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 6.2.

6Museo ebraico
 6.2.7Museo dell'agricoltura
 6.2.8Museo del vino (Bormúzeum)
 6.2.9Museo della metropolitana di Budapest
 6.2.10Museo Ospedale nella Roccia e Bunker Antiatomico
 6.2.11Altri musei
o 6.3Università e accademie
o 6.4Biblioteche e archivi
 6.4.1Musica
o 6.5Architetture religiose
o 6.6Monumenti e palazzi storici
o 6.7Piazze e strade
 6.7.1Isola Margherita (Margit Sziget)
 7Isole
 8Terme
 9Sport
 10Infrastrutture e trasporti
o 10.1Trasporti urbani
 10.1.1Metropolitana
o 10.2Aeroporti
o 10.3Ferrovie
 11Amministrazione
o 11.1Gemellaggi
 12Galleria d'immagini
 13Note
 14Voci correlate
 15Altri progetti
 16Collegamenti esterni

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]


Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Immagine satellitare della città


La morfologia di Budapest è variegata. Pest si affaccia sulla Grande Pianura ungherese
ed è prevalentemente pianeggiante. Buda conta invece diverse colline che si elevano fino
all'altitudine massima di 527 metri.
Clima[modifica | modifica wikitesto]
La città ha un clima continentale temperato con inverni rigidi e temperature spesso
sottozero, ed estati calde con le temperature massime di luglio e agosto, i mesi più caldi,
che spesso superano i 33 °C. Le precipitazioni, raramente intense, con accumuli intorno
ai 500 mm, sono ben distribuite tutto l'anno con un picco relativo tra maggio e giugno
(65 mm) e un minimo tra gennaio e febbraio (35 mm). La neve è un fenomeno frequente in
inverno, mentre l'autunno è nebbioso.

Mesi Stagioni
An
Mese
Ge Fe M A M Gi Lu Ag Se Ot No Di Au no
Inv Pri Est
n b ar pr ag u g o t t v c t

T. max. 10, 16 22, 25 27 27 22 16 8, 16, 26, 15, 15,


2,1 4,7 3,7 3,5
media (°C) 6 ,7 0 ,2 ,5 ,1 ,6 ,1 3 4 6 7 6

T. min. −2 −1 6, 11, 14 16 15 12 7, 3, −0 −1, 15,


2,4 6,9 7,6 7,2
media (°C) ,7 ,3 9 5 ,6 ,4 ,9 ,2 5 1 ,6 5 6

Precipitazioni 38, 36, 37, 47 64, 69 50 49 42 46 59 49, 124 149 169 149 592
(mm) 5 7 4 ,2 5 ,8 ,4 ,5 ,7 ,9 ,9 3 ,5 ,1 ,7 ,5 ,8

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il palazzo reale di Buda nel 1930


Il primo insediamento sul territorio di Budapest fu intorno al I secolo a.C. a opera dei Celti.
In seguito venne occupata dai Romani. L'insediamento romano, Aquincum - che soppianta
il celtico Akink - divenne la principale città della Pannonia inferiore. Dell'epoca romana
restano un insediamento civile e uno militare, ciascuno con un anfiteatro, terme, mitrei,
un acquedotto, alcune ville e numerosi castra di presidio del limes danubiano.
Le tribù ungheresi vi arrivarono nel corso del X secolo e ne fecero una delle sedi prima dei
principi e poi dei re. In quell'epoca la città si chiamava Buda.
Sulla riva opposta del Danubio fu fondata Pest. Già luogo di una certa importanza, venne
ricostruita velocemente dopo la distruzione a opera degli invasori Mongoli nel 1241, ma fu
Buda, sede del Palazzo Reale sin dal 1247, a diventare la capitale dell'Ungheria.
La conquista da parte dei Turchi di gran parte dell'Ungheria nel XVI secolo interruppe la
crescita della città: dopo la battaglia di Mohács Pest cadde in mano agli invasori nel 1526
e Buda la seguì quindici anni più tardi. Mentre Buda rimase la sede del governo turco Pest
finì in rovina prima della riconquista nel 1686 da parte delle truppe asburgiche.
Fu Pest, dal 1723 sede amministrativa del regno, a conoscere tra il XVIII e XIX secolo il
maggior tasso di crescita, anche grazie all'inglobamento di centri abitati adiacenti. Nel
1800 Pest era più grande di Buda e Óbuda messe insieme e nel corso del secolo crebbe
di venti volte fino a raggiungere i 600 000 abitanti.
La fusione delle tre città di Buda, Óbuda e Pest in un'unica amministrazione, dapprima
messa in atto dal governo rivoluzionario ungherese nel 1849, poi revocata dalla restaurata
autorità asburgica, venne infine resa effettiva dal governo autonomo ungherese instaurato
con il compromesso austro-ungarico del 1867. La popolazione totale dell'area unificata
crebbe tra il 1840 e il 1900 fino a 730 000 abitanti.
Durante il XX secolo la maggiore espansione demografica avvenne nei sobborghi,
con Újpest che più che raddoppiò le sue dimensioni dal 1890 al 1910 e Kispest che le
quintuplicò dal 1900 al 1920, a causa del fatto che la gran parte delle industrie del paese
si concentrarono nella città. Le perdite umane della prima guerra mondiale e quelle
conseguenti alla perdita di due terzi del territorio del paese (1920) causarono un
temporaneo rallentamento, lasciando Budapest capitale di uno Stato più piccolo ma
finalmente sovrano. Nel 1930 la città giunse a contare un milione di abitanti, più altri
400 000 nei sobborghi. In quegli anni uno dei quotidiani a più larga diffusione era
il Budapesti Hirlap, giornale nazionalista e conservatore che cessò le pubblicazioni nel
1939.
Durante l'occupazione tedesca della seconda guerra mondiale più di un terzo dei 250 000
abitanti di origine ebraica di Budapest persero la vita nell'Olocausto[5]. La situazione si fece
drammatica soprattutto tra l'ottobre 1944 e l'inizio del 1945 quando i nazisti e la polizia
ungherese (controllata dal governo collaborazionista del partito delle Croci Frecciate)
deportarono 76 000 degli ebrei di Budapest nei campi di concentramento e sterminio,
forzando il resto della popolazione ebraica all'interno del ghetto di Budapest e
sottoponendola a numerosi eccidi.[6] A contrastare eroicamente le uccisioni e le
deportazioni si distinsero il diplomatico svedese Raoul Wallenberg, quello svizzero Carl
Lutz, l'italiano Giorgio Perlasca (che si fece passare per diplomatico spagnolo) e il nunzio
apostolico Angelo Rotta. Nonostante l'enorme massacro Budapest è ancor oggi la città
europea con la maggior percentuale di popolazione ebraica.
La città, danneggiata gravemente durante l'assedio sovietico dell'inizio del 1945, fu
ricostruita nel dopoguerra. Nel 1956 la città fu uno dei maggiori teatri della rivolta
d'Ungheria e dei conseguenti scontri tra la popolazione e le truppe sovietiche, che
portarono alla sconfitta degli insorti e alla repressione. Negli anni sessanta la capitale
divenne in qualche modo una vetrina delle politiche più pragmatiche intraprese dal
governo del Paese dopo i fatti del 1956. Dopo la caduta del regime comunista (1989)
Budapest ha riallacciato i suoi tradizionali legami economici e culturali con l'Europa
occidentale, ponendosi come capofila nel tumultuoso passaggio al capitalismo dei Paesi
centro europei ex socialisti. A partire dagli anni novanta, seguendo una linea di tendenza
comune a tutta l'Ungheria, Budapest ha subito un calo demografico causato
dall'emigrazione e dalla decrescita naturale della popolazione.

Architettura[modifica | modifica wikitesto]


Budapest ha edifici architettonicamente degni di nota in un'ampia gamma di stili e di
periodi di tempo distinti, dall'antichità come la città romana di Aquincum a Óbuda (Distretto
III), che risale intorno all'89 d.C., al più moderno Palazzo delle Arti, il contemporaneo
museo d'arte e sala da concerto.
La maggior parte degli edifici a Budapest è relativamente bassa: all'inizio degli anni 2010
c'erano circa 100 edifici più alti di 45 metri. Il numero di grattacieli è mantenuto basso dalla
legislazione edilizia, che mira a preservare il paesaggio urbano storico e soddisfare i
requisiti del patrimonio mondiale dell'umanità. Regole severe si applicano alla
pianificazione, autorizzazione e costruzione di grattacieli e di conseguenza gran parte del
centro città non ne ha. Alcuni progettisti vorrebbero un allentamento delle regole per la
costruzione dei grattacieli, ed è stata sollevata la possibilità di costruire grattacieli al di
fuori del centro storico della città.

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