rapporto.Vi fornisce i valori di FA di di XEY.Cioè però una
ulteriore complicazione che purtroppo.Non c'è mai niente di semplice quando EFA su C con
zero è molto piccolo.Allora può succedere che la forza siale sia del tutto trascurabile, cioè
che in quel caso X uguale uno y è uguale a zero, cioè in pratica il carico radiale equivalente
coincida con il solo carico radiale.Come si fa a stabilire se siamo in questa condizione?
Praticamente il costruttore ci fornisce una tabellina in cui, in funzione del rapporto, FA su C
con zero.Ci fornisci il valore di X il valore di YE ci fornisce anche il valore di 1/3, parametro
e.Quindi, ad esempio, FA su C con zero 0,04 e qua abbiamo il valore di X, di y, di e
0,07.Un'altro valore 0,10 e così via.A che serve questo e?Questo e serve a stabilire.Il limite
di trascurabili vita della forza assiale, ovvero?Se.FA su FR, cioè rapporto tra la forza assiale
e forza radiale.È minore di e.Allora?Ne segue che X è uguale a uno, EY è uguale a zero.Se
invece.FAUFRE maggiore di e allora bisogna utilizzare i valori di XEY data tabella.E quindi
calcolare p come XFR più YF.Che cos'è il rapporto FA su FR.Questo è il nostro
albero.Questa FA.Questo e ferro.In pratica non è altro che l'inclinazione del carico che
agisce sul cuscinetto, perché il rapporto tra questi due cateti in pratica è la tangente di
quest'angolo.Quindi se.La tangente di quest'angolo è inferiore ai, cioè la forza che esercita il
cuscinetto e fondamentalmente radiale.Allora la puoi trascurare la forza assiale.Questo
significa FA trascurabile.Stai, invece quest'angolo cresce.Cioè questo rapporto superò e
allora devi considerare la forza assiale.Ok, tutto questo è quello che accade da un punto di
vista teorico. Adesso chiariremo adesso diciamo la prossima volta chiariremo meglio come
funzionano le cose con un esercizio e vedrete che alla fine sarà molto più semplice di
quanto.Sembra ora.Ok.Ci vediamo quindi?Ci vediamo quindi venerdì.Arrivederci.

LEZIONE 29 - 04 CONTINUAZIONE CUSCINETTI A SFERE

Dettare con oggi il discorso sui cuscinetti radiali. Assurdo vi riepilogo che fa sfarfalla
oggi.Per ora no, vediamo un po di.Ricapitolare quello che ci siamo detti ieri.Ci siamo detti
che diciamo, i cuscinetti, la vita dei cuscinetti.È governata da questa curva che è una
curva.Una retta in un diagramma doppio logaritmico in cui qua riportiamo il carico radiale
che può essere o il carico radiale effettivo o molto piu spesso, il carico radiale equivalente
p.E sull'asse delle Ascisse abbiamo la durata espressa come milioni di rivoluzioni, di
rotazioni relative degli anelli e abbiamo tracciato.Una curva con una pendenza appena
definita che vale tre.Mi hanno detto che la pendenza è definita da questo parametro
piccolo.P uguale tre per i cuscinetti a sfere.Uguale 10/3 che farà la fine e tra virgola 33 per i
cuscinetti a rulli e per ogni cuscinetto abbiamo detto, il costruttore ci fornisce un punto di
questa curva corrispondente.Ah 10 alla fine.10 alla fine.E questo dato?E coefficiente di
carico dinamico del cuscinetto.Quindi noi abbiamo detto che.Oh, siccome conosciamo
questo punto e conosciamo il diciamo il.La pendenza della curva possiamo determinare tutti
i punti di questa curva con la relazione.FR Per l 10.Elevato a uno su p.Uguale Eh quello che
accade.In corrispondenza di di c quindi c?Qua dovremmo inserire per.La durata 10 alla
sesta, che però.Sigla del Ah vabbè.C per 10 alla sesta. Solo che siccome le 10 misurate in
milioni di cicli, queste praticamente.Sì, facciamo la Convenzione, stabiliamo la Convenzione
che la durata delle 10 è misurata in milioni di.Ora.Vi ho detto qual è il significato della
durata? Il 10 significa.Che è una durata calcolata.Ma con una affidabilità del 90%, ovvero
con una probabilità di rottura.Per 10%, infatti questa curva che noi abbiamo disegnato così
bella precisa matematicamente ben definita e in realtà.Determinata.Attraverso una
distribuzione statistica.Che corrisponde alla coda.Del 10% di questa distribuzione è
statica.Quindi diciamo che.Per voi eseguite delle prove di durata su questi cuscinetti, nel
90% dei casi, grossomodo.La. Il punto rappresentativo della durata del cuscinetto capiterà al
di sopra dell'acqua.Cioè ti romperanno dopo del previsto.Invece, nel 10% dei casi i punti di
rottura si troveranno al di sotto della curva, cioè si romperanno un po prima del previsto,
però solo nel 10% dei casi.E a seconda dell'applicazione, noi possiamo anche variare il
livello di affidabilità, cioè passare ad esempio a una livello di affidabilità del 99%.In pratica
che cosa significa? Significa traslare verso il basso?Questa curva?Matematicamente,
questo equivale a considerare una durata corretta.Con un coefficiente.Che vi permette in
pratica di eseguire la traslazione della.Quindi diciamo che il costruttore.Per cuscinetto vi
fornisce c, che è relativo alla durata l 10, ma se voi volete una durata con un con
un'affidabilità diversa.Calcolerà rete, una durata equivalente.Come la durata e le 10 per un
coefficiente correttivo.Che dipenderà ovviamente se volete un'affidabilità dell'un per 100 del
5%, del 99%, del 95% e così via.Quindi?Non cambiamo, cambiamo la durata con cui
calcoleremo.La curva di resistenza a fatica del sushi.L'altra cosa che.Dobbiamo
aggiunge.Rispetto a quello che abbiamo visto la scorsa volta e.Che cosa succede quando
abbiamo.Dei cuscinetti sollecitati da carichi che non sono costanti nel tempo.Facciamo
l'ipotesi ve l'ho fatta più volte del cambio.Di velocità della vostra autovettura?Come ben
sapete voi percorrete un certo numero di chilometri. Chilometri.Utilizzando la quinta marcia,
un numero piu piccolo di chilometri, con la quarta con la terza, poi cresce ancora il numero
di chilometri che percorrete, soprattutto nei cicli urbani, con la seconda e con la prima. Avete
un numero di chilometri medio percorso.Ancora differente, più piccolo.Ovviamente, per ogni
marcia che voi utilizzate.Cambiate.La coppia di.Ruote dentate, il prezzo?E quindi cambiano i
carichi sull'albero e sui cuscinetti. Quindi diciamo che statisticamente si può stabilire ad
esempio che.Per il 40% del tempo il cuscinetto sarà interessato dal carico X uno.Per una
un'altra percentuale di tempo, il 20% della sua vita sarà interessato dal carico X due e così
via, cioè è possibile?Individuare dei blocchi di carico.Che statisticamente andranno a
interessare quello.Ora è chiaro che uno.Che cosa può fare dimensiona per il carico massimo
assoluto?Giusto per fare un esempio, sempre relativo alla al cambio di velocità, e voi
dovreste dimensionare quando è impresa la prima marcia, che è quella che assicura che
determina i carichi maggiori scambiati.Però otterreste un sovradimensionamento.Di molti
organi e soprattutto dei cuscinetti.Un sovradimensionamento inutile perché voi non andrete
per il 100% del tempo in prima marcia.Quindi è necessario tenere conto di come i carichi
sono andranno effettivamente a interessare il vostro.Uscendo.Questo determina la
possibilità di considerare dei carichi equivalenti che tengano conto delle diverse da.E diversi
blocchi di casa.Quindi supponiamo che il nostro cuscinetto.Chi ha.Interessato?Da un certo
numero n di blocchi di carico li esimo blocco di carico sarà caratterizzato, ad esempio da
unacerta.fr con i.Da una certa età a poli.Da un certo numero di giri e ne Coni.L'altra
informazione che ci manca e per quanto tempo?Quella quella condizione di carico
interesserà il cuscinetto. Questo viene fornito dal cosiddetto coefficiente di utilizzazione, che
sarebbe in pratica il rapporto tra.Il numero di rotazioni?L dell'ennesima condizione di carico
Fratto Il numero di rotazioni totali della vita del cuscinetto.Alla fine Rocco mio. Un fattore 0,2
significa che il 20% del tempo.Della durata di quel cuscinetto, sarà interessato da questa
condizione di casa.Allora?Avremo un certo numero di blog.Come facciamo a calcolare di
carico equivalente, cioè quel carico che applicato?Identico per tutti i cicli per tutto il tempo,
per tutta la vita utile del cuscinetto, mi darà luogo alla medesima durata. C'è una formula?E
questa che adesso vi riporto.fr equivalente, uguale radice di esima, dove PE il.Coefficiente
tre o 10/3 a seconda se stiamo considerando una, è un cuscinetto a sfera, un cuscinetto a
rulli.Della sommatoria estesa AN, dove n sono i blocchi di carico di FRI elevato, AP
piccolo.Per NI.Numero di giri per roco.Coefficiente di utilizzazione?Fratto.La sommatoria per
i che va da uno AN di rocconi n con.In pratica questa questo termine al denominatore, la
sommatoria di Rocco Nien conigli non è altro che un numero di giri equivalente.In pratica e il
numero di giri a cui dovrebbe ruotare il cuscinetto per tutta la sua vita.Per dar luogo alla
medesima durata.Per la combinazione di carico.Questa.Questa formula ovviamente io ho
scritto la formula per il carico radiale equivalente, la stessa identica formula la potremo
scrivere per il carico assiale equivalente.Quindi, radice pie esima.Della sommatoria per i che
va da uno ANIFA con i elevato AP piccolo per NI Rocconi, fratto la sommatoria per i che va
da uno AN di roccoli n.Quindi in questa maniera?Tutto sommato abbastanza semplice.Ci
siamo ricondotti.Al caso che già conosciamo, cioè una condizione di carico costante per
tutta la vita del bus.Questa queste formule.Non sono formule empiriche, hanno una
derivazione teorica.Sono le stesse identiche formule che si utilizzano nel caso di una
sollecitazione di fatica, di ampiezza variabile e derivano dalla legge di accumulo lineare del
danno. Comunque diciamo.Ve lo dico giusto per la curiosità, niente di più.Comunque hanno
una giustificazione teorica ben precisa.Ehm, e noi noi utilizzeremo semplicemente cosi, cosi
come sono.No?Cioè allora si commettono degli errori, eh? Certo che alla fine dei limiti di
validità della legge di accumulo lineare del danno.No?Ma si sa che quella legge non vale e
quindi diciamo però eh, comunemente accettato.Diciamo i risultati.E.Non sono poi.Oh.Come
vi devo dire?Statisticamente, cioè, prende definiti.Cioè, è sempre uno stima statistica della
durata.Infatti, il grosso problema di questi organi meccanici e che non si puo prevedere
esattamente quale sarà l'evoluzione.Tipo fare una stima statistica con un certo livello di
affidabilità.Che le cose vadano come tuo uomo?Questo è il discorso.Ok.Allora?Chiarito
questo, che era l'ultimo punto teorico che.Mi era sfuggito la volta scorsa, vediamo ora di
applicare praticamente questi concetti a un esercizio, perche con l'esercizio diciamo
che.Poi.Il capisce anche meglio.Il procedimento allora?Dobbiamo scegliere.Il cuscinetto.Uno
dei cuscinetti di un paranco da officina.Quindi il paranco da officina, in pratica un sistema di
sollevamento dei carichi utilizzato in officina. Quindi ha una.Funzionamento discontinuo, cioè
voi?Eh?Sistemate il carico, fate una corsa di sollevamento o lo abbassate, sistemate quindi
diciamo.Anche quando ho utilizzato in maniera continuativa questo da officina.Alla fine?Eh,
non è più il tempo che stop, non ho il tempo in cui è in movimento.Aspettate che
era.Spegniamo un attimo proprio.Praticamente quando si riscalda, evidentemente.Pilata.Un
contatto non è più.Ottimale.Eh?Beh, speriamo che vada meglio.Allora questo paranco da
officina avrà, diciamo?Ci saranno degli alberi delle ruote dentate, quello che sarà e presento
un cuscinetto.E Eh, che.Interessato da un certo nome, da carichi che conosciamo, che
abbiamo determinato studiando l'albero.Che supporteremo noti. Allora vi stavo dicendo
come tipo di macchina è una macchina che ha un utilizzo discontinuo?Eh? Quindi la durata
per questo tipo di macchine suggerita?Da una tabella che trovate anche sui costrutto, su sul
sito dei costruttori dei cuscinetti e in genere compresa tra 3008 mila ore.Cioè questa
corrisponde alla intera vita del nostro paranco?Quindi in questo intervallo io ho fissato una
tirata intermedia di 5000 ore di funziona.E ovviamente un dato di progetto.Molto spesso ve
lo fornisco io, altrimenti lo dovete assumere in maniera più o meno ragionevole.Dopodiché
che cosa sappiamo? Conosciamo il diametro dell'albero.Cui verrà montato il cuscinetto
perché preventivamente abbiamo eseguito il dimensionamento dell'albero e nel nostro caso
è di 35 mm.A cosa ci serve questo? Perché chiaramente.Esistono un gran numero di
cuscinetti radiali a sfera, che sono i classi dimensionali diversi. E qual è il parametro che
definisce la dimensione principale del cuscinetto? Il diametro dell'anello interno, che è quello
dell'albero.Di cui sarà montato.Eh, forse vi posso far vedere una tabella.Ma tipica
tabella.Atipica, tabella che ci fornisce un costruttore.Stiamo parlando di cuscinetti radiali a
sfera, quindi la tipologia più semplice. Vediamo di ingrandire un po.Quindi?Vabbè, ci sono le
varie dimensioni, tra cui il diametro principale di piccolo.E ora vedete proprio nella prima
colonna della tabella ci sono i cuscinetti raggruppati in base al diametro di piccolo, quindi ad
esempio qua per 85 mm avete 1234567 scelte diverse.E hanno ovviamente un diametro
esterno di grande, perché dipenderà dalla dimensione delle sfere dei corpi volventi,
ovviamente una larghezza p.Differenziata che va da 13 AA 52 mm. In questo caso quindi
cresce moltissimo e qua vedete i coefficienti di carico.Di cui abbiamo parlato teoricamente,
ci coefficiente di carico dinamico e ci con zero coefficiente di carico statico, dopodiché ci
sono altre informazioni. La velocità massima ammissibile.In base alla lubrificazione con
grasso e con olio, vedete che.La velocità limite si abbassa al crescere delle dimensioni del
cuscinetto e perché? Questo, perché?Quando cresce la dimensione del cuscinetto, cresce
la massa dei corpi volventi e della gabbia e quindi crescono i carichi centrifughi da cui sarà
interessato.E qua poi c'è il peso del cuscinetto, e vabbè poi.Va, tabella continua.Da
quest'altra parte, con tutta un'altra serie di informazioni di dettaglio, questa volta diciamo che
la prima parte della tabella proprio da questo lato serve per il calcolo per la scelta del
cuscinetto.Questa seconda parte serve per definire il dettaglio dell'alloggiamento del
cuscinetto che vedete qua rappresentato.Quindi, viene fornito il valore del raggio di
raccordo.Ai gli spigoli del cuscinetto RARB.E queste dimensioni vedete di grande con
a.Rappresenta la minima dimensio.Buone che può avere la sede che andrà a ospitare il
cuscinetto, perché?Vedete qua? L'anello esterno è poggiato su questa, su questo risalto
ricavato sulla carcassa.Che non può essere.Più p, cioè non possiamo ridurre il diametro di di
grande a al di sotto del valore che ci fornisce il cuscinetto perché altrimenti rischieremmo di
toccare.Le parti in movimento del cuscinetto.L'unica le uniche parti in moto relativo del
cuscinetto devono riguardare la gabbia, i corpi volventi.In assolutamente.L'anello interno non
deve toccare la parte esterna fissa, altrimenti lo distruggete in pochi secondi e quindi il
costruttore vi dice.Qual è il valore di grande con a?Che potete utilizzare è la stessa cosa per
tutti gli altri, tutte le altre dimensioni.Queste informazioni sono importanti quando noi
andremo a disegnare il montaggio dei cuscinetti.Che è l'argomento subito successivo.In cui
noi, appunto, dobbiamo disegnare la sede e andrà a ospitare il cuscinetto.Ok quindi?Questo
è.Ritorniamo al nostro esercizio.Allora gli altri dati che conosciamo sono.E il carico da cui è
interessato questo cuscinetto. In questo caso abbiamo tre condizioni di carico.Quindi la
prima condizione di carico, anzi vi faccio una tabellina, forza radiale.Forza assiale.E numero
di giri.E coefficiente di utilizzazione.E chiamiamo l'afferra.FR Con IFA con IN. Con i rocconi,
quindi?Condizione di carico uno. Abbiamo un carico radiale di 2100. Ovviamente questi
sono Newton.Un carico assiale di 700.Un numero di giri.2000, questi sono giri al
minuto.Riutilizzazione 0 6, quindi significa che pare il 60% del tempo. Questo cuscinetto
sarà interessato da questa condizione di cari?Seconda condizione di carico, 3008.900.1500
giri al minuto per il 20% del tempo e terza condizione di carico.2800 Newton.1200 Newton di
forza assiale.2200 giri al minuto sempre per il 20% del.Quindi?Primo passaggio che
dobbiamo fare è calcolare le grandezze equivalenti, cioè ricondurre queste tre condizioni di
carico a un'unica condizione equivalente.Quindi ci calcoleremo primi prima di tutto un
numero di giri equivalente, come la sommatoria roco e negroni.E otteniamo in questo
caso.1940 giri al minuto.Dopodiché ci calcoliamo la forza radiale equivalente.Come la radice
piesito della sommatoria.Di FRI elevato AP rocconi n. Con i.Rotto la sommatoria estesa.Di
Rocco di Henry, basta sostituire i valori.E otteniamo.2677 Newton.Infine, ultimo passaggio
identico per la forza assiale equivalente.Quindi, FA equivalente, sarà uguale alla radice, p
esima.È la sommatoria estesa, i di FA con i levato AP.Rocconi, n. Con i su sommatoria.Di
Rocconi Annego.Mi trovate?App io ovviamente non è che abbiamo scelto, dobbiamo
considerare tre, perché un cuscinetto a sfere?Quindi pipi piccolo uguale tre ovviamente.E
quindi qua otteniamo 895 Newton, quindi alla fin fine.Poi dobbiamo scegliere il nostro
cuscinetto che ci garantisca una durata di 5000 ore.Eh? Quando è sollecitato per tutte le
5000 ore da un carico radiale di 2677 Newton, un carico assiale di 895 Newton.È una
velocita di rotazione di 1940 giri al.E quindi, dicevamo, ci siamo eliminati.La prima
complicazione, se vogliamo quella legata.Oh, ha fatto che c'erano tre condizioni di carico
differenti.Allora, fatto questo.Dobbiamo calcolo.Farci sceglierci il cuscinetto, calcolandoli il
valore C.Minimo coefficiente di carico dinamico minimo che deve avere il nostro cuscinetto
per sopportare il carico.Per fare questo conviene calcolarsi il rapporto che c'è.Tracci
coefficiente di carico e il carico radiale per il carico radiale. Ovviamente siccome qua.Oh, sia
un carico radiale che un carico assiale, devo considerare il carico radiale equivalente, cioè
quello che si ottiene, quindi non questo carico radiale. Sulla lente per i blocchi di carico, ma il
carico radiale equivalente che tiene conto della contemporanea.Presenza di un carico
assiale di un carico radiale. Quello che abbiamo indicato con la lettera p grande.Questo
rapporto lo possiamo determinare a priori una volta per tutte, perché in pratica dipende
esclusivamente.Dalla durata.Prefissata, infatti.Si può vedere che C subì.Uguale AL 10 H per
60, per n diviso 10 alla sesta. Questo non è altro che la durata, è l 10.Cioè abbiamo
convertito la durata in ore di funzionamento.In durata in numero di rivoluzioni.Elevato a uno
su XP.Infatti, proprio all'inizio della lezione noi abbiamo. Vi ho ricordato quella formula,
abbiamo scritto.fr.Per l 10 elevato a uno su p uguale c.Se qua al posto di FR Inserite p.Ci so
p è proprio uguale AL 10, elevato a uno su p.Uno su piccolo.E siccome le 10.Ti calcola
come alle 10 H per 60 perenne. Fratto 10 alla sesta. Ottenete questa cosa, quindi come
vedete?C'è un rapporto costante tra coefficiente di carico dinamico e il carico su.Che va a
interessare il nostro cuscinetto, che possiamo predeterminare a priori senza aver scelto
nessun tipo di nessun cuscino.Se andiamo a fare questo calcolo, teniamo.Un valore di
8,30.Quindi che cosa significa questo che se noi.Dobbiamo trasmettere con il nostro
cuscinetto un carico P di 1000 Newton, dobbiamo scegliere un cuscinetto che abbia un
coefficiente di carico dinamico 8 volte più grande, quindi di 8350 Newton.Questo
coefficiente, questa amplificazione.Tiene conto della durata che noi vogliamo assicurare.Per
noi vogliamo.Aumentare la durata, cioè passare invece che 5000 ore a 12.000 15:00 mila
ore aumenterà anche il rapporto C sul p, cioè.Nonostante il carico che debba sopportare il
cuscinetto sia esattamente lo stesso.Faremo costretti ad adottare un cuscinetto con unci,
maggiore quindi più grande, sostanzialmente capace di meglio sopportare i carichi
applicati.Allora?Una volta che ci siamo calcolati?Questo K.Adesso?Ehi, quello equivale a
non ve l'ho detto. A partire da questo istante, noi dei tre blocchi di carico li cancelliamo dalla
nostra mente. Per noi il numero di giri e il numero di giri equivalente, il carico radiale e il
carico equivalente carico assiale e quello equivalente.Cioè, è come se.Abbiamo tirato una
linea.E partiamo da questi dati.Non ci ci disinteressiamo più di quel problema, l'abbiamo
risolto una volta per.Allora adesso?Come sapete.Il carico radiale equivalente.È data da una
combinazione lineare.Del carico radiale effettivo e del carico assiale.Attraverso dei
coefficienti XEY che sono funzione del rapporto FA.Su con zero.E però ci con zero.L'ho
conosciamo solo se abbiamo scelto il cuscinetto.Quindi abbiamo il solito discorso che
dobbiamo fare.Una scelta di tipo iterativa?Cioè, dobbiamo in qualche modo fissare un
cuscinetto.Determinare ci con zero, quindi il rapporto FA su C con zero, stabilire se.I valori di
XEYE andare avanti.Allora qual è la scelta che si fa, ti considera che.la forza assiale sia
trascurabile ovvero si fissa Che X Vauda ugua sia proprio pari a uno y sia uguale a
zero?Questa è la scelta iniziale che serve per partire con il dimensionale.Facendo questa
scelta, risulta definito il valore di.Coinciderà proprio con il carico radiale?Cioè con 2677
Newton.Una volta che abbiamo fissato il valore di p ci calcoliamo il C minimo che dovrebbe
avere.Come cappa per p. Quindi 8,35 per 2677.E otteniamo.22.353 Newton.A questo
punto.Scegliamo, andiamo a consultare la tabella dei cuscinetti, vediamo cioè lo
trolliamo.Quindi scegliamo nella tabella dei cuscinetti il diametro 35 mm.Eccolo qua.Eccolo
qua, che ve lo faccio vedere?E quindi noi dobbiamo scegliere un cuscinetto che abbia un c
superiore a 22.300.Quindi io ho scelto questo con il valore di C 25.500.infatti Appena
superiore a 22.000 che denominato?Esse, KF, perché questa è una tabella della SKF, è una
delle principali aziende che su chi ci dice cuscinetti 6207.Questa è la sigla del
cuscinetto.Quindi ha l'altro dato che ci serve oltre al coefficiente C 25.005 ci serve anche il
valore di C con Z 300.Questo cuscinetto può andare a una velocità di rotazione.A seconda
della lubrificazione, fino a 9000 o 11.000 giri al minuto. Quindi va benissimo per la nostra
applicaz.Quindi scegliamo il cuscinetto SKF.6207 che ha C?Eh si, troppo zoomato troppa
grazia Sant'Antonio.Ci 25.300?No 25.500.Newton ci con zero 15.300
Newton.Adesso?Dobbiamo verificare che l'ipotesi che abbiamo fatto, cioè di trascurare la
forza assiale, sia corretta o meno.Non possiamo dire.Che sia trascurabile o no.Per farlo
dobbiamo calcolare il rapporto FA su C con zero.Adesso lo possiamo fare perché il
cuscinetto l'abbiamo scelto e quindi ci con zero lo conosciamo, vale 15.300.Quanto vale F
con a? Quindi abbiamo detto 895.Prato 15.300.Che pari a 0,058.Che cosa ce ne facciamo di
questo dato? C'è una tabella fornita dal cul dal costruttore che ci fornisce in in funzione del
rapporto FA su C con zero i valori di X.Y.Ed è.Allora 0,058 si trova compreso tra i valori 0,04
e 0,07.Quindi X vale 0,56. In entrambi i casi.Y vale 1,8 e 1,6 ed è vale 0,24 e 0,27.Allora,
chiaramente.Eh, non troveremo mai.Il valore FAC con zero in tabella. Cioè sarebbe un caso
veramente fortuito.Che cosa dobbiamo fare? Dobbiamo fare la solita interpolazione lineare e
abbiamo già visto per quando abbiamo i dati tabellati per il coefficiente di Lewis,
quindi?Graficamente.Per questo è.Qua c'abbiamo 0,04 0,07. Questo è il rapporto FA su C
con zero.Quindi per 0,04 e vale 0,24. Supponiamo sia questo.Per FA su circa zero,
vale.0,27 e quindi abbiamo una legge lineare di questo tipo.Grossomodo 0,058.E piu o
meno.Non proprio alla meta, un po più spostato verso 0,07, quindi ci aspettiamo un valore
intermedio di questo tipo.Così a spanne 0 26. Però, siccome siamo persone precise, ci
facciamo una bella interpolazione lineare quindi.Scriviamo Eh?Io lo chiamo con il valore
sopra segnato il valore corrispondente, AFA su con zero sopra segnato 0 58. Quindi scrivo e
meno ECON uno fratto ECON due meno eco con uno uguale.FA su C con zero sopra
segnato.Meno.FA sul C con 0 1.Fratto.SA uccisi con 0 2, meno FAC con 0 1.Con il Pedice
uno ho indicato i valori corrispondenti alla prima riga con il pedice, due quelli della seconda
riga.Quindi qua scriverò.E segnato meno.0, 24.Prato zero 27-0, 24. Che con due meno e
con uno uguale FA sei su c con zero segnato, cioè 0,058.Meno.SAC con zero pedice uno
0,04.Fratto 0,07-0,04.Alla fine?Ricavate il valore di e.Che fa al caso vostro, che ho chiamato
ai segnato e che nel mio caso vale.Vale vale?Zero virgola.258.Dobbiamo fare la stessa cosa
per X, però per X non c'è bisogno perché è costante.0, 56.E per Y.Quindi stessa
formula.Y.Verrà 1,68 e quindi questi sono i valori che noi dovremmo considerare per il
nostro caso particolare.Perché ci servono questi parametri? Allora è il valore di e ci serve
per capire se la forza assiale è effettivamente trascurabile o meno. Perché che cosa devo
fare? Devo calcolare FAUFR?Vedete, non metto più l'equivalente, cioè per me ormai forza
assiale, forza radiale, sono quelle che ho calcolato. Primo modo ormai per scontato, quindi F
asus.fr avrebbe.895 su.2677.Ehm, cioè 0,334 è questo qua lo devo confrontare con il valore
è segnato che ho appena calcolato.0 334 è maggiore di 0,258. Quindi che cosa
significa?FA.Non trascurabile, cioè.E sbagliato trascurare la forza assiale.Io però l'ho
trascurata. Per calcolare il minimo.Quindi devo ritornare sui miei passi.Devo calcolarmi il
carico radiale equivalente?Come si conviene.Cioè?Con p uguale X.FR più y.Ffa al posto di
questo XEY ovviamente utilizzerò i valori x segnato y segnato che ho determinato per
interpolazione lineare.Quindi 0,56.Star.fr.Mila.Dei 177?Più 1,68 per.895.Questa è una
combinazione lineare.Quindi, se vogliamo una media pesata, però, vedete che il peso.Che
viene dato alla forza assiale e 1,68, cioè superiore a uno, cioè un Newton di forza assiale.
Conta moltissimo rispetto a un Newton.Di forza radiale, proprio perché?Per questo
cuscinetto, la forza assiale, un problema.Mi costringe ad avere un c più grande.Ci
calcoliamo quindi p che vale 3003 Newton.E quindi ora ci possiamo calcolare il nuovo valore
cini?Che sarà come al solito K per p.E otteniamo 25.000 0 72.E siamo tutti contenti.Perché
questo ci minimo. Per fortuna è minore del C.Del cuscinetto che avevamo scelto per tutti
poco.25.500 e quindi il nostro cuscinetto è confermato, è verificato.E non e abbiamo chiuso
la nostra.Che cosa succedeva?Sì.Sposa, non fosse statua.Eh si.Avremmo dovuto cambiare
il cuscinetto?Allora, cambiando il cuscinetto.Ovviamente cambia c con zero, quindi bisogna
ricalcolare. Il rapporto è creato con zero. Rifare l'interpolazione.E calcolarsi il nuovo carico
radiale equivalente e verificare che sia al di sotto di quello che avete scelto, però tenete
conto.Che oltre non andate, cioè?Questo secondo passaggio che poi fate dopo la scelta del
nuovo cuscinetto, del 99,999, eccetera eccetera. Dei casi sarà verificato, quindi l'iterazione
si interrompe.Insomma, non è un'interazione che vi costringe a fare decine di interazioni, se
vi accorgete che state facendo decine di interazioni, state sbagliando.Qualche calcolo,
fondamentalmente.E quindi in questa maniera abbiamo scelto il nostro cuscinetto, quindi il
cuscinetto è verificato, è qua?Termina la nostra scelta, quindi noi utilizzeremo il cuscinetto
SKF 6207 per il nostro caso ora.Giusto una considerazione.E noi?Sicuramente questo
cuscinetto sopporterà supporterà un albero del nostro baracco, come ben sapete.I cuscinetti
di un albero sono almeno due.Noi non abbiamo precisato di quale stiamo parlando, perché i
cuscinetti radiali a sfere si.Scelgono.Indice uno indipendentemente dall'altro, cioè
probabilmente questi sono i carichi.Su uno dei cuscinetti.E abbiamo scelto il cuscinetto.Per
quella.Coppa, quella combinazione di carico.Disinteressandosi del secondo cuscinetto, il
secondo cuscinetto farà storia a sé.Nel senso che avrà certi carichi radiali carichi assiali e
potremmo scegliere o lo stesso cuscinetto o un cuscinetto diverso.Questo accade nei
cuscinetti radiali a sfere, perché sono uno indipendente dall'altro.Come vedremo quando ci
occuperemo dei cuscinetti a rulli conici.Questo non sarà vero, perché in quel caso.La scelta
che facciamo su cuscinetto su un cuscinetto influenza i carichi sull'altro cuscinetto e quindi
andranno scelti in coppia.Qua invece possiamo.Procedere in maniera semplice, uno rispetto
alla in maniera indipendente per i due cus.Ci sono i casi in cui i cuscinetti radiali a sfere la
scelta immediata, questo che abbiamo visto è uno dei casi più complicati che vi possa
capitare, perché se sul cuscinetto.Ci fosse esclusivamente un carico radiale.Allora se c'è
solo in carico radiale p coincide direttamente con FR.Quindi basta poi moltiplicare per
cappa, ottenete c minimo, scegliete il c maggiore, il cuscinetto con un maggiore.E finito.Non
c'è bisogno di fare tutta questa iterazione.Stessa cosa se qua avevate un carico FA su C
con zero.Certo, Newton faccio per dire un numero.Cioè 100.E quindi voi andate a calcolarli?
Il rapporto FA su C con zero.E questo excursus con zero.Mi veniva più piccolo di
questo.Quando poi andavate a calcolare il rapporto FAFR.E questo mi veniva inferiore ai.A
forza assiale, anche in quel caso, anche se presente, era trascurabile, quindi non cambiava
il valore del Cimino richiesto e quindi il cuscinetto che avevate scelto all'inizio continuava a
essere verificato. Confermato.Questo che abbiamo visto il caso più complicato in cui la forza
assiale non è trascurabile, quindi bisogna fare questa piccola interazione.Ok, diciamo che.Mi
la scelta dei cuscinetti a.Di questo tipo è molto semplice.Eh, che volete fare? Facciamo una
pausa o proseguiamo?Prima non lo so.Diciamo che rischiamo di andare fino all'una e 35
perché vi devo complicare? Vi devo completare il disegno che dobbiamo fare. Comunque.
Vabbè, facciamo una pausa breve, 5 minuti. Una, diciamo.Un.Una scelta progettuale di
dettaglio.Dovrete preoccuparvi di come montare il cuscinetto nella vostra macchina,
perché?Chiaramente.Il cuscinetto trasferirà i carichi radiali attraverso l'anello.Invece, i carichi
assiali devono essere opportunamente indirizzati sulla carcassa, definendo come sono
bloccati gli spigoli del cuscinetto.Questo problematica prende il nome di montaggio dei
cuscinetti e obbedisce a certe regole ben precise.E adesso esamineremo.Ovviamente il
montaggio dipende dalla tipologia del cuscinetto. Quest'oggi ci occuperemo del montaggio
dei cuscinetti radiali a sfere.Ora, quando abbiamo parlato di dei carichi assiali sugli alberi,
abbiamo sempre detto che sono trascurabili.Che comunque sono.Oh, dobbiamo evitare il
più possibile di averli, perché alla fine danno dei problemi, soprattutto ai cuscinetti. Mediano
di capire perché supponiamo di avere un albero.Abbia una lunghezza tra gli appoggi.Di 1000
mm.E una lunghezza insomma abbastanza importante però.Non è e non è enorme.Ora
questo albero.È ragionevole che, partendo dalla dalla condizione di arresto a quello di
marcia al regime subisca una variazione di temperatura dell'ordine di 20 30 ° Oh, per fissare
le idee supponiamo che sia interessato da una.Variazione di temperatura tra quell'ambiente
è quella di funzionamento di 20 °C.Che è tutto sommato abbastanza sottostimata in molti
casi comune.Ora.Per quest'albero subisce una variazione di temperatura di 20 °. Avremo
una deformazione termica.Che sarà alphabet Delta T.Cioè?Poiché Alfa per il coefficiente di
dilatazione termica per l'acciaio vale 10 alla -5.Moltiplicato per 20.Otteniamo.Due
decimillesimi, cioè quindi due per 10 alla -4.Ora.Immaginate se vi ricordate quello che
abbiamo detto a meccanica strutturale.E supponiamo che qui ci siano due appoggi
fissi.Cioè, In altre parole, impediamo la dilatazione dell'albero.Che cosa succede che l'albero
tenderebbe a dilatarsi?Di questa deformazione termica, ma la deformazione complessiva
dell'albero totale.Che somma di quella termica, di quella meccanica, deve essere
zero.Perché abbiamo due appoggi fissi, dobbiamo rispettare i vincoli.Quindi significa che
abbiamo una deformazione meccanica.Uguale a meno YTH -2 in 10 alla -1.E moltiplicate
questa deformazione.Per il modulo di elasticità dell'acciaio.Nasce una sigma di
compressione sull'albero che vale -2 per 10 alla -4 il modulo di elasticità e vale 206.000
Newton su millimetro quadro.All'incirca.Allora 40 Newton su millimetro quadro.Ora 40
Newton su millimetro quadro, non sono uno scherzo.Per un albero e voi poi moltiplicate
questa SIGMA per l'area resistente dell'albero.Vabbè, basta un'area resistente di.100 mm
quadri.E ottenete.4000 Newton Eh? 4000 Newton di carico assiale su questi cuscinetti.Lo li
distruggono praticare.In alternativa, per capire.Che cosa c'è? Qual è il problema di questo
fenomeno? Possiamo calcolarci l'allungamento Delta, l che avrebbe questo albero.Se fosse
libero YTH che abbiamo calcolato 2 10 alla -4 per l lunghezza di 1000 mm dell'albero,
otteniamo Due per 10, alla -4 per 10 alla terza millimetri.Otteniamo 0,2 mm.Cioè
quest'albero di di 1 m di lunghezza si allunga di 0,2 mm ora 0,2 mm potrebbero sembrare
pochi.Ma come ben sapete già.Sfondano.Tranquillamente i limiti di tolleranza che
normalmente utilizziamo nelle costruzioni meccaniche.Cioè, macroscopicamente
quest'albero si dilata in maniera eccessiva.E dobbiamo consentirglielo perché se glielo
impediamo.E quello rompe tutto, cioe esercito un carico assiale sui cuscinetti che può
arrivare fino a.2000 3000 Newton sul cuscinetto.Determinandone ovviamente la.Quindi che
cosa significa questo? Perché vi ho fatto tutto questo discorso, perché?La deformazione
termica dobbiamo sapere che esiste e dobbiamo consentirlo.Se non la consentiamo,
dobbiamo essere pronti a subirne le conseguenze, cioè la nascita di carichi assiali molto
forti.Carichi assiali.Che dipendono esclusivamente dalla variazione di temperatura.E che
quindi possono essere molto gravi, così grandi da o danneggiare i cuscinetti o produrre
addirittura dei fenomeni di instabilità dell'albero. Ricordatevi sempre che il carico di
compressione è particolarmente pericoloso.Perché dà origine ai fenomeni di instabilità e se
voi avete un albero lungo 1000 mm.Ricordandovi le problematiche del carico critico di
eulero, voi sapete che questo carico critico si riduce?Al crescere.Della lunghezza dell'albero
e quindi rappresenta un pericolo.In più dovete tener conto che questo albero in rotazione ci
sono dei carichi delle masse che non saranno mai perfettamente centrate, quindi daranno
origine a delle seppur piccole forze centrifughe, quindi i fenomeni di instabilità vanno a
nozze in una condizione del genere.Tutto questo per dirvi dobbiamo preoccuparci di
garantire la libera deformabilità dell'albero, ovviamente quando possibile. Ci sono dei casi in
cui.Necessariamente utilizzeremo una condizione di appoggio fisso su entrambi i
cuscini.Perché saremo costretti?Allora, specie nel caso dei cuscinetti radiali a sfere che
possono sopportare dei carichi assiali tutto sommato abbastanza limitati.Di un ordine di
grandezza inferiore rispetto ai carichi italiani, dobbiamo consentire la libera diramazione
dell'albero.E come si fa a fare questo utilizzando?Uno schema statico di tipo
ISOSTATICO.Noi lo abbiamo anche studiato studiando la linea elastica, se abbiamo 1 1
schema statico di questo tipo ci sarà una variazione di temperatura. L'albero si
allungherà?Del Delta L necessario.E non succedera.Niente di particolare, tutto.Continuerà a
funzionare tranquilla?Quindi?Il montaggio ideale.E dobbiamo utilizzare, diciamo ci
garantisce da tutti i problemi e il montaggio che riproduce esattamente questa condizione di
carico e prende il nome di montaggio isostatico.Non a caso.Questo e il montaggio che
utilizzeremo quando vogliamo stare tranquilli, quindi soprattutto per gli alberi.Di una certa
importanza quelli per i quali sappiamo sono fortemente sollecitati, devono garantire un livello
di affidabilità molto elevato e così via perché fanno parte di una macchina importante.Come
facciamo a realizzare il montaggio isostatico?Questi due cuscinetti che saranno due
cuscinetti radiali a sfere, uno sarà completamente bloccato a slealmente radialmente è
ovvio, ma a marzialmente l'altro invece sarà libero di scorrere.Allora vediamo con un
esempio, come è possibile realizzare questo?Supponiamo di avere un albero.Su questo
albero è presente una ruota dentata. Supponiamo in una sua zona centrale.Ruota dentata
che diciamo rappresentiamo in questa maniera. Ruota dentata che riportiamo anche
dall'altro lato, ovviamente.Una cosa io mi.Diciamo, ci tengo a farvi disegni.Una presentarveli
direttamente, perché?Oltre a interpretarli, voi dovete essere in grado di fare altrettanto.
Tenete conto che questo è una delle domande che più di frequente capita negli scritti, cioè
andare a rappresentare il montaggio dei cuscinetti e quindi rappresentare correttamente i
vari organi.Utilizzati.Allora, quando noi dobbiamo assicurare il montaggio assiale.Dei
cuscinetti, ma anche degli altri organi che sono presenti sulla sull'albero. Dobbiamo anche
fare in modo che la ruota dentata non se ne vada a spasso.Lungo l'albero assialmente
intendo, quindi dobbiamo bloccare assialmente anche la ruota dentata?Come facciamo,
possiamo fare qua, possiamo.Introdurre una variazione di sezione dell'albero. La cosa più
comoda e indolore, quindi?Realizziamo una variazione di sezione di questo tipo.E quindi,
almeno da questo lato l'albero lo abbiamo bloccato.Ora qua non è che possiamo fare uno
spigolo vivo.Abbiamo due possibilità per come l'ho disegnato io, l'unica possibilità qua
introdurre una gola di scarico.In maniera tale che qua lo spigolo vivo della ruota dentata
vada abbattuta qui.Ci sarebbe anche un'altra possibilità.Che vi disegno qua a parte e cioè
smussare la ruota dentata. Quindi supponiamo che questa sia la.Ruota dentata.Il particolare
della ruota dentata e qua realizziamo uno spallamento.Quindi una variazione di sezione
dell'albero fatta in questa maniera, quindi qua?Uno smusso a 45 ° e qua un raggio di
raccordo.Che va a ospitare.La sede del lavoro, perché dobbiamo assolutamente evitare il
contatto dello spigolo, più o meno vivo, che non sarà mai vivo del raggio di raccordo della
ruota dentata con il raggio di raccordo.Dello spallamento.La forza assiale scambiata tra
questi due organi, tra la ruota dettata è l'albero deve avvenire qui.Con questa spalla.È
capace di ostacolare una forza assiale che sarà eventualmente applicata alla ruota.Quando
avete delle superfici a contatto, ricordatevi sempre che la.La super, cioè quando avete due
organi meccanici a contatto.La superficie di contatto controllata da tolleranza tra parenti
deve essere solo una.Perché solo così riuscite a garantire il corretto contatto fra gli organi
meccanici.Perché la tolleranza, questo?Di particolare voi non sapete qual è la dimensione
effettiva reale di quell'organo, voi sapete solo che ammesso.in un certo margine di errore e
Dovete fare in modo che il contatto avvenga sempre in una posizione, quindi le superfici a
contatto deve essere.Solo una.Per ogni organo.Quindi, in questo caso per l'albero e per la
ruota, questa spalla.E passiamo a allora. Ci occuperemo successivamente di come bloccare
assialmente la ruota da questo lato ovviamente.Sembra banale dirlo, ma non lo e qui non
posso utilizzare la stessa soluzione, cioè non posso ingrossare il diametro dell'albero perché
altrimenti mi dovreste spiegare come teletrasportate la ruota dentata all'interno di questa
cava questa ruota dentata.Per essere montata rappresa e infilata dal lato destro non c'è
altra possibilità.Quindi non posso aumentare il diametro dell'albero a destra, sennò questa
non ci entra più, a meno che non utilizzato per il trasporto di Star Trek. Se voi lo conoscete,
diciamo.Che era un telefilm dei miei tempi piu che dei vostri comunque.È ovvio, può
sembrare ovvio, ma dovete garantire l'Assemblea. Abilità della naca.Allora quindi diciamo, ci
preoccuperemo dopo di questa parte? Adesso preoccupiamoci del cuscinetto che andrà a
ospitato qua.Allora?All'estremità, qui ci sarà un cuscinetto.Che devo bloccare su tutti e
quattro gli spigoli. Perché? Perché devo realizzare da questo lato un appoggio fisso. Allora
la prima cosa che posso fare è far bloccare.L'appoggio di destra e una riduzione di
sezione.Quindi realizzo.Ad esempio, una riduzione di sezione dell'albero.In questa
maniera?E quindi andrò a poggiare il mio cuscinetto qui.Me lo disegno un po in grande, il
cuscinetto.Corpo volvente.E cuscinetto.Quindi qua però devo fare attenzione. Vale lo stesso
discorso.Devi, faccio questo ingrandimento qui.Il raggio di raccordo del cuscinetto.Dello
spigolo del cuscinetto deve essere più grande del raggio di raccordo dello spallamento.
Vabbè, l'ho fatto troppo piccolo alla fine.Me lo rifaccio qua.Diciamo che se questo è lo
spigolo del cuscinetto, il raggio di raccordo dello spallamento dell'albero deve essere più
piccolo.Perche non ci deve essere contatto tra questi due raggi di raccordo.Il costruttore di
fornisce il raggio di rapporto del cuscinetto e quindi voi siete in grado di selezionare
sull'albero un raggio di raccordo più piccolo.Continuiamo qua con il nostro
disegno.Ecco.Ovviamente qua ci sarà la carcassa.Allora la carcassa della macchina, qua
dobbiamo bloccare questo secondo spigolo?La cosa più semplice, variare il diametro della
cava dell'albero che ospita della carcassa che ospita la mia casa, il mio cuscinetto e quindi
realizzare.Una qualcosa del genere?Ma poi la carcassa continuerà, non ci interessa.E quindi
il cuscinetto sarà bloccato completamente su questi due spigoli.Dopodiché dobbiamo
preoccuparci di bloccare questo spigolo sull'albero e questo spigolo sulla carcassa. Iniziamo
con questo.Quando abbiamo un cuscinetto di estremità, la soluzione che si adotta in genere
di utilizzare una ghiera filettata, quindi diciamo qui viene realizzata una
filettatura.Un'estremità filettata.In questa maniera?E qua viene abitata una ghiera
filettata.Questa ghiera filettata adesso ve la rappresento, poi vediamo.Va bene, com'è
fatta.È fatta in questa maniera.Questa è vista in sezione.Però.Adesso ve lo rappresento.La
frontalmente e la rappresento qua.E una ghiera filettata che presenta quattro incavi.Un
diametro esterno e qua abbiamo la filettatura interna.In questa maniera?A che servono
questi incavi? Ovviamente dovete svitarla in qualche modo o abitarla, quindi vi servono delle
superfici di appoggio per inserire delle chiavi di manovra.Ecco a cosa servono queste
cave.Queste cave che.Qui in sezione le vedete in vista? Perché in pratica si fa in modo che
il piano di sezione.Proprio le due cade.E quindi?Avete una rappresentazione di
questo?Ora.C'è però un pericolo.Che questa ghiera si sviti sotto l'azione dei carichi durante
il funzionamento, cosa che deve essere assolutamente impedita.Che utilizza un dispositivo
anti svitamento che.Come una Rosetta di sicurezza, come è fatta questa Rosetta è una
Rosetta particolare.E una Rosetta che in pratica.Adesso ve lo rappresento frontalmente, qua
a fianco e poi vediamo come si rappresenta nella sezione.Quindi è una Rosetta che
presenta tutta una serie di linguette sulla circonferenza esterna.Che qua, mentre ripartite e
poi.Ha un foro interno e un'unica linguetta.Un lato.In eterno, allora questa linguetta
viene.Inserita sull'albero.Ora.Di come e presenta questa sporgenza?Sul lato interno è
necessario che sull'albero ci sia una cava.Cioè l'albero deve presentare.Una cava di questo
tipo?Che deve ospitare.Questo risalto?Questo risalto, quindi, si andrà a impegnare in questa
cava, dopodiché questa linguetta, questa Rosetta di sicurezza, presenta queste linguette
sulla superficie starna.Una di queste linguette potrà essere ripiegata.In questa maniera,
all'interno di una delle cave della ghiera di sicurezza.Una volta che la piegata e lì
ovviamente impedite la rotazione della ghiera.Facciamo così.Quindi diciamo, prendete una
di queste linguette, ecco perche ce ne sono tante sulla su tutta la periferia.E la ripiegate
all'interno di una cava di una delle camere. In questa maniera avete impedito la rotazione
relativa tra la ghiera e l'albero.Qua nella rappresentazione, poi si vedranno le altre
linguette.Non piegare, quindi ci sarà una linguetta piegata e le altre che invece sarà
l'intervista in questa maniera.Chiaro, come funziona?Beh, la rappresentazione che ho fatto
un po bruttarella diciamo che poi se guardate quella sui libri.Mi chiami te meglio questi con
questi.Sistemi come sono fatti? Finisce prima inserito, sì, prima inserisci la Rosetta
all'interno della cava dell'albero, quindi non può ruotare rispetto all'albero, dopodiché avviti la
Ghiera. Lo porti a battuta.E poi pieghi.La linguetta esterna dentro una delle cave e quindi
impedisci meccanicamente, a meno di rompere.La Rosetta di sicurezza, la rotazione relativa
e quindi lo svitamento dell'Alighieri.In questa maniera abbiamo bloccato.Il
terzo.Spigolo.Infine, dobbiamo bloccare lo spigolo esterno, qua tutto sommato è abbastanza
facile perché qua probabilmente ci sarà un coperchio.Qua, appunto,
ha.Bloccare?L'elemento.Questa manina e quindi risultano bloccati questo spigolo.Questo
spigolo, questo spigolo e questo spigolo, quindi tutte e quattro gli spigoli del cuscinetto sono
bloccati assialmente, cioè questo cuscinetto non va da nessuna parte.Quindi da questo lato
abbiamo completato quello che è il montaggio del nostro cuscinetto.Dall'altra parte qui
dobbiamo inserire il secondo cuscinetto.Iniziamo a disegnarlo.Su questo cuscinetto noi
invece dobbiamo bloccare esclusivamente.Gli spigoli che si trovano o sull'albero o sulla
tartassa in maniera tale che se l'albero si dilata, il cuscino cuscinetto possa scorrere nella
sua.Normalmente si blocca sull'albero perché si preferisce fare le lavorazioni meccaniche
sull'albero.Quindi, che cosa possiamo fare? Possiamo avere qui una riduzione di
sezione?Quindi 01:00:01 Spallamento tenete conto che negli alberi si usa molto spesso. La
riduzione di sezione proprio per formare queste spalle di appoggio dei cuscini.Questa sarà
l'estremità dell'albero. Andiamoci a disegnare il nostro cuscinetto.Qua ci sarà la carcassa, la
carcassa, vedete?Non deve presentare ostacoli.Perché qua noi non dobbiamo realizzare
nessun bloccaggio assiale, non dobbiamo impedire la traslazione del cuscinetto, garantendo
quindi che questo sia un appoggio scorrevole a tutti gli effetti.Ci rimane.Da fare due cose,
dobbiamo impedire che la ruota dentata se ne vada a spasso.E cosa possiamo fare?
Possiamo utilizzare un anello di stanziale, cioè praticamente un tubo?Di pochi millimetri di
spessore.Che circonda l'albero è che faccia da battuta tra la ruota dentata e il cuscinetto.È
la soluzione più semplice, cioè infilate una camicia, un distanziale al vostro albero.Dall'altra
parte qui.Dobbiamo bloccare assialmente ora ti potrebbe anche mettere una
seconda.Ghiera filettata però in genere la ghiera filettata si preferisce inserirla dove c'è un
appoggio fisso, qui possiamo utilizzare un anello sigaro.Cioè realizziamo una cava, una gola
di scarico qui sull'albero e in questa gola di scarico inseriamo un anello.Di questo tipo che vi
ricordo, si rappresenta una parte sezionata e l'altra no.Anello siger.Ora lo
rappresentiamo.L'anello Singer che un anello fatto in questa maniera.Ovviamente non può
essere un anello completo.Altrimenti.Non lo potete inserire in questa cava, deve essere un
anello spaccato o anello sigar? Qua ci sono due piccoli fori che servono per inserire un
attrezzo.Che permette di esercitare una forza di questo tipo e quindi di dilatare l'anello una
volta che voi dilatate l'anello, lo potete posizionare all'interno della gola di scavi.Nella
rappresentazione.Ti fa l'ipotesi che il piano di sezione.Passi attraverso la discontinuità
dell'anello, ecco perché.Allora rappresentati in questa maniera la parte in alto, sezionata la
parte in basso in vista.E in questa maniera avete completato.Il montaggio.Di questo albero,
quindi?Che.È semplicemente nel disegno, si fa in modo di evidenziare i particolari e quindi
per Convenzione si fa passare il piano di sezione in questa maniera.E quindi se.Il piano di
sezione è questo qua viene sezionato l'anello qua invece osservate questa superficie in
vista.È una convenzione che serve a capire come è fatto l'anello Rosita.Va bene?con questo
ci fermiamo qua.

LEZIONE 05 - 04 CONTINUAZIONE CUSCINETTI

Ma di tutto e di completare il Il discorso della scorsa volta allora?Nella scorsa lezione?Ci


siamo, abbiamo visto, vabbè prima di tutto un esercizio di dimensionamento di un cuscinetto
e poi il problema del montaggio e abbiamo visto il primo tipo di montaggio, cioè il montaggio
isostatico giusto per ricordare quello che ci siamo detti.In un montaggio isostatico noi
realizziamo una condizione di cari, una condizione di vincolo con un appoggio fisso e un
appoggio scorrevole, quindi?Se rappresentiamo schematicamente, diciamo i due cuscinetti
in questa maniera.Allora abbiamo detto che dobbiamo bloccare su un cuscinetto tutti e
quattro gli spigoli.Quindi quelli che sto evidenziando in questo momento, 1 2.3.E
quattro.Quindi bloccato.Totalmente, invece.C'è sul secondo cuscinetto, dobbiamo bloccare i
due spigoli.O sulla carcassa o sull'albero. Tendenzialmente quelli sull'albero 5 e sei. Quindi
questo è un montaggio isostatico.Che riproduce appunto appunto la condizione di
vincolo.Ideale, cioè questa?Ehm, se abbiamo un albero su cui sono montati più
cuscinetti.Quindi, ad esempio, un albero.Piuttosto lungo, per cui è necessario avere tre
appoggi.Allora ti utilizza sempre un vantaggio di tipo isostatico, cioè uno dei cuscinetti che
ovviamente non è detto che sia il primo, può anche essere quello al centro o quello
all'estrema ad essa. Ovviamente uno dei cuscinetti va totalmente bloccato.Gli altri
due.Bloccati solo sull'albero quindi realizzando una situazione di questo tipo.Ora questo tipo
di montaggio che abbiamo visto è il montaggio.Che riproduce fedelmente le condizioni di
vincolo che noi abbiamo ipotizzato in fase di calcolo.Ed è quello migliore in assoluto, cioè è
quello che fa funzionare l'albero nelle migliori condizioni possibili, però disegnando.Il
particolare del montaggio vi siete resi conto che resi conto che bloccare un certo numero di
superfici significa?Precisare dei dettagli, eseguire delle lavorazioni con tolleranze.Che non è
detto che siano solo dimensionali, quindi diciamo ognuna di queste sei superfici.Ha un suo
costo.Allora, soprattutto nelle produzioni di grande serie.Dove chiaramente dobbiamo ridurre
il costo.Può essere utile ricorrere a un tipo di montaggio diverso.Un tipo di montaggio
che.Già nel suo nome, ha un controsenso, però alla fine quello. E se poi, riflettendoci la
denominazione che ha questo tipo di montaggio e.Oh, è adeguata descrive esattamente
quello che accade, questo nuovo montaggio, questo secondo montaggio, quindi più
economico, prende il nome di montaggio.Iperstatica con gioco.Perché dico che la sua
denominazione è un controsenso, perché ovviamente quando abbiamo un montaggio i bar
statico, non abbiamo nessun gioco.E che significa? Quindi i past statico con gioco è
iperstatica o c'è un gioco? Adesso vedremo che cosa significa. In pratica nel montaggio
iperstatica con gioco noi riusciremo a bloccare assialmente il nostro.Albero.Che i nostri
cuscinetti.Considerando solo quattro superfici.Quindi quattro spigoli dei sei spigoli che
abbiamo qua, considerato solo quattro andranno effettivamente bloccati.Vediamo un
po.Ovviamente questo tipo di montaggio.Sfrutta il fatto che.I cuscinetti a sfere hanno in
realtà la possibilità di trasmettere dei carichi assiali.Se non avessimo questa possibilità,
questo tipo di montaggio non sarebbe possi.Allora vediamo prima schematicamente, come
funziona.E poi eseguiamo il disegno di dettaglio per capire bene dov'eri il gioco, allora
supponiamo che schematicamente questi siano i due cuscinetti.Montaggio iper statico con
gioco. In pratica si bloccano questi quattro spigoli, cioè a coppie.Posti sulla diagonale di ogni
cuscinetto, quindi 1 2.3.E quattro sul secondo cuscinetto.Bloccando questi qua quattro se
noi ipotizziamo per un momento di bloccare questi quattro spigoli.Effettivamente noi
realizziamo un montaggio iperstatica, perché?Perché i cuscinetti assiali e i cuscinetti?Radiali
a sfere che stiamo ora considerando, sono comunque capaci di trasferire una forza assiale.
Quindi se noi applicassimo una forza assiale diretta verso destra, questa forza assiale
diciamo attraverso questo spigolo.Entrerebbe?Passatemi il termine, entrerebbe, diciamo
sarebbe trasmessa all'anello interno del cuscinetto attraverso il corpo volvente passerebbe
all'anello esterno e quindi poi sulla carcassa.Se invece.Invertiamo il carico.Allora capiterà la
stessa cosa, però, con il cuscinetto di sinistra.A parti invertite?Qual è il problema? Abbiamo
realizzato un montaggio, impastati.Che è un montaggio iPad statico che non è una buona
idea perché come abbiamo detto, se c'è una dilatazione termica dell'albero.Qua nasceranno
delle forze assiali.Con l'albero.Che alla fine determineranno la rottura dei cuscini,
determinerebbero la rottura dei cuscinetti.Perché? Perché il cuscinetto radiale a sfere si può
sopportare dei carichi assiali ma limitati.Sicuramente non quelli che deriverebbero dalla
dilatazione dell'albero.E allora qual è la soluzione? Introdurre un gioco.Cioè?È vero che
dobbiamo bloccare questo. Questi quattro spigoli, però noi possiamo mettere ad esempio un
ostacolo qui in corrispondenza dello spigolo quattro che si trova a una certa distanza dalla
fine del cuscinetto.Cioè introdurre un gioco sullo sull, l'appoggio.Che stiamo realizzando qui.
Quindi se dovesse esserci una dilatazione dell'albero, noi avremo questo margine.Più
millimetro, perché più che sufficiente per consentire la libera dilatazione del Nord.Compare
però un piccolo problema, un gioco assiale, infatti.E abbiamo una situazione di questo
tipo.Se noi applichiamo.Quindi se poniamo qua invece che gli appoggi siano ben.Calibrati
sulla sul sugli anelli. E noi applichiamo un carico verso sinistra per superfici, sono tutte in
contatto e quindi abbiamo direttamente la. Il trasferimento del carico.Se invertiamo il carico
che cosa succede? Succede che il nostro albero traslerà.Portandosi appresso.Il cuscinetto
di sinistra fino a quando questo spigolo del cuscinetto non.Entrerai in contatto con l'ostacolo
che abbiamo qua inserito e solo a quel punto trasferirai il carico.È il gioco che avevamo qua,
ce lo ritroveremo dal lato opposto?Ovviamente.Quindi in pratica il nostro albero sarà dotato
di un piccolo gioco assiale di un limitato gioco assiale.Di cui ci accorgeremo.Se invertiamo il
cari?Ora questo piccolo gioco tendenzialmente non ci dà fastidio perché è molto piccolo
ovviamente.Non si da fastidio se il carico assiale non sta continuamente a invertirsi.Perché
se invece il carico assiale va avanti e dietro, avanti e dietro cambia verso continuamente e
allora questo specie di balletto che ci consente di recuperare il gioco tra i due cuscinetti, ci
potrebbe dare qualche problema.Allora?Questo diciamo, è la teoria.Adesso vediamo come
metterlo in pratica, però, giusto per farvi notare qualcosa, se vi capita.Ormai ci avviciniamo
alla stagione estiva, quindi i ventilatori, bene o male li utilizzerete.Se vi capita di avere tra le
mani un ventilatore e provate a tirare le pale del ventilatore verso di due assialmente,
noterete che c'è un piccolissimo gioco.E proprio il gioco tra i cuscinetti su cui è montato
l'albero del delle pale del ventilatore, ma anche tutti gli elettrodomestici, tipo I frullatori o
comunque questi componenti di questo tipo hanno sempre un piccolo gioco assiale.Fateci
caso, proprio perchè per questo tipo di elementi estremamente economici e comunque poco
sollecitati, non avrebbe senso realizzare un montaggio in sosta statico.Tanto quel tipo di
gioco non ci dà assolutamente nessun fastidio.Ma al di là degli elettrodomestici.Anche per
un motore elettrico anche di grosse dimensioni, che deve ruotare sempre nello stesso verso.
Diciamo che non ci dà grossi problemi ad avere questo piccolo gioco assiale e
quindi?Possiamo adottare questo tipo di montaggio molto più economy.Allora quindi
montaggio iPad statico con gioco.E.Un montaggio iper statico, perché effettivamente
entrambi i cuscinetti possono sopportare il carico assiale, ma con gioco.Proprio per
consentire la libera dilatazione dell'Alba.Vediamo di disegnare un esempio.Qua diciamo, ci
accorgeremo subito che i dettagli di bloccaggio sono molto più semp.Ci da
realizzare.Quindi?È una cosa molto più pratica, quindi supponiamo come al solito di avere
una ruota dentata.Quindi al centro.Dettata sul nostro albero?Iniziamo da questa.Qua c'è il
nostro albero.E per bloccare assialmente la ruota dentata introduciamo una gola di scarico
di questo tipo.Vabbè, io mi disegno solo metà dell'albero tanto alla fine il resta identico.Molto
spesso poi.Cominciamo che.Siccome scopriremo tra qualche lezione le ruote dentate
vengono bloccate.Alla rotazione, rese solidali alla all'albero attraverso delle chiavette o delle
linguette, le linguette molto spesso hanno una lunghezza maggiore di quella che è la
larghezza della ruota, quindi molto spesso la parte terminale della ruota viene allungata in
questa maniera.In maniera tale che qua.Possiate inserire una linguetta delle dimensioni o
poco.A che ci serve questo perché questo, questa sporgenza della ruota, rappresenterà uno
degli ostacoli.Degli appoggi del cuscinetto.Ricordate, prendo che noi dobbiamo bloccare lo
spigolo tre.Con cui andrà inserito il nostro cuscinetto, quindi mantenendo il diametro a
sezione costante, possiamo qua?Disegnare il nostro cuscinetto.In questa maniera e qua
l'albero avra termine ovviamente.Allora la carcassa ora sulla carcassa.Qua sullo spigolo. In
questo punto dovremmo inserire un ostacolo, però con un gioco.Allora ci sono varie
soluzioni, possiamo ad esempio utilizzare un anello sigar.Quindi utilizziamo una
cava.Ricavata nella carcassa.Beh, realizziamo qualcosa del genere.Comincia una riduzione
di no.Grazie.Eh sì, in questo caso l'abbiamo appoggiato direttamente alla ruota dentata
perché era vicina, è un'altra delle possibili soluzioni. E chiaro che se questa ruota dentata è
molto lontana e allora non puoi adottare una cosa del genere, devi inserire un anello
distanziale come abbiamo fatto.La scorsa volta.Diciamo che poi le varie soluzioni vanno
adattate di volta in volta.Quindi abbiamo inserito lo stavolo, ma con un gioco.Il gioco non è
questione di tolleranza, si deve vedere fisicamente nel disegno.Non è.Un gioco?Di un
accoppiamento con gioco proprio perché qua abbiamo una catena di tolleranza, quindi
fisicamente ci deve essere proprio una luce nel disegno. Le due linee dove termina il
cuscinetto e dove inizia in questo caso l'anello siger devono essere distinte.Chiaramente
visibili.Dall'altra parte.Qua abbiamo.Con una gola di scarico ridotto il diametro. Se andiamo
da questo lato, ovvero di qua, l'abbiamo incrementato.Quindi possiamo realizzare
una.Questo tratto a sezione costante dell'albero. Adesso dobbiamo piazzare il secondo
cuscinetto, secondo cuscinetto che vi ricordo deve essere bloccato sull'albero.Qui allo
spigolo di destra.Quindi qui?Abbiamo due possibilità, o realizziamo uno spallamento o
realizziamo una gola di scarico a seconda del raggio di raccordo che noi vogliamo utilizzare,
supponiamo di utilizzare uno spallamento.Quindi una riduzione di diametro di questo tipo.E
quindi poi qua andrà terminare il nostro albero qui, quindi possiamo inserire il nostro
secondo cuscinetto.Ne è uscito bello gigantesco però.A fine?Qua c'è la nostra
carcassa.Quindi abbiamo bloccato.In questo punto.Quindi sulla sullo spigolo interno del
cuscinetto ci rimane da bloccare qui.Come possiamo fare?Sei termina qua. La carcassa,
possiamo semplicemente inserire un coperchio.Che ci chiuderà.La nostra.Macchina?E
quindi otteniamo.Il bloccaggio assiale del nostro cuscinetto.Quindi?Eh?Come vedete la
differenza? Se confrontate questo disegno con il disegno che abbiamo fatto nella scorsa
lezione, è molto più semplice, non ci sono elementi regolabili, a parte il numero di
superfici.Di cui dobbiamo preoccuparci, che dobbiamo lavorare con accuratezza di
montaggio è molto più semplice, più spartano.Non c'è la Ghiera filettata, con tutte le
complicazioni che essa comporta e.È tutto molto più semplice.Quindi, nella configurazione in
cui l'ho disegnato ora.E questo sistema è capace di trasferire un carico.Assiale in questa
direzione, quindi, se abbiamo un carico.Diretto verso sinistra. E invece gli applichiamo il
carico opposto, questo cuscinetto.Che è montato con una leggera interferenza sull'albero. Vi
ricordo verrà trascinato verso destra fino a quando questo spigolo non andrà abbattuta.Sul
l'ostacolo che c'è e a quel punto potrà trasferire il carico assieme.Ora, quando nel negli
scritti vi viene chiesto di segnare il montaggio dei cuscinetti, mi viene chiesto di realizzare un
montaggio di questo tipo o del tipo precedente, ovviamente quello che ritenete più
adatto.Correttamente, cioè, evidenziano.Sto.Questi particolari.Allora molto spesso, io invece
mi ritrovo ve lo disegno in rosso. Un montaggio di questo tipo, con il coperchio che finisce
qua oppure che finisce 1 mm al di sotto che non si capisce. Ma questo è un ostacolo, non è
un ostacolo.Deve essere un ostacolo evidente, cioè qua deve trasferire un carico, quindi.Un
po di attenzione nel disegno, il disegno deve essere fatto a mano libera, è uno schizzo.Non
è che si pretende la scala o cose di questo genere, però l'attenzione ai dettagli che
condizionano il funzionali.Eh sì, questa poi, ovviamente viene pure un NATO. Ci sono, non li
ho disegnati, ma è abbastanza ovvio.E quindi questo è quello che riguarda il montaggio dei
cuscinetti, quando scegliere l'uno o l'altro, beh, dipende molto dalla dall'esperienza,
dall'importanza dell'applicazione, diciamo che.Dal punto di vista della richiesta che viene
fatta all'esame, l'importante è che nei disegnate uno corretto qualunque esso sia.Faremo
differenza tra pusher? Montaggio, iperstatica con gioco o montaggio isostatico, basta che lo
tracciate correttamente.Ehm.Cos'altro dovevo dire? Ah beh, il montaggio dei cuscinetti.Dei
cuscinetti, quindi?Afere può essere fatto quindi con queste due varianti?Invece c'è il il
montaggio dei rulli, i cuscinetti a rulli cilindrici.In quel caso il montaggio iperstatica CO,
seppur con gioco, non è assolutamente ammesso.Per ovvie ragioni, perché se voi avete un
cuscinetto a rulli cilindrici, qui.Quando ci sarebbe questa questo piccolo? La traslazione
dell'ASS dell'albero e quello determinerebbe lo smontaggio del cuscinetto, cioè una
traslazione. I due anelli le due piste non sarebbero più risposte, una rispetto all'altra.Di
cuscinetti quando abbiamo una.Dei cuscinetti a Rulli cilindrici.Quello viene montato sempre
come un appoggio scorrevole.Febbre.Allora?Può capitare il caso.Abbiamo detto.Che
cuscinetti a rulli cilindrici.Vengono utilizzati quando abbiamo carichi molto forti, proprio
perché abbiamo un'area di contatto tra corpi volventi e piste più elevato.Quindi, quando
abbiamo alberi fortemente sollecitati, allora potrebbe capitare il caso che il cuscinetto
fortemente sollecitato sia uno solo e quindi in quel caso, per quel cuscinetto adottiamo un
cuscinetto a rulli cilindrici.Poi cuscinetto sarà quindi scorrevole un appoggio scorrevole, cioè
In altre parole.Presupponiamo che sia questo andrà bloccato qui?E qui?In maniera
tale.Vabbè, ve lo disegno così schematicamente, giusto per capirci.Ora.L'altro cuscinetto
non è detto che sia.Anch'esso a Rulli cilindrici per poco sollecitato, converrebbe.Che fosse
un cuscinetto a sfere?Perché se ho un cuscinetto a sfere?Io questo lo posso bloccare su
tutti e quattro gli spigoli.E ho realizzato il mio montaggio isostatico e quindi non ho nessun
tipo di problema.Il problema nasce se anche qui ho un cuscinetto a rulli
cilindrici.Allora?Consideriamo schematicamente questo caso, giusto per capire cosa
dobbiamo fare, quindi qua ho un cuscinetto a rulli cilindrici e lo blocco.Sull'albero.Qui ho un
secondo cuscinetto a rulli cilindrici, perché ho carichi radiali intensi.E lo blocco.Anche qua
EEI carichi assiali.Come rendiamo isostatico il sistema molto spesso.Fiat aggiunge qui.1/3,
cuscinetto vicinissimo al cuscinetto a rulli cilindrici che è un cuscinetto a sfere.Questo
cuscinetto a sfere ha esclusivamente il compito di sopportare i carichi assiali, cioè dei carichi
radiali. Si preoccupa il cuscinetto a rulli cilindrici. Questo qua immediatamente vicino a
questo, certe volte.Tutto attaccato, quando è possibile o comunque molto vicino. Si
preoccupa solo di sopportare i carichi assiali e quindi?Questo cuscinetto andrà a bloccato su
tutti e quattro gli spigoli, perché?Deve garantire la trasmissione del carico assiale.Nelle due
direzioni e come se avessimo realizzato.Un montaggio.Di questo tipo?I con tre cuscinetti,
pero, ai fini del calcolo della reazione vincolare radiale qui noi questo non lo considereremo
proprio perché è un cuscinetto piccolo. Il grosso del carico se lo prenderà, questo è come se
avessimo.Suddiviso i compiti tra cuscinetti.pari carichi radiali e l'unico cuscinetto Unico
cuscinetto assiale che ci serve semplicemente per non avere un sistema labile poi.Perché
poi è chiaro che se invece abbiamo dei carichi assiali molto forti, allora questo tipo di
soluzione ovviamente non va bene.Però sono è un'altro problema. Tutto chiaro, come?To,
diciamo, sono pochi concetti che però, se capiti alla fine non.Sono
abbastanza?Semplici?Occupiamoci ora dell'altra, sì, Dimmi, ma quando dobbiamo
prevedere questo montaggio, cioè di inserire un cuscinetto a sfere in prossimità del
cuscinetto? Poi a rulli Cilindrici, c'è una specifica di montaggio tra le due distanze.Cioè tra le
distanze devono avere due cuscinetti. No, deve essere semplicemente piccola ma piccola.
Ovviamente rispetto alle dimensioni assolute, in proporzione, cioè se questo è un albero
lungo 1 M e chiaramente questa distanza può essere.Di decine di millimetri, ma non c'è una
indicazione specifica.Va bene, grazie.Cioè, giusto per tranquillizzarvi, questo tipo di
montaggio non ve lo darò mai giù.Casomai iniziate a preoccuparvi, su che cosa dovreste
disegnare? Comunque diciamo giusto perché sappiate.Che è una soluzione, cioè quando
abbiamo dei cuscinetti a rulli cilindrici tutti e due, che si fa?E mica si abbandona al proprio
destino l'albero, Eh, qualcosa bisogna pur fare.Ok.Passiamo ora all'altra tipologia di
cuscinetti.Diciamo fondamentalmente, noi ci occuperemo dei cuscinetti a rulli conici che
sono dei cuscinetti misti.Che servono appunto per sopportare carichi assiali e radiali dello
stesso ordine di grandezza. Esistono anche i cuscinetti a gole oblique.Però sono molto
meno diffusi perché introducono delle perdite per attrito molto forti, cioè non sono efficienti,
ecco.Però, trattandosi di cuscinetti misti, seguono le stesse identiche regole di montaggio
che vedremo oggi per i cuscinetti a rulli comici.Allora prima vediamo di capire
concettualmente con qualche.Semplice schema, come si esegue il montaggio? Cioè, di quali
spigoli ci dobbiamo preoccupare? Detto in parole povere e poi vediamo qualche
esempio.Preferisco prima chiarire i problemi relativi al montaggio, poi successivamente,
nella seconda parte della lezione faremo anche 1 1 esercizio numerico, perché ovviamente,
come vi ho preannunciato.I cuscinetti a rulli conici.Realizzano a tutti gli effetti un montaggio
iperstatica e, come in tutti i collegamenti impestati, i sistemi iper statici.E non sono noti, non
sono determinabili da reazioni di equilibrio. Le reazioni vincolari, in questo caso quelle
assiali, ovvio.quindi vedremo Allora?Consideriamo il nostro solito albero.Allora i
cuscinetti.Allora prima di tutto.Il montaggio in questo tipo di cuscinetto è per forza iperstatica.
Non ci sono santi, scordatevi la possibilità di avere un montaggio iperstatiche, un gioco e
cose di questo genere.Questo ha una diretta conseguenza.La dilatazione, l'eventuale
dilatazione dell'albero si traduce istantaneamente in un carico assiale sui cuscinetti.E questo
carico assiale sarà tanto più forte quanto più grande la distanza tra i cuscinetti. E quindi che
cosa ne segue?Che dobbiamo fare in modo che la distanza tra i cuscinetti sia la più piccola
possibile.Perché solo così riusciamo a limitare.Le forze assiali.Quindi si utilizzano per alberi
corti, non non vedrete mai degli alberi lunghi 1 m alle cui estremità ci sono due cuscinetti a
rulli. Comici perché andrebbe o va in instabilità l'albero o distruggete i cuscinetti delle due
lune.Non c'è alternativa, quindi si utilizzano per alberi corti.Allora supponiamo che i nostri
due cuscinetti.Occupino queste due posizioni.Allora?Avete già visto nel montaggio iper
statico con gioco che cosa dobbiamo fare per.Eh? Trasmettere un carico assiale, dobbiamo
fare in modo che il la forza assiale?E interessi prima un osp piccolo e poi venga scaricato
sullo spigolo opposto, allora fin fine è quello che abbiamo fatto nell'esempio precedente,
solo che li abbiamo introdotto un gioco quindi.Se io blocco questo spigolo?E quello
contrapposto su questo cuscinetto.Dovrò bloccare?Sull'altro cuscinetto i due spigoli
simmetrici in questa maniera.Questo tipo di montaggio prende il nome di montaggio ai
X.Sempre sottinteso impastare lo si sottintende perché è ovvio che un montaggio
iperstatica.Perché montaggio AX? Perché se noi tracciamo idealmente quelle che sono.Le
linee di forza, cioè le linee secondo cui il carico viene trasferito dall'albero alla carcassa e ci
disegniamo anche la parte inferiore.Vedete che queste linee idealmente disegnano una
X.Ora.Poi vi ricordate come sono fatti i cuscinetti a rulli comici?E.Se dobbiamo trasferire il
carico secondo questa direzione, dobbiamo orientare le superfici, le piste di rotolamento in
direzione ortogonale.Cioè, In altre parole, i rulli.Devono essere disposti.In questa
maniera?Perché le cose funzioni?La superficie di conta di rotolamento deve essere
ortogonale alla direzione di trasmissione del carico, quindi attenzione a non confondervi,
perché se voi invece di tracciare queste linee.Tracciate.Gli assi dei rombi.Non disegnate una
X, disegnate una o.Solo che l'altro tipo di montaggio si chiama montaggio AOE, quindi in
pratica chiamate qualcosa con il nome opposto. Il montaggio AX, quindi le linee ideali che
dovete tracciare sono le normali agli assi.Dei dei, rondi.E ottenete quindi il montaggio
AX.Quindi?Nel montaggio AX.Dobbiamo bloccare questi quattro spigoli.Questa è la
conclusione più o meno così, come abbiamo fatto nel montaggio iperstatica
con.Ehm.Supponiamo.Che su questo albero.Sia applicata una forza assiale.Qui al centro
diretta in questa maniera.Quindi, che cosa succederà? Succederà che questa forza assiale
in pratica, andrà a interessare?Questo cuscinetto e quindi questo cuscinetto sarà quello che
sopporterà il carico assiale.Se invece invertiamo.Il verso della forza assiale.Allora il
cuscinetto che sopporterà il carico assiale sarà quello di destra.Quindi diciamo questo tipo di
montaggio è particolarmente adatto nel caso in cui la forza assiale sia applicata tra i
cuscinetti?Perché in questa maniera?Ci volgiamo o verso destra o verso sinistra.
Incontriamo subito in cuscinetto e scarichiamo la forza assiale.Supponiamo ora che le
cose.Non siano.Fatte così, supponiamo di avere una forza assiale applicata qui.Cioè
all'esterno.Tra i cuscinetti.Diretta.Verso la coppia di cuscini?Allora se.Il.La forza è applicata
in questo punto.Qual è il cuscinetto che sopporterai in carico il cuscinetto che sopporterai il
carico? Non è il primo che incontro, ma è quello più lontano.Cioè, In altre parole, tutto
l'albero sarà interessato da questo carico di compressione e poi si scaricherà sul cuscinetto
in botta.Chiaramente questa condizione.Non è ottimale.Non ci va bene.Perché abbiamo
tutto l'albero sollecitato da un carico di compressione?Allora?In questo caso
particolare.Oh.Dobbiamo optare per un montaggio diverso.Un montaggio che ci consenta di
scaricare questa forza assiale sul primo cuscinetto che incontriamo. Questa infatti, è la
logica che si si si segue, dobbiamo montare i cuscinetti per fare sì che la forza assiale ti
scarichi il prima possibile sulla carcassa.E allora, se questo è il nostro obiettivo.È più adatto
un montaggio AO?Disegniamo ovviamente schematicamente, per capire che cosa vogliamo
fare.In un montaggio AO.È sempre un montaggio iper statico, quindi come al solito
dobbiamo bloccare gli spigoli contrapposti, però scegliamo come spigoli contrapposti
questi.Quelli simmetrici rispetto al caso precedente.Quindi 1 2.3, 4.Questa maniera se noi
qua abbiamo una forza assiale.Con il suo punto di applicazione qui che cosa succederà?
Scaricheremo?Immediatamente questa forza assiale.Qui.Questo montaggio prende il nome
di montaggio AO perché se voi tracciate le linee di forza, cioè le linee secondo cui le forze
vengono scaricate, le forze assiali vengono scaricate dall'albero alla carcassa.Questa linea
disegnano.Idealmente, una o.Quindi è il montaggio?Diciamo simmetrico.Rispetto a quello
precedente.Anche qua, se noi vogliamo realizzare questo tipo di montaggio, ovviamente i
rulli come devono essere disposti? E quindi come deve essere disposti il cuscinetto?Le
superfici di rotolamento devono essere ortogonali alle linee che abbiamo appena disegnato,
quindi i cuscinetti.Andranno montati?Simmetricamente.Cioè questo cuscinetto va ribaltato di
180 °.E quindi ottenere.Un montaggio di questo tipo?In questa maniera realizziamo un
montaggio AO.Quindi, tendenzialmente regola generale, se noi abbiamo che la forza assiale
e applicata tra i cuscinetti.Il montaggio più efficiente e il montaggio AX.Normalmente quello
che adotterò.Se la forza assiale e esterna dai cuscinetti, invece il montaggio più efficiente e
quello AO.Quindi, prima regola generale.Seconda considerazione.Nel caso dei cuscinetti a
sfere noi.Il cuscinetto a sfere radiale a sfere perfettamente simmetrico. Cioè diciamo che.Il
punto di applicazione?Della reazione? Vincolare lo prendiamo un attimo la reazione
vincolare che esercita il cuscinetto sarà applicata qua al centro a metà della larghezza del
cuscinetto. Non c'è ragione perché non si applicata in questo.Nel caso dei cuscinetti.A rulli,
conici.Invece ti ricordo che il punto di applicazione della reazione vincolare deve essere
valutato sulla linea d'asse.Qual è il punto di applicazione per questi cuscinetti?È questo.È
questo.Può essere addirittura al di fuori del cuscinetto stesso.Dipende.Dall'inclinazione dei
rulli ovviamente. Noi queste informazione non ce l'abbiamo direttamente perché non siamo
noi a costruire i cuscinetti, pero i costruttore dei cuscinetti ce l'ha. Da queste informazioni ci
dice qual è la distanza tra il punto di applicazione della reazione.Ticolare.Che esercitò il
cuscinetto, è l'estremo del cuscinetto, cioè ci fornisce questa distanza e quindi noi sappiamo
esattamente dove piazzare.Il cuscinetto, allora.Vediamo di confrontare ora supponiamo che
fra questi due alberi montaggio AX montaggio AO abbiamo adottato esattamente gli stessi
identici cuscinetti.Quindi cambiando il montaggio.Cambierà il punto di applicazione?Della
reazione, vincolare cioè nel montaggio AXI due punti saranno interni, cioè se noi realizziamo
lo schema statico di questo albero, noi dobbiamo mettere gli appoggi.In questi due
punti.Cioè la distanza, la luce, l.Tra.I cuscinetti sarà questo.Utilizzando gli stessi identici
cuscinetti, ma montati ad hoc. Il punto di applicazione della reazione vincolare saranno
questi due.Quindi la lunghezza, l?Tra i due appoggi sarà notevolmente diverso.Diciamo,
chiamiamola l Primo.Però fisicamente.La distanza tra lo spigolo uno e lo spigolo quattro è
esattamente la stessa, cioè qui sarà una certa distanza l Zero qua sarà la stessa distanza L
Zero.Però, dal punto di vista statico, la lunghezza che dobbiamo considerare non è l zero,
ma è l? Nel primo caso l Primo.Nel secondo.Capite bene che dal punto di vista del calcolo
delle reazioni vincolari cambia qualcosa.Eh, perché cambia, cambia qualcosa?Soprattutto
se noi abbiamo un momento applicato sull'albero.Allora supponiamo di considerare i
confrontare due alberi.Con una lunghezza diversa e che qui si è applicato un momento
esattamente al centro.Allora le due reazioni vincolari.Varranno, in questo caso formeranno
una coppia di forze.Uguali ed opposte, che si opporrà a questo momento.Che varrà
quindi?M su L.Immobile?In questo caso le forze saranno esattamente identiche
qualitativamente, ma dal punto di vista dei numeri.Saranno notevolmente diverse.Qua
abbiamo una distanza, l tra gli appoggi qua, una distanza, l primo che magari è il doppio
tranquillamente può essere il doppio, cioè le reazioni vincolari sui cuscinetti si riducono alla
meta.E quindi chiaramente qua possiamo mettere un cuscinetto più piccolo perché deve
sopportare un carico pari alla metà.E semplicemente abbiamo ottenuto questo, cambiando
la disposizione dei cuscinetti, è chiaro che se noi abbiamo 1 1 condizione, ricarico di questo
tipo ci conviene questa seconda scelta.E quindi?Nel caso di un momento ribaltate, cioè un
momento che tende a ribaltare l'albero, a far ruotare l'albero.Più utilizza un montaggio
a.Giusto per farvi un esempio?Ma voi vicino?Il semiasse della vostra autovettura.Qui
termina con una coppia di cuscinetti a Rulli Conici.Questo e il pavimento.Come sono montati
questi cuscinetti a rulli conici, sono montati AO.Perché? Perché quando prendete un bel
marciapiede?E capita.Prendete un bel carico in questa direzione.Quando prendete un carico
in questa direzione qui?Applicate un momento?E se volete minimizzare le forze radiali che
deve sopportare che devono sopportare questi poveri cuscinetti a cui gli avete fatto prendere
un bel marciapiede e dovete avere una disposizione AO perché qua la distanza fisica che
avete?È contenuta all'interno del vostro pneumatico.Saranno 506080 100 mm, ma oltre non
potete andare.Dovete amplificare con il montaggio.La distanza?Apparente tra i due
cuscinetti, in modo da minimizzare le reazioni vincolari.In questi casi, che purtroppo possono
capitare.Quindi diciamo che.Sulla base di tutte queste considerazioni.Sceglierete il tipo di
montaggio più adatto?Per la vostra installazione?Quindi cuscinetti.A rulli, conici.Portati AXO
montati AO.Per quattro viene.Realizzare la distanza delle uscenti.Però, non è che tu
massimizzi la distanza a parità di distanza di montaggio, la distanza fisica tra i cuscinetti.
Supponiamo che la distanza fisica sia esattamente la stessa.Le reazioni vincolari esercitate,
in questo caso distano qui, distano l?Quindi, a parità di spazio, che tu hai montandoli ad oh,
e come se allargasse il tuo, la luce della tua, del tuo asse e quindi se hai un momento
minimizzi le reazioni, vincolari l'entità delle reazioni veicolari, perché?Poi tu devi scegliere il
cuscinetto che sopporti quel carico. Se tu riduci il carico riduci anche le dimensioni del
guscio.Ok.Adesso?Fatte queste.Considerazioni generali, Eh?Vediamo come si.Disegniamo
prima un montaggio AX.Poi diciamo nell'ultima parte della lezione e vedremo il montaggio
AOE. Il montaggio è un esercizio di calcolo numerico.Perché?Come vi sarà chiaro nel
quando svolgeremo l'esercizio, Eh.Per.Dimensionare i cuscinetti ci serve sapere chi è il
cuscinetto che sopporta il carico assiale.Perché altrimenti non non riusciamo a individuare i
carichi, se i cuscinetti?Allora quindi montaggio AX.Quindi supponiamo che, ad esempio sul
nostro albero.Ci sia una ruota dentata elicoidale è il classico caso.In cui si ricorre a questo
tipo.I cuscinetti.Allora quindi abbiamo il nostro albero?Oh.Quindi supponiamo.Per semplicità
che ci sia.Quindi una, ehm.Una gola di scarico.E un aumento di sezione in modo che
abbiamo la battuta per la nostra ruota dentata.Quindi?Da questo lato noi dobbiamo bloccare,
poi siccome la forza assiale sarà generata, prime uscite netti perché la ruota dentata e tra i
cuscinetti?Allora dobbiamo utilizzare un montaggio.AX.Quindi dobbiamo bloccare questo
spigolo interno del cuscinetto, quindi qui possiamo realizzare una riduzione di
sezione.Quindi, ad esempio, con uno spallamento e qua andiamo a piazzare il nostro
cuscinetto.Che sto facendo e ho disegnare un cuscinetto a rulli. Iconiche, ovviamente.Sennò
che facciamo? Vabbè, fatemi rifare il disegno velocemente. Quindi abbiamo detto da questo
lato.Realizziamo una gola di scarico.Di qua?Un incremento di sezione e qua poi uno
spallamento.Che andrà ospitare il nostro cuscinetto.Quindi nostro cuscinetto, che sarà
disposto in questa maniera.Vabbè.Ho fatto un cuscinetto gigantesco o.Questa maniera noi
abbiamo bloccato questo spigolo.Dobbiamo bloccare quest'altro, quindi qua possiamo
semplicemente prevedere.Un coperchio.Quindi qualcosa di questo genere?Di qua siamo a
posto, abbiamo bloccato questo spigolo e questo contrapposto.Vediamo ora dall'altro
lato.Dall'altro lato.Potremmo grossomodo realizzare qualcosa di analogo, solo che qua
ovviamente non possiamo incrementare la sezione.Perché altrimenti questa ruota non
riusciremmo mai a infilarla dell'albero. Quindi dobbiamo inserire un anello distanziale che ci
farà da battuta anche per il cuscinetto. Quindi diciamo, l'albero terminerà sempre con questo
diametro.Quindi supponiamo che il cuscinetto si trovi qui.Disposto in questa maniera e
quindi qui inseriamo un anello di stanziale.Sì, potrebbe essere anche il prolungamento della
ruota.Allora qua abbiamo questa situazione, ma allora uno potrebbe dire
vabbè.Ripeto.Esattamente.Quello che ho fatto?E purtroppo no, perché?C'è un'altra
particolarità?Dei cuscinetti.Farulli Iconici montati in maniera iperstatica iperstatica il
gioco.Non ci deve essere per nessuna ragione al mondo.Non solo, ma io devo precaricare i
cuscinetti, allora io devo essere certo.Che questa distanza sulla carcassa coincida con la
catena di tolleranza costituita dalla larghezza del cuscinetto, la lunghezza assiale del
distanziale, la lunghezza larghezza assiale della ruota, la lunghezza di questo elemento?E la
larghezza assiale dell'ultimo cuscinetto, cioè avete 12345 quote con tolleranza da
controllare.Ben tre qua sulla carcassa ne avete solo uno, è impossibile che otteniate la
stessa distanza.Allora che si fa?Che utilizzano, ti fa in modo che.La carcassa.Sia
sicuramente.Più piccola?Della somma di questa catena di tolleranza.E all'atto del montaggio
per compensare esattamente.Le dimensioni regali si inseriscono degli spessori
sfogliabili.Che sono in pratica degli spessori sottilissimi che vanno da pochi centesimi di
millimetro.Ha qualche decimo di millimetro che voi potete aggiungere a piacimento. Sono
come delle degli spessori che voi inserite all'atto del montaggio per compensare.Le
differenze.Delle dimensioni reali? Perché lo dovete fare?Componente per
componente.Cioè?Eh impennerà, non solo dalle tolleranze ma dal valore effettivo, dalle
dimensioni effettive dei componenti, molto.Dopodiché.Inserite il vostro.Coperchio?Quindi?In
questo tipo di montaggio che tutto sommato è estremamente semplice.Se voi ci fate caso, le
lavorazioni.Che sono anche poche, le ha eseguite soprattutto sull'albero, ma gli alberi
normalmente vengono lavorati alle macchine utensili perché sono elementi ricavati per
tornitura.E lavorare. La carcassa è un po più complicato.Quindi sulla carcassa,
semplicemente voi avete due fuochi.E null'altro. Quindi diciamo un montaggio tutto sommato
semplice.Quindi?Questa maniera voi avete realizzato il montaggio?E fondamentale che nel
disegno del particolare.Oltre a bloccare correttamente i quattro spigoli richiesti, dovete
necessariamente inserire un elemento regolabile.Che deve compensare le differenze.Però
le dimensioni effettive.Dalle due catene di tollero.Una possibile soluzione sono questi
spessori sfoglia.L'altro elemento che in genere regolabile e la filettatura perché la filettatura
basta che.Applicate una rotazione diversa e compensate assialmente. Le differenze tra i
componenti.Sfogliabili si vendono proprio in commercio, sono dei lamierini diciamo di
spessore, certificato anche loro con la loro tolleranza. Però uno all'atto del montaggio ne
inserisce il quantitativo necessario. Ad esempio, si rende conto che.Qua c'è bisogno di
compensare 15 centesimi, aggiungere uno spessore di 1/10, una spessore di 5 centesimi e
quindi arriva fino a concorrere ad ottenere qua una superficie di appoggio planare.Tra
cuscinetto e spessore, in maniera tale che poi ovviamente bene bullonato e.E tutto e a
posto.Come?Eh, certo.Sì, brutto, sporco metallo perche qua devi devi trasmettere carichi.Ok
Prendendo un esempio di montaggio ao?Quindi abbiamo detto che il montaggio si
utilizza.Quando le forze assiali sono applicate all'esterno dei cuscinetti, quindi, il tipico caso
è quello in cui abbiamo un pignolo, un pignone iconico montato a sbalzo.Quindi
diciamo.Diamo una ruota conica.In questo tipo?Il primo.Torna al solito, ve ne disegnò metà,
giusto per.Ridurre i tempi.Allora?Su questo tipo di cuscinetto, voi sapete che qua c'è una
forza assiale diretta verso sinistra, quindi diciamo è comodo avere qua in questa zona un
montaggio a OK.Quindi supponiamo di avere qua una prima riduzione di sezione.Eh?
Dopodichè qui.Dobbiamo prendi?Insegno.Questo schemino dobbiamo prima di tutto
bloccare lo spigolo. Quattro quindi sull'albero.Quindi?Realizziamo una riduzione di sezione,
ad esempio attraverso una gola di scarico.Questa maniera?E quindi qua abbiamo la
possibilità di piazzare il nostro cuscinetto, il primo cuscinetto a rulli conici.Quindi in questa
maniera?Dopodiché.Abbiamo bloccato questo spigolo.Eh? Per bloccare questo qua
possiamo realizzare un risalto.Sulla carcassa.Quindi una variazione di diametro sulla
carcassa di questo tipo.Qua poi dobbiamo piazzare il secondo cuscinetto, quindi secondo
cuscinetto che sarà disposto in questa maniera.Anche qua possiamo utilizzare un
risalto.Della carcassa.E in questa maniera abbiamo bloccato 123 spigoli, ci manca da
bloccare questo.E dobbiamo però ricordarci che dobbiamo utilizzare un elemento
regolabile.Perché dobbiamo compensare i giochi, quindi la soluzione piu opportuna, in
questo caso è un elemento filettato.Cioè?Uno potrebbe dire, vabbè qua realizzo una gola di
scarico e inserisco da nello SIG.Purtroppo non è possibile, perché?Dove posizionare
esattamente questa gola di scarico?Non riusciremmo mai a determinare l'esatta posizione
della gola di scarico, potrebbe capitare al di sotto del cuscinetto e noi non riusciremmo mai a
infilare dentro.Ma nello sigar. Oppure potrebbe capitare troppo lontano e quindi inseriremo
un gioco.E in ogni caso non potremmo precaricare il cuscinetto, quindi ci vuole
necessariamente un elemento regolabile, quindi come abbiamo fatto la volta scorsa, qua
realizziamo una filettatura.Un'estremità dell'albero.Quindi, in questa maniera qua realizziamo
una gola.All'interno della quale va la nostra Rosetta di sicurezza.Che poi andrà
ripiegata.All'interno.Della.Eh? Della ghiera della Ghiera Filettata.Quindi diciamo con un
elemento di questo tipo.E qua poi si vedrà. La linguetta non ripiegata.In questo
momento?Quindi così facendo abbiamo bloccato tutte e quattro gli spigoli con uno degli
elementi che è regolabile, la ghiera filettata che vedete.Quindi, anche in questo caso un
montaggio tutto sommato abbastanza semplice, anche se tendenzialmente il montaggio a è
un montaggio un po più complicato dell'altro, richiede un maggior numero di lavorazioni,
soprattutto sulla carcassa.E quindi diciamo.Se non è proprio necessario, si tende a preferire
il montaggio AX.ehm Ora quindi diciamo che queste sono più o meno le varietà di.I elementi
che potrete incontrare o ra giusto per chiudere questa fase di disegno prima di passare
all'altro.Alla all'esercizio vero e proprio vi volevo far vedere qualche esempio.E trovate
ovviamente anche sulle dispense.Giusto per capire, quindi, questi sono degli esempi, due
esempi di un appoggio scorrevole, i due cuscinetti a sfere, vedete qua? Il bloccaggio
avviene solo su questo spigolo e questo secondo spigolo e qua viene proprio con.La ghiera
filettata che abbiamo appena disegnato, vedete questa parte annerita? Questa parte
annerita in parte va in una cava sull'albero. L'altra parte della linguetta viene ripiegata nella
Ghiera filettata e poi ci sono le altre linguette in vista non selezionate.Oppure possiamo
avere una soluzione più semplice di questo tipo? Quindi si fa l'estremità dell'albero.Eh?Più
corto della larghezza del cuscinetto e poi si applica una specie di coperchio che viene
filettato all'estremità.In ogni caso, da questo lato non abbiamo nessun ostacolo.Qua in
basso, invece abbia degli esempi di appoggi fissi.Quindi con il bloccaggio di tutti e quattro gli
spigoli, quindi qua uno spallamento qua un distanziale che poi termina di qua. Un risalto
della carcassa, un coperchio filettato.Oppure con anelli sigar, come in questo caso, quindi
abbiamo uno spallamento da questo lato e poi un anello sigar di qua, uno di qua e uno
sull'albero con questi due piccoli anelli distanziali.Che servono a compensare.Cioè le piccole
differenze di quota, quindi le tolleranze esistenti tra la larghezza del cuscinetto e la posizione
delle ghiere.Oppure in questa maniera qua vedete, c'è una soluzione particolare? Questo
cuscinetto presenta sulla sua.Eh? Anello esterno, una cava che permette di ospitare un
anello siger direttamente.E quindi in questa maniera non è necessario bloccare da entrambi
i lati, ma questo anello siger blocca lo spostamento assiale del cuscinetto sull'anello esterno,
mentre sull'anello interno abbiamo un anello distanziale e una ghiera filettata.Poi. Abbiamo
detto montaggio isostatico.Da un lato tutti e quattro gli spigoli bloccati di qua, solo due e qua
abbiamo un tratto a sezione costante, a diametro costante per consentire la libera di
dilatazione dell'albero oppure il montaggio, impastati con gioco.Quindi, bloccati gli spigoli
contrapposti, in realtà qua in questo caso sono bloccati tutti e quattro.Eh?ah no scusate
questo è un montaggio ho sbagliato è sempre un montaggio isostatico perché qua sono
bloccatiSono bloccati tutti gli e quattro gli spigoli e poi sono bloccati i due spigoli sulla sulla
sull'albero. Ho sbagliato la definizione, vabbè.Oh e chiaro il concetto. Ci sono dei casi come
questo.In cui contravveniva un po tutte le regole che abbiamo detto, però in questo caso.I
due cuscinetti sono praticamente appaiati.È il caso di questa puleggia folle, che quindi può
ruotare liberamente su questo perno, come vedete qua praticamente tutti e quattro gli spigoli
di tutti e due i cuscinetti sono tutti bloccati.Perché diciamo questa?La dilatazione tra questi
due punti è piccolissimo.Proprio perché sono vicinissimi, due cuscinetti e qua non vogliamo
avere degli spostamenti a Seal.Motore elettrico, allora qua mi conviene ingrandire un po il
dettaglio.Guardiamo.Prima.Il montaggio qui.Sul lato destro, vedete che qua c'è un anello
sigar sezionato in alto in vista, qua in basso, che blocca assialmente questo spigolo e qua
c'è una variazione a gola di scarico che blocca assialmente.Quest'altro spigolo.Dall'altra
parte.Cioè un anello sigar sull'albero al diametro interno e un'altro anello siger qua
all'esterno qua, se voi vedete bene.Ma ovviamente il disegno è poco chiaro.C'è una specie
di spazio libero, in realtà non è proprio uno spazio libero perché qua c'è 1, 1 piccolo
elemento elastico.E diciamo Conse.Metterla dilatazione perché si può schiacciare, quindi
consente alla dilatazione.E quindi lo spostamento assiale del motore. Questo elemento
serve a recuperare il gioco perché in un motore elettrico non vogliamo che il rotore.Faccia
avanti e dietro quindi inseriamo questa bolla, questo elemento elast.Infatti, in un motore
elettrico e nascono per il filtro dei campi magnetici anche delle forze assiali. Sul Crotone e
quindi questo?È importante che non ci sia gioco che non sia proprio ballerino e quindi c'è
questa soluzione con questo elemento elast.Cioè quello che vorrei dirvi è che ovviamente io
vi ho dato delle indicazioni di massima di molta massima, però poi le soluzioni.Che trovate e
sono veramente variegate.Qua abbiamo una varia soluzioni particolari, quindi abbiamo un
riduttore di giri ad assi ortogonali qua vedete, c'è il Pignone conico che abbiamo disegnato,
però c'è un montaggio ancora diverso.Perché?Perché qua?Immediatamente dopo il
pignone. Se noi facciamo l'analisi dei carichi troviamo che qua abbiamo una reazione
vincolare molto forte.EE quindi serve un cuscinetto a rulli cilindrici che è il più opportuno
quando il carico è molto forte.Però questo cuscinetto a rulli cilindrici non ha nessuna
possibilità di assorbire carichi assiali. E allora?Non possiamo mettere un solo cuscinetto a
rulli, conici, cuscinetti a rulli conici vanno sempre in coppia.Ne mettiamo due con montaggio,
in questo caso AX.Non e la soluzione piu opportuna, però questo facilita il montaggio.In
questa maniera, la forza assiale che noi applichiamo qua verrà sopportata esclusivamente
da questa coppia di cuscinetti che si comportano come se fossero un unico
cuscinetto.Quindi diciamo una soluzione un po mista tra quelle che abbiamo visto.Qua
invece un l'albero secondario. Abbiamo un classico montaggio con cuscinetti a rulli conici.
Montaggio AX perché la forza assiale e applicata qui?E quindi tra i cuscinetti.Infine
qui.Sull'albero di uscita, abbiamo dei cuscinetti a Rulli Cilindrici orientabili perché
evidentemente ci aspettiamo di avere delle forze, delle rotazioni negli appoggi che possono
essere rilevanti. E il montaggio di questo tipo di cuscinetto?È anch'esso iperstatica.Però
sono orientabili, quindi riescono a compensare, diciamo a eventuali dilatati.Il vantaggio di
questi cuscinetti a Rulli orientabili e che possono sopportare proprio perché le due coppie di
rulli hanno un'inclinazione differenziata possono sopportare moderati carichi ASS.E quindi
sono adatti, in questo caso il vantaggio che abbiamo rispetto a un montaggio isostatico.E la
facilita.Di numero inferiore, di superfici di spigoli che dobbiamo bloccare.E inoltre?Rispetto al
montaggio Inter statico, con gioco non abbiamo appunto il gioco assiale che potrebbe
essere un po fastidioso sull'albero di uscita.Infine, questo.E l'albero di una Mola.Quindi
questo è un albero tutto sommato abbastanza lungo, su cui nascono delle forze assiali
esterne alle coppie dei cuscinetti.Allora il montaggio più adeguato sarebbe un montaggio
AO.Qual è il problema? È che la distanza tra i le posizioni dei due cuscinetti e troppo
elevati.E non ci possiamo consentire un mondo, non possiamo utilizzare un montaggio
intestati ko con una distanza tra gli appoggi così elevata e quindi.Montiamo.Due cuscinetti,
una coppia di cuscinetti montati AO, questi sono cuscinetti a rulli conici, montati AO che
costituiscono, è come se fossero un'unico, cuscinetto, cioè dal punto di vista del vincolo
dell'albero. Questo è a tutti gli effetti.L'unico cuscinetto.Anche se realizzato accoppiando nei
due, quindi, quando noi eseguiamo una lavorazione meccanica utilizzando la Mola di questo
lato, nasceranno delle forze assiali diretta dirette verso questa coppia di cuscinetti. E sarà
questa coppia di cuscinetti a sopportare il carico assiale.Se lavoriamo da quest'altra parte, al
contrario lavorerà questa coppia di cuscini.Entrambi sopporteranno i carichi da dire.Però a
tutti gli effetti nel calcolo dell'albero. Noi supporteremo che ci sia un solo appoggio da questo
lato e da questo.Poi, chiaramente sapremo che questo appoggio sarà costituito da due
cuscinetti affiancati.Quello di un nastro trasportatore.Qua praticamente abbiamo un
montaggio anche in questo caso isostatico, però utilizziamo dei cuscinetti orientabili perché il
rullo è molto esteso e può subire delle flessioni, quindi delle rotazioni negli appoggi da
questo lato.Tocchiamo tutte e quattro gli spigoli di qua, solo gli spigoli sul lato interno.
Vedete che nel disegno si vede proprio lo spazio tra la fine del cuscinetto e l'inizio del
coperchio che deve consentire proprio la dilatazione.Assiale del cuscinetto.Dell'Alba.E
infila.Differenziale, questo l'abbiamo già visto, quindi qua abbiamo proprio un classico
montaggio AO.Sulla pignone conico, quindi?Con.Degli assi.Eh? Le direzioni normali agli assi
dei rulli che formano una OE poi anche sui semiassi, abbiamo dei cuscinetti a rulli iconici
che poi ovviamente ce ne sarà uno equivalente.Al termine del semiasse.Ok, quindi più o
meno, questi erano alcuni esempi che volevo commentare con voi, così diciamo, vi fa, vi fate
un po l'occhio tutte le volte che vi capita di.Vedere qualche disegno di montaggio di
cuscinetti sui libri di testo sui libri di disegni o il libri di costruzione di macchine, cercate di
capire come sono organizzati per per trasmettere i carichi, perchè quella è la cosa
importante.Allora, chiusa questa parte sulla.Rappresentazione, vediamo ora.Un.Un esercizio
di dimensionamento.Dei cuscinetti a Rulli conici.Ottimi trovare dove sta.Allora?Togliamo
questa cosa e ritorniamo allora.Abbiamo detto che i cuscinetti a rulli conici realizzano un
montaggio iperstatica, quindi significa che noi non riusciamo a determinare le reazioni
vincolari da semplici relazioni di equilibrio.Infatti noi conosciamo.Però.L'entità del carico
assiale sull'albero ma non quello delle reazioni vincolari, cioè In altre
parole.Supponiamo.Che questa sia il nostro albero qua posiziono i miei due cuscinetti.Ora,
al solito non preciso se sono appoggi fissi, appoggi scorrevoli perché tanto abbiamo capito
che di per staticità riguarda esclusivamente il carico assiale, quindi?La consideriamo a parte
allora su questo, su questo albero.Agiranno dei carichi trasversali che avranno determinato
la nascita di reazioni vincolari trasversali che abbiamo calcolato.Allora chiamo questo
cuscinetto?Come chiamo i cuscinetti.Allora qua c'è una cosa importante, do l'appellativo di
cuscinetto a al cuscinetto che sopporta il carico assiale.Il cuscinetto che sopporta il carico
assiale.Abbiamo detto, dipende.Dalla forza assiale applicata sull'albero e da come sono
montati i cuscinetti, quindi può essere quello di destra o quello di sinistra.Ad esempio.E io
considero una forza assiale applicata tra i cuscinetti.Che a cui do il nome di K con a.Non ho
scelto questo nome a caso perché il nome che viene, la denominazione che utilizzano i
costruttori dei cuscinetti nei loro manuali e quindi mi sono adeguato a questo.Allora se noi
qua abbiamo un montaggio AX.Abbiamo detto che questa forza assiale viene sopportata dal
cuscinetto di destra.Se invece avessimo.Montaggio AO.Che non sarebbe quello più
opportuno, ma supponiamo che ce l'avessimo.Il cuscinetto che sopporterebbe il carico
sarebbe questo qua.Quindi supponiamo di avere adottato un montaggio o quindi questo
sarà il cuscinetto AE questo sarà il cuscinetto.È importante questa cosa di dare il nome
a.Sempre al cuscinetto che sopporta il carico, perché in questa maniera ricaverò delle
formule che varranno in tutte le condizioni.Se voi invece andate su un manuale dei
cuscinetti, avete i vari casi.Forza assiale verso destra, montaggio AX forza assiale verso
destra, montaggio AO forza assiale diretta verso sinistra, montaggio oh. Insomma, alla fine
avete quattro casi con delle formule che differiscono solo per i SEC.E fate un mucchio di
confusione, invece, in questa maniera le formule che utilizzeremo saranno sempre le stesse,
a patto di dare il nome giusto al cuscinetto che sopporta il carico.Poi si potrebbe ripetere il
caso in cui abbiamo questa forza, però con i cuscinetti a montaggio.Allora?Se noi avessimo
qua un montaggio.Disegniamo solo il caso.Che significa montaggio AO che abbiamo
bloccato assialmente questi spigoli?Un po, vediamo di applicare una forza assiale di questo
tipo.Ora qual è il cuscinetto che sopporta questo carico assiale? Allora come si fa a stabilire
qual è il trucco?Il trucco che dovete applicare questo.Prendete l'albero e immaginate di
traslarlo idealmente in direzione nello stesso verso della forza assiale.Quali sono gli spigoli
che si avvicinano?Questi?Immaginando di traslarlo verso destra, quindi è questo il
cuscinetto che sopporterà i carichi assiali? Perché qua invece questo spigolo si allontanerà
da questo? Quindi allontanandosi gli spigoli.Ti allontanerà. Si allenterà anche il contatto tra
le piste, i rulli. Questo è il concetto, perché ricordate, il cuscinetto è un vincolo anonimo, cioè
reagisce esclusivamente in una direzione, quella secondo cui compromette.Tre
superfici.Quindi se io ho un montaggio AOE una forza assiale di questo tipo, le linee di forza
che passano dalla carcassa all'albero fanno questo giro strano.Però, è l'unica possibilità.Non
c'è un'altra possibilità, quindi, in questo caso questo sarà il cuscinetto. Ah, e questo sarà il
cuscinetto B.Se invece.Disegniamo solo esplicitamente.Il montaggio è AX.Come abbiamo
già detto, che significa? Montaggio AX che io ho bloccato questi spigoli.Allora?E questa è la
forza cappa. A stesso discorso faccio traslare idealmente il mio albero verso destra.Qual è lo
spigolo che si avvicina all'altro? Questo quindi questo è il cuscinetto che sopporta il carico
assiale, quindi questo lo chiamerò AE questo sarà il mio cuscinetto.Chiaro come discorso
bastanza semplice.Allora?Quindi torniamo al nostro caso, quindi io conosco quali dati
conosco?E hai X.Perché ho detto no? Eh vabbè Eh mi sono sbagliato. Ho scelto un
montaggio AX perché questa maniera qua scelgo un montaggio AX, il cuscinetto che
sopporta il carico e questo e quindi questo lo chiamerò a.E l'altro sarà il
cuscinetto.Allora?Prima di scegliere il cuscinetto io conosco la forza assiale che agisce
sull'albero che io chiamo K con AE conosco le due reazioni di vincolare questo la
chiamero.fr a.E questa è per RB.Adesso?Sulla eco Scinetti oltre a questa forza radiale
eserciteranno anche una forza assiale.E i versi.In queste forze assiali.Saranno questi post
assiale del cuscinetto a si opporrà AK.La forza assiale del cuscinetto B.Non sarà diretta da
questo lato non puo esercitarla, ma sarà diretta di qua.FA.Bombi.E noi da semplici
considerazioni di equilibrio, non siamo in grado di calcolare la forza assiale in AEB.Cioè?Noi
conosciamo il carico sull'arma ma non conosciamo le reazioni Vincolari Assiali del
cuscinetto.Almeno non inizialmente, perché abbiamo un montaggio iperspar.E ovviamente,
se dobbiamo scegliere il cuscinetto, quello che conta è la forza che esercita il cuscinetto.Not
cartonato. E questa che conta per il cuscinetto a.La sua reazione
vincola.Allora?Supponiamo quindi di avere questa condizione.Allora abbiamo alcuni
dati.Quali sono i dati? Abbiamo e le 10 h, la durata di funzionamento che per
questo.Esercizio di 10.000 ore.Abbiamo il diametro dell'albero 20 mm che grossomodo ci
dirà che diametro avranno i cuscinetti che andro a scendere. Non è detto che debbano
avere esattamente 20 mm.Però.Come ordine di grandezza siamo.Conosciamo i
carichi?Quindi conosciamo il carico assiale.3000 Newton.Conosciamo il carico radiale.Sul
cuscinetto qui.Che 2500 Newton e conosciamo la forza assiale K.1700 Newton.Conosciamo
inoltre il numero di giri dell'albero, cioè la velocità di rotazione dei cuscinetti e 2870 giri al
minuto.Quindi, a questo punto abbiamo tutti gli elementi per scegliere il nostro. La nostra
coppia di cuscinetti, perché, come vedremo, si procede in coppia.Primo passaggio.Tu. La
base della durata determiniamo il valore.Della K, cioè tra coefficiente di carico dinamico e
carico radiale, equivale.Questo è un rapporto, sarà uguale AL 10 h per 60 perenne. Fratto
10 alla sesta, elevato a uno su p piccolo dove p. Piccolo, in questo caso vale di eccitarsi
perché stiamo parlando di cuscinetti a rulli.Comici particolare.Questo rapporto lo possiamo
stabilire a priori. Conosciamo alle 10 h, conosciamo.Ed vale 9,30 ci.Quindi questo?Fattore ci
consente di passare dal carico radiale equivalente al coefficiente di carico del.A questo
punto.Come facciamo per scegliere i due cuscinetti?Abbiamo detto che i cuscinetti si
scelgono in coppia.Gli diamo il foglio.In due parti. Di qua c'è il cuscinetto a di qua c'è il
cuscinetto.Allora?Io non so.Quanto vale?Ehm, cioè la composizione vettoriale di FR Con
AFA con a.Allora dipenderà in pratica dall'inclinazione dei rulli del cuscinetto, solo che non la
conosco, se prima non scelgo un cuscinetto.E come faccio a scegliere un cuscinetto? Faccio
un'ipotesi semplificativa, cioè assumo che il carico radiale è che il carico assiale sia
ininfluente.Come al solito, voi ricordate che p è uguale AX per FR più y per FA che abbiamo
già vista questa relazione per i cuscinetti?Radi, alias sfere.Che significa trascurare il carico
assiale significa assumere X uguale uno y uguale zero e quindi p coinciderà con FRA in
questo caso perché stiamo considerando il cuscinetto a, cioè 3000.Aiuto.Perché
conosciamo p con il rapporto C su P.Ci calcoliamo il C minimo.K per p quindi 9,35 per
3000.Va.28.000 0 50 Newton.Quindi vado a prendere la tabella dei cuscinetti che forse ho
qui.Eccola qua.Ingrandiamo un po.Cuscinetti a rulli conici.Diametro interno 20 mm.Perché il
nostro albero ha diametro 20 mm. Qua abbiamo il coefficiente di carico dinamico C?Io ho
calcolato un CI 28.000 0 50, quindi scelgo questo che ha un c di 34.100.Che il cuscinetto
che si chiama.Eh. SKF, 33, 104.Ma F 33 104 ovviamente non vedete niente ora.Che ha
questi dati?Cioè il coefficiente C, che ovviamente vale 34.100 Newton, quindi superiore a
quello minimo che ha calcolato. E questo è pacifico.In più?Me lo riprendo un attimo, seppur
in piccolo.Su questo cuscinetto, oltre a varie grandezze, cose da questo lato ci sono vari
parametri.Tra cui il valore in questa colonna.Che si chiama elementi per il calcolo, il valore di
e.Del parametro è il valore del parametro Y.Quindi e vale 0,30 EY vale due.È uguale 0,30 y
uguale due. Ci servirebbe anche il valore di X il valore di X per tutti i cuscinetti di tutti i
costruttori è precisato nella introduzione.Di tutti i cuscinetti a rulli comici vale 0,4.A questo
punto.Ho scelto il mio cuscinetto. C'ho la stessa cosa per il cuscinetto B.Cioè li devo
scegliere i entrambi?Per poter procedere devo andare in parallelo anche qua. Trascuro la
forza assiale.Quindi dalla relazione piu uguale AXFR più YFA assumo x uguale a uno y
uguale zero e quindi p coinciderà con FRB, cioè 2500 Newton.A questo punto mi calcolo il
ciclo minimo.K per p.Che è pari.È pari a 27.500.No, scusate.23.375 minuto, quindi sempre
dalla tabella che ho visto prima, scelgo un cuscinetto che elves KF.32 104 che ha un ci.Pari
a 27.500, quindi superiore ai 23.000 richiesti, ha un coefficiente è pari a 0,35 y vale 1,7, EX
come al solito vale 0,4.A questo punto, dopo aver scelto i due cuscinetti.Io conosco quella
che è l'inclinazione.Nella dei rulli e quindi della reazione. Vincolare che mi esercitano i due
cuscini.Come?Lis, primo in termini pratici.Eh calcolo la quantità.0,5 FRA su YA più F
meno.FRB su YD.Pratica questa quantità.0 5 FRA su YA non è altro che.Il precarico assiale
che introduce il mio cuscinetto.Perché esercita perché sopporta un carico.fr? Mi spiego
meglio.Al mio cuscinetto, io ho chiesto di sopportare il caricoradiale.fr.Però questo
cuscinetto ha un rullo inclinato.Quindi mi può esercitare solo una forza inclinata. Se io voglio
che la componente radiale abbia un certo valore, automaticamente risulta definita anche la
componente assiale.Questo.0 5 FRAYAE la forza assiale che nasce, che il mio cuscinetto fa
nascere perchè gli ho chiesto di sopportarmi il carico radiale ferrea.La stessa cosa accade
per il cuscinetto B al cuscinetto B.Ho chiesto di darmi una forza radiale.fr.be lui per tutta
risposta mi tira fuori anche questa componente assiale.Che è 0 5 FRB su Y.Dal disegno che
ti ho fatto? Non a caso le tue forze assiali hanno versi opposti, loro sono l'una diretta contro
l'altra.E quindi?La differenza tra questi due e quello che avanza?Questa quantità che
avanza tra le due forze marziali dei due cuscinetti.Servirà per bilanciare chi il carico assiale
presente sull'albero.Ipo tranno verificare due casi.Che questa quantità sia minore o uguale
di K con a oppure sia maggiore di KO.Se è minore di K con a.Allora?La forza assiale in B del
cuscinetto B sarà uguale a 0 5 FRB su YB.E quindi la forza assiale in a Sara FA con B più K
con a.Se invece ho.Trovo nell'altra condizione che cosa succederà? Che la forza assiale in
a sarà uguale a 0 5 FRAYA?È la forza, si ha limbi.Era uguale alla forza assialità meno K
corpo.Sto scrivendo un po piccolino.Cioè, In altre parole, nel primo caso, cioè tutti e due, i
cuscinetti devono per forza essere sollecitati a socialmente. Devono introdurre una forza
assiale per forza.E non può essere negativa, deve essere per forza positiva, secondo il
verso che io ho fissato perché è un vincolo anologo.Reagisce solo a quel tipo di di cari.E
quindi ho queste due possibili soluzioni.Del primo caso significa che la differenza tra le due
forze assiali o piccole, quindi ci sarà il cuscinetto meno caricato che si prende il suo
precarico.Il cuscinetto a si assorbe il precarico dell'altro cuscinetto, più la forza che deve
sopportare.Nell'altro caso, invece, significa che questa forza assiale piccola, la cappa
CONAI è piccola, quindi.Ti cuscinetto ha quello che sopporta il carico solo grazie al suo pre
carico mi riesce a bilanciare tutto.E di conseguenza vado a ridurre il carico assiale sul
cuscinetto.Questa relazione vale anche se qua al posto di monaci zero.Cioè io potrei
decidere di montare dei cuscinetti a rulli iconici anche su un albero su cui non c'è nessun
carico assiale. Le cose funzionano sempre nella stessa maniera, solo che qua c'è
zero.Quindi dobbiamo confrontare questa grandezza con zero e quindi andare in questo
caso o nell'altro caso.Se io monto.Questo è il mio esercizio.Ho messo due cuscinetti a rulli
conici, perché una forza assiale?Però io posso montare due cuscinetti a rulli conici anche su
un albero su cui non c'è nessuna forza assiale, cioè K con a uguale zero.Le formule che
abbiamo visto continuano a valere sempre identiche.Però in questo caso.queste due forze
non saranno zero cioè abbiamo un collegamento impastati Legamento Impastato e queste
due saranno uguali ed opposte e saranno proprio pari.Boa FCA OA 0 5 Fb su YBOA 0 5
FRA su YAA seconda dei casi, cioè una coppia di cuscinetti a Rulli conici. Anche se voi non
applicate nessun carico assiale sull'albero.Comunque introduce dei carichi assiali
sull'album.Perché i rulli sono inclinati.L'unica possibilita e esercitare delle reazioni piccole,
inclinate e quindi con una componente assiale.Chiaro come concetto.Ora.Una volta che
abbiamo diciamo che quindi abbiamo questi due casi.Nel mio caso se io vado a sostituire i
valori di FRAYAFRBYB provo.Che questa quantità vale 14,7.Che ovviamente minore o
uguale di K con AK con a valeva 1700 Newton.Quindi sono nel caso uno.Quindi?Che cosa
scriverò? Che la forza assiale sul cuscinetto B.Sarà uguale a 0 5 FRB su y.be, quindi
andando a fare i ca i calcoli ottengo.735 Newton.La forza assiale in a era uguale FA con
B.Più K con a quindi 735+2007.Era 2007+1007, cioè 2435, cioè come vedete.La forza
assiale.Non si ripartisce qua, mentre tra i due cuscinetti ce n'è uno che si becca non solo il
carico ma anche il precarico dell'alcol.Tare, la mia ipotesi?Qual è la mia ipotesi di aver
trascurato la forza assiale?E come faccio a verificarla?Calcolo il rapporto FA con a su
FRA.Cioè il rapporto tra la forza assiale e forza radiale.Che vale.0 81 per il cuscinetto a.Che
ovviamente è maggiore di e del cuscinetto AE per il cuscinetto AE il limita di trascurabili vita
della forza assiale 0 30.Quindi col cavolo che posso trascurare la forza assiale sul cuscinetto
a.Vediamo cosa accade sul cuscinetto B sul cuscinetto B le cose vanno molto
meglio.Perché?Abbiamo una forza assiale di 735 Newton è una forza radiale di.2000.2005
Boh. Non mi ricordo. Comunque abbiamo un rapporto che è 0 29.Che è minore di.E per il
cuscinetto valeva 0 35, quindi effettivamente per il cuscinetto B.La forza assiale è
trascurabile.Cioè, In altre parole, è corretto?È corretto?Oh.L'operazione che abbiamo fatto,
cioè calcolare p come.Coincidente come Ferrer B.Però sicuramente non lo è per il
cuscinetto a.La riuscii. Netto APP, la forza assiale non trascurabile.E quindi, se non è
trascurabile?Falcon Sidero.Quindi mi calcolo il corretto e il corretto come lo calcolo come
XFR più YF con a.Questa volta.O nosco?Il valore?Di F con AF con a non è K con AE la
forza assiale sul cuscinetto, quella che ho appena calcolato 2435 minuti.Vado a fare i calcoli
e ottengo 6070 Newton.Dopodiché.Mi calcolo il C minimo.K per p quindi moltiplico per
9,35.E ottengo.56.007 177 155 Newton.Ora il cuscinetto che avevo scelto, avevo un ciclo di
34.100 e quindi non va assolutamente bene.Qua mi serve un cuscinetto che mi dia un cibi
almeno 56.000 e rotti.Quindi devo cambiare cuscinetto.Cambio cuscinetto.Scelgo.Il
cuscinetto.SKF 32 305.Che è quello successivo alla serie che vi ho fatto vedere che ha un ci
pari.A 60.500.Poi c'è X 0 4 Y due ed è 0 30.Ora che cosa dovrei fare? Dovrei ripetere il
calcolo precedente, cioè 0 5 FRA su YA -0, 5 FRB su YB. Però per fortuna i valori di y di
questo secondo cuscinetto.Coincide con quello precedente, ma in ogni caso, anche se
cambiava.Difficilmente la differenza tra i due.Mi faceva ricadere nel caso due.Quindi
diciamo, le forze assiali più calcolato al punto precedente sono effettivamente quelle giuste e
quindi?Il cuscinetto che ho scelto, questo secondo cuscinetto e ha c.Maggiore del cimi
minimo è verificato una volta che, verificato il cuscinetto, ha risulta verificato anche il
cuscinetto B per il quale anche qua C è maggiore di civili.E quindi sono confermati entrambi i
cuscinetti, quindi qua abbiamo SKF 32 305 e qua l's SKF.Qual era questo?Oh.Fai finta 200
pochi.E ho completato.La mia progettazione.La quale cuscinetto ti stai riferendo?Al
cuscinetto si.Perché tu dovresti adesso?Ripetere il calcolo dovresti calcolarti05.fr a su YA -0
5 FRB su YB, però otterrai esattamente lo stesso valore, quindi ricadrà esattamente nel
caso uno e quindi ti andrai a calcolare la stessa identica forza assiale.E così non fosse, devi
semplicemente ripetere il calcolo.Una cosa, come vi dicevo.Vediamo ora qualche.Caso
complicato che può verificarsi allora prima di questo.La formula che vi ho fornito, cioè
questa.0 5 FRA su YA meno FRB su YB è sempre la stessa.Qualunque sia.La direzione
della forza assiale Ka qualunque sia il montaggio Axa o.Porta interna, forza esterna, non ha
nessuna importanza. È sempre questa, però.Però.Dovete chiamare?O no il cuscinetto che
sopporta il carico assiale, perché altrimenti?Non vale, altrimenti se voi consultati i manuali
dei cuscinetti, vedrete che ci saranno in certi casi troverete05.fr B su YB, meno FRA su YA.
Ma perché in quel caso?Non avete scambiato i nomi dei cuscinetti, è più facile scambiare il
nome dei cuscinetti a ricordarsi sempre la stessa formula che andarsi a ricordare i segni
nelle forme.Quindi, secondo me questo è più semplice da gestire.Ovviamente dovete essere
in grado di riconoscere chi è il cuscinetto che si sopporta il faro.Ovviamente.Seconda
considerazione.Prendiamo un attimo la tabella dei cuscinetti così.Ci capiamo?Uncinetto.Il
cuscinetto che ho scelto. SKF 32 305.È questo.Questo.Che ricade nella categoria del
diametro interno di 25 mm, cioè.Io sono partito da un albero di 20 mm e ho scelto questo
cuscinetto con 34.100 di Cimini.Dopodiché ho dovuto cambiare cuscinetto, sceglierlo con un
c più alto.Avrei voluto rimanere con il diametro da 20 mm, ma non c'è nessun cuscinetto che
mi da quel cibo.E quindi che cosa ho fatto? Ho scelto il cuscinetto con un diametro interno di
25 mm perché è l'unico che mi può dare quel cibo.Cioè, In altre parole, io sono stato
costretto ad aumentare il diametro dell'albero perché non trovavo nessun cuscinetto.E che
mi consentisse di sopportare il carico assiale.Questa è una cosa che può capitare.È
normale?E quindi diciamo che.Dimmi tutto.Riduce.E 15 si è verificato.Cioè rientro.Sì.Che
sono Evan è una coincidenza, infatti se tu vedi questo cuscinetto da 25 mm che è l'ultimo
della serie.60.005 32 305. Andiamo a vedere di qua che continua.E 0 30.Y due.Se fossero
stati diversi?Sarebbe stato comunque verificato, però dovresti fare la verifica effettiva, cioè
facciamolo il caso.Supponiamo.Supponiamo di aver scelto un cuscinetto, anzi, facciamolo
proprio esplicitamente.Beh, Michel, questo cuscinetto da 30 mm.Di diametro che ha
76.005.E Ah no, posso scegliere vabbè, facciamo questo, tanto uno vale l'altro.E se vado a
consultare i valori di e sono 0,31 e 1,9.Perché si discostano moltissimo, anzi, X è sempre
0,4, quindi considero.L'esse, KF.32 306, che ha c.Uguale a 76.005.E 0 31.Y 1,9 allora?Ora
se io calcolo 0,5 FRA su YA qua, YAE cambiato e passato da due a 1,9 meno FRB.Su
YB.Ora qua avevamo ottenuto 14,7 qua aumenterà un po, ma comunque otterremo 50
60.Diciamo, cambia poco, sarà sempre minore uguale di K.Però, che cosa cambierà?Oh,
niente, non cambierà proprio niente, perché?FA con B sarà uguale a 0 5 FRB su YB ed è
esattamente quello di prima.La forza si Ale in a.Sara FA con B più K con a, cioè non dipende
Da YA, quindi saranno esattamente le stesse identiche forze assiali.Traduci.In pratica al
massimo cambia il cuscinetto una volta.E poi viene automaticamente verificato.Però la
verifica va fatta esplicitamente questo.E quindi?Te le forze assiali non sono cambiate, il c
minimo.Che sarà un po il minimo, sarà leggermente diverso, questo sì, perché X?FR più
YFA, qua ci comparirà 1,9 al posto di due.Non ci che cosa sto scrivendo, B.Sarà
leggermente più piccola, però comunque moltiplicandolo poi.Come cappa per p otterrete un
minimo di poco inferiore e quindi sarà automaticamente verificato.Sì.È possibile?Cosa
dimensione dello scimento vicino?Beh sì, è chiaro che qua è sempre il solito discorso. Lo
studente monello che fa allo scritto?Gli viene un cinismo di 10.000, no e prendo un
cuscinetto con Cimino 100.000 così sto bello tranquillo Eh, ho capito che uno sta tranquillo
però non è una progettazione economica, certo. E chiaro che bisognerebbe scegliere.Il
cuscinetto che abbia un ci immediatamente superiore a quello richiesto. Poi è chiaro che
uno dice Bah, io voglio stare proprio tranquillo, a me piace la vita tranquilla, mi prendo un
mega cuscinetto.Di 1 M di diametro e stiamo tutti a posto. Però non è così che si fanno le
cose.Va bene, allora ci fermiamo qua. Poi, visto che.Vi assegnerò il tema danno la prossima
settimana con l'occasione.Eh? Dopodomani?Vediamo qualche. Diciamo una lezione che
normalmente faccio proprio alla fine del corso, cioè illustriamo un po il tema, danno in due
temi, danno che trovate.Sulla mia pagina, cioè nel materiale didattico, cioè la la
progettazione del riduttore di giri e della trasmissione di un cingolato, così diciamo ci in
pratichiamo ancora di più sulle ruote dentate, sugli alberi e sulle cuscinetti che sarà
l'oggetto.Del vostro, della vostra esercitazione di venerdì, Eh sì, vediamo venerdì quando
no, Eh sì, venerdì sì, nelle prossime elezioni. Prince.Ovviamente funzionato,
diciamo.No?Dell'opera? No, no, non è che non saranno il tema dei server per l'esercitazione
che vi assegnero a breve saranno comprese solo ruote dentate, alberi e cucinati. Basta
però.E tu vuoi progettarle?Nessuno, no, no.E vabbè, lei ci segnerete senza dimensionare.
Voglio dire, ci sono tante cose che inventiamo inventerai. Terzo delle dimensioni di
questo.Ecco, OK.Vabbè, arrivederci professore, arrivederci.

ALBERI

Oggi parleremo degli alberi, in realtà, soprattutto quest'oggi parleremo di cose ben note, cioè
più che altro di individuare i carichi che agiscono sugli alberi. Dopodiché voi sapete
benissimo che gli alberi saranno schematizzate come dei delle travi iso statiche, nella
stragrande maggioranza dei casi per cui conoscete già tutti gli strumenti per determinare le
reazioni vincolari e le caratteristiche di sollecitazione su cui ovviamente non non ci
soffermeremo, daremo per scontato. Vediamo giusto di dare qualche puntualizzazione su
come trattare i carichi che interessano questi alberi.E inoltre l'altro problema è che un albero
non è un sistema piano agiscono delle forze, ad esempio se consideriamo le forze
scambiate tra le ruote dentate voi sapete che c'è una componente, nel caso più semplice,
una componente tangenziale della forza e una componente radiale che agiscono quindi su
due piani tra loro ortogonali, quindi vedremo come utilizzare gli stessi strumenti che già
conosciamo per i sistemi piani al caso degli alberi, senza quindi dover studiare il sistema
tridimensionale. Prima di fare questo come tutti gli organi meccanici, gli alberi vanno
sottoposti a una serie di verifiche.Le verifiche che è necessario compiere per gli alberi sono
fondamentalmente tre e quindi una verifica o dimensionamento static come dice il termine
stesso, noi andiamo a individuare i carichi che agiscono sul nostro albero come se agissero
staticamente, determiniamo le corrispondenti sollecitazioni e imponiamo che la
sollecitazione che il punto più sollecitato quindi la tensione massima sia al di sotto della
tensione ammissibile, quindi a tutti gli effetti verifichiamo la resistenza statica del nostro
albero.E questo è il primo passo.Ora però nel caso degli alberi questo dimensionamento è
assolutamente insufficiente, nel senso che ci dà un'idea di massima di quelle che devono
essere le dimensioni dell'albero stesso, in particolare della sezione resistente e a tutti gli
effetti una trave ma purtroppo la rottura degli alberi nella stragrande maggioranza dei casi
non avviene staticamente, perchè? Perchè si attiva un meccanismo di rottura che prende il
nome di rottura per fatica che è una rottura che si verifica tutte le volte che abbiamo un
carico variabile nel tempo.A differenza della rottura statica, voi sapete che la rottura statica,
almeno per i materiali duttili è preceduta dallo snervamento, cioè dall'inizio della
plasticizzazione del materiale.Ora la plasticizzazione del materiale si accompagna a forti
deformazioni permanenti, cioè in altre parole, se voi osservate un componente che si sta
rompendo staticamente, poi vi accorgete che sta cambiando la sua geometria, la sua forma
perché si deforma in maniera rilevante.Invece la rottura a fatica atvviene nel campo
elastico.Quindi siete al di sotto del limite di snervamento. Che cosa significa questo? Che
avviene a livelli di sollecitazioni più bassi di quelli che voi siete abituati a considerare un
pericolo. In pratica si stima che l'ottanta 90% tra i componenti meccanici si rompono a fatica,
quindi capite bene che questo è il meccanismo di rottura più importante che possiate
considerare, soprattutto nel caso degli alberi.Quindi realizzare un dimensionamento di un
albero solo statico non ha senso. Ora noi in questo corso non studieremo la fatica.Lo
vedremo, lo vedrete se vi iscriverete alla magistrale meccanica nel corso successivo di
calcolo, il progetto di macchina comunque quantomeno dobbiamo capire quali sono i
componenti interessati da questo fenomeno, per almeno sapere che c'è questo
problema.Quindi per gli alberi sicuramente va fatto un dimensionamento o una verifica
statica a fatica.Non basta ancora, perché? Ci può essere qualche altro problema che va a
interessare che va a incidere sul corretto funzionamento di un albero e cioè una eccessiva
deformazione. Voi sapete che quando applicate una forza ad una trave, questa, assume una
configurazione deformata che abbiamo imparato a calcolare integrando l'equazione della
linea elastica.A questo, ovviamente non fa eccezione un albero.Quindi immaginate quando
avete una ruota dentata applicata su un albero, avete delle forze concentrate su quella ruota
dentata e quindi nascono delle frecce. Chiaramente queste frecce che cosa fanno? Alterano
la geometria la cinematica dell'ingranaggio. Voi avete calcolato, supposto che le ruote
dentate si trovassero a una certa distanza di ingranamento a un certo interasse, ma in realtà
questo viene modificato dalle frecce degli alberi e se questa, deformata questa freccia
eccessiva, ci possono essere dei problemi nell'ingranamento.C'è poi un'altro problema, la
freccia per un albero che, soggetto per un elemento che è soggetto a rotazione, significa
portare in rotazione delle masse eccentriche.Quando fate ruotare una massa eccentrica,
nascono delle forze centrifughe che possono essere anche molto rilevanti e quindi bisogna
evitare questo, bisogna quantomeno contenere questo effetto. La freccia eccessiva deve
essere limitata questo per quanto riguarda le frecce, ma la deformazione è una flessione in
genere la flessione è caratterizzata anche da una rotazione degli soprattutto negli appoggi.E
quindi l'appoggio deve essere in grado di tollerare quella rotazione che si genera, altrimenti
nascono delle sollecitazioni anche negli appoggi. Ora noi gli appoggi li schematizziamo
come degli appunto degli appoggi fissi o scorrevoli a seconda dei casi, cioè non poniamo un
limite al valore assoluto della rotazione, ma nella realtà gli appoggi sono dei cuscinetti.I
cuscinetti possono consentire delle rotazioni di poche frazioni di grado. Non potete avere
delle rotazioni dell'ordine, dei gradi se non ricorrendo a dei cuscinetti particolari e quindi
dobbiamo preoccuparci anche di questo. Quindi terza verifica che dobbiamo compiere sugli
alberi e una verifica di deformabilità. Cioè non basta che l'albero sia capace di sopportare i
carichi da cui è interessati, siano essi statici o a fatica deve anche non deformarsi
eccessivamente. La deformabilità di cui vi ho parlato finora e una deformabilità di tipo
FLESSIONALE ma non c'è solo questo perchè un albero, in genere deve trasmettere una
coppia e quindi c'è anche una deformazione di tipo torsionale.Ora, se prendete un albero
molto lungo, lungo decine di metri, la deformazione torsionale può essere importante, è la
stessa cosa che accade quando voi prendete un filo flessibile. Se voi applicate una torsione
al filo all'altra estremità non arriva niente, perché cioè non trasmettete nessun carico perché
il carico che voi applicate all'estremità del filo che ha una deformabilità torsionale molto
elevata.In pratica serve a deformare solo il filo stesso e quindi se voi avete un albero lungo
ad esempio, un albero di una nave, cioè che collega il motore di una nave all'elica che può
avere una lunghezza di decine di metri, a seconda ovviamente dell'imbarcazione alla fine voi
il vostro motore applica una coppia, ma l'elica non arriva niente, cioè dovete limitare la
deformabilità torsionale perché l'albero funzioni correttamente. Diciamo da un punto di vista
generale. Adesso particolarizzeremo queste tre verifiche, anche se ci occuperemo
fondamentalmente della prima e della terza, la seconda la lasceremo solo in disparte, però
vedremo di capire perché un albero è sollecitato a fatica.Però ce ne occuperemo
dopo.Adesso vediamo di individuare un po quali sono le situazioni più comuni che potete
incontrare quando abbiamo un albero su cui è montato un elemento per la trasmissione del
moto.Quindi la cosa più semplice che possiamo considerare è un albero su cui è applicata,
ad esempio, una puleggia quindi una trasmissione a cinghia di questo tipo e indichiamo con
t uno ET due le forze di tiro che interessano il ramo condotto e conduttore della nostra
trasmissione a cinghia.Per semplicità ovviamente voi sapete che le direzioni di T con uno e t
co n due dipendono dall'angolo di avvolgimento.Se rappresentiamo qua la nostra puleggia di
raggio R proponiamo di avere un certo angolo di avvolgimento, quindi avremo un'a T uno di
questo tipo una t due di questo tipo.Ora molto spesso quest'angolo di avvolgimento, se non
è prossimo a 180 °, comunque poco diverso da 180 °.Quindi se non ci sono particolari
indicazioni si può semplificare questa configurazione dei carichi, supponendo che l'angolo di
avvolgimento sia proprio di 180 °.Uno dice, vabbè, ma questa e una approssimazione, è
vero, ma è un'approssimazione che va a vantaggio di sicurezza, perché?il carico risultante
che noi poi andremo ad applicare sull'albero dovrà essere la somma vittoriale di questi due è
questa somma vettoriale di questi due è questa somma vettoriale sarà massima il modulo
proprio se t uno ET due sono paralleli, cioè angolo di avvolgimento, 180 °.Quindi è
un'approssimazione, un errore che commettiamo, ma lo commettiamo a ragion veduta.A
vantaggio di sicurezza.Ovviamente qua ci sarà un motore che ci fornisce la nostra coppia e
che mette in rotazione il nostro albero.Allora, come ben sapete dalle trasmissioni a cinghie la
trasmissione avviene grazie alla differenza di tiro di tensione tra le due forze t uno e T due.In
generale di uno su t due sono legate, il rapporto tra queste due forze sono possono essere
considerate una costante che dipenderà dall'angolo di attrito tra la cinghia e la puleggia,
dall'angolo di avvolgimento e da tutta una serie di altri fattori più o meno importanti.In ogni
caso, dal nostro punto di vista t uno su t due potrà essere considerate un fattore costante.Di
conseguenza, se noi imponiamo l'equilibrio alla rotazione della nostra Puleggia, possiamo
scrivere che t uno per R meno t due per R dovrà essere uguale al momento torcente che la
nostra puleggia trasmette.Quindi da queste due relazioni, ovviamente possiamo calcolare t
con uno i valori di t con uno e ti con due e quindi, in definitiva, il carico che andrà a
interessare il nostro albero Sono passaggi banali, non c'è niente di particolare. Quale sarà lo
schema statico dell'albero che noi andremo a studiare?In questo caso in corrispondenza dei
due cuscinetti inseriremo due appoggi..Diciamo, sono volutamente impreciso, nel senso che
indico questi appoggi in maniera generica, cioè non preciso se si tratta di appoggi fissi o
appoggi scorrevoli.Perché diciamo in questa prima fase mi interessa guardare solo
all'equilibrio in direzione trasversale perché il bloccaggio assiale, cioè il vincolo che mi
impedira che mi eliminerà il grado di libertà orizzontale dipenderà dal tipo di cuscinetto che
andrò a montare, quindi diciamo per il momento è come se lo lasciassi in disparte, tanto non
influirà in pratica sulle sollecitazioni che nascono sul mio albero. Al posto della mia puleggia,
ovviamente dovrò riportare il carico che la puleggia esercita come tutte come tutti i solidi di
saint venant come tutte le travi, noi che cosa dobbiamo fare? Dobbiamo prendere i carichi
che agiscono sul corpo e applicarli in corrispondenza della linea d’asse quindi la risultante T
uno più t due vettoriale che però noi consideriamo concordi e quindi pari a t uno più t due in
modulo sarà applicato in corrispondenza della linea d’asse.Questo da un punto di vista delle
forze trasversali. Poi sarà applicato alla puleggia anche un momento torcente, il cui verso
dipenderà ovviamente dal verso di rotazione della puleggia.Supponiamo che ho un verso di
questo tipo e quindi qua avremo il nostro momento torcente che sarà ovviamente equilibrato
dal momento torcente fornito dal motore che supponiamo applicato in questo secondo
estremo.E quindi abbiamo ottenuto questo che sarà il nostro schema statico, che potremmo
studiare e per determinare le sollecitazioni.Ora è vero che c'è il momento torcente è quindi il
momento torcente presuppone dei carichi tridimensionali, un sistema tridimensionale, però
possiamo sempre utilizzare il principio di sovrapposizione degli effetti quindi studiare l'albero
come se fosse interessato esclusivamente dal momento torcente e quindi avremo un
momento torcente, una sollecitazione momento torcente che va dal motore fino alla nostra
puleggia. E poi separatamente studiare l'effetto dei carichi trasversali t uno più t due. Quindi
determinare le due reazioni vincolari in A e B YA e YB e tracciare quindi diagrammi delle
caratteristiche di sollecitazione. Questo diciamo, è il caso più semplice in cui le forze
trasversali agiscono in un'unica direzione.Però uno può complicare le cose. Supponiamo di
avere sempre lo stesso albero su cui però siano montate due pulegge.Quindi t uno t due e
qua ci sia una seconda puleggia solo che la cinghia itami delle cinghie non sono disposti
nello stesso piano della prima ciglia.Io quale disegno come t uno primo ET due primo, però
ovviamente non si troveranno in questo piano, diciamo guardando le cose come un
osservatore che si trova in questo punto per la prima che per la prima puleggia avremo
magari una forza t uno e T due disposta in questa maniera, in questo piano, beh.Questa sì,
diciamo questa di destra.Tele, disegno qua sotto per la seconda.Magari abbiamo più uno
primo ET due primo oientate di questa maniera.E quindi chiaramente in questo caso avete
un Sistema e dei carichi trasversali che agiscono in due direzioni diverse.Non potete
studiare la deformazione, la lo stato di sollecitazione di questo albero in un unico piano, però
vale sempre il principio di sovrapposizione degli effetti.Quindi, ed è quella la regola che noi
utilizzeremo, cioè studieremo, e se indichiamo diciamo X la direzione dell'albero Y la
direzione verticale Z quella uscente quindi diciamo che in questo caso Y e Z sarebbe in
pratica fatto così sia per questa puleggia che per questa seconda puleggia perché questo è
quello che vede l'osservatore in a vede y verso l'alto EZ in questa maniera.Quindi noi
possoamo, studiare il nostro albero nel piano XY e quindi considerare solo la componente
verticale di t uno primo ET due primo.Mentre questa seconda puleggia non ci darà nessun
contributo.Secondo caso, studiare la trave nel piano XZ, nel piano XZ avremo la risultante di
T uno più t due e la componente orizzontale della somma di T uno primo ET due.Quindi
calcoleremo un momento flettente MFZ nel piano XY, un momento flettente MFY nel piano
XZ e poi li comporremo vettorialmene. Diciamo che nel piano XY se io mi metto nel piano
XY t uno ET due non hanno nessuna componente perché sono dirette secondo Z, quindi io
studierò il sistema solo con la componente diciamo verticale, diretta secondo Y di T uno
primo più t due primo, quindi qua avremo.T uno primo più t due primo per un coseno
dell'angolo Alfa dove Alfa sarà questo proiettando quindi uno prima e T due primo lungo la
direzione y e non ci sarà nessun altro contributo. Nel piano XZ invece avremo la
componente orizzontale di uno primo e T due primo.Quindi scriveremo t uno primo più t due,
primo per il seno di Alfa però, corrispondenza della seconda puleggia avremo t uno più t due
che saranno avranno un verso opposto in questa maniera e quindi determineremo un
momento flettente delle caratteristiche di sollecitazione. In pratica avremo un momento
flettente fatto in questa maniera perché è un caso semplice di una trave appoggiata,
appoggiata con un carico in un punto intermedio. Qui avremo qualcosa di un po più
complesso Qua c'è una variazione di pendenza.Facendo i calcoli quindi questo sarà MFZ
questo sarà MFY. In questo esempio mi occupo del momento flettente, perché? Perché,
come impareremo, sarà la sollecitazione prevalente anche per alberi tutto sommato corpi,
cioè quando le distanze tra gli appoggi sono tutto sommato piccoli.Comunque la
sollecitazione di flessione è quella prevalente quella che ci procura le maggiori
sollecitazioni.Vediamo ora un'altro esempio in cui consideriamo la presenza di ruote dentate,
quindi iniziamo con un albero con ruote dentate cilindriche o meglio, con una ruota dentata
cilindrica. Consideriamo solo il caso in cui ce ne sia una. Supponiamo di avere uno schema
di questo tipo con un motore qua che ovviamente mette in rotazione l'albero e trasmette la
coppia e una ruota dentata ruota dentata che ovviamente ingranerà con un'altra ruota.
Quindi i carichi che agiranno sull'albero dipenderanno dal punto in cui ingrana.Supponiamo
ad esempio che l'ingranammento avvenga qua nel punto inferiore, quindi qui avremo una
forza Q diretta tangenzialmente alla ruota, che in questa rappresentazione sarà una forza
normale al piano del foglio.Con quale verso? Dipenderà dal verso di rotazione. Io l'ho
disegnata uscente, ma potrebbe tranquillamente essere entrante, cambiando il verso di
rotazione impresso dal motore, cambierà semplicemente il verso della forza Q.Come ben
sapete, però, le ruote dentate non trasmettono, non scambiano solo una forza Q una
componente tangenziale, ma è presente anche una componente radiale che è sempre
diretta verso il centro della ruota quindi F con R.Allora se io considero che questo sia il
piano, il la direzione X, Ye Z sia quello uscente, io lo rappresento in questa maniera per
comodità , giusto per poterlo rappresentare.Allora potremmo studiare il nostro sistema nei
due piani XY XZ.Quindi nel piano XY agirà la forza F con R per come l'ho disegnata io e
diretta secondo y quindi F con R applicate in questo. Ricordatevi sempre che le forze
scambiate dalle ruote dentate sono applicate alla periferia della ruota, mentre nello schema
statico io devo applicare le forze sul baricentro della sezione resistente, cioè sulla linea
d'asse.Quindi F il punto di applicazione di F con R deve spostarsi. In questo caso trasla
lungo la sua direzione, quindi non introduce nessun nessuna coppia di trasporto.Nel piano X
Z. Stesso schema static aggirà una forza Q quindi la devo applicare la forza Q dunque,
questo sia XY e questo sia XZ, solo che quando traslo il punto di applicazione di Q sulla
linea d'asse, ovviamente introduco un momento di trasporto, ma in realtà questo momento di
trasporto lo conosciamo già e la coppia che trasmette questa ruota dentata e quindi poi ci
sarà un termine se vogliamo in cui sarà presente il momento torcente Q per R per il raggio
della ruota e il motore mi eserciterà un momento torcente uguale. Una cosa,
un'osservazione che succede alle sollecitazioni, se io cambio il verso di rotazione del
motore, quindi dell'albero?.Ora il buon senso qua ci deve venire incontro, nel senso che
l'albero o gli applichiamo o lo facciamo ruotare in un verso o nell'altro? C’è lo possiamo pure
immaginare da soli che le sollecitazioni non cambieranno, magari cambieranno i versi, ma i
valori saranno esattamente gli stessi, cioè un albero se sopporta i carichi con un certo verso
di rotazione; è ovvio che li sopporterà anche nel verso opposto.Che cosa significa questo?
Io ho ipotizzato una forza, una direzione della un verso della forza pura.Ma è una scelta
arbitraria, tutto sommato non cambia niente. Se io avessi scelto il verso opposto. Ma tu
quando studi una trave tu sei obbligato a indicare i carichi come se fossero applicati al
baricentro. Se c'è bisogno di aggiungere un momento di trasporto lo devi aggiungere, questo
il momento di trasporto .Per comodità proprio perché noi faremo riferimento al principio di
sovrapposizione degli effetti che ci consente di studiare un carico separatamente da tutti gli
altri e sommare poi tutti gli effetti.Vediamo ora il caso della presenza di una ruota conica,
perché quando c'è una ruota conica come ho anche una ruota dentata denti elicoidali nasce
anche una componente assiale.Quindi io considero sempre lo stesso schema, però
ovviamente dipenderà dalle circostanze.Quindi considero qua la presenza di una ruota
dentata conica.Qua c'è il mio motore che mette in rotazione la ruota dentata, anche qua mi
devo porre il problema, ma dove?Dove ingrana?In alto o in basso è una informazione
importante perché cambiano le forze scambiate, soprattutto in questo caso.Supponiamo ad
esempio che ingranamento avvenga qua in alto.Considero la forza Q sempre uscente, tanto
abbiamo detto, dipenderà dal verso di rotazione, al massimo si invertirà il verso del
momento torcente, ma poco male.Poi abbiamo una componente radiale F con R e poi c'è
qualcos'altro, c'è la componente assiale che ha un verso ben preciso, cioè tende ad
allontanare la ruota dentata dal suo vertice e quindi è una forza assiale di questo tipo. Vado
come al solito a studiare quello che accade nel piano XY.Quindi considero prima di tutto il
piano XY.Quindi nel piano XY avrò i miei due appoggi.Qual è il carico che agisce? F con R
di cui sposto il suo punto di applicazione lungo la sua direzione, quindi non introduce nessun
momento di trasporto.Poi c'è F con a.Ora F con A è una forza assiale, però purtroppo il suo
punto di applicazione non è sulla linea d'asse.Quindi, quando sposto il punto di applicazione
di F con a sulla linea d'asse, introduco un momento di trasporto che avrà un verso che
dipenderà anche dal fatto se l’ ingranamento viene qua in alto o qua in basso, se avveniva
qua in basso avrei avuto un momento di trasporto opposto a quello che ho disegnato.E
questo non dipende dal verso di rotazione dipende da dove avviene l’Ingranamento.F con a
per il raggio medio della ruota o se volete, me con a diciamo momento di trasporto della
forza assiale.Dovrei riportare anche la forza assiale se volete ve la riporto.Però diciamo
abbiamo detto per la forza assiale teniamoci il giudizio sospeso, nel senso che poi vedremo
quando tu ci occuperemo dei cuscinetti. Che fine farà questa forza assiale? È importante
però riportare il momento di trasporto della forza, sia perché è quello invece.Determina delle
azioni di tipo FLESSIONALE che sono quelle di cui ci stiamo occupando. Ora piano XZ agirà
la forza Q. Come al solito ci sarà anche un momento di trasporto che conosciamo bene, che
sarà proprio la coppia e che mette in rotazione l'albero che però posso considerare in un
diagramma parte m con t . M con t quindi diciamo che abbiamo questi. Vogliamo tre casi da
studiare, di cui uno banale, perché qua diciamo abbiamo un diagramma del momento
torcente chhe diverso da zero solo tra il motore e la ruota dentata.Qua dobbiamo calcolarci
le reazioni vincolari e determinare le caratteristiche di sollecitazione, però, si tratta di casi
molto semplici. Se avet una ruota dentata elicoidale cambia poco o meglio, qualcosa cambia
però diciamo ora vediamo.Poniamo che l'ingranamento avvenga in basso, giusto per
cambiare, quindi abbiamo una forza Q entrante.Una componente radiale F con R e poi
abbiamo una forza assiale, come è diretta questa forza assiale? Eh boh, nel senso che la
forza assiale dipende sia dall'inclinazione degli assi dei denti, ma dipende anche dal verso di
rotazione del motore,Cioè abbiamo due possibili casi.Cioè la forza assiale può essere diretta
verso destra o verso sinistra. In questo caso però non è indifferente nel senso che
cambiando il verso della forza assiale cambia il verso del momento di trasporto e quindi ci
sarà una condizione peggiore tra le due? Come facciamo a stabilire qual è questa
condizione peggiore?Purtroppo dobbiamo studiarle entrambe. Se cambia il verso di
rotazione, che cosa succederà invertirà Q però questo poco male non cambia niente dal
punto di vista delle sollecitazioni, ma si inverte anche F con A e se si inverte F con a
abbiamo un momento di trasporto diverso.Quindi, in questo caso non è indifferente il verso
di rotazione.Ora, tutto sommato, per l'albero il fatto che ci sia un momento di trasporto in un
verso o nell'altro tutto sommato cambia poco a livello delle sollecitazioni, ma dal punto di
vista dei cuscinetti invece cambiano parecchie cose, però lo vedremo a suo tempo.Perché
purtroppo i cuscinetti noi siamo abituati a disegnare perché è facile disegnare un cuscinetto
come un appoggio, cioè un vincolo bilaterale, cioè capace di sopportare i carichi in entrambe
le direzioni, ma un cuscinetto non è fatto così. Un cuscinetto trasmette i carichi per contatto.
Come ben sapete, se voi premete un corpo su un'altro, quello reagisce, ma se lo sollevate la
reazione va a zero. Come si dice, meccanica razionale si tratta di un vincolo anolonomo che
diciamo, complica un po le cose.Quindi se prevediamo che ci sarà una inversion del moto di
rotazione ce ne dobbiamo preoccupare. Infatti ci sono certe macchine che vengono, si sa
che lavoreranno sempre con un certo verso di rotazione e quindi vengono progettate già
sapendo quale sarà il verso della forza assiale. Altre macchine, invece, possono lavorare in
entrambe con entrambi i versi di rotazione e ne va tenuto conto.In generale, quando voi
collegate ad esempio un motore elettrico, una macchina utensile che è alimentata che è,
alimentata da un motore elettrico e voi sapete dell'elettrotecnica spero che lo sappiate. Si,
penso di si, che i motori asincroni, il verso di rotazione di un motore asincrono dipende dal
senso ciclico delle fasi.Quindi una delle prime verifiche che si fa quando si installa una
macchina e di controllare che è il verso di rotazione del motore, sia quello corretto, altrimenti
scassate tutto molto spesso, in certi casi no, ma in molti casi potete danneggiare Allora mo
completiamo il discorso per la ruota dentata elicoidale, quindi come al solito dobbiamo far
riferimento al nostro piano XYZ. Ovviamente io ho scelto questo XYZ a piacimento, nel
senso in maniera arbitraria. Avrei potuto anche mettere l'asse y nella direzione tangenziale
Z, nell'altro verso voglio dire, non cambia niente.Quindi nel piano XY consideriamo la nostra
F con R e il momento di trasporto per come l'ho disegnato io le considero questa una forza
assiale diretta verso sinistra avrò un momento di trasporto di questo tipo, Forza assiale per il
raggio della ruota. Atrimenti se necessario, dovrò studiare, questo sarà il primo caso.Dovrò
studiare un secondo caso con la forza radiale sempre identica ma con una coppia
opposta.Ovviamente i diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione cambieranno e anche
i valori, quindi ci sara uno dei due casi e mi darà le sollecitazioni maggiori ed è quello che io
devo considerare per il dimensionamento.Invece, nel piano XZ le cose non cambiano. Nel
piano XZ avrò la forza Q.In questo caso, se voglio essere proprio pignolo, la forza Q è
opposta aZ.Quindi diretta in questa maniera e poi avremo un momento torcente che sarà di
questo tipo..Vediamo ora qualche esempio un po più complicato, cioè un po più complicato.
qualche caso che genera un po di confusione negli esercizi.Supponiamo di considerare un
riduttore di giri ad assi paralleli in questa maniera. Questo sarà il nostro ingress e questa la
nostra uscita, quindi abbiamo due coppie di ruote R uno R due, R tre R quattro, albero
d'ingresso a con uno, albero intermedio di rinvio a con due albero di uscita a con tre e poi i
vari cuscinetti ora.Supponiamo di orra gli alberi a con uno e a con tre sono abbastanza
banali, c'è una sola ruota dentata, vediamo un pò che cosa accade a sull'albero a con due.
Allora se isoliamo l'albero a con due ora come al solito, dobbiamo ipotizzare un verso di
rotazione, però siamo liberi di fare questo, cioè non non cambia niente.Se ruota in un verso
oppure nell'altro, quindi supponiamo che per effetto della rotazione sull'albero a con due che
vi riproduco qua, isolato dal resto quindi qua abbiamo una forza.Q uno uscente e quindi una
forza fr uno che sarà diretta in questa maniera. Perché? Perché l' ingranamento avviene qua
in alto. Io devo considerare dove avviene l'Ingranamento.Sulla seconda ruota dentata
l'ingranamento avviene in alto.Allora, mentre per stabilire il verso di Q uno sono stato libero
per il verso di Q due non sono libero, perché?Questo albero deve essere in equilibrio,
quindi.Il momento torcente associato alla forza Q uno deve essere uguale ed opposto al
momento torcente applicato alla seconda ruota e quindi necessariamente, siccome punti di
applicazione sono dallo stesso lato dell'albero quello in alto, qui necessariamente la forza Q
deve essere opposta.Allora io sono libero nel scegliere il primo verso di q l'ho scelto
uscente, avrei potuto sceglierlo entrate senza problemi. L'importante che è il verso della
seconda Q sia coerente.Quindi deve essere opposto a questo.Ovviamente.fr due sarà
sempre diretto verso il centro e quindi in questa maniera che cosa succede? Quindi se io
vado a studiare i carichi nel mio piano nei miei due piani XY XZ del piano XY avrò che le due
forze fr uno FR due sono coerenti.Quindi io posso anche dimenticarmi il verso corretto, cioè
invece di applicarla esattamente opposte a Y le considero coerenti a Y non ha importanza,
l'importante è che entrambe abbiano lo stesso verso perché questo è quello che accade
nella realtà. Poi se voglio essere preciso dico che sono tutte e due coerenti ai a opposte a Y,
quindi dirette verso il basso quindi fr un .FR Due. Nel piano XZ, invece del piano XZ le due
forze Q uno e Q due sono poste quindi q uno, in particolare, coerente con Q due opposta,
anche se poco importante. Questo l'importante è che io li disegni in questa maniera,
altrimenti cambia completamente lo stato di sollecitazione del mio albero.Se io, inverto il
verso di rotazione, avrò q uno verso il basso e q due verso l'alto, però in ogni caso conta
l'orientazione relativa delle due. Si invertirà il diagramma del momento, flettente che troverò
ma sarà speculare ma non cambiera il valore assoluto.Se io ho invece un riduttore di giri
sempre ad assi paralleli, però con un'architettura diversa in questa maniera questo, diciamo
secondo riduttore dal punto di vista cinematico delle prestazioni, può essere in tutto e per
tutto identico a quello a quello precedente che abbiamo, possiamo avere anche le stesse
ruote dentate lo stesso albero a.con due però le sollecitazioni dell'albero a con due saranno
diverse.Perché l' ingranamento avverrà da lati opposti.Quindi?Quando io vado a studiare,
cosa accade sull'albero a con due , la prima ruota dentata avrò una q uno è una FR uno.
diretta in questa maniera. Sulla seconda ruota dentata il verso di Q due, come al solito non
sarà libero però tale da darmi un momento torcente uguale opposto a quello che ho sulla
ruota uno e quindi siccome l'ingranamento avviene qua in basso, devo avere una forza q
concorde in verso, quindi una q due sempre uscente e poi la forza radiale sarà come al
solito diretta verso il centro.Quindi in pratica, se io adesso vado a individuare i carichi nel
piano XZ troverò una situazione diversa rispetto a quella precedent e cioè facciamolo molto
velocemente, tanto è una cosa, non so semplice nel piano XZ avrò le due forze radiali che
saranno una opposta all'altra e nel piano XZ le due forze tangenziali Q uno e Q due che
saranno concordi.Ecco due e quindi ho un albero diciamo che mi svolge esattamente la
stessa funzione del precedente in un riduttore di giri che magari ha esattamente le stesse
prestazioni di quello precedente, però le sollecitazioni sull'albero due sull'albero intermedio
saranno diverse.Ultimo caso prima di fare una pausa. Consideriamo sempre questo albero
intermedio su cui abbiamo una coppia, due ruote dentate e supponiamo che queste siano
ruote dentate elicoidali.Allora voi sapete che le forze assiali dipendono anche dal verso di
rotazione. Come dispongo le ruote, o meglio le inclinazioni dei denti delle route per ttenere il
miglior risultato possible? Devo fare in modo che le inclinazioni dei denti siano identiche,
perché in questa maniera le forze assiali che nascono sulle due ruote avranno sempre verso
opposto e quindi si bilanceranno.Uno potrebbe dire, ma mi suona strano questo perché
abbiamo detto che. a forza assiale, il verso della forza assiale dipende dall'inclinazione del
dente d dal verso di rotazione però queste due ruote non sono identiche, una motrice e
l'altra è resistente e quindi cambiano le condizioni di ingranamento. In particolare si dimostra
che cambiano i versi delle forze assiali.Uno potrebbe dire, vabbè, ma a me non piace così,
io le voglio fare con verso opposto, è stupido, cioè è una scelta stupida perché io devo
cercare di minimizzare i carichi a uno dice vabbè, ma a me non mi interessa io dimensiono
l'albero ma che sopporti quei carichi. Ma è una scelta stupida.Perché otterrò chiaramente un
albero più grande e quindi meno economico della soluzione precedente, non tanto per
l'albero, per voglio dire per l'albero le forze assiali sono diciamo poco importanti, ma il
problema sarà nei cuscinetti perché se io dovessi investire, quindi il verso di queste di
queste dell'inclinazione dei denti avrò due forze assiali, tutte e due concordi, qualunque sia il
vasto di rotazione e il cuscinetto che dovrò sopportare questa forza assiale li dovrà
sobbarcare il contributo di entrambi e quindi in maniera non efficiente.Quindi diciamo, questo
è più o meno il panorama di quello che vi può accadere di quello che potete incontrare poi,
ovviamente ci possono essere dei casi più complicati in cui avete 345 ruote dentate sullo
stesso albero. Però alla fine, ragionando in questi termini, potete studiare tranquillamente il
Sistema. Vi faccio un ultimo esempio poniamo che io abbia un albero con cui siano calettate
facciamo un esempio tre ruote dentate e che queste ruote dentate siano tutte
contemporaneamente in presa, quindi significa che la coppia che io esercito qua con il
motore viene ripartito ma queste tre ruote dentate ovviamente bisognerà sapere quale sarà
la coppia, come viene ripartita la coppia sulle tre ruote dentate, però questo è un'ulteriore
dato del problema.Allora se io devo studiare questo sistema posso o tenere conto
contemporaneamente dell’ingranamento di tutte e tre le ruote dentate, oppure studiarlo uno
per volta e utilizzare il principio di sovrapposizione degli effetti. Quindi faccio per dire e qui io
avrò una forza con uno è la forza fr uno la forza Q con due, la forza fr tre, ipotizzo per
semplicità che l' ingranamento avvenga sempre in alto, ma non è detto che sia così.Allora
posso scindere, poss scindere il problema in tre sotto problem. Quindi un primo caso in cui
ci sarà solo la ruota 1 quindi q uno FR Uno e mi da termino qui, diciamo le condizioni, le
reazioni vincolari le condizioni di sollecitazione, tanto il diagramma di questo del momento
flettente non è che ho bisogno di fare calcoli.È semplicissimo.Poi avrò un secondo caso,
caso B in cui studierò ingranamento della seconda ruota, quindi Q Con due FR Due faro le
mie solite considerazioni e cosi via, terzo.La ruota F tre R tre. Quindi anche qua studierò. Il
mio albero determinerà le mie reazioni vincolari quindi, ad esempio per le reazioni vincolari
de qua determinò y YA piccolo uno YA piccolo due. Qua avrò YB, piccolo, uno.Y Bi piccolo
due YB, piccolo c 1 e YC due alla fine. La reazione vincolare complessiva sarà la somma
algebrica di queste tre, Quindi YA uno più y, più uno più YC, uno.Stessa cosa per l'altro
estremo e anche i diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione, ad esempio, per il
momento flettente.Nel piano, diciamo nel piano XY, avremo un diagramma di questo tipo per
il primo caso. Un diagramma di questo tipo per il secondo caso.Un diagramma di questo tipo
per il terzo caso.Il diagramma complessivo sarà la somma di questi. Quindi se io voglio
tracciare poi il diagramma complessivo mi metto in corrispondenza di questa sezione,
prendo questo valore, lo so, ma questo valore lo so, ma a questo valore e ottengo il
momento flettente in questa sezione.Faccio la stessa cosa nel punto intermedio.Quindi avrò
qua un momento un po più basso, più questo che invece sarà il massimo.Questo sarà
cresciuto ancora un po, probabilmente avrò un andamento di questo tipo, dipenderà dai
valori ovviamente.Infine, terza sezione di interesse dove c'è la terza ruota, devo sommare
questo valore, quest’altro valore e questo magari otterremo questo e infine avrà l'appoggio e
quindi ho determinato graficamente in maniera molto rapida quello che è l'andamento delle
caratteristiche di sollecitazione. In un caso un po più complicato, dove insomma ci sono piu
carichi agenti si può ricorrere a una parcellizzazione del calcolo. In questa maniera, in altri
casi, può essere più conveniente considerare direttamente tutti i carichi. Diciamo sono
strumenti che a cui dovete ricorrere per risolvere nella maniera più veloce possibile il caso
c'ho che avete di fronte.
CARICHI SU ASSI E ALBERI

Carichi che agiscono che agiscono sugli alberi. Vediamo un pò di affrontare il primo
problema, cioè il dimensionamento statico. Ah dimenticavo tutte le forze che noi abbiamo
indicato, quelle scambiate tra le ruote dentate sono a tutti gli effetti delle forze applicate in
maniera statica, cioè non cambiano nel tempo,.Ovviamente stiamo facendo l'ipotesi di
considerare il comportamento della trasmissione a regime quindi, quando la velocità di
rotazione è costante, la coppia applicata è costante e quindi quelle forze sono forze statiche.
Dopodiché vedremo perché delle forze statiche sono capaci di dare origine a delle
sollecitazioni variabili che è il requisito necessario per avere una sollecitazione di fatica, però
ce ne occuperemo in un secondo momento. L'importante è che se non consideriamo i
transitori e in generale almeno nel dimensionamento di massima, non si considera il
transitorio le forze che abbiamo individuato finora, sono forze costanti nel tempo.Allora come
è fatto in genere un albero che geometria ha normalmente? Siccome è un elemento
sollecitato soggetto a rotazione, la sezione che viene utilizzata è una sezione circolare o al
massimo una sezione circolare cava. Quindi le sollecitazioni che nascono in un albero sono
quelle caratteristiche di una sezione circolare. In generale se questo è il nostro albero che
ha un certo diametro D studiando diciamo le caratteristiche di sollecitazione, che cosa
troveremo? Troveremo che agirà un momento torcente nella sezione più sollecitata
dell'albero,un momento flettente, o meglio due momenti flettenti nei due piani cioè un MFY o
un MFZ e poi agiranno due tagli quindi un T con Y che sarà quello associato al momento
flettente MFZ del piano XY e un taglio T con Z cioè è agente nel piano XZ che è associato
se vogliamo idealmente al momento flettente FY.Nel caso di una sezione circolare non si
pone il problema di una flessione deviata perché tutti tutti gli assi sono tutte le direzioni, sono
direzioni principali d'inerzia, quindi non c'è questa complicazione. Possiamo semplificare
ulteriormente le cose considerando un momento flettente risultante che sarà dato dalla
composizione vettoriale di questi due momenti flettenti. Cioè noi per comodità abbiamo
studiato il sistema in due piani separati, però una volta che abbiamo determinato i momenti
flettenti in questi due piani, ci conviene ritornare a comporre detto realmente questi due
momenti flettenti e considerare un unico momento flettente. Sì, ci sono anche delle forze
normali,ora ne parliamo. MFY più MFZ Quadro. Stessa cosa per il taglio, il taglio è una
forza, una sollecitazione che agirà secondo due direzioni ortogonali. Possiamo
semplicemente ricondurci un unico taglio, tanto la sezione è identica ha un comportamento
identico in qualunque direzione del piano. Quindi, T con Y più T con Z al quadrato.Diceva, il
vostro collega, abbiamo anche delle forze assiali. Certo abbiamo delle forze assiali, però se
provate a fare i calcoli la tensione SIGMA associata a queste tensioni assiali non è di un
ordine e di due ordini di grandezza inferiore rispetto alle altre in particolare rispetto a quello
di flessione. Per cui in pratica non c’è ne preoccuperemo le considereremo trascurabili. In
realtà, come vedremo oggi con un esempio numerico, anche le sollecitazioni dovute al taglio
sono trascurabili, sono di un ordine di grandezza inferiori rispetto alle alter a maggior ragione
quelle dello sforzo assiale però se uno ne vuole tenere conto, ovviamente lo può fare, però
diciamo non non è importante, ecco. Allora, se queste sono le sollecitazioni sapete già che
cosa accade in un albero. C’è un momento flettente, quindi avremo una distribuzione di
tensione bitriangolare, così come dettato dalla formula di navier. Per la formula di navier la
tensione massima si calcolerà come momento flettente fratto J, dovremmo indicare un'asse
della nostra sezione, ma sono tutti identici, quindi diciamo noi chiamiamo J con Z, ma giusto
per mettere un nome, ma l’mportante è che sia un momento rispetto a un'asse per la
distanza massima, quindi chiamiamola Y Max per coerenza dall'asse neutro. Andiamo a
particolarizzare questa formula nel nostro caso quindi per una sezione circolare il momento
di inerzia rispetto a un'asse baricentrico vale un sessantaquattresimo di pi greca d alla
quarta o se volete, diciamo che normalmente i momenti di inerzia matematicamente si
esprimono in funzione del raggio, ma nella meccanica non si dice mai un albero di raggio 20
mm. Si parla di un albero di diametro 40 mm. Banalmente, perché noi misuriamo con un
calibro la superficie esterna dell'albero e quindi ricaviamo il diametro. Non sentirete mai
nessuno parlare quell'albero a un raggio tot, non si dice semplicemente, quindi abituatevi a
ragionare con i diametri. Quindi momento flettente un 60/1 sessantaquattresimo di pi greca,
dialogo quarta per la distanza massima da all'asse, Baricentrico cioè d mezzi. E quindi,
semplificando e quindi ottenete 32 volte momento flettente diviso pi greca di Alfa.Questo
ovviamente è il valore della sollecitazione massima.Noi sappiamo che la distribuzione delle
tensioni sarà di questo tipo. Quindi quello che abbiamo determinato e questo valore
massimo, la sigma max e se volete il valore opposto che sarà semplicemente negativo,
simmetrico rispetto a quello che abbiamo calcolato.Per quanto riguarda la sollecitazione di
taglio, ricordate la formula di jurawski e quello che abbiamo detto a proposito della sezione
circolare. Nascerà una distribuzione di tensioni tangenziali tau che avrà un andamento
parabolico.In ogni caso avremo una tau distribuita parabolicamente con il valore massimo
proprio in corrispondenza dell'asse neutron e il valore Massimo si calcolerà come 4/3 della
tensione, tangenziale media, se vi ricordate 4/3 di la tensione tangenziale media e diciamo
una tensione tangenziale che si otterrebbe ripartendola uniformemente sulla sezione.
Sappiamo bene che non è così, però è una grandezza facile da ricordare e la forza di taglio
tratto l'area, quindi fratto pi greca di quadro quarti.Quindi quattro T diviso pi greca di qua.Te
vi ricordate? Noi avevamo ottenuto un'espressione del tipo 16 citarsi, che è esattamente
quello che vedete qua riportata, però è più come ho ricordarsi 4/3 che moltiplica la tensione.
Tangenziale media.Abbiamo la tensione tangenziale dovuta al momento torcente tensione
tangenziale che diciamo distribuita a radialmente, quindi identica a una distribuzione identica
per tutti i raggi che possiamo immaginare questa ragione, il vostro collega possiamo
chiamare TXR? Questa tensione, tangenziale tau XR ha il valore Massimo in
corrispondenza del raggio esterno, cioè sulla superficie del nostro della nostra sezione. E
come si calcola con la formula MT su J Zero per R. Abbiamo particolarizzato quindi
momento torcente fratto J zero, Momento polare rispetto al centro al baricentro della sezione
coincidente con il centro del cerchio che è esattamente il doppio del momento, d'inerzia
rispetto a un'asse baricentrico, cioè un trentaduesimo pi greca d alla quarta per il raggio
esterno abbiamo detto di mezzi e quindi, semplificando cioè 10 volte momento torcente
diviso pi greca. Allora queste sono tutte le sollecitazioni che agiscono su un albero, sulla
sezione di un albero. Sicuramente se volete, come diceva il vostro collega, ci potrebbe
essere anche una tensione di tipo normale. Allora i punti più sollecitati quali saranno. Beh,
sicuramente se ci mettiamo su in nel punto a qui avremo che la tensione tangenziale dovuta
al momento torcente sarà massima, ma sarà massima anche la tensione normale dovuta al
momento flettente, mentre sarà zero la tensione tangenziale dovuta al taglio. Però
comunque abbiamo due massimi. Altro punto che potenzialmente potrebbe essere
interessante è il punto B. Qui siamo sull'asse neutro, quindi la tensione normale dovuta alla
flessione pari a zero. Però abbiamo la tensione tangenziale dovuta al momento torcente che
è sempre massima, è identica in tutti i punti. Sulla superficie ed è massima anche la
tensione tangenziale dovuta a tau. Ora quindi diciamo non abbiamo un punto in cui
contemporaneamente abbiamo tutti e tre i massimi. Quindi in teoria dovremmo confrontare
questi due punti. Da un punto di vista pratico, il punto più sollecitato è questo cioè dove
abbiamo il massimo del momento flettente e del momento torcente. Si verifica anche per
alberi molto tozzi, cioè per alberi che hanno una luce molto corta, molto piccolo perché in
pratica se voi riducete la distanza tra gli appoggi diminuiscono le sollecitazioni di flessione di
momento flettente e crescono percentualmente le sollecitazioni di taglio.Quindi in teoria, se
voi aveste un albero con i cuscinetti proprio appaiati, la ruota dentata esattamente al centro
dovreste avere le condizioni peggiori per le sollecitazioni di taglio, ma in realtà si vede che
anche in quei casi a prevalere comunque la flession.Quindi diciamo che il punto più
sollecitato sarà normalmente.Allora, se diamo per scontato.Per il punto più sollecitato sia a
quello.In cui è massima la sollecitazione di flessione e di torsione, è possibile ricavare una
formula.Per.Dimensionare l'albero, cioè determinare.Il diametro minimo che deve avere
l'albero per sopportare quella combinazione di carico. Questa formula prende appunto il
nome di formula per il dimensionamento a flesso torsione di un albero rotante.Il nome è tutto
un programma, nel senso che.Teniamo conto.Delle sollecitazioni di flessione e
torsione.Come si fa a ricavare questa formula? È tutto sommato abbastanza banale, nel
senso che.Dobbiamo combinare le sollecitazioni massime che nascono, che sono presenti
nel punto a come le dobbiamo combinare con un criterio di resistenza e quale criterio di
resistenza utilizziamo il criterio di Von mises perché normalmente un albero viene realizzato
con materiali duttili quindi noii abbiamo detto che la SIGMA massima dovuta al momento
flettente, evito qua di dire che quella massima so già che è quella massima vale 32 volte
momento flettente diviso pi greca di al cubo. La tensione tangenziale massima dovuta al
momento torcente vale 16 MT diviso pi greca di al cubo. Posso calcolarmi quindi la tensione
equivalente di von Mises come la radice quadrata di sigma, quadro più tre tau Quadro. È
uno stato di tensione, piano in cui, se vogliamo rappresentarlo come un elementino di
materiale, abbiamo una SIGMA e una tau.Batta in questa maniera.Mentre la SIGMA in
direzione ortogonale nulla. Andiamo a sostituire i vari termini come le abbiamo determinati
quindi, la SIGMA equivalente di von Mises sarà uguale a SIGMA al quadrato, quindi 32
momento flettente diviso pi greca di al cubo, tutto elevato al quadrato più tre volte la tau al
quadrato, quindi 16 MT diviso pi greca di al cubo, tutto elevato al quadrato.È evidente che
posso mettere in evidenza qualcosa in particolare, posso mettere in evidenza 32 su pi greca
di alcun tipo al quadrato. Qua non mi compare 32, però posso immaginare di moltiplicare per
due e quindi qua ottengo 32 e dividere per due. Questo due che ho a denominatore lo porto
fuori dalla parentesi, elevandolo al quadrato, diventa quattro. Quindi ottengo tre quarti. A
questo punto posso mettere in evidenza 32 su pi greca di al cubo al quadrato su entrambi i
termini, però posso portarlo anche fuori dalla radice quadrata e quindi ottengo 32 su pi greca
di al cubo per la radice quadrata. Che cos'è avanzato? Momento flettente al quadrato più tre
quarti del momento, torcente al quadrato. A tutti gli effetti questa formula che ho è in tutto e
per tutto simile a quella del momento flettente. Cioè io posso chiamare questa quantità sotto
la radice, momento flettente ideale e dire che.Il mio albero che, contemporaneamente
sollecitato da un momento flettente da un momento torcente ai fini del calcolo della tensione
equivalente, è come se fosse sollecitato da un unico momento flettente pari alla radice
quadrata del momento, flettente al quadrato più tre quarti momento torcente al quadrato. Se
ho un unico momento flettente mi calcolo una SIGMA corrispondente con la formula 32 MFI
su pi greca di al cubo.Questa Sigma, però mi devo ricordare una SIGMA equivalente al
rigore. Però a tutti gli effetti se io prendo due alberi, uno sollecitato da un momento flettente
da un momento torcente e un secondo sollecitato esclusivamente da un momento flettente
le sollecitazioni nei due organi sono identici a patto di sollecitare l'albero con un memento
flettente ideale che è dato appunto dalla composizione cn questa formula dei due termini
costituenti. Allora se il mio obiettivo è dimensionare l'albero che significa scegliere il
diametro dell'albero d perchè possa sopportare i carichi a cui assoggettato che cosa devo
imporre? Devo imporre che questa quantità sia minore o uguale della tensione ammissibile
del materiale e quindi se mi considero nella condizione limite di uguaglianza. Scriverò 32
momento flettente ideale diviso pi greca di minimo al cubo uguale SIGMA ammissibile, da
cui il diametro minimo che deve avere l'albero per sopportare la contemporanea presenza di
momento flettente momento torcente sarà a pari alla radice cubica di 32 MFIcon i diviso
greca SIGMA ammessi dove ribadisco il momento flettente ideale è questa combinazione,
cioè momento flettente al quadrato, +0 75 volte, o se volete tre quarti momento torcente al
quadrato. Quindi diciamo, se voi volete dimensionare velocemente un albero utilizzate
questa formula, ovviamente questo vi consente di non superare la tensione ammissibile,
cioè di eseguire un dimensionamento statico dell'albero.Dopodiché, come diceva il vostro
collega, stiamo trascurando lo sforzo normale, però per queste dell'ordine di pochi punti
percentuali alla fine, questa formula è più che corretta. Tenete conto che questa formula vi
fornirà un diametro minimo, quindi ad esempio, voi calcolerà rete 24,25 mm, faccio per
sparare un numero, dopodiché, non è che realizzerete l'albero di 24,25 mm, lo
arrotonderetere a 25 a 26 mm. Ora il primo modulo di resistenza di un albero dipende dal
diametro al cubo.Quindi piccolissime variazioni del diametro aumentano di molto la capacità
di resistenza dell'albero stesso, quindi anche quella piccola approssimazione, quel piccolo
arrotondamento in eccesso fa si che voi tranquillamente siete in grado di sopportare
l'eventuale carico assiale presente. Adesso giusto per renderci conto facciamo un calcolo
numerico che così ci rendiamo conto che effettivamente le sollecitazioni di taglio sono
trascurabili.E se consideriamo un albero appoggiato, appoggiato.Supponiamo che la
distanza che ci sia un carico applicato qua al centro pari a P.E queste siano l. Allora
supponiamo che p sia pari a 10 kilonewton, L sia pari a 100 mm e che il momento torcente
applicato all'albero sia pari a 250 Newton metri. Supponiamo, inoltre che il l'albero abbia un
diametro di 30 mm. Per renderci conto, calcoliamo le sollecitazioni, varie sollecitazioni e
vediamo qual è l'ordine di grandezza.Allora iniziamo con dovremmo qua determinare le
reazioni vincolari però, essendo il sistema perfettamente simmetrico, sappiamo già che le
due reazioni vincolari varranno p mezzi in entrambi gli appoggi. Dopodiché diagramma del
momento flettente sarà un diagramma fatto in questa maniera.Dovremmo scrivere praticare
un taglio qui, considerare la distanza X e scrivere da da zero per X che vada zero a L vale p
mezzi per X.Quindi cresce linearmente in questa seconda zona dovremmo guardare le forze
a destra e sarà pi mezzi che moltiplica due l meno x, però diciamo che per casi così
semplice non c'è bisogno manco di fare il calcoli. Il momento flettente massimo si localizzerà
in corrispondenza del carico applicato e varrà p mezzi per l. Quindi, in questo caso i mezzi
per l vale 500.000 Newton millimetri cioè 5 Kilonewton 10/2% quindi 500.000. Diagramma
del taglio sarà anche questo banale. Sarà antisimmetrico come ben sappiamo, perché
abbiamo una simmetria di carico e di geometria. Quindi avremo un taglio negativo qui e
positivo qui. E sarà pari a p mezzi il valore massimo del taglio, quindi il taglio massimo sarà
pari a p mezzi, cioè 5000 Newton.Infine, momento torcente diciamo che il momento torcente
va da questo carico, dove immaginiamo ci sia una ruota, una puleggia o quello che è fino al
motore che supponiamo sia dal lato sinistro. Quindi il diagramma del momento torcente sarà
questo con il valore massimo che varrà 250.000 Newton millimetri.Questo è il taglio, è
questo il momento flettente.Quale sarà la sezione più sollecitata? Beh, ovviamente è banale,
sarà proprio la sezione in cui ho applicato il carico in cui avremo un momento flettente che
varrà 500.000 Newton Millimetri, un momento torcente 250.000Newton per millimetro e un
taglio pari a 5000 Newton. Andiamo a calcolarci le sollecitazioni massime nella sezione,
quindi la SIGMA di flessione sarà pari a 32 momento flettente diviso pi greca di al cubo. Se
sostituiamo il diametro di 30 mm troviamo 188 Newton su millimetro quadro.Se
consideriamo l'attenzione tangenziale dovuta al momento torcente cioè 16 MT diviso pi
greca di al cubo troveremo 47,1 Newton 1 mm Quadro. Se calcoliamo la tensione
tangenziale dovuta al taglio, ovviamente il valore ai massimo con la formula 4/3 t diviso pi
greca t quadro otteniamo 9,4 Newton su millimetro. Quadro ora.9,4 rispetto a 188, sono
praticamente due ordini di grandezza nonché rispetto alla tensione tangenziale dovuta al
momento torcente cioè siamo un ordine di grandezza al di sotto.Che cosa succede?Che
riduciamo, dimezziamo l?Allora il momento flettente si riduce della metà, perché qua avremo
l mezzi per l mezzi.Quindi? Se si riduce il momento flettente alla meta, la SIGMA si
dimezzerà, arriveremo a 90 94 Newton su millimetro quattro il il momento torcente.Non
cambia perché stiamo sempre trasmettendo la stessa coppia.Quindi avremo una tau
identica. La tensione tangenziale dovuta al taglio anch'essa rimarrà identica che a forza P
sarà sempre quella applicata, quindi anche se dimezziamo la luce comunque la tensione
Sigma dovuta alla flessione rimane quella preponderante. UNo potrebbe dire vabbè, ma io l
perché lo devo fare grande, lo scelgo piccolissima. C’è un piccolo particolare. Noi qua li
segniamo la forza p come una forza concentrata in realtà è una forza che deriva da una
ruota dentata. Ora questa Benedetta ruota dentata avrà una sua larghezza.e quindi ci sarà
avrà un suo ingombro questa forza con questa Zona in cui è presente questa forza
concentrata al di sotto delle dimensioni della ruota non posso andare.Seconda cosa, il
cuscinetto, anche il cuscinetto noi lo rappresentiamo come applicato in un punto, Eh, ma il
cuscinetto avrà una sua estensione, una sua grandezza.Noi immaginiamo che la forza che
esso esercita è applicato a metà della sua larghezza, della sua dimensione assiale e ma al
di sotto di quella non possiamo andare.Quindi diciamo che al di sotto di certi valori di luce e
distanza uno non può andare e quindi a lla fine le sollecitazioni di flessione saranno quelle
preponderanti di iflessione di momento, torcente. Però questo vi deve dire una cosa.Quando
io dimensiono un albero ho tutto l'interesse a ridurre la distanza tra cuscinetti e ruote dentate
perché più riduco questa distanza, più diminuisco le sollecitazioni. C’è, però un limite, non
posso andare al di sotto dell'ingombro dei componenti meccanici.E qua quindi diciamo,
nasce un problema quando voi in fase di dimensionamento. Nessuno vi viene a dire quanto
grande deve essere questa distanza l. Siete voi che la scegliete. In prima approssimazione
poi la scegliete grande a sufficienza per essere sicuri che tutti gli organi meccanici ci entrino
comodamente.Dopo però che avete fatto questo primo dimensionamento, dovete cercare di
ridurre questa distanza.Allora questa è la classica domanda che mi viene fatto allo scritto
professore, ma le distanze tra gli appoggi e le ruote dentate le fisso io certo che le fissi tu. È
chiaro che durante lo scritto non c'è il tempo di fare una ottimizzazione, cioè di fare un primo
calcolo di resistenza sulla base di una certa luce L e poi aggiornare il calcolo riducendo
opportunamente la luce. E quindi uno sceglie una certa dimensione e se la ritiene, se la
tiene fino alla fine.No, perché c'è anche il cuscinetto che tu devi ancora dimensionare e
scegliere. Eh, e supponiamo che per una qualche ragione.Il tuo cuscinetto, sfori questi 15
mm.Che faccio?Eh, perché il cuscinetto lo scegli alla fine.Perché tu per per dimensionare i
cuscinetti hai bisogno delle reazioni vincolari e per le reazioni vincolari hai bisogno di questa
distanza. Allora all'inizio di conviene stare un po più largo, un po più abbondante, anche se
questo ti porta a sovradimensionare l'albero e poi dopo correggerà. Certo che è chiaro che
la larghezza della ruota ti suggerisce l'ordine di grandezza delle distanze che devi
considerare questo è chiaro. Quindi diciamo abbiamo visto il primo dimensionamento, i
dimensionamento statico, che è quello da cui si parte.Però vi ho detto che il
dimensionamento più importante per un albero è il dimensionamento a fatica che è il
dimensionamento che coinvolge tutti quegli organi meccanici che sono soggetti a carichi
variabili nel tempo. Come vi ho ribadito all'inizio subito dopo la pausa in realtà i carichi
applicati a un albero sono carichi static cioè se noi trascuriamo I transitori sono carichi
statici, allora perché diciamo che un albero è sollecitato a fatica, visto che il carico è statico?
Purtroppo l’albero ruota, quindi questo dà origine a questa sollecitazione che prende il nome
di flessione rotante che alla fine è molto semplice.Partiamo dal nostro albero. Abbiamo detto
che abbiamo una distribuzione bit triangolare di tensioni normali dovuto al momento
flettente. Abbiamo una zona tesa, una zona compressa abbiamo una distribuzione di
tensioni tangenziali tau dovuto al taglio di forma parabolica e abbiamo delle diciamo una tau
dovuta al momento torcente che è distribuita in questa maniera ora. Prendiamo il nostro
punto a dal punto a abbiamo detto c'è il massimo della tensione tangenziale dovuto al
momento torcente il massimo della tensione di flessione. Ora però l'albero ruota. Quindi il
punto materiale che in questo istante occupa la posizione a in un istante successivo si sarà
spostato. Spostandosi, che cosa succede? La sua tensione normale si riduce mentre la
tensione tangenziale dovuta al momento torcente, rimane sempre identica.Quando a si porta
in b diciamo qui la tensione normale vale zero. La tensione tangenziale dovuta al momento
torcente è sempre identica. La tensione tangenziale dovuta al taglio raggiunge il suo valore
massimo. Dopodiché ci spostiamo in C quindi ha compiuto mezzo giro, mezza rotazione,
l'albero la sigma di nuovo assume il valore massimo, però di segno opposto negativo di
compressione.La tensione tangenziale rimane sempre costante, dovuta al momento torcente
rimane sempre costante.La tensione tangenziale dovuta al taglio ritorna a zero.Se, ci
spostiamo di nuovo in D. La SIGMA risale, raggiunge il valore nullo, la tau, dovuta al
momento torcente rimane sempre allo stesso valore la tau dovuta al taglio, raggiunge di
nuovo il valore massimo fino a quando abbiamo compiuto una rotazione completa e la sigma
è ritornata al valore massimo iniziale In altre parole se io riporto su un diagramma in
funzione del tempo l'andamento delle tensioni scopro che la SIGMA dovuta alla flessione
avrà compiuto un ciclo sinusoidale, questo è il tempo corrispondente a una rotazione. La
tau, dovuta al momento torcente sarà rimasta sempre costante. La tau dovuta al taglio sarà
partita in a parte dal valore nullo, raggiunge il massimo in b, ritorna al valore nullo in C.
Quando riparte da c d a ricompone un secondo ciclo. In alter parole qua avremo un
andamento di questo tipo con il Massimo dov'è nulla la tensione SIGMA, quindi questa è la
tau dovuta al taglio, cioè avrà compiuto due cicli di carico. Quindi, come vedete, è vero che il
carico, la forza è costante nel tempo ma la tensione, lo stato tensionale invece è variabile
nel tempo ed è questo il problema, perché è chiaro che se cambia il carico nel tempo
ovviamente cambiano le tensioni. Cioè l'albero ruota i punti materiali che costituiscono la
sezione resistente vengono interessati dai dei cicli di caric e ad ogni rotazione dell'albero
avremo un ciclo di SIGMA è un ciclo e due cicli di tensioni tangenziali dovuta a un
trauma?Ora tutti abbiamo detto sono molto piccolo e come si vede nel campo della fatica, le
piccole fluttuazioni di carico, in pratica possono essere assolutamente trascurate.Qui a
oscillare tra due valori massimi, è proprio la tensione più grande di tutte. Ed è questa che
darà origine al fenomeno della fatica. Quindi, per questa ragione un albero è sollecitato a
fatica ed è la sollecitazione prevalente. Questa condizione di carico prende il nome di
flessione rotante. Ovviamente invece il momento torcente potrà essere considerato a tutti gli
effetti un carico agente staticamente perché darà una sollecitazione tau costante nel tempo.
Questa condizione di carico prende il nome di flessione rotante proprio per questa sua
caratteristica è originato da un momento flettente costante, ma dà origine a una
sollecitazione variabile sinusoidalmente nel tempo e quindi al fenomeno della fatica.Noi
dimensioniamo staticamente l'albero e quindi con la formula per il dimensionamento a flesso
torsione che abbiamo ricavato prima.Questo ci dà un ordine di grandezza del diametro che
avrà l'albero, dopodiché eseguiamo un dimensionamento a fatica che molto spesso ci porta
anche a raddoppiare se non triplicare il diametro dell'albero. Questo per farvi capire che la
verifica di fatica, cioè il meccanismo di rottura a fatica che prevalente rispetto a quello
statico, è quello che determina in pratica la dimensione definitiva dell'altro. Però diciamo,
non c’è ne occupiamo, perché l'argomento della fatica è complesso. Ecco quindi dovete solo
sapere che esiste. Terza verifica, verifica di deformabilità.Quest'oggi visto che siamo alla
fine della lezione vediamo solo quali sono le verifiche che si compiono, le indicazioni che
dobbiamo rispettare invece, nella prossima lezione vedremo come applicarle
praticamente.Allora, verifica di deformabilità abbiamo detto che ci sono due verifiche, quella
di tipo flessionale e quella di tipo torsionale.Iniziamo con la verifica a deformabilità
flessionale, banalmente, se voi avete un albero appoggiato appoggiato la distanza tra i due
cuscinetti tra i due appoggi l e avete ad esempio una ruota dentata o qualsiasi mozzo che
determina la nascita di un carico n un punto qualsiasi della luce, quindi supponiamo in
questo punto, quindi chiaramente voi vi aspettate una configurazione deformata di questo
tipo quindi qua da qualche parte nascerà una freccia massima.Allora come si fa a limitare la
deformabilità flessionale dell'albero? Si impone che il rapporto F Max su l sia minore o
uguale di un certo limite.Questo limite può essere, non c'è una indicazione precisa diciamo
che in genere questo limite può essere espresso come un millesimo o 1 3 millesimo per
alberi particolarmente rigidi.Quindi non si fissa un rapporto, un valore assoluto della freccia
massima quanto la si rapporta alla luce, cioè alla distanza tra gli appoggi. Seconda verifica
che si fa, si va a considerare questo che è l'angolo d’inclinazione in corrispondenza degli
appoggi, che non è detto che sia nell'appoggio di sinistra potrebbe verificarsi anche
nell'altro. Bisogna calcolare entrambe le rotazioni e andare a preoccuparsi di quello
Maggiore. In genere questo Beta Max viene imposto minore uguale di un millesimo, oppure
si fa riferimento alle caratteristiche del cuscinetto che qua montato. Infatti il costruttore del
cuscinetto vi fornisce per ogni cuscinetto il valore massimo dell'angolo che quel cuscinetto
può tollerare e quindi, sulla base di quel dato voi verificate che sia tutto a posto, che abbiate
un angolo beta minore di quello Massimo. Se questa verifica non è soddisfatta che cosa
dovete fare?Beh, avete due possibilità per ridurre la freccia e le rotazioni negli appoggi, devo
ridurre la distanza L oppure incrementare la sezione resistente, perché incrementando la
sezione resistente avrete una rigidezza flessionale. Alla fine tutte queste grandezze, la
freccia e la rotazione sono proporzionali alla rigidezza flessionale dell'albero. E non lo potete
modificare, l'acciaio quello è quello rimane potete agire su J aumentando il diametro oppure
potete ridurre. Questi sono gli unici strumenti che avete a disposizione.Se per voi la verifica
di deformabilità , di Deformabilità è importante, è fondamentale conviene utilizzare un
acciaio di proprietà meccaniche inferiori. Chiarisco meglio il concetto.No, vabbè, ma lo
ribadisco.Allora supponiamo che voi abbiate una applicazione un albero molto lungo o
comunque dove avete le distanze tra gli appoggi molto grandi per il quale è importante il
requisito di deformabilità, cioè che sia rispettata la verifica di deformabilità, e voi vi trovate in
una situazione di questo genere è meglio utilizzare un acciaio di bassa qualità con basse
prestazioni meccaniche, piuttosto che un acciaio con elevate proprietà meccaniche.Perché
questo se voi avete un acciaio molto resistente, avrà una tensione ammissibile molto
elevata.Quindi dalla formula del dimensionamento a flesso torsione vi uscirà un diametro
piccolo ma diametro piccolo significa un albero molto deformabile e quindi avrete delle
frecce molto grandi. Quindi se dovete incrementare il diametro dell'albero per problemi di
deformabilità, tanto vale utilizzare un acciaio meno costoso tanto automaticamente sarà
soddisfatta anche la verifica di resistenza perché incrementerete la sezione non tanto per un
problema di resistenza, quanto perché avete bisogno di un albero rigido. Quindi, in tutti quei
casi in cui la verifica di deformabilità e importante ricorrerete sarà più conveniente ricorrere
ad acciai con basse prestazioni Meccaniche proprio perché sarete costretti dalla verifica di
deformabilità a utilizzare certe sezioni.Pressione forma? Eh no, meno si deforma, cioè la
freccia deve ricordate le frecce tipiche che calcolavano a elementi di meccanica strutturale,
ad esempio.E avevamo dei termini tipo.pl al cubo Fratto J.Più l alla quarta Prato EJ, cioè
espressioni in. In ogni caso, cioè a denominatore J ha nominato al numeratore l. La
rigidezza flessionale di un albero si dice che è proporzionale a EJL, quindi più è rigido
l'albero, meno si deforma ovviamente e quindi più piccole sono le frecce diciamo F è
inversamente proporzionale o è proporzionale su J rigidezza flessionale.Seconda, secondo
requisito, seconda verifica di deformabilità e la verifica di deformabilità torsionale.Se
supponiamo di avere una sezione circolare quindi un albero a sezione circolare lungo l e a
cui applicato un certo momento torcente voi sapete che l'angolo di rotazione teta
supponendo di bloccare una delle sezioni e di far ruotare l'altro, l'angolo di rotazione Teta
della sezione di estremità vale MT per l sul GJ Zero. Gj Zero su l non è altro che La
rigidezza torsionale dell'albero.Quindi se voi volete ridurre teta su cosa dovete agire?Su L
ridurre l però nel tetto che sia possible sul materiale non avete possibilità perché G è
identico per tutti gli acciai. Potete agire su jezebel.Tu hai sul diametro dell'albero.In
genere.Anche qua non si fissa un valore assoluto di teta quanto del rapporto Teta suelle che
deve essere minore o uguale di un valore limite.A seconda dei requisiti diciamo che valori
indicativi che vengono utilizzati sono gli 0,25.0,5 e 1 ° per metro. Cioè si ammette che per
ogni metro di lunghezza al Massimo si abbia una rotazione della sezione rispettivamente
pari a un quarto di grado mezzo grado o al massimo 1 °.Questa verifica di deformabilità però
non va eseguita su tutti gli alberi va eseguita solo sugli alberi lunghi. cioè quelli per cui è
importante, perché se avete un albero corto cioè molto al di sotto della lunghezza di 1 M
ovviamente non è un requisito importante.Mentre invece quella precedente flessionale
andrebbe eseguita sempre perché coinvolge proprio il corretto funzionamento dei cuscinetti
e degli altri organi collegati. La verifica di deformabilità è ancora più stringente della verifica
fatica in molti casi è ancora peggio vi porta ad aumentare ancora di più il diametro
dell'albero che dovete utilizzare per il vostro caso, soprattutto quella torsionale, per
questo.quando non è necessario non si fa.

VITI DI MANOVRA

Iniziamo con la lezione di oggi. Quindi quest'oggi dobbiamo iniziare l'altro macro argomento
dei collegamenti però prima di affrontare quello affrontiamo un particolare dispositivo che
sono le viti manovra che sono elementi che possono svolgere due funzioni differenziate.
Quello che esamineremo oggi sarà appunto la trasmissione del moto, cioè l'utilizzo di questo
tipo di dispositivi per convertire un moto rotatorio in un moto di traslazione. L'altro utilizzo
molto più diffuso se vogliamo, è quello relativo al collegamento filettato bullonato che utilizza
appunto delle filettature. Quest’ oggi ci concentreremo su queste viti, su questi organi viti di
manovra che servono appunto a convertire il moto rotatorio il moto di traslazione e ad
esercitare delle forze. L'altro utilizzo molto più diffuso se vogliamo, è quello relativo al
collegamento filettato bullonato che utilizza appunto delle filettature. Quest'oggi ci
concentreremo su queste viti, su questi organi, ossia viti di manovra che servono appunto a
convertire il moto rotatorio in moto di traslazione e ad esercitare delle forze molto grandi.
Perché praticamente a una rotazione completa della vite corrisponde un avanzamento pari
al passo della filettatura.Si, voi conoscete già da un punto di vista descrittivo, come sono
fatte le filettature e vi rendete conto che un passo è in genere una quantità molto piccola
rispetto alle dimensioni dell’organo stesso e quindi questo fa sì che la coppia che voi
applicate per ruotare questo organo di manovra si converta in una forza di spinta molto
elevata.Del resto molto spesso almeno nelle vecchie autovetture il cric è quell'elemento che
voi utilizzate per sollevare l'autovettura quando dovete cambiare uno pneumatico consente a
voi, con la vostra forza manuale che alla fine può essere, poi potete applicare una forza di
152 100 Newton gosso modo e onsente di sollevare un'autovettura che può pesare anche
piu di 1000 chilogrammi, 1500 chilogrammi senza uno sforzo notevole. Quindi questo vi dà
un'idea di come questo tipo di organo meccanico consenta di amplificare moltissimo il
carico.Anche voi, esercitate infatti questo tipo di organi, viene utilizzato molto spesso per il
sollevamento molto lento di carichi pesanti oppure per il corretto posizionamento degli
elementi meccanici, ad esempio le tavole porta pezzo delle macchine utensili per le
lavorazioni per asportazione di truciolo. In passato erano realizzate con viti di manovra, oggi
si preferiscono utilizzare delle viti a ricircolazione di sfere però, diciamo alla fine, il principio è
sempre lo stesso. Poi riuscite a posizionare e a, guidare con estrema precisione questi
organi lungo una slitta.Allora vediamo dopo questa introduzione, giusto per capire di che
cosa stiamo parlando, vediamo un po come è fatta una vite di manovra.Diciamo che in teoria
noi potremmo utilizzare una filettatura qualsiasi. Però, dato lo specifico utilizzo,le filettature
che normalmente si utilizzano hanno una geometria particolare. La più semplice che
possiamo immaginare, quella a cui faremo riferimento è una filettatura con profilo quadro.
Quindi, in cui il profilo generatore è in pratica un quadrato che avvolgendosi a elica sul corpo
cilindrico della vite costituirà il filetto. Diciamo che avremo grosso modo una geometria di
questo tipo. Questa, ovviamente questa è la vite che noi andiamo a rappresentare la vite
sarà data dall'interno di una madrevite e presenta la stessa identica geometria ovviamente
con un'adeguato gioco perché dobbiamo consentire il libero scorrimento del filetto all'interno
della cava ricavata sulla madre vite.Allora su questo elemento aggirà un carico P di questo
tipo e per mettere in rotazione questo elemento noi dobbiamo applicare un momento
torcente di questo tipo. Quindi questo è il momento torcente farà ruotare la nostra vite e
provocherà il sollevamento o l'abbassamento se ovviamente invertiamo il verso del
momento torcente del carico P che stiamo considerando. Allora vediamo di prima di tutto di
precisare alcune caratteristiche della nostra vite di manovra.In generale, voi sapete che per
le viti il diametro di riferimento è il diametro esterno che è quello unificato e a questo non fa
eccezione neanche la filettatura quadra, quindi questo qui sarà il diametro d nominale della
nostra vite. Dopodiché, per quelli che sono i nostri scopi, ci interessa definire anche il
diametro di fondo della filettatura che prende il nome di diametro di nocciolo d con m e
quello che è il diametro medio della filettatura che sarà posizionato ovviamente a metà della
dell'altezza del filetto di con M. Perché ci interessa il diametro medio? Perché chiaramente,
siccome noi dovremmo andare a studiare, le forze che vengono scambiate tra i vari filetti,
noi immagineremo diciamo l'ipotesi più corretta che possiamo fare è che i carichi siano
applicati in corrispondenza del diametro medio d con m. Questo, diciamo per quanto
riguarda le dimensioni diametrali. Dopodiché abbiamo detto che il filetto è costituito da un
profilo generatore quadrato. Quindi se noi definiamo il passo P che è la distanza tra due
punti omologhi di due filetti consecutive allora possiamo dire che il passo sarà pari alla metà
dell'altezza della dimensione del nostro filetto, quindi questa sarà p mezzi, e siccome il
profilo è quadrato sarà pi mezzi anche l'altezza della cresta della filettatura.Quindi anche
questa distanza, o meglio, scriviamo così d meno d con n fratto due, quindi diametro
esterno, meno diametro di nocciolo fratto due, cioè quest'altezza h.Però, altezza della
Filettatura sarà pari a più mezzi.Questo perché il profilo e quadrato. Una volta che abbiamo
precisato queste dimensioni, possiamo ora andare a studiare quello che accade all'interno di
questo collegamento filettato, perché chiaramente se noi vogliamo dimensionare cioè una
vita di manovra, dobbiamo stabilire qual è il momento torcente che dobbiamo applicare per
sollevare il carico P che ovviamente è il dato di Progetto perché ci serve determinare Il
momento torcente, non solo per dimensionare l'organo di trasmissione che deve mettere in
rotazione la vita di manovra questo è pacifico, ma anche perché il momento torcente andrà a
sollecitare la vite unitamente al carico P. Quindi ci serve per poter dimensionare il filetto per
sopportare i carichi da cui è interessato.Allora come facciamo a individuare i carichi agenti
che vengono scambiati tra le superfici in contatto? Prima di tutto dobbiamo ipotizzare che i
carichi vengano scambiati in corrispondenza del diametro medio.Ovviamente la superficie di
contatto interessata, per come è disegnato il carico, è questa superficie quella inferiore,
perché in pratica diciamo il carico premendo preme su questa superficie di contatto.Quindi
nascerà una superficie di contatto che è praticamente costituita da una corona circolare che
si avvolge ad elica attorno al cilindro, in particolare al nocciolo della vite. Quindi possiamo
ragionevolmente immaginare che la forza scambiata, che i carichi scambiati abbiano una
risultante applicata in corrispondenza del diametro medio.Ora, per semplificare questa
superficie di contatto, che appunto è una circolare che si avvolge a elica attorno al cilindro,
possiamo immaginare di considerare la superficie cilindrica corrispondente al diametro
medio e di aprire questa superficie cilindrica lungo una generatrice.Se noi disponiamo su un
piano questa superficie laterale il filetto diventerà un piano inclinato.Quindi in pratica
otteniamo il cosiddetto filetto linearizzato che è un piano inclinato, quindi questa superficie
rappresenterà in pratica il nostro filetto riportato nel piano. Supponiamo per semplicità di
considerare un unico filetto, quindi una rotazione completa. Quindi questo piano inclinato
avrà una lunghezza pi greca, diametro medio che appunto è la lunghezza della
circonferenza del cilindro e che abbiamo aperto lungo una generatrice e, quando noi
compiamo una rotazione percorriamo uno spazio pari a pi greco d con m, la vite avanza di
una quantità pari al passo p piccolo. Attenzione a non confondere il carico applicato p
grande con piccolo. Questo significa che l'angolo di inclinazione del filetto, che chiameremo
Lambda, è definito una volta che conosciamo il diametro della vite e il passo della filettatura,
quindi potremmo scrivere che la tangente di Lambda angolo di inclinazione del filetto, sarà
dato dal rapporto dei due cateti, quindi diviso pi greca d con M. Andiamo a vedere quali sono
i carichi scambiati, quindi su questa filettatura agirà chiaramente un carico distribuito per
tutta la lunghezza. Giusto per chiarirci le idee io ho rappresentato la lunghezza del filetto,
corrispondente a una rotazione, ma in realtà la zona interessata dal carico sarà molto più
lunga. Però questo non ha importanza perché tanto io, qualunque sia la lunghezza del filetto
interessato, io andrò a considerare solo la risultante del carico applicato su tutto il filetto e
questa risultante almeno in direzione verticale, non è altro che il carico P che io intendo
sollevare, che immaginiamo concentrato qua al centro del filetto.Quindi attenzione che in
questa rappresentazione p è semplicemente la risultante, ma in realtà è come se voi aveste
qui un carico distribuito per tutta la lunghezza che dà origine a questa risultante. Per i nostri
scopi ci basta considerare direttamente la risultante.Come reagirà il piano inclinato il piano
su cui si esercita questo carico? P, come ben sapete, reagirà con una forza normale, eh n al
piano e poiché è un piano su cui agisce anche l’attrito ci sarà anche una forza di attrito. Ora
la forza di attrito, il verso della forza di attrito dipenderà dal moto relative tra i filetti di vite e
madrevite. Quindi cambierà verso a seconda se stiamo considerando la fase di
abbassamento o di sollevamento del carico. Iniziamo con la fase di sollevamento del carico,
quindi nella fase di sollevamento del carico, significa che stiamo spostando il carico verso la
parte alta del piano inclinato del nostro filetto. Quindi stiamo esercitando attraverso il
momento torcente che mette in rotazione la vite, una forza F diretta verso la parte alta del
piano inclinato e questo significa che nascerà una forza di attrito che si opporrà a questo
moto per Ndove mu è vviamente il coefficiente di attrito che esiste tra i filetti e F non è altro
che l'effetto del momento torcente e la forza che è il momento torcente esplica in
corrispondenza del diametro medio. Cioè In altre parole potremmo scrivere che il momento
torcente sarà uguale a F per il diametro medio mezzi, cioè forza per braccio con cui
agisce.Allora vediamo di esprimere la relazione che esiste tra queste forze, andando a
imporre l'equilibrio delle forze. Quindi equilibrio in direzione orizzontale, diciamo direzione X,
è in direzione Y. Quindi in direzione X potremmo scrivere F meno la componente orizzontale
di n dove la componente orizzontale di n e questo sarà l'angolo Lambda. Analogamente,
quindi sarà n per il seno di Lambda negativa perché si oppone alla forza F, quindi meno n
seno di Lambda. Poi dobbiamo considerare la componente orizzontale della forza di attrito
che ovviamente agisce con una componente che sarà pari a mu per n per il coseno di
Lambda, sempre negativa, perché si oppone a F, quindi meno Mu per n coseno di lambda.
P invece non dà nessun contributo perché è vertical e quindi la sua proiezione, nulla
imponiamo l'equilibrio in direzione Y.In direzione Y, la F non darà a nessun contributo,
avremo il contributo di P meno il contributo dello sforzo normale che varrà n per il coseno di
Lambda questa volta, il contributo della forza verticale della forza di attrito, quindi Mu per n
per il seno di Lambda uguale zero.Da queste due relazioni noi possiamo ricavare
l'espressione delle due incognite che sono lo sforzo normale N e la forza F che noi
dobbiamo applicare per sollevare il carico, quindi isoliamo ad esempio n dalla
seconda.Quindi n sarà uguale a P Fratto coseno di Lambda Meno Mu seno di Lambda.
Sostituiamo nella seconda e nella prima, quindi F prima isoliamola e N quindi scritto sempre
non scrivere n che moltiplica seno di Lambda, più mu coseno di Lambda e quindi
sostituendo sarà P che moltiplica seno di Lambda più coseno di Lambda Fratto Coseno di
Lambda, meno seno di Lambda.Quindi questa formula ci fornisce l'espressione del carico F
che dobbiamo fornire per sollevare il carico.In realtà noi non applicheremo direttamente il
carico F. Applicheremo il momento torcente quindi di qua sarà immediato ricavare il
momento torcente in fase di sollevamento. Lo chiamo MT con S, F per d con m mezzi,
quindi sarà uguale a P per d con m mezzi per questa quantità che dipende dalla geometria
del filetto e dall'angolo e dal coefficiente di attrito.Se noi andiamo a esaminare questa
espressione qua il denominatore, abbiamo una differenza. Quindi cos'e Lambda Meno mu
seno di Lambda ci potrebbe venire il dubbio che questa quantità possa diventare negativa,
ma in realtà questo dubbio sparisce subito. Perché?Coseno di Lambda Lambda per come
l'abbiamo disegnato, è l'angolo di inclinazione del filetto, quindi è un angolo molto piccolo.
Stiamo parlando di pochi gradi quindi il coseno di Lambda è prossimo a uno o comunque è
molto grande, mentre il seno di Lambda è prossimo allo zero, quindi questa quantità coseno
di Lambda meno mu seno di Lambda è sicuramente maggiore di zero.Del resto sarebbe
veramente strano che per sollevare questo carico.Dovessimo applicare un momento
torcente opposto.Sarebbe ovviamente un controsenso, fisicamente non è possibile, è chiaro
che se vogliamo sollevare questo carico, dobbiamo applicare un momento torcente
concorde che ci porta a sollevare la vite. Vediamo ora che cosa succede in fase di
abbassamento.Allora in fase di abbassamento lo ripetiamo il nostro disegno, quindi abbiamo
il nostro filetto, linearizzato, abbiamo il carico p applicato come al solito la reazione n del
piano inclinato diciamo del nostro filetto che ovviamente non cambia.Questa volta, però,
stiamo spostando il punto di applicazione di p verso la parte bassa, quindi diciamo che
stiamo applicando una forza F generata dal momento torcente che stiamo applicando
direttamente in questo verso. La forza di attrito si opporrà al moto e quindi verrà una forza di
attrito disposte in questa maniera.Questa è sempre lambda, quindi ndiamo a determinare
ora le condizioni e a imporre le condizioni di equilibrio per determinare l'espressione di F e di
n che sono le due incognite. Quindi mponendo l'equilibrio in direzione X che cosa
avremo?Avremo la componente orizzontale di mu per n, questo è sempre l'angolo lambda,
quindi per n per il coseno di Lambda. Poi avremo la componente orizzontale di n questa è
l'angolo lambda, quindi sarà n per il seno di Lambda con il segno meno perché è diretta e
opposta alla precedente.E poi avremo il carico F. Meno F uguale zero.Imponiamo l'equilibrio
in direzione Y, in direzione Y avremo P, la componente verticale di mu per n, quindi meno
mu per N per il seno di Lambda. La componente verticale di n quindi n per il coseno di
Lambda con il segno meno, meno n coseno di Lambda uguale zero. Ricaviamo, come al
solito, l'espressione di n da questa seconda qui sarà uguale a P fratto Mu, seno di Lambda
più coseno di Lambda e, ricaviamo F dalla prima, quindi F sarà uguale a N che moltiplica Mu
Coseno di Lambda, meno seno di Lambda. Ho invertito i segni meno mucoseno di Lambda,
più seno di Lambda e quindi sostituendo n otterremo p che moltiplica seno di Lambda,
meno muco coseno di Lambda fratto Mu seno di Lambda più coseno di lamda. Quindi
questa è l'espressione della forza F. Forza F perché in realtà noi applichiamo attraverso un
momento torcente, quindi il momento torcente in fase di abbassamento, si calcolerà come F.
per il diametro medio mezzi. Quindi sarà P per d con m mezzi seno di Lambda, meno Mu
coseno di Lambda Fratto Mu seno di Lambda più coseno di Lambda.Per questa espressione
anche qua ci può venire il dubbio che questo momento possa essere minore di zero è
perché c'è il numeratore in questo caso che è composto da due termini e non sappiamo
qual’è di segno opposto e non sappiamo quale dei due prevale. Questa volta però non ci
troviamo come nella situazione precedente in cui, data la geometria, i valori dei parametri
eravamo certi che la quantità fosse positiva perché qua abbiamo seno di Lambda e lambda,
abbiamo detto, è un angolo molto piccolo.Quindi il seno è una quantità piccola, meno Mu,
che moltiplica coseno di Lambda. Per la stessa ragione coseno di Lambda, una quantità
prossima a uno o comunque più grande del seno di Lambda, quindi il rischio che questo sia
minore di zero è concreto.Che significa da un punto di vista fisico, che questo termine, che
questo momento torcente sia minore di zero? Fisicamente torniamo alla nostra vite, significa
che se noi stiamo abbassando il carico, quindi stiamo avvitando la vite il carico p esercita un
lavoro positivo, cioè questa questa operazione, questo moto di rotazione che da origine
all'abbassamento del carico è favorito dalla presenza del carico p. Noi in più stiamo
aggiungendo un momento torcente che produce l'abbassamento. Dire che il momento
torcente mt con a sia negativo significa che noi dobbiamo frenare la vite perché
spontaneamente non si abbassi.Ora ecco che cosa significa che quel termine diventi diventa
negativo. Può capitare e solo che, se capita è una situazione che non non ci piace affatto,
Eh, immaginate che voi abbiate sollevato con il crick la vostra autovettura per cambiare lo
pneumatico e all'improvviso, per effetto del carico del peso della vostra autovettura il crick si
abbassi spontaneamente una condizione estremamente pericolosa.Quindi ci interessa
capire qui quando si possa verificare una situazione di questo genere. In generale, si fa in
modo che le viti di manovra siano irreversibili, cioè l'abbassamento spontaneo non deve
mai verificarsi perché è una condizione potenzialmente estremamente pericolosa e si dice
quindi che la vite deve essere irreversibile quando si verifica questa condizione pericolosa.
Cioè perché non si verifichi questa questa condizione pericolosa, dobbiamo verificare che il
numeratore di questa quantità del momento torcente in fase di abbassamento sia maggiore
di zero. Quindi se noi andiamo a imporre seno di Lambda meno Mu Coseno di Lambda
maggiore di zero questo diventa seno di Lambda su Coseno di Lambda, cioè tangente di
Lambda maggiore di mu. Ora, se voi ricordate la definizione di coefficiente di attrito, il
coefficiente di attrito è legato all'angolo di attrito, cioè l'angolo che viene a formarsi
componendo N e la forza di attrito. La risultante di queste due componenti ci darà la
reazione complessiva del vincolo, in questo caso della nostra filettatura e sarà inclinata
rispetto alla direzione normale proprio dell'angolo di attrito.Quindi questo Mu può essere
espresso come tangente di fi dove fi è l'angolo di attrito. La risultante di queste due
componenti ci darà la reazione complessiva del vincolo. Vabbè, più e meno quindi
correggiamo meno seno di lambda più mu coseno di lambda, maggiore di zero significa
seno di Lambda su Coseno di Lambda minore di Mu, ovvero Lambda minore di fi. Questa è
la condizione di irreversibilità, cioè dove avete un piano inclinato, quindi l'inclinazione del
filetto, perché questo significa nel nostro caso più piccolo dell'angolo di attrito.Allora,
scoperto questo, uno potrebbe pensare ah vabbè, risolvo il problema aumentando l'attrit che
certo rende irreversibile la vite di manovra, ma non è un'ottima idea perché questa è una vite
di manovra è un organo di manovra, cioè un organo di trasmissione. Noi non vogliamo
impiegare, dissipare energia, sprecare energia e coppia per niente. Vogliamo realizzare la
trasmissione del moto con una efficienza, con un rendimento che è il più elevato
possibile.Quindi noi faremo di tutto per minimizzare fi l'angolo di attrito, cioè andremo a
lubrificare le superfici della vite di manovra non a aumentarne la rugosità in maniera tale che
abbia un coefficiente di attrito più elevato.Quindi se noi minimizziamo il coefficiente di attrito
e quindi riduciamo al massimo fi dobbiamo fare degli angoli di inclinazione del filetto molto
bassi perché solo questo ci garantisce la condizione di irreversibilità. Le filettature quadre
sono quelle più semplici che vengono adottate, però si possono utilizzare anche delle
filettature più ottimizzate per questo tipo di problema.La filettatura trapezia.Quindi una
filettatura che ha una geometria di questo tipo.Ecco.In generale, la filettatura trapezia è fatta
in questa maniera.Il profilo generatore è un trapezio, se lo andiamo a guardare nel dettaglio,
è un trapezio che ha i lati inclinati di un angolo Alfa 30 °.Almeno il profilo unificato, anche
qua noi possiamo definire un diametro esterno, un diametro di nocciolo e un diametro
medio.Che cosa cambia se noi utilizziamo una filettatura di questo tipo in tutto quello che
abbiamo visto?Cambia che diciamo la reazione normale del filetto, ovviamente è ortogonale
al filetto che è inclinato di questo angolo Alfa. In pratica nelle formule che abbiamo ricavato
si vede che alcuni termini vengono corretti dalla quantità coseno di Alfa. Quindi se noi
abbiamo scritto che il momento torcente in fase di sollevamento era uguale a P per p con m
mezzi.Sim l'Amgas più Mu Coseno di Lambda questo termine dove compare mu viene
corretto con coseno di Alfa a denominatore.E stessa cosa avremo qua coseno di Lambda,
meno Mou, seno di Lambda, qui avremo a denominatore coseno di Alfa.Quindi diciamo la
relazione che abbiamo ottenuta rimane sostanzialmente immutata, a patto di considerare
questo termine correttivo coseno di alfa che tiene conto dell'inclinazione del filetto in fase di
sollevamento. Stessa cosa avremo in fase di abbassamento. Riscriviamo la bene, avremo
muco, seno di Lambda, Fratto, Coseno di Alfa.Meno seno di Laura.Fratto Mu seno di
Lambda su Coseno di Alfa -1 più coseno di Lambda.Quindi diciamo con un discorso
sostanzialmente analogo, però non ci interessa ricavare che cosa cambia dal punto di vista
della condizione di irreversibilità?Anche qua abbiamo il rischio che questo termine possa
diventare negativo. Andiamo a vedere quindi Mu Coseno di Lambda.Su coseno di Alfa meno
seno di lambda, maggiore di zero.Che cosa significa? Che Mou coseno di Alfa deve essere
maggiore della tangente di Lambda, cioè di sen Lambda su consen Lambda, invertendo le
cose oppure moltiplicando qua per il coseno di alfa, no lasciamolo da questa parte, meglio
quindi mo su coseno di Alfa maggiore di tangente di lambda di Lambda otterrete tangente di
Lambda deve essere minore di Mu su Coseno di Alfa.E quindi diciamo la condizione di
irreversibilità cambia, però diciamo in maniera poco poco evidente. Insomma teniamo conto
che siccome coseno di Alfa e una quantità minore di uno il termine a secondo membro sarà
più grande e quindi sarà più difficile, più facile realizzare la condizione di irreversibilità, cioè
tangente di Lambda, sarà minore di Mou su coseno di Alfa con maggiore facilità.Una
osservazione, perché utilizziamo perché preferiamo un filetto a forma trapezoidale invece di
una più semplice filetto quadro. Perché?Questo tipo di filetto è molto più robusto.Voi dovete
immaginare che il filetto a tutti gli effetti possa essere assimilato a una trave a mensola che
è incastrata nel corpo nel nocciolo della vite, quindi come ben sapete, in una trave a
mensola, la sollecitazione maggiore di flessione si realizza all'incastro. Quindi, se in quella
zona dove si incastra il filetto sul corpo del nocciolo della vita avete una sezione resistente
maggiore, chiaramente riducete le sollecitazioni.Quindi diciamo geometricamente la sezione
del filetto trapezia è più resistente, quindi quando avete delle delle viti di manovra
particolarmente sollecitate è la soluzione più efficiente e, che è quindi giustifica la
complicazione nella geometria.Inoltre oltre al filetto quadro e al filetto trapezio, è possibile
utilizzare anche un filetto asimmetrico a dente di sega, quindi diciamo in cui le due superfici
inclinate del filetto hanno un'inclinazione diversa.In genere si fa sempre in modo che questa
superficie inferior cioè quella meno inclinata, abbia comunque una piccola inclinazione che
se non mi ricordo male dalla normativa è di 3 °, perché questo in pratica favorisce il moto
relativo delle superfici ed evita gli impuntamenti della tra vite madrevite.Qual è il vantaggio di
avere una differenza di inclinazione tra le due superfici del filetto? È che questa tipo di
geometria è particolarmente indicata per sopportare i carichi diretti verso il basso. Il basso,
perché in questa maniera la reazione per la madrevite che si avrà in questi punti sarà
praticamente allineata con il carico agente e quindi sarà più efficiente nel sopportare un
carico di questo tipo. È chiaro che se invertiamo la direzione del carico, allora tutti i vantaggi
svaniscono.Quindi diciamo che la filettatura a dente di sega è se vogliamo una via di mezzo
tra la filettatura trapezia e la filettatura quadra in cui noi abbiamo comunque il vantaggio di
una maggiore sezione resistente all'incastro e quindi una maggiore robustezza del filetto e
abbiamo il vantaggio di di una superficie di contatto che praticamente ortogonale al carico
che dovrà essere sopportato e quindi una maggiore efficienza sempre che il carico abbia un
verso predefinito. Perché se prevediamo una inversione del carico, questo tipo di filettatura
ovviamente è del tutto inadeguato Trovate poi su un libro su libri di disegno, penso anche sul
libro di costruzione di macchine, le diciamo le dimensioni unificate dei vari filetti, tenendo
conto che, specie per la filettatura quadra molto spesso si realizzano delle filettature anche
non unificate, perché tanto comunque vengono realizzate direttamente per tornitura, quindi
non non è necessario utilizzare degli utensili appositi per realizzare questo tipo di filettatura.
Invece per le filettature quadra trapezio o le filettature a dente di sega in genere ci si riferisce
agli elementi normalizzati, agli elementi unificati.Ora questi momenti che noi abbiamo visto
in fase di abbassamento e in fase di sollevamento non sono i soli da dover essere da dover
considerare Il carico P in qualche modo deve essere applicato alla vite e questo carico p
quindi determina una ulteriore superficie di attrito. Vediamo di chiarirlo con un disegno.
Supponiamo che questa sia la madrevite e qua ci sia la nostra vita di manovra che vi
rappresento in maniera unificata.Allora questa vite di manovra deve terminare per qua in
alto, con una superficie di appoggio con un collare, come si dice e su questo collare agisce il
carico P che ovviamente non deve ruotare.In genere si può inserire o qua una superficie di
frizione tipicamente una bronzina, oppure addirittura si possono inserire delle sfere, quindi si
ricava una gola e si realizza un elemento di questo tipo una superficie di appoggio perché
qua il carico ovviamente non deve ruotare, deve ruotare la vite. Quindi c'è un moto relativo
di rotazione tra la parte fissa che esercita il carico e la vita stessa anche qui, quindi,
immaginiamo per focalizzare le idee che ci sia una gola con dei corpi volventi che possono
rotolare quindi in questa gola. In ogni caso, qualunque sia la soluzione che noi adottiamo
qua ci saranno delle perdite per attrit, cioè il momento torcente che noi applichiamo alla
nostra vite, deve non solo vincere l'attrito nella filettatura, nel contatto vite madre vite e
quello l'abbiamo determinato in fase di sollevamento e di abbassamento, ma deve vincere
anche le perdite per attrito che nascono qui tra il collare è la vite.Queste perdite Mu con C o
meglio questo momento di attrito lo possiamo calcolare come x che la forza di attrito che
complessivamente si esercita moltiplicato per d con c mezzi dove d con c è il diametro del
collare questa quantità mu non è detto che sia lo stesso della contatto vite madre vite, quindi
lo indichiamo come mu con c. Quando noi determiniamo il momento torcente in fase di
abbassamento o di sollevamento quindi chiamalo segnato oltre al momento torcente in fase
di sollevamento in fase di abbassamento che noi abbiamo calcolato prima, è che deriva
dall'attrito nel nell'accoppiamento vite madre vite dobbiamo sommare in ogni caso anche il
momento torcente che serve a vincere le resistenze nel collare e questo sarà identico fino in
fase di sollevamento che in fase di abbassamento non ci saranno differenze perché per
come è fatto il sistema si eserciterà sia che io ruoti la vite in una direzione che nella
direzione opposta.Questo ci serve per dimensionare poi l'organo che dovrà mettere in
rotazione la nostra vite e che dovrà essere in grado di garantirci il momento torcente
totale.Ovviamente il momento torcente maggiore sarà quello in fase di
sollevamento.Ovviamente la presenza di questo momento MT con c ci favorisce dal punto di
vista della irreversibilità del collegamento, perché anche qualora questo MT con a fosse
nullo o addirittura negativo, avremmo comunque questa ulteriore resistenza nel collare che
ci garantisce che la vite spontaneamente non si metterà a ruotare e quindi determinando un
abbassamento spontaneo. Allora, quindi, una volta che abbiamo determinato diciamo i
carichi che agiscono sulla nostra vite di manovra, allora il problema successivo è quello di
dimensionare questa vite in maniera tale che possa sopportare i carichi e funzionare
correttamente. Dobbiamo andare a esaminare le sollecitazioni che agiscono nei vari
elementi della filettatura. Per semplicità in tutto questo che dirò farò riferimento alla filettatura
quadra che è la più semplice da esaminare, però per le altre diciamo cambia veramente
poco. Allora quali sono le sollecitazioni che agiscono nella vite? Allora, nel corpo della vite
diciamo se la rappresentiamo in questa maniera molto semplice, questa è la nostra
madrevite, noi sappiamo che globalmente stiamo applicando un carico P e un momento
torcente.Ovviamente il momento torcente che dobbiamo considerare per il dimensionamento
per la verifica di resistenza della vite è quello massimo possibile solo che dobbiamo
considerare quindi il momento torcente in fase di sollevamento. Ora il momento di torcente
totale si compone anche del momento torcente applicato in corrispondenza del collare, però
questo non va considerato perché il momento torcente che noi applichiamo
complessivamente, che andrà a sollecitare a torsione la nostra vite, è solo la quota parte che
serve a vincere le resistenze nel collegamento filettato, quindi proprio il primo momento
torcente che noi abbiamo determinato. Allora, conoscendo quindi questo momento torcente
in fase di sollevamento e il carico P da sollevare, questo ci determina nel corpo cilindrico
della nostra vite due sollecitazioni che conosciamo bene a tutti gli effetti. Questo sarà una
trave sollecitata da uno sforzo normale e quindi avremo una SIGMA che calcoleremo come
forza diviso l’area, quale area consideriamo? L'area del nocciolo corrispondente al diametro
di nocciolo perché è una sollecitazione che agisce proprio nel corpo della vite.Quindi p greca
t con quadro quarti. Allo stesso modo, il momento torcente che noi applichiamo andrà a
sollecitare a torsione il nocciolo della vite e quindi ci calcoleremo una tensione tangenziale
dovuto al momento torcente applicato a una sezione circolare di diametro pari a d. Quindi
16.MTS diviso pi greca di con n al cubo perché pi greca di con n al cubo Sedicesimi non è
altro che il modulo di resistenza a torsione di una sezione circolare di diametro di con n.
Avendo quindi sia una tensione di tipo normale, che una tensione di tipo tangenziale, far
verificare la resistenza del nocciolo della vite, dovremo calcolare la tensione equivalente con
un criterio di resistenza, quindi, ad esempio con il criterio di von Mises e quindi ci
calcoleremo una SIGMA equivalente come la radice quadrata di SIGMA quadro piu tre volte
da un quadro, in questo caso particolare che dovrà essere minore o uguale della tensione
ammissibile. Quindi questa è la prima verifica di resistenza che dobbiamo fare per la nostra
vite ed è una verifica di resistenza globale. C'è poi un’ ulteriore problema che dobbiamo
andare a verificare, soprattutto nel caso di viti di manovra molto lunghe. Il carico P è un
carico di compressione e quindi se noi abbiamo una vite di manovra molto lunga, potremmo
incorrere nel fenomeno dell'instabilità elastica e quindi dobbiamo verificare che questo
carico p sia minore del carico, quantomeno del carico critico di eulero, anche se sappiamo
che questo non è strettamente, non è il valore minimo possibile, però quantomeno ci dà una
indicazione, quindi p minore del carico critico di eulero. Quindi, una volta che noi abbiamo
condotto queste due verifiche sappiamo che globalmente la nostra vite di manovra
sopporterà staticamente, I carichi a cui assoggettato. Però questo non basta perché
dobbiamo andare a vedere anche che cosa accade a livello locale in corrispondenza dei
filetti. Allora, per quanto riguarda le sollecitazioni locali, corrispondenza dei filetti si fanno, si
eseguono due verifiche. Prima di tutto si verifica che il carico distribuito sulla filettatura sia
minore a un valore ammissibile, poi vedremo quanto vale questo carico ammissibile.Qual è
questo carico.? È il carico che in pratica si ottiene ripartendo la forza P sull'intera superficie
di contatto.Disegniamoci un attimo un filetto.Allora se noi applichiamo quindi il carico P al
nostro filetto abbiamo detto che la madrevite sopporterà questo carico e nascerà una
pressione di contatto in questa zona del filetto. Se immaginiamo che questo sia in piano, in
realtà è inclinato, però grosso modo possiamo supporre che questa superficie sia piana
l'area di questa di questa superficie di contatto è quella di una corona circolare che ha
diametro d piccolo e diametro interno pari al diametro di nocciolo.Quindi l'area di questa
corona circolare si calcolerà come pi greca, quarti per diametro al quadrato, meno d con n al
quadrato.Questo se il filetto, in presa cioè il filetto che trasferisce il carico, è uno solo. In
realtà nella vite di manovra ifiletti impresa sono sicuramente piu di uno.Quindi per ottenere
l'area di contatto complessiva dobbiamo moltiplicare per il numero di filetti in presa.Quindi il
carico Q, il carico distribuito che mediamente si eserciterà sul nostro filetto, sarà pari al
carico complessivo che deve movimentare la nostra vita di manovra fratto l'area di contatto,
ovvero P fratto pi greca quarti d piccolo al quadrato, meno di con n al quadrato per n. Per le
viti di manovra questo carico Q deve essere particolarmente basso.Infatti, si utilizza per le
viti di acciaio su acciaio, una q ammissibile di 10 Newton su millimetro quadro. Se voi vi
ricordate le pressioni di contatto che abbiamo utilizzato per per le ruote dentate, faccio per
dire anche per acciai non particolarmente brillanti, avevamo delle pressioni di contatto
dell'ordine di parecchie centinaia, se non migliaia di Newton su millimetro quadro qua invece
abbiamo una pressione ammissibile un carico ammissibile sui filetti di appena 10 Newton su
millimetro quadro. Attenzione che questi parametri hanno un significato completamente
diverso. Questo Q, infatti, è un carico medio distribuito su tutto il filetto, che quindi deve
tenere conto delle tolleranze geometriche e dimensionali con cui sono realizzate le
filettature. Cioè questo è un valore assolutamente medio, ma ci saranno dei picchi di
tensione di pressione molto più elevate dipendenti appunto dalle condizioni di
accoppiamo.Mentre nel caso delle ruote dentate quella pressione di contatto era
estremamente localizzata, quindi potevamo far riferimento a una pressione di contatto più
aderente alla realtà.Questo per dirvi che una stessa grandezza, una pressione di contatto
ammissibile, cambia notevolmente il suo valore a seconda delle circostanze del componente
meccanico che stiamo considerando e uno inserisse in questa formula una pressione
ammissibile che utilizzavano normalmente per il dimensionamento delle ruote dentate
otterremmo qualcosa di assolutamente irrealistico.In genere poi nelle viti di manovra c'è
un'altro problema.C'è il pericolo dell'impuntamento, cioè la filettatura deve liberamente
ruotare la filettatura tra vita e madrevite deve liberamente ruotare senza incontrare ostacoli
saltellamenti e, quindi dobbiamo avere una pressione di contatto particolarmente bassa
perché altrimenti se si verifica un impuntamento, quella vite di manovra si blocca e
ovviamente non non non esplica più la sua funzione.In generale questa relazione viene
utilizzata per calcolare il numero di filetti, in presa che deve avere la mia filettatura, che le
deve avere la mia vite di manovra, perchè normalmente.Il diametro, il diametro di nocciolo
vengono stabiliti o da considerazioni cinematiche o da verifiche di resistenza globale della
vite come quelle che abbiamo visto all'inizio, però il numero di filetti in presa va a
condizionare quella che è l'altezza della madrevite H grande. Altezza della Madrevite che in
pratica pari al passo della filettatura per il numero di filetti in presa. Quindi quanto grande
deve essere la madrevite, quanto alta deve essere la madrevite viene stabilita da questa
verifica. Tenete conto che questa verifica è in genere una tra le più stringenti per la vita di
manovra perché questo livello di severità carico sul filetto è veramente un livello basso e
quindi richiede un'altezza del collegamento molto elevato.Oltre a questa verifica, poi,
possiamo andare a considerare le sollecitazioni che localmente agiscono in corrispondenza
del nostro filetto. Allora facciamo un disegno un po più particolareggiato.Quindi, supponiamo
che questo sia il nostro filetto, qua c'è l'asse della vite.Allora qui agirà il carico Q e il carico
distribuito Q sui filetti e a tutti gli effetti questo filetto si comporta, come abbiamo detto, come
una mensola incastrata nel corpo della vita. Allora fissiamo un riferimento XY e Z
uscente.Allora questa è una mensola nel piano XY. Su questa mensola, per effetto di questo
carico aggirà qui alla sezione di incastro un momento flettente, un momento flettente che mi
produrrà una distribuzione di tensione bitriangolare.In questo tipo. Quindi, se noi
consideriamo un elementino di materiale che si trova in questa zona quest sarà interessato
in questa zona da una tensione Sigma X c’è lo andiamo a disegnare, quindi qua gira una
tensione SIGMA X è sarà quello prodotta dalla flessione, quindi SIGMA X si calcolerà come
momento flettente. E quanto vale il momento flettente? La risultante possiamo considerare
invece, che questo carico distribuito la risultante di questo carico distribuito che agisce su
tutti i filetti che sarà proprio il carico P moltiplicato per il braccio con cui agisce, è applicato in
corrispondenza del diametro medio rispetto alla sezione di incastro, agisce con un braccio
che vale i quarti perché abbiamo detto che l'altezza del filetto e pi mezzi quindi pi grande per
piccolo quarti e questo è il momento flettente fratto il momento d'inerzia della sezione
resistente. Ora la sezione resistente se consideriamo un unico filetto, è in pratica è la
superficie laterale di un cilindro che ha l'altezza pari all'altezza del filetto.Se noi
immaginiamo che questa superficie laterale di aprirla lungo una generatrice di disporla sul
piano, questa sezione resistente ha la forma rettangolare e, il modulo di resistenza a
flessione di una sezione rettangolare si calcola come 1/6 della larghezza della sezione per
l'altezza al quadrato. Quindi 1/6 della larghezza, quant'è la larghezza e la lunghezza della
circonferenza di base, quindi pi greca per il diametro di nocciolo, moltiplicato per l'altezza
della sezione che è l'altezza del filetto, cioè pi mezzi p piccolo, mezzi al quadrato. Questo
però se il filetto che si sopporta il carico fosse uno. Ma siccome abbiamo n filetti in presa
dobbiamo moltiplicare tutto questo per n piccolo. Allora questo è il nostro filetto su cui agisce
il carico P. Dove è incastrato il filetto? Su questa linea che però può essere estrusa lungo
tutta la circonferenza. Quindi la sezione secondo cui è incastrato il filetto è la superficie
laterale di questo cilindro che ha diametro pari al diametro di nocciolo.Se noi immaginiamo
di aprire questa superficie laterale lungo una generatrice, otteniamo una sezione resistente
rettangolare che ha larghezza pari alla circonferenza del cilindro, quindi, p greca T con e
Altezza pari all'altezza del nostro filetto. Per questa sezione rettangolare la distribuzione bi
triangolare della flessione di questo tipo.E come si valuta questa tensione massima? Come?
Momento flettente fratto il modulo di resistenza flessione della sezione rettangolare il modulo
di Resistenza a flessione della sezione rettangolare il modulo di resistenza di una sezione
rettangolare è dato dal momento d'inerzia rispetto all'asse baricentrico. Diciamo un
dodicesimo b h al cubo fratto h mezzi vi porta.A 1/6 PH Quadro che è il modulo di
resistenza, flessione di una sezione rettangolare.La stessa cosa avviene qui, in
corrispondenza del filetto solo che questa sezione rettangolare resistente non ha l'aspetto di
un rettangolo, ma rappresenta la superficie laterale dove è incastrato il filetto in
corrispondenza del nocciolo della vite .L'altra ulteriore complicazione che ovviamente questo
filetto non è unico, quindi la larghezza della sezione resistente in realta non è pi greca, per t
con n ma è n per pi greca d con n, dove n è il numero di filetti in presa e uindi
linearizzando questa sezione ottenete l'espressione di SIGMA X che vedete qua.Ora il
nostro filetto, oltre a essere interessato da questa Sigma X, sarà interessato anche dalla
SIGMA y. Sigma Y, che coinciderà proprio con il carico Q e sarà pari a meno Q. Noi nel
modello della trave nel modello di de saint venant abbiamo sempre ignorato abbiamo
sempre detto che il carico agente sulla superficie laterale del solido di Saint Venant, noi lo
ipotizziamo pari a zero perché altrimenti non è valida l'ipotesi di De Saint Venant. Qui però
stiamo, diciamo forzando un po le cose, stiamo applicando il modello di De Saint Venant per
calcolare la sollecitazione di flessione in questa zona, tra l'altro su una sezione resistente
che non è manco una sezione piana. Quindi stiamo forzando un pò le cose stiamo forzando
anche le cose, perché questo Q non è trascurabile. Quindi, in prima approssimazione la
tensione su questa superficie, immediatamente al di sotto SIGMA y Sigma in direzione y
coinciderà proprio con il carico Q applicato in genere trascurabile e lo trascuriamo nelle travi,
ma questa è una trave un po sui generis. Infine qui in questa zona, quindi avremo una
Sigma y rappresentando questo come un cubetto di materiale, una Sigma y di questo tipo e
poi non basta, perché qua stiamo applicando un momento torcente.Quindi su queste due
face aggirà un momento torcente che sarà una tau XZ. E da dove deriva questa tensione
tangenziale? Dal momento torcente che noi stiamo applicando alla vite per metterla in
rotazione. Tau xZ sarà uguale a 16 mts Diviso pi greca d con n al cubo.Quindi abbiamo
localmente uno stato di sollecitazione triassiale e dobbiamo valutare quindi una tensione
equivalente.Possiamo sempre utilizzare il criterio del von mises. E quindi scriveremo al
quadrato più SIGMA y al quadrato, meno sigma x sigma y più tre volte tau XZ al quadrato e
imporremo che questa tensione sia minore o uguale della tensione ammissibile del
materiale. Diciamo che questa seconda verifica nella stragrande maggioranza dei casi è
abbondantemente verificata, perché una volta che abbiamo limitato Q ad essere al di sotto
di 10 Newton millimetro quadro tendenzialmente anche le altre sollecitazioni diventano molto
piccole, però è sempre una verifica da fare.
LEZIONE 05 - 18 CONTINUAZIONE VITE DI MANOVRA - FILETTATURE

Visto?Da un punto di vista teorico.Come funziona una vita di manovra?Eh? Adesso


eseguiamo un esercizio di dimensionamento di della vita di manovra, dopodiché passeremo
allo studio delle filettature. In generale per i collegamenti di forza.Allora?In questa vite di
manovra dobbiamo dimensionare una vite di manovra.Che andiamo ora a rappresentare io
ve la semplifico un po.Questa vite di manovra.E quindi diciamo fatta in questa maniera.
Questa vite di manovra agisce il carico P.Il carico P che vale 100 Kilo Newton.Inoltre, il noto
il coefficiente di attrito in corrispondenza del collare, quindi in questa zona in cui avviene la
rotazione relativa della vite rispetto alla parte fissa che vale 0,09.Ed è noto il coefficiente di
attrito tra vita e madre vite Bu, che è pari a zero a 11.La vita è realizzata in acciaio al
carbonio C 60.A queste proprietà meccaniche, quindi, un'attenzione di rottura di 820 Newton
su millimetro quadro.Un'attenzione di snervamento di 490 Newton su millimetro quadro ed è
richiesto un coefficiente di sicurezza pari a due virgola.Quindi questo fa sì che possiamo
determinare già l'attenzione ammissibile. Come si, ma Y su S è pari a 196 Newton su
millimetro quadro.Allora questa.Nella dimensionamento di una vita di manovra contano due
aspetti.Un aspetto cinematico è un aspetto di resistenza.Quello da cui si parte, come al
solito, è quello cinematico, perché in ogni caso la vite deve garantire.Una certa, un certo
modo.Eh?Quindi?Questa vite in particolare ha una corsa complessiva di 320 mm.Dato che
può essere o non essere importante, ha una velocità di avanzamento di 0,5.Metri al
minuto.EE messo in rotazione da un motore.Comunque da un azionamento a un numero di
giri di 50 giri al minuto.Allora?No?Allora questi dati?Riguardano il dimensionamento
cinematico della nostra vita perché in pratica noi sappiamo che a ogni rotazione completa
della vite corrisponderà l'avanzamento di una distanza pari al passo.Quindi, se noi vogliamo
garantire una velocità.Di zero 5 M al minuto.E movimentiamo la vite con un motore che lo
metto in rotazione a 50 giri al minuto, Eh. Risulta in pratica determinato quello che sarà il
passo della vita.Infatti, la velocità di traslazione fu a cosa è uguale?Abbiamo detto per ogni
giro.Corrisponde un avanzamento pari al passo.Quindi, o sarà uguale AN per p?Infatti, n
misurato in giri al minuto. Il PE una misura in millimetri, quindi avremo una velocità
di.Traslazione.Corrispondente.In questo caso noi conosciamo sia V che n. Ci possono
essere dei problemi in cui ovviamente sono noti altri parametri che però sono riconducibili a
questo.Di qua? Noi possiamo determinare il passo che deve avere la nostra.Posso,
Eh?Quindi?0, 5/50.Abbiamo metri al minuto.Fratto giri al minuto.0 5/50. Otteniamo
0,01.Metri.Per giro?Per rotazione, che è appunto il passo, quindi nel nostro caso avremo un
passo di 0,01 M, ovvero 10 mm.Allora se noi abbiamo un passo di 10 mm e non possiamo
immaginare questo in qualche modo, condiziona anche quello che sarà il diametro della vite,
non solo dal punto di vista della resistenza, ma anche dal punto di vista cinematico.Cioè voi
non potete immaginare di avere una vite che ha un diametro.Di 10 mm.Che ha un diametro
di 10 mm, abbia un passo di 10 mm sarebbe una filettatura assurda.Tra l'altro, poi sarebbe
probabilmente reversibile, perché se vi ricordate la scorsa volta abbiamo detto che per
garantire la condizione di irreversibilità dobbiamo avere un angolo di inclinazione del filetto
inferiore all'angolo di attrito.E quindi se utilizziamo un angolo molto forte, corriamo il rischio
di ottenere una vite di manovra reversibile, ovvero pericoloso.Quindi diciamo che una buona
regola per partire, per avere un'idea di del diametro che deve avere la vite, è quella di
sfruttare la condizione di irreversibilità.Infatti.Se consideriamo il nostro filetto linearizzato,
quindi ho ottenuto riportando sul piano quello che è la traccia del nostro filetto e abbiamo
qua. Abbiamo questo piano inclinato che rappresenta appunto la filettatura.Questo è l'angolo
lambda.L'avanzamento che otteniamo in direzione assiale in corrispondenza di una
rotazione completa, è proprio il passo p della nostra vite.Il tragitto che percorriamo in senso
circonferenziale proprio la lunghezza della circonferenza media.Quindi p greca,
dicono.Eh?Allora abbiamo detto che Lambda.Deve essere.Che sta succedendo? Lambda
deve essere minore dell'angolo di attrito fi.L'angolo di attrito fi è definito come l'arco tangente
di muco efficiente di attrito, nel nostro caso Moro vale 0,11, quindi questo angolo fi.Vale 6,28
°.Quindi, per garantire la condizione di irreversibilità dobbiamo avere un angolo di
inclinazione del filetto inferiore a 6,28 °.Quindi come vedete?Questo ci dà un ordine di
grandezza di lambda, ma una volta che definiamo lambda automaticamente rimane definito
quello che è il diametro medio della mia filettata.Infatti se assumo Lambda 6 °.Otteniamo
che.Pi greca, dicono M.Eh?Tratto P.Dunque, no.Il cateto P fratto pi greca di con m. Quindi il
rapporto tra i cateti deve essere uguale alla tangente dell'angolo opposto, tangente di
Lambda. Per cui dico non M.Risulta essere pari AP diviso pi greca diviso tangente di
Lambda. Quindi inserendo i valori otteniamo.30,28 mm.Devo scegliere un diametro
superiore a questo, in maniera da avere un angolo lambda minore, cioè ovviamente non è
che devo rispettare esattamente 6 ° e un valore indicativo che mi serviva per eseguire i
calcoli, quindi assumo.Un diametro medio di 35 mm.Tenendo conto che ho un passo di 5
mm di 10 mm e che sto utilizzando un filetto quattro per semplicità.E la andiamo a disegnare
la nostra filettatura.Avremo qualcosa del genere?Entro medio?Sarà questo?35 mm.Il
diametro esterno si otterrà sommando la metà del passo.E sarà uguale a dicono n più i
mezzi.Quindi 40 mm.Mentre il diametro di nocciolo.Allora, dicono m meno. I mezzi, quindi 30
mm. Quindi diciamo perché la scelta poi di 35 mm è dettata non solo dal fatto che è
superiore al valore di 30,28 che avevo determinato.Ma anche al fatto che ho una
configurazione geometrica dei valori nominali delle dimensioni.Te.Ora.Una volta che io ho
fatto questa scelta, quindi significa che mi devo determinare l'angolo di inclinazione lambda
effettivo perché non sarà né sei e 28 ne 6 °, perché se II gradi l'avrei ottenuto, se avessi
scelto esattamente di come M 30,28, ma ovviamente non è così.Quindi?Tangente di
Lambda sarà uguale APP greca di con m dove questa volta al posto di dicon M inserisco
35.E quindi di qua deriva il valore di Lambda è pari a 5,20 ° questo sarà quindi a partire da
questo momento.Il valore di inclinazione del filetto che con cui avrò a che fare.e che
ovviamente mi rispetta il requisito di irreversibilità essendo minore A 28 GG.Allora, una volta
che ho definito cinema maticamente le dimensioni della mia filettatura, posso calcolare il
momento torcente in fase di sollevamento in fase di abbassamento, basta applicare le
formule che abbiamo ricavato la scorsa volta.In particolare nella fase di sollevamento.La
formula che abbiamo visto è MTS.Uguale.P per dicon mezzi.Si no di Lambda più coseno di
Lambda Fratto Coseno di Lambda Meno Mu seno di Lambda.8 conosco tutti i termini, posso
sostituire e ottengo 350.350 5208 Newton millimetri.Dopodiché, in fase di
abbassamento.Però un momento torcente e metti icona che varrà più per dicono m mezzi
per.Mu Coseno di Lambda meno seno di Lambda Fratto Coseno di Lambda più sei.No di
Lambda, anche qua sostituisco i valori e ottengo.32.908 Newton Newton per millimetro,
ovviamente ottengo.Un valore positivo.Perché il la.No?Chi abita e irreversibile, cioè
comunque, per abbassare il carico devo esercitare un momento torcente coerente.Che la
condizione che io desidero.Sono tutti questi rumori qua?Ah, Eh beh, si sentono qui.Ah
vabbè, OK.Come vedete Eh, il momento torcente in fase di abbassamento è piccolissimo e
1/10 di quello in fase di sollevamento è ovvio. In questo caso il carico favorisce la gravità,
favorisce l'abbassamento.Ora questi però non sono toni momenti torcenti che dovremmo
applicare se ci fossero delle resistenze unicamente nella filettatura.Ma in realtà.Noi avremo
delle resistenze per attrito qui in corrispondenza del collare.Allora come l'hai? Facciamo a
valutare e queste questo momento resistente si sommerà sia in fase di abbassamento che
in fase di sollevamento.Questo momento torcente in corrispondenza del collare.Come si
determina MTC? Sarà uguale alla Eh.Forza di attrito complessiva va risultante della forza di
attrito agente in corrispondenza del collare. Quindi buco C Carpi.Eh moltiplicato per il
braccio con cui agisce il braccio con cui agisce e di concime mezzi.Dove con di con ci
intendo il diametro del collare, cioè in questa figura.Questa e dicono c? Dove ho immaginato
di applicare delle sfere dei corpi volventi che mi agevolano la rotazione dei componenti.Ora
questo ti concio ovviamente.Non è precisato dalla traccia, ma perché non è precisato dalla
traccia, perché dipende dalla dimensione della vita.Ora possiamo sceglierlo in maniera
libera.Non ci sono vincoli particolari, però è ovvio che questo di concili deve essere
maggiore del diametro della vite.È una buona regola.Io adottato è quello di considerare il
diametro del collare il doppio del diametro della vite, del diametro medio della vite, però uno
potrebbe anche tranquillamente utilizzare un criterio diverso, l'importante è che sia
ragionevole.Dipende ovviamente poi dagli ingombri che ti hanno in questa zona, quindi
utilizzando questa ipotesi.Quindi con dicon C pari a due volte il diametro medio, cioè 70
mm.Sostituendo, ottengo questo momento.Che.È pari a 315.000.Newton millimetri, quindi
come vedete questo momento? MT.Oggi.E dello stesso ordine di grandezza del momento in
fase di sollevamento.Quindi in realtà, anche se la vite di per se fosse stata
reversibile?Quindi qua avessimo avuto un momento torcente negativo. Poi sommato a
questo, in ogni caso avremo ottenuto un elemento irreversibile.Proprio perché questa
momento torcente che dobbiamo applicare per vincere le resistenze nel collare, comunque
molto elegante.Quindi diciamo che se io devo dimensionare il motore o comunque la
trasmissione che mi mette in rotazione la vite, ovviamente lo devo fare in corrispondenza
della condizione più gravosa, cioè in fase di sollevamento.Quindi devo avere una
coppia?Massima che sarà MTS più MT con c, cioè.Vediamo se lo.Riportato il calcolo
670.208 Newton millimetro.Invece, in fase di abbassamento avrò la somma tra 115+32.000
però alla fine non ci interessa.Questo quindi?Dal punto di vista cinematico e di
dimensionamento degli organi.Che mettono in rotazione la vita.Adesso dobbiamo verificare
che la vite che abbiamo dimensionato cinema maticamente sia in grado di sopportare i
carichi da cui è interessata.Quindi, tutto sommato, nella stragrande maggioranza dei
casi.Eh. Quando si esegue questa verifica?Tutta la geometria della vite nota, quindi si tratta
di una vera e propria verifica.Cioè noi interverremo poi sulla geometria della vita, a cambiare
qualcosa solo se ci rendiamo conto che questa questa verifica è insoddisfatta.Allora?Sulla
vite, sul nocciolo della vite, quali carichi? Agisci, agiscono, agisce. Il lo sforzo normale
dovuto AP.E quindi questo ci dara una SIGMA che calcoleremo semplicemente come forza
fratturare, quindi p diviso pi greca dicono n. Quadro quarti, ovviamente. Qui in questa
verifica.Devo inserire non il diametro medio, quello che a cui ho fatto riferimento finora, ma il
diametro di nocciolo della sezione resistente.Ora è chiaro che il filetto in realtà.In parte,
contribuisce a sopportare l'italico, però a vantaggio di sicurezza. Noi consideriamo
trascurabile questo contributo, cioè ipotizziamo che la vite sia un cilindro liscio.Oh, quindi a
sezione costante di diametro pari a dicono n.E sicuramente un'ipotesi.A vantaggio di
sicurezza.Eh?Quindi abbiamo detto agisce di carico P. Ma agisce anche il momento
torcente.Quale momento torcente?il momento torcente che dobbiamo considerare è solo il
momento torcente che agisce che serve a vincere la resistenza nella nell'accoppiamento vite
madre Che serve a vincere la resistenza nella nell'accoppiamento vite madrevite, cioè non
dobbiamo considerare 670.208, ma.355.208.Perché questo, perché?È come se noi
avessimo sulla nostra vite, applichiamo sulla testa un momento torcente per per sollevare la
vite, se qua siamo in corrispondenza del collare, qui avremo un momento concentrato.MT
con C è poi la parte.Di di.Impegnata nella nella filettatura.Eserciterà un'ulteriore momento
resistente e mettiti con S.Quindi volendo?Diciamo che.Volendo disegnare il diagramma del
momento, torcente è come se noi avessimo in questa zona il momento torcente massimo,
che però in genere non riguarda la vite. Poi abbiamo una riduzione del momento
torcente.Quindi questo è il momento MT Max.E poi qui abbiamo il momento torcente
EMTS.L'unico che interessa la vite è proprio il momento torcente in fase di sollevamento.Si
vede meglio in questa immagine.Noi applicheremo il momento torcente per mettere in
rotazione la vite qui.Qui avremo questo momento torcente sarà equilibrato.Da un momento
torcente resistente applicato dal collare, qua in alto e che quindi non interessa la vite è un
momento torcente resistente, qua in basso e interessa l'accoppiamento. Vite madrevite
quello che sollecita la vite è solo quest'Aula.Quindi?Il nostro momento torcente darà luogo a
una tensione tangenziale tau, che sarà massima ovviamente.Alla diametro esterno e che
calcoleremo con la solita formula 16 MTS diviso pi greca con n al cubo, perché p greca
dicono n al cubo Sedicesimi è il modulo di resistenza a torsione.Di una sezione
circolare.Una volta che abbiamo determinato queste due sollecitazioni, allora possiamo
eseguire la verifica di resistenza, quindi calcolare una tensione equivalente, ad esempio con
il criterio di von Mises.Che in questo caso sarà data da SIGMA. Quadro più tre tau
quadro.Nel nostro caso.Questa vale?Allora le due tensioni valgono rispettivamente 67
Newton su millimetro, quadro e 141,5 Newton su millimetro, quadro quindi componendole,
poi con la formula della.Attenzione a cui va letto e di buon misis otteniamo 183 Newton su
millimetro quattro che, confrontata con l'attenzione ammissibile che valeva 196 minutos sul
millimetri o un quadro.Ci dà una verifica positiva, quindi diciamo che complessivamente la
nostra vite e adeguata.A sopportare il carico e se avessimo avuto 1 1 tensione equivalente
superiore, quella non la tensione di snervamento, l'attenzione ammissibile all'attenzione
ammissibile. Chiaramente avremmo dovuto cambiare la geometria.Cioè?Fondamentalmente
aumentare il diametro di nocciolo.E quindi?Poi il problema è che cambiando il diametro di
nocciolo cambiano anche i momenti in fase di sollevamento abbassamento. Quindi diciamo,
bisogna ripetere tutto l'iter della progettazione.Ultima cosa.Per le viti di manovra.Dobbiamo
definire l'altezza h dell'accoppiamento vite madre vite.Perché?Dopo quest'altezza dipende la
pressione locale sui filetti che per la vite di mano le viti di manovra deve essere
particolarmente bassa.Perché alla fine si tratta.Di superfici metalliche in moto relativo seppur
lubrificate e quindi dobbiamo garantire una pressione di contatto media.Bassa, abbiamo
detto indicativamente.E per viti in acciaio questa deve essere minore di 10 Newton su
millimetro uguale.Quanto vale questa pressione di contatto? Abbiamo visto che.Si calcola
come.Eh?Il carico P.Fratto l'area di un filetto.L'area questa area di un filetto, quella che.In
vista?È rappresentata da questi due tratti, se noi immaginiamo di osservare dall'alto la
nostra vite, la parte su cui poggia.Avviene il contatto tra vita e madrevite, può essere
assimilata a 1 kr circolare. In realtà non è così perché una superficie sghemba? Però,
siccome l'inclinazione del filetto è molto piccola, possiamo considerarne la sua proiezione su
un piano.Ortogonale all'asse della vite e otteniamo.1 kr circolare.Corona circolare che
ha.Diametro interno pari a 10, n diametro esterno pari AD.Quindi l'area.Di questa corona
circolare sarà ovviamente pi greco.Porti?Ti al quadrato meno di con n al quadrato.Questa
però è.La superficie superiore del filetto di un solo filetto.In realtà i filetti impresa sono n.E
quindi?Q si calcolerà come p fratto n, che moltiplica pi greca quarti.Di quadro meno DN
quadro.Se imponiamo che questa quantità sia uguale a 10 Newton su 1 mm, quadro, cioè la
Q ammissibile.Allora siccome qua conosciamo p, conosciamo i diametri possiamo
determinare n.Che risulterà essere pari a pi grande su cui ammissibile. Pi greco quarti.Di al
quadrato, meno B con n al quadrato.Sostituendo, ottengo.N uguale 18,19, quindi
servono.18,19 filetti impresa per garantire che la pressione media su ogni filetto sia inferiore,
anzi esattamente identica a 10 minutos 1 mm. Quadro.Siccome ad ogni chiletto corrisponde
una dimensione assiale dell'accoppiamento di te madrevite pari al passo.Questo ci dice che
l'altezza h del collegamento deve essere pari AN per p.Siccome il passo era 10 mm 8
otteniamo 181,9 mm.Quindi?L'altezza minima di questo compiacimento deve essere almeno
181,9 1000.Ora, se non abbiamo problemi di ingombro.Possiamo tranquillamente scegliere,
ad esempio, un'acca grande più grande, quindi 190 mm o 200 mm.E quindi l'ho avite va
accoppiamento vite madrevite di manovra e perfettamente completamente definito, è
verificato.Se vogliamo ridurre l'altezza h gara, perché magari.Togliamo per una qualche
ragione andare a ridurre questa altezza perché non abbiamo spazio per migliaia di altri
motivi.L'unica possibilità che abbiamo.E.Ridurre ed n picco, ma per ridurre n piccolo su che
cosa possiamo agire?esclusivamente sulle dimensioni Quindi, ad esempio, posto aumentare
il diametro della vite.Il passo non lo devo cambiare.Non posso, ad esempio, aumentare di
piccolo e mantenere immutato il diametro di nocciolo, perché questo cambierebbe il
pass?L'unica cosa che posso fare è cambiare tramp, mantenendo comunque una differenza
di 10 mm che è quella del passo.E quindi?Ad esempio.Io ho scelto poi giusto per come
esempio un diametro medio di 40 mm.Quindi a quel punto poi abbiamo un diametro di
nocciolo di 35 mm.E un diametro esterno di 45 mm.Ovviamente.L'angolo di inclinazione del
filetto diminuisce quindi a maggior ragione continuerà a essere irreversibile. Quindi non mi
devo preoccupare di questo.Cambieranno i momenti torcenti frase di abbassamento e
sollevamento li potete tranquillamente calcolare come formule che abbiamo visto.Eh, però
vediamo cosa cambia dal punto di vista di Enna.Inserendo questi nuovi valori
nell'espressione di n ottengo?Ottengo?15,9 Ah. Ovviamente anche la verifica di resistenza,
perché siccome ha aumentata la sezione RESISTENTE e ovvio che sarà
verificata.Tranquillamente verificati, quindi è inutile ripeterlo.Pretesa.Per riportarla nella
relazione, però.Diciamo che.Non è necessario.Quindi con n uguale a 15,9 ho quindi
un'altezza minima pari AN per p 159 mm e quindi posso assumere un valore superiore a
questo, quindi h 170 mm o 165 al limite.Anche 160 mm sarebbe verificata.Ecco quindi con
questo abbiamo chiuso il dimensionamento di una vita di lavoro, quindi come
vedete?Partendo dal dimensionamento cinematico che magari la cosa che richiede un po
più di di buon senso di scelte da fare alla fine.La verifica poi, è particolarmente semplice.
FILETTATURE

Ok, allora con questo abbiamo chiuso il capitolo delle viti di manovra, adesso dobbiamo
passare all'esame delle filettature utilizzate per i collegamenti di forza. Perché quello è
l'impiego più diffuso delle filettature.Allora le filettature rappresentano un collegamento, un
tipo di collegamento smontabile. Infatti è un tipo di collegamento molto versatile, molto
utilizzato è proprio perché è estremamente semplice da installare e da montare e tutto si
basa appunto su questo elemento, la filettatura che si ottiene facendo es un profilo
generatore attorno a un cilindro, così come abbiamo visto per leviti di Malo.Nel caso delle
filettature utilizzate, Eh? Per per i collegamenti, ovviamente la forma più efficiente del profilo
generatore non è più un profilo quadro o un profilo trapezio OA spina di pesce.Pau, profilo
triangolare.Triangolare?Sicuramente.Isoscele.Ma in realtà, nel caso delle filettature metriche
si utilizza un profilo generatore che è un triangolo equilatero, quindi volendo andare a
rappresentare la nostra filettatura non in maniera convenzionale.Ma in maniera esplicita, noi
diciamo abbiamo un andamento di questo tipo.E così questo è come se noi stessimo
vedendo in sezione la nostra filettatura. Il profilo generatore è un triangolo, però vedete che
io qua l'ho smussato leggermente perché chiaramente se noi dobbiamo avvitare.Questo è
l'elemento all'interno di una madrevite, questo spigolo prima di tutto si danneggerebbe
immediatamente e seconda cosa non è utile quindi alla fine tutte le filettature presentano
uno smusso. Se questa è una vite, ovviamente.Presentano uno smusso sulla cresta della
vita.Questo diametro.È indicato con di piccolo ed è il diametro nominale dell'abito. Poi
sapete benissimo che il diametro nominale di una filettatura e quello esterno per una vite ed
è quello al fondo del filetto per una madrevite.Ed è ovviamente lo stesso, almeno come
valore nominale. Poi chiaramente sarà solo soggetto a tolleranze, perché dobbiamo
realizzare un accoppiamento con gioco.Il fondo della filettatura presenta poi in genere un
raggio di raccordo, perché se qua introducessimo uno spigolo vivo avremmo delle
concentrazioni di tensione molto forti, quindi praticamente quella vite.Si romperebbe per
carichi bassi.Eh?Questo raggio di raccordo e comunque molto piccolo e infatti questo è il
punto più debole di un elemento filettato comunque questo diametro.Prende il nome di
diametro di nocciolo.Ho diametro di tre.Abbiamo detto che questa è la filettatura metrica,
quindi questo è un angolo di 60 °, quindi il nostro profilo generatore è un triangolo equilatero
quindi che cosa significa questo che l'altezza della filettatura del filetto.E in una proporzione
ben precisa con il pass.Questo è il passo della filettatura.La distanza tra due punti omologhi
del filetto, in questo caso tra le 02:03.Oltre al diametro esterno e al diametro di nocciolo.È
definito anche il diametro medio.Dico M.Questo diametro dico, dico con MA cosa ci serve?
Perché chiaramente i filetti scambiano delle forze.E la l'ipotesi più ragionevole che possiamo
fare è che queste forze siano applicate in corrispondenza del diametro me.Ovviamente
questo diametro medio è indicato anche nella normativa con di con due.Oltre a questi
diametri che abbiamo già incontrato nelle viti di manovra, viene definito anche un'altro
un'ulteriore diametro, il diametro.Della sezione resistente dico non R.E in pratica è definito
come la media del diametro di nocciolo.E del diametro medio.Questo diametro resistente
fisicamente non esiste, cioè non corrisponde.A nessun elemento geometrico della nostra
filettatura.Però il diametro che avrebbe un cilindro in una sezione resistente che abbia la
stessa resistenza della nostra filettatura, cioè in pratica.Quando noi applichiamo dei carichi
alla nostra filettatura, questo alla nostra vite. Questa produce delle sollecitazioni.E a
cui.Contribuisce a che vengono sopportate sicuramente dal nocciolo, però, anche i filetti
contribuiscono in parte a sopportare questi cari.Quindi diciamo, è una diametro fittizio che
tiene conto del fatto che anche i filetti.Partecipano, seppure in maniera molto bassa, molto
piccola, a sopportare i carichi applicati alla nostra filettata.In pratica, per le nostre verifiche di
resistenza, questo sarà il diametro che noi andremo a considerare.E la sezione resistente di
una vite viene calcolata come pi greco quarti R al quadrato.Detto questo.Vediamo ora.Che
cosa accade all'interno di una filettatura? Quindi andiamo a rappresentare una vite.Lo
sapete che esiste una rappresentazione convenzionale della vite?In questo caso eseguiamo
una rappresentazione proprio esplicita, così capiamo che cosa accade.Supponiamo di avere
una vite mordente.Quindi diciamo che avremo una situazione di questo tipo. Questo
tipo.Qua poi attorno c'è la madre vite.Ora.Ovviamente tra vita e madre vite esiste un certo
gioco perché altrimenti noi non riusciremmo a ottenere il il perfetto.Eh? Il montaggio dei vari
elementi, quindi, quando io serro la testa.Della mia vite contro una superficie che cosa
succede?La parte superiore del filetto entra in contatto con la cava presente sulla madrevite,
mentre nella parte inferiore si realizza un gioco.In questa maniera?Facile, no?Ho, disegnavo
qua in rosso la madre dite?Ti esagerando. Ovviamente i giochi presenti.Quindi le
sollecitazioni di contatto nascono su queste superfici.Quindi in pratica a un certo punto io
applico una coppia. Questa coppia si traduce in una forza di trazione sulla vite e in una forza
di compressione sulla lamiera, sulla madrevite circostantePersone sulla vite in una forza di
compressione sulla lamiera, sulla madrevite circostante.Come andiamo a quantificare
queste forze? Come al solito facciano riferimento al filetto linearizzato, quindi supponiamo di
considerare un cilindro.Corrispondente al diametro medio della filettatura.Allora se noi
diciamo intersechi chiamo?La vite con questo cilindro il filetto rappresenterà un elica che si
avvolge attorno a questa superficie cilindrica.Questo è il diametro di con M.E questa sarà la
traccia del nostro filetto.Che avrà ovviamente una certa inclinazione Alfa che dipenderà
come abbiamo visto per le viti di manovra, dal passo della filettatura e dal diametro della
filettatura stessa della vita che stiamo considerando.Per studiare quello che accade,
immaginiamo di aprire questo cilindro lungo una generatrice e di disporre la superficie
laterale, la la superficie laterale di questo cilindro su un fiato otteniamo appunto il cosiddetto
filetto.Linearizzato, che a tutti gli effetti non sarà altro se non un piano inclinato
indefinito.Inclinato dell'angolo Alfa.Se vogliamo, la madrevite darà.Un elemento
simmetria.Rispetto a questo disposto in questa maniera, quindi?Quando noi abitiamo la
nostra vita, che cosa facciamo? Facciamo scorrere?Questi due filetti l'uno contro l'altro, solo
che c'è un vincolo.Avendo un vincolo, quindi applicando una coppia, e che significa
applicare una copia, applicare una forza di traslazione di questi due piani inclinati in uno
contro l'auto.Avendo qua un vincolo nasce.No scono delle forze assiali.Che sono quelle che
poi proprio garantiscono. Sfrutteremo per la trasmissione dei carichi attraverso la
filettata.Allora il nostro scopo è capire qual è il legame tra la forza tangenziale che noi
applichiamo.E la forza assiale che otteniamo.Torno a ribadire forza assiale che sarà di
trazione per uno degli elementi per la vite e di compressione per la
madrevite.Allora?Concentriamoci ora su uno solo di questi elementi.Rifacciamo il
disegno?Abbiamo l'angolo di inclinazione Alfa, quindi questo piano inclinato nel
contatto.Reagirà, dovrà equilibrare la forza.F con T che stiamo applicando in direzione
tangenziale e la forza F con a.Diretta assialmente.La composizione di queste due forze ci
darà la reazione R complessiva.Ora questa reazione R complessiva, se non ci fosse attrito
tra i filetti.Farebbe ortogonale al piano inclinato.Ma in realtà noi abbiamo attrito, quindi se
questa è la direzione normale e quindi questo è l'angolo Alfa.La reazione? R sarà inclinata di
un'ulteriore di un'ulteriore angolo fi.Cioè l'angolo di.Quindi questa considerazione ci permette
di stabilire la relazione che esiste tra forza tangenziale, che noi applichiamo al filetto.E la
forza assiale.Inoltre, parole possiamo scrivere che F.Sarà uguale, AFA per la tangente
dell'angolo opposto, quindi la tangente di Alfa.Ora F conti chi è?In realtà, quando noi
serviamo una vite, è vero che applichiamo una forza.Se vogliamo possiamo vedere le cose
che stiamo applicando. Una forza tangenziale, corrispondenza del filetto. In realtà noi stiamo
applicando un momento torcente.Un momento torcente che sarà pari AF conti per il braccio
con cui agisce quindi per dicono m mezzi quindi?Il momento torcente.Corrispondente sarà
per dicono m mezzi, quindi FA tangente FA, dicono m mezzi per la tangente di Alfa più
fi.Quindi questa relazione?In pratica ci Lega la causa?Il momento torcente che noi
applichiamo per serrare una vite, all'effetto che otteniamo, cioè la forza assiale sulla vite e
sulla madrevite ovviamen.Di trazione per la vite di compressione per la madre di vita.Ora
questa relazione può sembrare semplice ed è semplice.Ma da un punto di vista pratico è
complicatissimo, perché?Eh sì, parlandolo Alfa lo conosciamo grossomodo.le filettature
unificate fanno in modo tale che questo Questo Alfa sia molto vicino.Che ha sempre lo
stesso, infatti, al crescere della filettato, del diametro della filettatura, cresce anche il passo
della filettata.Se andate a guardare le tabelle proprio perché deve essere più o meno
garantito, grossomodo la costanza di questo angolo Alfa.Eh, ho dimenticato di dirlo, però
l'abbiamo detto anche prime prima, questo è il passo della filettatura e questo è pi greca,
piccolo, nerd.Quindi diciamo, una volta che avete definito il diametro il passo della filettatura,
risulta definito l'angolo.La grossa incognita è rappresentata da.L'angolo di attrito, ovvero il
coefficiente di attrito tra vite madre vite dipende dallo Stato delle superfici.E quindi può
essere soggetto a molte variazioni.Cambiano molto le cose, se voi lubrificate contatto vite
madrevite, perché fisi si riduce in quel caso?Chi rinuncia anche di parecchi?Quindi diciamo
da un punto di vista teorico, come spesso accade nelle formule, ne ricaviamo tutto sommato
abbastanza facilmente, i valori da metterci dentro sono un grosso problema.Comunque, al di
là di questo, a che cosa ci serve questa relazione?Ci serve a stabilire con quale popia
dobbiamo serrare la nostra vite.Infatti.Noi dobbiamo fare qual è il nostro scopo,
massimizzare l'effetto, cioè raggiungere la massima F con a possibile.Compatibile con
cosa? Con la resistenza della vita, cioè noi dobbiamo fare in modo di non rompere la vita o
di non danneggiare questa, perché se serviamo troppo, ovviamente danneggiamo la vita
stessa e quindi perdiamo il collegami.Ecco perché è importante questo legame.Ora.Da un
punto di vista pratico.Questo che abbiamo ricavato questo momento torcente è il momento
torcente che serve a vincere le resistenze.Raif letti.Ma in realtà, quando noi applichiamo un
momento torcente e quindi stiamo avvitando questa vite.Anche la testa della vite a un certo
punto arriverà battuta.Con la superficie di contatto e quindi anche qua nasceranno delle
forze di attrito tangenziali.Che si si opporranno alla coppia che io sto applicando.Come
faccio a valutare quanto valgono? Un po quello che accadeva nelle viti di manovra, quando
dobbiamo considerare le perdite per attrito nel collare? Solo che qua il collare è sostituito
dalla testa della.Allora?Per indichiamo con di primo.Il diametro medio dell'area di contatto tra
la testa e la superficie sottostante.Possiamo immaginare che la risultante delle forze di attrito
sia una forza concentrata in questo punto, che quindi agisce con un braccio pari a di primo
mese?E quindi?Oltre a questo momento, torcente MT.Che chiameremo un momento
torcente, tenne primo.Oggi no. Un secondo momento torcente e metti secondo che sarà
pari.Alla forza di attrito la forza di attrito quanto vale?Ho efficiente di attrito. Buon primo tra
testa.E superficie di appoggio della testa che può essere diverso.Da quello esistente tra tra i
filetti.Per la forza assiale che agisce F con a.E questa è la forza per il braccio, quindi per di
primo mese.Ora già determinare il coefficiente di attrito tra i filetti e complicato?Determinare
il coefficiente di attrito fra la testa della vite e la superficie su cui andrà battuta è
praticamente impossi.Perché tra l'altro, dipenderà dalle condizioni.Io utilizzo di quella vita te
stessa, allora per fortuna ti ho osservato che grossomodo una buona approssimazione si
ottiene se si considera che questa seconda componente sia all'incirca pari alla metà.Del
momento torcente assorbito.Vai, filetto. Quindi se questo è vero, se fa assumiamo
questo.Possiamo concludere che i momentos totale?Sara permetti primo più MT secondo ti
a uguale Amt primo più un mezzo di MT primo all'incirca.Quindi uguale a tre mezzi MT.
Primo, quindi diciamo che.La relazione che viene utilizzata normalmente, almeno nei casi
più semplici e che la coppia che serve per ottenere una certa forza assiale.In un
collegamento filettato è pari a tre mezzi.F con a di con m mezzi.Tangente di Alfa più.Ora
abbiamo detto.Dobbiamo fare in modo che la nostra vite non si rompe.Qual è la condizione
limite?Che possiamo raggiungere per la nostra vita.Dobbiamo fare in modo che la tensione
massima equivalente nella vite non superi la tensione ammissibile.Da che cosa è sollecitata
la vite?È sollecitata da due cariche.Ciao carico di trazione.La forza assiale e dal momento
torcente.Attenzione che il momento torcente che dobbiamo considerare così come abbiamo
abbiamo visto anche nella vita di manovra, è solo la quota parte MT primo.Quindi, se noi
consideriamo la nostra vite.Un cilindro di diametro con R perché dicon R il diametro della
sezione resistente equivalente di navi.Cioè?Allora possiamo calcolarci una SIGMA.Dovuta
alla forza assiale che sarà F con a, fratto pi greca quarti dicon R qua forza di isolare.Ci sarà
poi un'attenzione tangenziale tau dovuta al momento torcente al momento torcente e metti
primo.Quindi 16 MT, primo diviso pi greca dicon R al.Sostituiamo l'espressione di MT primo,
otteniamo 16 su pi greca digonera R al cubo.Per F con a per icona n mezzi tangente di Alfa
giusti.Sta questo termine?Contiene, possiamo semplificarle in qualche modo?Perché vedete
che qua compare?Le prendiamo a prestito da questo 16 4 abbiamo quattro, SA
denominatore numeratore e qua in basso abbiamo pi greco R al cubo possiamo prenderci
dicon R quadro e otteniamo quattro FAP greca dicon R quadro.Cioè esattamente
l'espressione di SIGMA.Quindi possiamo riscrivere la tau come quattro F con a su pi greca,
dicon R, quadro che moltiplica tutto quello che avanza, quindi 1, 4 di qua.Un dicon RA
denominatore. E poi abbiamo dicono n mezzi.Tangente di Alfa più.Quindi questo sarà
uguale a SIGMA che è questo termine per un termine adimensionale che dipende dalla
geometria, dal rapporto di con M sul bicon R.Dall'angolo Alfa e dipende anche
dall'attrito.Tramite FI?In ogni caso possiamo.Dire che questo termine sarà una pari a una
certa costante C.Ora si vede che questa costante c?E quindi funzione della geometria.E
dell'attrito.Si aggira.Assume valori compresi fra 0, 49 e 0 56.Al varie aree delle condizioni di
attrito medie che si realizzano.Tenete conto che il rapporto più con m sul Bicon RE Alfa sono
valori abbastanza costanti perché si tratta di filettature unificate, quindi non ci sono, diciamo
il range di variabilità di questi parametri abbastanza stretti.Fissare le idee supponiamo
C?Uguale a 0,5.E andiamo quindi possiamo dire che la tau, grossomodo numericamente, è
la metà della tensione normale SIGMA.Abbiamo uno stato di tensione biassiale, quindi
possiamo utilizzare il criterio di.La tensione equivalente di bonis.I calcolerà come Sigma,
quadro più tre dau quattro.Eh sarà uguale quindi a Sigma quadro più tre.Par.Ci al
quadrato.Sigma quattro.Se mettiamo in evidenza Sigma, Otteniamo Sigma per la radice di
1+3 cinquale.E voi sostituite qua dentro C 0, 5. Questo termine è all'incirca pari a
1,32.Quindi in pratica.All'interno di una vite, quando voi la serrate facendo in modo di
applicare i realizzare una forza di trazione pari AF con a.Lascio un'attenzione normale
Sigma, ma anche un'attenzione tangenziale tau dovuta al momento torcente e l'attenzione
equivalente corrispondente è grossomodo pari a 1,32 volte la tensione di titolo.Ovviamente,
se dobbiamo verificare la resistenza della vita, dobbiamo imporre che questa tensione uno
virgola, che la tensione equivalente.Chi ha esattamente uguale nella condizione limite alla
tensione ammissibile?E qua c'è un'altro discorso interessante da fare.Nel senso che noi
abbiamo sempre detto che l'attenzione ammissibile e una tensione di pericolo fratto un
coefficiente di sicurezza.In genere la nostra attenzione di pericolo e la tensione di
snervamento.Nel caso delle viti delle filettature.Il coefficiente di sicurezza che noi possiamo
adottare e tranquillamente, uno cioè In altre parole noi possiamo portare.La vite in condizioni
di incipiente snervamento, cioè proprio a un limite dello snervamento, senza pericoli
particolari.Cioè anche se superiamo appena lo snervamento non succede niente in questo
componente non si dà.E questo è un'altro, un'ulteriore esempio di come il coefficiente di
sicurezza dipenda da componente a componente.Allora, se questo è vero.Noi possiamo
calcolare la SIGMA massima dovuta alla forza di tipo normale.Come?Sigma y Fratto 1,32,
cioè all'incirca 0,75 volte la tensione Disney.Quindi noi dobbiamo osservare le viti, la vite fino
a raggiungere uno sforzo di tipo normale pari a 0, 75 volte sigla.Però, attenzione che questo
0 75 non vi non deriva da un coefficiente di sicurezza.Questo 0 75 tiene conto del fatto che
oltre all'attenzione normale ci sarà anche un'attenzione tangenziale.La normativa italiana.La
CNR uni 10.011, che è una normativa ormai superata che però per la sua semplicità.E
quella di utilizzata ancora oggi, in molti casi.Suggerisce che la forza n. Di di Serraggio.Che
la normativa indica come n con S la nostra FA limit in pratica che dobbiamo realizzare.Eh?
Durante, serrando una vite è assunta, pari a 0 8 FKN per l'area resistente dove l'area
resistente pi greca quarti di con R quattro e quindi non c'è niente di particolare.Questo è
FKN.E in pratica una quantità che è o la tensione di snervamento del materiale che
costituisce la vite. Poi il 70% della tensione di rottura. Diciamo che la tensione limite di
utilizzo dell'atmosfera.Quindi questo coefficiente 0 8.È parente stretto di questo 0 75 che
abbiamo ricavato per via teorica e questo è l'assunzione che fa.La norma, un'ultima cosa,
per finire il discorso prima di.In chiudere.La la.Questa parte della lezione?Come facciamo a
ottenere questa m con S abbiamo detto che dobbiamo applicare un momento torcente.E
metti.Che è uguale, che ha questa espressione.Quindi metti.Uguale tre mezzi di F con a di
con m mezzi tangente di Alfa più figo.Ovviamente, anche in questo caso la normativa ci
semplifica la vita.La normativa italiana ci dice ci dice che la coppia di Serraggio ti connesse
che dobbiamo applicare per ottenere la forza di serraggio n con S.È uguale a 0 2 n con S
per d dove d è il diametro nominale dell'abi.Questa espressione si ottiene da questa.Basta
moltiplicare per di.Di piccolo su di piccolo.Sostituire al posto di F con AN con S.E quindi
otteniamo.Tre quarti?Dico non M su B piccolo.Tangente di Alfa, più figli e questo termine
non è altro che il coefficiente 0,2 individuato dalla normativa per n con S per.Un'ultima cosa
che.Dobbiamo chiarire.Perché?Per una filettatura.la tensione di snervamento non è un
pericolo noi abbiamo detto per tutti i componenti che abbiamo visto abbiamo sempre detto la
tensione dobbiamo stare lontani Dall'attenzione di snervamento perché per le filettature
possiamo arrivarci e anche superava leggermente.Perché in pratica?Supponiamo il diciamo
il contatto tra queste superfici tra i filetti successivi.Non è identico per tutte, perché esistono
le tolleranze.Quindi, in realtà tra questi filetti.C'è qualcuno che entrerà prima in contatto, si
sopporterà la maggior parte del carico e questo filetto è proprio il primo.Quindi il carico non
sarà distribuito uniformemente tra i fiumi.Anzi, possiamo dire che il 70 80% del carico sarà
trasferito dal primo filetto.Già dopo 2 3 filetti praticamente.Eh? I filetti successivi non
trasferiscono nessun carico.Allora che succede se io supero lo snervamento nel primo
filetto?Avviene una a plasticizzazione, quindi una deformazione permanente, quindi
localmente avviene aumenta il gioco e il carico viene trasferito al filetto successivo,
quindi?Se vogliamo, tra virgolette, paradossalmente il fatto che ci sia una piccola
plasticizzazione del primo filetto è un fatto benefico perché contribuisce a ripartire il carico su
più filetti e quando abbiamo una trasmissione uniforme del carico.Abbiamo le condizioni
migliori di funzionamento di qualsiasi componente mentale.Quindi avere una piccola
plasticizzazione ci favorisce questo. Ecco perché per le filettature è possibile raggiungere la
tensione di snervamento ovviamente senza esagerare, perché se poi si esagera voi
snervate la vite e quindi poi.È inutilizzabile.Va bene Eh, non so se ci sono domande.ci
fermiamo. Mettiamo il discorso sul.Filettature, almeno sulle sollecitazioni che nascono nelle
filettature per effetto del solo serraggio, perché finora non stiamo applicando nessun altro
carico, allora le sollecitazioni che abbiamo visto ora sono.Analogamente a quanto abbiamo
visto per le viti di manovra, le sollecitazioni globali, quindi, che interessano il nocciolo della
vite.Dopodiché ci dobbiamo preoccupare anche delle sollecitazioni locali che nascono in
corrispondenza dei filetti.Infatti, se i filetti.Fossero troppo esili e questi potrebbero essere
strappati.Dalla dal carico di trazione che si genera nella filettatura.Quindi
consideriamo.Localmente. Che cosa accade quindi, se questa è la nostra vite?La sezione
nella nostra vita, ovviamente.Ci sarà poi?La madre, vita.Che.Diciamo entrerà in contatto in
questa maniera.Ora in teoria.Abbiamo già detto che questa situazione in realtà non si
verificherà mai perché il contatto non avverrà contemporaneamente su tutti i filetti, ma per
effetto delle tolleranze, solo alcuni filetti, i primi filetti saranno veramente impresa.In ogni
caso, così come abbiamo fatto per le viti di manovra, noi possiamo calcolare una pressione
q di contatto tra i filetti. Ovviamente sarà una pressione media.E quando dico media intendo
che il valore effettivo nel punto più sollecitato sarà molto diverso dalla.Perché vi ho detto il
primo filetto tu arrivassi a prendersi il 60, 70, forse anche l'ottanta per 100 del carico
complessivo e ha scemare via via gli altri.Quindi calcolare un valore medio in questi casi
è.Molto, ma molto indicato.Comunque, nonostante questo.Noi possiamo calcolare questo
valore medio come U.Uguale la forza assiale tratto l'area su cui si esercita ora. Se
immaginate di proiettare questa area inclinata su un piano.Ortogonale alla all'asse della vite,
in pratica.Ottenete 1 kr circolare.Che ha come.Spessore.L'altezza del filetto H con F.Quindi
possiamo, siccome questa altezza del filetto è molto piccola rispetto al diametro della vite,
tenete conto che mentre nelle viti di manovra il filetto diciamo ha.Una dimensione importante
rispetto al diametro della vite, nelle viti per i collegamenti di forza. Il filetto è piccolo rispetto
al alla dimensione della vita, quindi possiamo approssimare questa corona circolare? L'area
di questa color.Ora corona circolare come il prodotto della lunghezza della
circonferenza.Quindi lo sviluppo di un filetto corrispondente a un giro, quindi pi greca
TM.Moltiplicato per lo spessore h con.Questo rappresenta, diciamo l'area corrispondente a 1
1 a un unico filetto, dopodiché dovremmo considerare il numero di filetti impresa.Numero di
filetti, impresa che per le filettature di forza, quindi, quelle che trasmettono carichi non va mai
oltre quattro.Che cosa significa questo? Noi parlai viti di manovra.Abbiamo fissato l'altezza
calcolato, l'altezza h del collegamento come n per p, quindi abbiamo considerato questo n. Il
numero di filetti in presa.Lei, collegamenti di questo tipo invece, indipendentemente dal
valore di h, il numero di filetti impresa non supera mai quanto.Perché? Perché la
distribuzione di contatto, di pressione, di contatto tra i vari filetti non è assolutamente
uniforme, anzi è lontanissima dall'essere uniforme.E quindi non ha nessun senso aumentare
h tanto. In ogni caso i filetti che saranno coinvolti saranno solo i primi.Allora quindi diciamo si
utilizza un termine indicativo, un numero di filetti pari a due a quattro?Diciamo che l'acqua Q
nei collegamenti di forza.Quindi nelle filettature utilizzate per i collegamenti, si aggira attorno
a valori medi di 40 50 Newton su millimetro. Quadro quindi.Rispetto alle vite di abiti di una
manovra per cui abbiamo indicato un valore limite di 10 minutos 1 mm quadro si ha un'auto,
valori molto più elevati.Tenete conto che in questo caso questo è veramente un
valore.Medio, ma nella realtà la pressione di contatto sul prima di filetto sarà 3 4 volte più
grande di questo.Oh.Ora voi sapete che.Parla filettature.Alla filettatura unificata esistono le
filettature a passo grosso e le filettature a passo fine.Chiaramente.Quando parliamo?Se
noi?Utilizziamo delle filettature a passo grosso.Abbiamo un filetto un po più importante.E
tenete conto che il passo è questa distanza, quindi se voi aumentate il passo, aumentate
anche la dimensione HE cioè l'altezza del filetto.Per le filettature a passo grosso,
grossomodo.I filetti varrebbero strappati dal corto della vita.Quando applichiamo proprio la
forza assiale F Cona che porta allo snervamento di interamente, cioè l'unificazione, ha fatto
in maniera tale che la dimensione dei filetti, grossomodo, sia quella strettamente necessaria
per sopportare il massimo carico di trazione.Che può interessare la.Se però utilizzate una
filettatura a passo fine.Perché per una qualsiasi ragione voi avete bisogno di.Di un
avanzamento molto piccolo a ogni rotazione della vite e quindi un accoppiamento più di
precisione.E chiaro che questa vite può trasmettere dei carichi, però il punto debole sarà
rappresentato proprio da dai filetti.Cioè il limite, il carico massimo di utilizzo di quella
vite.Sarà quello determinato da questa.E quindi non calcolerà rete, in quel caso NS, cioè la
formula che abbiamo ricavato prima della pausa NS uguale a 0 8 FKN per l'area resistente,
perché quella vale per le filettatura a passo grosso, quella che devono trasmettere carichi
importanti.Te invece avete una filettatura passo fine.Diventa questo questa la condizione più
più critica.Che vi costringerà a ridurre effetto.Un'altra considerazione riguarda molto spesso
la madrevite viene realizzata.Nei collegamenti filettati.Si usa un appianamento vite
madrevite che fatta tra la vite e un dado.Ora questo dado.Può avere una.Un'altezza.E in
pratica rappresenta l'altezza del collega.Come viene stabilita questa altezza? Cioè perché i
dadi unificati hanno quella specifica altezza che grossomodo è un po più basso, un po
inferiore rispetto al diametro della vite. Se voi prendete una vite unificate.Suo dado.Vedete
che c'è una proporzione ben precisa tra l'altezza del dado e il diametro della
filettatura?Questa proporzione da cosa deriva? Sempre da una verifica di resistenza vocale,
cioè si impone.Che l'altezza del dado sia sufficiente a impedire lo strappo dei filetti, quando
noi applichiamo la massima forza assiale sulla nostra salute.Come viene determinata questa
altezza? Facendo riferimento alle sollecitazioni di taglio, infatti, ingrandiamo un po.Quello
che accade a livello del singolo filetto.Così ci capiamo meglio.Quindi qua abbiamo la nostra
madre vite.Eccetera eccetera. Allora noi abbiamo detto qua c'è l'asse della vite, non ci
interessa.Vediamo che cosa accade qua allora se noi consideriamo.La sezione resistente in
corrispondenza del diametro dicon R vi ricordo che quel diametro.Se vogliamo fittizio, che
corrisponde.Al diametro di una sezione resistente circolare, equivalente a quella della mia
vita.Allora?Se noi consideriamo questa sezione.Tagliata dal diametro.Individuata dal
diametro di terra, questa sezione viene sollecitata da una tensione di taglio.Cioè la forza
assiale F con a.E applichiamo alla nostra vite.Determina questo filetto, come al solito può
essere interpretato come una mensola incastrata.E qui avviene una sollecitazione di taglio
perché qua abbiamo un carico distribuito. Q.Niente su vari filetti.La cui risultante è proprio
effettuano a.Allora noi possiamo andare a calcolare quanto vale la tensione tangenziale in
questa sezione resistente.Come facciamo a calcolare questa attenzione? Tangenziale? Lo
calcoliamo in maniera molto approssimativa.Come se valesse.La formula forza fratto alare
italiano.Chiaramente voi sapete bene che nelle sollecitazioni di taglio di pensioni tangenziali
dovute al taglio non è una formula rigorosa, però ci dà un'idea dell'attenzione. Tangenziale
media allora questa attenzione. Tangenziale media, quindi, sarà la forza di taglio?Cioè con
a.Fratto l'area.Interessata dalla sollecitazione di taglio.Questa linea in pratica rappresenta la
nostra area, sollecitata a taglio ed è 1 kr circolare.Che ha questa altezza.Quindi possiamo
se indichiamo con H con R.L'altezza del filetto, lo spessore del filetto in corrispondenza del
diametro di goner.Questa sezione resistente sarà pi greca con R che la lunghezza della
circonferenza per l'altezza h con R.Questo, ovviamente è la sezione resistente che
dovremmo considerare se ci fosse un solo filetto imprese.Ma sappiamo che c'è n'è più
d'uno.E quindi dobbiamo moltiplicare per il numero di filetti?Ora.Qual è l'ipotesi che
dobbiamo? Che cosa vogliamo che?Si raggiunga la tensione tangenziale di
snervamento.Paul y.E questa attenzione tangenziale di snervamento con il criterio di von
Mises è uguale a uno sui radical tre. La tensione normale di snervamento, ovvero uno su
radical tre all'incirca pari a 0 58, quindi 0 58 SIGMA Inps, noi.Deve essere, si deve realizzare
questa attenzione. Tangenziale, quando applichiamo una forza assiale che provoca lo
snervamento del corpo della vita.Cioè F con a deve essere uguale a Sigma y per pi greca
dicon R quadro quarti.In questa maniera, idealmente avremmo contemporaneamente lo
snervamento dell'intera vita e lo strappo.il raggiungimento della tensione tangenziale di
snervamento quindi lo strappo dei filetti dal corpo Dal corpo dell'art.Andiamo a sostituire
questi due valori limite.Quindi otteniamo 0,58 Sigma y uguale.Sigma Y per pi greco R
quadro, fratto quattro, pi greca Dicon RHR per penne OF.Semplifichiamo un po di termini
Sigma YE Sigma y dicono RE Dicon, RP greca e piccolo pi greca. Che cosa
rimane?Immane che 0,58.HRNF.Deve essere uguale.Ara c'è anche 1 4, quindi quattro per
0, 58 HRNF deve essere uguale a dicon R.Ora la quantità HR per NF.HR moltiplicato per il
numero di filetti in presa.È qualcosa di proporzionale all'altezza h.Della madre, vita cioè del
dado, nel nostro caso.Siccome l'altezza h con R è misurata in corrispondenza del diametro
di con R, si vede che.Questo h con R è all'incirca pari a tre quarti.Dell'altezza h complessiva
del netto.Quindi in pratica possiamo scrivere che HR per NF.E all'incirca pari a 0,75 volte
l'altezza acca maiuscolo.Dove con h maiuscolo.Intendo.L'altezza della madrevite.Quindi se
noi sostituiamo qui dentro otteniamo quattro per 0, 58 per 0,75 h uguale dicon.In pratica.Da
qua troviamo l'altezza AH che dovrebbe avere la madrevite per raggiungere questa
condizione, cioè?Contemporaneamente lo snervamento della vite e lo strappo dei filetti,
quindi h è uguale AD con R fratto quattro per 0, 58 per 0 75, andando a fare i conti, questo è
all'incirca pari a 0,57 volte.Dico quindi?Conclusione.L'altezza del dato.Deve essere
all'incirca.Di 55, 60% dell'altezza del diametro resistente dell'atmosfera.Siccome noi
preferiamo riferirci al diametro unificato, che il diametro esterno, che è un po più grande.Per
stare tranquilli, la l'unificazione impone che l'altezza.Sia pari a 7/8 B.Che sicuramente
minore di questa altezza a casa minimo.In questa maniera siamo sicuri che.I filetti non
verranno strappati dalla sollecitazione di Papa.Ora in realtà.Eh? Quindi, quando
noi?Utilizziamo un collegamento filettato.Per la trasmissione di un carico per i collegamenti
utilizziamo dei dadi che hanno un'altezza di 7/8 del diametro, quella è la dimensione
standard del dado e risponde a questo requisito.Ovviamente ci possono essere delle
condizioni in cui, per ragioni di ingombro o perché farà qualsiasi altra ragione, possiamo
avere bisogno di utilizzare dei dati ridotti, quindi in realtà in commercio questa diciamo, è la
dimensione grossomodo standard.Di un dato.Quindi se questo diciamo è il diametro
d?Grossomodo quest'altezza h.7/8.Esistono ovviamente anche i dadi.Ribassati.Quindi un
commercio, voi trovate dei dadi di questo tipo?Con un'altezza h ridotta.E chiaro che in
questo caso.Il punto debole del collegamento, però alto, il dato, cioè se voi qui applicate la
forza n con S che abbiamo calcolato prima.0 8 FK per l'area resistente questo dado.Ti
danneggerà, quindi verranno strappati i filetti e quindi il collegamento non sarà in grado di
cioè già al momento del serraggio quando voi installate questo dado, lo danneggerà.Per
evitare questo dovete serrarlo con una copia ridotta. Ovviamente rispetto a quella che
abbiamo fatto.E questo diciamo con questo, diciamo, abbiamo chiuso le sollecitazioni che
normalmente nascono in un collegamento filettato solo per effetto.Del fatto che li abbiamo
installato in realtà queste diciamo, sono le sollecitazioni normali, usuali, quelle che
accettiamo tranquillamente.Poi c'è una ulteriore sollecitazione, questa volta
indesiderata.Che la sollecitazione di flessione e che non dovrebbe mai esserci.Quando,
quando?Cioè noi abbiamo visto che la vite è sollecitata da uno sforzo normale e da
un.Momento, queste sono le uniche due sollecitazioni che normalmente devono esserci
all'interno di un ambiente.Però, possiamo anche utilizzarla nella maniera
sbagliata.Supponiamo di.Realizzare il un collegamento tra due lamiere.Che purtroppo non
sono perfettamente piane. Io ovviamente esagero moltissimo per rendere evidente il
problema, quindi abbiamo questo foro realizzato. Tra queste due lamiere.Che purtroppo non
hanno delle facce parallele.Inserisco un collegamento bullonato.Se non lo sapete ve lo dico.
Un bullone per bullone si intende l'insieme costituito da tre elementi.Vita.Dado e rosette.Cioè
questi elementi che assicurano ripartiscono il carico assiale sulle superfici a contatto.Quindi
qua andiamo a installare.Il nostro.Bullone. Non lo sapete? Ve lo dico. Un bullone per bullone
si intende l'insieme costituito da tre elementi.Vita.Dado e rosette.Cioè questi elementi che
assicurano ripartiscono il carico assiale sulle superfici a contatto.Quindi qua andiamo a
installare.Il nostro.Bullone.Qua c'è la vite che esce fuori.È qua, che cosa succede, Eh,
succede.Che purtroppo.La nostra vita deve seguire.E quello che è la configurazione
geometrica delle lamiere che collega e quindi in pratica.ho esagerato nel Poi esagerato nella
rappresentazione però, una delle sezioni ruoterà rispetto all'altro.E se ruota?Significa che
stiamo applicando un momento flettente.Quanto vale questo momento flettente?Indichiamo
con beta.L'angolo formato tra le superfici delle due lamiere dovrebbe essere zero, cioè le
due lamiere dovrebbero essere parallele, ma in realtà non lo è.Ovviamente sarà un angolo
piccolo 1 ° 2 °, però comunque diverso da zero.Ora questo angolo beta.Determinerà la
nascita di un momento flettente all'interno della mia vite.Tale per cui beta sarà uguale AM
fratto la rigidezza flessionale della del bullo.Per voi, vi ricordate la rigidezza flessionale di un
elemento di lunghezza l si calcola come J su l, quindi diciamo ML su EG.Ora, in questo
caso.Chi agisce?E beta, cioè stiamo in un caso di deformazione imposta.Il momento è n è
una conseguenza di quella deformazione.Quindi, siccome il bullone è obbligato a ruotare
dell'angolo beta, significa che nascerà.Con lo stesso un momento m che varrà.Beta su L per
J.Per questo è il momento flettente che agisce sulla nostra vita, possiamo determinare
l'attenzione Sigma corrispondente.Con la formula di Navier PMA.Sarà uguale AM su J per di
mezzi.Momento flettente fratto momento di inerzia per la distanza massima dall'asse neutro.
Andiamo a sostituire PETA Suelle.EJ.Fratto J POP di mezzi JEJ si
semplifica.Otteniamo.Beta su LED, cioè In altre parole, lo Stato tensionale la
tensione.Dipende.Pubblicamente?Da quantità geometriche.Ed è direttamente proporzionale
all'angolo beta.Oltre che al diabete.Allora uno potrebbe dire.Vabbè.Io?Prevedo di utilizzare
un bullone in questa situazione, quindi con un angolo beta so che nascerà un momento
flettente per stare più tranquillo, aumenta il diametro della sezione del bullone.O chi facendo
faccio una sciocchezza?Perché la SIGMA? L'attenzione al sistema sarà direttamente
proporzionale al diametro del bullone, cioè più aumento il diametro del bullone. Peggio
vanno le cose, questo è uno di quei casi in cui aumentare la sezione resistente.Per cercare
di sistemare le cose è semplicemente una scelta folle.Perché se voi esagerate.Aggiungete
l'attenzione di snervamento e tenete conto che il bullone non è pensato. Non è stato
progettato per resistere a queste tensioni, quindi questa è una tensione che si aggiunge.A
delle tensioni che normalmente portano il bullone praticamente allo snervamento.Se ci
aggiungete questa in pratica sicuramente l'osservato o danneggiati
l'immediatamente.Quindi?Quando prevedete di avere una situazione di questo tipo? Fatto
salvo che dovete cercare di evitarlo e ci sono tutta una serie di accorgimenti. Quindi
utilizzare delle sedi di appoggio spianate in questa zona, quindi ad esempio spianare la
superficie.In maniera tale da ospitare correttamente la testa del del bullone.Però, se proprio
non ne potete fare a meno e prevedete che ci debba essere beta.La soluzione migliore è
ridurre il diametro.E se non potete ridurre il diametro, l'unica cosa su cui potete agire e agire,
la lunghezza del bullone, perché se avete un bullone più lungo sarà più facile.Compensare
quella rotazione della sezione di estremità, infatti, la SIGMA è inversamente proporzionale
AL.Ovviamente questa è una situazione, una sollecitazione assolutamente da evitare perché
un bullone sollecitato in questa maniera fa una proposta.Ok.Detto questo.Adesso dobbiamo
queste che abbiamo esaminato sono le sollecitazioni che nascono nel nostro bullone solo
per effetto del fatto che lo stiamo installando. Lo stiamo.Servando.Dopodiché dobbiamo
vedere qual è l'effetto dei carichi esterni che applichiamo a questo bullone.Prima di fare
questo.Ovviamente suppongo che voi conosciate come è fatto, come si rappresenti un
collegamento bullonato e quindi dovete essere in grado, di fatto andiamo a rappresentarlo
per rinfrescare un po la memoria.In genere il collegamento bullonato viene utilizzato per
collegare due lamiere.Quindi i realizza un foro.Il diametro di questo foro eccede il diametro
nominale della vita.Diciamo che per i diametri superiori a nominali superiori a 12 mm 10 12
mm, il diametro del foro è più grande di 1 mm.E questo diciamo anche per dimensioni molto
grandi.Poi, al di là di un certo limite, questo gioco aumenta. Perché questo? Perché
dovete?Favorire l'installazione comoda della della vite all'interno della.All'interno della del
foro.Però.Questo da un lato vi favorisce all'atto del montaggio, dall'altro gli impedisce
assolutamente di utilizzare dei fori.Che ospitano dei bulloni.Per realizzare il centraggio di
due lamiere, cioè queste due lamiere non verranno mai montate perfettamente allineate.
Perché non abbiamo un elemento calibrato che le posizioni.Esattamente l'una rispetto
all'altra.Quindi?Se voi avete un.Un sistema o un collegamento bullonato costituito da più
bulloni.Poniamo che abbiate una piastra realizzata in questa maniera.Con quattro
bulloni.Questi quattro bulloni non possono essere utilizzati. Questi quattro fori non possono
essere utilizzati per riferimento. Per montare correttamente questo sistema.Perché i giochi
che esistono?Raffa, foro e vite sono molto gravi.Sono così grandi che noi nel disegno li
evidenziamo. Infatti, quando voi andate a rappresentare un collegamento bullonato.La
vite.La superficie esterna della vite deve macroscopicamente essere separata dalla parete
dei fori in questa maniera.Non esiste che voi andate a rappresentare la vite coincidente con
il foro praticato sulle gambe.Altra cosa, la vite può essere interamente filettata o
parzialmente filettata, è buona norma che.La vite sia parzialmente filettata, è che l'inizio
della filettatura avvenga al di sotto della linea di separazione tra le lamiere,
quindi.Diciamo.Dovrebbe essere una situazione di questo tipo.Dopodiché, nella
rappresentazione della testa della vite.Voi sapete che in genere la testa può essere, può
avere una geometria esagonale, esterna o interna. Poniamo una geometria esagonale
esterna che è più semplice da rappresentare, la testa della vite che poggia sulla Rosetta è
piatta.e E poi si rappresenta.Si ipotizza che una delle facce esagonali sia proprio disposta
frontalmente all'osservatore e le altre due vengono rappresentate viste di lato.Talmente vi
spiego.E quindi abbiamo questo tipo di rappresentazione.Il dado dalla parte opposta, invece,
è perfettamente simmetrico. Quindi presenta queste, questi, diciamo queste superfici
emisferiche.Eh? Da un lato e dall'altro, quindi nella rappresentazione.Anche la parte che
poggia.Sulla Rosetta deve presentare queste.Queste superfici emisferiche.Eh, ovviamente
ho sbagliato.E questo quindi è il nostro dado.La vite.Deve sporgere.Oltrepassare il termine
del dado per 2 3 filetti.Quindi dobbiamo avere una rappresentazione di questo tipo.Questo
quindi è un collegamento di due lamiere con un bullone bullone che vi ricordo è.L'insieme
costituito da vite dado e rappresenta la madrevite.E le due rosette che permettono di
ripartire il carico di trazione.Idratazione per la vite e di compressione per le lamiere.Eh, in
maniera più o meno uniforme sul storici.Quindi?Quando noi abbiamo installato questa vite,
questo bullone.L'abbiamo serrato con una coppia di riconnesse.E questo genera all'interno
della vite una forza di trazione omesse e una forza di compressione sulle lamiere.Uguale ed
opposta n con S.Ovviamente questa n con S si ripartirà su queste superfici, ma avrà una
risultante che sarà perfettamente centrata con.Esistono poi i collegamenti con vite mordente,
cioè la Madrevite è realizzata direttamente.Una delle lamiere collegate, però, si tende a
evitare questo tipo di collegamento perché se si dovesse da.Maneggiare la madrevite
sarebbe complicato andare a sostituire il collegamento.Mentre invece, in una situazione di
questo tipo, se si danneggia il dado, lo prendiamo e lo sostituiamo.Con.Alta,
facili.Ah.Allora?Iniziamo a vedere quindi questa è la situazione di partenza, quindi abbiamo
applicato la nostra coppia di serraggio. Nasce questa forza?Allora vediamo.Che cosa
accade?Applicando dei carichi esterni a questo collegamento, allora dal punto di vista del
bullone.Una volta installato?Questo bullone si accorge?Unicamente di due carichi esterni.La
prima possibilità è che noi applichiamo una forza di trazione.Che tenda a separare le
lamiere, quindi applichiamo un carico di trazione al nostro collegamento bullonato che
indicheremo con.L'altra possibilità è che applichiamo una forza di taglio V alle lamiere.Dal
punto di vista di bullo del bullone, queste sono le due uniche possibili.I due unici possibili
carichi da cui è interessato. Questo ovviamente se stiamo parlando del singolo bullone.Però,
attenzione che.Un collegamento bullonato non sarà mai costituito da un solo bullone, non
avrebbe senso.Deve essere costituito da almeno due punti lotto, perché altrimenti potremmo
avere una rotazione relativa tra le lame.Quindi, ad esempio, se noi dobbiamo giuntare.Due
lamiere.Utilizzando una configurazione a coprigiunto di questo tipo,
realizzeremo.Quantomeno due fori e qui andremo a inserire due Blow, non possiamo
utilizzare un unico blocco, quindi altrimenti le due piastre potrebbero ruotare l'una rispetto
all'altra.Quindi per il momento ci dobbiamo preoccupare della forza che agisce, dei carichi
che possono agire sul singolo bullone. È chiaro che se noi siamo in questa situazione e
applichiamo una forza.Questo carico V andrà ripartito tra i bulloni.Che costituiscono il
collegamento bullo. Vedremo successivamente come ripartire i carichi.Sui bulloni. Per il
momento ci interessa capire qual è l'effetto dei due possibili carichi.Sul singolo
punto.Iniziamo con la forza n.Allora per la forza n.Mi rifaccio il disegno velocemente perché il
primo lo ho pasticciato un po.Queste sono le nostre due lamiere, qua abbiamo le nostre due
rosette.Ecco, qua abbiamo la testa della vite.E il dado?OC.Allora?Queste due lamiere, qui
vengono compresse.Da un carico n. Con S. Quindi noi abbiamo un carico n con S.Di
trazione?Per il momento questo carico di trazione sulla vite lo chiamiamo Fb.E abbiamo un
carico di compressione.F con C sulle lamiere.Abbiamo appena installato il nostro
bullone.Quindi abbiamo applicato la coppia di serraggio, quindi significa che sarà proprio
pari AN con S la forza di serraggio EF con c sarà uguale AN.Saranno uguali ed
opposte.Ovviamente.ON con S sto indicando il modulo è inteso che F con B, una forza di
trazione F con c è una forza di compressione sulle lamiere.Supponiamo ora di applicare.Un
carico di trazione esterno, quindi, ad esempio saldiamo, due anelli sulle lamiere.In questa
maniera e applichiamo un carico P.Di trazione?In questa macchina, allora che cosa
succederà?Succederà che applicando questo carico di trazione.Le lamiere tenderebbero a
dilatarsi, cioè a subire uno spostamento, un con.Verso l'alto.Il bullone.Allo stesso modo,
tenderà ad allungarsi, farsi perché seguirà nella lamiere.Quindi subirà un allungamento, un
combi.Quanto varrà più u con b e u con c.? Dipenderà dalle condizioni di congruenza,
perché?Della quantità.La quantità di cui si separano le lamiere si dilatano, le lamiere sarà
esattamente identica alla quantità di cui si è allungata la vite.E questo per ragioni di
congruenza.Questo, infatti, è un collegamento di tipo iperstatico.Quindi noi stiamo
applicando un carico esterno a un sistema.Che deve deformarsi mantenendo la
congruenza.Quindi potremmo scrivere che per la congruenza un con B sarà uguale al
c.Quanto vale un con B?Tu coi B sarà la forza di trazione aggiuntiva, perché non vi ricordo,
ricordatevi sempre che il bullone è già sollecitato a trazione, però deve
ulteriormente.Allungarsi, quindi stiamo applicando un'ulteriore carico di trazione sul
bullone.Delta F con B.Fratto che cosa la rigidezza assiale del bullone.Pappato.Per il bullone
è facile, questo è un elemento, una trave a sezione cilindrica, quindi cappa con B.E
immediatamente determinato sarà il momento di. Il modulo di elasticità del bullone per l'area
del bullone Fratto la lunghezza del bullone.Niente di particolare.U con c.E di quanto si
dilatano le lamiere?Ora.Per dilatarsi le lamiere deve variare la forza FC, ma la forza F con c
una forza di compressione per dilatarsi le lamiere significa che feconda, C deve ridursi.Di
una quantità che in termini assoluti.Vale Delta F con c.Quindi attenzione che Delta F con BE
un incremento di carico Delta F con c è una riduzione di carico di compressione.Fratto che
cosa la rigidezza delle lamiere?In qualche modo, è vero che questo non è una trave?Un
complesso costituito dalle due lauree, però, avrà una sua rigidezza, cioè se io applico un
carico, quindi trazione, si dilaterà di una certa quantità che dipenderà in maniera complessa
dalla sua geometra.Poi vedremo a cosa sarà uguale questa cappa Bocci comunque.Per la
congruenza, queste due quantità devono essere uguali.Però non sappiamo ancora quanto
valgono Delta FBE Delta F con.Possiamo però sfruttare un'ultima condizione e cioè
l'equilibrio dei carichi .Questa Delta F con BE Delta F con c.A cosa servono? Servono a
equilibrare il carico esterno? P che io ho applicato alla mia.Eh? Al mio bullone quindi potrò
scrivere. P Sarà uguale a Delta Fb.Più Delta UFC.E io metto insieme questa relazione e la
relazione Delta Fb su K.Uguale Delta FC su K con c posso determinare?I due valori Incogniti
Delta F con BE del F.Ricaviamo, ad esempio, Delta F con B dalla presa questa, quindi Delta
F con B.Sarà uguale AKB su KC per Delta F con c.Sostituisco qua dentro e quindi ho che p
sarà uguale a Delta F con B, quindi Delta F con c, che moltiplica KB su KC più Delta F con
c.Metto in evidenza Delta F con c.Che moltiplica KB su KC più uno e quindi di qua.Ricavo
che delfa FC.Sarà uguale, AP il carico esterno.Fratto questa quantità che io faccio il minimo
comune multiplo, ho capa.ca denominatore e quindi?Me lo ritrovo al numeratore per capaci,
fratto KB più capaci.Analogamente Delta F con B.Sarà uguale, AP che moltiplica.Quando
moltiplico per KB su KCKCKC si semplificano e ottengo KB, fratto, cappa B più KC.KB più
capaci.Cioè in altri tardi.Il carico P esterno.Si ripartisce tra le lamiere e tra la vite, in ragione
della rispettiva rigidezza. Cioè io avrò un incremento di carico sul bullone di carico di
trazione, sul bullone proporzionale AKB.E avrò un decremento, una riduzione del carico di
compressione sulle lamiere proporzionale a capaci.Quindi?L'effetto di questo carico di
trazione me lo ritroverò su entrambi gli elementi collegati.Resta un problema, però, quanto
vale? KC.Perché chiaramente qua?È difficile da determinare, ora KC viene determinato, si
può determinare.Ipotizzando.Che l'area di contatto la zona compressa.Che si trova al di
sotto.Della Rosetta o comunque della zona di contatto.Si espanda all'interno della lamiera in
maniera identica in tutte le direzioni dello spazio, quindi l'aria compressa assume una
geometria di tipo Conica troncoconica.Quindi se noi tracciamo a partire da questi punti
estremi.Quelle che sono le superfici laterali di un corpo.E sulla stessa cosa facciamo.Dalla
Rosetta inferiore.Questa andrà a individuare.Questa area?Che vi sto evidenziando ora in
rosso, che sarà in pratica l'area della lamiera interessata.Dalle sollecitazioni di
compressione.Allora questo questa area.Può essere assimilata a una trave.Seppur non a
sezione costante.Che ha una.Geometria, una sezione Eh.Che è 1 kr circolare.Ovviamente
non è una sezione uniforme, perché la sezione si allarga mano.Però si può verificare che.E
questa è la dimensione di grande.L'area di contatto e questa è la dimensione.Non ho.Ti può
assimilare questa area a una sezione costante che abbia un diametro esterno pari alla
media geometrica di questi due diametri, quindi?In pratica, posso sostituire questa sezione
resistente?Fatta in questa maniera.O meglio, non questa sezione resistente, una trave
avante questa geometria?Con.Una.Lezione uniforme.Medesima lunghezza.Che abbia un
diametro interno identico è il diametro del foro e su questo.Poco?Ci piove e un diametro
esterno.Di asteriscato.È pari.Alla media geometrica.Di questi due diametri, cioè di di
grande.E di piccolo.Che significa media geometrica, cioè di asteriscato, è uguale alla radice
quadrata di di grande bar di picco.Quindi?Se io considero.Questa una trave a sezione
costante.La rigidezza assiale di questa trave cappa con C sarà uguale a.Modulo di elasticità
delle lamiere e con C per a con c area della zona compressa.Delle lamiere Fratto El Pucci.A
conci sarà quindi uguale a pi greca. Di asteriscato al quadrato, meno di con F al quadrato,
fratto quattro.E quindi in questa maniera sono in grado di valutare anche la rigidezza delle
lamiere.Ora quindi, in questa maniera io sono in grado di calcolare Delta e Delta Fb che
cosa significa? Abbiamo detto che sul bullone quindi.Per il bullone.All'atto del Serraggio era
interessato da una forza di trazione n con S.Dopo che io applico il carico.La forza di
trazione, agente sul bullone sarà n con S più Delta FP.Quindi n con S più.Per KB, Fratto KB
più KC.Quindi se io ero in condizioni di incipiente snervamento?Questa ulteriore
contributo?Quasi sicuramente mi fa snervare la vite.Sulla lamiera che cosa succede?FC
sarà uguale ANS meno Delta FC.Quindi?N con S meno KP, che moltiplica KC fratto KB più
KC.Ma sarà quindi la situazione sul collegamento, dopo che avro applicato il mio carico?Ora
a me cosa conviene?A me converrebbe?E questo termine fosse.Poco, comunque piccolo,
cioè?Se io, applicando un carico esterno, riduco semplicemente la compressione tra le
lamiere, significa che il mio bullone non risentirebbe affatto di questo carico esterno.E come
faccio a ottenere questo, o comunque ad avvicinarvi a questo devo fare in modo che KB.Ti
amo molto più piccolo di cappucci.Al limite se K con c fosse infinito, cioè avessi delle lamiere
infinitamente rigide.Allora realizzerei proprio questa condizione ideale, cioè che applicando
un carico esterno questo carico esterno va completamente a ridurre la forza di
compressione tra le lamiere, mentre il bullone rimane sollecitato sempre dalla stessa
identica.Forza di trans.Effettivamente, nella stragrande maggioranza delle applicazioni KB è
molto minore di KC.Ma questo è abbastanza evidente.Eh? Abbiamo detto che KB è uguale a
al modulo di elasticità del bullone.Per l'area del bullone fratto la lunghezza del bullone.Bene,
mentre per cappa con C.Abbiamo e con CIP era con c uno l con c ora, confrontando queste
due espressioni.ELPLC sono identiche.Ma a con B.E chi più piccola di acconci, acconci
e?Una sezione che ha è vero che è una sezione circolare cava?Ma è una sezione più
grande.Il bullone e all'interno di questa foto.Quindi?Tendenzialmente questa sezione
resistente più grande.Se voi aumentate lo spessore delle lamiere.La dimensione di grande
cresce sempre di più e quindi cresce ancora di più la rigidezza delle lame. Bologna.Quindi è
importante che il bullone colleghi delle lamiere spes in questa maniera si realizza questa
condizione desiderabile KB, molto minore di KC.In realtà ci sono anche degli accorgimenti
che consentono di aumentare questa rigidezza, infatti molto spesso.In corrispondenza
quando avete ad esempio un collegamento tra lamiere di spessore insufficiente, che cosa si
fa? Si aumenta localmente lo spessore delle lamiere.In questa maniera?In maniera tale che
il collegamento bullonato qui avrà a che fare con uno spessore maggiorato.E quindi con una
rigidezza delle lamiere più è più grande.Quindi ci sono tutti questi accorgimenti geometrici,
perché solo sulla geometria possiamo operare, che consente di aumentare cappa produci e
quindi ridurre l'incremento di carico.Ha OK.Con questo ci fermiamo qua.Però oggi.Eh?
CONTINUAZIONE FILETTATURE

Collegamenti filettati.Nella scorsa lezione abbiamo visto qual è l'effetto di un carico di


trazione n sul collegamento bullonato.E abbiamo ricavato le forze che nascono sul bullone e
sulla sulle lamiere. Per effetto di questo carico e abbiamo scritto F con B.Uguale NS che la
forza di serraggio iniziale meno KB, fratto KB più KC.Per n.Carico esterno applicato alla al
collegamento bullonato.Questo per quanto riguarda la forza di trazione sulle lamiere, mentre
la forza di compressione delle là sulle lamiere sarà sempre NS che è il precarico iniziale
più.Cappa C, fratto KC più KB perenne, dove KPKC sono le.Rigidezze, rispettivamente del
bullone e della.Ora di questa espressioni è possibile realizzare una costruzione grafica che
prende il nome di triangolo di Forzamento.Vediamo come funziona questo triangolo di
Forzamento, in pratica.Dobbiamo riportare un segmento che in una certa scala corrisponda
alla lunghezza, l?Del collegamento, quindi del bullone sostanzialmente.Allora se noi a partire
da questi due punti estremi.Riportiamo due semirette.Che hanno una pendenza pari
rispettivamente alle rigidezze KBKC, cioè stabiliamo?E la tangente dell'angolo Alfa è uguale
AKB.Tangente di beta uguale KCE, tracciamo due 6007 Inclina?Proprio dell'angolo Alfa.E
dell'angolo beta.Quindi con tendenze, inclinazioni, pari proprio alle rispettive dirigenze.Ora
queste due semirette si incontreranno in questo punto.Che ci determinerà?In una scala
opportuna il valore di NS, cioè questo segmento.In una scala che dipenderà ovviamente
dalle pendenze che avremo disegnato, ci individuerà il valore del carico di serraggio
iniziale.Cioè quello che noi otteniamo non appena abbiamo installato il nostro bullone
serrato, il no.Questo triangolo di forzamento funziona in questa maniera. Se noi adesso
applichiamo un carico n esterno.Possiamo andarlo a rappresentare su questo diagramma
utilizzando la stessa scala?Definita da n. Con S in questa zona.Quindi questo
segmento?Nella scala con cui abbiamo ottenuto NS mi rappresenterà il mio carico esterno
n.Allora se io divido.Traccio una segmento verticale, una linea verticale, partendo dal punto
di intersezione.La forza EN, il segmento che rappresenta la forza n viene suddiviso in questi
due segmenti.Il primo segmento questo qui.E non è altro che Delta F con B,
cioè.Esattamente questo termine che abbiamo riportato qui.Sposato sto sbagliando? Questo
segmento e Delta F con c.Posto dunque sono io che ho sbagliato qui.Perché?L'espressione
la forza sul bullone. Ovviamente viene incrementata di Delta F con B, mentre la forza sulle
lamiere viene ridotta di Delta. Ecco perché non mi ritrovavo, allora quindi?Ritorniamo a noi.
Questa porzione di segmento è proprio la quantità Delta F con B, cioè l'incremento di carico
che nasce sul nostro bullone, infatti.La somma di questo segmento che NS.Più questo
ulteriore termine mi dà proprio il valore di F comune.Allo stesso modo, questo secondo
segmento qua in basso e proprio Delta F con c.E quindi?La lunghezza di questo
segmento.Individuato dalla semiretta dipendenza Beta, quindi corrispondente alla rigidezza
delle lamiere, mi darà proprio l'espressione di F con c che sarà n. Con S meno Delta F
codice.Quindi è una costruzione grafica semplicissima che però ci fa capire come vengono
ripartite le forze nei vari elementi. Ovviamente questo diagramma può essere tracciato per
qualsiasi valore di n.Quindi, se noi aumentiamo n il valore di n. Sarà un segmento più lungo
di questo diagramma e quindi in maniera coerente. Calcoleremo, Delta FBE Delta FC, cioè
una condizione limite, la condizione limite?E che la la n coincida con questo con il punto
estremo?Perché una condizione limite? Perché, come è evidente in questo caso, avremmo
che la forza di compressione sulle lamiere andrebbe a zero, cioè In altre parole, le lamiere
non sarebbero più schiacciate l'una contro l'altra, ma praticamente si separerebbero sta.
Sono in condizioni di.E incipiente separazione.Chiaramente questa è una condizione limite
da non raggiungere mai, perché chiaramente anche se il bullone dovesse reggere a questo
tipo di sollecitazione, non avremmo nessun contatto tra le lamiere.Quanto Sara?Quando si
realizzerà questa condizione? Beh, graficamente immediato capirlo EN Max sarà questa
rappresentato da questo segmento, quindi in base alla proporzione di n con S è facile
determinarlo, però possiamo anche.Eh determinarlo da un punto di vista grafico in
proporzione.Eh?Cioè, tenendo conto che n Max sarà il cateto di questo triangolo rettangolo
in cui Alfa e l'angolo opposto.Allora, Detto questo, passiamo ora a esaminare.Il.Qual è
l'effetto di un carico di taglio? Tu un collegamento con Lonato? Perché abbiamo detto nella
scorsa lezione che dal punto di vista del singolo bullone?Esistono solo due carichi esterni, il
carico di trazione e il carico di Santo.Allora per studiare che cosa accade?Vediamo questa
particolare configurazione.Collegamento a taglio si otterrà ad esempio.Quando abbiamo una
situazione di questo tipo?Quindi abbiamo.Tre lamiere.Di cui due disposte da un lato è
una.Disposta?Dall'altro lato, in questa maniera.E qua.Andiamo a inserire il nostro bullone.
Oh, questa è la.Situazioni che stiamo studiando perché questo tipo di configurazione ci
consente di applicare una forza di taglio V.Che sia perfettamente centrata, infatti se noi qua
avessimo un collegamento con due sole lamiere.Applicando poi la reazione, vincolare V in
questo punto avremmo che le due forze non sarebbero perfettamente allineate e quindi
nascerebbe anche una flessione nel collegamento.Invece, con questa configurazione le due
reazioni vincolari saranno qua, mezzi e fumetti e quindi avremo.Esclusivamente una
sollecitazione di taglio sulle lande.Allora, in questo tipo di configurazione il nostro bullone è
sollecitato a taglio.Allora per capire che cosa succede, immaginiamo di eseguire una prova
meccanica in cui facciamo crescere a partire da zero, il valore della forza. VE osserviamo
quello che accade al nostro sistema.Quando dico, osserviamo in particolare andiamo a
misurare.Lo spostamento relativo tra le lamiere.Più usano per questo dei dispositivi che si
chiamano estensimetri.Che misurano appunto.La allungamento Delta l del nostro sistema
non ci interessa. Adesso capire come sono, come funzionano, l'importante è che sappiamo
che stiamo misurando lo spostamento relativo tra questi due.Allora possiamo riportare su un
grafico.L'andamento di V in funzione di Delta l?Allora che cosa succede se noi stiamo
partendo da un carico bullo?Il nostro bullone è stato montato, quindi serrato alla coppia di
serraggio e quindi tu le lamiere esercita una forza di compressione pari AN con S.Quando
dei corpi sono premuti l'uno contro l'altro, c'è la possibilità che su questi corpi agisca anche
una forza di attrito tra le lamiere. Quindi quando noi applichiamo una forza pubblica, questo
tipo.Le forze di attrito che nascono tra le lamiere.equilibrano questa forza tua applicata E
quindi?No, registriamo nessuno scorrimento relativo tra le due piastre. In realtà non è
proprio vero, perché anche le lamiere si deformano. Però se trascuriamo la deformazione
delle lamiere abbiamo un andamento di questo della V.In funzione di Delta, l che è
perfettamente verticale.Cioè il carico V trasmesso cresce, ma non registriamo nessuna
separazione tra le lamiere.Fino a quando, fino a quando non raggiungiamo la forza massima
trasmissibile per attrito, allora una volta che noi raggiungiamo la forza massima,
trasmissibile per attrito, che cosa succede? Ti ha uno scorrimento delle lamiere e le lamiere
recuperano.L'intero gioco presente.Tra il foro e la vita.Quindi questo recupero del gioco
avviene praticamente a carico costante.Perché un transitorio, in pratica?Dopodiché.Le pareti
del foro toccano, entrano in contatto con la vita, quindi a quel punto vengono trasmessi dei
carichi di contatto fra questi due elementi. E siccome la vite comunque fatta di un materiale
lineare, elastico.Avremo un incremento di carico trasmesso, che grossomodo sarà lineare
alla default lineare perché avremo una deformazione a taglio del nostro bullone di tipo
lineare del materiale rimane elastico.Fino a quando?Le sollecitazioni di taglio che agiscono
nella vite.Sono così grandi da portare alla plasticizzazione il materiale e quindi a quel punto
il carico V continuerà a crescere, ma in maniera non lineare, fino ad arrivare alla rottura della
nostra vita. In realtà la rottura potrebbe avvenire anche sulle lamiere, stiamo
supponendo.Per il momento che le lamiere siano molto più resistenti della vita e che quindi
questo coinvolga la nostra.In pratica in questo diagramma possiamo individuare quattro
zone, la prima zona.E quella iniziale in cui fu cresce senza nessun nessuno spostamento,
nessuno scorrimento tra le lamiere e la zona della trasmissione ad attrito.Seconda zona,
superiamo il limite, la forza massima trasmissibile per attrito e quindi abbiamo un recupero
del gioco praticamente istantaneo. La zona due di questo diagramma.Questa zona abbiamo
1 1 trasmissione, la zona della trasmissione a taglio, cioè il carico V viene trasmesso dal
collegamento bullonato, perché sollecita a taglio il nostro bullone.Missione a taglio.E infine la
quarta zona e il la zona del cedimento finale.Allora, osservando questo diagramma, capiamo
immediatamente come possiamo sfruttare il nostro bullone per trasmettere i cani.Abbiamo
due possibilità, una prima possibilità a un livello di.Di carichi trasmessi un po più basso e la
zona uno nella zona uno, noi trasferiremo praticamente il carico V non interesserà per niente
il bullone, il bullone in sé. Sarà sollecitato esclusivamente dalla forza di serraggio.E con esse
e dalla coppia di serraggio che abbiamo utilizzato. Ma il carico V non solleciterà direttamente
in un.Questa modalità di trasmissione del carico prende il nome di trasmissione ad attrito dei
carichi.E tendenzialmente i bulloni che noi.Utilizzeremo nelle costruzioni meccaniche,
lavoreranno in questa zona.Però.Non c'è solo questo, anche la zona tre.Funziona benissimo
per la trasmissione dei carichi, perché abbiamo un legame lineare tra carichi applicati e
deformazione del collegamento e tra l'altro nella zona tre possiamo trasmettere dei carichi
molto più elevati.Questa zona prende il nome di zona di trasmissione. Funzionamento a
taglio del bullone.Quindi sono ammissibili entrambi questi meccanismi di trasmissione del
carico. Sta a noi scegliere quale adottare per il nostro caso.Normalmente vi ho detto nelle
trasmissioni meccaniche si utilizza il modo uno la trasmetta la zona di trasmissione ad
attrito. Perché? Perché in genere nelle costruzioni meccaniche i carichi sono variabili nel
tempo, possono avere.Le oscillazioni delle fluttuazioni.E se noi lavorassimo a taglio alle
fluttuazioni del carico potrebbero accompagnarsi dei movimenti delle lamiere che
chiaramente, a lungo andare, se ripetute nel tempo, danneggiano le lamiere stesse che
slittano una sull'altra.Insomma, artrite.Tra l'altro, poi il recupero dei giochi e può provare
anche del discontinuità nel funzionamento, cioè immaginate che nella vostra autovettura gli
pneumatici siano collegati con bulloni a taglio ogni volta che partite.Sentireste uno scatto
fino a quando viene recuperato il gioco del collegamento bullonato e quindi la la lo
pneumatico trasmetterà o.Sarebbe una condizione di funzionamento.Nonna non
assolutamente non accettabile.Quindi diciamo nelle costruzioni meccaniche, quando
abbiamo un previsioni di carichi variabili nel tempo o comunque condizioni di funzionamento
alterne e la zona in cui scegliamo di far lavorare i nostri bulloni.Tra l'altro questo ci dà una
ulteriore.Un'ulteriore vantaggio, nel senso che se per un qualche motivo dovesse verificarsi
un sovraccarico, quindi la richiesta di trasmettere un carico cui imprevisto superiore a quello
previsto in fase di progettazione al collegamento non succederà niente.Chi sarà?
Supereremo questo limite?Verranno recuperati i giochi e poi inizierà la trasmissione a
tavola, cioè avremo una riserva di resistenza che all'occorrenza può essere richiamata per
per sopportare i carichi applicati.Comunque.Ci sono dei casi in cui anche la zona tre ci va
benissimo.Te abbiamo una struttura metallica sollecitata da carichi di tipo statico, il classico
esempio, le scale di sicurezza, le uscite di emergenza che sono realizzate con i profilati
metallici.E che trovate all'uscita dei vari edifici. In genere gli edifici pubblici. In quel caso il
carico applicato sui collegamenti bullonati è di tipo statico o comunque poco variabile.E
quindi in quel caso non ha senso utilizzare un collegamento ad attrito.È più corretto
utilizzo?Cioè un collegamento a taglio che ci consente, tra l'altro, di ridurre le dimensioni.Dei
bulloni utilizzati.Quindi diciamo che.Quando dimensione eremo un collegamento bullonato,
questa sarà una scelta fondamentale che dobbiamo fare, cioè collegamento ad attrito o
collegamento a taglio, perché a seconda del tipo di scelta che faremo, cambieranno le
modalità di verifica e di calcolo.Ovviamente.Allora?Capito come funziona una trasmissione
come il carico applicato a taglio venga trasmesso dal nostro bullone. Vediamo che cosa dice
la normativa italiana.La normativa a cui farò riferimento è in realtà una normativa ormai
obsoleta, cioè non più utilizzata, non ha più valore legale, se vogliamo, però ha il pregio
della semplicità, ha il pregio di far capire esattamente come funzionano le cose.Questa
normativa è la uni10011.cn R uni 10.011.Che riguarda in pratica tutte le costruzioni
metalliche in acciaio.In particolare lo incontreremo anche quando parleremo delle saldature
perché appunto si occupa del dimensionamento delle strutture metalliche e del
dimensionamento dei collegamenti tra di essi, quindi, i collegamenti saldati e bullonati
fondamentale.Allora questa normativa 10.011 si applica agli acciai che vengono utilizzati per
nelle costruzioni metalliche che sono gli acciai e feretro e 60 FE quattro e 30 FE 510.Che
sono acciai laminati a caldo e che abbiamo già incontrato e che hanno una tensione di
rottura che proprio quella del numero che segue l'indicazione.Questa normativa contiene
anche le classi di resistenza dei bulloni.La classe di resistenza dei bulloni, in pratica
individua.Le proprietà meccaniche minime che deve devono essere garantite da un
bullone.Allora?Queste classi di resistenza per le viti sono indicate come 4.6 5.6.6.6.8.8
10.9.Che significano questi numeri? In pratica questi numeri ci danno un'indicazione di
quella che è la tensione di rottura e di snervamento del materiale utilizzato per realizzare la
vite, cioè?Ad esempio, classe 8.8, il primo numero 8 indica che moltiplicando %8 più di 800
sarà la tensione di rottura del materiale che costituisce la vite.Quindi classe 8.8, il primo 8
sta per SIGMA di rottura 8% 800 Newton su millimetro quadro.Ovviamente questa è la
tensione minima garantita.Il secondo parametro punto 8.Significa sta a significare che la
tensione di snervamento e l'ottanta per 100, quindi 0.8 volte la tensione di rottura, quindi nel
nostro caso.L'ottanta per 100 di 800 sarebbe 640 Newton su millimetro qua.E questo
ovviamente nella stessa maniera per tutte le altre.Quindi indicare la classe di resistenza di
un bullone significa definire le proprietà meccaniche su cui noi possiamo contare per
dimensionare quel quel collegamento e che sarà assicurato da un certo processo produttivo
e da certi materiali.Ovviamente il bullone non è costituito solo dalla vite. Perché abbiamo
detto Eh? È costituito da tre elementi, vite, dado e rosette. Ora le rosette non ci sono
particolari requisiti meccanici, ma il dado si.Che rappresenta un elemento filettato
anch'esso.Il bullone si può rompere sia perché si rompe la vite, sia perché si rompe il
dato.Quindi per i dadi?Esistono delle corrispondenti classi che sono indicate come quattro
a.5 di questo non me lo ricordo a memoria 5 S, sei S.8 g.Ovviamente se io utilizzo una vite
di classe 10.9 devo utilizzare un dado adeguato, quindi di classe 8 g.Questi, anche in questo
caso i numeri e le lettere indicano certe qualità del materiale che sono più grossomodo
comparabili a quelle delle.Però non sono le stesse, infatti, le proprietà meccaniche dei
materiali utilizzati per i dadi sono leggermente inferiori rispetto a quelle delle viti.Perché
questo, perché?Noi abbiamo detto che quando serviamo una vite praticamente
raggiungiamo la condizione di incipiente serramento.Perché questo ci favorisce Nella
redistribuzione del carico tra i filetti, ora tra i due elementi, noi preferiamo che si plasticizzi,
ovvero tra virgolette, si danneggi leggermente il dado piuttosto che la vite perché è più
facilmente sostituibile ed ha anche un costo minore e quindi per questa ragione il materiale
del dado ha prestazioni meccaniche leggermente inferiori rispetto a quelle della classe della
vite corrispondente. Ora per.Se voi andate sulla normativa 10.011 che.Penso che troviate
abbastanza liberamente su Internet.Eh? Praticamente per ogni classe di resistenza vengono
forniti tutta una serie di parametri. Quella che noi abbiamo indichiamo come SIGMA R
tensione di rottura nella normativa indicata come F conti.Tensione di rottura.Poi c'è la
tensione di snervamento FY.Poi c'è la.Eh FKN che è la tensione ammissibile, è a trazione
della vite.Diciamo la resistenza, attuazione della vite.E in pratica è il valore minimo.Tra
l'attenzione di snervamento e la. Il 70% dell'attenzione di Roma.Diciamo di F.Quindi, per
intenderci.Per la classe fino alla classe 6.6 la tensione, la FKNE, la tensione di snervamento
per la classe 8.8 e 10.9 e il 70% dell'attenzione di Roma.Perché è importante questa FKN,
perché?È quella che noi andiamo a determinare per effetto del serraggio, infatti, la
normativa prescrive che la forza di serraggio che si genera all'interno di un bullone vale
proprio 0,8 volte FKN per l'area resistenza.Abbiamo spiegato l'altra volta perché 0 8 FKN la
tensione che noi andiamo a realizzare nella nostra vita, applicando ovviamente una coppia
di serraggio che vale 0 2.NS partiti giovedì E il diametro nominale della musica.Quindi per
stef KN, per i nostri scopi, se noi dobbiamo dimensionare il collegamento bullonato è proprio
il dato che ci interessa di più, perché quello che sfrutteremo.Per calcolare tutte queste
grandezze.Ora.Visto che abbiamo.Detto questo, abbiamo introdotto le classi di resistenza
delle viti. La normativa distingue queste classi di resistenza in due categorie.Le due
categorie maggiori costituiscono la classe dei bulloni ad alta resistenza, cioè sono quelli che
ovviamente assicurano le migliori proprietà meccaniche, mentre questi sono i bulloni
normali.Perché è interesse, è utile conoscere questa differenza, perché?Se noi decidiamo di
utilizzare per il nostro collegamento la trasmissione ad attrito.Dobbiamo la normativa ci
impone di utilizzare bulloni ad alta resistenza, quindi esclusivamente la classe 8.8 e 10.9.Te
invece?Decidiamo però di optare per una trasmissione a taglio, possiamo utilizzare una
qualsiasi classe di resistenza.Allora, una volta che abbiamo definito questo, vediamo
praticamente come si.Esegue la verifica per la trasmissione ad attrito e per la trasmissione a
taglio che abbiamo capito sono le due modalità di trasmissione del nostro comune.Allora
iniziamo con la trasmissione ad attrito.Nella trasmissione ad attrito.In pratica la massima, la
Forza V da trasmettere a taglio dovrà essere minore o uguale della massima forza
trasmissibile ad attrito.La massima forza trasmissibile. Ad Aprile viene indicata dalla
normativa come VF Zero.E come si calcolerà? Banalmente, coefficiente di attrito per forza
normale con cui vengono premute le lamiere.Se facciamo riferimento a questa
configurazione e geometrie geometrica del collegamento, la forza con cui vengono premute
le laniere proprio n. Con esse.Quindi boh.Poi efficiente, di attrito perenne con S. Però,
ovviamente, trattandosi di una normativa, dobbiamo introdurre un coefficiente di sicurezza,
perché non non è pensabile che arriviamo proprio alle condizioni limite della massima forza
d'attrito e quindi qua viene.Sento un po efficiente di sicurezza allo slittamento. Gamma con
F.Chiama F è assunto dalla normativa pari a 1,25. Quindi ecco coefficiente di sicurezza.Allo
slittamento?No coefficiente di attrito.Anche questo viene precisato dalla normativa, può
assumere due valori, vi.0,30 o 0,40?Quest'ultimo può essere adottato solo se le superfici
delle lamiere sono state sabbiate, quindi è stata eseguito una lavorazione particolare che li
incrementa la rugosità.E il collegamento deve essere montato in officina.Cioè le voi
realizzate il collegamento?Eh? In cantiere immaginate ad esempio 111 scala antincendio di
sicurezza. E allora in quel caso si presuppone che le condizioni di serraggio in cui installate
il bullone non siano ottimali, per cui dovete potete contare su un coefficiente di attrito.Bassa
0, 30.Se invece si tratta di un componente assemblato in officina e avete sabbiato le
superfici, allora potete utilizzare per i nostri calcoli 0,40 ci.Manca ancora qualcosa qui? In
realtà la normativa non lo riporta, ma va indicato il numero di superfici di attrito.Giusto per
fare un esempio relativamente a questo.A questa configurazione geometrica doppio
pubblico giunto.Eh? La forza di attrito sia esercita sia tra la lamiera uno e la lamiera
due.Anche tra lamiera due e la lamiera tre.Quindi, in realtà in questo tipo di configurazione
poi potete contare su due volte butera.E in generale avete più superfici di attrito, dovete
conteggiare il numero totale di superfici di attrito.E quindi questa è la formula.Banale, perché
alla fine la forza di attrito, al di là di questi coefficienti correttivi eh, qualcosa di estremamente
semplice forza di attrito, forza normale coefficiente di attrito per forza normale.E quindi è
estremamente semplice.Cioè però, ma.No, però abbiamo detto che.Cioè, noi applichiamo un
carico di trazione esterno col nostro bullone.La forza con cui comprimiamo le lamiere si
riduce.E quindi?La forza trasmissibile, la massima forza per attrito non sarà più perenne. S
perché enne, S non è più la forza con cui premiamo le lamiere una contro l'altra.E di questo
dobbiamo tenere conto, quindi questa formula va benissimo.Se abbiamo esclusivamente
una forza di unità, ma se contemporaneamente applichiamo anche una forza n. Dobbiamo
correggere questa relazione.Dovremmo tener conto di della delle considerazioni che
abbiamo fatto nella scorsa lezione o dei risultati del triangolo di Forzamento che abbiamo
visto proprio all'inizio della lezione.Cioè dovremmo qui inserire mutter F con B?Ora.La
normativa si mette nelle condizioni più critiche per il collegamento.Quali sono le condizioni
più critiche per il collegamento è che l'intera forza enne?Invece di ripartirsi in parte sul
bulloni in parte sulle lamiere, vada a interessare esclusivamente le lamiere.Quindi in pratica
noi faremo riferimento a una forza di compressione delle lamiere.Che sarà n. Con S meno
Eh.Come se tutta la forza EN andasse a ridurre.Questo tag.Nella realtà sappiamo che non è
così, però come al solito ci mettiamo nella condizione più sfavorevole per ragionare a
vantaggio di sicurezza.Diciamo che questo risultato si ottiene quando supponiamo che la
rigidezza delle lamiere è molto maggiore della rigidezza dei bulloni, cosa che effettivamente
molto spesso accade, quindi non siamo.Lontanissimi dall'aeroporto, comunque la verifica da
attrito in presenza di un carico n. Di trazione si esegue come V minore uguale di
VFN.Quindi, massima forza trasmissibile ad attrito. Il presenza di un carico enne che si
calcola come può F zero che moltiplica uno meno n su NS.Però poi sostituite. L'espressione
di VF zero, qua dentro.ONS, sul gamma FN piccolo S.1-1 n. Su NS.E moltiplicate NS per il
termine tra parentesi.Ottenete proprio NS. Minorenne, cioè?La forza di compressione
tollera.Ci sia un'operazione il carico, Eh sì, certo.Perché se c'è solo n.Poi vedremo come
si.Diciamo, sappiamo quello che accade o abbiamo studiato.La volta scorsa.E quindi questo
e quello. E quanto le verifiche che dobbiamo fare per una trasmissione ad attrito?Oh, quindi
tra confrontare questa forza V con VF Zero VFA seconda che ci sia o meno applicato anche
un carico di trazione?Vediamo ora la trasmissione a taglio.Per la trasmissione a taglio.La
normativa definisce una tensione ammissibile.Un'attenzione ammissibile, attrazione per il
bullone e non chiama la chiama Sigma via missile questa.Tensione ammissibile, si calcola
come FKN fratto un coefficiente di sicurezza 1.5.La normativa, inoltre, fornisce una tau B
ammissibile?Che si calcola come.Analogamente alla FKN, la normativa fornisce la massima
forza.Trasmissibile a taglio dal bullone la massima tensione trasmissibile a taglio dal
bullone.Per ogni classe del materiale, la chiama come FD con V.Fratto uno virgola ci.Allora
se noi sul nostro bullone.Sollecitato a taglio, cioè che deve trasmettere a taglio.Il carico,
applichiamo contemporaneamente una forza enne di trazione e una forza V.La forza EN
determinerà una tensione nel bullone.Che sarà BN sull'area resistente.La forza di taglio
analogamente.Determina era una tau con B che la normativa calcola brutalmente come
forza di taglio fratto l'area della sezione resistente non è la formula corretta, però,
approssimativamente ci dà il valore della tensione media tangenziale media.La verifica si
esegue.In questa maniera, quindi, si calcola SIGMA B su SIGMA B ammissibile?Elevata al
quadrato, più talbi su Talbi ammissibile.Minor al quadrato, minore uguale di.In pratica poi.Se
voi.Riportate su un grafico.Sigla B.E tappi.Dovete verificare che.Lo stato di sollecitazione del
vostro bullone, quindi la coppia di valori Sigma Bieta OB ricada all'interno di questa ellisse.In
cui semiassi sono proprio Sigma via ammissibile da ubriaco.In questa maniera voi garantite
il soddisfacimento della resistenza al taglio del nastro del vostro.Una.Nota.Un'osservazione
nel calcolo di SIGMA B.Compare esclusivamente la forza n esterna applicata esternamente
aggiuntiva al bullone, ma nella realtà il bullone e sollecitato da n.Cioè?Quelle sollecitazioni
dovute al serraggio sono comunque presenti.Ma in ogni caso non vengono conteggiate.Nel
calcolo della sollecitazione di sforzo normale.Va conteggiata esclusivamente quella dovuta
al carico esterno applicato.Questo significa che sicuramente nel collegamento a taglio il
bullone subirà uno osservato.Per forza.Perché gli stiamo applicando un carico.Sigma
Combi, che sicuramente si aggiunge a tutti gli altri a un carico già molto elevato.Infatti.i
bulloni si poi li potete smontare Però i bulloni fortemente sollecitati.Una volta che vengono
scontati devono essere sostituiti.Perché la filettatura si danneggia? In particolare il dato sino
ad oggi.Come elemento della filettatura proprio perché arriviamo sicuramente allo.Quello
che abbiamo detto riguarda.La rottura della vite nella singola vite, quello che accade nella
singola vite, che è l'elemento più complicato da affrontare del nostro collegamento, ma in
realtà il collegamento.È costituito anche dalle lamiere, cioè questo collegamento potrebbe
rompersi perché si rompe la vite, d'accordo?Abbia lo sto facendo vedere.Ma anche perché
si rompono le lamiere.Quindi dobbiamo se noi vogliamo assicurare il corretto funzionamento
della del collegamento. Dopo essersi preoccupati della vite, dobbiamo preoccuparci anche
della resistenza delle lamiere?E allora?Dobbiamo capire come si può rompere o
danneggiare una lamiera.No mandato tutto, hai già fatto tutto te. Consideriamo questa
semplice configurazione.Quindi una lamiera con un unico bullone, questi.A cui applichiamo
una forza di taglio V di questo tipo. Ah ovviamente se noi applichiamo una forza di tipo
normale al villone.Per la lamiera è assolutamente indifferente, cioè possiamo la possiamo
applicare grande quanto vogliamo. Non gli fara niente. Il problema sarà solo nella vite.I
problemi nascono quando applichiamo una forza V vita taglio allora.Per la vite abbiamo visto
che cosa accade per la lamiera che cosa potrebbe accadere che questa sezione resistente
sia insufficiente? Cioè se io realizzo?Una configurazione geometrica di questo tipo.Che non
si può fare perché, come vedremo, non è ammesso dalla norma, ma supponiamo di farlo e
io applico una forza AV.E chiaro che la vita è qua, non si romperà mai.Ok, punto più debole
del collegamento sarà proprio la resistenza a trazione della bandiera.È ovvio.La lamiera
però può rompersi, quindi attrazione.Porro rompersi anche a taglio.Cioè tenete conto che voi
la forza V tendenzialmente la applicate in questo punto, quindi in queste sezioni della
lamiera nasce una sollecitazione, un'attenzione tangenziale e massima secondo queste due
direttrici.E quindi può portare alla rottura o alla plasticizzazione della lamiera.Per forza.Terza
modalità di danneggiamento o rottura della barriera, è il cosiddetto rifollamento del
foro.Cioè?Per noi qua localmente, quando il la vite.Viene premuta contro la parete del foro,
noi applichiamo una sollecitazione, una pressione di contatto sulle pareti del fuoco, questa
pressione di contatto può essere così forte da determinare la plasticizzazione locale di
questa zona?Il foro si plasticità e si ovalizzata quindi alla fine ottenete dei fori.E assumono,
esagerando ovviamente, una configurazione di questo tipo e qua si vedono delle grinze.Che
nascono sulla mia.Dovuta alla deformazione plastica della lamiera.Questo fenomeno prende
il nome di rifollamento.Ovalizzazione del foro.Ovviamente va evitato.Allora?Vediamo come.
Quindi sono tutte le verifiche che dobbiamo fare, non sulla vite, la vite l'abbiamo già
verificata con le formule che abbiamo visto, ma dobbiamo eseguirle sulla lamiera collegata
dal nostro.Della nostra dal nostro buco.Allora iniziamo dalla rottura, attuazione?Per la rottura
a trazione che cosa dobbiamo fare? Dobbiamo semplicemente verificare che l'area
netta.L'area netta della lamiera sarà sollecitata a trazione. Cioè quando dico che la forza VE
una forza di taglio e una forza di taglio, sottinteso per la vite, ma per la la viera, una forza di
trazione.Intendiamoci, quindi se io applico la Forza V, qui devo verificare che la sezione
resistente netta, quindi depurata del foro.E a in grado al di sotto della sia in grado di
sopportare il carico, il capo e quindi.Tre indichiamo con AN l'area netta.Devo verificare che
la SIGMA della lamiera, cioè V fratto l'area netta.Ti ha minore o uguale?Eh minore o uguale
della tensione ammissibile, della lamiera, ovviamente.Non c'entra niente la vita.Qual è? Che
cosa si intende per area netta?Diciamo nel caso di un solo bullone immediato, basta
depurare, diciamo.Qui supponiamo di avere una piastra con un certo spessore.Quindi, se
questa è.La larghezza PE questo è il diametro del foro.E questo lo spessore S.L'area netta
sarà uguale AB meno di con F.Che moltiplica essa.Sì, abbiamo una configurazione di
questo tipo.Questa è una disposizione molto utilizzata nei collegamenti bullonati prende il
nome di disposizione a quinconce.Dal latino.Diciamo come il 5 di un dado, quindi,
disponendo i bulloni in questa maniera disposizione a quinconce a file alternate.Qual è l'area
netta che dobbiamo considerare?Dobbiamo stabilire il percorso minimo che attraversa tutti i
fuori.Quindi sicuramente un primo percorso da determinare è il percorso uno.Che avrà una
certa lunghezza, El uno che sarà questa e una larghezza complessiva meno.Tre diametri del
foro, quindi è l'eco, non uno sarà uguale.E questa la chiamiamo?P -3 volte il diametro del
foro, poi basterà moltiplicare questa l con uno per S per ottenere la sezione netta.Però non
c'è solo questa possibilità, la normativa dice di considerare anche un percorso diverso, tutti i
possibili percorsi, quindi anche il percorso due.Che fa questa deviazione?Che però,
attraverso un maggior numero di fondi avremo una lunghezza maggiore lorda, ma
attraverseremo quattro fuori, quindi non è detto che le due.Via minore.Ma maggiore di
l.Diciamo una certa lunghezza, -4 volte i soldi, dopodiché possiamo anche scegliere una
terza opzione.Allora faccio il rosso.E cioè questa?12345, quindi l tre attraversiamo una certa
lunghezza, -5 di Co Net.La normativa dice che ha con n. Si calcola come il minimo.Ah l'uno
tra i egli LD le lunghezze per lo spessore.Diciamo, verificate 2 3 possibilità. Alla fine trovate
subito qual è l'area?E quindi è seguendo questa verifica, voi vi cautelate dalla rottura, dalla
rottura?Attuazione della lamiera.vabbè facciamo 5 minuti di pausa e poi vediamo gli ultimi
due le ultime due Però da delle prescrizioni geometriche da rispettare, perché in pratica?La
rottura a taglio e a trazione della lamiera sono legate da considerazioni geometriche e quindi
in pratica, verificando che la lamiera non si rompa a taglio.La lamiera non si ah attrazione,
scusate, la lamiera non subirà una rottura, neanche a taglio, a patto di rispettare alcune
prescrizioni geometriche.Prescrizioni geometriche che hanno anche il.Il lo scopo di
permettere l'assemblaggio del collegamento bullonato, cioè di avere lo spazio di manovra
per le chiavi e così via.Allora supponiamo.Di considerare.Un collegamento di questo tipo tra
due lamiere.Supponiamo che qua si applicato il carico V.E che abbiamo questa disposizione
sul sei bulloni giusto per.Capire quali sono le prescrizioni che dobbiamo rispettare allora.La
distanza tra i bulloni piani indicata come passo.P.Pia, nella direzione in cui applicate il carico
sia in direzione trasversale.Mentre l'altra, diciamo, grandezza l'altra.Distanza da cui.Che ci
interessa la distanza dal bordo libero della lamiera.A.In direzione di applicazione del carico
Apon uno in direzione trasversale.Forse devo ingrandire. Ecco allora la normativa ci dice
che.Il passo P.Dev'essere compreso.Però tra tre D.E 15 volte lo spessore della piastra
minima della piastra, di minimo spessore o 25 volte lo spessore.Della piastra di minimo
spessore a seconda se l'elemento è compresso.Obeso?Quindi se la forza VE diretta in
questa maniera, un elemento teso e quindi il passo deve essere compreso tra tre volte D è
25 volte lo spessore non l'abbia strano.In ogni caso, quello che si cerca di fare, a meno di
esigenze particolari e di utilizzare un passo pari a tre volte il diametro, perché chiaramente
noi abbiamo la necessità di contenere al massimo l'ingombro del collegamento bullonato
quindi nella stragrande maggioranza dei.Si utilizza proprio un passo pari a tre volte il
diametro.Per quanto riguarda invece le prescrizioni, le distanze dal bordo.Ah è compreso
tra?Due volte di me.Fare sei volte e sei volte lo spessore della piastra minima.In direzione di
applicazione del tabacco, mentre in direzione trasversale ha con uno deve essere al minimo
una volta e mezzo il diametro e poi al massimo può essere pari a sei volte lo
spessore.Quindi, rispettando queste prescrizioni geometriche?Ed è seguendo la verifica
attrazione, noi ci garantiamo dal pericolo di rottura della lamiera se attrazione che a
tag.Quindi diciamo Eh, una cosa abbastanza semplice, in mancanza di indicazioni, noi
utilizzeremo sempre i valori minimi.Ok, sono quelli che ci permettono di contenere le
dimensioni del collegali.Infine, ultimo problema, la verifica rifollamento.Allora per la verifica
rifollamento della lamiera.Si considera una cosiddetta cosiddetta tensione di
rifollamento.L'attenzione di rifollamento allora, immaginiamo di sezionare idealmente.La
nostra lamiera.Con un piano che attraversa.Il foro.In questa maniera?Noi sappiamo che qua
e applichiamo è applicato. Aiutare IV.Eh quindi?Il nostro bullone eserciterà in pratica.Una
pressione di contatto sulla parete del foro.Allora la normativa fa riferimento a una tensione di
rifollamento.Calcolata come la forza V fratto la proiezione.Dell'area di contatto del foro,
quindi, se questo è lo spessore S della lamiera ovviamente si prende lo spessore della
minimo della lamia, cioè se abbiamo due lamiere collegate dobbiamo prendere lo
spessore.Della lamiera più sottile.Ovviamente.Moltiplicato per.Il diametro del foro, quindi in
pratica è un'area rettangolare che ha dimensioni pari allo spessore della lamiera e diametro
del foro.Ed è in pratica la proiezione.Della parete del foro su questo piano di sezione.Con
questa area di di rifollamento noi ci calcoliamo la SIGMA di Rifollamento come V Fratto,
l'area di rifondare.E dobbiamo imporre che questa quantità sia minore o uguale di Alfa per la
tensione ammissibile ovviamente della lamiera.Anche in questo caso è una verifica che
riguarda lamiera.Eh? Che cos'è, qual è?che cosa rappresenta questo alfa Fa alza la
cosiddetta pinza della trasmissione.In pratica Alfa è uguale al rapporto asus.Dove ha?E
come abbiamo detto, la distanza dal bordo libero nella direzione di applicazione del
carico.Noi sappiamo che ha al minimo vale due volte d quindi questo Alfa può assumere
valori di due o superiori. In realtà la normativa ci limita che in ogni caso Alfa deve essere
minore o uguale di 2,5.Quindi, anche se noi adottiamo una distanza dal bordo di 345
volte.Eh? Il diametro in ogni caso, Alfa è pari a 2,5 oppure a due, nel caso in cui rispettiamo
il requisito.Ovviamente questa attenzione di riforme, perché compare questo fattore due non
è che il materiale in grado di resistere raddoppia le sue proprietà meccaniche, ma perché
questa tensione di rifollamento calcolata in questa maniera è una tensione
convenzionale?Cioè, non è effettivamente la tensione massima di contatto che nasce in
corrispondenza del.E quindi?Viene amplificata l'attenzione ammissibile di questo coefficiente
altro.Quindi, una volta che abbiamo eseguito tutto, queste verifiche?Abbiamo completato il la
progettazione della del nostro collegamento bullonato.Ora però c'è un problema.Nel senso
che.Noi abbiamo dato per scontato di conoscere la forza che agisce sul singolo bullone e la
forza n che agisce su quello stesso bullone.Se però.Come?Sempre avviene il collegamento
bullonato è costituito da più bulloni prima di poter eseguire la verifica dobbiamo capire come
il carico complessivamente applicato alle lamiere si ripartisce tra i vari bulloni.Dopodiché noi
andremo a individuare il bullone più sollecitato e eseguiremo le nostre verifiche.Quindi, cioè
prima di tutto quello che abbiamo detto c'è un passaggio ulteriore, che dobbiamo fare, cioè
dobbiamo capire come ripartire il carico applicato.Ora, in questo caso.Ehi, immediato.Perché
immediato? Si fa l'ipotesi, ovviamente che le lamiere siano infinitamente rigide rispetto ai
bulloni e quindi?Sotto questa ipotesi, la forza V, si ripartirà semplicemente in maniera uguale
tra i vari bulloni, quindi il singolo bullone sarà interessato da una V fratto il numero di
bulloni.Ecco quindi problemi, non c'è ne so.Supponiamo però.Di avere una sollecitazione
diversa, consideriamo.Ad esempio.Una è a disposizione dei bulloni di questo tipo.Tra due
lamiere.E supponiamo che a queste lamiere chi applicato un momento flettente.Di questo
tipo?Qual è? Che cosa succede? Qual è il carico da cui sono interessati i singoli
culo?Ovviamente in questo caso non sarà uguale per tutti.Andrà a determinato facendo
delle opportune ipotesi.Ora.Questo momento io l'ho chiamato momento flettente. Perché?
Perché se io considero ad esempio che la mia lamiera.Sia Eh.Allora, ovviamente,
rappresentando la.In maniera tridimensionale.Più corretto. Vabbè, mi fa, vi rifaccio il
disegno.Video uno.3, 4.5 e 6 1 disposti in questa maniera, vabbè, questi dovrebbero stare
un pò più in basso o no?Ora io vi ho detto che queste lamiere sono sollecitate da un
momento flettente.Perché effettivamente se io prendo questa sezione resistente della
singola lamiera, qui avrò una sollecitazione di momento flettente, quindi una distribuzione di
tipo di triangolare.Delle tensioni, ecco, giochiamo momento frattempo però per la mia
bullonatura.Per la sezione resistente dei miei bulloni.E la sezione resistente degli e bulloni e
questa?Cioè quella coincidente con i sei.Con le sei aree circolari corrispondenti alle viti.Eh?
In questo caso il momento la sezione è contenuta nel piano.In cui agiscono le forze del
momento.Cioè il nostro momento è un vettore uscente.Dal foglio.Per questa sezione per
questa sezione resistente, costituita dalla somma di queste sei aree, è un momento di tipo
Tor, cioe?A tutti gli effetti perché abbiamo detto noi chiamiamo torcente.Ho flettente un
momento in base al l'orientazione relativa del momento rispetto al piano che contiene la
sezione resistente.Quindi parla mia bullonatura, questo è un momento torcente.Che
determinerà quindi delle tensioni tangenziali.Ora qua ci troviamo di fronte a una sezione
resistente che è discontinuo perché costituita dalla somma di queste sei sezioni.Disposte
così come sono disposti i bulloni.Come valutiamo la tensione tangenziale in questa sezione
resistente?In pratica si ipotizza che la tensione tangenziale, associata a ogni singolo
bullone, sia uniforme.Perché questo? Perché le dimensioni del bullone sono piccole rispetto
alle distanze a cui si trovano, quindi possiamo supporre, ad esempio che.Tutti punti di
questa sezione si trovano si trovino alla stessa identica tensione tangenziale.E questo è il
riesino bullone.Qua avremo un'attenzione tangenziale che sarà chiameremo tal poli.Che
avrà una risultante, questa risultante sarà la forza di taglio buconi, che interessa l'esimio
bullone e come la calcolerà come tau Coni per l'area del bullone.I greca dicono i quadro
quarti o se volete, tau.Dove ho indicato con a con i l'area dell'ex esimo culo.Come sarà
diretta questa forza buconi? Io perché ho disegnato le tensioni tangenziali di questa
maniera, perché in pratica?Noi possiamo determinare il baricentro della sezione
resistente.Cioè della sezione resistente costituita da questi sei polloni che, ad esempio, si
troverà grossomodo in questo punto.Chi?E come accade in una sezione circolare piena, le
tensioni tangenziali sono ortogonali alla distanza, alla raggio che unisce quel punto al
baricentro della stazione. Quindi se io considero.La congiungente G con il centro del mio
bullone.La normale a questa direzione mi darà la l'inclinazione delle tensioni tangenziali.
Questo ovviamente lo potrò fare per tutti i bulloni.E così via.Queste le risultanti di ognuna di
queste tensioni tangenziali sono proprio le bucoliche, ora.Per l'equilibrio alla rotazione devo
imporre che il momento risultante di queste forze brucoli deve essere uguale al carico
esterno applicato, cioè al mio momento torcente tra virgolette, quindi scriverò che m sarà
uguale alla sommatoria.Per i che va da UIAA da uno al numero di bulloni.Di buconi per
cosa? Per il braccio con cui agisce, quindi se indico con R piccolo con i.La distanza del
centro del bullone dal baricentro complessivo della sezione ottengo.Questa
espressione.Quindi sostituendo.Qui dentro ottengo falconi, sommatoria per i che va da uno
ANBTV con i quindi di Tacoma, maconi per R.Quindi?Quando mi trovo di fronte a una
situazione di questo tipo, devo determinare il baricentro della sezione.Eh? Complessiva,
costituita dalla somma dei singoli bulloni.Determinare le distanze dei centri dei bulloni da
ogni.Eh? Dal baricentro GE lo indico con F con IE calcolare, imporre che il momento sia
uguale alla sommatoria estesa.Eh pari che va da uno ANB dei delle forze, buco lì per R
con.Queste forze buconi.Saranno poi proporzionali.Alla distanza con cui agiscono, quindi,
nel caso in cui abbiamo dei bulloni.Eh?I diciamo posti A distanza diversa. Chiaramente i più
sollecitati saranno quelli più esterni, quindi potremmo scrivere che buconi sarà uguale.
AKAR con.Però, per fortuna nella stragrande maggioranza dei casi le distanze sono tutte
identiche, quindi non ci troviamo in questa situazione.Ovviamente, nei casi semplici.In
generi, i bulloni vengono disposti per realizzare delle disposizioni geometriche regolari,
quindi se ad esempio abbiamo una.Situazione di questo tipo?Il baricentro si troverà nel
centro, le distanze dei bulloni saranno tutte identiche e quindi il momento flettente
applicato.Determinerà delle forze che saranno identiche, tutte e quattro i colloqui.E quindi
potrò scrivere che M sarà uguale alla sommatoria per i che va da uno a quattro, in questo
caso di fucoli.Per R con i ma le V con i sono in questo caso tutte uguali. R con i sono
anch'esse tutte uguali, quindi sarà uguale a quattro V per e quindi di qua ricavo
direttamente.Poi diciamo, l'ho, vedremo in qualche esercizio, faremo nella prossima
lezione.Ehm.Infine.L'altra sollecitazione, l'altro.Situazione che potrebbe.Capitare è che il il.Il
momento determi.Un carico di trazione sui bulloni. Supponiamo, ad esempio di avere.Eh
una mensola.Una lamiera.Collegata con dei bulloni a una parete.Poi qui applichiamo un
momento di questo tipo.Questo momento determinerà la nascita di forze di trazione sui
nostri bulloni.Che ovviamente non saranno equamente ripartiti.Cioè tutti i bulloni si
troveranno a lavorare in situazioni completamente diverse, tanto che i bulloni qua in alto si
troveranno nella parte tesa.Della della struttura, quelli qua in basso, nella parte
compressa.Però ci si pone nelle condizioni piu sfavorevoli per i bulloni, cioè si ipotizza che
questa lamiera sia infinitamente rigida.Se la lamiera è infinitamente rigida.L'asse neutro che
dobbiamo considerare.Passa per il punto estremo di contatto della la carriera.O
apparente?Poi sapete che in teoria.Eh, diciamo, la l'asse neutro si troverà in corrispondenza
dell'asse baricentrico. Se avete una lamiera infinitamente rigida, questo fa sì che l'asse
neutro si sposta nel punto più estremo, cioè tutta la sezione intesa.In altre parole,
esagerando le cose, è come se.La piastra tenda a deformarsi in questa maniera.E quindi
quattro bulloni che si trovano qui, sono tutti tesi per effetto di questo momento
flettente.Chiaramente il carico di trazione sarà.Più grande?Al crescere della distanza
dall'asse neutro, cioè da questo punto ideale di rotazione.Quindi in pratica, in questo caso si
suppone che sui singoli bulloni agisce una distribuzione.Rifacciamo un attimo il disegno.Una
distribuzione di carico di forze normali, crescente linearmente con la distanza da questo
punto.quindi se indichiamo con n con i la generica forza di trazione sugli esimo bullone e
indichiamo E indichiamo con X.La distanza dal punto ideale di rotazione.Allora
possiamo.Scrivere che il momento flettente applicato sarà uguale al momento risultante di
queste forze, eccomi.Quindi sommatoria per i che va da uno al numero di bulloni di n con i
per X Comi.Le forze con i però non sono tutte uguali, infatti n con i è uguale AK per X con i
cioè cresce linearmente con la distanza X.Andando a sostituire questa espressione,
troviamo che m è uguale alla sommatoria per i che va a uno da uno AN numero di bulloni di
cappa per x con y al quadrato. Ora cappa è indipendente dal pedigree, quindi può essere
portato fuori dalla sommatoria.E otteniamo cappa per la sommatoria degli ICS con inguaiato,
quindi, questo ci consente di determinare cappa.Come M fratto la sommatoria.Rick che va
da uno AN con B degli ICS con il quadro e quindi?Determinare.La forza di trazione massima
che sarà cappa per X Max.Quindi, m su sommatoria per i che va da uno AN con B.Come il
quadro per X Maps.Quindi, in una situazione di questo genere, chiaramente il bullone più
sollecitato sarà.Quello più in alto, più lontano dal punto ideale.Quindi, in questa maniera noi
ripartiamo i carichi?Questi sono i due casi più complicati, quindi quando abbiamo un
momento che ovviamente ripartisce dei carichi differenziati tra i bulloni.Una volta che
abbiamo stabilito qual è il bullone più sollecitato.Andremo a dimensionare a verificare quel
fullone, con le regole che abbiamo visto.Questo lo faremo praticamente nella prossima
lezione, affrontando qualche esercizio.Va bene, c'è qualche domanda o sennò possiamo
chiudere qua? La lezione di oggi?Abbiamo un semplice sforzo.E che invece tutta semplice
sintomo contrario che.Ti considera incubazione.Eh, non ho capito che tipo di sforzo
intendi.Che vengono installazione.Normalmente uno scorso tipo normale.Allora, cioè
supponiamo che tu hai 2, 2 lamiere disposte così.Si applica uno scorso, in ragione delle
miniere ristorazione così.Vabbè, in questo caso si ripartisce uniformemente fra tutti i bulloni.
Se tu hai qua quattro bulloni, questa forza n andrà divisa per quattro, quindi poi tu devi
dimensionare il funzione in maniera che trasmetta questa N/4
LEZIONE 05 - 25 CONTINUAZIONE COLLEGAMENTI

Quindi condivido lo schermo.Quest'oggi ci occuperemo di applicare i concetti che abbiamo


visto da un punto di vista teorico per il dimensionamento dei collegamenti future Inizieremo
con questo appello che è stato dato qualche anno fa. Beh, diciamo ormai 10 anni fa che ha
fatto una strage in quell'occasione, però, adesso che lo risolveremo, vedrete che
impiegheremo 10 minuti di tempo, ma a 10 minuti perché vado lentamente, per potervelo
spiegare alltrimenti basterebbero anche 5 minuti.Nonostante questo i vostri colleghi
dell'epoca non hanno ritenuto sufficiente tre ore di tempo.Questo per dire che purtroppo i
collegamenti bullonati e i collegamenti saldati richiedono le conoscenze del modulo di
elementi di meccanica strutturale, di applicare quei concetti. Mentre nel caso delle ruote
dentate il procedimento è molto più complesso, però alla fine è automatic qui deve
intervenire il vostro ragionamento e qua casca l’asino. Quindi proprio perché questo è un
problema, vediamo di capire bene di che cosa si tratta.Allora, abbiamo questo giunto.Quindi
in pratica qua abbiamo due lamiere che arrivano qui in sezione e sono state collegate con
questo doppio coprigiunto attraverso questi bulloni, questi 5 bulloni da un lato e 5 bulloni
dall'altro lato per realizzare il collegamento. Prima domanda banale, quanti sono i bulloni di
questo collegamento? Allora la risposta che mi verrebbe spontanea sarebbe 10. E invece
no, perché questi in realtà sono due collegamenti gemelli ognuno da 5 bulloni. In fatto il
primo collegamento può muovere infatti il primo collegamento collega questa piastre alle due
Piastre coprigiunto, quindi, trasmette il carico da questa lamiera a queste due.Dopodiché c'è
il secondo, la seconda giunzione bullonata, che collega le due piastre coprigiunto all'altra.
Poi vedete 10 bulloni, ma sono due giunti da 5 bulloni cosa che chiaramente a cui dovete
fare attenzione.Allora che cosa chiede la traccia?Abbiamo quindi questa configurazione
geometrica, conosciamo tutti i dati, la geometria, conosciamo anche i bulloni che sono degli
n 12. Vogliamo conoscere la massima forza F trasmissibile sia ad attrito che a taglio e il
massimo momento flettente momento che agisce, diciamo un momento uscente dal piano
del foglio, quindi un momento m di questo tipo, sia ad attrito che a tagli, quindi utilizzando le
medesime modalità di trasmissione.Allora vediamo come si affronta questo calcolo. La
classe di resistenza classe 8.8, quindi le caratteristiche meccaniche del materiale dei bulloni
sono queste, Fk 560 Newton su millimetro, quadro sigma tau ammissibile rispettivamente
373 e 264 Newton su millimetro quadro.Questi ultimi due dati ci servono per calcolare la
massima forza trasmissibile a taglio.Allora questo è il nostro problema, vediamo come
affrontare la cosa. Prima di tutto ci preoccupiamo della forza di trazione, quindi.Andiamo a
disegnare il nostro giunto.Con i 5 bulloni quindi noi stiamo applicando una forza F di questo
tipo.La sezione resistente è quella costituita dai 5 bulloni.Quindi, semplicemente in questo
caso ogni bullone agirà una forza V di taglio che sarà pari a F fratto il numero di bulloni, in
questo caso pari a C.Quindi se noi di determiniamo la massima forza trasmissibile dal
singolo bullone, moltiplichiamo per 5 e avremo risposto alla nostra domanda.Ora la massima
forza trasmissibile ad attrito quindi trasmissione ad attrito.Poi abbiamo chiamata F C Zero
che è uguale a Mu NS per l'area resistente resistente. Scusate queste che sto scrivendo
modo NS su gamma F?Dov Mu possiamo assumere vale 0, 30 o 0 45 a seconda che il
collegamento sia in opera o in officina io ho ipotizzato che sia in opera, quindi, Mu 0 30,
eravate liberi di fare l'ipotesi che volevate gamma F è 1 25.Ah, manca qualcosa? Qui il
numero di superfici di attrito, numero di superfici di attrito se vediamo la sezione, il numero di
superfici ad attrito sono 2.Quindi N piccolo S uguale.Quanto vale N grande S? La forza di
serraggio N Grande S uguale a 0 8 FKN per l'area resistente vi ricordo che FKN c'è
l'abbiamo perché la classe di resistenza dei bulloni e nota. L'area resistente è nota perché m

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