Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Adesso c'è un'altra condizione che bisogna garantire perché avvenga un corretto
ingranamento e cioè la continuità della trasmissione. Infatti è evidente che il contatto tra due
denti tra due specifici denti può interessare solo un piccolo arco, cioè quando la ruota
dentata percorre un piccolo arco della sua intera circonferenza. Prima di abbandonare il
contatto tra i denti è necessario che una seconda coppia di denti inizi l'ingranamento proprio
per garantire la continuità della trasmissione.Questa proprietà viene controllata dal
cosiddetto grado di ricoprimento, è indicato con la lettera epsilon. Adesso vedremo di
definire cosa di cosa si tratta. Questo grado di ricoprimento. Cioè, è un parametro
geometrico che grossomodo ci dice il numero di coppie di denti in presa .Allora, come
definito questo grado di ricoprimento? Facciamo come al solito riferimento a un
disegno.Quindi abbiamo la nostra coppia di ruote queste sono le circonferenze fondamentali
e adesso traccio le circonferenze primitive. Allora, durante l'ingranamento, ovviamente i
punti di contatto appartengono alla retta di pressione, cioè la tangente comune ai due cerchi
fondamentali che è inclinata dell'angolo Teta zero rispetto alla vertical angolo di pressione. I
due punti di contatto estremi, cioè i due punti di tangenza con le circonferenze fondamentali
sono indicati con H con A e H con B.Ora durante il contatto, quindi durante l'ingranamento, il
punto di contatto si sposta, ma appartiene sempre a questa retta di contatto. In particolare è
contenuta all'interno di questo segmento limite di contatto. Abbiamo visto che per la
condizione di interferenza, al massimo il punto di contatto più estremo può essere H con A
.Stessa considerazione potremmo fare quindi anche per H con B, quindi al massimo nella
condizione più estrema possible il contatto avviene in questo segmento nei punti di questo
segmento. Nella realtà il contatto avviene su un segmento ridotto rispetto a questo. E come
è definito questo segmento ridotto? Si ottiene intersecando la retta di pressione con le
circonferenza di testa delle due ruote, le circonferenza di testa, in pratica sono la parte più
esterna delle ruote dentate e quindi sono i punti più lontani dall'asse di rotazione che noi
possiamo immaginare. Quindi se noi tracciamo le nostre circonferenze di testa questa è per
la ruota condotta queste per il pignone che disteranno nel caso di un proporzionamento
normale di una distanza pari al modulo all’addendum rispetto alla superficie primitiva, queste
due circonferenze di testa intersecheranno la retta di pressione in questi due punti A e B che
definiscono effettivamente il segmento dei contatti, cioè per questa coppia di ruote il punto di
contatto sarà sempre un punto del segmento AB quindi di questa distanza. Allora si
definisce grado di ricoprimento il rapporto tra la dimensione massima che questo segmento
può assumere, cioè ha HA HB fratto l'effettivo segmento dei contatti, cioè AB. Quindi grado
di ricoprimento epsilon graficamente sarà il rapporto di questi due segmenti HA HB fratto AB
.È evidente che questo questo rapporto sarà superiore a uno superiore all'unità ed è proprio
questo che ci garantisce il fatto che una coppia di denti abbandoni la presa solo dopo che
un'altra coppia di denti abbia iniziato la presa. Andiamo a valutare quanto vale questo grado
di ricoprimento in base alle altre grandezze geometriche che abbiamo definito per le ruote
dentate. Quindi iniziamo con il calcolare quanto vale il segmento HA HB. Grossomodo
rappresenta il numero di denti contemporaneamente inpresa il grado di ricoprimento.Allora
quanto vale H con A H con B quindi il numeratore di questo, di questo rapport. Indichiamo
con C il punto di tangenza delle due circonferenze primitive.Quindi H con a si troverà sul
raggio fondamentale, sulla circonferenza fondamentale quindi se consideriamo il centro O
della nostra ruota, la distanza OA H con A sarà pari a Rho mentre la distanza OC non è altro
che il raggio primitivo della nostra ruota l'angolo formato tra i due è sempre teta zero.Quindi,
nel triangolo rettangolo O H con a C possiamo esprimere questo cateto il cateto opposto a
Teta zero come prodotto dell'Ipotenusa, cioè il raggio primitivo per il seno del'angolo opposto
per il seno di Teta zero. Questo ci dà l'informazione di H con A - C.Un discorso
assolutamente analogo si può fare per il segmento C H con B. Se questo è O primo C O
primo sarà il raggio primitivo R primo della ruota condotta questo sara Rho primo raggio
fondamentale della ruota condotta e questo sarà sempre Teta zero. Quindi C H con B sarà
uguale a R primo per il seno di Teta Zero. Quindi se consideriamo questo segmento HA HB
come somma dei due segmenti HAC più CHB questo fratto AB, questo sarà uguale a R
seno di teta zero per il primo termine, più R primo seno di teta zero per il secondo termine.
Dobbiamo ora esprimere quanto vale il segmento AB. Allora il segmento AB in pratica è la
proiezione lungo la retta di pressione del passo, infatti, in pratica all'inizio
dell'ingranammento nel punto iniziale dell'ingranamento, il contatto avviene in alto dopo man
mano il punto di contatto si sposta in B, fino a quando arriviamo in B e il contatto termina.
Per compiere questo spostamento la ruota dentata deve aver ruotato di una quantità pari al
passo. Vi ricordate che il passo è la lunghezza di un arco tra l'asse di due denti. Quindi se
noi lo andiamo a rappresentare sulla circonferenza primitiva è un arco e tendenzialmente
sarà piccolo rispetto allo sviluppo dell'intera circonferenza possiamo in pratica approssimare
questo arco P di lunghezza P con un segmento verticale, cioè tangente. In pratica, è come
se stessimo approssimando uno spostamento lungo un arco di circonferenza di raggio molto
grande, con una segmento rettilineo. Quindi rifacendo un disegno se supponiamo che P sia
il passo quindi la distanza tra l'asse di due denti che abbiamo detto è pari a due, pi greco, R
fratto Z lunghezza della circonferenza primitiva, Fratto Z è come se noi stessim diciamo
considerand un segmento di lunghezza P nella direzione tangente, della tangente comune
alle due circonferenze primitive.In pratica abbiamo un dente linearizzato, ovviamente tra
l'inizio di ingranamento e fine di ingranamento.Se noi proiettiamo questo segmento sulla
retta di pressione inclinato di teta zero quindi in direzione ortogonale otteniamo i punti A’e B.
Ovviamente in tutto questo discorso c'è una certa approssimazione perché stiamo
approssimando quello che è un arco di una traiettoria lungo un arco di circonferenza, come
se fosse una traiettoria rettilinea. Però tutto sommato è un’approssimazione che si dimostra
essere accettabile. Allora la proiezione del passo lungo la retta di pressione e se questo è
l'angolo, Teta a zero i calcolerà il segmento AB si calcolerà come passo per il coseno
dell'angolo adiacente, quindi P per coseno di teta zero.Il passo abbiamo detto che è uguale
a due, pi greca, R su Z quindi il segmento AB è esprimibile come due pi greca, R su Z
Coseno di Teta Zero. (FORMULE): Andiamo a sostituire nella nostra espressione qua
possiamo mettere in evidenza seno di Teta zero.E quindi posso scrivere che Y.Sarà uguale
AR più R primo.Seno di Teta zero, fratto.Due pi greco R. Il segmento AB, quindi due pi
greca R.Su Z.Per il coseno di Teta zero.Però, a questo punto.Ehm esprime.Amo il raggio
primitivo in funzione del modulo.Quindi abbiamo m.E mezzi che moltiplica Z più Z, primo per
il seno di Teta Zero, fratto.Due pi greca su Z anche qua il raggio lo esprimiamo come MZ
mezzi.Cose no di teta zero.Quindi 2 2. Si semplifica, ZZ si semplifica, MEM si semplifica,
quindi otteniamo.1/2 pi greca questo due e questo pi greca.Che moltiplica Z più Z primo
seno di teta zero su coseno di Teta zero tangente di Teta zero(FINE FORMULE).
Quindi in pratica questa è l'espressione del grado di ricoprimento di una coppia di ruote
dentate caratterizzate da un numero di denti pari a Zeta primo e con un angolo di pressione
teta zero. Allora per essere certi che avvenga un ingranamento corretto, che sia garantita la
continuità della trasmissione deve essere ovviamente epsilon maggiore di uno, cioè il
segmento dei contatti graficamente, come abbiamo detto, il segmento dei contatti AB deve
essere più grande di HA HB. Ma in realtà non ci si accontenta che di essere strettamente
superiori a uno, perché bisogna avere una certa fase di transitorio tra la fine della
dell'ingranamento della prima coppia di ruote e l'inizio della seconda. Normalmente si
impone che epsilon sia maggiore di 1,2 quindi diciamo si accetta, si impone unaa certa
sovrapposizione per almeno il 20% del segmento dei contati. In realtà si è visto che,
aumentando il grado di ricoprimento migliorano le condizioni di ingranamento, migliorano
anche dal punto di vista della rumorosità, perché se ci pensate bene, all'inizio di ogni
contatto tra un dente e l'altro avviene un piccolo urto tra le superfici, un piccolo urto che
genera rumorosità ma genera anche una certa irregolarità nel moto e può dare origine a
delle sovra sollecitazioni indesiderate. Quindi, in definitiva, se noi vogliamo realizzare una
trasmissione che sia la migliore possibile, dobbiamo aumentare il grado di ricoprimento.
Normalmente per gli ingranaggi banali, quindi più economici possibili, epsilon maggiore di
1,2 è il limite stretto,strettissimo non invalicabile se vogliamo, al di sotto proprio non si può
andare, ma normalmente si utilizza almeno epsilon 1,4 per migliorare, per ottenere un
ingranamento silenzioso.Ora epsilo maggiore di 1,4 si traduce immediatamente in una
richiesta sul numero di denti, perché abbiamo detto che epsilon è uguale a 1/2 pi greca,
tangente di Teta zero Z più Z primo. Quindi se noi che chiediamo che questo sia maggiore di
1,4, ad esempio e diciamo i valori di teta zero sono quelli standard consideriamo ad esempio
20 °, allora immediatamente da qua deriva che la somma di Z più Z primo deve essere
maggiore di 1,4 per due pi greca su tangente di Teta zero. Se uno si va a fare i conti per 20
°, scopre che questo vale 24,15, .Quindi per avere un corretto ingranamento noi dobbiamo
avere che la somma del numero dei denti del pignone e della ruota condotta sia maggiore di
poco più di 24. Chiaramente cambiando Teta zero cambia un pò questo valore però,
orientativamente abbiamo questo ora, se ricordate la condizione di interferenza che abbiamo
visto la scorsa volta, quello ovviamente facile da ricordare, cioè Zeta minimo uguale 2/sen
Quadro teta zero a primo su m che si riferisce alla condizione di ingranamento con una
dentiera, quindi con una cremagliera, cioè nella condizione peggiore, se consoderomo Teta
zero 20 °questo è all'incirca 17, 17 denti. Quindi tutto sommato questo secondo requisito,
quello sulla continuità della trasmissione, è automaticamente verificato, tranne casi rarissima
se abbiamo verificato l'interferenza perché in pratica, se il numero minimo di denti è 17, 17
per due fa 34, cioè al massimo dobbiamo avere una ruota identica che ingrana e quindi
automaticamente verificato. In realtà, ci sono dei casi in cui noi possiamo scendere al di
sotto di questo Zeta minimo, quindi quando consideriamo la formula con il rapporto di
trasmissione Tau che abbiamo ricavato la volta scorsa e quello già ci fa abbassare questo
numero minimo di denti consideriamo un rapporto a primo su m, inferiore all'unità si può
arrivare, consideriamo un valore di teta zero, diciamo più grande si puo arrivare a valori di
11, 12 denti e quindi diventa critico anche questo. Qui per garantirci la continuità della
trasmissione abbiamo calcolato che servono almeno una somma di denti pari a 24.Quindi
nella condizione peggiore, tu dovresti avere una coppia di denti costituita da Z UGUALE 12
Z, primo uguale 12. Però tu non puoi fare una ruota con Z uguale 12 se non in casi
particolari, perché normalmente il numero minimo di denti è più alto e quindi rimane
automaticamente verificato tranne in casi veramente particolari, in cui noi ci spingiamo al
limite, quindi facciamo di tutto per ridurre questo numero minimo di denti. Diciamo per un
corretto ingranamento noi dovremmo verificare entrambe le situazioni però alla fine tra
queste due situazioni la condizione più critica è quella dell'interferenza delle ruote, quindi noi
quando dimensioneremo le ruote ci preoccuperemo di questa è automaticamente sapremo
che sarà garantita anche la continuità della trasmissione. Dal punto di vista della geometria
delle ruote dentate cilindriche abbiamo detto tutto. L’unica cosa che non vi ho detto, che dal
punto di vista costruttivo noi abbiamo sempre rappresentato le ruote dentate in queste
considerazioni, con una vista frontale, però, ovviamente le ruote dentate hanno una
larghezza, cioè una dimensione assiale. Questa dimensione assiale viene indicata come
larghezza della ruota indicata con b. La larghezza della ruota normalmente è espressa come
un multiplo del modulo medio. Come vi ho detto, tutte le dimensioni della dentatura quindi
raggio di raccordo smusso di testa addendum, dedendum e chi più ne ha più ne metta, tutte
le quantità sono legate al modulo, anche la larghezza della ruota perché chiaramente non
potete avere un dente molto spesso, quindi molto grande su una ruota che ha una
lunghezza assiale molto piccola, non avrebbe senso e quindi ccorre proporzionale lo
spessore del dente, ovvero il modulo alla larghezza della ruota e lo si fa utilizzando una
relazione di questo tipo. I valori di Lambda che si utilizzano non esistono dei limiti ben
definiti, ma orientativamente, lambda varia tra 8 e 14 .Il limite minimo serve a evitare di
avere delle ruote troppo esili, quindi che abbiano una larghezza piccola rispetto alle altre
dimensioni. L'altro limite, quello superiore Lambda, uguale a 14, serve a garantire che ci sia
una uniforme ripartizione del carico su tutta la larghezza del dente. Perché, come ben
sapete, purtroppo i componenti meccanici che noi realizziamo sono affetti da tolleranze,
tolleranze che riguardano non solo le dimensioni ma anche la forma. Oara che il profilo a
evolvente sia identico in tutte le sezioni della ruota, è una pura utopia. In pratica il carico non
si ripartirà mai in maniera uniforme su tutta la larghezza della ruota. Se facciamo delle ruote
troppo grandi, troppo larghe assialmente il rischio che il carico si trasmetta solo in una
piccola zona è molto alto e quindi chiaramente quella zona sarebbe molto sollecitata e
quindi ne determinerebbe la rottura. Per questa ragione, la larghezza delle ruote è limitata a
14 .Poi ci sono anche degli accorgimenti che si utilizzano, se voi guardate come è fatto il
dente di una ruota dentata. Supponiamo che questo sia una ruota dentata che stiamo
osservando frontalmente, cioè questo è l'asse di rotazione della ruota, quindi i denti sono in
pratica delle linee orizzontali. Molto spesso si realizza ovviamente sto esagerando, ma in
maniera colossale una bombatura del dente cioè In altre parole lo spessore del dente nella
zona periferica della ruota, è più piccolo rispetto alla zona centrale. Questo fa sì che il
contatto, la trasmissione dei carichi avvenga inizialmente in questa zona centrale, dopodiché
questa zona centrale si deforma e quindi fa entrare in contatto anche le le zone laterali del
dente. Ovviamente la differenza di spessore è dell'ordine delle tolleranze non è che stiamo
parlando di millimetri quindi molto piccola, però fa sì che il carico sicuramente interessi la
zona centrale, poi si allarghi man mano a tutta la per tutta la larghezza. Però, nonostante
questo, oltre certi limiti di larghezza, proprio non possiamo andare perché avremmo dei
problem. Questo poi ci tornerà utile quando andremo a vedere come dimensionare le ruote
dentate cilindriche.
RUOTE DENTATE CONICHE
Adesso guardiamo da un punto di vista, diciamo cinematico e descrittivo, come sono fatte le
ruote dentate coniche.Quindi le ruote dentate coniche.Semplicemente.Consentono la
trasmissione del moto tra assi incidenti.Mentre nel caso delle ruote dentate cilindriche gli
assi della delle due ruote erano paralleli e quindi potevamo trasmettere il moto tra assi
paralleli, fra alberi paralleli. In questo caso gli assi sono incidenti.Per questa ragione la
superficie primitiva, che prima era un cilindro, nel caso di una ruota dentata cilindrica,
adesso diventa un cono, quindi i denti sono ricavati a cavallo di questa superficie primitiva
comica.Allora prima di tutto vediamo di ricavare le relazioni in base che legano le varie
grandezze in gioco supponiamo di avere questi due assi.Che questi siano gli assi delle due
ruote e degli alberi su cui sono montate le ruote che si intersecano nel punto o.Sì.Ehm.
Quindi l'angolo formato tra questi assi, ovviamente, è un dato di progetto, noi sappiamo che
dobbiamo trasmettere il moto tra due assi che hanno un angolo di incidenza, che
chiameremo gamma.Gamma maiuscolo.E l'altro dato del problema, quindi i dati di progetto
sono l'angolo gamma?E in genere il rapporto di trasmissione, quello è il tipico.Dato di
progetto che noi abbiamo.Adesso, partendo da questi dati di progetto, noi dobbiamo stabilire
come devono essere fatti con i primitivi che ci garantiscono il rispetto di questi dati.Perché
quello ci serve per dimensionare almeno da un punto di vista della Primitiva. Come è fatta la
nostra ruota dentata. Allora il cono primitivo.Supponiamo che sia questo.O meglio, la traccia
del cono primitivo, vi dovete immaginare due Coni.Di cui questa è la generatrice comune. Il
primo cono asse.Eh? L'asse verticale il primo asse che vedete qua riportato. Il secondo
cono, ha come asse questo secondo, quindi se vogliamo.Se vogliamo tracciare,
diciamo.Questi Coni primitivi saranno qualcosa del genere?Ovviamente noi stiamo vedendo
quello che accade in una sezione che taglia due Coni con un piano DIAMETRALE.E in cui
sono contenuti entrambi gli assi di rivoluzione dei Coni e quindi c'è anche la generatrice
comune dei due corpi che è questo.Allora gli angoli di semi apertura dei Coni? Saranno
questi due, quindi fi?E FI primo.Si priva fi parla per il pignone.Quindi la ruota conduttrice FI,
primo per la ruota condotta.Il nostro scopo è prima di tutto trovare sia e fi, primo in funzione
di gamma e di Tao.Allora come determinare questa relazione?Problema che non avevamo
nel caso delle ruote dentate cilindriche, perché la il rapporto di trasmissione era direttamente
pari al rapporto dei raggi. Quindi diciamo, non avevamo problemi particolari. Qua invece la
geometria primitiva è influenzata direttamente da.Allora fissiamo.Un certo punto P sulla
generatrice comune.Questo punto P.Da luogo posso?Proiettarlo sui due assi, quindi avremo
qua h primo è qui h.In p, qualunque esso sia, avremo durante il moto di rotolamento di
ingranamento la stessa velocità primitiva velocità periferica.Quindi potremmo scrivere che la
velocità periferica impiccherà sarà un vettore uscente dal piano o entrante a seconda del
verso di rotazione si calcolerà come Omega velocità di rotazione della.Nota conduttrice.Per
il segmento PH primo.Niente, la nostra ruota condotta ruota con velocità angolare Omega
primo.E la velocità periferica ha in corrispondenza del punto P si calcolerà come Omega
primo.Eh, che moltiplica P per h.Allora ho fatto un po di confusione, questo e pipera acca o
queste acque, queste acca primus. Ovviamente gli do lo stesso nome, le cose non
funzionano, quindi.Omega per più HE la velocità periferica della ruota Conduttrice Omega
primo per PH primo è la velocità periferica della ruota condotta.Queste due velocità sono
ovviamente identiche, perché in con una ruota dentata non abbiamo delle degli slittamenti
tra una ruota e l'altra e quindi di qua ricaviamo immediatamente che.Omega, primo su
Omega che non è altro se non il rapporto di trasmissione, sarà uguale al rapporto inverso di
questi due raggi. Di queste due distanze, quindi scriveremo PH fratto, PH primo.Pio HEPH
primo li possiamo esprimere in funzione della distanza OP.E dell'angolo
F.Infatti.Consideriamo ad esempio il triangolo rettangolo OHP, rettangolo in H.OP non è altro
che l'ipotenusa.OHE un cateto HPE, l'altro cateto opposto all'angolo.Quindi possiamo
scrivere che PH è uguale AOP per il seno di fi?Analogamente da quest'altra parte, se
consideriamo il triangolo rettangolo OH primo p.Rettangolo in h primo.H primo P sarà uguale
AOP ipotenusa per il seno dell'angolo opposto per il seno di fibre.Ovviamente OP si può
semplificare e quindi abbiamo trovato che il rapporto di trasmissione Tau è uguale al
rapporto seno di fi su seno di fibre.Questo non ci risolve ancora il problema, però se
consideriamo che l'angolo gamma.Incidenza dei due assi è pari alla somma di fi e fi. Primo,
otteniamo due equazioni nelle due incognite, F primo e ci consentono quindi di
determinarla.Ovviamente non si vede. Ah ho gamma uguale più fibre.Come facciamo a
esprimerle, diciamo a ricavare esplicitamente fi e fi? Primo, basta sfruttare questa
condizione, quindi, ad esempio, si uguale gamma, meno F primo.Sostituiamo qui dentro e
otteniamo tau uguale.Seno di gamma, meno fi primo fratto seno di fi, primo.Portiamo al
primo membro seno di fi primo, quindi possiamo scrivere tau seno di fi,
primo.Uguale.Consideriamo la formula per la differenza e per il seno della differenza di due
angoli, quindi se in coseno meno cose in seno, quindi Sen gamma?Posin primo
meno.Coseno di gamma seno disciplinò.A questo punto dividiamo tutti i termini per Cosenza
primo.Quindi cos'è infi primo?Lo senti primo e cosefi primo?Questo si semplifica, qua invece
abbiamo la tangente di C. Primo quindi tangente di primo.Per tau.Più.Coseno di
gamma?Tangente di fi, primo uguale seno di gamma.E quindi isolando la tangente di si
primo.Otteniamo seno di gamma.Fratto.Tau più coseno di ca.E questa e quindi l'espressione
di fi, primo in funzione di gamma e del rapporto di trasmissione.In maniera analoga.Cioe da
questa relazione invece che esprimere fi esprimiamo fi primo.Quindi consideriamo che i
primo è uguale a gamma, meno F.Allora dall'espressione tau uguale sensi su sensi,
primo.Sostituiamo l'espressione di sensi primo?Dissi primo, quindi seno di FI?Fratto, seno di
gamma meno si.Portiamo al primo membro questo termine, quindi otterremo tau per il seno
ed eseguiamo, diciamo la la.Applichiamo la la formula per calcolare il seno della differenza
di due angoli, quindi il seno di gamma coseno diffi meno coseno di gamma seno difficile
uguale seno difficile.Qua dividiamo tutti i termini per coseno di si.E quindi qua si semplifica e
abbiamo. Tau. Tangente scusate, tau.Seno di gamma meno coseno di gamma tangente di
fi?Uguale tangente, dissi, e quindi mettendo in evidenza, tangente diffi.Eh sì, certo che
manca il tau qua.Ciao.Quindi, mettendo in evidenza tangente diffi.Che moltiplica uno più tau
coseno di gamma.È uguale a tau seno di gamma.E quindi tangente, dissi.È uguale a tau
seno di gamma, fratto uno, più tau coseno di calma.E qui abbiamo le due relazioni che ci
forniscono i valori di fies, primo.In funzione delle degli altri parametri.Ora, nella stragrande
maggioranza dei casi.L'angolo di incidenza gamma è pari a 90 ° per cui se gamma è uguale
pi greco mezio 90 °, come preferite, se sostituite qua dentro seno di 90 ° e uno.Coseno di 90
° e zero e quindi avete che la tangente difficili?È uguale a touch, ovvero.Si è uguale all'arco
tangente di tau.Fi prima ovviamente sarei complemento a 90 ° o se volete vi primo. Dall'altra
formula si ricava essere l'arco tangente di uno sull'altro, comunque alla fine il complemento
a 93.Questa è ovviamente la condizione più comune, che è facile ricordarsi negli altri casi,
bisogna ricorrere a queste formule.Eh?Una volta che abbiamo definito quindi cinematic
camente, come è fatta?Una ruota dentata, almeno dal punto di vista delle ruote primitive
equivalenti.Vediamo ora come è fatto una, che cos'ha di particolare?Una ruota dentata
comica andiamo a rappresentarla.Allora quindi disegniamo il nostro asse di rivoluzione.La
traccia della superficie primitiva, questo sarà ovviamente l'angolo di semi apertura del cono
FI.La nostra ruota dentata, o meglio il nostro dente, perché stiamo considerando una
sezione, si troverà a cavallo.A cavallo della superficie primitiva in questa
maniera.Ovviamente, quando rappresentate una ruota dentata Coni idente di una ruota
conica, le superfici di testa sono anche di testa e di piede. Sono anch'esse dei Coni, cioè
non sono parallele alla superficie, alla al cono.Cognitivo questi due segmenti ma.Concorrono
nella punto comune nel Vertice.Ho della ruota, ovviamente.Allora?Come è evidente.Il dente
man mano che si avvicina.Al vertice ideale del cono primitivo.Eh?Diminuisce di dimensioni,
in particolare la Sua altezza cambia.Cioè il dente rastremato.E quindi?Bisogna de.Finire
qual è la sezione?Unificata, diciamo dove andiamo a misurare le grandezze unificate. Ma
questo riguarda anche il raggio primitivo, cioè, mentre quando parliamo di raggio primitivo.Di
una ruota cilindrica non c'è possibilità di equivoco, è qui il raggio.È misurato dove in questo
punto, nel punto centrale, nel punto più interno.Questa è il punto teste lo sapete
già.L'unificazione avviene in questo punto, cioè il raggio primitivo considerato preso come
riferimento fa riferimento alla parte più esterna del dente si.Viene indicato come raggio
esterno, semplicemente raggio primitivo perché è quello unificato.Che significa? Che quello
unificato, che quando noi scriveremo R uguale MZ mezzi questo modulo M non è un valore
qualsiasi, ma è un valore unificato, cioè assume dei valori discreti.Che sono appunto
standardizzati e unificati.Perché è stato preso il punto esterno della ruota per.Diciamo da un
punto di vista più logico, sarebbe stato più corretto prendere considerare il punto
medio.Perché è stata fatta questa scelta?Per una ragione pratica, perché è più facile da
misurare. Questo punto è accessibile, facilmente individuabile.Il punto medio no.Il punto
medio è non è associato a nessun riferimento fisico della ruota.Idealmente noi sappiamo
definire qual è il centro, ma andarlo a individuare non è altrettanto facile.Quindi, tutte le
grandezze unificate sono riferite al raggio esterno, quindi anche l'addendum.Così come
avevamo attendo un medem per la ruota dentata cilindrica, anche qua abbiamo dei numeri
dei dem, cioè la parte che sporge dalla Primitiva che oltrepassa la Primitiva. Sarà la denim,
la parte rientrante.Alla Primitiva sarà il dentro.Ma questo ha dei numeri dei DEM non è
costante per tutto il dente.Eh, perché il dente rastremato?E quindi va precisato che
l'addendum il decidendum vanno misurati.In corrispondenza del raggio esterno.Quindi
questo sarà l'addendum e questo sarà il detenuto.Per le ruote dentate coniche, il
proporzionamento normale prevede che a è uguale AME. Il DEM è uguale a 1,2 volte il
modulo è una particolarità delle ruote d'estate comiche.Ora ehm.Il.Il fatto che sia unificato il
raggio esterno.Non c'è esime però dall'avere la necessità di conoscere anche il valore del
raggio medio, perché se ci pensate bene, quando voi eseguite un caos, il calcolo della
coppia trasmessa tra.Da una ruota dentata che cosa fate? Moltiplicate la forza tangenziale
per il raggio della ruota, quale raggio considerate in questo caso?Dovreste prendere la la
cosa più corretta da fare è considerare il punto di applicazione della forza tangenziale.ora il
punto di applicazione della forza tangenziale
.Non sarà mai esattamente così, però considerare che la forza scambiata sia applicata al
centro e il meglio che possiamo fare, quindi ci serve conoscere dove si trova questo centro e
come è legato al raggio unificato.Il centro geometricamente ti troverà a metà della larghezza.
Questa Sara la larghezza B della nostra ruota.Quindi si troverà una distanza di
mezzi.Questo Sara p mezzi indichiamo solo con il punto come punto C.E questo lo
indichiamo come punto a.Allora la distanza dall'asse di.Rivoluzione sarà?Dicci dall'asse di
rivoluzione sarà il raggio medio.Per il raggio medio.Per una relazione assolutamente
analoga a questa, cioè, potremmo scrivere che il raggio medio uguale a un modulo medio Z
mezzi. Ovviamente il numero di denti è comune a tutti i raggi, quello che cambia è il valore
del modulo medico. Questo modulo?Io ovviamente non è unificato perché sarà un numero
irrazionale, perché dipenderà dalla geometria del lavoro.Vediamo di calcolare la relazione
che esiste tra modulo medio EN proprio perché ci serve, perché in questo punto noi
andremo ad applicare le forze scambiate.Allora per determinare la relazione tra queste due
grandezze, tra modulo e modulo medio, ci basta osservare che.Il l'ipotenusa oa.Può essere
espressa come oggi?Quindi?Questa porzione più.Ci ha.Allora OA è l'ipotenusa di un
triangolo rettangolo in cui il cateto vale R grande raggio primitivo e l'angolo opposto. E
proprio film, Quindi possiamo scrivere che OA è uguale?Al cateto R fratto il seno diffi.Quindi
questo sarà uguale AR fratto seno diffi.Se consideriamo il triangolo rettangolo formato da
OCE questo punto la sua proiezione sull'asse.OC.Eh è l'ipotenusa, in cui il raggio medio e il
cateto opposto a FIFA, quindi possiamo scrivere anche qua che OC è uguale al raggio
medio.Fratto il seno di FI.Cia, abbiamo detto, è metà della larghezza, quindi
dimezzi.Esprimiamo ora il. I due raggi primitivi in funzione dei moduli abbiamo detto che è
uguale AMZ mezzi raggio medio uguale modulo medio Z, mezzi per cui potremmo
scrivere.Modulo Z su due seno diffi.Uguale modulo medio?Z su due seno di FI. E poi
abbiamo la larghezza B, ora la larghezza B nelle ruote dentate cilindriche. Abbiamo detto
che si esprime come Lambda per il modulo.Nel caso delle ruote dentate iconiche.Beh si
esprime come Lambda per il modulo medio.Uno può dire, perché non usare il modulo
esterno che unificato, perché scopriremo più avanti quando vedremo calcoleremo le
sollecitazioni del dente che ci serve esprimere p come Lambda per il modulo medio.C'è una
ragione, insomma.Quindi sostituiamo qui dentro e otteniamo Lambda, modulo Medio Fratto
due.Il due si semplifica da tutte le parti.M.In pratica possiamo mettere in evidenza il modulo
medio.Z su selfie.Più Lambda.Questa espressione ci dà praticamente direttamente il legame
tra modulo e modulo medico, infatti basta moltiplicare ambo i membri per seno di fisu ZE,
quindi otteniamo m.Uguale.Modulo medio per selfi su Z ma quando andiamo a eseguire
questo prodotto per il primo termine otteniamo uno.Più lampada?Per sensi su Z.È questa,
quindi è la relazione tra.Modulo esterno e modulo di meglio?Questa relazione poi ci servirà
appunto per passare dall'uno all'altro, perché?Come vi ho detto noi eseguiremo il calcolo di
resistenza dove nella sezione MEDIA.Quindi calcoleremo il modulo medio come effetto della
nostra verifica di resistenza, però poi dobbiamo ricondurci al modulo esterno perché è quello
a essere unificato e quindi?Eh, ovviamente questa formula cifra.Va bene, direi che possiamo
fare 01:10 di pausa.e riprendiamo Problematica di interferenza e grado di ricoprimento,
perché ovviamente, anche nel caso delle ruote dentate coniche si pongono gli stessi
problemi che abbiamo già esaminato ora, Eh, la condizione di interferenza.Delle ruote
dentate coniche richiederebbe una costruzione grafica, determinare delle formule.Piuttosto
complicate, perché da un punto di vista geometrico, ovviamente le ruote coniche sono una
complicazione.Allora si preferisce avere una valutazione, seppur approssimativa, delle
condizioni di interferenza e di grado di ricoprimento che però, per i nostri scopi è più che
sufficiente.In pratica quello la strada che si segue è quella di.Determinare.Con
una.Metodologia che ora vedremo delle ruote dentate cilindriche che dal punto di vista dell'
ingranamento siano equivalenti a quelle comiche date.Quindi se noi riusciamo a trovare con
un artificio questa equivalenza?Le condizioni che abbiamo visto e le formule che abbiamo
visto per le ruote dentate cilindriche si applicheranno direttamente.Cioè alle nostre ruote
coniche, e quindi diciamo, non avremo bisogno di complicarci la vita con disegni e
considerazioni molto complicate.Per fare questa operazione è necessario stabilire quindi
una equivalenza tra le ruote coniche e delle ruote dentate cilindriche equivalenti. Questo
viene fatto con una costruzione grafica molto.Semplice e prende il nome di approssimazione
di tread Gold Ah Eh vabbè.Avete ragione, non ho condiviso niente con nessuno.Quindi,
dicevamo.Ricorro a questa cosiddetta approssimazione di tread Gold.In che cosa consiste
allora?Iniziamo con disegnare la nostra ruota dentata conica.Quindi questo è il nostro asse,
questa è la superficie primitiva conica e questo sarà il nostro dente.Della ruota
dentata.Questo è l'angolo fi di semi. Apertura del cono e questo è il nostro raggio
primitivo.Queste.Allora noi possiamo immaginare di.Considerare.Un cono complementare
rispetto al cono primitivo, questo cono complementare e il cono che si ottiene tracciando.Eh
una.Retta.Perpendicolare alla superficie primitiva, questo andrà a intersecare il mio asse in
o primo.Allora?Questo cono complementare, se voi ci fate caso come è fatto e un cono che
si trova dal lato opposto, Dio con il Vertice dal lato opposto e mentre i denti?Della ruota
dentata comica rispetto alla superficie primitiva sono diciamo sulla superficie, si trovano
localizzati sulla superficie laterale del cono.Se invece consideriamo il cono complementare.È
come se questi 20 fossero realizzati lungo la circonferenza di base del cono complementare,
cioè In altre parole, se idealmente pensiamo questi denti appartenenti al cono
complementare si troverebbero.Prima delle.Diciamo come se avessimo qualcosa fatta in
questa maniera.Essendo questa diciamo la circonferenza di base del nostro cono
complementare e questi fossero i denti.Ora.Per noi questo cono con questo cono
complementare.È definito qua avrà un angolo che sarà 90 meno fi.Un angolo di semi
apertura 90 meno fi. Quindi qui avremo un angolo fi ora noi possiamo immaginare di
prendere questo Como complementare.E di aprirlo lungo una generatrice, la generatrice del
cono primitivo è quella che va da o primo al punto a che abbiamo definito, che avrà una
lunghezza, che chiameremo R asteriscato, allora.Immaginate idealmente di prendere questo
cono primitivo, di aprirlo lungo una generatrice e di disporre la superficie laterale del cono su
un piano.Facendo questo poi in pratica voi sapete che quando disponete la superficie
laterale di un cono su un piano ottenete un settore circolare.Quindi in questo caso noi
otterremo un settore circolare.I raggio R asteriscato e sulla periferia.Di questo settore
circolare quindi sull'arco che definisce il settore circolare.Si ritroveranno idealmente i nostri
denti che a tutti gli effetti.Daranno origine?Ha una ruota dentata cilindrica.Parziale.Perché
ovviamente non è detto che la ruota dentata abbia tutto il suo sviluppo.Chiaramente
stiamo.Ignorando che il dente sia rastremato, cioè ci stiamo mettendo in questa situazione al
raggio esterno, come se il dente avesse un'altezza uguale per tutte le sezioni, però
diciamo.Questa operazione, diciamo, ideale che stiamo facendo, ci consente di riportare
quelli che erano denti di una ruota fonica come se fossero dei denti di una ruota dentata
cilindrica che avrà raggio e re asteriscato.Allora, ovviamente i denti.Tra queste due ruote
dentate tra la ruota conica di partenza e la ruota dentata equivalente che abbiamo ottenuto
sono esattamente fisicamente, sono esattamente gli stessi.Quindi il passo.Vedenti misurato
come appartenenti alla ruota Dentata Cilindrica, quindi questo asteriscato.Sarà esattamente
identico al passo che i denti avevano hanno in corrispondenza della ruota atomica, quindi p
uguale p asterisco. Ma quanto vale? P? Abbiamo detto che due pi greco R.Diviso Z per la
ruota comica reale.Vale ovviamente la stessa identica relazione che abbiamo visto per le
ruote dentate civili per la ruota dentata fittizia equivalente.Il passo varrà due, pi greca, R
Asteriscato, perché ha un raggio diverso, fratto ovviamente un numero di denti Zeta
asteriscato differente perché, come è evidente.Che seguendo questa operazione abbiamo
ottenuto un numero di denti, una ruota dentata parziale Z Asteriscato, il numero di denti che
servirebbe a completare tutta la nostra ruota.Quindi?Imponendo questa condizione,
ovviamente due pi greche, due pi greca, si semplifica, otteniamo la relazione che Lega il
numero di denti reale al numero di denti fittizio, viceversa, quindi possiamo scrivere Z
Asteriscato.Con Z Uguale R asteriscato su R.Quanto vale? R asteriscato, beh, R asteriscato
è facilissimo da determinare perche in pratica.E l'ipotenusa di un triangolo rettangolo in cui
RE, un cateto e fi e l'angolo adiacente, quindi R asteriscato è uguale AR su coseno di
fi.Quindi se io vado a sostituire Z Asteriscato su Z sarà uguale AR su coseno di fi su R
quindi R si semplifica in pratica.Otteniamo che.Z Asteriscato è uguale AZ su coseno di
FI.Oh, se volete.Z Uguale Z Asteriscato per il coseno.A seconda di quello che ci serve, in
genere questa ci è più utile.Quindi grazie a questa equivalenza abbiamo stabilito che.Una
ruota dentata.Conica che abbia un numero di denti pari AZ in grana nella stessa identica
maniera con le dovute approssimazioni di una ruota dentata cilindrica che abbia un numero
di denti Z Asteriscato e il legame tra questi tra i due numeri di denti è rappresentato da
questo.Coseno.Che cosa ce ne facciamo di questa approssimazione, quando noi dobbiamo
calcolare il numero minimo di denti che deve avere la ruota conica per evitare di incorrere
nel pericolo di interferenza, come lo calcoleremo come Z Asteriscato minimo per il coseno di
phi e Z asteriscato minimo lo calcoleremo con le formule che abbiamo visto nella scorsa
lezione, quindi con le formule valide a rigore per per le ruote dentate cilindriche.Giusto?
Un'osservazione, il numero di denti minimo di una ruota dentata conica sarà quindi più
piccolo rispetto al corrispondente numero di denti minimo di una ruota dentata cilindrica
perché viene moltiplicata per il coseno di phi. In altri termini a parità di numero di denti, le
condizioni di interferenza si verificano più facilmente in una ruota dentata cilindrica piuttosto
che in una ruota dentata conica. Dal punto di vista dell'interferenza, le ruote coniche sono
favorite rispetto a quelle cicliche.Ed è evidente da questa semplice relax.La stessa cosa
varrà per il grado di ricoprimento. Noi abbiamo calcolato che il grado di ricoprimento Y era
uguale a 1/2 pi greca Z più Z primo.Tangente di Teta Zero.Nel caso delle ruote dentate
iconiche, dovremmo sostituire al posto di Z il numero di denti Z asteriscato, quindi
scriveremo 1/2 pi greca.Z Asteriscato più Z Primo asteriscato tangente di teta azeri. E
siccome vale la relazione?Z Asteriscato uguale Z su cose in fi potremmo scrivere y uguale a
1/2 pi greca.Z su Coseno di FI più Z primo su Cosenza, primo per tangente di Teta zero.E
così, calcoli calcoleremo il grado di ricoprimento della delle ruote dentate coniche. Anche in
questo caso.Zeta Asteriscato Zeta prima asteriscato sono più piccoli rispetto AZ.Quindi in
pratica significa che con le ruote dentate coniche avremo una condizione di ingranamento
che sarà 1 ° di ricoprimento che sarà migliore.Di quello delle corrispondenti ruote
dentate.Non dovrebbe essere diviso.Eh?Non mi ricordo.Ah tangente di Teta, no, mi stai stai
buttando giù le mie certezze.La considerazione sul che abbiamo fatto prima, allora Z da
questa relazione diciamo che si vede anche di qua, però da qua si vede meglio perché da
questa relazione in generale Zeta asteriscato.È uguale, AZ su coseno diffi.Quindi?Z
Asteriscato, numero più grande di Z Quindi se Z Asteriscato EZ prima asteriscato sono un
numero maggiore sarà più difficile che cioè otterremo 1 ° di ricoprimento più grande.Rispetto
a quello che avremmo considerando i numeri reali di denti ZZ primo.Proprio perché qua
inseriremo Zeta Asteriscato EZ primo asteriscato, che saranno un po più grandi del numero
di denti reale e quindi alla fine ci ritroveremo 1 ° di ricoprimento un po più.Sarebbe il numero
minimo di 20 della ruota glìttica equivale.Z No Z Min e il numero Real minimo reale di denti
della ruota conica, invece Zeta Asteriscato e il numero di denti minimo della ruota cilindrica
equivalente, giusto per fare un esempio. Così fughiamo ogni dubbio.Ma lo vedremo negli
esercizi quando noi calcoleremo il numero minimo di denti di una ruota conica, prima ci
calcoleremo Z Asteriscato minimo.Con la formula, ad esempio due su Saint quadro Teta
zero a primo Suem.Dopodiché.Ci calcoleremo Z MINIMO come Z Asteriscato minimo per
coseno diffi.Quindi se qua avremo.Ad esempio circa 17,1, quindi siamo obbligati a scegliere
18 denti.Grazie a questo coseno di FI che è un valore inferiore a uno, molto spesso
scendiamo al di sotto di 17, quindi 16,8 16,9 e quindi possiamo scegliere.Realizzare la
nostra ruota dentata con 17 denti.vabbè ok con questo diciamo abbiamo chiuso questa parte
sulle ruote dentate coniche.
LEZIONE 3-16 RUOTE DENTATE ELICOIDALI (Spiegazione)
Prima di iniziare la lezione di oggi, che riguarderà le ruote dentate elicoidali una precisazione
su questo cioè sull'ultima parte della lezione della scorsa lezione.Nell'ultima parte della
lezione abbiamo parlato della dell'approssimazione di Tread Gold e di come sia possibile,
quindi, grazie a questa approssimazione, equiparare una ruota.Dentata conica a una ruota
dentata cilindrica equivalente. Quindi abbiamo visto questo cosa comporta per la condizione
di interferenza?Abbiamo visto, non mi ricordo se ve l'ho detto, il rapporto di trasmissione
fittizio, cioè il rapporto tra il rapporto di trasmissione che avrebbero le ruote dentate
cilindriche equivalenti alle ruote dentate.Monica, cioè Z Asteriscato su Z Asteriscato primo
che in base alla relazione che esiste tra numeri di denti reali e numeri di denti fittizi, cioè Z
su coseno di FI, è pari a questa espressione.Zeta su Z Primo parco sensi, primo su
Cosenza, FI quindi Z su Z primo non è altro che il rapporto di trasmissione reale e tau, che
viene quindi corretto per cose infi primo su coseno di FI. Questo rapporto di trasmissione
fittizio, poi lo.Utilizzeremo in una delle verifiche di resistenza delle ruote dentate comiche che
vedremo più in là, però più che altro.Volevo parlarvi del grado di ricoprimento, perché in
pratica quella che vedete qua, l'espressione che vedete qua del grado di ricoprimento mi
sono accorto che sbagliata, quindi dovete correggere questa espressione.Riportata in
questo file, io lo farò quanto prima perchè purtroppo non ho con me il materiale, quindi non
lo posso fare comunque l'espressione corretta è quella che vi ho dato io a lezione.Che ripeto
un attimo così così ci chiariamo.Allora per fare questo dovrei riuscire a scrivere allora?Il
grado di ricoprimento.Noi abbiamo definito il grado di ricoprimento per delle ruote dentate
cilindriche come 1/2 Pi greca Z più Z primo per la tangente di Teta zero. Ora se noi vogliamo
applicare.Questa stessa identica formula al caso delle ruote dentate coniche.Dobbiamo
utilizzare al posto di ZZ, primo numero di denti reali, i numeri di denti fittizi delle ruote
coniche, quindi il grado di ricoprimento di due ruote coniche si calcolerà come 1/2.Pi greca Z
Asteriscato più Z primo asteriscato tangente di teta zero.Poiché vale la relazione.Z
Asteriscato uguale Z su coseno di FI.EZ primo asteriscato uguale Z primo su coseno di fi,
primo, sostituendo queste due espressioni si ottiene 1/2 pi greca Z su coseno di FI.Più Z
primo su coseno di fi, primo per tangente di teta zero. Quindi questa è l'espressione corretta
del grado di ricoprimento di ruote di due ruote coniche e non quella riportata sugli appunti.E
mi era sfuggita, cioè per una distrazione ho riportato Eh il valore errato, quindi considerate
questa valida.Chiaro come?Problema? Spero di sì.Allora, Detto questo ritorno ora.
Sto argomento di oggi, cioè le ruote dentate elicoidali allora le ruote dentate elicoidali in
pratica nascono per risolvere delle esigenze molto particolari, per aumentare quella che è la
capacità di trasmissione dei carichi delle ruote dentate. Quando abbiamo parlato, infatti,
delle ruote dentate cilindriche abbiamo detto che esiste una limitazione alla larghezza della
ruota, cioè alla dimensione assiale della ruota, questo perché praticamente il contatto tra i
denti non avviene in maniera identica per tutta la larghezza della ruota, ma diciamo, ci
saranno dei punti più sollecitati di altri, quelli che per effetto delle tolleranze geometriche e
dimensionali entreranno prima in contatto. Quindi questo fa sì che per limitare questo
fenomeno dobbiamo limitare la larghezza assiale della ruota, però limitare la larghezza
assiale della ruota, quindi questa dimensione significa anche diminuire la sezione resistente
del dente e quindi in pratica ridurre la capacità di trasmettere carico. Una possibilità è quella
di idealmente di prendere la nostra ruota dentata immaginare idealmente che questa sia
ottenuta affiancando più ruote dentate una dietro l'altra e immaginando di sfalsare in senso
circonferenziale una di queste ruote dentate parziali rispetto alla precedente, quindi, in
pratica noi avremmo un dente fatto a scalini, quindi con un primo tratto posizionato in una
certa posizione, un secondo tratto un po spostato in avanti e così via.Ora, se noi estendiamo
questo principio portiamo questo principio all'estremo, cioè idealmente immaginiamo di
realizzare dei denti di spessore infinito, di larghezza infinitesima e di sfalsare per ancora una
volta di una quantità infinitesimale alla fine qui otterremo un dente che si avvolge ad elica
attorno al al cilindro. Fondamentalmente quindi in pratica otterremo una ruota dentata in cui
l'asse del dente non è costante per tutte le sezioni, ma ruota con una certa inclinazione, cioè
otterremo un dente elicoidale. In maniera alternativa l'altra possibilità per immaginare come
è possibile ottenere un dente elicoidale e quello che vedete raffigurato qua.Quindi voi sapete
che per costruire un dente il profilo evolvente di un dente bisogna partire dalla circonferenza
fondamentale. In realtà il dente ha un suo sviluppo in direzione assiale, quindi è più corretto
partire da un cilindro fondamentale e considerare che il profilo a evolvente venga generato
da un piano che rotola senza strisciare sul cilindro fondamentale. Allora se voi prendete
questi punti iniziali di contatto, quelli lungo la tangente comune al piano e al cilindro durante
il rotolamento di di questo piano otterrete un profilo evolvente di questa maniera che vi
disegnerà ovviamente la superficie del dente. E in questa maniera poi ottenete un dente
diritto, cioè che ha la stessa posizione relativa in tutte le sezioni della ruota. Immaginate ora
di prendere questo cilindro, su questo piano tangente al cilindro fondamentale. è un segment
che non è più parallelo all'asse della ruota del cilindro fondamentale, ma è inclinato di un
certo angolo beta con F. Allora, se voi considerate i punti del piano appartenenti a questo
segment e fate rotolare senza strisciare il piano sul cilindro fondamentale, questi punti vi
descriveranno dei profili ad evolvente che saranno sfalsati lungo la larghezza assiale della
ruota, dando origine quindi a un dente che si avvolge ad elica sul cilindro ad evolvente.In
questa maniera, quindi, generiamo idealmente un dente fatto in questa maniera. Beta con f
ci darà la misura di quanto è inclinato l'asse dente rispetto all'asse della ruota e si chiamerà
angolo di inclinazione del profilo misurata sul cilindro, fondamentale. Perché è importante
precisare questo? Perché l'angolo di inclinazione beta con F è strettamente connesso al
cilindro fondamentale. Se infatti noi ci poniamo in corrispondenza del cilindro primitivo,
l'angolo di inclinazione beta del dente sarà diverso il perchè è facile capirlo. Consideriamo
due cilindri il primo di raggio Rho, raggio fondamentale, il secondo di raggio R raggio
primitivo e supponiamo di considerare due eliche che si avvolgono sulla superficie laterale di
questo cilindro. Se le due eliche sono le stesse, cioè hanno il medesimo passo attenzione a
non confonderlo questa grandezza con il passo tra due denti, ma il passo dell'elica del dente
e per costruzione ovviamente i nostri denti avranno lo stesso passo lungo la direzione
assiale, sia sul cilindro fondamentale che sul cilindro primitive. I due raggi, però, e quindi le
superfici laterali su cui sono avvolte le le eliche hanno raggio diverso e quindi significa che
l'angolo di inclinazione dell'elica, cioè questo angolo e questo angolo, deve necessariamente
essere diversi. Infatti, se noi immaginiamo di aprire lungo una generatrice questi due cilindri
e di disporre la superficie laterale su un piano vedremo che l'elica si disporrà secondo una
ipotenusa e formerà con il segmento verticale secondo cui noi abbiamo tagliato il cilindro di
lunghezza P con e l'angolo beta con F, cioè l'angolo di inclinazione che abbiamo introdotto
nella costruzione precedente per capire la genesi delle ruote dentate elicoidali. lla base ci
sarà un cateto che ovviamente sarà la lunghezza della circonferenza, fondamentale quindi
due pi greca per il raggio fondamentale per Rho. Analogamente, se noi eseguiamo la stessa
identica costruzione per il cilindro primitivo, noi avremo l'elica che si disporrà, secondo
l'ipotenusa di un triangolo rettangolo. Il primo cateto sarà ancora una volta P con e ma alla
base avremo la lunghezza della circonferenza primitiva, quindi due pi greca per R grande. Di
conseguenza all'angolo opposto, avremo l'angolo opposto, avrà un valore diverso che
chiameremo con beta per distinguerlo da beta con F che è l'angolo di inclinazione misurato
sul cilindro fondamentale.Andiamo a ricavare la relazione tra queste grandezze, basta
imporre che il passo sia identico. Quindi in pratica la tangente di beta F sarà pari al rapporto
tra i due cateti, quindi due pi greco a Rho Fratto P con e. Analogamente per il secondo
triangolo due pi greco R Grande, Fratto Picon e mi darà la tangente Beta.A questo punto noi
ricaviamo entrambe le relazioni, possiamo scrivere tangente di Beta con F fratto due pi
greca a Rho uguale tangente di Beta Fratto due pi greco R due pi greco ovviamente si
semplificano e quindi otteniamo che tangente di Beta F su tangente di beta è uguale a rho
su R, poiché Rho è uguale a R per il coseno di Teta zero otteniamo che la tangente di beta
con F su tangente di beta è uguale al coseno di teta zero o se volete, in questa
espressione, in questa forma, la tangente dell'angolo di inclinazione fondamentale beta con
F è uguale alla tangente di beta per il coseno di teta zero.Normalmente, quando si definisce
quindi una ruota dentata elicoidale oltre alle informazioni sul modulo e sul numero di denti,
occorrerà quindi fornire un angolo di inclinazione. Normalmente il valore che viene fornito è
proprio beta, quello misurato in corrispondenza della superficie primitiva. Però bisogna
ricordare che questo angolo non è l'unico angolo di inclinazione, perché poi ovviamente a
seconda del cilindro su cui noi ci poniamo, otteniamo un angolo di inclinazione diversa.
Allora perché vi dicevo ci siamo preoccupati così tanto di ottenere delle ruote dentate
elicoidali ad asse denti elicoidale, cioè perché ci complichiamo la geometria di una ruota
dentata in questa maniera lo facciamo perché queste ruote dentate hanno svariati vantaggi.Il
primo vantaggio è dato dal grado di ricoprimento. In pratica il grado di ricoprimento delle
ruote elicoidali viene maggiorato dal fatto che, essendo i denti inclinati esistono sempre
contemporaneamente più denti in presa cioè il grado di ricoprimento è molto più alto di due,
quindi se voi vi ricordate quando abbiamo parlato abbiamo definito il grado di ricoprimento,
abbiamo detto che è una misura del numero di denti che sono contemporaneamente in
presa e più aumenta questo valore più silenzioso è l'ingranamento, ovvero con meno urti
perche in pratica durante l'ingranamento non c'è un istante in cui una coppia di denti entra in
presa perché all'inizio dell'ingranamento si sposta continuamente da un estremo della ruota
all'altro, quindi non interessa mai l'intera larghezza della ruota.In questa maniera noi è come
se avessimo un contatto continuo tra le superfici tra i profili ad evolvente e quindi un'assenza
di urti e questa assenza di urti ovviamente ce ne accorgiamo dal punto di vista della
funzionalità perchè praticamente l'ingranaggio è molto più silenzioso e questa maggiore
silenziosità si traduce anche in minori sollecitazioni, perché ogni urto alla fine una sovra
sollecitazione che va a interessare la nostra ruota dentata. In termini pratici si vede che il
grado di ricoprimento di una ruota dentata elicoidale, si calcola come il grado di ricoprimento
che avrebbe quella ruota dentata se fosse a denti dritti. quindi con la solita formula 1/2 pi
greca Z più Z primo tangente.Ed età 0 piu un termine aggiuntivo questo termine aggiuntivo si
dimostra essere pari alla larghezza della ruota, la larghezza assiale della ruota B per la
tangente di beta dove beta è l'angolo di inclinazione in corrispondenza della circonferenza
primitiva fratto il passo assiale dell’elica. Quindi in questa maniera noi abbiamo un termine
che può essere molto grande e che quindi ci rende questo grado di ricoprimento molto
grande e quindi molto efficiente questo tipo di ruota e questo è sicuramente il primo
vantaggio. Giusto per per farvi notare una cosa da dove ve ne accorgete che le ruote
dentate elicoidali hanno un funzionamento piu regolare e dolce. In pratica nel cambio della
vostra autovettura, tutte le marce che corrispondono quindi a dei degli ingrandimenti sono
realizzate con ruote dentate elicoidali. Questo vedremo, sia perché danno appunto una
migliore regolarità di funzionamento, sia per un'altra ragione perché ora vedremo riusciremo
a minimizzare l'ingombro radiale, però, ne parleremo dopo. C'è però nel vostro cambio di
velocità un ingranaggio che almeno fino a poco tempo fa veniva realizzato con ruote dentate
cilindriche a denti dritti. Si tratta dell'ingranaggio aggiuntivo della retromarcia. Infatti quando
voi innestate la retromarcia e procedete in retromarcia, voi in genere riuscite ad ascoltare e
ad avvertire del rumore del cambio delle ruote dentate che ingranano e che ruotano, questo
è dovuto a due fattori, prima di tutto perché aggiungete un ingranaggio per invertire il moto di
rotazione e quindi e ci sono delle ruote dentate che ruotano ad una velocità molto elevata
poiché dovete ridurre molto il rapporto. Seconda cosa, perché la ruota dentata, la coppia di
ruote dentate che aggiungete è realizzata nella maniera più economica possibile, cioè con
ruote dentate a denti dritti. Ovviamente nessuno vi si aspetta che voi percorrete centinaia di
chilometri in retromarcia e quindi è inutile, in quel caso utilizzare una ruota dentata
elicoidale, più costoso e quindi si utilizza una ruota dentata di questo tipo. Volevo dirvi e che
diciamo sarà evidente tra un po per fare questo vi faccio un disegno. Normalmente quando
voi andate a osservare un disegno di ruote dentate per le ruote dentate cilindriche a denti
dritti, normalmente avete una geometria di questo tipo. Cioè, In altre parole, le ruote dentate
cilindriche a denti dritti normalmente hanno un ingombro radiale, quindi un raggio maggiore
rispetto alla larghezza assiale proprio perché abbiamo detto che B che è uguale al Lambda
per M deve essere limitato, quindi normalmente le ruote dentate cilindriche a denti dritti sono
con raggio elevato e larghezza piccola.Se voi invece osservate il tipico ingranaggio a ruote
dentate elicoidali ha un aspetto di questo tipo, cioè In altre parole tendenzialmente avete un
raggio più piccolo della larghezza. Questo vedremo perch in pratica, come quando tra un po
studieremo le condizioni di interferenza di questo tipo di ruolo di ruote, scopriremo che
riusciremo a ridurre molto il numero di denti Zeta che dobbiamo utilizzare per evitare
condizioni di interferenza, quindi ovviamente riducendo Z siccome il raggio primitivo è
proporzionale a Z mezzi riducendo Zeta, riusciremo a ridurre il raggio R . Ovviamente, non
abbiamo limitazioni particolari su B vedremo che in ogni caso si esprimerà come Lambda
per il un modulo, però questo Lambda può assumere valori anche molto grandi di
25,30,50,60, quindi valori larghezze molto grandi. Quindi tipicamente le ruote dentate
elicoidali hanno un aspetto di questo tipo, cioè sono più allungate piuttosto che sporgenti
radialmente.Da un punto di vista dell'ingombro che è sempre uno dei problemi che che
dobbiamo affrontare, avere delle ruote dentate di questo tipo è una soluzione migliore.
perchè riusciamo a ridurre l'interasse tra gli alberi non solo, molto spesso le ruote dentate
elicoidali possono essere ricavate di pezzo proprio perché hanno un diametro dei raggi se
volete prossimo a quello degli alberi possono essere ricavate di pezzo direttamente
partendo, eseguendo la lavorazione meccanica per asportazione di truciolo, per la creazione
del profilo evolvente, quindi semplifichiamo anche le cose dal punto di vista tecnologico.
Vediamo di capire perché per le ruote dentate riusciamo ad avere una configurazione
geometrica di questo tipo che abbiamo scoperto sulla base di queste considerazioni e è
utile, ci aiuta a risolvere vari problemi. Prima di tutto, prima di fare questo dobbiamo definire
le altre grandezze caratteristiche che definiscono la geometria del dente, in particolare il
modulo. Perché il modulo? Perché così come un pò accadeva per le ruote dentate coniche.
qua la definizione di modulo insomma, va precisato perché come vedremo esistono due
moduli.Come facciamo ad accorgerci di questo? Consideriamo questo disegno in questo
disegno, stiamo osservando una ruota dentata elicoidale vista frontalmente. Quindi questo è
l'asse della ruota e quindi stiamo vedendo la superficie laterale proprio la dentatura di una
ruota dentata di questo tipo. Allora i denti, siccome questo è chiaramente il cilindro primitive I
denti ci appariranno come tante superfici inclinate dell'angolo beta. Quindi in particolare
questa che ho evidenziato che ho tratteggiato in scuro, rappresenta la sommità del dente,
poi qua a fianco c'è il profilo a evolvente vero e proprio che sto guardando frontalmente,qua
c'è la il piede tra un dente e l'altro, quindi la cava tra un dente e l'altro qua c'è l'altro profilo
evolvente e qui c'è l'altra testa la superficie di testa dell'altro dente del dente contiguo. Visto
in questa vista, io posso decidere di sezionare la mia ruota dentata e quindi la mia dentatura
o con un piano normale all'asse dei denti che indicherò come pigreco N e se normale
all'asse dei denti dovrà essere ortogonale all'asse beta del dente e quindi, rispetto alla
direzione orizzontale formerà un angolo anch'esso un angolo beta.Se mi pongo in questo
piano e considero gli assi dei due denti, quindi questo e questo.Questi due assi disteranno di
una quantità che pari proprio al passo che chiamerò passo normale perché misurato in
corrispondenza del piano normale. Se invece seziono la mia ruota dentata con un piano
ortogonale all'asse della ruota quindi con un piano che chiamerò frontale perchè il risultato di
questa sezione sarà quello che un osservatore vede frontalmente alla ruota quando si
dispone frontalmente alla ruota in questa maniera, in questo caso la distanza tra gli assi dei
due denti sarà questo segmento, che chiamerò ancora una volta passo, però sarà un passo
frontale perché misurato appunto nel piano frontale. Questi due segmenti P con F P conn
sono ovviamente per forza di cose diversi e qual è la relazione che lega i due? P con F è
l'ipotenusa di un triangolo rettangolo in cui P con N è un cateto e, l'angolo compreso tra i
due, cioè questo è proprio beta, quindi potrò scrivere che P con N è il cateto è uguale a P
con F l'ipotenusa per il coseno dell'angolo adiacente, quindi per il coseno di beta f.Di
conseguenza, siccome sapete bene, il passo è direttamente proporzionale al modulo
differisce solo di un fattore pi greca analogamente esistera un modulo in direzione normale e
un modulo in direzione frontale e il rapporto la relazione tra i due sarà espressa sempre
dalla relazione del tipo M N modulo normale uguale modulo frontale per coseno di beta . Si
dimostra, ma lo diamo per scontato che anche l'angolo di pressione cvambia nei due piani e
in particolare scrivere potremmo scrivere che tangente di Teta zero e Teta zero sarà l'angolo
di pressione nel piano normale sarà uguale alla tangente di teta con F per il coseno di beta.
Perché ho indicato teta con zero invece che teta con n. Perché in pratica i valori unificati
sono quelli nel piano normale, quindi se ad esempio facciamo riferimento all'angolo di
pressione standard di 20 °, l'angolo di pressione nel piano normale sarà proprio pari a 20 °.Il
modulo, che sarà anch'esso unificato secondo la tabella 1,5 2,5, cioè con valori discreti del
modulo, sarà anch'esso unificato, quello normale. Perchè questa scelta, che potrebbe
sembrare un po incoerente, perché? Se ci pensate bene, quando voi selezionate un cilindro
con un piano Pigreco n che non è ortogonale all'asse del cilindro, voi come superficie di
intersezione come curva di intersezione o tenete una ellisse, non ottenete un cerchi .Quindi
non potete esprimere il raggio della ruota in funzione del modulo normale. Non funziona
perché la avreste una ellisse. Infatti, se voi volete esprimere il raggio primitivo della vostra
ruota dentata cilindrica denti elicoidali dovete far riferimento a quello che accade nel piano
frontale, quindi il raggio primitivo si calcolerà come modulo frontale per Z mezzi con un
modulo frontale che ovviamente un numero irrazionale, perché modulo frontale si calcolerà
come modulo normale fratto il coseno di beta. Cioè In altre parole le ruote dentate elicoidali
saranno caratterizzati da dei raggi primitivi e che non saranno dei numeri interi o frazionari,
cioè avrete dei raggi primitivi che so 25,356 millimetri e così via e proprio perché dipendono
da un numero M con F che è un numero irrazionale. Allora qualcuno potrebbe dire, ma
perché qual è la ragione di questa scelta? Perché è stato scelto di unificare il modulo
normale e non il modulo frontale. La ragione è presto detta. Quando voi dovete realizzare
ricavare una ruota dentata, quindi con un lavorazione di di asportazione di truciolo in pratica,
che cosa si fa? Si simula ingranamento tra un rocchetto, quindi un cilindro di materiale
prelevato da una barra di dimensioni opportuna con una ruota dentata che al posto dei denti
presenta degli utensili di taglio. Allora facendo ruotare in maniera asincrona in maniera
corretta, questa ruota dentata che alla fine è un utensile di taglio che prende il nome di
creatore e la ruota il cilindro su cui voi volete ricavare la ruota dentata e, avvicinando
accostando questi due elementi, ehm volta per volta in pratica, questo utensile scaverà
asporterà il truciolo tra un dente e l'altro in corrispondenza del vostro cilindro, ricavando
quindi la ruota dentata. Per ricavare una ruota dentata elicoidale il procedimento è
esattamente lo stesso. Si utilizza lo stesso identico utensile, cioè questa ruota dentata che
presenta al posto dei denti degli utensili di taglio che si chiama creatore. Che cosa si fa di
diverso? Si inclina questo creatore dell'angolo beta, quindi capite bene che il mio scopo è
realizzare le ruote dentate, quindi io con l'unificazione vado a limitare il numero di utensili, di
creatori che potrò utilizzare per determinare la mia ruota dentata e quindi come
conseguenza otterrò delle ruote dentate che hanno tutte in comune lo stesso modulo
normale che è pari a quello del creatore potrò variare il modulo frontale cambiando
l'inclinazione del dente. Quindi chiaramente questo ci costringe in un certo senso ci rende
conveniente unificare il modulo normale e non il modulo frontale. Questa è la ragione per cui
l'unificazione viene fatta a livello del modulo normale. Ehm una cosa volevo dirvi, trovate se
fate delle ricerche in rete potete trovare dei video che vi fanno vedere come vengono
eseguite le lavorazioni per asportazione di truciolo che servono a ottenere delle ruote
dentate se avete un po di tempo, fatevi una ricerca su Youtube, ne trovate arecchi, più o
meno più o meno belli e il capirete come viene eseguita la lavorazione che porta alla
fabbricazione delle ruote dentate evedrete, nel caso delle ruote dentate elicoidali che si
prende esattamente lo stesso identico utensile e lo si inclina opportunamente per generare
le ruote dentate. Quindi, nonostante la complessità della geometria di una ruota dentata
elicoidale, la lavorazione non presenta difficoltà particolari rispetto a una classica ruota
dentata a denti dritti. Una volta che abbiamo definito quindi le relazioni tra grandezze nel
piano normale e nel piano frontale vediamo ora la condizione di interferenza delle ruote
dentate elicoidali. Anche qua procederemo nella stessa maniera diciamo con la stessa
logica che abbiamo utilizzato per le ruote dentate coniche, cioè in altre parole, eviteremo di
calcolarci quello che accade effettivamente durante l'ingranamento di ruote dentate
elicoidali, ma ci ricondurremo al caso di due ruote dentate cilindriche a denti dritti che siano
equivalenti alle ruote dentate elicoidali in esame. Quindi, anche in questo caso troveremo
una condizione di equivalenza tra ruote elicoidali e ruote cilindriche e continueremo, come al
solito, a utilizzare le formule che abbiamo visto per la condizione di interferenza delle ruote
dentate cilindriche al caso delle ruote dentate elicoidali. Allora vediamo qual è il
ragionamento che si fa allora prima di tutto come abbiamo visto appena visto l'
ingranamento delle ruote dentate elicoidali avviene nel piano normale, quindi è qui che
dobbiamo andare a eseguire a concentrare la nostra attenzione. Allora se io pongo che
questo sia il mio cilindro primitivo e questo sia ovviamente il diametro primitivo, quindi due
volte R grande se io considero che ho un'inclinazione del dente pari a Beta rispetto a questo
che è l'asse del dente posso tracciare in direzione ortogonale all'inclinazione del dente il mio
piano normale, il mio piano normale andrà a tagliare a sezionare il mio cilindro primitive
dando origine a una figura che ha la forma di una ellisse. Quindi se io guardo quello che
accade in questa direzione, quindi come un osservatore di sposto normalmente al piano
normale che cosa vedo? Vedo che la mia ruota dentata la mia superficie primitiva assume la
forma di un ellisse i cui semiassi sono pari, abbiamo il semiasse maggiore che chiamo a che
in pratica questa distanza e b che non è altro se non il raggio primitivo del mio cilindro,
Quindi a per quello che abbiamo detto prima, se consideriamo un triangolo rettangolo in cui
quello che sto disegnando e R raggio primitive a è l'ipotenusa di questo triangolo rettangolo
e beta e l'angolo adiacente tra l'ipotenusa e il cateto posso scrivere che l'ipotenusa a varrà R
su coseno di beta.Mentre il semiasse minore B varra R. Adesso se io considero che questa
sia tutti gli effetti la traiettoria che seguirà un dente durante l'ingranamento posso andare ad
posso andare ad approssimare questa ellisse con una circonferenza che che voi sapete che
nella geometria questa circonferenza che approssima un tratto di curva qualsiasi prende il
nome di circonferenza osculatrice cioè il miglior compromesso è quella che descrive meglio
l'andamento della curvatura della superficie, in un particolare punto. Quindi, si dimostra che
nel caso di una ellisse la circonferenza che meglio approssima la curvatura di questa
superficie ha un raggio R asteriscato che è pari a questo rapporto, quindi al semiasse
maggiore, elevato al quadrato, fratto il semiasse minore. Il semiasse maggiore, abbiamo
detto che è pari a R su coseno di beta, quindi complessivamente avremo R quadro su cosen
quadro di beta fratto B, cioè fratto il raggio, quindi otteniamo R su cosen quadro di beta.
Allora possiamo in pratica ipotizzare che l' ingranamento della mia ruota dentata che
avviene quindi lungo elicoidale, che avviene lungo questa traiettoria ellittica, sia
approssimabile con quello di una ruota dentata cilindrica a denti dritti che abbia un raggio R
asteriscato pari a R su cosen quadro di beta.Ora questo, siccome questo R asteriscato alla
fine il raggio di una ruota cilindrica denti dritti che tra l'altro ha modulo M con n poiché vi
ricordo che siamo nel piano normale allora posso scrivere che R asteriscato sarà uguale a
un modulo normale per un numero di denti Z asteriscato equivalente fratto due. Ma il modulo
normale abbiamo visto che è legato al modulo frontale da questa relazione, quindi il modulo
normale uguale in modulo frontale per coseno di beta e quindi sostituendo in questa
relazione, al posto di R asteriscato modulo frontale per coseno di Beta fratto due per Z
asteriscato ottengo uguale. Qua abbiamo R su cosen quadro beta, ma il raggio primitivo R
sarà ancora una volta modulo frontale per Z diviso due, quindi posso semplificare ad ambo
membri modulo frontale mezzi e ottengo la relazione Z Asteriscato uguale Z su coseno al
cubo di beta dove avrò portato questo cosen beta a denominatore a secondo membro,
Questa relazione in pratica mi dice che una ruota dentata elicoidale con Zeta denti e angolo
di inclinazione beta ingrana in tutto e per tutto come una ruota dentata cilindrica, a denti dritti
che abbia un numero di denti zeta asteriscato pari a Z Fratto il coseno al cubo di Beta.
Quindi questa relazione ci permette di stabilire l'equivalenza tra i due tipi di ruote e quindi
applicare tutte le considerazioni che abbiamo visto per le ruote dentate a denti dritti anche al
caso delle ruote dentate elicoidali. In particolare, questa relazione varrà per il numero
minimo di denti che ci assicura l'assenza di condizioni di interferenza e quindi il numero
minimo di denti che deve avere una ruota dentata elicoidale sarà uguale a questo Z
Asteriscato minimo che noi continueremo che è quello il numero minimo di denti che deve
avere una ruota dentata a denti dritti e che calcoleremo con la solita formula 2 su sen
Quadro teta zero in pratica moltiplicata per il coseno al cubo di Beta. Ora è evidente che
coseno di beta e il suo cubo è un termine piu piccolo dell'unità, qualunque sia il valore di
beta. Quindi na volta che noi andiamo a moltiplicare il numero minimo di denti per un
numero inferiore all'unità, otterremo un numero minimo di denti più piccolo di quello di una
ruota dentata a denti dritti. Cioè, In altre parole, la condizione di interferenza per le ruote
dentate elicoidali e molto meno restrittiva, cioè, come vi dicevo riusciremo a realizzare delle
ruote dentate con un numero di denti più basso e quindi in definitiva, a ridurre l'ingombro
radiale. Ecco perché le ruote dentate elicoidali come vi dicevo possono avere un raggio
molto più piccolo perché riusciamo a ridurre Z quindi a diminuire l'ingombro radiale,
dopodiché possiamo aumentare la capacità di resistenza e di trasmissione del carico
andando ad agire sulla larghezza e quindi otteniamo delle ruote che hanno una
configurazione geometrica di questo tipo. Per quanto riguarda la geometria delle ruote
dentate elicoidali non c'è altro da dire.
Come sono fatte le forze scambiate tra le ruote dentate, com'è possibile calcolarle? Perché
questo ovviamente ci servirà per la verifica di resistenza delle ruote dentate dovreste già
conoscere queste formule immagino che le abbiate viste in meccanica applicata, però una
ripassata è sempre utile. Allora iniziamo dal caso più semplice, cioè quello delle ruote
dentate cilindriche a denti dritti. Quindi, come è possibile individuare le forze scambiate?
Disegniamoci i due cilindri fondamentali con la linea continua e i due cilindri primitivi, le due
circonferenze primitive con la linea tratto punto che sono tangenti in questo punto.
Consideriamo che questa sia la ruota motrice, quindi poiché è una ruota motrice, significa
che il verso della coppia e della velocità angolare OMEGA sono concordi quindi ad esempio,
in senso orario, come in questo caso, invece sull'altra ruota avremo ovviamente una Omega
primo che sarà di verso opposto come evidente e la coppia C primo che sarà una coppia
resistente in quanto opposta alla velocità angolare OMEGA primo.Allora possiamo tracciare
la retta tangente comune alle due circonferenze primitive e la retta di pressione che è la
tangente comune alle due circonferenze fondamentali che risulterà ovviamente inclinata
dell'angolo Teta zero. Come sappiamo il punto di contatto tra le due ruote dentate giacerà
apparterrà al cosiddetto segmento di pressione, che comunque è una porzione una piccola
parte di questa retta delle pressioni. Ora il punto di contatto, come abbiamo visto, varia in
realtà all'interno di questo segmento di pressione, quindi in teoria noi dovremmo istante per
istante considerare la forza che viene scambiata tra una ruota e l'altra, considerando
esattamente il punto di contatto. Però questo alla fine non è importante, nel senso che
possiamo ipotizzare ai fini del calcolo della forza scambiata, che il contatto avvenga sempre
in questo cioè nel punto in cui le due circonferenze primitive sono tangenti.Questo perché?
Perché altrimenti abbiamo in realtà delle forze Q che agiscono con un braccio diverso a
seconda del punto di contatto. uindi in pratica se consideriamo la coppia costante, siccome
la distanza del punto di applicazione dal centro varierà leggermente avremo in realtà una
forza Q leggermente variabile, però alla fine questa andare così nel sottile così nel dettaglio
non è di nessuna utilità pratica quindi per i nostri scopi possiamo supporre che la forza sia
sempre applicata in questo punto. Quindi in assenza di attrito noi sappiamo che lo sforzo
normale applicato tra le due superfici dei denti e proprio diretta secondo la normale alle
superfici ad evolvente, quindi ha proprio la direzione della retta delle pressioni cioè inclinata
dell'angolo teta zero rispetto alla direzione verticale. Quindi la nostra forza n
complessivamente scambiata potrà essere scomposta nella sua componente tangenziale Q
che è quella in pratica responsabile del moto di rotazione delle route cioè che va a
equilibrare la coppia applicata e, la componente radiale che è proprio diretta secondo la
congiungente, i centri delle due ruote. Ora in questo disegno, sono disegnati due sistemi di
forze. N quindi il rosso è disegnata la forza che la ruota motrice esercita sulla ruota Condotta
primo, invece, la reazione di quest'ultima, quindi, è la forza che la ruota due la ruota
condotta esercita sulla ruota uno. Ovviamente, se noi consideriamo una singola ruota, cioè
immaginiamo ad esempio di asportare la ruota due e di sostituirla con le azioni che essa
esercita sulla ruota no la rimarranno solo queste forze qua in basso che andranno a
equilibrare la coppia applicata. Infatti Q primo, ci darà una coppia che varrà Q primo per R
che andrà a equilibrare esattamente la coppia C applicata .Ora normalmente siccome
queste forze sono uguali ed opposte si fa riferimento indifferentemente a una delle due tanto
cambieranno solo i versi. Allora, in base a questa relazione a questo disegno, a questa
disposizione delle forze possiamo dire che la componente verticale, quindi la componente
tangenziale della forza scambiata, si calcolerà come forza complessiva quindi N per il
coseno dell'angolo adiacente, quindi per il coseno di Teta zero, mentre la seconda
componente, quella orizzontale cioè radiale, si calcolerà come N per il seno dell'angolo
opposto quindi N per il seno di Teta Zero. Ora, in queste espressioni noi non conosciamo N
a priori. Il dato che noi conosciamo quando noi mettiamo in rotazione una ruota dentata è la
coppia che stiamo applicando.Quindi per poter calcolare queste due grandezze dobbiamo
legare la coppiaalla componente tangenziale, quindi possiamo scrivere che la coppia sarà
uguale a Q per il raggio primitivo, cioè Q per M zeta mezzi che è l'espressione che abbiamo
visto ci lega il raggio primitivo alle sue grandezze fondamentali, cioè numero di denti e
moduli. Di qua, poiché conosciamo la coppia, noi siamo in grado di calcolare la Q come
coppia fratto raggio o se volete coppia fratto MZ mezzi e dalla prima relazione ricavare n
come Q Fratto coseno di Teta Zero, sostituendo l'espressione di n nella espressione di F
con R otteniamo Q su coseno di Teta zero per seno di Teta a zero. Quindi la fu componente
radiale si calcolerà come Q per la tangente di teta zero quindi in maniera estremamente
semplice. Vediamo ora il caso delle ruote dentate coniche. Allora, per quanto riguarda le
ruote dentate coniche, è un po più difficile andare a rappresentare le forze scambiate.
Occorrerebbe fare un disegno tridimensionale con i due coni fondamentali tracciare il piano
tangente comune ai due coni fondamentali e individuare su quel piano la forza scambiata tra
le superfici ad evolvente però diciamo questo tipo di costruzione è complicata da un punto di
vista del disegno e a tutti gli effetti poco chiara. Penso che questo tipo di rappresentazione,
che ora vi illustrerò, risulterà un po più chiara. Consideriamo le nostre due ruote dentate,
siano questi gli assi delle ruote, il primo e il secondo e quindi fi e fi primo, siano gli angoli di
semi apertura dei coni, quindi in pratica noi stiamo ezionando le nostre ruote coniche con un
piano che passa per i due assi delle route e quindi come se stessimo facendo una sezione
delle due ruote che stanno ingranando. Quindi il nostro dente I nostri due denti sovrapposti
che stanno ingranando si troveranno ovviamente a cavallo del cono primitivo, quindi in
questa zona e le forze scambiate agiranno secondo un piano che diciamo, è inclinato
rispetto a questo uscente dallo schermo però inclinato dell'angolo teta. Però, invece di
andare a guardare la forza complessivamente scambiata tra le ruote dentate possiamo
andare a guardare la componente tangenziale e l'altra componente. Allora la componente
tangenziale di questa forza, quella che abbiamo indicato con la lettera Q grande, in pratica è
una forza uscente dallo schermo il cui verso ovviamente dipenderà dal verso di rotazione
della coppia motrice della ruota e quindi dalla coppia motrice. Quindi, se supponiamo ad
esempio di avere una Omega di questo tipo e quindi una coppia concorde a Omega er
riequilibrare questa coppia il dente della ruota due dovrà esercitare una forza Q uscente dal
piano dello schermo, quindi questo puntino verde Q che vedete rappresentato qua. L'altra
componente della forza scambiata tra i due denti, sarà ovviamente contenuta in questo
piano che andiamo a che abbiamo rappresentato e ,questa componente sara ortogonale alla
superficie primitiva. Quindi, se questa è la nostra superficie primitiva qua avremo una
componente che sarà questo vettore che sarà perfettamente ortogonale a questa
direzione.Che significa he è ortogonale a questa direzione? che e se proiettiamo questa
componente lungo la direzione radiale e la direzione assiale vediamo che il vettore, la
componente radiale, formerà proprio l'angolo fi con questa componente. Ora quanto vale la
componente tangenziale? Analogamente a quello che abbiamo visto nel caso delle ruote
dentate cilindriche, questa componente varrà la forza totale N scambiata tra i due denti per il
coseno dell'angolo di pressione perché in pratica verrà la forza n verrà scambiata su un
piano che immaginate abbia questa traccia ma inclinato dell'angolo teta zero angolo di
pressione. In direzione tangenziale avremo la Q uguale N per il coseno di Teta Zero, la
componente invece contenuta in questo piano varrà N per il seno di Teta Zero proprio
perché abbiamo detto che la forza N contenuta in questo piano inclinato di teta zero. Quindi
questa N seno di Teta zero obbiamo poi proiettarla in direzione radiale e in direzione assiale,
quindi N seno Teta zero per il coseno di FI ci fornirà la componente radiale, detta così
perché una forza diretta secondo il raggio della ruota, quindi n seno di Teta Zero coseno di
fi. L’altra componente F con a si calcolerà invece come l'ipotenusa, quindi n seno teta zero
per il seno dell'angolo opposto, quindi per il seno di FI. Quindi in questa maniera abbiamo
scritto facilmente quelle che so individuato in maniera piuttosto semplice, quelle che sono le
tre componenti della forza scambiata tra le ruote coniche. Potremmo fare lo stesso identico
discorso anche per la ruota due quindi, andando a proiettare la forza N econdo le direzioni
radiale assiale della ruota due. Allora la componente tangenziale sarà questa Q in rosso,
che sarà ovviamente una forza entrante, questa volta nello schermo, e sarà uguale opposta
a quella precedente.Quindi varrà al di là della distinzione primo che ho indicato per dire che
si tratta della forza sulla ruota Condotta N primo o se volete N perché è la stessa cosa per il
coseno di Teta zero. La componente contenuta in questo piano sarà ancora una volta N per
il seno di Teta zero sarà ovviamente uguale ed opposta a quella che abbiamo disegnato
prima, quindi questa componente in rosso che vedete. A questo punto io devo prendere
questa n seno di Teta zero e proiettarla secondo la direzione radiale della ruota due e
assiale della ruota due. Attenzione che le direzioni Radiali e assiali delle due route
ovviamente non coincidono. Quindi in pratica otterroò delle formule assolutamente identiche
al caso precedente, quindi fr primo sarà uguale a N per il seno di Teta zero coseno di fi.
Primo e la forza assiale FA primo uguale n per il seno di Teta zero sen fi primo. Una cosa,
un'osservazione, prima di andare avanti riguarda i versi delle forze, delle componenti, la
forza radiale fr primo, abbiamo detto è diretta in direzione radiale ed ha un verso ben
preciso, cioè è sempre diretta verso il centro della ruota. Stessa cosa accadeva con la forza
radiale che abbiamo visto in nel caso precedente per le ruote dentate cilindriche, la
componente radiale è sempre diretta verso il centro della ruota. Cioè, non avete mai una
forza diretta verso l'esterno della ruota, ma sempre verso l'asse di rotazione. Per quanto
riguarda la le due forze assiali, anche per queste il verso è predefinito è sempre lo stesso,
cioè avrete una forza assiale che tende ad allontanare la ruota dal vertice. Se questo è il
vertice dell'accoppiamento conico sia F con a che F con a primo tendono ad allontanare le
due ruote l'una dall'altra. In pratica, durante l’ingranamento delle ruote coniche se non noi
non impediscono lo spostamento assiale, queste tenderebbero a disingranarsi a non essere
più in presa. Nel caso particolare, ma solo in quel caso in cui gli assi incidenti formino un
angolo di 90 ° e quindi in questo caso fi più fi prima a 90 ° si vede che le forze, le
componenti assiali e radiali tra le due ruote si scambianohquesto perché appunto, cos'è in fi
primo diventa uguale al seno di fi e quindi in pratica potremmo scrivere che la forza assiale
sulla ruota uno coinciderà con la forza radiale sulla ruota due e viceversa. Però in tutti gli
altri casi abbiamo delle forze, questo automatismo non vale, cioè non c'è un semplice
scambio delle forze radiali ed assiali, ma andrà calcolata volta per volta la giusta
componente utilizzando queste formule.Ovviament, anche in questo caso N non è nota,
dobbiamo legarla in qualche modo alla coppia all'unico dato certo, cioè la coppia applicata
che noi conosciamo. Per fare questo possiamo come al solito considerare la relazione
l'equilibrio alla rotazione della ruota uno o anche della ruota due lo stesso. La coppia C,
infatti dipenderà esclusivamente dalla componente tangenziale, quindi Q quindi potremmo
scrivere che la coppia C sarà uguale a Q per il raggio che è il braccio con cui agisce la forza
Q. Come già vi ho accennato quando abbiamo visto la geometria delle ruote dentate
coniche, ovviamente, qual è il punto di applicazione che noi considereremo? Qual è il punto
più ragionevole? E in corrispondenza della metà della larghezza del dente quindi la distanza
con cui agisce la forza Q sarà proprio il raggio medio, raggio primitivo medio che abbiamo
visto si calcola come modulo medio per Z mezzi. Quindi, una volta che grazie a questo
equilibrio abbiamo ricavato l'espressione di Q a questo punto possiamo dalla prima
relazione ricavare n che varrà Q su coseno di teta zero e sostituire nelle altre due
relazioni.Quindi sostituendo nella prima otterremo al posto di N, Q su coseno di Teta zero
per seno di Teta zero. Quindi in definitiva avremo Q tangente di Teta Zero per il coseno di FI
e questa sarà la componente radiale, invece la componente assiale, in maniera analoga
varrà usu Coseno di Teta Zero per seno di Teta zero quindi Q tangente di Teta zero per il
seno di FI. Analogamente, sostituendo nelle altre due relazioni otterremo delle relazioni in
tutto e per tutto identiche solo che invece di cosen fi comparirà Cosen fi primo e senfi primo
ovviamente l'angolo di semi apertura della ruota condotta. Quindi in questa maniera
abbiamo scoperto che le ruote coniche introdurranno, oltre alla forza tangenziale radiale che
avevamo già incontrato per la ruota dentata cilindrica a denti dritti anche una componente
assiale. Vediamo ora il caso delle ruote dentate elicoidali. Qua diciamo, dobbiamo fare un po
di fatica per capire come è fatto questo disegno, però una volta capito, vedrete che sarà
facile orientarsi. Come facciamo a capire le forze scambiate tra questo tipo di ruote?
Tracciomoci i nostri due cilindri fondamentali per le nostre due route conduttrice e condotta e
tracciamo il piano tangente comune ai due cilindri fondamentali che risulterà inclinato di Teta
zero rispetto al piano verticale che è la tangente comune ai due cilindri primitive. Qua per
evitare di appesantire il disegno, ovviamente non ho tracciato la circonferenza primitive, le
due circonferenze primitive però, insomma, è ovvio come sono fatte. Come abbiamo detto
all'inizio della lezione il nostro dente si ottiene facendo rotolare senza strisciare questo piano
sul cilindro fondamentale e i punti di questo segmento inclinato dell'angolo beta con F mi
forniranno il profilo a evolvente inclinato a forma di elica. Quindi in pratica I denti avranno
questa inclinazione pari a beta con F. Che cosa significa questo? Significa che la forza N
scambiata tra i due denti in pratica sarà contenuta su questo piano quello tangente comune
ai due cilindri fondamentali e, in più la forza N sarà ortogonale a questo segmento inclinato
di beta con F. Quindi se lo andate a rappresentare la forza N è questa qui forma un angolo
retto su questo piano con un con il segmento inclinato di beta F. Ora questa forza N avrà
quindi su questo piano una componente assiale che è questa F con A e poi quello che
avanza, che diciamo è questo questa componente disegnata in rosso, che è ortogonale a
quella che è la la linea comune di intersezione tra questo piano tangente alle circonferenze
fondamentali e questo piano tangente alle circonferenze primitive. Allora qual è l'angolo
formato tra N e questa componente in rosso? È proprio beta con F. Quindi la componente
assiale della forza n si calcolerà come ipotenusa, cioè N per il seno dell'angolo opposto N
per il seno di beta F. Ne risulta che la componente in rosso sarà invece n per il coseno
dell'angolo adiacente, quindi come vedete qua N per il coseno di Beta con F. A questo punto
questa componente in rosso che giace su questo piano inclinato di teta zero.Potrà essere
proiettata in direzione tangenziale e in direzione radiale. Per ottenere la componente in
direzione tangenziale, devo considerare che l'angolo formato tra questo vettore è la
direzione tangenziale proprio teta zero angolo di pressione e quindi prendo questo vettore
che vale n coseno di beta con F lo moltiplico per il coseno di Teta zero e ottengo Q.Se
invece lo moltiplico per il seno di Teta zero ottengo F con R. Spero che sia chiaro come il
disegno e come sono ottenute le varie component. Quindi quello che vi ho detto l'ho ritrovate
qui. Quindi componente assiale N per il seno dell'angolo opposto n per il seno di beta con F
componente Q pari a n coseno di beta con F moltiplicato per il coseno dell'angolo adiacente
il coseno di Teta zero e F con R uguale n coseno di beta con F per il seno dell'angolo
opposto, quindi per il seno di Teta zero. Anche qua ovviamente non conosciamo N
,conosciamo però la coppia applicata alle ruote. In particolare se consideriamo la ruota uno
per l'equilibrio alla rotazione scriveremo che Q sarà uguale alla coppia fratto ik raggio e per
una ruota dentata elicoidale il raggi primtivo si calcolerà come modulo frontale per Z
mezzi.Quindi se conosciamo riusciamo noi a CALCOLARCI Q da questa espressione, dalla
seconda da questa ci ricaviamo N che risulterà essere pari a Q Fratto coseno di Beta con F
coseno di teta zero. Sostituiamo nelle altre due espressioni e quindi per la forza assiale
troveremo Q Fratto Coseno beta con F Fratto coseno di Teta Zero per seno di beta con
F.Quindi Q tangente di BETA con F su coseno di Teta zero. Ora, se ci ricordiamo della
relazione che abbiamo ricavato proprio all'inizio tra l'angolo beta e l'angolo beta con FE, se
l'andate a riprendere, noi abbiamo scritto che tangente di Beta su Coseno di Teta zero è
uguale alla tangente di Beta. Quindi tutto questo termine non è altro che la tangente di beta.
Quindi, in definitiva, la componente assiale della forza scambiata tra le ruote dentate
elicoidali sarà pari a Q per la tangente di Beta. Invece, la componente radiale si otterrà
sostituendo a N da questa espressione, sostituendo N. Quindi avremo Q fratto Coseno di
Beta con F coseno di Teta Zero per coseno di Beta con F per seno di Teta zero. Quindi
coseno di beta F si semplifica, qua rimane solo seno di teta zero su coseno di teta zero e
quindi Q parla tangente di teta zero. Quindi diciamo due espressioni estremamente semplici
e facili da ricordare che ci permettono di calcolare le due componenti assiale, radiale. Ora
quando abbiamo parlato della dei vantaggi delle ruote dentate elicoidali abbiamo
praticamente detto che le ruote dentate elicoidali hanno solo vantaggi, perché possono
essere realizzate con un numero di denti Zeta più piccolo, hanno una trasmissione del moto
più regolare, più silenziosa, in generale, più efficace , da un punto di vista produttivo tutto
sommato tecnologico di realizzazione non è una complicazione particolare realizzare le
ruote dentate elicoidali, basta inclinare l'utensile che andrà intagliare le ruote. Un
inconveniente però ce l'hanno e l'inconveniente è proprio rappresentato da questa
componente assiale che non era presente nel caso delle ruote dentate cilindriche a denti
dritti. Mentre nel caso delle ruote dentate coniche e del tutto inevitabile se noi vogliamo
trasmettere delle una coppia tra ruote tra assi, incidenti c’e lo dovevamo aspettare che
c'erano delle forze assiali. Qua invece questa forza assiale è un effetto non voluto
indesiderato. Il problema delle forze assiali non è tanto nella sollecitazione che indurranno
sugli alberi su cui sono calettate le ruote quanto piuttosto sui cuscinetti che dovranno
sopportare quel carico. Quando infatti studieremo i cuscinetti ci renderemo conto che la
presenza di un carico assiale è piuttosto problematica per un cuscinetto, cioè richiede di
sovradimensionare notevolmente i cuscinetti e quindi questo alla fine è l'inconveniente tipico
l'unico inconveniente l'unico svantaggio, se vogliamo, delle ruote dentate elicoidali. Perché il
verso è fondamentale soprattutto per dimensionare gli appoggi, cioè quelli che sono i vincoli
della del nostro albero e che sono in pratica i cuscinetti. I cuscinetti, come studieremo, sono
in pratica dei vincoli che reagiscono solo in un verso nei riguardi delle forze assiali,
soprattutto. Quindi è fondamentale conoscere il verso di una forza assiale perché dobbiamo
orientare correttamente i cuscinetti per poter sopportare quella forza assiale. Ora, nel caso
delle ruote coniche il verso è sempre lo stesso. Noi abbiamo una forza assiale che tende ad
allontanarci, le ruote dentate dal vertice del cono, cioè dove incidono i due assi. Nel caso
invece delle ruote dentate elicoidali, il verso della forza assiale può variare perché dipende
non solo dall'inclinazione del dente e questo è evidente io ho disegnato qua questo
segmento inclinato di beta con F in questa maniera e quindi ho ottenuto una forza N con una
componente assiale diretta diciamo verso di me verso lo schermo. Se io avessi disegnato la
beta con F in maniera asimmetrica, cioè in questa maniera avrei ottenuto una forza n di
questo tipo, quindi con una componente assiale diretta entrante nel foglio, nello schermo,
Quindi è evidente che il verso della forza assiale dipende dall'inclinazione del dente però
dipende anche dal verso di rotazione di Omega, cioè a parità di inclinazione del dente se io
inverto il verso di rotazione cambia anche il verso della forza assiale. Come facciamo a
stabilire il giusto verso. Qual è il ragionamento che si fa ora? Ci sono vari metodi per
individuare correttamente quello che è il verso della forza assiale. Io vi propongo questo che
secondo me è molto intuitivo. Supponiamo che queste siano le due coppie, le due ruote che
stanno ingranando delle due ruote dentate elicoidali che stanno ingranando tra di loro e
supponiamo che questa qua in alto sia la ruota motrice e che questo sia la velocità di
rotazione Omega. i conseguenza, la ruota condotta avrà una velocità di rotazione Omega,
primo, diverso, opposto. Non l'ho detto, forse però quando due ruote dentate elicoidali
ingranano gli assi dei due denti, devono assumere lo stesso identico valore però una deve
essere destrorsa e l'altra sinistrorsa, quindi devono avere in segno dei valori opposti di
inclinazione, così come li ho disegnati in questa maniera. Allora, per andare ad individuare il
verso della forza assiale su queste due ruote, io vi propongo questo ragionamento. Allora
isoliamo la ruota motrice che è questa, quindi questa è la nostra ruota motrice, disegniamo
l'inclinazione dei due denti, dopodichè disegniamo il vettore della velocita periferica della
ruota, che ovviamente deve essere concorde alla velocità di rotazione Omega che abbiamo
ipotizzato, quindi in questo caso avremo una velocità di rotazione, una velocità periferica
diretta verso il basso. Ora poichè questa ruota e mortice sognifica che la forza che il dente
della ruota motrice eserciterà sull'altra ruota avrà una componente concorde a V sarà
ovviamente una forza F ortogonale ai denti quindi diretta in questa maniera, ma deve avere
una componente concorde a V. Quindi tra le due possibili combinazioni, cioè una forza F in
questa maniera, con questo verso ho la forza F uguale ed opposta, l'unica che mi assicura
questa condizione è una forza di questo tipo. Questa forza che io ho disegnato attenzione è
la forza che la ruota motrice uno esercita sulla ruota, condotta quindi sulla due. La sua
componente assiale, sarà quindi necessariamente diretta verso sinistra in questo caso però,
attenzione, questa è la forza che la ruota uno esercita sulla due. La forza che la due esercita
sulla uno sarà uguale ed opposta a questo e quindi sarà la forza in rosso. Quindi, in
definitiva, per questo caso che io ho studiato la ruota uno, sarà sollecitata da una forza
diretta verso destra quindi quando dovrò orientare i cuscinetti dovrò fare in modo che da
quel dal lato destro ci sia un cuscinetto in grado di sopportare questa forza assiale, mentre
la ruota condotta sarà interessata da una forza assiale diretta verso sinistra e quindi quando
andrò a dimensionare i cuscinetti, mi dovrò preoccupare del cuscinetto di questo lato.