Sei sulla pagina 1di 5

COLLEGAMENTI FLANGIATI ESERCIZI

Oggi completeremo con ultimo esercizio sui collegamenti bullonati. In particolare sui
collegamento che riguarda una flangia. Abbiamo già visto da un punto di vista diciamo
procedural quali sono i gli aspetti da tenere in conto adesso lo applichiamo in un esercizio,
Allora il sistema che abbiamo, che dobbiamo dimensionare è una flangia che collega due
tubazioni quindi cave di forma circolare.Quindi una situazione di questo tipo, in cui in pratica
noi conosciamo i carichi applicati a questo sistema che è un momento flettente m con F è un
momento torcente m con t.Ovviamente, dall'altro lato c'è l'analogo carico. M con F vale 3000
Newton metri, mentre il momento torcente è pari a 2000 Newton metri. Allora dobbiamo
dimensionare in questo caso sia la sezione resistente circolare cava. Partiremo da quella e
poi dobbiamo scegliere il collegamento Bullonato che realizza appunto il collegamento tra le
due frange trasversali che sono saldate a queste tubazioni. Allora il materiale che
utilizzeremo è un acciaio al carbonio C 40 che ha queste proprietà meccaniche SIGMA 620
Newton su millimetro Quadro e sigma 410 Newton su millimetro quadro coefficiente di
sicurezza S uguale due. Allora la prima cosa da fare, abbiamo detto è dimensionare quindi
la sezione circolare cava sollecitata da questo momento flettente e momento torcente. Allora
se questa è la sezione resistente del tubo, indicheremo con d grande il dialetto esterno,
mentre il diametro interno lo indicheremo con d piccolo. Siccome abbiamo un momento
flettente il momento flettente produrrà una tensione che avrà una distribuzione triangolare di
questo tipo ed il valore massimo che è quello che a noi interessa, si calcolerà con la formula
di navier, quindi momento flettente fratto JX indichiamo con X l'asse neutron moltiplicato per
la distanza massima per Y Max per la distanza massima dall'asse neutro.Allora quanto vale
JX?p in pratica, in base alle proprietà dei momenti d’inerzia pari a un sessantaquattresimo pi
greca di grande alla quarta. Questo è il momento d’inerzia di un cerchio pieno di diametro, di
grande a cui dobbiamo sottrarre.Il momento di inerzia di un cerchio di diametro di piccolo,
quindi -1 Sessantaquattresimo Pi greca di piccolo alla quarta.Y Max, invece, non è altro che
di grande mezzi questa distanza, y max e quindi andando a sostituire otteniamo che la
Sigma Max è uguale a momento flettente fratto un sessantaquattresimo pi greca di grande
alla quarta meno di piccola la quarta che moltiplica di grande mezzi.Quindi, semplificando
otteniamo 32 M con F diviso pi greca di grande alla quarta, meno di piccolo, alla quarta,
quarta d grande.Questo ovviamente è l'espressione, diciamo esatta, analitica, esatta, se
supponiamo che lo spessore sia piccolo possiamo semplificarlo, cioè possiamo ritenere che
di all'incirca uguale a di piccolo all'incirca uguale al diametro medio e quindi andando a
sostituire, troviamo che d grande alla quarta, meno di piccola, alla quarta, si può scrivere
come d grande quadro, più di piccolo quadro al quadrato che moltiplica, D per di meno d,
sfruttando le proprietà dei prodotti notevoli.Quindi questo sarà all'incirca pari a due volte il
diametro medio al quadrato. Questo sarà uguale a due volte il diametro medio e questo sarà
esattamente pari a due t.Quindi, all'incirca questo termine è pari a 8 diametro medio al cubo
per lo spessore T dove t ovviamente d grande meno di piccolo fratto due. Se andiamo quindi
a sostituire la tensione massima sarà all'incirca uguale a 32 momento flettente diviso pi
greca 8 d con M al cubo per T moltiplicato qua dovremmo moltiplicare per d grande, però
abbiamo detto che possiamo confondere di grande, d piccolo e d con M. Quindi abbiamo d
con M che si semplificherà e quindi otterremo 32 momento flettente. Quindi quattro M con F
diviso pi greca, dico con m quadro che ovviamente una formula approssimata però ha il
vantaggio di essere molto più semplice come espressione.Vediamo ora che cosa produce la
tensione tangenziale? Praticamente dà origine a una tensione tangenziale che è ripartita
inearmente lungo il raggio, quindi ora chiaramente, come vedete bene, se lo spessore t è
molto piccolo, praticamente la tensione tangenziale è praticamente uniforme nello
spessore.Questo avviene tutte le volte in cui abbiamo uno spessore piccolo, sollecitato a
torsione, che poi diciamo, è l'ipotesi fondamentale che noi abbiamo fatto per la formula di
bredt. Abbiamo detto che per una sezione cava a parete sottile chiusa come ad esempio
questa la tensione tangenziale tau si calcola approssimativamente come momento torcente
fratto l'area racchiusa dalla linea media, quindi l'area racchiusa dalla linea media, in questo
caso sarà Pi greca d con m quadro quarti l'area del cerchio di diametro di M moltiplicato per
due moltiplicato per t per lo spessore t che ovviamente in questo caso è uniforme.Quindi
semplificando, abbiamo due MT diviso pi greca, dicono m quadro per questa è quella che
sarà, la tensione tangenziale massima nel nostro caso.Adesso, siccome dobbiamo scegliere
le dimensioni della sezione, quindi diametro e spessore dobbiamo eseguire una verifica di
resistenza statica, quindi dobbiamo combinare queste tensioni massime che si realizzano,
che raggiungono il valore massimo nello stesso punto.Perché?Tutti i punti che si trovano
sulla superficie esterna della sezione si trovano alla tensione tangenziale massima. Inoltre,
per quanto riguarda la flessione, ci sono alcuni punti questo e questo in basso, che
appartengono sempre alla superficie esterna che si trovano alla tensione normale massima
quindi ci sarà un punto in cui I due massimi sono presenti contemporaneamente.E quindi ci
calcoliamo una tensione equivalente, utilizzando ad esempio il criterio di Von Mises, che è
quello più comunemente utilizzato per i materiali metallici. Quindi scriveremo sigma
equivalente di von Mises, uguale radice quadrata di Sigma quadro più 30 o quadro
Ovviamente questi valori massimi che abbiamo appena calcolato hanno espressioni che
sono molto simili.Quindi radice quadrata, quindi abiamo quattro momento flettente diviso pi
greca P con m quadro per T l al quadrato più tre volte.Due e metti diviso pi greca di con m
quadro per T.Al quadrato. Ora è evidente che il termine pi greca dicono m quadro parti
elevato al carrato è comune a entrambi i termini. Lo posso mettere in evidenza e portare
fuori dalla radice, quindi la tensione equivalente di von Mises sarà uguale?Da uno su pi
greca, dico m quadro per T.Per la radice quadrata di.Quattro M con F al quadrato diventa 16
M con F al quadrato più.Tre per quattro M Contini al quadrato, quindi più 12 m Contini al
quadrato.Avrei potuto mettere in evidenza anche il due e portarlo fuori, però alla fine, poco
importante per dimensionare quindi la mia sezione. Devo imporre che questa quantità sia
minore o uguale della tensione ammissibile, cioè tensione di snervamento fratto coefficiente
di sicurezza?Che se vado a calcolare vale.205 Newton su millimetro quadro.Ora in questa
relazione ovviamente ho due parametri incogniti che sono il diametro medio e lo spessore
t.Quindi devo fissare uno dei due e ricavare l'altro di conseguenza non c'è alternativa.Quindi
io ho fissato lo spessor pari a t 5 mm e ho ricavato il diametro medio corrispondente, quindi il
diametro medio sarà uguale alla radice quadrata di radice di 16 M con F al quadrato più 12
MT Quadro fratto pigrect tratto SIGMA ammissibile.Cioè, ho semplicemente portato con m
quadro dall'altra parte e diviso per SIGMA.E quindi ottengo 65,6 mm.Se ora confronto quello
che è il diametro medio 65 con lo spessore che ho scelto è è abbastanza trascurabile
rispetto alla dimensione, ossia iù o meno siamo al di sotto del 10%. Certo che se avessi
scelto uno spessore uguale 5 mm, avessi ottenuto un diametro medio di 20 diciamo che
quell'ipotesi poi non sarebbe proprio verificata al Massimo. Dopo che uno ha eseguito il
calcolo deve quantomeno ragionare sulle ipotesi che ha fatto e capire se sono più o meno
accettabili..Allora io ho assunto quindi questo è il diametro medio.Ho assunto un diametro
medio pari a 70 mm, questo significa che il diametro esterno sarà 75 mm e il diametro
interno 65 mm. Per scrupolo, poi mi sono calcolato come hai detto tu, la tensione analitica
esatta, quindi la SIGMA con la formula. Allora mi sono calcolato le tensioni analitiche esatte,
quindi 32 MF diviso pi greca di alla quarta, meno di piccola alla quarta per di grande e ho
ottenuto 166.2 Newton su millimetro Quadro.Tau ha una formula analoga, quella analitica,
esatta, alla fine cambia solo il valore del momento di inerzia a denominatore, quindi è 16 e
metti diviso pi greca di grande alla quarta, meno di piccolo, alla quarta per di grande.Ho
calcolato questa ed e 55,4 Newton su millimetro quadro da cui la tensione equivalente di von
Mises, sigma 4+3 tau quadro mi viene 191,9 Newton su millimetro quadro che
effettivamente è minore di 205 Newton su millimetro quadro cioè la mia tensione
ammissibile, ammissibile.Quindi diciamo che ho verificato in questa maniera la mia ipotesi
che effettivamente lo spessore è piccolo. Perché tenete conto che qua il fatto che io abbia
ottenuto una tensione di 191.9 deriva dal fatto che io ho scelto un diametro medio di
70.Mentre quello minimo richiesto era 65.6, non deriva dall'errore nel modello di calcolo. In
ogni caso sono tranquillo di aver eseguito un corretto dimensionamento. Quindi diciamo, il
nostro tubo ha diametro esterno 75 mm diametro interno 65. A questo punto possiamo
passare al dimensionamento del collegamento flangiato.Quindi il collegamento flangiato
deve partire dalle dimensioni della sezione resistente.Quindi questo sarà di grande,
ovviamente la flangia è una piastre ortogonale all'asse del tubo che deve avere lo spazio
attorno sufficiente per ospitare le teste dei bulloni. Allora, quindi io ho scelto una flanga, un
diametro della flangia pari a tre volte il diametro.Quindi qualcosa del genere. Questo è il
diametro di grande e quindi il diametro di Bullonatura è intermedio e sarà due d.Tenete
conto che più aumentate il diametro della flangia e quindi più aumentate il diametro dei
bullonatura, più riducete le forze sui bulloni. Diciamo che noi da un punto di vista di
minimizzazione dei carichi abbiamo tutto l'interesse a aumentare le dimensioni della flangia,
però questo si scontra ovviamente con un maggiore ingombro che non sempre è compatibile
con le dimensioni del nostro sistema.Quindi consideriamo un diametro di bullonatura pari a
due volte il diametro quindi d con b Due D e dobbiamo scegliere un certo numero di bulloni.
Per la scelta del del numero di bulloni contano anche le dimensioni assolute nel senso che è
chiaro che se abbiamo una flangia di piccole dimensioni anche quattro bulloni potrebbero
essere sufficienti man mano che crescono le dimensioni deve aumentare il numero. Di
bulloni. In questo caso io ne ho scelti 8.Però, come al solito è una scelta arbitraria, più o
meno dettata dal buonsenso.Bisogna poi verificare a posteriori che questa scelta sia
corretta.Quindi se ho 8 bulloni li vado a rappresentare avremo questo tipo di
disposizione.Abbiamo detto che in questo caso, il passo è un passo circonferenziale e se
impone che questo passo cioè pi greca dicono B fratto, numero di bulloni, cioè la lunghezza
di questo arco deve essere compreso tra tre volte il diametro e sei volte il diametro del
bullone, ovviamente, diametro del bullone che non conosciamo ancora perché dobbiamo
ancora eseguire il dimensionamento. Ci teniamo da parte questa verifica perché potrebbe
potrebbe essere necessario.Allora uno potrebbe anche dire, vabbè, ma io da questa
relazione mi scelgo direttamente il diametro del bullone, ad esempio, impongo che il passo
sia uguale a tre D, ho fissato il numero di bulloni e ottengo il diametro del bullone. Si
potrebbe fare così, però ho scelto in maniera del tutto arbitraria il numero di bulloni pari a 8 e
di conseguenza ottengo un valore arbitrario del diametro del bullone. Potrei ottenere
facilmente delle soluzioni assurde, quindi è meglio verificarla a posteriori, dopo aver fatto un
calcolo di resistenza del bullone.Allora, qual è l'effetto dei carichi che sono presenti sul
nostro Sistema momento, torcente e momento flettente. Iniziamo dal momento torcente che
è il più facile.Quindi diciamo che il momento torcente m con t, determinerà la nascita di forze
di taglio sui bulloni che saranno tutte identiche perché i bulloni hanno lo stesso diametro e si
trovano alla stessa distanza dal baricentro della bullonatura che è il centro della sezione.
Quindi avremo delle forze V tutte identiche con direzione circonferenziale tali che ndranno
ad equilibrare il momento torcente applicateo, quindi il momento risultante di questo sistema
di forzeV per di con B mezzi e questo è il momento risultante del singolo bullone moltiplicato
per il numero di bulloni.Questa quantità deve essere uguale al momento torcente applicato.
Di qua deriva immediatamente che V sarà uguale a due MT diviso d con di grande BN, Il
momento flettente invece che cosa determina? Determina la nascita di carichi di trazione
differenziati sui bulloni.L'ipotesi che si fa è che le piastre siano infinitamente rigide, quindi
diciamo che volendo andare a rappresentare quello che accade qua, in questo sistema noi
stiamo ipotizzando che applicando questo momento flettente la rotazione avvenga attorno a
questo punto. Cioè nella configurazione deformata, in pratica la flangia tenderebbe a
disporsi in questa maniera a ruotare rigidamente attorno a questo punto. Ovviamente è una
condizione estrema, nella realtà non avviene questo però ci mettiamo in questa ipotesi
perché è quella che determina le forze di tiro maggiori sui bulloni e quindi se i bulloni
saranno in grado di sopportare quel carico, a maggior ragione saranno capaci di sopportare
il carico nelle reali condizioni questo è il ragionamento che si fa. Allora per determinare le
forze di tiro in questa condizione dobbiamo distribuirle in maniera crescente linearmente in
funzione della distanza dal punto estremo di contatto della flangia, cioè da questo
punto.Quindi sì, andiamo a determinarci le posizioni dei nostri bulloni, avrem una legge di
distribuzione lineare delle forze e quindi avremo queste forze. Diamo una numerazione ai
bulloni, 12345678, quindi questa sarà la forza n 8.Questo segmento mi rappresenterà le
forze n sei n 7.Questo segmento le forze N Quattro n 5.Questo segmento le forze n Due n
Tre e questa la forza e n con uno.Allora come facciamo a determinare queste forze?
L'abbiamo detto più volte, dobbiamo imporre che il momento risultante di queste forze
rispetto a questo punto sia uguale al momento flettente applicato. Quindi se indichiamo poi
queste distanze X uno eccetera eccetera x due x tre c così via per le posizioni dei bulloni,
possiamo scrivere che il momento flettente sarà uguale alla sommatoria .Sono distribuite in
maniera proporzionale rispetto alla distanza X con i quindi le possiamo scrivere come K per
X Con i e quindi sostituendo abbiamo un momento flettente che è uguale a K per la
sommatoria per i che va da uno a N con B degli X con i quadro.Allora sei.inare quanto vale
X uno.X uno sarà uguale in pratica e questo è tre D.-2 D quindi fa d diviso due di mezzi.Il
grande mezzi quindi 37,5 mm.XX due X tre.Tara uguale, ora il. Quando abbiamo 8 bulloni i
bulloni si trovano disposti ogni 45 °.Quindi, diciamo che questa distanza si calcolerà come
diametro di bullonatura mezzi per il coseno di 45 °.Quindi potremmo scrivere, Diametro della
flangia mezzi, quindi tre D fratto due.E questa distanza, questa distanza meno, questa
quantità proiettata in direzione verticale, quindi in realtà per il seno di 45 °. Vabbè, dipende
dall'angolo che consideriamo lo stesso quindi.Meno D.Mezzi, questo è il diametro di
Bullonatura fratto due per il coseno di 45 °.E quindi otteniamo 59 59,5 mm.X quattro X 5.E
facile è proprio pari a tre mezzi di D, cioè al raggio della flangia. Poi x sei X 7 sarà uguale,
diciamo la stessa espressione di x due x tre, solo che qua dobbiamo considerare il più.
Quindi tre mezzi di d più, due d fratto, due o seno di 45 ° uguale 165 e 5.Ah, questo
precedente tre mezzi di è pari a 112,5 mm.Che infine X 8.Uguale a tre D?Meno.Eh, meno di
piccolo mezzi.Quindi tre D.Meno di piccolo, mezzi.Cioè?187.5 mm.Una volta che abbiamo
questi termini, ci possiamo calcolare k che è uguale al momento flettente fratto la
sommatoria degli x con i al quadrato e quindi, come vedete, per poter eseguire questo
calcolo, noi abbiamo bisogno di conoscere dove sono posizionati i bulloni, cioè dobbiamo
fare delle ipotesi sulla geometria. Se poi i conti non torneranno, dovremmo cambiare la
geometria, però per il momento dobbiamo fissare una configurazione geometrica. Di
partenza.Quindi ottengo 24,25 Newton, Fratto millimetro e quindi la forza massima sarà
ovviamente n 8 K per X Max e sarà pari a 4546 News.Quindi, in definitiva, noi dobbiamo
dimensionare il bullone più sollecitato che deve trasmettere una forza V di 3333 Newton e
una forza di trazione n la chiamo semplicemente n.Tanto è la massima EN 8 di 4546
Newton. Questi sono i dati di progetto del nostro bullone. A questo punto passo alla
dimensionamento del bullone, scelgo una trasmissione ad attrito e una classe 10.9.quindi
classe 10.9 si può significa che ho una tensione di rottura10%, quindi 1000 Newton su
millimetro quadro.Ho una tensione di snervamento che è il 90% punto 9 di 1000, quindi 900
Newton su millimetro quadro e, il dato che interessa più a me, è il parametro FKN, cioè la
tensione ammissibile a trazione che è il minimo tra la tensione di snervamento e il 70% della
tensione di rottura.La tensione di snervamento e 900, il 70% della tensione di rottura e 700
quindi FKN coincide con quest'ultimo. 700 Newton su millimetro Quadro. Comunque sono
tutti riportati, anche se uno non si ricorda numericamente questo aspetto sono tabellati,
Allora quindi adesso io che cosa devo fare?Devo verificare ad attrito il mio bullone, cioè
devo imporre che V sia minore uguale di VFN perché in questo caso mi trovo in presenza di
un collegamento ad attrito in presenza di un carico normale che quindi mi riduce la massima
forza trasmissibile ad attrito. Vf n si calcola come VF zero, che moltiplica uno meno n su n
con S.E zero abbiamo detto vale Mu NS su gamba F.Quindi per 1-1 n. Su NMS.Ora, per
poter applicare questa formula, io ho bisogno di conoscere, NS che è la forza di serraggio
del bullone e vale 0,8 FKN per l'area resistente. Allora siccome qua ho una relazione
abbastanza complessa, non necessariamente complessa, ma abbastanza complessa, tra
l'area resistente e vFN mi conviene procedere per tentative. Quindi fisso un valore dell'area
resistente e vedo se è verificato o meno. Quindi scelgo un diametro, un bullone m 10.m M
10 in base alle tabelle significa un'area resistente di 58 mm quadri.Quindi NS che è uguale a
questa quantità, sarà pari a 32.480 Newton.Quindi mi calcolo la VF zero. Quindi Mu NS sul
gamma F per quanto riguarda gamma F la normativa mi dice che è pari a 1,25 mo devo
scegliere se il collegamento è in opera oppure realizzato in officina.Io ho considerato per
stare più tranquillo un collegamento in opera e quindi significa Mu pari a 0 30. Quindi la
massima forza trasmissibile ad attrito in assenza di un carico di trazione è pari a 6704
Newton. E quindi ottengo 6704 Newton.Poiché V era 3333 Newton ed è minore di 6704,
allora il collegamento è verificato.Devo però ricordarmi di verificare la prescrizione
geometrica, cioè devo verificare il passo tra il bulloni, quindi mi calcolo pi greca di grande B
su numero di bulloni per il diametro del bullone che ho appena determinato, cioè 10 mm e
ottengo che è uguale a 5,9. Questo sarebbe in pratica b su di piccolo e per un pelo è
compreso tra tre essi e quindi diciamo, il collegamento è verificato.Giusto per chiarire qua
avevamo una V di 3333 Newton contro una V massima trasmissibile ad attrito del doppio.
Quindi noi avremmo potuto tranquillamente scegliere, ai fini della resistenza un bullone m 8
più piccolo.Probabilmente sarebbe verificato. Però un bullone 8 non verificherebbe questo
questa prescrizione geometrica, cioè andremmo oltre sei e quindi poi avremmo dovuto
aumentare il numero di bulloni. Quindi diciamo che siamo stati fortunati nella scelta.Se uno
non è fortunato non è un grosso problema, deve semplicemente tornare sui suoi passi e
ripetere il calcolo.

Potrebbero piacerti anche